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Trevi al North Washington Street Bridge

Il Charlestown Bridge, ufficialmente chiamato North Washington Street Bridge, si trova a Boston e attraversa il fiume Charles. Essendo l’attraversamento più orientale del fiume, il ponte collega i quartieri di Charlestown e il North End. Completato nel 1900 e dato il suo attuale nome ufficiale nel 1910, il ponte trasporta una parte del Freedom Trail che collega alla USS Constitution e Bunker Hill. A nord del ponte inizia la Route 99 e la strada diventa New Rutherford Avenue.

La sostituzione del ponte è iniziata nell’autunno 2018 e dovrebbe essere completata nel 2023.

L’intervento di Trevi

Le fondamenta di ciascuna delle cinque pile del North Washington Street Bridge sono composte da un totale di otto pali trivellati con ammorsamento (chiudere la morsa) in roccia.  La lunghezza di ammorsamento varia da 31 piedi a 60 piedi ed attraversa uno strato di deposito glaciale (glacial till) ed una argillite con diverso grado di fessurazione. I carichi assiali a compressione di progetto variano da 12.590 kN a 18.860 kN.

Per lo scavo dei pali trivellati viene utilizzata da Trevi una macchina perforatrice dotata di una trivella tradizionale per l’attraversamento del terreno più superficiale prevalentemente limoso, mentre utensili come trivella, bucket, o carotiere da roccia vengono utilizzati per lo scavo nello strato di ammorsamento roccioso. La quota di inizio della roccia competente è determinata dall’Ingegnere sulla base sia dei sondaggi che delle osservazioni effettuate sul campo durante lo scavo.

North Washington Street Bridge: lo scavo

Lo scavo viene effettuato all’interno di un tubo metallico di rivestimento permanente, il quale è infisso fino alla quota di inizio dello strato roccioso. Dopo di ché, lo scavo prosegue con fluido stabilizzante fino alla quota finale di progetto del palo. Durante lo scavo, il livello del fluido di perforazione viene mantenuto almeno 5′ al di sopra del livello dell’acqua che circonda il tubo permanente o 2′-3′ al di sotto della parte superiore del tubo.

La lunghezza di proiezione del rivestimento oltre il livello dell’acqua è stata determinata tenendo presente la fluttuazione della marea, per mantenere una pressione positiva del fluido di perforazione, e garantire quindi la stabilità del pozzo. Durante il getto di calcestruzzo per mezzo di tubi getto, l’aggiunta di calcestruzzo nel pozzo sposta naturalmente il fluido di perforazione verso l’alto grazie alla differenza di densità dei due fluidi. Il fluido che risale in superficie viene raccolto in apposite vasche di stoccaggio in attesa di un successivo utilizzo.

Il materiale di scavo viene scaricato su una chiatta dedicata, attrezzata con misure di contenimento tali da impedire al materiale ed al fluido di scavo di riversarsi nelle acque del fiume.

Le tecniche impiegate

Dopo lo scavo e prima dell’installazione della gabbia di armatura e del riempimento con calcestruzzo, il fondo del palo viene ripulito da eventuali detriti o sedimentazione per mezzo della tecnica di airlifting. Per confermare la pulizia ed integrità del fondo del palo, una specifica telecamera viene calata nel foro ed utilizzata come dispositivo di ispezione per documentare visivamente e meccanicamente lo spessore del sedimento. Il centro del palo ed i quattro quadranti (cinque posizioni in totale) vengono ispezionati accuratamente per garantire che lo spessore del sedimento non superi i limiti consentiti dalle specifiche di progetto.

Una volta completato, ciascuno palo viene analizzato con il metodo ad ultrasuoni Cross-Hole che permette di individuare eventuali difetti lungo il fusto del palo per garantirne quindi l’integrità.

Il progetto è particolarmente impegnativo soprattutto per le difficoltà intrinseche dei lavori marittimi, in particolar modo in zone a clima freddo, che rappresentano sfide in termini di logistica e sicurezza.

Ritchie Bros. prima asta on line del 2021

Nel 2020 Ritchie Bros. ha organizzato tutte le sue aste online con il sistema Asta a Tempo – TAL in Europa e Medio Oriente: questa modalità di vendita semplice ed intuitiva ha convinto sempre più clienti portando ad un aumento del 22% dei registrati alle sole aste di Caorso.

Ritchie Bros. ha quindi deciso di continuare ad organizzare anche nel 2021 le sue aste online con il sistema Asta a Tempo TAL, ampliando il proprio calendario da 4 a 5 eventi. Mancano pochi giorni al primo appuntamento dell’anno che si svolgerà dal 13 al 19 marzo 2021. Ogni lotto parte da zero e verrà venduto al miglior offerente, senza prezzo minimo o base d’asta.

Oltre 2800 macchine

Sono già oltre 2.800 i macchinari e le attrezzature in vendita, tra cui segnaliamo:

  • 85 escavatori tra cui, due escavatori gommati Case WX148 e WX168 nuovi, un cingolato Caterpillar 336FLN del 2016 e 4 escavatori medi Wacker Neuson del 2019;
  • 34 pale gommate, tra cui una Caterpillar 966M del 2016 e una Hitachi ZW150-6 del 2018;
  • Una fresa Wirtgen W100F, una fresa Bitelli SF200L, una stabilizzatrice Bomag MPH120 e una Wirtgen WR2000 del 2004, un rullo Ammann ARS200 D del 2017 e 5 betoniere autocaricanti Dieci N2400 del 2021 nuove;
  • 38 telescopici tra cui un Manitou MRT2150 del 2018 e due Dieci Icarus del 2021 nuovi, oltre 75 piattaforme aeree, 31 carrelli elevatori e due autogru, di cui una Grove GTK 4075 da 80 tonnellate;
  • Una vasta scelta di veicoli commerciali e minibus Mercedes-Benz Vito dal 2014 al 2017.
  • Oltre 65 trattori agricoli tra cui un John Deere 6090MC del 2015, un Mc Cormick TTX210 del 2011 e una scelta di New Holland TM165

Clicca qui per visualizzare l’elenco aggiornato dei mezzi in vendita.

