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Mollo tra i “champions” del Piemonte

L’eccellenza imprenditoriale del Gruppo Mollo  ottiene un nuovo e importante riconoscimento.
Il Gruppo, con sede ad Alba (Cn) e operativo in 6 regioni italiane con 38 centri noleggio e vendita direttamente gestiti, è stato infatti insignito del titolo “Campione del Piemonte”. E inserito tra le migliori 120 aziende piemontesi, posizionandosi come primo in classifica tra le aziende operanti nel settore edilizia.
I Campioni del Piemonte rappresentano una selezione di aziende tra 20 milioni e 500 milioni di euro di fatturato, con sede legale nella regione. La classifica è stata promossa da ItalyPost e l’Economia de Il Corriere della Sera e presentata nei giorni scorsi a Torino.

Un importante risultato

Sulla base di una serie di indicatori ricavati dai bilanci degli ultimi sei anni sono state individuate quelle società di vari settori che meglio hanno performato in termini di crescita e di ebitda. Ottenendo al contempo un rating “ottimo” dagli istituti specializzati.
Oltre ai dati di bilancio, altri fattori hanno valso a Mollo questo importante riconoscimento. Tra essi la specializzazione su servizi e prodotti ad alto valore aggiunto, la capacità di pianificare con un’ottica di medio e lungo periodo, di anticipare il mercato, la customer care come elemento distintivo, l’adozione di sistemi organizzativi come la “Lean Organisation”, la proprietà familiare con le sue caratteristiche di tradizione e resilienza.

Mauro Mollo

“Siamo soddisfatti e orgogliosi di essere stati selezionati come azienda Champion – dichiara
Mauro Mollo, CEO del Gruppo – e siamo consapevoli che questo sarà per noi un ulteriore sprone a crescere e perseguire questo positivo trend che ci ha contraddistinto negli ultimi anni”.

Wacker Neuson: un inizio alla grande

Il 2019 è iniziato bene per Wacker Neuson, con ricavi in aumento del 17,3% per un totale di 434,6 milioni di euro (a fronte di 370,5 nel 2018). Anche la redditività è migliorata significativamente , con un utile prima delle imposte salito al 31,3% (30,2 milioni contro i 23 del 2018). Il margine EBIT è stato del 6,9%, registrando un aumento di 70 punti base rispetto al precedente (6,2%).

Il commento

“Il dinamismo di questo inizio d’anno conferma il ritmo di crescita del quarto trimestre 2018”, ha affermato Martin Lehner, CEO di Wacker Neuson SE. “La domanda per i nostri prodotti e servizi si mantiene elevata e questo ci ha fatto conquistare quote di mercato in molti Paesi.  La crescita a due cifre si è registrata in tutte le regioni. In Europa, che rappresenta circa i tre quarti delle entrate del Gruppo, le entrate sono aumentate del 18,3%, raggiungendo i 316,7 milioni di euro. Bene gli UK, in cui aumentano le quote di  mercato e la vendita di dumper ed escavatori. Anche il business delle macchine agricole è cresciuto in maniera sostenuta: i ricavi generati dalla vendita di pale gommate e sollevatori telescopici  Weidemann e Kramer sono saliti del 42,2%. E hanno raggiunti i 74,1 milioni di euro. E bene anche in America e in Asia. Abbiamo accelerato la produzione nello stabilimento di Pinghu, in Cina, aperto all’inizio del 2018. E anche la collaborazione  con John Deere siglata nell’estate 2018 sta dando i suoi frutti: le prime macchine compatte  sono in consegna”.

Un Bauma eccellente

Ottimi anche i risultati conseguiti dal Gruppo nel corso del recente Bauma. Dove sono stati presentati parecchi prodotti innovativi (la linea di macchine elettriche, per esempio) e una serie di interessanti servizi digitali. “Gli incontri che abbiamo avuto in fiera  hanno confermato ancora una volta che siamo sulla strada giusta  per consolidare e ampliare il successo di Wacker Neuson a lungo termine”, ha concluso  Martin Lehner.

Ecco Robomag, rullo del futuro

Robomag è il rullo tandem robotizzato del futuro,, sviluppato da Bomag come studio di fattibilità.Il Robomag nasce dalla sinergia tra il know-how Bomag e il TU Kaiserslautern, con l’obiettivo di trasformare i rulli stradali in sistemi robotizzati. Qui vengono impiegate tecnologie come GPS, Lidar e la più moderna sensoristica di posizione. Il Robomag rappresenta la realizzazione del concetto futuristico di Bomag di macchine edili robotizzate.

