Home Blog Pagina 231

I nuovi cingolati Doosan Stage V

Doosan ha annunciato il lancio di diversi nuovi escavatori cingolati nel segmento dalle 20 alle 25 ton. Si tratta in dettaglio dei tre modelli della famiglia DX210-7, cioè i primissimi escavatori cingolati Doosan da 21 t, del nuovo escavatore cingolato per impieghi gravosi da 25 t DX245NHD-7, anche questo una novità assoluta nella gamma Doosan e del nuovo escavatore da 25,3 t con ingombro di rotazione posteriore ridotto DX235LCR-7, che sostituisce l’analogo modello della precedente generazione Stage IV.

Macchine da 21 t in più configurazioni

I nuovi escavatori DX210-7, DX210NLC-7 e DX210LC-7 offrono la possibilità di scegliere tra configurazioni, rispettivamente, a carreggiata corta e larga, lunga e stretta o lunga e larga. Il nuovo DX210-7 a carreggiata corta è ideale per l’uso su superfici morbide che richiedono minore pressione al suolo e quindi pattini più larghi, offrendo il vantaggio della trasportabilità con pattini da 700 mm o persino 800 mm, ma con una larghezza inferiore ai 3 m.

L’escavatore DX210NLC-7 a carreggiata stretta è concepito in particolare per i mercati come quello italiano, dove le normative locali e le preferenze della clientela favoriscono le macchine a carreggiata stretta e arricchisce così l’offerta Doosan con un’altra opzione ad alte prestazioni nel segmento delle 20 t.

Perfetto per le imprese di noleggio, il nuovo DX210LC-7 ha una configurazione a carreggiata lunga simile a quella del modello maggiore DX235LC.

Ideale per impieghi gravosi

Il nuovo escavatore cingolato per impieghi gravosi DX245NHD-7 da 25 t è una macchina progettata per le applicazioni più impegnative. Sebbene sia effettivamente un escavatore da 25 t, il DX245NHD-7 incorpora un sottocarro da macchina classe 30 t: catene, rulli, ruota di trazione, ruota folle e il telaio stesso sono maggiorati per migliorare robustezza e durata della macchina, anche nei lavori più gravosi.

Il DX245NHD-7 aggiunge in pratica una nuova robusta opzione alla gamma degli escavatori cingolati Doosan di media categoria. Per quanto riguarda la sigla di questa macchina, “N” sta per “Narrow Track”, carreggiata stretta, e “HD” sta per “Heavy Duty”, impieghi gravosi, a testimonianza del suo essere intrinsecamente concepita per le applicazioni più difficili. In più, la configurazione “stretta” del DX245NHD-7 offre l’ulteriore vantaggio di una larghezza di trasporto di appena 2,54 m.

E questo va bene negli spazi ridotti

Il nuovo escavatore cingolato con ingombro di rotazione posteriore ridotto DX235LCR-7 assicura prestazioni di scavo eccezionali e flessibilità, comodità e bassi costi di esercizio in una macchina compatta con un raggio di rotazione posteriore minimo di appena 1.724 mm. Il DX235LCR-7 è la risposta alla crescente domanda di macchine adatte a lavorare in spazi angusti e a ridosso di edifici.

La crescita della domanda di macchine con ingombro ridotto è dovuta alla mancanza di spazio che caratterizza i cantieri urbani, in particolare nei centri storici, e alle peculiarità dei lavori stradali e ferroviari, dove spesso è necessario mantenere agibili le strade e i binari direttamente a ridosso delle aree interessate dai lavori.

Nuova modalità per il rotatore inclinabile

Il pannello di comando dei nuovi modelli da 20 t offre una nuova modalità selezionabile per il rotatore inclinabile che assicura una portata idraulica ottimizzata e aiuta a massimizzare la precisione del rotatore eliminando la contropressione. Quella per il rotatore inclinabile è una modalità speciale a portata bidirezionale che viene però gestita dall’EPOS come una modalità a una via, con ritorno diretto al serbatoio per entrambe le direzioni, per evitare la contropressione e aumentare la portata e la precisione del controllo.

Contrappesi più pesanti

Tra le nuove caratteristiche del DX245NHD-7 vi è anche il contrappeso standard che con le sue 5 t è particolarmente adatto per il lavoro con accessori pesanti come i rotatori inclinabili. Il maggior peso del contrappeso contribuisce inoltre alle maggiori capacità di sollevamento e di scavo del DX245NHD-7.

Nonostante le dimensioni compatte, il DX235LCR-7 offre prestazioni di sollevamento eccezionali, che crescono ulteriormente con il nuovo contrappeso pesante opzionale, permettendo alla macchina di sollevare facilmente oggetti pesanti come tubi e grandi blocchi di cemento e svolgere agevolmente i lavori tipici nei cantieri urbani. Doosan ha inoltre ridisegnato i contrappesi standard e opzionali per migliorare la facilità di accesso e rendere più comodi gli interventi di manutenzione. Oltre alla grande stabilità e a capacità di sollevamento superiori, il contrappeso pesante opzionale è particolarmente adatto per l’utilizzo di accessori più pesanti come i rotatori inclinabili.

In comune con gli altri nuovi escavatori cingolati e gommati Doosan di classe media, tutti e cinque i nuovi modelli da 20 tonnellate montano un nuovo impianto idraulico intelligente che migliora di circa il 30% l’efficienza degli accessori rispetto alle macchine della precedente generazione. Il nuovo impianto sfrutta una logica idraulica intelligente che ottimizza la distribuzione della portata idraulica nei movimenti combinati di bilanciere e accessorio, con una nuova valvola di priorità e una linea idraulica aggiuntiva che assicurano portata continua all’accessorio, anche durante il movimento del bilanciere.

Nuova funzione di rotazione

Un’altra nuova caratteristica di serie è la funzione di rotazione morbida che riduce al minimo lo scuotimento che il carico sollevato subisce all’inizio e all’arresto del movimento di brandeggio, rafforzando la sicurezza degli operai al lavoro attorno alla macchina e prevenendo i rischi di danni in caso di caduta del carico. Con la rotazione morbida attiva, queste macchine raggiungono dolcemente la massima velocità di brandeggio e contemporaneamente vengono eliminate le sollecitazioni generate dall’inversione del movimento al momento dell’arresto, assicurando uno stop più dolce.

