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Hyundai CE: Growing Closer Together

Hubertus Muenster

di Daniela Grancini
È il nuovo motto e il nuovo logo di Hyundai Construction Equipment. In un’intervista esclusiva il Dr. Hubertus Muenster ce ne spiega il significato.

La visita al quartier generale europeo di Hyundai Construction Equipment a Tessenderlo (Belgio) è stata l’occasione per conoscere il nuovo Sales and marketing Director Dr. Hubertus Muenster che ci ha parlato non solo dei nuovi prodotti, investimenti, partnership e strategie, ma anche dell’importanza che riveste il mercato italiano per il costruttore coreano.

Iniziamo dalla nuova Serie A sulla quale Hyundai CE sta scommettendo molto. Per quale motivo continua a essere coì apprezzata dagli utilizzatori?
Abbiamo continuato a implementare questa serie e ad oggi abbiamo convertito quasi tutti i modelli nuovi, il che significa che disponiamo di macchine dotate di nuove soluzioni tecnologiche e conformi allo Stage V in termini di emissioni. Nello sviluppare questa nuova Serie, ci siamo concentrati molto sull’operatore, un’attenzione chiaramente visibile nell’ampia cabina, progettata con criteri ergonomici per migliorare il comfort. E’ dotata di un joystick elettro-idraulico, un sedile a sospensione pneumatica e di bracciolo completamente regolabile per ridurre al minimo gli sforzi dell’operatore. Abbiamo sviluppato nuove soluzioni anche in termini di sicurezza, come ad esempio il nuovo sistema di monitoraggio avanzato AVVM, che offre all’operatore una visibilità a 360° e IMOD, un sistema di rilevamento degli oggetti in movimento che segnala la presenza di persone o oggetti a meno di 5 metri dalla macchina. Le macchine della nuova Serie A vengono vendute in tutta Europa e riscuotono un grande successo. All’appello mancano solo i mini-escavatori, in quanto stiamo convertendo tutti modelli precedenti, un processo che si concluderà nel 2023 e al termine del quale avremo completato l’intera gamma di macchine della Serie A”.

Mercato  italiano  e propulsioni alternative

Il nuovo logo

Il mercato italiano è stato quello che ha registrato la crescita più importante durante lo scorso anno, e si attende una crescita solida nel corso del 2022. La nuova Serie A è stata accolta con grande successo in Italia: le agevolazioni consentite da Industria 4.0 sono state indubbiamente uno dei principali booster di questa crescita, che continua a consolidarsi. Ma dobbiamo dire che in tutta Europa il marchio Hyundai sta raccogliendo ampi consensi.

Per quanto riguarda le propulsioni alternative, ricordiamo che Hyundai Construction Equipment fa parte del Gruppo Hyundai Heavy Industries Group, azienda leader a livello mondiale che sviluppa soluzioni avanzate che vanno dalla costruzione navale e offshore alla gestione intelligente dell’energia, dalle costruzioni alla movimentazione, promuovendo “tecnologia e qualità” come valore fondamentale del gruppo.

La nostra casa madre“, spiega Hubertus Muenster, “costruisce petroliere che trasportano GNL (gas naturale liquefatto), portando energia ovunque serva. Questo per sottolineare come Hyundai sia impegnata nel costante sviluppo di energie rinnovabili e la sfida è quella di creare idrogeno verde, come annunciato dal CEO di Hyundai Heavy Industries Holdings Kisun Chung durante la Conferenza Stampa che si è tenuta al CES Las Vegas che ha segnato una nuova era. L’idrogeno diventerà senz’altro una delle parole chiave nel futuro di Hyundai, infatti, non pensiamo solo di progettare e realizzare macchine alimentate con questo combustibile ma vogliamo diventare uno dei principali players nel settore dell’idrogeno al mondo, alimentando l’intera filiera, dalla produzione alla distribuzione alla gestione“.

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JLG: Mirco Negri nuovo Senior PM

Mirco Negri

JLG Industries Inc., azienda del gruppo Oshkosh Corporation,  leader globale nella produzione di piattaforme di lavoro aeree e sollevatori telescopici, annuncia la nomina di Mirco Negri a Senior Product Manager per la regione EMEAI.

