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Qualità strada obbligata. Ma occorre che le regole siano rispettate.

L’ultimo impegno in ordine cronologico mi ha portato a visitare due belle realtà imprenditoriali del nostro paese.

Vigevano e Brunico. Lombardia e Alto Adige.

“Ti piace vincere facile”…direbbe qualcuno…

In effetti si tratta di due regioni che, in modi diversi, sono veri e propri motori dell’economia nazionale.

Ho incontrato due realtà produttive fra loro diverse, attive in settori merceologici diversi ma con un unico e chiaro obiettivo: la qualità.

Per non fermare definitivamente quei motori dell’economia, già funzionanti a singulti, occorre seguire questa unica e difficile strada.

Semplice a parole. Molto meno nei fatti. Soprattutto in Italia e soprattutto quando il proprio mercato di riferimento è quello interno.

Il trait d’union sono le macchine movimento terra ma se la For Energy, con sede a Vigevano, opera nella lavorazione di biomasse per produrre energia elettrica, l’Impresa Ploner, con sede a Brunico, è la classica azienda di movimento terra e lavori edili e stradali.

Due aziende con diverse mission ma con la stessa dedizione e ricerca della qualità.

Qualità nel processo lavorativo, nella ricerca e uso di macchinari avanzati e con basso impatto ambientale, nell’impiego di attrezzature e dispositivi che ottimizzino il lavoro e lo rendano più veloce ed efficiente, nell’immagine aziendale, nella cura della soddisfazione del cliente finale.

Due aziende – ma in Italia per fortuna ce ne sono altre – che hanno seguito questa strada sia per la capacità e l’orgoglio dei titolari, sia per ovvie esigenze di business (senza organizzazione metodica oggi non si va da nessuna parte), sia per rimanere in un mercato che non fornisce risposte univoche e non indica chiaramente una linea da seguire.

Già. Perché spesso, qui da noi, la qualità non è premiata a dovere. E se in Alto Adige la provincia autonoma di Bolzano premia le aziende con un parco macchine moderno ed evoluto con dei bonus nelle gare di appalto, non è la stessa cosa altrove.

La qualità e un parco mezzi moderno sono gli unici mezzi possibili per sopravvivere: abbattere i consumi, abbattere i costi di manutenzione, aumentare la produttività per ottimizzare l’impiego della manodopera.

Chi segue questa strada ce la può fare se le regole del mercato sono chiare e se chi è preposto le fa rispettare. Diversamente tutti questi sforzi non servono a nulla.

E se ne stanno accorgendo tutte quelle aziende che hanno sempre profuso impegno e serietà nel loro lavoro ma non sono state premiate da un mercato avaro, corrotto e distorto.

Oggi chi punta alla qualità in Italia e vive di mercato interno (quindi quasi tutte le imprese che operano nel nostro settore) lo fa per sopravvivere e sperare in un futuro migliore.

Qualità per sopravvivere ora e farsi trovare pronti quando verrà il momento di ripartire.

Ma il mercato, seguirà le regole oppure no?

Expo Edilizia: Wacker Neuson invita tutti al “Compact Triathlon”

Anche quest’anno Wacker Neuson partecipa all’Expo Edilizia di Roma, presentando i propri prodotti nell’Area Demo, dal 21 al 24 marzo. Oltre al settore di esposizione e all’Area Demo, quest’anno Wacker Neuson introdurrà per la prima volta il “Compact Triathlon”, una vera e propria competizione tra macchine compatte, alla quale potranno prendere parte i visitatori. A far crescere l’attesa sono le pale gommate Wacker Neuson, solo di recente introdotte in Italia, e le livellatrici ad elica con operatore a bordo CRT 48, concepite per i lavori in superficie.

“In occasione dell’Expo Edilizia, viene introdotta in Italia la serie di pale gommate di Wacker Neuson. Queste si distinguono per le elevate prestazioni, l’alta manovrabilità e l’estrema facilità d’uso”, afferma Georg Jung, responsabile della filiale Wacker Neuson in Italia. “Durante la fiera di quest’anno i visitatori del nostro stand avranno la possibilità di guidare le pale gommate articolare per convincersi di quanto siano confortevoli e ad alte prestazioni.”