Come partecipare

L’Asta a Tempo è un’asta via internet senza il banditore. Le offerte aprono sabato 13 marzo e chiudono giovedì 18 marzo per i macchinari e venerdì 19 marzo per le attrezzature; su ogni lotto sarà indicato la data e l’orario esatto di chiusura: l’offerente più alto al momento della chiusura delle offerte, si aggiudicherà l’articolo.

Per fare offerte occorre creare o accedere al proprio account gratuito sul sito Ritchie Bros., registrarsi all’asta di Caorso di marzo e versare il deposito cauzionale. Il deposito sarà integralmente rimborsato nel caso in cui non si finalizzasse nessun acquisto.

Visione del parco macchine

Fatte salve nuove disposizioni di legge, il piazzale di Caorso (PC) sarà aperto al pubblico martedì 16 e mercoledì 17 marzo dalle 8.30 alle 16.30 per visionare di persona i mezzi e provarli. Vi invitiamo a verificare l’apertura del piazzale contattando la sede italiana al numero 0523.818801, via whatsapp al numero 334 6000287 oppure sul  sito.

Per garantire i massimi standard di sicurezza, potranno accedere al piazzale solo i clienti registrati online all’asta che hanno versato il deposito cauzionale nel numero massimo di 2 persone per registrazione.

Giovedì 18 e venerdì 19 marzo gli uffici e il piazzale saranno invece chiusi al pubblico. 

EARTHMAX SR 412: la new entry di BKT

Si amplia ancor di più la gamma degli oltre 2.700 pneumatici di BKT. L’ultimo nato è EARTHMAX SR 412, pensato per equipaggiare dumper articolati, loader e dozer.

Eccellente stabilità e resistenza contro le aggressioni sono le principali qualità che contraddistinguono questo nuovo pneumatico. La robusta carcassa e le cinture All Steel permettono a EARTHMAX SR 412 di trasportare carichi pesanti prevenendo lacerazioni e forature. Il battistrada è caratterizzato dal disegno unico con una profondità E-4, garantendo un’eccezionale trazione e un’alta resistenza al calore, mentre la spalla di forma quadrata assicura a EARTHMAX SR 412 una presa salda sul terreno, che conferisce maggiore controllo e manovrabilità al mezzo.
EARTHMAX SR 412 è disponibile nelle misure 29.5 R 25 e 750/65 R 25.

Il nuovo prodotto entra così a far parte della famiglia EARTHMAX, la gamma di pneumatici radiali OTR progettata per operare nelle situazioni più estreme e avverse.
Pensati appositamente per dumper, pale gommate, dozer e grader, gli pneumatici di questa linea risultano essere dei veri e propri alleati nelle operazioni più difficili, garantendo a questi veicoli una migliore distribuzione dei carichi a terra e assicurando agli utilizzatori comfort, sicurezza e stabilità.

Venti linee diverse

Lanciata originariamente nel 2008, EARTHMAX conta oggi oltre venti diverse linee con numerosi modelli e misure, a cui si aggiunge ora anche il nuovo pneumatico EARTHMAX SR 412: un’ulteriore conferma dell’impegno di BKT nel trovare continuamente soluzioni che possano rispondere alle esigenze più svariate dei suoi utilizzatori.

La struttura All Steel che caratterizza tutti gli pneumatici di questa gamma rende i diversi modelli EARTHMAX particolarmente adatti alle attività nei grandi cantieri, nelle cave e nelle miniere, resistendo a forature, penetrazione di corpi estranei e altri danneggiamenti della carcassa.

Il lancio di questo nuovo prodotto, che segue solo di pochi mesi l’annuncio del prototipo del gigante EARTHMAX SR 468, lo pneumatico più grande realizzato da BKT (foto sopra), testimonia lo straordinario lavoro del team di Ricerca e Sviluppo del gruppo nel trovare sempre nuove soluzioni per supportare gli utilizzatori durante le operazioni in campo.

IVECO: viva le donne nei trasporti!

Donne al lavoro, nella loro vita quotidiana. Donne inarrestabili che lavorano nel mondo dei trasporti con passione e determinazione, andando ogni giorno oltre gli stereotipi di genere e avviando così un profondo cambiamento per le nuove generazioni. Questo il tema principale affrontato in “Truck Queens”, il docu-video che, nella Giornata Internazionale della Donna, IVECO dedica a tutte le donne che lavorano nel mondo dei trasporti, celebrandone il ruolo e dando voce alle loro esperienze dirette.

IVECO, in collaborazione con l’agenzia di comunicazione globale Ogilvy e la media company Freeda racconta le storie di tre donne che hanno costruito la loro carriera in questo settore, storicamente a dominanza maschile. Nel docu-video, le tre donne – provenienti da paesi e realtà diverse, ma accomunate dalla stessa passione per i camion – condividono i loro sogni, parlano degli ostacoli e dei pregiudizi che hanno dovuto affrontare e raccontano di come hanno lottato con coraggio per ottenere un riconoscimento professionale nel settore in cui hanno scelto di lavorare.

Tre storie di donne

La prima testimonianza è quella di Judith Ehrmann, meccanico di grande esperienza del Team Schwabentruck, in gara nel FIA European Truck Racing Championship. È lei che ha la responsabilità di garantire che il camion della pilota ufficiale Steffi Halm sia pronto a scendere in pista e che guida il Service truck IVECO S-Way del team. Judith ha scoperto la propria passione da giovane, nell’azienda di famiglia: “I miei genitori hanno una piccolissima azienda di trasporto pubblico a conduzione familiare,” spiega. “Era sempre piena di gente, un luogo in cui ci si sporcava ed era divertente guardare i ragazzi mentre lavoravano. È lì che ho capito che volevo essere un meccanico e così ho iniziato il mio percorso professionale.”
La seconda testimonianza è quella di Lorella Della Torre, Sales Manager presso un concessionario IVECO in Italia. Nel corso di oltre 30 anni di carriera, Lorella ha ricoperto numerosi ruoli all’interno della propria organizzazione, guadagnandosi il rispetto dei propri colleghi e dei clienti. Non è stata una scelta facile: “Negli anni ‘80, quando ho iniziato a lavorare nelle vendite, il ruolo della ‘venditrice’ non esisteva, per cui me lo sono inventata. Entravo in un mondo prettamente maschile, in cui non c’era spazio per me. Ho dovuto lottare per farmi strada”.