Entrato in JLG nel 2014, Mirco si è unito al team di gestione prodotti nel 2019, ed amplia ora il suo ruolo diventando Senior Product Manager per la regione EMEAI. Mirco vanta oltre 15 anni di esperienza nella produzione, vendita e ingegneria di mezzi di accesso e svolgerà un ruolo fondamentale nello sviluppo del portafoglio prodotti JLG nella regione EMEAI, nonché delle soluzioni connesse che ne derivano.

La dichiarazione di Mirco Negri

“JLG è produttore di mezzi di accesso molto apprezzato”, afferma Mirco. “È un onore rappresentare il marchio nel nostro mercato e avere l’opportunità di lavorare con i clienti sia sull’attuale linea di prodotti che sui miglioramenti futuri. Il feedback dal campo stimola il nostro processo di innovazione sempre orientato al cliente”.

“Il team regionale di gestione prodotti è sempre appassionato nel comprendere le evoluzioni del cantiere e le sfide che i nostri clienti devono affrontare per sviluppare soluzioni che portino un valore tangibile a proprietari e operatori. È un momento entusiasmante per entrare nel mio nuovo ruolo di responsabile del team di gestione prodotti nella nostra regione e non vedo l’ora di applicare la mia esperienza di fronte ai clienti e di comprendere a fondo come sviluppare una strategia per i prodotti e i servizi digitali JLG”.

Chi è JLG

JLG Industries Inc. è leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di attrezzature di accesso. Il diversificato parco prodotti dell’azienda comprende marchi leader nel settore quali le piattaforme di lavoro aeree JLG®, i sollevatori a braccio telescopico JLG e SkyTrak® e una serie di accessori complementari che ne potenziano la versatilità e l’efficienza.

Due acquisizioni in Europa per il Gruppo Kiloutou

Il Gruppo Kiloutou, di proprietà degli azionisti HLD e Dentressangle, ha firmato un accordo per l’acquisizione di Grupo Vendap, leader nel mercato del noleggio di attrezzature in Portogallo, il che segna l’ingresso del Gruppo Kiloutou in un nuovo mercato europeo, e di Holbæk Lift, operatore regionale in Danimarca, a dimostrazione della volontà e della capacità del Gruppo di crescere in tutta Europa.

Con 40 anni di attività, Grupo Vendap è il principale operatore nel settore del noleggio di attrezzature in Portogallo, con una quota di mercato stimata al 18% e la più ampia offerta di prodotti, tra cui generatori elettrici, piattaforme di lavoro, unità modulari e WC mobili. Dispone di una rete di 8 filiali in tutto il Portogallo con un organico di 340 dipendenti, al servizio di clienti nazionali di piccole e grandi dimensioni nei settori del genio civile, dell’edilizia e della pubblica amministrazione.

Il Gruppo Kiloutou intende avvalersi della solida esperienza e competenza dei dipendenti del Grupo Vendap per continuare a sviluppare l’attività in Portogallo attraverso la crescita interna, l’apertura di nuove filiali, l’ampliamento dell’offerta e acquisizioni selettive. L’attuale gruppo dirigente è del tutto favorevole all’operazione e continuerà a ricoprire il proprio ruolo nella nuova organizzazione. Francisco Ferreira Do Amaral, CEO del Grupo Vendap, riferirà direttamente al Comitato esecutivo del Gruppo Kiloutou.

Francisco Ferreira Do Amaral, CEO del Grupo Vendap ha dichiarato: “Condividiamo con Kiloutou le stesse competenze e l’ambizione di migliorare continuamente i servizi offerti ai nostri clienti. Questa acquisizione rafforzerà le nostre capacità di sviluppo nel mercato portoghese. Come tutta la direzione, sono orgoglioso e felice di questo nuovo passo in avanti”.