Wacker Neuson invita tutti al “Compact Triathlon” che si terrà durante l’Expo Edilizia 2013. Questa competizione ha come protagonisti i visitatori dello stand di Wacker Neuson, che siederanno alla guida delle macchine compatte. Ogni giorno i partecipanti possono sfidarsi nelle tre discipline (da qui il nome della competizione): pale gommate articolate, escavatori e minipale. Un modo divertente attraverso il quale i partecipanti possono testare di persona il comfort e la sicurezza delle macchine Wacker Neuson.

Per ogni cantiere la giusta macchina

Recentemente introdotte anche in Italia, le pale gommate di Wacker Neuson sono state concepite come valida soluzione ai tanti possibili impieghi nei cantieri. Oltre ai parametri relativi alle prestazioni, si è prestata particolare attenzione anche allo sviluppo in termini di comfort e sicurezza dell’operatore.

Assolutamente da vedere e da provare all’Expo Edilizia, è la pala gommata WL 57, che con un peso operativo di 5760 kg, è la più pesante della serie. La potenza del motore da 74,5kW/101CV, la capacità della benna standard di 0,95 m3 e un’altezza di sollevamento massima di 3,41 metri rendono questa macchina ideale per l’impiego in cantiere nonché per il caricamento del materiale. Grazie a una cinematica ampiamente collaudata in grado di ripartire le forze in maniera ottimale, è possibile caricare e movimentare pesi importanti come ad esempio materiali da costruzione gestendo un elevato carico di lavoro in breve tempo.. Le pale gommate Wacker Neuson disponendo di un’elevata capacità di sollevamento e di notevoli carichi di trazione, riducono i cicli di lavoro.

Con il giunto articolato le macchine sono inoltre più semplici da manovrare e adatte per tutti i tipi di terreni. Il sistema di cambio rapido idraulico consente invece di passare da un accessorio a un altro rapidamente e senza problemi, rendendo la macchina ancora più efficiente. Le forche per pallet, le macchine spazzatrici, gli spazzaneve sono solo alcuni dei numerosi accessori, il cui numero elevato consente l’utilizzo di queste macchine in molteplici contesti.

Per una sensazione di leggerezza sulle superfici lisce: CRT 48

Con un volume di1.220 mm, le livellatrici ad elica con operatore a bordo della serie CRT 48 offrono la più alta produttività e i migliori risultati nella lavorazione del calcestruzzo. A renderle uniche nel loro genere è il particolare sistema di sterzo in grado di facilitare la guida e impedire l’affaticamento dell’operatore. Il telaio rigido contribuisce a sua volta a migliorare la risposta dello sterzo. Abbinato a un comando ergonomico a doppia joystick, la manovrabilità del veicolo diventa ottimale. Questa livellatrice dispone inoltre di un’illuminazione anteriore e posteriore a tre diverse motorizzazioni, per una visuale eccellente anche nei cantieri notturni. Tutti i visitatori dello stand di Wacker Neuson potranno scoprire direttamente all’Expo Edilizia la facilità e la rapidità con cui il modello CRT 48 è in grado di lavorare una superficie piana, raggiungendo un risultato finale che rasenta la perfezione.

Wacker Neuson presenterà alla fiera molti altri prodotti: dumper, piastre vibranti, rulli vibranti per scavi, martelli demolitori, vibratori interni, pompe, generatori nonché diversi escavatori come l’escavatore mobile 6503 da 6,5 t, con una pinza speciale per la movimentazione dei rottami.

Restando nell’ambito delle macchine compatte, all’Expo Edilizia verranno presentati anche i modelli ET18 ed ET20 della serie di escavatori compatti da 1,8-2,4 tonnellate. La serie di modelli ET è il risultato di un’evoluzione innovativa: oltre a un significativo miglioramento in termini di prestazioni ed efficienza, si registrano progressi a livello di comfort della cabina e si ottiene l’ottimizzazione del telaio e dei sistemi dei bracci articolati. Gli escavatori compatti diventano particolarmente efficienti grazie al Vertical Digging System (VDS), una soluzione intelligente per l’impiego su terreni accidentati. La consolle regolabile consente un’inclinazione variabile dell’abitacolo fino a 15 gradi. Ne consegue la possibilità di compensare pendenze fino al 27%, con un solo tasto. Risultati ottenuti: +25% produttività, maggiore stabilità e possibilità di lavorare più comodamente grazie alle particolari caratteristiche della seduta.