L’ultima testimonianza è quella di Oti Cabadas, che ha sfidato i tradizionali pregiudizi per diventare un’autista di camion esperta. Ha trascorso molti anni al volante, e ora ha avuto l’opportunità di guidare un IVECO S-Way in missioni a lunga distanza. Vivere ‘on the road’ è duro, ma Oti lo adora: “Gli altri lo considerano esattamente come qualsiasi altro veicolo, ma per noi è la nostra casa. In questo lavoro si fanno molti sacrifici, ma per me è appagante e mi dà molta soddisfazione – non rinuncerei mai a guidare un camion, per quanto duro possa essere”.

Il commento

Luca Sra

Luca Sra, Chief Operating Officer IVECO Truck Business Unit, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di valorizzare il ruolo delle donne nel nostro settore, ancora largamente sottovalutato. Desideriamo celebrare il contributo e la determinazione con cui hanno saputo raggiungere il successo nella professione che hanno scelto. Queste tre donne condividono una passione profonda per il loro lavoro, che le ha portate a rompere gli stereotipi e a percorrere tutti i gradi della rispettiva carriera, aprendo la strada a future generazioni di donne. Ci auguriamo che questo progetto possa ispirare le giovani donne di domani a seguire le loro passioni, ovunque le porteranno.”

L’XPower® L 550 e L 556 si rifanno il look

Da quando sono state immesse sul mercato circa cinque anni fa, le pale gommate di grandi dimensioni XPower® di Liebherr sono considerate all’avanguardia in termini di efficienza del carburante e stabilità. Liebherr ha sottoposto a restyling due modelli di questa serie, il modello L 550 XPower® e L 556 XPower®. Con l’obiettivo di incrementare ulteriormente le prestazioni, Liebherr ha potenziato i bracci articolati e perfezionato l’idraulica di lavoro. Le novità riguardano anche un aumento del carico di ribaltamento, della forza di strappo e della potenza del motore. Entrambi i modelli con prestazioni ottimizzate possono essere ordinati immediatamente presso tutti i partner commerciali di Liebherr.
Le pale gommate L 550 XPower® e L 556 XPower® Liebherr trovano impiego prevalentemente nel settore industriale, ad esempio nella movimentazione dei rifiuti. In particolare il trasbordo di carta, rottami metallici voluminosi o scorie di scarto richiede requisiti elevati al parco macchine da impiegare. “Siamo a stretto contatto con i nostri clienti e conosciamo le difficili condizioni delle discariche o dei depositi di materiali riciclabili. Ecco perché in fase di restyling dei modelli abbiamo investito specificatamente nelle prestazioni e nella versatilità di entrambe le pale gommate“, dichiara Mark Walcher, il product manager responsabile presso Liebherr-Werk Bischofshofen GmbH.

Maggiori prestazioni

Le pale gommate L 550 XPower® e L 556 XPower® continuano a essere dotate della trasmissione di traslazione a potenza ramificata che Liebherr installa di serie in tutte le pale gommate XPower®. Aumentando la potenza del motore in entrambi i modelli, la trasmissione di traslazione è ancora più potente pur mantenendo basso il consumo, per esempio quando si accelera o durante la penetrazione nel materiale. Questo vale anche se le pale gommate sono dotate di pesanti dispositivi di protezione o di pneumatici in gomma piena per le applicazioni industriali.
Un aumento delle prestazioni dell’idraulica di lavoro consente funzioni dinamiche di sollevamento e ribaltamento, indipendentemente dalle dimensioni e dal peso dell’utensile di lavoro. Le modifiche strutturali nei bracci articolati garantiscono maggiori forze di strappo, di posizionamento e di recupero rispetto alle precedenti. Di conseguenza, il conducente della macchina può movimentare in modo efficiente materiali difficili come rottami metallici, carta, compost o tronchi, specialmente nell’area di sollevamento superiore.

Quattro varianti di bracci

Per le pale gommate XPower® L 550 e L 556, Liebherr offre un totale di quattro varianti di bracci articolati con la cinematica a Z e la cinematica industriale, ciascuna in versione standard o High Lift. Al momento dell’acquisto, i clienti possono scegliere tra queste quattro versioni e configurare la pala gommata in base alle rispettive esigenze. In fase di rinnovamento dei modelli, Liebherr ha perfezionato tutte le varianti dei bracci articolati e rafforzato la costruzione in acciaio.
La cinematica a Z modificata delle pale gommate L 550 e L 556 ha i suoi punti di forza nell’area di sollevamento inferiore, garantendo forze di strappo ancora superiori. La forza massima si dispiega quando l’utensile di lavoro viene utilizzato in prossimità del terreno e, ad esempio, rimuove materiale da un mucchio. Questa caratteristica è importante quando si sollevano e si caricano pietre, ghiaia o detriti/rifiuti di cantiere.
Liebherr ha anche rinnovato completamente la cinematica industriale delle due pale gommate. È fatta su misura per le applicazioni industriali in cui i gestori utilizzano spesso pesanti utensili di lavoro come benne per materiali leggeri, benne ad alto ribaltamento o pinze per tronchi. La cinematica industriale offre anche una guida parallela, che è ottimale per l’utilizzo di forche di carico.
La variante High Lift (sia per la cinematica a Z che per la cinematica industriale) è una versione estesa dei bracci articolati, che fornisce un maggiore raggio d’azione e una modalità di carico più produttiva ad altezze maggiori.