Acquisti anche in Danimarca

Per diversificare ulteriormente la propria offerta di prodotti e rafforzare la propria rete, la filiale danese del Gruppo Kiloutou, GSV, ha acquisito Holbæk Lift, un operatore regionale situato nella più grande città della Zelanda nordoccidentale. Grazie al rapporto di lungo periodo tra le due società e a una flotta recente e ben fornita composta da 2.600 unità modulari, piattaforme di accesso e attrezzature leggere, il Gruppo Kiloutou ritiene che dall’acquisizione scaturiranno sinergie operative. L’acquisizione dimostra inoltre la capacità di GSV, principale operatore danese nel settore del noleggio di attrezzature, di condurre un programma attivo di acquisizioni a seguito dell’acquisizione da parte del Gruppo Kiloutou nel marzo 2022.

Dan O. Vorsholt, CEO di GSV, ha dichiarato: “Sono lieto e orgoglioso di annunciare l’acquisizione di Holbæk Lift da parte della nostra società. Kiloutou ha dato a GSV i mezzi finanziari per continuare e accelerare il suo sviluppo nel mercato danese, molto competitivo. I 20 dipendenti di Holbæk Lift contribuiranno ad espandere la nostra rete in una regione in cui GSV vuole rafforzare la sua presenza”.

2022, anno importante per il Gruppo

Con un fatturato aggiuntivo previsto di oltre 45 milioni di euro, le due acquisizioni rafforzeranno la posizione del Gruppo Kiloutou sul mercato europeo e contribuiranno ad accelerarne la diversificazione in termini di base di clienti e mix di attività, con circa il 33% del fatturato che dovrebbe essere realizzato al di fuori della Francia. Si prevede inoltre che le acquisizioni effettuate nel 2022 consentiranno al Gruppo Kiloutou di superare il miliardo di euro di ricavi proforma negli ultimi dodici mesi al 30 giugno 2022.

Olivier Colleau – photo corpo

Per Olivier Colleau, CEO del Gruppo Kiloutou, ” Le due acquisizioni fanno parte della nostra strategia di sviluppo geografico che mira a posizionare Kiloutou tra le aziende leader in tutti i Paesi in cui opera il gruppo. Nonostante le incertezze economiche, il 2022 rappresenta già una pietra miliare per il gruppo con l’ingresso in due nuovi Paesi come leader di mercato. Questo successo dimostra la nostra capacità di aggregare intorno al nostro progetto di sviluppo stakeholder di qualità con una forte presenza locale. Non vediamo l’ora di cominciare lavorare con i competenti ed esperti dirigenti e dipendenti di Holbæk Lift e di Grupo Vendap, e porgo loro il benvenuto nel Gruppo Kiloutou.”

L’acquisizione di Holbæk si è conclusa a fine agosto, mentre quella di Grupo Vendap è prevista entro la fine di settembre; entrambe sono state finanziate con fondi propri.

“Used parts factory” per Renault Trucks

Per ridurre l’utilizzo di risorse naturali e l’impatto ambientale dei propri autocarri, Renault Trucks inserisce le attività industriali in un sistema di economia circolare. Dopo le attività di trasformazione e rigenerazione dei veicoli usati svolte rispettivamente nella Used Trucks Factory di Bourg-en-Bresse e nello stabilimento di Limoges, Renault Trucks annuncia la creazione della Used Parts Factory. Gli autocarri Renault Trucks saranno smantellati, nello stabilimento di Vénissieux, per recuperarne e riutilizzarne le parti.

Investire nell’economia circolare

Negli ultimi cinque anni Renault Trucks ha effettuato investimenti nell’economia circolare con un approccio basato su tre pilastri: rigenerare, riconvertire e riciclare i veicoli del parco e quelli usati.

Renault Trucks sta portando avanti numerose iniziative per prolungare la vita dei veicoli che commercializza: autocarri usati, trasformati secondo rigorosi processi industriali presso la Used Trucks Factory, veicoli aggiornati con le più recenti tecnologie presso il centro di ricondizionamento di Lione ma anche la creazione di modelli in edizione speciale.