Questi nuovi escavatori incorporano di serie anche un nuovo occhiello di sollevamento integrato nella biella del cinematismo benna. Il nuovo occhiello di sollevamento ha una capacità massima di 5 t ed è dotato di un inserto speciale a boccola che evita la deformazione del foro di sollevamento.

Nuovo motore Stage V

Tutti i nuovi modelli montano diesel a sei cilindri di ultimissima generazione Doosan DL06V che erogano 124 kW (166 CV) a 1800 giri/min, 131 kW (176 CV) a 1800 giri/min e 141 kW (189 CV) a 1900 giri/min per DX210-7, DX245NHD-7 e DX235LCR-7, rispettivamente.

Il DL06V è stato aggiornato per soddisfare e superare i requisiti normativi Stage V senza dover ricorrere al ricircolo dei gas di scarico (EGR), che incrementa il volume di aria disponibile durante la combustione, elevando la temperatura del processo e riducendo notevolmente la quantità di particolato prodotto. Il tutto è combinato con un sistema di post-trattamento DOC/DPF+SCR a grande efficienza per assicurare emissioni ridotte al minimo. Grazie alla nuova tecnologia, le esigenze di manutenzione del filtro antiparticolato diesel (DPF) sono notevolmente inferiori, senza nessun intervento richiesto prima delle 8000 ore di funzionamento.

SPC3 per gestire la potenza

La maggiore efficienza energetica del motore DL06V, combinata con il nuovo distributore idraulico e il sistema di gestione elettronico della potenza di nuova generazione SPC3, riduce i consumi. I nuovi modelli offrono ora quattro modalità di potenza (P+, P, S o E) che semplificano l’utilizzo delle macchine e possono essere impostate in modalità di lavoro a una via o bidirezionale.

Inoltre, i nuovi modelli DX210-7, DX210NLC-7 e DX210LC-7 montano lo stesso impianto idraulico già in uso sul più pesante Doosan DX225LC-5, con tutta la sua rapidità di risposta, precisione e capacità idraulica.

Più comfort, più maneggevolezza

La cabina allo stato dell’arte dei nuovi escavatori eccelle in termini di spazio ed ergonomia, portando il comfort dell’operatore e la comodità di utilizzo a nuovi livelli. Oltre al nuovo sedile di alta qualità, la nuova cabina offre dotazioni di serie ancora più ricche rispetto alle altre macchine sul mercato, a garanzia di maneggevolezza e precisione estreme in tutte le applicazioni.

Nuove dotazioni chiave dentro e attorno alla cabina:

  • Doosan Smart Touch (nuovo touchscreen da 8″)
  • Autoradio DAB (vivavoce e Bluetooth)
  • Doosan Smart Key (sistema di avviamento senza chiave, sblocco porta a distanza)
  • Sedile riscaldato in similpelle (raffreddamento opzionale)
  • Tergicristalli con bracci paralleli e pedali ridisegnati
  • Flusso di aria migliorato per lo sbrinamento e la climatizzazione
  • 8 x luci di lavoro a LED di serie
  • 4 ulteriori luci a LED opzionali
  • Sistema a visione panoramica AVM (Around View Monitor) con telecamere a 360° (opzionale)
  • Rilevamento ostacoli con sistema a ultrasuoni (opzionale – non per DX235LCR-7)

Sistema telematico DoosanCONNECT

Tutti i nuovi modelli nella classe 20/25 ton sono forniti equipaggiati di serie in fabbrica con l’avanzato sistema di monitoraggio remoto DoosanCONNECT. DoosanCONNECT è uno strumento telematico basato su piattaforma web estremamente utile per monitorare a distanza prestazioni e sicurezza delle macchine e favorire la manutenzione preventiva. DoosanCONNECT è disponibile di serie su tutti i nuovi escavatori Doosan (da 14 tonnellate), tutte le nuove pale gommate Doosan e tutti i dumper articolati Doosan.  

Distribuzione: Faresin più forte con Nolves

 

Marco Pastorelli di Nolves, Denis Bobbo di Nolves, Giovanni Sabbatani di Nolves, Matteo Bertiato Amministratore Delegato di Nolves, Alberto Caon di Faresin Industries, Massimiliano Santi di Nolves, Giuseppe Castro di Nolves.

Faresin potenzia lo sviluppo della rete distributiva nel settore industriale e dell’edilizia, grazie ad un nuovo accordo commerciale con Nolves, azienda specializzata nella vendita di sistemi di elevazione di persone e materiali per lavori in quota.

Grazie all’esperienza nelle costruzioni maturata in mercati strategici come gli Stati Uniti, Inghilterra e Australia, Faresin si presenta come produttore di una gamma apprezzata in tutto il mondo. Le partnership internazionali di qualità, intraprese negli anni con alcuni tra i top player dei mercati esteri, sono la base della brand strategy perché hanno permesso a Faresin di diventare un nome conosciuto a livello globale.
Pur esportando l’85% della propria produzione, l’Italia resta un mercato strategico per Faresin, così come lo sviluppo della rete nazionale rappresenta una priorità ineludibile e per questo coinvolge nel suo progetto i migliori talenti che emergono dal panorama italiano del settore.
A questo proposito, Faresin ha siglato un importante accordo con Nolves, per la distribuzione dei propri sollevatori telescopici. Da più di dieci anni, questa importante realtà commercializza sistemi di elevazione sia di persone che di materiali, rivolti a settori come edilizia e industria. Nolves è un partner già riconosciuto nel mercato, dotato di una
solida struttura di presidi con officine, che permette di fornire un servizio a 360 gradi nel territorio.