I visitatori dell’Expo Edilizia possono sincerarsene dal 21 al 24 marzo.

Trasmissioni automatiche Allison per mmt e miniera

A Bauma 2013, visitate lo stand Allison (padiglione A4, stand 304) e gli stand degli OEM che espongono i veicoli allestiti con le trasmissioni Allison

Gli operatori che investono in prestazioni superiori e maggiore produttività, per superare ostacoli come pendenze sempre più pronunciate, superfici pericolose e temperature spietate, scelgono le trasmissioni Allison per trasportare i carichi pesanti sulle cime più alte e al di sotto della superficie terrestre.

Da Randon Veículos, costruttore tra i principali protagonisti di grandi progetti infrastrutturali in Brasile, alla Zijin Mining Corporation, il più grande produttore cinese di oro, molti tra i principali OEM al mondo scelgono le trasmissioni Allison per i propri veicoli nei settori minerario e movimento terra.

L’unità di fratturazione idraulica per la stimolazione di un pozzo di C.A.T. GmbH, in Germania: la trasmissione completamente automatica Allison a sette marce S9820M trasferisce la potenza alla pompa ad alta pressione Triplex da 5 pollici installata sul telaio di un camion

Volker Hein, responsabile di C.A.T. Construction GmbH, una società tedesca specializzata in attrezzature speciali per l’industria del petrolio e del gas, racconta di come le loro macchine lavorino in Siberia a temperature che toccano i -40°C. “Non c’è nessuna sfida che un Allison non possa affrontare. Ecco perché utilizziamo queste trasmissioni da oltre 20 anni. Gli Allison sono sempre pronti a dare i migliori risultati.”

Gli Astra HHD8 con trasmissioni completamente automati-che Allison 4700R semplificano la costruzione di una grande centrale idroelettrica a 2000 metri, nelle Alpi Svizzere

Valery Arestov, Ingegnere Capo di TechStroyGaz, è d’accordo. Dal 2004, TechStroyGaz opera dei dumper Scania R114С (6х6) da 24 ton nel distretto autonomo di Yamal-Nenets, in Russia, un’area conosciuta per il suo permafrost irremovibile e per le sue strade paludose. Uno di questi veicoli è equipaggiato con una trasmissione completamente automatica Allison; giunto a quasi mezzo milione di chilometri, né la trasmissione Allison 4000 a sei marce, né il veicolo su cui è allestita, hanno mai avuto bisogno di un intervento di riparazione fuori programma.

Un dumper Perlini DP 705 con trasmissione completamente automatica Allison H6620A nella cava di arenaria di Calusco d’Adda (BG)
Con estati torride che surriscaldano i componenti interni di una macchina fino a 70°C, il bush australiano è un altro ambiente durissimo.
Ciò nonostante, due trattori Steiger Tiger allestiti con trasmissioni Allison 6000 hanno accumulato oltre 50.000 ore senza avarie presso la miniera di bentonite di Arumpo.
Circa 3.000 kilometri più a ovest, il responsabile allo sviluppo di Action Mining Services, Barry Cook, racconta che i suoi Hinos equipaggiati con gli automatici Allison sono perfetti per le difficili miniere del Paese.
“Gli automatici Allison offrono importanti vantaggi in un sito minerario, vantaggi che li rendono la scelta ideale sui veicoli che vendiamo.”
Un Mercedes Zetros allestito con una trasmissione comple-tamente automatica Allison della Serie 3000

Camion allestiti con trasmissioni Allison operano a 1000 metri sotto terra nelle miniere di ferro del nord della Svezia e nei cantieri per la costruzione della diga etiope sul Nilo Blu, la Grand Ethiopian Renaissance Dam, fornendo prestazioni elevate e una grande affidabilità, a prescindere dal terreno e dalle condizioni operative.