L’azienda prosegue nel suo approccio ecoresponsabile annunciando la creazione della Used Parts Factory, un sito industriale dedicato al recupero degli autocarri e al riutilizzo delle parti e delle materie prime che li compongono. L’iniziativa è stata validata da uno studio preliminare condotto nel 2020 da Renault Trucks insieme all’azienda specializzata Indra Automobile Recycling e all’ADEME, agenzia francese per l’ambiente e la gestione dell’energia.

Used Parts Factory: valorizzare gli autocarri a fine vita

L’impianto dedicato all’interno dello stabilimento industriale di Lione-Vénissieux, comprende uno stabilimento di 3.000 mq e valorizzerà gli autocarri usati che hanno tuttavia alcune parti con un elevato potenziale di riutilizzo. Gli autocarri Renault Trucks e i relativi componenti sono progettati infatti per fare più di 1,5 milioni di chilometri.

Gli autocarri Renault Trucks saranno portati alla Used Parts Factory per essere smantellati. I componenti preliminarmente identificati per il riutilizzo (motore, cambio, cabina, serbatoio, paraurti, deflettori, ecc.) verranno prelevati dai tecnici. Dopo il recupero delle parti destinate al riutilizzo, i componenti rimanenti saranno riciclati1. I longheroni, ad esempio, saranno tagliati e trasportati alla vicina fonderia, dove il metallo estratto sarà utilizzato per produrre nuovi veicoli. I componenti destinati al riutilizzo saranno poi controllati, puliti ed etichettati e saranno loro assegnati dei codici di riferimento e di tracciabilità. I pezzi da riutilizzare saranno poi inviati al magazzino ricambi Renault Trucks, come avviene per i pezzi nuovi originali.

Come i ricambi nuovi, anche quelli usati commercializzati con l’etichetta “Used Parts by Renault Trucks” saranno messi a disposizione dei concessionari sul portale e-commerce del produttore, dedicato ai ricambi. I pezzi rinnovati sono garantiti dal produttore e il loro prezzo è in media inferiore del 50-60% rispetto a quello dei pezzi nuovi.

TREVIICOS riabilita la diga Herbert Hoover

Dal 2008 TREVIICOS, la filiale nordamericana del Gruppo Trevi, leader mondiale nel settore dell’ingegneria del sottosuolo e delle fondazioni speciali con sede in Italia, è coinvolta nel programma di riabilitazione della Diga Herbert Hoover (HHD) diretto dal Corpo degli Ingegneri dell’Esercito degli Stati Uniti (USACE). Entro la fine del 2022 tutte gli sforzi e tutte le commesse saranno completati con successo.

L’HHD è un argine in terra lunga 230 chilometri che circonda il lago Okeechobee, il secondo lago d’acqua dolce più grande degli Stati Uniti, situato nella Florida centro-meridionale. L’HHD è stata costruita in più fasi, a partire dal 1910, per la gestione del rischio da inondazioni, la navigazione, l’approvvigionamento idrico agricolo e municipale, la prevenzione della penetrazione di acqua salata, la ricreazione e la valorizzazione delle risorse ambientali.

Nel 2007, l’USACE ha classificato l’HHD come un sistema di controllo delle acque non sicuro, presentando rischi di malfunzionamento potenzialmente catastrofici che potrebbero provocare, tra le altre cose un rilascio incontrollato di acqua. Nello stesso anno, l’USACE ha pubblicato un bando di gara per un contratto a commessa multipla (MATOC) con lo scopo di assegnare i lavori di ripristino e adeguamento di gran parte dell’argine.

La riabilitazione è stata progettata per migliorare la stabilità della struttura riducendo al minimo le infiltrazioni d’acqua nei terreni di fondazione attraverso l’installazione di un diaframma impermeabile plastico (COW) .

Le fasi della riabilitazione

A TREVIICOS sono state assegnate sette commesse durante cui sono stati complessivamente installati circa 670,000 metri quadrati di barriera impermeabile a una profondità massima di circa 26 metri, riabilitando sostanzialmente oltre 42 chilometri della diga e operando come appaltatore principale specializzato in tutti i progetti a cui ha partecipato.