I commenti

Silvia Faresin, Vice Presidente di Faresin Industries, commenta “Siamo davvero entusiasti di questa nuova collaborazione con Nolves, un partner con il quale condividiamo gli stessi valori in cui crediamo da sempre: innovazione, qualità, affidabilità e – soprattutto- la voglia di fornire al cliente strumenti e soluzioni che permettano agli operatori di lavorare in modo efficiente e sicuro.”
Matteo Bertiato Amministratore delegato di Nolves srl e Nolves Roma srl, commenta “Siamo convinti che questa nuova collaborazione darà ancor più slancio alle nostre aziende in previsione futura, riusciremo a dare ai nostri clienti da nord a sud altre soluzioni per le loro attività. Abbiamo scelto Faresin per i prodotti innovativi e la ricerca continua
della qualità e soddisfazione del cliente”.

Il Presidente Sante Faresin e le figlie Silvia (a sinistra) e Giulia, rispettivamente Vice Presidente ed Operations Manager di Faresin Industries.

Faresin Industries, con sede a Breganze (VI), progetta, produce e commercializza carri
miscelatori e strumenti per l’analisi della razione per il settore zootecnico, sollevatori
telescopici per uso agricolo ed industriale. L’azienda, fondata nel 1973 dall’attuale Presidente Sante Faresin, unisce la tradizione di una solida guida familiare al dinamismo di un gruppo internazionale presente a livello globale grazie ad una rete capillare di filiali, distributori e rivenditori.

Doppietta Mammoet agli ILTA

Mammoet Italy si è aggiudicata la categoria “Sollevamento con gru a braccio tralicciato con carro cingolato”  dell’edizione 2021 degli ILTA (Italian Lifting & Transportation Awards). La giuria ha assegnato a Mammoet anche il primo premio per la miglior documentazione di progetto.

 La Società si è infatti aggiudicata il primo premio nella categoria “Sollevamento con gru a braccio tralicciato con carro cingolato” per i sollevamenti effettuati nell’ambito del progetto di revamping della raffineria SARAS Sarlux di Sarroch, nei pressi di Cagliari, avvenuta nel 2020 in piena pandemia.

Riconoscendo la cura messa da Mammoet Italy nella sua candidatura agli ILTA, la giuria ha inoltre deciso di assegnare a Mammoet Italy anche il primo premio per la documentazione di progetto del lavoro effettuato a Sarroch.

Il commento

Alberto Galbiati

Questo doppio premio  agli ILTA è soprattutto un riconoscimento a tutti coloro che, operando in e per Mammoet Italy, non si sono mai fermati, nonostante la pandemia e le difficoltà aggiuntive di garantire un ambiente di lavoro funzionale e sicuro” – ha commentato Alberto Galbiati, CEO della società. “E’ anche un premio all’innovazione che noi come società stiamo continuando a portare in questo settore difficile, competitivo ed esigente. Le commesse che ci stiamo assicurando spero ci consentiranno di dimostrarlo una volta di più. Dalle raffinerie al trasporto di enormi moduli industriali, dalle infrastrutture di mobilità all’offshore energetico, noi ci siamo, nel mondo e in Italia”.

Una commessa eccezionale

La commessa Sarroch è stata eccezionale per il numero di impianti contemporaneamente coinvolti nei lavori, che hanno riguardato le unità FCC (Fluid Catalytic Cracking), Topping e alchilazione. Gli interventi erano sfidanti per doversi effettuare, secondo articolate sequenze esecutive, in un ambiente industriale con spazi ristretti, caratterizzato da impianti compatti, sviluppati prevalentemente in altezza. Per fare solo un esempio, gli sbracci delle gru hanno sfiorato i 70 metri. Per operare in parallelo sui tre punti, Mammoet ha utilizzato una gru a traliccio cingolata per ognuno di essi, dimensionata sulla base dei pesi dei componenti e degli sbracci richiesti: Liebherr LR13000 con portata di 3000 tonnellate, la più grande cingolata a braccio singolo esistente al mondo e per la prima volta in opera in Italia; Liebherr LR11350 cingolata da 1.350 tonnellate di portata; Demag CC2800 da 600 tonnellate di portata massima.

Mammoet è lo specialista leader a livello mondiale nelle soluzioni di sollevamento e trasporto multimodale superpesante su misura.  L’attività dell’azienda si concentra nel trasporto su terra, spedizione via nave, installazione con posizionamento verticale e orizzontale, e rimozione di oggetti grandi e/o pesanti in e da ogni località, sia su terra che offshore. In Italia Mammoet è presente con sede a Milano dal 2001 ed opera nei settori dell’industria petrolchimica e chimica, dell’energia, della meccanica pesante e dell’ingegneria civile. Nell’estate del 2020 Mammoet ha completato anche in Italia la fusione per incorporazione delle attività e del personale di ALE, la cui acquisizione a livello di Casa Madre si era conclusa nel gennaio scorso, creando  il più grande fornitore globale di servizi ingegnerizzati di sollevamento e trasporto superpesanti e fuori misura.

Cavicenter nuova concessionaria Volvo Trucks

A partire dal corrente mese di ottobre, è operativa nella sua nuova sede di Calenzano Via Baldanzese 124, la concessionaria Cavicenter Truck.

L’operazione si inserisce nell’ambito del piano strategico di potenziamento della rete di vendita e assistenza di Volvo Trucks in un’ottica di consolidamento e rafforzamento della presenza in Toscana.  

Diventano così 13 le concessionarie private di Volvo Trucks sull’intero territorio italiano. 

Giovanni Dattoli

Sono felice di dare il benvenuto a Cavicenter nella rete concessionaria di Volvo Trucks. Questa nuova presenza rafforza l’impegno del marchio Volvo nei confronti della clientela in un’area strategica, con l’obiettivo di fornire ai propri clienti un servizio sempre più capillare e di qualità, sia in termini di vendita che di dopo-vendita,” ha commentato Giovanni Dattoli, Managing Director di Volvo Trucks Italia.

Un gruppo potente

Volvo Trucks offre soluzioni di trasporto complete per clienti esigenti, con una gamma di veicoli per carichi medi e pesanti. L’assistenza clienti è garantita da una rete globale di concessionarie con 2.300 punti di assistenza in oltre 130 paesi. I veicoli Volvo vengono assemblati in 13 paesi. Nel 2020, in tutto il mondo sono stati consegnati circa 131.000 veicoli Volvo Trucks. Il lavoro di Volvo Trucks si basa sui valori fondamentali di qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente. Volvo Trucks fa parte del Gruppo Volvo, uno dei maggiori produttori mondiali di camion, autobus, macchinari per i cantieri e motori marittimi e industriali. Il Gruppo Volvo fornisce inoltre soluzioni per servizi finanziari e di assistenza.