Una grande versatilità

Il perfezionamento dei bracci articolati comporta anche un maggiore carico di ribaltamento. Questo significa che gli operatori di una nuova pala gommata L 550 XPower® o L 556 XPower® possono lavorare con benne più grandi di prima e movimentare più materiale per ciascun caricamento. Liebherr in questo contesto ha colto l’occasione per ridefinire anche il design della benna di entrambi i modelli. In questo modo i clienti al momento dell’acquisto hanno la possibilità di adattare ancora di più i singoli moduli e le parti soggette a usura delle benne alle rispettive esigenze individuali.
Per la prima volta, il sistema di cambio rapido completamente automatico LIKUFIX, già utilizzato per gli escavatori idraulici Liebherr, è disponibile per le pale gommate L 550 XPower® e L 556 XPower®. È particolarmente adatto per i lavori che richiedono l’utilizzo di diverse attrezzature di lavoro, in quanto con LIKUFIX l’operatore può cambiare le attrezzature meccaniche e idrauliche in modo sicuro e comodo premendo un pulsante dalla cabina.
Ulteriori equipaggiamenti offrono la possibilità di configurare le due pale gommate XPower® in base alle esigenze specifiche del cliente. Su richiesta sono disponibili anche un dispositivo di cambio rapido idraulico a visibilità ottimizzata e diversi sistemi di assistenza. Un esempio è il riconoscimento attivo delle persone nella parte posteriore con il nuovo assistente alla frenata per aumentare la sicurezza nel lavoro quotidiano.

Daimler Truck: previsioni in rosa per il 2021

Per Daimler Truck AG l’anno della pandemia 2020 è stato caratterizzato, soprattutto nei primi due trimestri, dalla marcata contrazione di alcuni importanti mercati, nei quali gli effetti economici del COVID-19 sono stati particolarmente evidenti. Nell’intero anno, questo andamento ha comportato una flessione del 30% circa sia nel mercato nordamericano sia nella regione UE30. Nel secondo trimestre, il più colpito dal COVID-19, i mercati dei veicoli pesanti in Nord America e in Europa hanno registrato nei mesi di aprile e maggio un calo di oltre la metà rispetto all’anno precedente. Questo andamento ha naturalmente avuto un impatto sulle vendite, sul fatturato e sui ricavi dell’azienda. Con circa 378.500 autocarri e autobus consegnati, nel 2020 le vendite di Daimler Trucks & Buses sono state di circa un terzo inferiori rispetto all’anno prima (anno precedente: 521.100). In seguito a questo significativo calo delle vendite, l’azienda ha registrato una diminuzione del fatturato a circa 35 miliardi di euro nel 2020 (anno precedente: 44 miliardi di euro).

Nel 2020 le spese per Ricerca e Sviluppo di Daimler Trucks & Buses sono ammontate a 1,5 miliardi di euro (anno precedente: 1,7 miliardi di euro). Nonostante la riduzione del budget per lo sviluppo dovuta alla pandemia, i temi della guida autonoma, dell’elettromobilità – anche per l’eActros Mercedes-Benz – e la connettività hanno avuto un ruolo importante.

Fortunatamente, i mercati e le regioni principali, in particolare il Nord America e l’UE30, hanno registrato una significativa ripresa nel quarto trimestre. Nel quarto trimestre 2020, Daimler Trucks ha venduto complessivamente circa 121.000 unità, a fronte di solo circa 61.000 unità nel secondo trimestre, il più colpito dalla pandemia. In questo contesto, un altro segnale positivo di ritorno alla normalità è l’acquisizione di ordini, che nell’intero 2020 ha praticamente raggiunto il livello dell’anno precedente in Daimler Trucks & Buses. Con circa 175.000 nuovi ordinativi, il quarto trimestre 2020 è stato anche uno dei trimestri più forti nella storia dell’azienda in termini di ordini pervenuti.

Outlook positivo per il 2021

Per il 2021 Daimler Truck AG prevede che l’economia globale registrerà una forte ripresa dopo la profonda recessione dello scorso anno. Questa ripresa economica dovrebbe determinare anche un incremento della domanda nei principali mercati degli autocarri. Per le regioni Nord America e UE30 l’azienda prevede pertanto una crescita rilevante dei mercati dei veicoli industriali pesanti. Per il mercato brasiliano Daimler Trucks stima un leggero incremento. In Giappone i volumi di mercato dovrebbero restare approssimativamente sui livelli dell’anno scorso. Daimler Trucks & Buses ritiene di poter beneficiare di questo andamento del mercato e prevede un significativo aumento delle vendite per l’esercizio 2021. La società stima inoltre che nel 2021 il fatturato sarà nettamente superiore al livello dell’anno precedente. In termini di margine operativo rettificato, Daimler Trucks punta a un deciso incremento del 6%-7%.

Il commento del Presidente

Martin Daum

Questo il commento di Martin Daum, Presidente del Board of Management di Daimler Truck AG e Membro del Board of Management di Daimler AG: “La nostra attività si è ripresa significativamente nel secondo semestre  2020 e manterremo questo slancio nell’anno in corso. Abbiamo due obiettivi strategici: da un lato, vogliamo sfruttare a pieno il nostro potenziale di guadagno. Con un margine operativo atteso tra il 6% e il 7%, quest’anno conseguiremo un importante miglioramento. Dall’altro lato, vogliamo plasmare la trasformazione del nostro settore dalla nostra posizione di leader.  Anche in questo caso raggiungeremo importanti traguardi nel  2021. Sul fronte dei trasporti senza emissioni, inizieremo la produzione di serie del nostro autocarro per il trasporto a corto raggio pesante Mercedes-Benz eActros. Nel settore dell’automazione, stiamo testando i nostri prototipi altamente automatizzati di nuova generazione su nuovi percorsi nel New Mexico. Grazie al collegamento in rete, offriamo ai nostri clienti di tutte le regioni ulteriori servizi digitali che consentono un utilizzo ancora più efficiente dei nostri autocarri e autobus. In futuro, puntiamo a essere l’azienda in grado di garantire, più di ogni altra nel settore, il trasporto sicuro ed efficiente di passeggeri e merci senza emissioni di carbonio. La strada da seguire ci è chiara e la nostra futura indipendenza ci permetterà di conseguire progressi ancora più rapidi in futuro”.