Per soddisfare i requisiti del progetto e garantire la stabilità dell’argine durante lo scavo, TREVIICOS, grazie allo spirito pioneristico tipico del gruppo, ha proposto ed installato diaframmi impermeabili plastici utilizzando una miscela auto indurente (SHS) con la tecnologia dell’idrofresa. Con questa soluzione, la boiacca, una miscela ingegnerizzata composta da acqua, cemento, bentonite ed additivi, funge sia da supporto allo scavo che da riempimento permanente.

Lo scavo è stato generalmente eseguito ricorrendo ad una combinazione di benne mordenti meccaniche ed idrofresa.  La prima scavava gli strati di terreno più “morbidi”, mentre la seconda, generalmente montata su una gru da scavo SOILMEC SC120, interveniva inin presenza di quelli più resistenti, incluse bancate di calcare caratterizzate da una resistenza fino a 14,000 kilo pascal, ed inoltre garantiva il rispetto dei requisiti di verticalità e continuità per il diaframma.

La riabilitazione ha previsto anche l’installazione di un diaframma impermeabile plastico mediante la tecnologia del jet grouting (JGCOW) per sigillare le aree adiacenti alle strutture in calcestruzzo preesistenti (chiuse, traverse, ecc.). Per questo scopo TREVIICOS ha utilizzato una combinazione di tecniche di pre-foro e jet grouting. Il pre-foro, generalmente eseguito con una SOILMEC SR75 dotata di elica continua, è servito a frammentare gli strati di calcare duro lungo l’allineamento del diaframma, mentre il jet grouting è stato eseguito per creare il diaframma richiesto utilizzando una macchina SOILMEC SR30 configurata con sistema jet grouting mono-fluido.

Tutte le sette commesse sono state completate con successo prima del previsto e nel pieno rispetto dei rigorosi requisiti di sicurezza e qualità, lavorando in piena collaborazione con USACE.

Manitou acquista il know how di ATN Platforms

Manitou Group, riferimento mondiale nei settori handling, piattaforme aeree e movimento terra, ha annunciato l’acquisto della proprietà intellettuale di ATN Platforms, specialista nella progettazione e nell’assemblaggio di piattaforme aeree.

Manitou Group ha annunciato di aver acquisito, nell’ambito di una procedura di recupero giudiziale dinanzi al Tribunale commerciale di Agen, tutta la proprietà intellettuale di ATN Platforms, una società francese specializzata in piattaforme aeree, in particolare piattaforme verticali. A seguito di questo acquisto, il Gruppo amplia la sua gamma di prodotti esistente al fine di accelerare il suo sviluppo in un mercato in particolare rapida evoluzione.

Un’opportunità di crescita

Michel Denis

L’esperienza acquisita da ATN Platforms in questa nicchia è alla base della decisione del Gruppo, come spiega Michel Denis, Presidente e CEO: “Questa è un’opportunità di crescita per Manitou Group. I nostri due siti di produzione di piattaforme a Candé (Maine-et-Loire) assembleranno i modelli di piattaforma verticale che sono il risultato dell’esperienza di ATN Platforms, al fine di offrire ai nostri clienti una scelta ancora più ampia di soluzioni per quanto riguarda le piattaforme aeree“.

Per accompagnare questa acquisizione, Manitou Group sta beneficiando dell’esperienza di una dozzina di dipendenti di ATN Platforms, che continueranno ad avere sede a Tonneins (Lot-et-Garonne), il sito storico dell’azienda.

La società francese ATN, creata nel 2000, è specializzata nella progettazione e produzione di piattaforme aeree per soddisfare le esigenze specifiche delle società di noleggio. La società è ben nota in Europa come precursore nel campo delle piattaforme aeree ad albero verticale. L’azienda offre una gamma di piattaforme aeree verticali di varie altezze, su ruote o su cingoli.

Una Bauer BG 15 H lungo il fiume

A Verucchio, uno dei Borghi più belli d’Italia posto all’interno dell’area malatestiana, una Bauer BG 15 H di Bauer Macchine Italia è stata l’assoluta protagonista di un intervento per la realizzazione di una nuova briglia lungo il fiume Marecchia. 