Addio a Natalina Merlo

Natalina Merlo

Martedì 12 ottobre 2021, Natalina Merlo (1929-2021) è serenamente mancata all’affetto dei suoi cari e di tutti i collaboratori del Gruppo Merlo.

Nata a Cuneo nel 1929, inizia a lavorare giovanissima nell’officina del padre Giuseppe concentrandosi sulla gestione amministrativa.  Negli anni la piccola officina specializzata nella lavorazione del ferro cresce e si trasferisce nella periferia della città.

A fianco del capofamiglia, Natalina e Amilcare tra loro sempre più uniti crescono professionalmente diventando sempre più incisivi, lei nella gestione della contabilità, lui nelle scelte aziendali.

Anno dopo anno il volume di lavoro della bottega aumenta unitamente al livello della sua importanza fino al 1964, quando insieme al fratello Amilcare costituiscono la nuova società “A. Merlo e C. snc”.

A suggello di questo fondamentale passo, si iniziano i lavori per la costruzione di un nuovo stabilimento a S. Defendente di Cervasca.

Un’impresa di successo

Oggi la piccola bottega artigiana è diventata un’industria affermata che esporta in tutto il mondo e conta oltre 1500 dipendenti. Questa crescita importante è stata vissuta in prima persona da Natalina, che con la sua continua presenza in azienda, il suo impegno e il suo profondo rispetto per gli altri ha guidato l’azienda di famiglia fino a tempi recenti.

Salutiamo una grande persona, sempre disponibile e attenta al prossimo, ma il suo esempio e il suo ricordo vivono ancora oggi nel Gruppo Merlo insieme al ricordo e all’esempio che ci ha lasciato.

La camera ardente sarà allestita a partire dalle ore 16,00 del 13.10.2021 presso il Centro Formazione e Ricerca Merlo, in via Maestri del lavoro 22. La camera ardente avrà i seguenti orari: mercoledì 13/10 dalle ore 16 alle ore 22, giovedì 14/10 dalle 8 alle ore 14.

Il rosario sarà recitato alle ore 19,00 del 13.10.2021 presso il Centro Formazione e Ricerca Merlo.

Le celebrazioni funebri saranno celebrate il 14.10.2021 alle ore 14,30 presso la Chiesa S. Giovanni Bosco, in Via S. Giovanni Bosco, 21 a Cuneo.

 

JLG al GIS punta sul full electric

JLG ha esposto al GIS un’ampia gamma di modelli di punta del suo portafoglio.  Protagoniste sono state le macchine full electric, a dimostrazione della continua corsa di JLG verso l’elettrificazione dei mezzi destinati all’accesso aereo.

Tra questi spicca la piattaforma a braccio completamente full electric  EC520AJ, in linea con l’orientamento dell’azienda allo sviluppo costante di attrezzature di accesso con impatto ambientale sostenibile. Modello della nuova gamma di piattaforme a braccio articolato di media dimensione, la EC520AJ è equipaggiata di serie con batterie al litio, 2 ruote motrici e assale anteriore oscillante garantendo capacità ottimali anche su terreni semi-accidentati.

Con un’altezza di lavoro di 18 metri e una capacità massima di carico di 250 kg, la EC520AJ rappresenta una valida alternativa alla controparte diesel convenzionale, ma con il vantaggio di ridurre al minimo la rumorosità e le emissioni. Questo rende la piattaforma particolarmente indicata per applicazioni edili nelle aree urbane.

Un geniale full electric

Altro protagonista rispettoso dell’ambiente è il sollevatore a pantografo DaVinci™ AE1932 da 5,79 m, con capacità di carico da 275 kg in interni ed esterni. Lanciato a marzo di quest’anno, il DaVinci è caratterizzato dall’essere completamente elettrico e totalmente privo di componenti idrauliche responsabili di perdite di olio. Questa tecnologia consente l’apertura a nuove possibilità e applicazioni in ambienti quali alberghi, musei, ospedali, centri commerciali o spazi urbani, dove l’assenza di perdite idrauliche è condizione necessaria.

Con una velocità di 6.44 km/h, il DaVinci si muove due volte più rapidamente dei sollevatori a pantografo tradizionali, velocizzando gli spostamenti in cantiere. Ogni sua componente è ottimizzata, dai comandi al meccanismo di salita, dalla trasmissione allo sterzo, per ridurre i consumi energetici fino al 70% rispetto alle macchine tradizionali e riuscire a utilizzare un’unica batteria a ioni di litio.

Le macchine Power Tower

Lo stand JLG ha visto esposte anche le macchine dal peso ridotto della serie Power Tower, facilmente trasportabili e in grado di lavorare in spazi ristretti e su pavimenti delicati. Questi mezzi sono caratterizzati dall’essere a movimentazione totalmente manuale e a emissioni zero. Si tratta di modelli specifici per gli interventi di manutenzione leggera e per le esigenze variabili delle applicazioni di stoccaggio e distribuzione. Rappresentano un sostanziale cambiamento nella modalità di accesso a basse quote nonché un’area in crescita per JLG, sempre più orientata alla sicurezza. Le macchine Power Tower hanno infatti l’obiettivo primario di fornire un’alternativa semplice ed efficace all’uso di mezzi meno sicuri ancora oggi responsabili di gravi incidenti sul lavoro.

Foto n.1: da sx Nicola Pontini, General Manager JLG Italia; Francesca Gorini, Service Manager JLG Italia

I visitatori dell’area espositiva JLG hanno inoltre potuto ricevere approfondimenti sulle novità relative al Customer Care e i dispositivi innovativi installabili sulle macchine.