Completamente autonomo

Il rullo tandem robotizzato può essere impiegato in modo completamente autonomo su una superficie di lavoro definita. E si carica o si usa in modalità manuale tramite il telecomando.

Il sistema riceve informazioni su ubicazione, posizione e movimento grazie a una combinazione di diverse tecnologie di localizzazione,  di percezione ambientale e sicurezza del contesto. Si tratta di un sistema di sicurezza molto articolato costituito da sensori ambientali, previene le collisioni.

Oltre alla modalità robotizzata, il Robomag è in grado di eseguire, in piena autonomia, lavori di compattazione particolari, seguendo modelli di percorso impostati manualmente. Ovviamente, il rullo è dotato di un dispositivo meccanico di arresto d’emergenza in ogni modalità.

Alta tecnologia a bordo

Mentre il rullo tandem avanza autonomamente il famoso e “intelligente” Asphalt Manager 2 di Bomag regola attivamente e supervisiona l’attività di compattazione.

Allo stesso tempo, l’Asphalt Manager 2 assicura che il risultato di compattazione venga documentato in modo completo e trasparente.

Il Robomag è un progetto tecnologico puramente empirico che rispecchia la visione di Bomag per l’immediato futuro. Al Bauma 2019 i visitatori hanno assistito a una dimostrazione “live” del Robomag.

Haulotte con Savis si rafforza al nord ovest

Savis, storico partner Haulotte, apre una nuova filiale nell’hinterland milanese. Intensificando la sua presenza e quella del brand del costruttore francese in un territorio strategico come quello lombardo.

Facilmente raggiungibile da tutta la Lombardia, la nuova filiale Savis di Brugherio, nell’immediata cerchia periferica milanese, offre agli operatori attivi sul territorio lombardo, e anche di tutto il Nord Italia, un nuovo punto di riferimento. Capace di garantire il supporto di un personale pronto a soddisfare ogni esigenza operativa, testimonianza della storia del concessionario Haulotte di San Mauro Torinese, caratterizzata da una crescita costante e da una spiccata attenzione e cura rivolta al cliente.

Un polo commerciale

La nuova struttura rappresenta un vero e proprio polo commerciale in cui trova posto anche una vasta esposizione di piattaforme aeree, sia nuove che usate. Si rafforza così il legame già ampiamente collaudato tra Haulotte e Savis. E crescono le opportunità di sviluppo di entrambi in un territorio particolarmente competitivo. In particolare, la nuova struttura consente al sodalizio di aumentare l’efficacia commerciale rivolgendosi a un bacino di utenza sempre più ampio.

Gli operatori del settore del sollevamento hanno quindi ora a disposizione nell’area milanese un centro altamente professionale costituito da uno stabilimento di oltre 400 metri quadrati, destinati in parte a esposizione per le macchine dei marchi rappresentati, tra cui Haulotte, e in parte a officina e magazzino ricambi.

Il commento di Savis

La nostra partnership con Haulotte è storica” – spiega Flavio Barosso, amministratore della Savis, società con sede a S. Mauro (TO) – “e ha già contribuito a sviluppare in modo ottimale le nostre attività in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Ora abbiamo deciso di investire ulteriormente nel mercato del sollevamento aprendo il nuovo centro specializzato di Brugherio. Forti del supporto fornitoci in modo professionale e puntuale anche dal marchio francese, diamo un’ulteriore prova di solidità e di fiducia nel futuro. Garantendo in modo ancora più capillare ed efficiente l’alto livello della nostra offerta di soluzioni in termini di prodotto. Tutto ciò mantenendo inalterata la nostra attitudine alla qualità e alla professionalità. Garantita da uno staff di tecnici-commerciali specializzati in grado di supportare il cliente nella scelta della soluzione più idonea alle più svariate esigenze”.