Tra la collina e il mare, Verucchio si stende lungo la valle del Marecchia. Di antica origine conobbe, come del resto tutta la Romagna, un periodo particolarmente florido sotto i Malatesta, illuminati signori anche dell’area riminese. E il Touring Club Italiano ha colto appieno l’importanza del paese, inserendo Verucchio nel prestigioso club dei “Borghi più belli d’Italia”. In questo contesto ha operato una perforatrice Bauer BG 15 H che ha realizzato una serie di pali trivellati per la realizzazione di una nuova briglia nel fiume che transita nel territorio comunale.

Al lavoro lungo il fiume

Andrea Ruggero

L’intervento”, ci spiega l’Ing. Andrea Ruggero, Sales Manager di Bauer Macchine Italia, “ha previsto una parziale deviazione del fiume a monte al fine di liberare l’area di lavoro ed eseguire una doppia fila di pali quinconce separati da un preciso interasse. Di fatto si è trattato di un intervento lineare, che attraversa trasversalmente il letto del fiume con circa 70 pali trivellati da 1.000 mm di diametro e una profondità massima di 16 m. Il terreno non ha richiesto l’uso di bentonite, ma ha previsto l’infissione, nei primi 2-4 m, di una camicia Bauer da 1.180 mm da utilizzare come avampozzo. Anche la camicia è stata infissa utilizzando la BG 15 H“.

L’impresa Edilsonda incaricata del lavoro ha potuto lavorare in una zona quasi completamente asciutta per merito della deviazione del flusso principale del fiume su un canale secondario pre-esistente. Questa doppia fila di pali è parte integrante della struttura della briglia, la quale ha la funzione di spezzare il flusso d’acqua tramite un salto di quota. In sostanza l’intervento sul Marecchia è una tipologia di lavoro che viene eseguito ciclicamente, in quanto la costruzione di briglie è necessaria al fine di mantenere contenuta la velocità del corso d’acqua e preservarne il letto da eccessiva erosione. Ovviamente, terminato l’intervento, è stato ripristinato il normale scorrimento del Marecchia nel proprio alveo.

Focus sulla Bauer BG 15 H

Nel cantiere di Verucchio”, continua l’Ing. Ruggero, “la BG 15 H è stata utilizzata nella realizzazione dell’avampozzo, dello scavo e dell’inserimento delle gabbie di armatura. Si è infatti trattato di pali armati eseguiti in marne molto consolidate ad elevata resistenza meccanica. Nel complesso il terreno dell’area di intervento è stato adeguatamente drenato e questo ha permesso di lavorare a secco nonostante la sporadica presenza di piccoli trafilamenti d’acqua residua. L’intervento è stato completato nei tempi preventivati di circa un mese di lavoro”.

La perforatrice, che fa parte del parco noleggio di Bauer Macchine Italia, è stata allestita con un’asta da 21 m composta da 3 elementi. Una soluzione, adeguata alle profondità richieste, che è andata a privilegiare la robustezza ed è stata in grado di affrontare anche gli strati particolarmente duri.

Le caratteristiche tecniche

La BG 15 H messa a disposizione da Bauer Macchine Italia prevede la configurazione Upgrade 1, cioè con il cilindro di tiro/spinta, a differenza dell’Upgrade 2 che presenta l’argano di tiro/spinta. Questa soluzione, specifica per il palo trivellato con o senza rivestimento, non solo permette di raggiungere i 1.500 mm di diametro, ma consente anche l’utilizzo della tecnologia CFA. Inoltre, rispetto alla versione con l’argano, si determina un notevole incremento della forza, il che consente di gestire in modo più efficace il rivestimento. Anche in fase di tiro la BG 15 H upgrade 1 offre 50 kN in più rispetto alla versione con l’argano. Il tutto senza dimenticare la questione trasporti, sempre delicata quando si parla del mercato nazionale. La BG 15 H Upgrade 1 è infatti stata pensata per rimanere in sagoma e presenta una larghezza di 2,5 m. Smontando il contrappeso e la rotary è possibile trasportare la macchina senza permessi, ma come un semplice mezzo d’opera. E una volta arrivata in cantiere la perforatrice – che tra l’altro è perfetta anche per i lavori urbani o all’interno, grazie a un’altezza contenuta in soli 18 m – è pronta per lavorare nel giro di pochissime ore. Da segnalare come la sezione inferiore dell’antenna sia smontabile e permetta di ridurre ulteriormente l’altezza dell’antenna e di utilizzare il giant drill, un’applicazione non rivestita per lavorare sotto-macchina con un grosso diametro. Tra l’altro la BG 15 H presenta un raggio di rotazione particolarmente contenuto (3,59 m) nonostante un peso operativo di 45 t.