Tra essi il Telematics Clearsky che, consentendo il collegamento della flotta al portale JLG, assicurare un’assistenza proattiva, una manutenzione programmata, e una reportistica periodica sull’utilizzo delle macchine in base alle funzioni che si vogliono tenere monitorate. In questo modo JLG è in grado di fornire alla clientela una vasta gamma di soluzioni connesse che si traducono in valori tangibili per le aziende.

 

e-Worker, la “Generazione 0” di Merlo

La Reggia di Venaria ha ospitato il lancio della nuova generazione di sollevatori Merlo,  presentando la prima delle molte gamme che la comporranno: l’e-Worker, il primo telescopico full-electric Merlo. Si tratta di un concetto ingegneristico totalmente nuovo, che cambierà il modo di movimentare persone e materiale.

L’e-Worker nasce da anni di ricerca di una soluzione alternativa ai mezzi equipaggiati con motori termici. A partire dal primo telescopico ibrido al mondo, che Merlo ha realizzato nei primi anni 2000 e che gli ha permesso di fare esperienza in un settore nuovo, oggi il Gruppo Merlo ha fatto un ulteriore passo in avanti. Non si tratta però di un punto di arrivo, perché la nuova generazione, denominata “Generazione 0”, crescerà fino a diventare una famiglia di prodotti green sempre più performanti e tecnologici, sottolineando la vocazione del Gruppo a essere “innovatori per tradizione”.

Come nasce la “Generazione 0”

La creazione della nuova “Generazione 0” si basa su quattro capisaldi comuni a
tutti i prodotti Merlo:
1. Prestazioni – in termini di capacità di carico, velocità di trasferimento e di
movimento del braccio
2. Comfort – con lo studio di postazioni di guida ottimali per l’operatore
3. Sicurezza – per la protezione attiva e passiva dell’operatore
4. Efficienza – con un occhio particolare alla riduzione dei tempi di lavoro e dei
costi di esercizio.
In aggiunta a questi capisaldi, Merlo ne ha introdotti altri tre nuovi, aumentando
ulteriormente il comfort di chi guida, riducendo l’impatto sull’ambiente circostante
e introducendo quindi il concetto di Generazione 0:
• 0 emissioni
• 0 rumorosità
• 0 utilizzo di combustibili fossili.
Tre nuovi pilastri che permettono di limitare l’impatto della macchina sull’ambiente in cui si opera e, ancora di più, sulla salute delle persone che lavorano con questi prodotti. La scelta del Gruppo Merlo è stata quella di percorrere una strada nuova e inesplorata, creando macchine in grado non solo di abbattere rumorosità ed emissioni, ma anche di offrire prestazioni eccezionali, con dimensioni ultra compatte per raggiungere una maneggevolezza mai vista prima in un sollevatore telescopico.

Le caratteristiche vincenti

Il Gruppo Merlo ha sviluppato il nuovo e-Worker affinché potesse affiancare i
clienti in tutte le loro attività quotidiane, soddisfacendo le seguenti necessità
operative:
• Offrire un’elevata trazione, per lavorare in off-road e al contempo poter operare in ambienti chiusi e in aree in cui è richiesto un limitato impatto ambientale
• Assicurare la possibilità di viaggiare su strada pubblica e, all’occorrenza, di trainare rimorchi
• Migliorare gli standard di manovrabilità e agilità nel mondo dei sollevatori telescopici
• Incrementare la versatilità della macchina con l’utilizzo di nuove soluzioni e nuove attrezzature
• Migliorare le condizioni di impiego per chi conduce la macchina, ma anche per chi si trova a operare in prossimità di essa
• Ridurre i costi totali di possesso e soprattutto i tempi di ammortamento
Per raggiungere questi obiettivi, gli ingegneri Merlo hanno progettato i telescopici della nuova generazione 0 partendo solamente da un foglio bianco e con un’impostazione 100% elettrica.
Non si tratta quindi dell’elettrificazione di un sollevatore telescopico convenzionale, ma di un prodotto innovativo nella movimentazione, che unisce i vantaggi e le caratteristiche vincenti dei sollevatori telescopici a quelli dei carrelli elevatori.
L’e-Worker nasce così, dalla riprogettazione mirata di tutti i componenti, dal braccio al telaio, dagli assali al sistema idraulico, in modo da ottenere una soluzione in grado di massimizzare l’autonomia e le prestazioni, riducendo ai minimi termini i costi orari di esercizio.

Le novità tecniche dell’e-Worker

L’e-Worker è stato progettato con la volontà di realizzare una macchina:
• Full electric, con l’autonomia di una intera giornata lavorativa
• Compatta, con dimensioni simili a quelle di un carrello industriale
• Dotata di braccio telescopico, per definire un nuovo standard lavorativo nel settore dei carrelli
• Con 4 ruote isodiametriche, tutte motrici, di dimensioni adeguate a lavorare oltre che in luoghi chiusi, anche su terreni fuoristrada nei settori delle costruzioni e dell’agricoltura.
Le due soluzioni, a due o quattro ruote motrici, offrono vantaggi unici e sono state
concepite per migliorare le performance sul lavoro. I modelli 2WD sono stati sviluppati per aumentare l’autonomia della macchina, con un ingombro massimo in fase di sterzo da primi della classe: appena 2850mm, grazie ad un angolo di sterzo che raggiunge gli 85°. I modelli 4WD, invece, assicurano le massime prestazioni in termini di trasmissione, per garantire un’ottima tenuta su ogni superficie, anche in off-road.
Nella progettazione sono quindi stati ripensati tutti i componenti e il loro posizionamento:
– In primis lo schema della trasmissione, che prevede due motori elettrici anteriori, uno per ruota, per i modelli 2WD, e l’aggiunta di un terzo motore elettrico posteriore, posizionato verticalmente e flangiato sull’assale posteriore, nei modelli 4WD. Tale soluzione, brevettata Merlo, permette innumerevoli vantaggi:
o Vantaggi di layout nel posizionamento della batteria a centro veicolo, che ha
permesso di abbassare il baricentro ed incrementare la stabilità.
o Vantaggi di manovrabilità grazie all’elevato angolo di sterzatura delle ruote posteriori motrici
o Vantaggi nella gestione elettronica della trazione che garantisce la corretta velocità di tutte e quattro le ruote senza slittamenti, l’inserimento automatico del blocco del differenziale elettronico e la frenata rigenerativa. Questi vantaggi si traducono in una riduzione dei consumi energetici ed in un incremento della trazione fuoristrada.
– Un quarto motore elettrico, collegato ad una pompa idraulica Load Sensing, permette tutti i movimenti del braccio telescopico. Anche in questo caso, al fine di ottimizzare l’efficienza energetica, una centralina elettronica dedicata gestisce i giri del motore elettrico e la portata d’olio del distributore idraulico. Inoltre, per ridurre i consumi della batteria, la discesa del braccio telescopico avviene per gravità tramite una valvola controllata dalla stessa centralina.