E quello di Haulotte Italia

Nicola Violini

In questa nuova struttura Haulotte e Savis avranno modo di integrare ulteriormente le proprie filosofie di lavoro, entrambe focalizzate sull’attenzione al cliente. – sottolinea Nicola Violini, direttore generale di Haulotte Italia -. Filosofie che costituiscono oggi più che mai, sia per un qualsivoglia marchio che per un concessionario, gli elementi fondanti del successo nel mercato del sollevamento”. Haulotte propone soluzioni personalizzate per facilitare gli investimenti nei suoi prodotti, nonché servizi integrati per ottimizzare il ciclo vitale e il valore residuo di rivendita delle sue macchine – prosegue Violini –. Questo patrimonio sarà proposto nella nuova filiale Savis di Brugherio, dove gli operatori del settore potranno trovare tutta la gamma Haulotte di piattaforme articolate e telescopiche, ad albero verticale e a pantografo, in grado di soddisfare le esigenze di numerosi settori, tra i quali logistica, distribuzione e industria, grandi costruzioni e lavori di rifinitura, manutenzioni e ristrutturazioni, eventi sportivi e pubblici in genere, manutenzione e pulizia del verde. Il tutto, con il supporto di un partner affidabile come Savis, fornirà una copertura efficace del territorio sia in termini tecnici che commerciali”.

Arriva il Renault Trucks Red Tour

A partire dal prossimo 9 maggio Renault Trucks sarà presente, insieme ai propri concessionari, al Renault Trucks Red Tour. Un tour itinerante che attraverserà l’Italia da Nord a Sud passando per i punti vendita Metro Cash and Carry aderenti. Obiettivo? per far scoprire e toccare con mano i veicoli commerciali Renault Trucks ideali per l’attività professionale.

Un percorso ideale

Metro Italia è uno specialista internazionale nel commercio all’ingrosso e nel settore alimentare, che si rivolge prevalentemente ai professionisti della ristorazione e dell’ospitalità e Food Lovers con partita Iva.

Proprio per questo Renault Trucks Italia realizza questo percorso ideale lungo la Penisola per entrare in stretto contatto coloro che gestiscono un’attività indipendente. Si parte il 9 maggio da Castellanza e Torino per terminare il 26 ottobre a Bastia Umbra (PG).

In occasione delle singole tappe, che prevedono la presenza dei dealer Renault Trucks locali, saranno presenti Renault Trucks Master, anche negli allestimenti specifici per l’attività professionale, e veicoli della gamma D dedicata alla distribuzione.

C’è anche un concorso

Durante il tour sarà possibile scoprire l’offerta dedicata in esclusiva ai clienti Metro per l’acquisto di Renault Trucks Master. L’operazione riserva ai clienti Metro vantaggi esclusivi per acquisti di veicoli commerciali fino al 31 dicembre 2019 con incendio/furto, kasko, atti vandalici, eventi atmosferici, contratto di manutenzione ed estensione garanzia sulla catena cinematica.

Sarà inoltre possibile partecipare all’Instant Win e provare a vincere migliaia di gadget e buoni carburante messi in palio ogni giorno.

Sempre riservato ai clienti Metro il concorso “Viaggia con Renault Trucks”, con registrazione obbligatoria su sito www.renaulttrucksredtour.it, valido a partire dal 7 maggio fino al 31 ottobre 2019. Renault Trucks mette in palio un viaggio esotico di una settimana a Bali per due persone, un weekend a Lione sulle orme di Paul Bocuse, l’inventore della Nouvelle Cuisine, oltre ad IPad e buoni spesa.

Le tappe

 

DeWalt SDS Max: potenza massima

Partendo dalle esigenze dei professionisti, DeWalt ha sviluppato tre nuovi Martelli a filo dotati di elevati standard di protezione e sicurezza. Ideali per le applicazioni di foratura, foratura con percussione e scalpellatura. Si tratta dei modelli: D25733 (8 kg Combi), D25872 (8 kg con percussione) e D25773 (10 kg Combi).

Con 13,3J e 19,4J di energia del colpo (rispettivamente nei modelli da 8 kg e 10 kg), i nuovi martelli offrono una velocità di foratura di oltre il 25% rispetto ai precedenti modelli DEWALT e una capacità massima di perforazione di 48mm in muratura e 52mm nel calcestruzzo solido.

Progettati per supportare i professionisti nei cantieri più difficili, questi martelli sono stati sottoposti a oltre 167 ore di test rigorosi in condizioni estreme.

Sicurezza e design

Ogni modello è dotato di una frizione di sicurezza elettronica in grado di fermare il martello immediatamente nel caso di pericolo (punta incastrata) tagliando la potenza del motore. In più, l’operatore è completamente protetto dai rischi di vibrazioni e rotazione eccessiva, grazie agli elevati standard di sicurezza DeWalt Perform and Protect™.