Bell presenta i nuovi dumper articolati B25E e B30E, allestiti con le trasmissioni completamente automatiche Allison Serie 3000

Non perdete l’occasione di visitare lo stand Allison (padiglione A4, stand 304) e vedere i veicoli equipaggiati con le trasmissioni automatiche Allison a Bauma 2013. Tra gli altri, Mercedes-Benz esporrà lo Zetros 1833 4×4 per il settore minerario (padiglione B3-B4, stand 11 e 13), e Bell presenterà i nuovi dumper articolati B25E e B30E (padiglione B4, stand 108), tutti allestiti con trasmissioni completamente automatiche Allison della Serie 3000. TEREX esporrà i modelli TR400 e TR60 (padiglione F7, stand 710), e il dumper Perlini DP 705 sarà presente al padiglione B4, stand 109. Allo stand Iveco (padiglione B5, stand 205/306), i visitatori potranno vedere il nuovo Astra HHD9 allestito con la trasmissione Allison 4700R, recentemente lanciato sulla scia del successo dell’HHD8.

Mollo Noleggio apre a Vercelli

Il 2013 prosegue con l’inaugurazione del nuovo centro Mollo Noleggio a Vercelli. Gli investimenti per l’apertura di nuovi centri noleggio negli ultimi due anni, tra i più recenti Alessandria, Cuneo e Savona, ha portato a 16 le sedi Mollo Noleggio, utili e professionali interlocutrici in materia di noleggio.

L’azienda, leader nel settore del renting nel Nord Ovest, ricopre un ruolo fondamentale in tutta l’area nel campo delle costruzioni. Dopo aver creato una vera e propria rete capillare di centri noleggio, Mollo Noleggio è in grado di garantire un servizio sicuro, interventi rapidi e flessibilità d’azione.

La nuova sede, situata a pochi km dal centro di Vercelli, si appresta a diventare il punto di riferimento per il noleggio in tutta la zona del vercellese offrendo a diversi operatori anche non strettamente collegati al settore dell’edilizia, il noleggio di piattaforme per il lavoro in quota, di sollevatori, gru, autocarri, movimento terra, macchine edili e attrezzature edili oltre al servizio spurghi, noleggio con operatore e ai corsi di formazione.

Socage in Cina

Presso il nuovo International Expo Center di Shanghay si è svolta la sesta edizione del Bauma China 2012, la fiera internazionale delle macchine da costruzione ed edilizia. Tra gli italiani non poteva mancare Socage, infatti, presso lo stand di North Traffic, concessionario cinese ufficiale, era esposta una DA328.

DA328 è una piattaforma aerea a doppia articolazione installabile su autocarri a partire da 5,6 ton, caratterizzata da dimensioni estremamente contenute, infatti la lunghezza totale dell’allestimento è di soli 6900 mm e la larghezza rimane all’interno dei 2100 mm. DA328 è inoltre dotata di un sistema di stabilizzazione a traverse estensibili che permette di scegliere in quale configurazione stabilizzare il mezzo. Questo modello è il più performante nel proprio segmento, infatti è capace di un’altezza massima di lavoro di ben 28 m e di uno sbraccio massimo di lavoro di 16 m, con una capacità massima di carico di 225 kg ( 2 operatori + attrezzi ).

Alla fiera Bauma di Monaco Socage presenterà la nuova Forste 28D, piattaforma aerea creata sulla base della già esistente DA328 installabile però su autocarri più leggeri. Socage, forte di una elevata esperienza del settore, continua sulla via dell’innovazione ricercando soluzioni sempre più competitive e dopo essere stati i primi ad allestire una 24 metri su patente B, ora ricerca nuovamente il primato con la Forste 28D installabile su autocarri da 3,5 ton.

Sempre più all’avanguardia l’offerta Doka al Bauma

Doka, azienda internazionale specializzata nella produzione di casseforme, è presente al Bauma 2013, in un padiglione di  3.600 m2 all’insegna del motto “Sistemi all’avanguardia. Molto più di semplici soluzioni.”

Doka offre da molti anni una gamma completa di sistemi di casseratura per solai per ogni ambito di impiego. La cassaforma ad elementi per solai Dokadek 30 integra la gamma di casseforme per solai ed è perfettamente combinabile con i sistemi flessibili e i tavoli Doka, per l’adattamento ottimale ad ogni progetto edilizio. Dokadek 30 è una cassaforma manuale senza travi, con struttura in acciaio leggera, telai verniciati a polvere e pannello Xlife. La cassaforma ad elementi per solaio si distingue per la sicurezza, la maneggevolezza e la rapidità non solo di montaggio, ma anche di smontaggio. Anche le zone di compensazione spesso impegnative, possono essere casserate rapidamente e in condizioni di massima sicurezza.