e-Worker per ogni azienda

L’e-Worker è stato pensato per essere utilizzato in diversi ambienti lavorativi e consente l’impiego di una vasta gamma di attrezzature, tra le quali:
o Forche, flottanti e con traslatore,
o Molteplici tipologie di pale
o Attrezzature per carichi sospesi come il gancio di sollevamento, oppure i falconi con gancio o verricello,
o Attrezzature per altre applicazioni speciali come benne miscelatrici e spazzatrici
o Inoltre un’ulteriore importante applicazione è la piattaforma di lavoro aereo con semovenza in quota. Questa predisposizione consentirà agli operatori la guida direttamente dalla navicella potendo così ridurre drasticamente i tempi delle manutenzioni in quota.
Tutti i modelli possono essere personalizzati in base alle necessità dei clienti. Infatti,
entrambi i modelli saranno disponibili con cabina aperta o con cabina chiusa, con
diversi optional a disposizione, come il sistema di riscaldamento o la sospensione
sul braccio, e potranno essere omologati per la circolazione stradale, in versione
macchina operatrice o trattrice. Per applicazioni in particolari ambienti lavorativi
(es. celle frigorifere) sono disponibili il parabrezza riscaldato e il sedile riscaldato.
Merlo con e-Worker ha aperto un nuovo modo di pensare e lavorare nel mondo del
sollevamento industriale ed agricolo. Ciò consentirà a tutti gli utilizzatori un
aumento di produttività, un notevole risparmio economico ed un nuovo piacere di
guida

JCB 555-260R: il nuovo telescopico rotativo

A fronte della crescente popolarità sui mercati europei delle macchine rotative ad alta capacità, JCB amplia la propria gamma di sollevatori telescopici rotativi con il lancio del 555-260R. Il nuovo modello offre tutte le caratteristiche di versatilità e capacità di sollevamento che caratterizzano la gamma di sollevatori telescopici di maggiore successo al mondo.

  • Capacità massima di sollevamento di 5,5 tonnellate
  • Altezza massima di lavoro 25,5 m
  • Tempi di configurazione automatica al vertice del settore
  • Visibilità e accessibilità a 360 gradi per una maggiore sicurezza in cantiere
  • Ampia gamma di opzioni per argani e piattaforme di lavoro

Alimentata dai collaudati motori Dieselmax di JCB, la gamma di sollevatori telescopici rotativi JCB condivide un elevato numero di componenti con la gamma di sollevatori telescopici a telaio rigido leader di mercato a livello mondiale JCB Loadall. Tutti i modelli sono disponibili nelle versioni EPA Tier 4F e EU Stage V e offrono funzioni come l’Auto Engine Idle e l’Auto Engine Stop di serie sugli allestimenti Stage V, che contribuiscono a ridurre sensibilmente emissioni e consumo di carburante.

Sicurezza e produttività

Il 555-260R adotta un layout che prevede il montaggio del motore nella parte inferiore del telaio, soluzione che offre un accesso a terra facile e sicuro per gli interventi di manutenzione. Grazie a intervalli di 500 ore e una valutazione di manutenibilità SAE best-in-class, il 555-260R offre eccellenti tempi di operatività e una maggiore produttività.

Sfruttando oltre 45 anni di esperienza nel segmento dei sollevatori telescopici le versioni rotative sono state progettate per soddisfare le esigenze di imprese specializzate nell’ambito del sollevamento e società di noleggio. Grazie alla robusta costruzione del braccio e all’utilizzo di componenti integrati verticalmente per le trasmissioni, JCB è riuscita a massimizzare affidabilità, produttività, sicurezza e facilità d’uso.

Il 555-260R offre una capacità di sollevamento massima di 5,5 tonnellate e diagrammi di carico altamente competitivi. In numerose situazioni d’impiego la macchina offre performance superiori fino al 10% rispetto ai modelli della concorrenza. Set-up automatico e livellamento automatico one-touch degli stabilizzatori garantiscono facilità d’uso e tempi di configurazione minimi, mentre tempi di ciclo rapidi e circuiti idraulici ausiliari high-flow ottimizzano l’efficienza operativa degli argani migliorando ulteriormente la produttività.

Visibilità e comfort

Il design pulito del braccio montato in posizione ribassata garantisce all’operatore un’eccellente visibilità a 360 gradi, ulteriormente migliorata da un pacchetto opzionale completo comprendente kit luci di lavoro e telecamere, fra cui una telecamera montata sulla punta del braccio che consente un posizionamento preciso dei carichi in quota. La cabina mantiene in tradizionale family feeling JCB grazie a un layout dei comandi ottimizzato standard di riferimento del settore e a un’ampia varietà di opzioni per il sedile di guida, in modo da assicurare un comfort ideale per tutta la giornata di lavoro.

Come tutti i sollevatori telescopici rotativi JCB, anche il 555-260R può essere utilizzato con un’ampia gamma di attrezzature, tra cui forche per pallet, un argano di sollevamento da 5,5 tonnellate, un argano jib da 2 tonnellate per 2 metri di estensione, un jib a estensione ridotta, un gancio da 5,5 tonnellate, una benna per impieghi leggeri, forche rotative a 360 gradi e una gamma di funzionali accessori per forche. La macchina può essere anche controllata da remoto, mentre la disponibilità di un’ampia gamma di piattaforme di lavoro rende il 555-260R un mezzo polivalente che riunisce le funzionalità di un sollevatore telescopico, una gru e una piattaforma aerea. La gamma di accessori JCB dedicati utilizza inoltre la tecnologia di riconoscimento automatico tag RFID, grazie a cui gli accessori vengono identificati dalla macchina che seleziona automaticamente il diagramma di carico corretto per ogni applicazione.