Dallo spin off nuove dinamiche

Con lo scorporo programmato, Daimler Truck AG intende creare un valore aggiunto misurabile per i propri azionisti, grazie all’attuazione più snella dei suoi piani strategici, all’aumento della redditività e alla continua promozione dello sviluppo di tecnologie di propulsione a zero emissioni di CO2 per autocarri e autobus. Grazie all’adeguamento di costi e capacità, incluso il ricorso al lavoro a tempo ridotto in Germania, le misure adottate hanno consentito una riduzione dei costi in tutte le aree di costo funzionali. Particolarmente utile è stata la significativa riduzione dei costi fissi, ottenuta grazie a un rigoroso controllo delle risorse e alla graduale attuazione di misure di ristrutturazione.

Daimler Truck AG ha dimostrato di saper gestire i cicli di mercato standard del settore e in futuro si concentrerà sempre più su un’efficiente gestione dei flussi di cassa. Nel contempo, Daimler Truck AG persegue strategie ben definite per migliorare la performance finanziaria. Parallelamente, Daimler Truck AG continua a migliorare la sua posizione di costo, con particolare attenzione agli autocarri Mercedes-Benz in Europa, dove nel 2019 sono già state avviate iniziative per l’incremento dell’efficienza.

Partnership globali

L’obiettivo della  futura collaborazione con il Gruppo Volvo nell’area delle celle a combustibile consiste nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di sistemi di celle a combustibile pronti per l’installazione in serie. Il progetto è incentrato soprattutto sull’impiego nei truck pesanti, ma i sistemi saranno offerti anche per altre applicazioni. Il piano prevede che Volvo Group rilevi il 50% delle azioni dell’attuale Daimler Truck Fuel Cell GmbH & Co. KG per un importo di circa 0,6 miliardi di euro, senza versamenti cash né indebitamento.  In questo modo, Daimler Truck AG e Volvo Group avranno partecipazioni uguali nella joint venture per le celle a combustibile. Le aziende continueranno a essere concorrenti in tutti gli altri settori di attività, quali la tecnologia automotive o l’integrazione delle celle a combustibile a bordo dei veicoli. Anche la partnership strategica con Proterra Inc., azienda statunitense leader nella produzione di autobus elettrici e di batterie per veicoli commerciali, contribuirà ad accelerare ulteriormente l’elettrificazione dei veicoli commerciali.

Nel settore della guida autonoma (SAE Level 4), Daimler Trucks e la sua controllata Torc Robotics stanno portando avanti alcune attività comuni. Torc Robotics utilizza le soluzioni cloud di Amazon Web Services (AWS) per testare autocarri SAE Level 4 autonomi. I sistemi AWS offrono la scalabilità e la velocità necessarie a trasferire, archiviare ed elaborare tutti i dati raccolti durante la guida in modo stabile e sicuro. Nell’esercizio in esame, Daimler Trucks e Torc hanno avviato un’altra importante collaborazione con Luminar Technologies, Inc., leader nella fornitura di tecnologie hardware e software Lidar.

Allo stesso tempo, il segmento Daimler Trucks è stato recentemente rafforzato grazie a un’estesa partnership strategica globale con Waymo.

Collaborazione per motori medi

Daimler Truck AG e Cummins Inc. stanno progettando una collaborazione globale per motori di veicoli industriali di medie dimensioni. Cummins investirà nell’ulteriore sviluppo della piattaforma per motori medi e nella loro produzione e consegna globale per Daimler Trucks & Buses a partire dalla seconda metà del decennio.

Cummins Inc. creerà un impianto di produzione di motori nel sito dello stabilimento Mercedes-Benz di Mannheim, al fine di localizzare i motori medi con lo standard di emissioni Euro VII per Mercedes-Benz e consentirne la commercializzazione in proprio.

In futuro, Daimler Truck AG si concentrerà sull’ulteriore sviluppo di tecnologie e componenti di propulsione alternativi per veicoli commerciali pesanti (HDEP). Non saranno pertanto effettuati ulteriori investimenti nello sviluppo della generazione di motori medi (MDEG), impiegati in autocarri leggeri e medi, autobus urbani e interurbani e da fornitori terzi. Con l’introduzione dei motori Cummins, la produzione MDEG di Daimler Truck AG sarà gradualmente cessata. I partner valuteranno inoltre una più ampia cooperazione strategica globale.

L’Elettrificazione che verrà

Nel settembre 2020 Daimler Truck AG ha presentato in anteprima mondiale il prototipo di un truck con celle a combustibile, il Mercedes-Benz GenH2 Truck. Il veicolo è progettato con idrogeno liquido per applicazioni di trasporto su lunghe distanze flessibili e impegnative nella versione di serie. I primi prototipi del veicolo saranno messi su strada quest’anno, i test dei clienti sono previsti per il 2023 e i primi veicoli di serie del GenH2 dovrebbero essere disponibili a partire da 2027.

Nel settembre 2020 Daimler Trucks ha inoltre presentato per la prima volta un veicolo elettrico a lunga percorrenza alimentato esclusivamente a batteria: il Mercedes-Benz eActros LongHaul, che secondo i progetti effettuerà tragitti regolari su percorsi pianificabili in modo efficiente dal punto di vista energetico. Daimler Trucks prevede la produzione in serie dell’eActros LongHaul per il 2024.