L’utilizzatore può scegliere Dokadek 30 senza o con testa a caduta, secondo le esigenze: la sostituzione schematica delle teste e l’impiego di elementi intermedi rende il sistema standard un sistema di disarmo anticipato. Il collaudato pannello Xlife, assicura una superficie di calcestruzzo perfetta e giunzioni uniformi anche dopo numerosi impieghi delle cassaforma.

La nuova protezione completa Xbright per lo schermo di protezione Xclimb 60 consente di lavorare in cantiere in condizioni di sicurezza, oltre a proteggere dagli agenti atmosferici. Il sistema autorampante è facilmente adattabile a diverse piante e inclinazioni, e può essere impiegato anche per progetti complessi. E’ disponibile in due diverse varianti di esecuzione a seconda delle esigenze: con telaio con inserto in policarbonato o grigliato.

Un’altra novità presente al Bauma sarà il sistema autorampante SKE100 plus (nella foto il cantiere della Torre Intesa Sanpaolo a Torino. Impresa esecutrice Raggruppamento Temporaneo d’Imprese costituito da mandataria Rizzani De Eccher, mandante Implenia Costruzione SA ) ovvero la nuova generazione del sistema, ottimizzata grazie a 15 anni di esperienza progettuale. Questo sistema di casseratura senza gru assicura rapidi cicli di lavoro e un’elevata versatilità. La struttura modulare consente soluzioni individuali, economiche e sicure per ogni tipo di edificio. Il perfezionamento della cassaforma ha integrato e ottimizzato importanti dettagli. SKE100 plus è disponibile in tre pratiche versioni standard: con unità movimentabile, con passerelle di lavoro sollevabili e con sistema a traliccio, un’innovazione speciale per vani interni e costruzioni con spazi aperti ridotti.

Infine il nuovo sistema DokaCC per la costruzione di gallerie “cut-and-cover” è il primo sistema concepito e ottimizzato appositamente per la realizzazione di gallerie a cielo aperto. Con DokaCC è possibile realizzare velocemente, con efficienza e in sicurezza diversi tipi di gallerie, per esempio gallerie ferroviarie o stradali. Il sistema offre un’elevata protezione contro eventuali frane del sottosuolo. È sempre possibile una puntellazione sicura, indipendentemente dalla forma delle fondazioni esistenti. Inoltre questo sistema di casseratura per gallerie si adatta anche a forme particolari e ai percorsi più impegnativi.

Area Scoperta Nord, stand N817.

Quale strada?

A Torino oggi piove. E le notizie del mattino non sono sempre così buone.

Indicano un paese che non ha governanti lungimiranti. Manca un piano di azione che guardi lontano e su cui fare progetti di lungo corso, su cui si possano fare programmi e su cui le giovani generazioni possano fare affidamento per investire tempo, capacità e voglia di fare.

In poche parole abbiamo bisogno di una strada. Abbiamo bisogno che qualcuno la indichi chiaramente per il futuro.

E coloro che dovrebbero farlo, coloro che abbiamo deputato a farlo, non lo stanno facendo. Non hanno idea di dove andare. Non hanno idea che strada prendere.

Troppo scollamento fra chi lavora e chi no. Troppa differenza fra chi crede nel paese e chi invece pensa sia solo una gomma da masticare che, dopo qualche minuto, va buttata via perché ha esaurito il primo e profumato sapore.

Ci proviamo noi, che siamo del mestiere e viviamo di questo, a indicare una via che andrebbe seguita con forza e convinzione.

L’Italia è un paese che sta rischiando grosso. Da tanti punti di vista.

Un paese che ha bisogno di puntare verso una direzione diversa rispetto a quanto visto sino ad ora.

La pioggia di oggi, non così intensa e nemmeno così spiacevole, fa subito pensare a frane e dissesti. Ogni piccola nuvola di passaggio fa gridare “al lupo” tranne quando i lupi veri sono già alla porta.

Il nostro territorio ha bisogno di un serio piano di manutenzione e di riqualificazione ambientale e geologica.

I crolli di edifici storici – di maggiore o minore pregio – sono notizia che arriva a cadenza quasi settimanale.

I dissesti urbani e la insufficienza impiantistica delle nostre città sono fatto ormai assodato.