Il design compatto ed ergonomico e il rapporto peso/potenza ottimizzato rendono i nuovi martelli confortevoli da utilizzare e molto efficaci nel completare anche i lavori ripetitivi o intensi, in particolare le applicazioni di foratura orizzontale o verticale.

I trapani combinati (D25733 e D25773) sono dotati di una funzione di avviamento graduale per una foratura più precisa e un meccanismo di bloccaggio per la scalpellatura. Inoltre, per garantire la massima sicurezza ogni modello incorpora due spie LED che segnalano in quale modalità è il martello, se si verificano errori o se necessita di manutenzione.

La nuova gamma di punte

Infine, è disponibile una nuova gamma di punte DEWALT SDS Max, ideali per forature rapide in muratura, pietra e cemento armato e per l’installazione ancoraggi meccanici. Ogni punta è stata trattata con tecnologia Iron Blast per la massima durata e presenta una testa a 4 taglienti in carburo che offre una maggiore resistenza nel cemento armato e aiuta a ridurre le vibrazioni. Inoltre, un indicatore di usura sulla parte esterna della punta aiuta a identificare il momento in cui sostituirla.

 

 

V8: i ruggenti 50 anni di un mito

Il V8, il motore che ha fatto di Scania un mito in Italia e nel mondo, compie 50 anni. Ed è già leggenda. Un componente che ha scandito la storia del trasporto negli ultimi 50 anni e che, anche nel nome, che richiama la V di Vittoria e l’8 come simbolo dell’infinito, delinea il proprio obiettivo: continuare ad essere, oggi e domani, la quintessenza della propulsione a 8 cilindri. E quindi il Re dei motori. Non è quindi un caso che i festeggiamenti si siano tenuti in occasione dell’evento I Giorni del Re che Italscania ha organizzato dal 3 al 5 maggio. Un evento che è tradizionalmente la grande kermesse degli scenografici camion decorati che arrivano da ogni parte d’Italia.

E la rassegna dei camion storici di Scania che, perfettamente funzionanti, assolvono, ora come un tempo, le missioni applicative per cui sono stati costruiti.

Un’edizione speciale

Lo staff di Italscania con Giuseppe Piumatti (terzo da destra) e Ivana Lorenzini, Presidente di ADMO Trentino Onlus, quarta da destra

Per festeggiare il V8 è stata presentata una V8 Special Edition tutta d’oro in tiratura limitata (50 pezzi) il cui primo esemplare è stato battuto all’asta durante i Giorni del Re. Il fortunato aggiudicatario, Giuseppe Piumatti Amministratore unico della Bra Servizi, se l’è portata a casa per 166.000 euro.

Franco Fenoglio, Presidente e AD di Italscania, secondo da sinistra, devolve 15.000 euro all’AIDO

E Italscania ha devoluto 15.000 euro dell’importo all’Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO). Un gesto generoso che testimonia il forte impegno che Scania profonde nel sociale, condiviso anche da Bra Servizi, pure molto presente  nell’ambito del welfare con numerose iniziative.

Nel corso dei Giorni del Re è stato possibile visitare anche il V8 Museum, una mostra dedicata ai progetti, alla visione e alle persone che hanno reso possibile la creazione di un vero e proprio gioiello della meccanica.

Una nota curiosa: abituata ad anticipare i tempi, nel 1940 Scania apre le porte degli stabilimenti alle donne. E la foto d’epoca qui sopra testimonia l’attenzione che la Casa costruttrice ha sempre avuto (e continua ad avere) per le professionalità femminili.

Focus sul mito

Nel 1969 gli ingegneri di Scania mettono a punto un motore diesel V8 da 14,2 litri da 350 Cv: un prodotto quasi inconcepibile in anni in cui la potenza disponibile per autocarri di lungo raggio si aggirava sui 250 Cv. Oggi, dopo 50 anni, il V8  (8 cilindri disposti a V) ha in comune con la prima generazione solo il design di base e il sistema modulare. Ed è  disponibile in un range di potenza che va dai 520 ai 730 Cv.

La prima versione da 14,2 litri pesava 334 Kg. Oggi la versione da 16,4 litri, nonostante la maggior cilindrata, ha lo stesso peso. Con quasi il doppio della potenza disponibile e con sistemi ausiliari avanzati. Il primo V8 doveva raggiungere 1500 giri/min per erogare 1245 Nm. Il motore di oggi da 730 Cv eroga 3500 Nm già da 1000 giri/m. Ed è quindi non solo potente, ma conveniente.