Una pala Hyundai alla USUM Recycling

Questa pala gommata, con potenza netta di 116 kW e peso operativo di 13 ton può essere equipaggiata con benne da 1,1 a 2,4 m3; inoltre questo modello è disponibile anche in versione XT con sbraccio maggiore

L’ingegnere Sven Heinisch è a capo del gruppo aziendale USUM, fondato da suo padre nel 1992 nella città di Steigra (50 km a sud-ovest di Halle/Saale). Il gruppo USUM Grundstoffaufbereitung und Service GmbH, acronimo di Unstrut-Saale-Umweltschutz (Tutela ambientale Unstrut-Saale), gestisce un sito industriale di circa sette ettari sull’ex discarica di inerti bonificata di una cava di calcare a cielo aperto. Oggi l’azienda si avvale di un Team di otto dipendenti e produce:

  • Compost per uso agricolo certificato dall’Istituto tedesco per la garanzia della qualità e certificazione (RAL)
  • Terriccio
  • Fertilizzanti potassici derivanti da minerali
  • Materiali riciclabili da rifiuti dei siti di costruzione

Dal settembre 2020 USUM utilizza una nuova pala gommata Hyundai HL965, dotata di una benna da 3,5 m3 con peso operativo di 20 ton e 201 kW di potenza netta, in combinazione con una nuova macchina HL940A da 13 ton della stessa serie con potenza netta di 116 kW e benna da 2,5 m3. Entrambi i modelli vengono utilizzati per l’assemblaggio e la rotazione di  cumuli di compost, per caricare sui camion i materiali riciclabili e per operazioni di pulizia generali.

Silenziosa ed economica

Heinisch ha acquistato le nuove pale gommate dal concessionario Hyundai Tecklenborg Baumaschinen GmbH, che ha la propria sede nella città di Leisnig. Le due macchine sono state consegnate alla USUM con dotazione adattata alle specifiche esigenze del cliente. “L’incentivo del 45% ottenuto grazie a un programma per la riduzione delle emissioni CO2 ci ha consentito di acquistare questi nuovi ed estremamente economici modelli Hyundai, dando in permuta due macchine molto vecchie,” spiega Heinisch. Anche l’operatore Udo Hartung, che guida l’HL940A quotidianamente in operazioni di riciclo difficili e gravose, è soddisfatto dell’operabilità ad alta precisione di questo caricatore gommato silenzioso. Un altro fattore vincente è il basso consumo carburante della macchina pari a circa sei litri l’ora.

La cabina climatizzata è una caratteristica indispensabile per chi opera in ambienti con odore intenso, come quelli delle discariche a cielo aperto. La pala gommata HL965 è equipaggiata come optional con un sistema di ventilazione di marca SEKA. Nonostante il modello HL940A sia dotato di una cabina di ultima generazione, l’azienda ha voluto comunque adottare il sistema SEKA anche su questa macchina per offrire ulteriore comfort all’operatore.

Il concessionario Tecklenborg si occupa di tutte le operazioni di assistenza e riparazione delle pale ed USUM Recycling è molto soddisfatta del servizio fornito. Le macchine Hyundai vengono utilizzate anche per 1.500 ore all’anno.

Wacker Neuson: compattazione a Monaco

Wacker Neuson vanta una tradizione di 90 anni nella compattazione. Dal vibrocostipatore da 30 chilogrammi al rullo da 7 tonnellate, con un motore classico a benzina o diesel ma anche a batteria, Wacker Neuson offre tutto quello che serve per lavori di compattamento da leggeri a pesanti, in linea con il motto del marchio “all it takes!”. Su un cantiere dell’impresa   Kassecker nel centro di Monaco, viene utilizzata quasi l’intera gamma dei prodotti perla compattazione.

L’impresa  Kassecker apprezza il know-how pluriennale di Wacker Neuson, motivo per cui si affida ai suoi prodotti per l’installazione di una rete di teleraffrescamento a Monaco di Baviera. Kassecker, con sede a Waldsassen, è stata fondata nel 1902 ed è attiva, tra le altre cose, nella costruzione strutturale e industriale, nell’ingegneria ferroviaria e civile e nella costruzione di condotte, nonché nella costruzione di prodotti in acciaio e metallo. “Collaboriamo con Wacker Neuson da decenni e utilizziamo la loro intera gamma di prodotti, dalle attrezzature per compattamento agli escavatori fino ai mezzi di trasporto come dumper e pale gommate“, spiega Josef Andritzky, Amministratore Delegato di Kassecker. “Ultimamente stiamo utilizzando sempre più dispositivi ad azionamento elettrico e sono certo che l’argomento continuerà a diventare sempre più importante nel futuro. Non vediamo l’ora di intraprendere questa nuova strada insieme a Wacker Neuson.”

Compiti impegnativi nel centro città

Nel centro di Monaco, Kassecker sta lavorando contemporaneamente su diversi cantieri ai sistemi di teleraffrescamento come alternativa ecologica, efficiente dal punto di vista energetico e conveniente rispetto ai sistemi di condizionamento d’aria convenzionali. Questi lavori edili vanno avanti da diversi anni e il grande cantiere richiederà ancora del tempo. Per poter posare le linee interrate si rende necessario l’uso di dispositivi di compattamento adeguati dopo la frantumazione del terreno nelle varie fasi di lavoro.

Dal vibrocostipatore al rullo

I vibrocostipatori Wacker Neuson hanno potuto dimostrare appieno i loro punti di forza, soprattutto nelle condizioni anguste del cantiere. In quanto dispositivi flessibili e potenti, erano ideali per lavori nei fossati e venivano utilizzati sia per la compattazione del materiale nel tassello della tubazione che lateralmente alle tubazioni stesse. Oltre ai classici vibrocostipatori a quattro tempi, sono stati utilizzati anche vari modelli di vibrocostipatori a due tempi. Questi sono offerti da Wacker Neuson soltanto con un motore appositamente progettato e prodotto e convincono per le loro basse emissioni. Inoltre, i costipatori a batteria hanno guadagnato punti nel lavoro di compattazione nei fossati: Grazie al loro metodo di lavoro completamente privo di emissioni, gli operatori e le persone presenti nel cantiere sono protetti dalle emissioni dei gas di scarico. La potenza di compattamento corrisponde a quella dei costipatori a benzina della stessa classe.

Per il riempimento dei fossati sono state utilizzate le piastre vibranti sia frontali che reversibili per compattare i diversi strati di terreno. Quasi tutte le piastre vibranti Wacker Neuson raggiungono valori delle vibrazioni mano-braccio inferiori a 2,5 m/s², consentendo all’operatore di lavorare comodamente e in sicurezza. Inoltre, questo basso livello di vibrazioni significa che non c’è l’obbligo di documentazione, generando un risparmio di tempo per l’azienda. Con l’utilizzo delle piastre vibranti telecomandate DPU80r, DPU110r e DPU130r nonché del rullo vibrante per scavi telecomandato RTx non ci sono vibrazioni mano-braccio e l’operatore è protetto dalle emissioni di gas di scarico, polvere e rumore.