Una risposta al mercato

Il nuovo 555-260R è stato concepito per soddisfare le esigenze in continua evoluzione di imprese e società di noleggio di tutto il mondo. A fronte della crescente diffusione della prefabbricazione offsite e delle conseguenti maggiori esigenze in termini di capacità di sollevamento e versatilità, i sollevatori telescopici rotativi di JCB rappresentano una efficace ed economica alternativa alle tradizionali gru fisse e mobili offrendo un allestimento rapido, una spiccata facilità di utilizzo e la capacità di gestire una vasta gamma di operazioni di sollevamento.

Telescopici Bobcat: che trio al GIS!

Bobcat ha fatto il suo esordio all’edizione 2021 del GIS, Giornate italiane del Sollevamento, per mostrare ai visitatori tre modelli di punta della gamma dei sollevatori telescopici, rispettivamente specifici per tre diverse applicazioni: la pala telescopica TL43.80HF Waste Expert, dedicata al settore dello smaltimento dei rifiuti, il nuovo sollevatore telescopico rotativo TR60.210, ideale per i lavori in cantiere e la nuova pala telescopica compatta TL30.70 Agri, specifica per le esigenze particolari del settore agricolo.

Con la partecipazione al GIS, Bobcat dimostra la sua determinazione ad espandere sempre di più la sua presenza sul mercato del sollevamento. I sollevatori telescopici rappresentano una risorsa fondamentale della strategia commerciale Bobcat che mira a raddoppiare la produzione di pale telescopiche Bobcat entro il 2025.

La TL43.80HF Waste Expert

Una delle protagoniste nell’area espositiva Bobcat è la TL43.80HF, primogenita della gamma di pale telescopiche ad alta portata e produttività di Bobcat a essere offerte nella configurazione “Waste Expert”.

I siti di riciclaggio e gestione dei rifiuti sono ambienti di lavoro difficili, quindi le macchine utilizzate devono essere all’altezza della sfida. Grazie agli assali Dana Spicer per impieghi gravosi e  protezioni rinforzate aggiuntive, la TL43.80HF “Waste Expert” rappresenta il mezzo più robusto sul mercato.

Il modello TL43.80HF ha ricevuto una così calda accoglienza, che Bobcat ha deciso di allargare la gamma ad altre tre delle pale telescopiche per grande produttività e con alta portata, ovvero TL35.70, TL34.65HF, TL38.70HF, come nuove macchine “Waste Expert”.

Questi nuovi modelli “Waste Expert” hanno una capacità di sollevamento che va da 3,4 a 4,3 tonnellate e un’altezza di sollevamento che va da 6,5 a 8 m. Dotate di braccio telescopico, le pale Waste Expert offrono uno sbraccio eccellente nonché la possibilità di usare molteplici accessori, migliorandone la portata e la flessibilità. La possibilità di trasportare, sollevare e posizionare materiali ingombranti, oppure caricare rimorchi con sponde alte, offre vantaggi significativi.

La tecnologia HF/High Flow (alta portata) garantisce produttività di carico e capacità di sollevamento ineguagliate, oltre a prestazioni e capacità idrauliche incredibili grazie a una pompa di tipo Load Sensing (con rilevamento del carico) da 190 l/min ai vertici della categoria e distributore di tipo Flow Sharing. L’operatore può così mantenere il motore a velocità notevolmente più basse, consumando meno carburante e sfruttando tempi di ciclo decisamente più rapidi.

Le macchine “Waste Expert” hanno una forza di strappo della benna eccezionale, impianto di raffreddamento efficiente, baricentro basso e interasse lungo per migliorare stabilità e capacità di sollevamento e possono offrire anche pneumatici pieni per impieghi gravosi.

Come tutte le pale telescopiche Bobcat, le macchine “Waste Expert” hanno un telaio scatolato saldato e offrono un’ottima altezza libera dal suolo, con protezione sottoscocca sull’intera lunghezza per proteggere i componenti vitali della macchina.

Anche l’eccellente visibilità dalla cabina è fondamentale, per la sicurezza dell’operatore e di chiunque ne sia intorno. Sulle macchine “Waste Expert” la visibilità panoramica a 360 gradi è garantita dalla cabina asimmetrica brevettata con protezione ROPS/FOPS livello 2 e finestrino posteriore senza montanti.

Il telescopico rotativo TR60.210

Il TR60.210 è uno dei modelli della nuova gamma di sollevatori telescopici rotativi, che rappresenta per Bobcat un nuovo importante sviluppo nel mercato dei sollevatori telescopici.

La gamma comprende dieci modelli conformi alla normativa Stage V per il mercato europeo, con altezza di sollevamento da 18 a 39 m e capacità di sollevamento da 4 a 7 tonnellate: TR40.180, TR50.180, TR50.210, TR50.250, TR60.210, TR60.250, TR70.260, TR60.300, TR60.350 e TR60.390.

Dotate di tecnologia all’avanguardia, in linea con tema della “reinvenzione” alla base della filosofia “Next is Now” di Bobcat, queste macchine offrono prestazioni migliorate e diventano strumenti eccellenti per affrontare anche i più complessi lavori di movimentazione in cantiere.

Dotati di quattro stabilizzatori che consentono di lavorare saldamente ancorati, la rotazione a 360° della torretta (200° per il TR40.180) permette di movimentare carichi in qualunque punto dell’area di lavoro senza bisogno di spostare la macchina. La possibilità di lavorare da un singolo punto coprendo l’intera area di lavoro, li hanno resi la scelta per eccellenza nei cantieri in particolare in aree urbane.