L’ultima edizione del V8, introdotta nel 2017, è stata subito riconosciuta per l’eccellente economia dei consumi: la nuova gamma offre un risparmio di carburante del 7-10%.

Temi bollenti

Franco Fenoglio

I Giorni del Re sono stati anche l’occasione per fare il punto su argomenti di estrema attualità per il mondo del trasporto, attraverso due momenti di confronto. Nel primo, “Professione Conducente. Quale futuro“? è stata messa in evidenza la centralità del ruolo del conducente di veicoli industriali in termini di sicurezza e sostenibilità. Nel secondo, oltre a presentare ufficialmente I Giorni del Re, è stato fatto un excursus storico e tecnico sul motore V8.  Il minimo comun denominatore che ha legato i due momenti è stata indubbiamente la parola “passione”. Evocata sia dal Presidente  e AD di Italscania Franco Fenoglio, sia da Giancarlo Perlini, responsabile Marketing di Italscania. Perché è proprio la molla della passione che fa scegliere a un guidatore di camion il proprio mestiere. Glielo fa amare e svolgere nel miglior modo possibile. Una passione che però, sembra stia scemando, soprattutto tra le nuove generazioni. Come dimostra il fatto che, nonostante vi siano molte richieste di conducenti, manchino all’appello 20.000 patenti.

Brutti e sporchi?

Una crisi vocazionale che è legata in parte al fatto che le patenti necessarie costano, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello dell’impegno formativo. Ma che  dipende anche dallo stereotipo diffuso secondo il quale i veicoli sarebbero “brutti, sporchi e cattivi” e quello del conducente un mestiere di serie B.  Nulla di più falso, visto che la figura del guidatore di camion nel tempo è cambiata radicalmente, insieme ai veicoli da guidare che presentano caratteristiche di altissima tecnologia. Addirittura più avanzate di quelle presenti su un’autovettura di fascia alta. La passione per il mestiere va quindi insegnata e promossa. Cosa che già viene portata avanti da parte di Associazioni (Unasca, Confarca, Confartigianato Trasporti) e i Costruttori stessi, con l’istituzione di Accademie formative al loro interno. Una passione che, oggi, ha come formidabile alleato la tecnologia. E che può trovare un appagante sbocco attraverso una professione rivisitata, aggiornata, portata ad alti livelli di specializzazione. E, aggiungiamo noi, che rende anche orgogliosi di “movimentare” l’economia del proprio Paese, visto che l’86% di quanto utilizziamo è trasportato dai veicoli industriali. Perché,come ha ricordato Franco Fenoglio, “il passato è il nostro orgoglio, il futuro la nostra responsabilità“. Non solo parole, visto che Scania  investe dal 5 al 7% del suo fatturato in Ricerca & Sviluppo. E lavora a progetti innovativi  che hanno come obiettivo la sostenibilità. Che non è un’opzione ma l’unico futuro possibile. Per tutti.

Minipale compatte: da JCB design e prestazioni

La gamma di minipale compatte JCB è tra le più ampie disponibili sul mercato. E’ proposta nelle versioni gommate o cingolate, a sollevamento verticale o radiale, con potenze da 42 kW a 55 kW. E con la possibilità di abbinare le più diverse attrezzature anche con impianto idraulico hi-flow.

Con il loro esclusivo design del braccio pala Powerboom – il famoso monobraccio vero e proprio marchio di  fabbrica degli skid JCB – e lo sportello di accesso laterale, queste macchine sono altrettanto robuste delle macchine convenzionali a due bracci. Ma molto più sicure. Allo stesso tempo, la comodità dell’ingresso laterale dovuta alla soluzione monobraccio non penalizza le prestazioni, e le minipale compatte JCB in grado di offrire potenza adeguate per le pi diverse esigenze operative.

Un’ampia offerta

Il progressivo completamento della gamma in questi anni ha portato oggi a un’offerta senza confronti: 15 modelli suddivisi nelle linee Small Platform e Large Platform disponibili con sollevamento verticale o radiale, su telai gommati o cingolati, un range di potenza motori da 42 kW a 55 kW, la possibilità di abbinare attrezzature anche con impianto idraulico hi-flow.