Il rullo con operatore a bordo RD18 e il modello portatile RD7 hanno dato risultati ideali nell’ultima fase di lavoro, la compattazione dell’asfalto. Il rullo combinato a giunto articolato RD18 con una larghezza del tamburo di 100 centimetri è particolarmente manovrabile e offre una visuale ottimizzata in tutte le direzioni. Questa caratteristica lo rende ideale per l’uso in aree anguste del centro città. Il doppio rullo vibrante portatile RD7 nella classe da 700 chilogrammi con una larghezza del tamburo di 650 millimetri consente all’utente, tra le altre cose, di beneficiare di una gestione semplice tramite un’impugnatura di guida particolarmente ergonomica e l’accesso senza attrezzi a tutti i punti di manutenzione. Un altro punto a favore: Il rullo RD7 presenta i valori di vibrazione mano-braccio più bassi sul mercato a meno di 2,5 m/s². “I dispositivi di Wacker Neuson hanno avuto successo su tutti i nostri cantieri“, aggiunge Sebastian Wolfrum, direttore dei lavori di Kassecker. “Tutto è perfetto: il rapporto qualità-prezzo, il servizio e l’affidabilità delle macchine.”

Alternative a zero emissioni

I dispositivi ad azionamento elettrico sono un’alternativa sensata, soprattutto per i lavori di compattamento in fossati o ambienti sensibili come nei centri urbani – e sono stati quindi predestinati al cantiere di Monaco. Wacker Neuson offre ora tre vibrocostipatori a zero emissioni e tre piastre vibranti. La base è una batteria agli ioni di litio all’avanguardia, progettata appositamente per i lavori pesanti in cantiere e fornisce energia sufficiente per tutti i lavori svolti con il dispositivo durante una giornata lavorativa media. Oltre a lavorare a zero emissioni, ci sono anche altri vantaggi: I dispositivi possono essere avviati facilmente e in modo affidabile semplicemente premendo un pulsante, con le piastre vibranti si ottiene un risparmio sui costi energetici fino al 50 percento, con i costipatori a batteria anche fino al 65 percento. Inoltre, il motore è completamente esente da manutenzione e tutti i costi di manutenzione tipici dei vibrocostipatori convenzionali, ad esempio sul carburatore, non sono motivo di preoccupazione con l’uso del costipatore a batteria. La batteria e il caricabatterie sono protetti da sporco e danni all’interno delle scatole di sistema a marchio Systainer, che sono certificate UN appositamente per Wacker Neuson.

Mollo Noleggio: nuova apertura a Brugherio

A Brugherio (Mb) in Viale Lombardia 280, Mollo Noleggio ha aperto le porte alle numerose imprese locali che sono alla ricerca di un noleggio professionale e di qualità, offrendo nel contempo alla propria clientela un ulteriore avamposto (il 7°in Lombardia, il 35° in Italia) per l’approvvigionamento di macchine, attrezzature e prodotti professionali per l’edilizia, l’industria e l’agricoltura.
Il nuovo centro noleggio di Brugherio sorge in posizione strategica e facilmente raggiungibile, a pochi minuti dalle uscite della A4 Torino – Trieste e della Tangenziale di Milano.
All’interno di un impianto edificato su un’area di 3.000 metri quadri, i clienti possono trovare un’ampia gamma di soluzioni a nolo pronte a rispondere ai loro bisogni: piattaforme aeree per lavori in quota, mezzi per il sollevamento, movimento terra, autocarri, macchine e attrezzature edili, monoblocchi e container, bagni mobili.
Ampio spazio all’offerta di prodotti elettrici, litio, ibridi ed euro 6, per soddisfare la crescente necessità di attrezzature da costruzione ecologiche, per lavorare all’interno di edifici e in ambienti sensibili alle emissioni: centri storici, zone residenziali, giardini e parchi, scuole, edifici pubblici, cantine, ospedali, industrie alimentari e farmaceutiche.
Il centro noleggio operativo a Brugherio è inoltre strutturato con un’area officina attrezzata per le manutenzioni sui mezzi e un’area dedicata ai corsi di formazione con rilascio patentini per l’uso dei mezzi d’opera: un vero e proprio centro specializzato per il noleggio professionale.
Il noleggio con operatore completa il ventaglio dei servizi offerti.

Un importante player

Mollo Noleggio si posiziona oggi in Italia, all’interno del proprio settore, come il player con il maggior numero di collaboratori (un team di 330 professionisti) e di centri nolo distribuiti capillarmente in
Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Umbria, il più vasto parco macchine (oltre 8.000 unità) con un’età media tra le più basse (4,2 anni). Numeri importanti, che ad ottobre 2019 hanno consentito a Mollo Noleggio di vincere per la seconda volta consecutiva il premio quale “Miglior Azienda di Noleggio di Piattaforme Aeree” in Italia e, a giugno 2020, di aggiudicarsi il premio internazionale “Grande Società di Noleggio” promosso dall’associazione Era (European Rental Association).

Cloud First: strategia vincente per le imprese

Ecommerce, customer experience, smart working, formazione a distanza, ma anche sovranità del dato e sicurezza intrinseca sono alle basi del successo del cloud italiano, un trend che vale 3,3 miliardi di euro destinato a consolidarsi.

A un anno di distanza dall’inizio dell’emergenza coronavirus, le aziende italiane si trovano a vivere una realtà lavorativa molto diversa da quella cui erano abituate solo pochi mesi fa.

Anche per le realtà più restie ad abbracciare soluzioni tecnologiche, l’ondata di trasformazione digitale comporta un cambio di paradigma radicale indispensabile a garantire la continuità aziendale.

Alcuni termini, prima utilizzati quasi solo da addetti ai lavori, sono diventati di uso comune: smart working, ecommerce, e soprattutto cloud sono parte integrante della quotidianità di un gran numero di imprese italiane.