L’insufficienza della rete viaria secondaria è cosa nota a cui porre rimedio. Le ferrovie abbandonate non sono ritenute – a torto – una risorsa da utilizzare per spostare flussi di traffico dalla rete viaria verso quella ferrata.

Il riuso di edifici completamente abbandonati, la demolizione e ricostruzione urbana di un patrimonio edilizio fatiscente e inefficiente dal punto di vista energetico sono l’unica risposta alla salvaguardia territoriale di cui il paese ha urgente e fondamentale bisogno.

I nostri pendii montagnosi – ormai afflitti da laconica calvizie – sarebbero terreno ideale per un intelligente rimboschimento a servizio dell’ambiente, della società e di un’industria delle costruzioni che, altrove, ha capito la vera direzione da prendere.

E in tutto questo gli uomini, le imprese e le macchine sarebbero i veri protagonisti di un paese che si rimette in moto al fine di rilanciare non solo il suo maggiore patrimonio – un ambiente da tutelare in modo intelligente – ma anche un bagaglio di conoscenze industriali che tutti ci riconoscono.

Solo seguendo questa strada potremo veramente mettere a frutto quelle macchine che, in Europa e negli Stati Uniti, devono sottostare a rigide norme contro le emissioni inquinanti e sonore mentre altrove possono operare a briglia sciolta.

Solo seguendo questa strada acquisiremo quel posto che ci spetta a livello internazionale e potremmo accreditarci come paese serio, attento alla salute dei propri cittadini e all’avanguardia da un punto di vista tecnico e tecnologico.

Ce lo auspichiamo tutti. Tutti noi che lavoriamo e che ci crediamo ogni giorno. Noi conosciamo la strada da percorrere.

Chi invece sta giocando con il paese ha perso l’orientamento da molto tempo.

5 modelli di punta per GSR

Il principale appuntamento a livello mondiale va affrontato con la massima attenzione.

Dimensioni, numero e qualità delle aziende presenti, affluenza di addetti ai lavori o semplici curiosi: l’occasione per “mettersi in mostra” è troppo importante. Come molti altri, perciò, anche la GSR di Rimini si sta preparando alla ormai prossima fiera bavarese. Definita la “griglia” delle macchine, tutti modelli di recente produzione: E320PXJ, E210PXJ, B200TJ, E179T e E170TJV. Vediamoli in sintesi.

E320PXJ: la doppia articolata con jib su 18to, altezza di lavoro 32 metri, sbraccio integrale di 20m e 280 kg di portata, è un successo internazionale. Si tratta di un mezzo particolarmente robusto, affidabile e semplice da utilizzare, anche per chi non è esperto.

E210PXJ: doppia articolata da 21 metri con jib finale è montata su Nissan Cabstar da 3.5to.
Bassa, corta e priva di ingombri di coda, permette di raggiungere le zone di lavoro più difficili,
ha tra i suoi plus un punto di scavalcamento di 9m con 10m di sbraccio.

B200TJ: presentata all’ultimo SAIE, è una 20 metri telescopica con 13 metri di sbraccio e jib di 130° che permette un uso particolarmente versatile in lavori di ristrutturazione, manutenzione e installazione. E210PXJ e B200TJ sono due mezzi “gemelli”, separati dalla differente geometria. La doppia opzione risponde ad una preciso input da parte del mercato: clienti abituati a lavorare prevalentemente con PLE telescopiche  difficilmente usano PLE a doppia articolazione.

E179T: questa 17 metri è la telescopica GSR più venduta.
Presente nelle flotte dei più grandi noleggiatori europei, deve il successo alle indubbie qualità tecniche ed ai numerosi allestimenti disponibili su veicoli commerciali a partire da 3.5to: Nissan Cabstar, Renault Maxity, Mercedes Sprinter, Iveco Daily e Volkswagen Crafter.
Ulteriormente migliorata nella stabilizzazione, impiega acciai e sezioni speciali che consentono prestazioni molto elevate, pur all’interno di soluzioni tecniche tradizionali.

E170TJV: 17m con jib telescopico per allestimenti su furgoni a partire dai 3,5to, oltre a consentire il raggiungimento di notevoli altezze, vanta un attento equilibrio dei pesi che ne permette l’installazione su furgoni leggeri. Ne deriva una portata residua per il trasporto di materiali ed attrezzature.