Sono 8 i modelli di minipale compatte gommate (skid steer loader) – Small Platform 155, 175, 210 e 215, Large Platform 250, 270, 300 e 330; 7 i modelli di minipale compatte cingolate (compact tracked wheel loader) – Small Platform 150T, 210T e 215T, Large Platform 250T, 270T, 300T e 325T.

I vari modelli della gamma di minipale compatte JCB si differenziano anche per il sistema di sollevamento, tra modelli a sollevamento verticale (9 modelli) e a sollevamento radiale (6 modelli).

Larghezze & Altezze

Il range dei modelli compatti gommati ha, rispettivamente tra Small e Large Platform, lunghezza totale di 3,49 o 3,80 m, larghezza agli pneumatici di 1,52 o 1,80 m, altezza totale di 1,98 o 2,10 m, peso variabile per modello tra 2.995 e 4.416 kg.

Per i modelli gommati, invece, tra Small e Large Platform i dati dimensionali sono i seguenti: lunghezza totale di 3,49 o 3,80 m, larghezza agli pneumatici di 1,68 o 1,90 m, altezza totale di 2,00 o 2,08 m, peso variabile tra 3.691 e 5.608 kg.

Resistenza e durata

Il telaio completamente saldato offre una struttura rigida che garantisce resistenza massima e peso ridotto. Per prestazioni omogenee su terreni impegnativi, le minipale cingolate JCB dispongono di un solido carro con rulli in acciaio a tripla flangiatura. I cilindri JCB sono progettati mediante fusioni sagomate per garantire robustezza strutturale e durata. I modelli gommati, in particolare, presentano robusti assali in acciaio forgiato e una catena della trasmissione rinforzata per il funzionamento senza intoppi in qualsiasi condizione.

L’esclusivo braccio “mono” vanta perni di articolazione rastremati e il 20% di acciaio in più rispetto alle tradizionali minipale a due bracci. Il risultato è una maggiore rigidità per una minore usura, una durata più estesa e una migliore ritenzione del materiale nella benna.

Sui modelli Large Platform, l’attacco rapido comprende saldature in acciaio ad alta resistenza per una maggiore durata e presenta un cilindro di brandeggio completamente chiuso per eliminare le infiltrazioni di detriti. JCB offre un ventaglio ampio di attrezzature abbinabili alle minipale, ma l’attacco rapido permette di utilizzare anche le attrezzature di qualsiasi marchio presente sul mercato.

Efficienza e produttività in cantiere

L’impianto idraulico di serie presente sulle minipale gommate e cingolate JCB della linea Small Platform ha una portata di 70 l/min. Per le macchine della linea Large Platform, invece, la portata dell’impianto idraulico di serie è di 90 l/min. Per offrire la massima versatilità nell’utilizzo delle attrezzature, è disponibile l’opzione ad alta portata fino a 125 l/min. Per alcuni modelli, inoltre, sono disponibili dei pacchetti di contrappesi opzionali per garantire una maggiore capacità operativa nominale e soddisfare specifiche esigenze degli utilizzatori. I modelli 300 e 300T, infine, presentano un impianto idraulico con pompa a pistoni a portata variabile per tempi di ciclo più rapidi e una multifunzionalità più regolare.

La trasmissione a 2 velocità opzionale consente alle minipale e alle minipale cingolate JCB di raggiungere tempi di ciclo e di trasferimento più rapidi. L’ingombro contenuto delle minipale gommate e cingolate JCB, abbinato alla capacità di articolazione a 360 gradi, consente di ottenere una migliore manovrabilità all’interno dei siti di lavoro ristretti.

Sicurezza e confort

L’unicità delle minipale compatte JCB è notoriamente la soluzione monobraccio. Da cui  deriva la possibilità, diversamente da qualsiasi modello concorrente, di accedere in cabina lateralmente.

Ma  altre caratteristiche costruttive contribuiscono alla sicurezza delle minipale compatte JCB. Grazie al braccio pala Powerboom JCB, ad esempio, gli operatori possono godere del 60% in più di visibilità intorno alla macchina rispetto agli utilizzatori delle convenzionali macchine a due bracci paralleli.

Sul fronte confort, infine,  cabina JCB, è unica quanto a ergonomia e benessere dell’operatore: quella montata sui modelli Large Platform JCB è più grande del 33% rispetto alla migliore della concorrenza; quelle di cui dispongono i modelli Small Platform sono più grandi addirittura del 46% in più rispetto alle migliori soluzioni dei competitor.