Non a caso abbiamo parlato di cloud mettendolo in evidenza: si tratta della tecnologia abilitante per eccellenza, senza la quale sarebbe semplicemente impensabile qualsiasi tipologia di lavoro agile, e che renderebbe fatale la prolungata riduzione agli spostamenti a cui siamo tutti sottoposti ormai da lungo tempo.

Cloud, finestra sul futuro

Sarebbe tuttavia un errore considerare il cloud alla stregua di una soluzione in qualche modo “emergenziale”, di cui poter fare a meno una volta che la situazione si sarà in qualche misura normalizzata.

Infatti, i vantaggi sono così grandi da rendere impensabile un ritorno al passato: significherebbe di fatto arrendersi alla concorrenza di chi è meglio attrezzato e, soprattutto, più deciso a proseguire un percorso digitale premiante anche dal punto di vista della produttività.

Tuttavia, parlare di cloud sarebbe poco produttivo se non ne traducessimo più nel concreto le implicazioni pratiche. Prima di tutto, vale la pena delinearne i confini economici: stiamo parlando di un mercato italiano che nel 2020 è valso ben 3,34 miliardi di euro, secondo l’Osservatorio Cloud Transformation dalla School of Management del Politecnico di Milano. Una cifra ragguardevole e che da sola testimonia la diffusione di questa tecnologia nel Paese.

Impossibile parlare di cloud senza parlare di data center, due mondi strettamente legati. Il Global Cloud Index di Cisco prevede infatti che entro il 2021 il traffico cloud rappresenterà il 95 per cento del totale del traffico Data Center. Un volume impressionante e che potrebbe destare alcune preoccupazioni e anche problemi di policy sulla sovranità dei dati.

Infatti, per diverse organizzazioni esiste la volontà o perfino l’obbligo di garantire che i dati dei propri clienti non lascino mai il suolo nazionale.

La crescita delle region

Se questo fatto poteva costituire un ostacolo fino a qualche anno fa, oggi non sono pochi i cloud provider che hanno aperto delle region nel nostro paese, e il numero è in continua crescita.

Questo testimonia sia l’importanza dell’Italia nello scacchiere economico e informatico globale, che la maturità del mercato.

Aprire una region, infatti, è un investimento tecnico ed economico di grande rilievo anche per i big del settore. Ed è anche un’opportunità in più per numerosi settori economici italiani: le performance in termini di banda e latenza offerte dalla presenza delle region in Italia permettono a Industria 4.0 di sprigionare il proprio potenziale con soluzioni IoT ed edge computing; uno studio legale ad esempio potrà garantire ai propri clienti che nulla di quanto in loro possesso lasci mai l’Italia, pur offrendo il massimo delle performance e della fruibilità dei dati che solo il cloud può offrire.

È stata soprattutto la componente SaaS (Software-as-a-Service) con oltre 1 miliardo di euro di spesa complessiva, +46% rispetto al 2019, a guidare questa dinamica, con l’esplosione di tutte le categorie che hanno permesso alle aziende di restare operative in fase emergenziale, dai servizi Collaboration e Gestione Documentale ai Portali B2c/eCommerce.

Ed è proprio questa la ragione del successo del cloud: permettere a una serie di tecnologie e soluzioni oggi irrinunciabili di poter sprigionare il proprio potenziale.

Lo smart working

Qualche esempio concreto? Primo fra tutti lo smart working , che ha permesso (e permette) a milioni di italiani di lavorare a distanza, in totale sicurezza e rispetto delle normative anti-covid. E al tempo stesso ha garantito alle imprese italiane di poter mantenere un buon livello di business continuity. Nel contesto dello smart working, soluzioni di collaboration rendono di fatto molto più semplice il flusso di informazioni con i propri colleghi e collaboratori.

Anche le risorse umane, in grande difficoltà nella gestione del personale in un contesto così polverizzato, traggono ampi benefici dalle soluzioni cloud, che permettono di avere una visione globale dell’azienda dal punto di vista delle human resources.

Non possiamo non ricordare gli ecommerce, veri e propri digital twin  di innumerevoli Pmi italiane. Senza il commercio elettronico, un gran numero di queste aziende oggi semplicemente non esisterebbe più.

Inoltre è doveroso sottolineare il ruolo chiave, per qualsiasi realtà aziendale, dei software ERP e CRM, che grazie alla tecnologia cloud sono fruibili ovunque e in qualsiasi momento.

La gestione economico-finanziaria delle organizzazioni e della customer base sono tasselli irrinunciabili, a maggior ragione in un’epoca storica in cui i rapporti fisici sono giocoforza rarefatti.

In ottica customer experience, ricordiamo che tutti o quasi i chatbot oggi sempre più diffusi sono cloud-based e abilitati da intelligenza artificiale e machine learning; due tecnologie che non esisterebbero senza il cloud computing, oppure sarebbero appannaggio solo di large enterprise con sufficiente potenza di calcolo a disposizione.

Con il cloud computing qualsiasi Pmi può dotarsi di chatbot con funzioni più o meno sofisticate, potendo anche contare sulla scalabilità del cloud.

In cloud trovano ampio spazio anche sofisticate soluzioni di formazione a distanza. Moltissime aziende hanno sfruttato le potenzialità delle piattaforme di elearning per fare attività di reskilling e upskilling, di fatto migliorando le performance dei propri dipendenti e programmando al meglio le attività in vista della ripresa economica che, per molti settori, è già in corso.

Infine, vale la pena di ricordare che tutti abbiamo iniziato a conoscere il cloud come storage virtuale. Un ruolo di grande rilievo quando non è possibile recarsi in ufficio o in azienda, e che al tempo stesso garantisce la salvaguardia dei dati: difficile immaginare infrastrutture più affidabili di quelle di un cloud provider.

Per farsi un’idea, sia nei primi approcci al cloud che per ricalibrare la propria infrastruttura, è consigliabile consultare una guida e affidarsi a un servizio di consulenza gratuito come V-Hub di Vodafone Business, che mette a disposizione un esperto via telefono o chat.