GSR sarà in area esterna F10, stand 1003/3 al Bauma 2013

Kerax Adventure: l’avventura per tutti

L’avventura è da sempre parte integrante del DNA di Renault Trucks e il Kerax Adventure  combina questi aspetti in un veicolo con uno stile davvero originale.

Il Kerax Adventure si contraddistingue per un look tutto nuovo. La calandra grigia con la scritta “Adventure”, il robusto para-canguri e la visiera parasole personalizzata Renault Kerax, rendono il

Kerax Adventure un veicolo davvero imponente. L’impressione di robustezza, propria del Kerax, viene ulteriormente rafforzata. Il veicolo, al posto del clacson di serie, è dotato di trombe cromate sul

padiglione, molto utili in avverse condizioni atmosferiche e in condizioni di scarsa visibilità. Infine, per rendere il veicolo ancora più esclusivo, su entrambe le porte è raffigurato il logo “Renault Trucks

Adventure”.

Questo, di per sé, testimonia i 30 anni di coinvolgimento alla Dakar e alle gloriose spedizioni a cui Renault Trucks ha preso parte nel corso della sua storia: dalla Via della Seta nel 2005 da Lione a

Pechino, alla più recente Cape to Cape nel 2009 da Capo Nord in Norvegia a Capo di Buona Speranza in Sud Africa. Il kit Kerax Adventure è disponibile per tutti i veicoli Kerax, qualunque sia la

loro configurazione e tipo di motore.

Il Kerax Adventure, come il resto della gamma Construction, prevede le Optifuel Solutions by Renault Trucks progettate per ridurre il consumo di carburante, che resta sempre la voce più importante dei bilanci delle aziende del settore edilizio. Per ridurre questi costi, Renault Trucks propone strumenti specifici, come ad esempio il cambio robotizzato Optidriver+, che dispone di una modalità off-road particolarmente adatta per affrontare terreni difficili.

Tuttavia la riduzione dei consumi passa anche attraverso i servizi. Renault Trucks ha così adattato l’Optifuel Training, la sua formazione alla guida razionale, a condizioni di guida difficoltose e a terreni sconnessi. Inoltre, l’Optifuel Infomax e i programmi Optifuel consentono agli operatori di analizzare emonitorare sia i consumi, nonché di tenere traccia della propria flotta di veicoli in tempo reale.

Nuovi accordi in Spagna per CTE

CTE rafforza la propria presenza sul territorio spagnolo con un nuovo accordo di dealership con l’azienda Mopsa, attiva dal 1961 a Madrid nel campo del sollevamento aereo e del movimento terra.

L’accordo di distribuzione ha come oggetto i brand B-Lift (piattaforme aeree autocarrate telescopiche e Multipurpose con altezze di lavoro da 14 a 23m), B-Lift High-Range (piattaforme aeree autocarrate telescopiche con altezze di lavoro da 39 a 61m), Zed (piattaforme aeree autocarrate articolate con altezze di lavoro da 14 a 32 m) e Traccess (piattaforme aeree cingolate con altezze di lavoro da 13 a 23 m), con servizio di assistenza tecnica su tutta la penisola iberica.

Mopsa (Maquinaria de Obras Publicas SA) tratta la distribuzione di attrezzature per la costruzione di strade, impianti per conglomerati bituminosi, attrezzature di compattazione, impianti di betonaggio. Negli ultimi anni si è specializzata anche nella distribuzione e nel noleggio di gru idrauliche e piattaforme aeree, nuove ed usate, grazie ad un’esperienza maturata in oltre 40 anni di collaborazione con i marchi Grove e Manlift.

Luis Alfonso Gonzalez, direttore commerciale di MOPSA, si dichiara molto entusiasta di questo progetto e di poter lavorare con un produttore leader a livello mondiale, con una capacità produttiva notevole e che ha dimostrato di essere in prima linea con prodotti di alta qualità. “Pensiamo che questo nuovo progetto sia molto interessante per i nostri clienti, ci ha permesso di ampliare la nostra gamma di macchine con prodotti innovativi e molto competitivi.”

Con questo importante accordo CTE si arricchisce di un nuovo strategico tassello sul mercato europeo, dimostrando una vocazione internazionale senza confini di lingue e territori.