Motori “risparmiosi”

I modelli di minipale JCB montano diversi propulsori in funzione delle dimensioni e delle potenze. In tutti i casi i motori sposano la filosofia “no DPF” e producono potenza e coppia elevate a bassi regimi, e sono accoppiati all’impianto idraulico per un’efficienza ottimale.

Il motore turbo diesel JCB EcoMAX T4 Final da 4,4 litri, 55 kW di potenza, coppia 400 Nm a 1200 giri/min, di serie sui modelli della linea Large Platform, consuma fino al 9% di carburante in meno rispetto alle unità Tier 3 precedenti, con conseguente risparmio in termini economici.

I modelli della linea Small Platform montano il motore turbo diesel JCB Diesel by Kohler conforme Tier 4 Final, nelle configurazioni da 1,9 e 2,5 litri, rispettivamente da 42 e 55 kW di potenza e coppia di 225 o 300 Nm a 1200 giri/min. Entrambi i modelli sono sviluppati con catalizzatore ossidante diesel (DOC) esente da manutenzione che offre una migliore coppia ed efficienza del carburante.

Tutti i modelli di minipale JCB richiedono una manutenzione ridotta al minimo, caratteristica che le rende convenienti, efficienti e altamente produttive. Tutti i controlli giornalieri e la lubrificazione possono essere effettuati da terra. I punti di manutenzione giornaliera, i pre-filtri e i filtri dell’olio e dell’aria sono facilmente accessibili tramite un ampio portellone posteriore. Lo sportello è incassato per garantire la protezione da eventuali danni da urto.

Tutte le anteprime mondiali di Böcker

Tante le anteprime mondiali che hanno contraddistinto la recente partecipazione al Bauma di Böcker. Tra queste la gru AK 46/6000 con azionamento ibrido e il nuovo portale digitale BöckerConnect. I visitatori hanno inoltre potuto apprezzare la nuova piattaforma di lavoro da 3,5 m di larghezza dell’autogrù AK 52 e testare la gru trainata AHK 36 ottimizzata per la sicurezza personale. Per il settore elevatori largo al Junior cigolato e al modello allestito per mobili/traslochi estensibile fino a 55 m. E per chiudere in bellezza ecco il nuovo sollevatore per persone Super-Lift LX-PM.

La AK46/6000 ibrida

La gru autocarrata Böcker AK 46/6000 è stata arricchita con un nuovo allestimento ibrido, testimonianza dell’attenzione del costruttore verso temi importanti quali sostenibilità e attenzione per i consumi. Montata su autocarri da 18 o 26 t, la nuova autogrù Böcker si segnala per consumi contenuti che fanno il paio con emissioni e rumorosità ridotte, a tutto vantaggio dell’utilizzo nei centri urbani e nelle aree sensibili. Il motore elettrico da 32 kW è installato come azionamento ausiliario alla presa di forza PTO del camion e utilizza, con una selezione da 63A o 32A, sempre la massima corrente disponibile in cantiere. Grazie al potente azionamento tramite il motore elettrico, la gru può eseguire diverse funzioni contemporaneamente, assicurando la massima flessibilità operativa. A margine ricordiamo come, oltre alla AK 46/6000, Böcker metta a disposizione un gamma completa di gru autocarrate, su rimorchio e gru cingolate con motore elettrico.

AK 52  con piattaforma estensibile idraulicamente


Con un carico utile di 12 t, un’estensione di 52 m (55 m optional) e un raggio d’azione incredibile, la gru Böcker AK 52 stabilisce nuovi standard nella classe delle 26 t. In grado di sollevare 1.000 kg fino a 34 m di sbraccio e a un’altezza di 30 m, prevede un braccio  completamente estendibile idraulicamente e gestito via radiocomando. Facile da traslare e manovrare grazie all’assale posteriore sterzante, il suo design compatto e il raggio di rotazione ridotto permettono la massima flessibilità operativa persino negli spazi più ristretti. Anche utilizzata alla portata massima, il raggio di rotazione è di soli 2,2 m e la torretta sporge al massimo di 0,9 m oltre il telaio del veicolo portante. Al Bauma la AK 52 è stata presentata con una nuova piattaforma di lavoro progettata per un carico utile di 600 kg, che può estendersi idraulicamente fino a 3,5 m di larghezza e ruotare di 400°. Grazie al sistema Easy-Lock, la conversione autogrù/piattaforma può essere eseguita senza attrezzi in pochi passaggi.