La BG 15 H garantisce prestazioni ai massimi livelli con un tiro del cilindro di 25 t e un tiro dell’argano principale in primo strato di 14 t, ma con consumi decisamente contenuti, anche grazie a un’idraulica molto lineare e semplificata, che beneficia di manichette di grande diametro perfette per ridurre le perdite di carico. A fronte di prestazioni notevoli i consumi medi si attestano infatti a 12 l/h. La cabina è completamente insonorizzata e assicura il massimo comfort operativo. La macchina è inoltre equipaggiata con le nuove passerelle di servizio integrate laterali che consentono l’accesso in totale sicurezza al vano motore e a quello delle pompe per la manutenzione.

Bobcat lancia la nuova MT100 al Galabau 2022

Bobcat parteciperà alla fiera Galabau di Norimberga, in Germania, dal 14 al 17 settembre 2022, dove presenterà una nuova gamma di prodotti per la cura del paesaggio, giardinaggio, orticoltura, edilizia, noleggio e altri settori. Bobcat lancerà la nuova minipala cingolata MT100 e presenterà in anteprima i suoi prodotti per la falciatura. Questi ultimi fanno parte della nuova gamma di attrezzature Bobcat per la manutenzione del suolo che verrà lanciata nel 2023.

La nuova cingolata MT100

La MT100 riduce il lavoro manuale, sostituendo l’uso di carriole, pale e attrezzi manuali in molti tipi di lavoro. I cingoli della MT100 consentono di spostarsi su qualsiasi terreno senza doversi preoccupare di danni al suolo e relativi costi di riparazione.

Le dimensioni compatte della MT100 consentono di passare agevolmente attraverso cancelli o porte e facilitano il lavoro in spazi ristretti. Inoltre, molti degli accessori presenti su altre mini pale Bobcat, quali benne, scavacanali, demolitori e spazzololoni, sono compatibili con la MT100, grazie allo stesso sistema Bob-Tach standard.

Bobcat entra nella manutenzione del suolo

Per rafforzare la sua posizione nel settore delle macchine compatte, nel 2023 Bobcat debutterà sul mercato della manutenzione del suolo con una nuova gamma di prodotti che completerà il suo attuale portafoglio.

A Galabau presenterà in anteprima le nuove falciatrici, appartenenti alla gamma che comprende anche nuovi trattori compatti e attrezzature per manti erbosi, oltre a minipale cingolate, mini pale articolate (SAL) e relativi accessori.

I visitatori potranno vedere altri prodotti della gamma Bobcat, quali pale cingolate compatte, skid-steer loaders, miniescavatori, sollevatori telescopici, mini pale gommate e prodotti per la compattazione leggera.

Organizzata per la prima volta nel 1974, Galabau è la principale fiera europea per il giardinaggio, la paesaggistica e il greendesign. Per la sua portata internazionale, l’edizione di quest’anno si sviluppa su 14 padiglioni espositivi e dispone di aree esterne per le dimostrazioni dei macchinari, con oltre 1200 espositori provenienti da 37 Paesi.

Wacker Neuson: prima piastra vibrante elettrica

Nel campo delle attrezzature edili, Wacker Neuson presenta una novità assoluta: la prima piastra vibrante reversibile a batteria con azionamento diretto sul mercato, che amplia ancora una volta la gamma di applicazioni delle piastre a batteria.