Come per tutti i prodotti Bobcat, anche per i nuovi sollevatori telescopici rotativi il comfort dell’operatore rappresenta la massima priorità. L’innovativo design brevettato della cabina consente di lavorare in sicurezza in cantiere in quanto offre:

  • Ambiente completamente pressurizzato
  • Filtrazione dell’aria al 100%
  • Riscaldamento e aria condizionata (ad eccezione di TR40.180)
  • Finestrini ampi per una visibilità ottimale
  • Certificazione ROPS/FOPS
  • Piantone dello sterzo facilmente regolabile
  • Comodo sedile completamente regolabile

Sui sollevatori telescopici rotativi Bobcat, gli accessori sono importanti quasi quanto la macchina stessa. L’ampio ventaglio di oltre 20 accessori quali forche (in dotazione di serie), falconi, verricelli o falconi con verricello, piattaforme di lavoro aereo e benne, garantiscono un lavoro in altezza versatile, efficiente, comodo e sicuro.

Grazie alla tecnologia RFID tutti gli accessori vengono riconosciuti automaticamente dalla macchina che è così pronta per lavorare in sicurezza in pochi secondi e sul touch screen è visualizzata una tabella di carico dinamica che permette all’operatore di controllare il baricentro del carico.

La maggior parte dei nuovi sollevatori telescopici rotativi Bobcat è dotata di un radiocomando per azionare la macchina sia dal cestello portapersone in posizione elevata, che da remoto per migliorare la visibilità e la precisione sul lavoro.

Lo stand Bobcat ha visto esposta anche la TL30-70 Agri, in rappresentanza della nuova generazione di pale telescopiche serie R per l’agricoltura che include sette modelli con motore Stage V, con capacità di sollevamento massima compresa tra le 2,6 e 4,3 ton e altezza di sollevamento da 6 a 8 metri.

La gru 125 K di Liebherr al lavoro a New York

Massima portata, cabina esterna e verniciatura speciale: il cliente americano Extreme Construction Inc. ha optato per la gru Liebherr 125  K per la costruzione di un edificio residenziale di 8 piani vicino a New York. È la più grande gru a montaggio rapido della sua categoria, ah una verniciatura speciale ed è stata specificamente progettata per scopi residenziali, industriali e di costruzione stradale.

Abbiamo acquistato la gru espressamente per questo scopo“, afferma Daniel Bossi, cliente Liebherr, amministratore delegato di Extreme Construction Inc, con sede a Hamilton, nel New Jersey. Sono state la portata, l’usabilità e la flessibilità della serie Liebherr K a conquistare Daniel Bossi e il suo gruista.

L’allestimento in loco è insolito in quanto la 125 K a terra ma al terzo piano dell’edificio. Ciò significa che non è necessaria una rientranza per ospitare la torre della gru, il che consente di risparmiare tempo e denaro. Inoltre, la 125 K è abbastanza alta da poter ruotare sopra una gru vicina senza problemi. Una Liebherr 316 EC-H sta attualmente lavorando a un progetto diverso in un sito nelle vicinanze. Grazie alla sua posizione più elevata, la 125 K sovrasta la 316 EC-H  di quasi sette metri.
Il sollevamento di componenti in calcestruzzo e il posizionamento di strutture in acciaio sono solo due dei compiti svolti dalla 125 K sul progetto di sviluppo “25 Maple Avenue” a New Rochelle, New York. Questo progetto prevede un edificio di otto piani con oltre 180 unità abitative, circa 1.900 metri quadrati di spazio commerciale e un parcheggio multipiano. Extreme Construction Inc. è responsabile dei lavori strutturali e interni. Il completamento del progetto è previsto per il 2022.

Nessuna perdita di tempo

La 125 K è posizionata al terzo piano in modo tale che tutte le aree del sito siano raggiungibili. Di conseguenza, non sono necessarie delocalizzazioni dispendiose in termini di tempo. A differenza di   altri  tipi di tecnologia di sollevamento,  come le gru di carico o telescopiche, non è necessario pianificare  percorsi  e aree di parcheggio extra. Dato lo spazio limitato sul cantiere, questo è un argomento decisivo nella scelta della macchina.

La gru ha una lunghezza del braccio di 55 metri e una capacità di sollevamento massima di 8.000 chilogrammi. L’altezza del gancio per questo particolare sito è di poco inferiore a 37 metri.  “L’utilizzo di questa gru consente di eseguire tutto il sollevamento richiesto in loco. L’ascensore più pesante è stato di circa 4.000 chilogrammi“, afferma Daniel Bossi. La gru ausiliaria, una gru mobile Liebherr LTM  1350, ha sollevato la 125 K piegata al terzo piano e la riporterà  anche giù una volta completato il progetto.

Il mio gruista Jeff Allen, che fa questo lavoro dal 1984 e lavora per la nostra azienda dal 2008, afferma che questa è la migliore gru a torre con cui abbia mai lavorato“, riferisce Daniel Bossi. “Abbiamo utilizzato il sistema di assistenza Load Plus per tutta la durata del lavoro.” Con Load Plus, il carico di sollevamento può essere aumentato fino al 20% con la semplice pressione di un pulsante. Ciò aumenta ulteriormente le prestazioni della gru. Anche la cabina esterna e il supporto fornito da altri sistemi di assistenza del sistema di controllo Litronic garantiscono la sicurezza in cantiere.

Una verniciatura speciale

Per inciso, è stato l’operatore della gru Jeff Allen a portare il modello Liebherr all’attenzione del suo capo. Jeff Allen ha scoperto la 125 K al Coenxpo-Con/Agg di Las Vegas l’anno scorso e ne è rimasto subito colpito. Daniel Bossi ha successivamente ordinato la gru in nero  e arancione, i colori dell’azienda di Extreme Construction Inc.

La cabina può essere assemblata senza la necessità di strumenti aggiuntivi. Questo vale anche per la gru stessa. Grazie alla cinematica della fune a bassa manutenzione, la gru si apre con il supporto dei propri azionamenti. La 125 K è la più grande della serie K di Liebherr. Un processo di assemblaggio ben progettato e numerose opzioni per la regolazione dell’altezza del gancio e della lunghezza del jib semplificano la pianificazione del sito. Le dimensioni esterne ottimizzate assicurano che le gru K si adattino a quasi tutti gli spazi, una caratteristica che conquista parecchi clienti.