La gru trainata AHK 36

Böcker è riuscita a migliorare una gru trainata già considerata al top della sua categoria. Grazie al suo modernissimo sistema dell’albero, la gru raggiunge uno sbraccio massimo di 36 m e solleva fino a 2.400 kg di carico, con un peso totale a terra di sole 3,5 t. Prestazioni eccellenti che beneficiano della combinazione di collaudati componenti in alluminio con un nuovo acciaio  ad alta resistenza. Allestita su un rimorchio a 2 assi, la AHK 36 assicura una flessibilità di livello superiore. I supporti Multiflex possono infatti essere impostati in 256 posizioni diverse e garantiscono il massimo utilizzo dello spazio disponibile in cantiere. I supporti girevoli e pieghevoli consentono di livellare la macchina in modo ottimale, direzionandola perfettamente verso il carico e permettono di lavorare anche in presenza di dislivelli della pavimentazione fino a 50 cm senza sottostruttura supplementare. I Multiflex sono combinati con il controllo Bocker EHSC in tecnologia a 32 bit che consente l’elaborazione tempestiva di tutti i comandi di controllo.

BöckerConnect

Sul fronte della digitalizzazione largo al nuovo, intelligente, portale dedicato ai clienti denominato BöckerConnect. Questo nuovo strumento è strutturato per informare, online e in tempo reale, i proprietari di gru sulla loro flotta e fornire tutti i dati rilevanti in un singolo colpo d’occhio. “Grazie a BöckerConnect”, afferma Daniele Tommasin, Responsabile commerciale di Böcker Italia, “i nostri clienti possono vedere la posizione delle loro macchine in qualsiasi momento. Per prevenire i furti, il sistema consente la configurazione degli intervalli di movimento consentiti e informa via SMS o e-mail quando una macchina lascia l’area specificata. Il server centrale memorizza anche i documenti tecnici – come schede tecniche, istruzioni operative, o piani di manutenzione – e le informazioni inerenti la persona di riferimento. Inoltre, i dati diagnostici trasmessi continuamente, i valori dei sensori e la cronologia dei servizi memorizzati nel portale, consentono una manutenzione remota differenziata e permettono un valido supporto tecnico da parte del servizio clienti Böcker”.

Wirtgen e John Deere: strategie di crescita

Allo scorso Bauma è emerso chiaramente che in futuro i prodotti e i programmi strategici di  di Wirtgen Group e di John Deere si integreranno perfettamente. A convincere non è stata solo la presentazione dell numerose possibilità di applicazione derivanti dalla combinazione dei prodotti. Anche la presenza congiunta delle due imprese ha sottolineato la loro affinità e la volontà di continuare a crescere assieme.

Un grande interesse è stato riscosso dalla motolivellatrice 622GP, che John Deere lancerà sul mercato europeo assieme alla 672GP. La distribuzione attraverso la rete di distribuzione e servizio del Wirtgen Group in Germania e Francia è un esempio attuale di come i clienti possano approfittare già oggi dei prodotti e dei servizi premium da un solo soggetto.

Nel nome della sinergia

Anche il motto adottato da Wirtgen Group sottolinea questa situazione: “SmartSynergies and Innovations”. “SmartSynergies” indica la collaborazione ottimale e la competenza in fatto di soluzioni delle marche di prodotti specializzate Wirtgen, Vögele, Hamm, Kleemann e Benninghoven per tutte le applicazioni nella costruzione di strade. A tutto questo si sommano le sinergie risultanti dall’appartenenza a John Deere.

 Anteprime mondiali e innovazioni

Con le 18 anteprime mondiali e le 25 innovazioni, il gruppo  ha inoltre messo in evidenza le proprie capacità di innovatore e leader tecnologico nella costruzione di strade.

Al centro dell’interesse dei visitatori, ci sono state senza dubbio le nuove macchine. Una grande attenzione è stata riscossa dai prodotti in esposizione – come ad esempio la fresa a freddo Wirtgen W 210 Fi con Mill Assist.

Da segnalare anche l’impressionante grande finitrice Vögele SUPER 3000-3(i) con banco di 18 metri, i nuovi rulli gommati Hamm della serie HP, i robusti frantoi a mascelle Kleemann MOBICAT MC 120 Z PRO per i gestori di cave più esigenti, l’impianto di miscelazione asfalto ecologico Benninghoven TBA con generatore di gas caldi e, ovviamente, l’intera gamma John Deere Construction Equipment.