Il cambio della direzione di marcia viene modificato utilizzando la collaudata regolazione idraulica come già presente per i modelli convenzionali. La piastra vibrante APU3050e, con una larghezza di lavoro di 50 centimetri e una forza centrifuga di 30 kilonewton, si distingue per la sua buona manovrabilità ed è anche ideale per l’uso in trincee strette grazie all’altezza complessiva più bassa di tutte le piastre vibranti reversibili presenti sul mercato.

Una caratteristica particolare della piastra a batteria è la trasmissione diretta della potenza DireX sviluppata da Wacker Neuson, che garantisce tra l’altro una maggiore efficienza: la piastra vibrante funziona senza cinghie trapezoidali ed è quindi completamente esente da manutenzione. Inoltre, la trasmissione diretta della potenza garantisce una maggiore durata operativa.

Un teaser della piastra a batteria APU3050e è disponibile qui:

https://youtu.be/VCS7pqyeDzk

Si potrà provare la piastra allo stand FN.915  di Wacker Neuson al Bauma.

Un grande Gruppo

La gamma di prodotti offerti da Wacker Neuson comprende vibratori interni ed esterni per la compattazione del calcestruzzo e stagge vibranti per il trattamento delle superfici, vibrocostipatori, piastre vibranti e rulli per la costipazione del terreno, apparecchiature per demolizione e taglio, illuminazione, generatori, pompe e riscaldatori, oltre a escavatori, pale gommate, pale compatte, sollevatori telescopici, mini pale e dumper nel settore delle macchine edili compatte. Con società di distribuzione e assistenza in oltre 35 Paesi, 7 stabilimenti produttivi internazionali e numerosi partner per la distribuzione e l’assistenza, la presenza di Wacker Neuson è capillare. Inoltre, Wacker Neuson offre servizi rivolti alle molteplici esigenze dei clienti. Dietro il marchio c’è Wacker Neuson Group, un gruppo internazionale con circa 6.000 dipendenti e un fatturato di 1,87 miliardi di Euro nel 2021.

Kohler Engines: ok all’uso di HVO in USA

Tutti i motori diesel di Kohler sono ufficialmente conformi all’utilizzo di HVO negli Stati Uniti, in linea con l’ASTM D975 standard. La conferma arriva dopo pochi mesi dall’annuncio
della conformità europea.

A febbraio, infatti, Kohler aveva annunciato l’approvazione dell’uso di HVO per tutti i suoi motori diesel in Europa, in linea con lo standard EN15940.
L’utilizzo di HVO, olio vegetale idrotrattato, che sia esso puro o miscelato con il diesel tradizionale, non comporta la necessità di apportare alcun tipo di modifica o aggiornamento specifico al motore. Tuttavia, rimane comunque necessario il sistema di post-trattamento dei gas di scarico dove già previsto.
A differenza dei biocarburanti tradizionali che sottraggono risorse all’agricoltura e
contribuiscono in parte alla deforestazione, l’HVO è un carburante rinnovabile che può essere prodotto da vari oli e grassi vegetali: deriva da scarti biologici e, privo di oli di derivazione fossile, è un prodotto riciclato al 100%. Inoltre, a seconda della materia prima utilizzata nella sua produzione, porta ad una riduzione delle emissioni complessive di CO2 fino al 90%. Anche le emissioni allo scarico del motore ne beneficiano direttamente, considerato il bassissimo contenuto di zolfo.

Verso un futuro più sostenibile

L’annuncio marca un ulteriore passo in avanti verso la nuova roadmap di Kohler, che in
occasione del Bauma Media Dialog di Monaco ha illustrato per la prima volta la strategia
per un futuro più sostenibile. Tra i nuovi pilastri della strategia, i carburanti alternativi hanno l’obiettivo di sensibilizzare su questa tipologia di combustibili a basso tasso di carbonio, più economici e gestibili a livello logistico. L’enfasi è, come sempre, sull’innovazione e sull’utilizzo di tecnologie che guidino l’azienda verso la transizione ecologica, senza perdere di vista le diverse necessità degli OEM, e mantenendo altissime le prestazioni dei motori massimizzando così la produttività delle macchine.