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Un “tocco” svedese con Volvo CE

per webdi Paolo Raffaelli

Toccare con mano: il ritorno ad una consuetudine che si era persa da tempo.

Il 9 ed il 10 maggio Volvo CE con il concessionario Carmi di Castelbolognese (BO) ha organizzato una 2 giorni dedicata agli operatori.

Da tempo il concetto di “toccare con mano” il prodotto si era sempre più assottigliato a causa delle condizioni dei mercati. Chi si ricorda i bei  tempi in cui il Saie di Bologna era un tutt’uno con le prove reali delle macchine che era possibile eseguire nelle aree esterne?

La due giorni di Volvo CE è stata l’occasione per Macchine Edili di farsi qualche impressione sulle nuove serie in campo, tra cui l’escavatore cingolato EC220 E-NL, la pala gommata L120-H e il mini escavatore ECR50-D.

L’impressione generale che accomuna  la prova sul campo di questi prodotti è stata che i progettisti di Volvo CE hanno lavorato tanto e bene per rendere l’idraulica di queste macchine davvero controllabile. Se con la serie C erano passati dal negative al positive control sugli escavatori con notevole miglioramento della precisione, sulla serie E hanno raggiunto livelli davvero impressionanti con una rinnovata gestione dei modi operativi.

Escavatore EC220E–NL

TestoLa versione in campo della serie E era la NL, Narrow Long Carriage la configurazione per eccellenza nel mercato italiano della classe Construction di escavatori. Una volta a bordo le prime due cose che ci colpiscono sono la silenziosità e la rinnovata gestione della macchina. Per quanto riguarda la cabina si possono muovere solo alcuni appunti alle doppie e triple funzioni di alcuni pulsanti come per il tastierino numerico integrato in altre funzioni ed all’ingombro di alcune plastiche, ma la silenziosità ed il comfort hanno sono davvero di alto livello. Adesso viene adottato un altro concetto nell’uso dei Modi Operativi, si parte sempre in ECO Mode per poi salire di potenza, escludendolo quando si deve lavorare alla massima potenza: si parte dal basso e si  aumenta anziché fare  il contrario come fatto fino ad oggi.

SinistraMassima attenzione alle economie d’esercizio di default nell’escavatore. Pur lavorando  solamente su terreno mosso e poco compatto, abbiamo potuto apprezzare la silenziosità di questa macchina anche al massimo delle prestazioni, e la dolcezza dell’idraulica che consente di lavorare in maniera millimetrica senza strappi o incertezze nei movimenti. DestraI manipolatori sono davvero precisi ed ergonomici e consentono movimenti dolci e progressivi senza affaticamenti alle articolazioni, anche dopo diverse ore di lavoro. Sullo scavo laterale, con benna di grande capacità sarebbe stato utile avere un po’ di peso in più sul carro in modo da aumentare la già buona stabilità portandola  così ai massimi livelli. Range Peso Operativo: 20,6 /25,8 TonPotenza: 175 CVForza Rottura Dente Benna: 165/174 kN

Pala Gommata L 120 H

TestoIl nome Volvo CE, sinonimo da sempre di pala gommata non si è smentito con la nuova serie H. Quella che  abbiamo visto in campo montava la classica trasmissione Auto a 4 rapporti con adeguamento automatico al primo in fase di spinta o quando serve la massima potenza; purtroppo non era equipaggiata con l’efficientissimo OptiShift che su questo modello è offerto solo come optional.

SinistraIn cabina le doppie levette di comando per l’attrezzatura, comando benna e comando bracci, sono ben disposte e spaziate tra loro in modo da controllare in punta di dita tutti i leverismi. Il motore,  pur affrontando il cumulo di terra in maniera un po’ rude, non ha evidenziato cali di potenza e coppia continuando ad erogare in maniera lineare durante tutte le fasi. DestraAnche su questa serie i progettisti Volvo si sono concentrati sul comfort in cabina, con un’ottima insonorizzazione ed un sedile in grado di assorbire ogni contraccolpo, anche su fondi dissestati come quelli delle cave. Range Peso Operativo: 20,7 Ton – Potenza: 276 CVCarico Operativo: 6.400 kg

Mini Escavatore ECR 50 D

TestoLa nuova serie D di escavatori compatti di Volvo compie un notevole passo avanti rispetto alla precedenti, sia sotto il profilo estetico che prestazionale. Anche sulla gamma dei piccoli il costruttore svedese ha svolto un eccellente lavoro per quanto riguarda l’idraulica. Il sistema idraulico, unito alla buona qualità dei controlli e degli attuatori fornisce una precisione ed una dolcezza dei movimenti ai vertici della categoria.

SinistraQuesta controllabilità si riflette ovviamente sulla stabilità generale della macchina evitando sobbalzi o contraccolpi indesiderati che stancherebbero l’operatore dopo lunghi turni. Sullo scavo frontale e su quello laterale la macchina risulta molto performante evidenziando solo alcune indecisioni sulla forza di rotazione. DestraPur trattandosi di una versione preliminare per i test, l’unica pecca riguarda alcune lacune in cabina come i sistemi di apertura/chiusura vetrate e portiera, le regolazioni dei comandi e la visibilità del computer di bordo che resta nascosto. Range Peso Operativo: 5,0  Ton –  Potenza: 41,8 CVForza Rottura Dente Benna3.612 daN

Con Liebherr il sollevamento è in tandem

per web“Anthem of the Seas” è la più grande nave da crociera mai costruita in Germania ed è lunga 348 metri. Naviga battendo bandiera americana dall’aprile scorso e può ospitare 4180 passeggeri e un equipaggio di 1500 persone.

Per trasportarla  fuori dalla Hall 2 dei cantieri navali  Meyer di Papenburg (Bassa Sassonia, a, confine tra Germania e Olanda), l’impresa Gertzen ha utilizzato  due autogru Liebherr LTM 1750-9.1  da 750 ton una di proprietà l’altra noleggiata dalla società Thomen.

SinistraViste le dimensioni delle nave la gondola “North Star” di 110 tonnellate che porta i passeggeri ad un’altezza di 90 metri sopra il livello del mare è stata installata alla sommità del ponte solo dopo un lungo lavoro in notturna ad opera delle due autogru.

A complicare il già difficile compito sono intervenute le condizioni meteo, con  violente raffiche di vento che hanno ritardato il già stringato programma dei lavori.  Solo alle 3 del mattino  il lavoro è stato completato, seguito con curiosità da centinaio di curiosi.

La nuova tutto terreno LTM 1750-9.1 viene esposta per la prima volta al Bauma 2013. L’autogrù da 750 t completa la gamma Liebherr compresa tra i modelli LTM 1500-8.1 e LTM 11200-9.1. Uno dei vantaggi di questa nuova autogrù Liebherr sono i tempi di allestimento piuttosto ridotti ed è stato indubbiamente questo uno dei motivi che l’hanno fatta preferire ad altri modelli in questo spettacolare lavoro di sollevamento.

Grazie all’ampia disponibilità di equipaggiamento, questa gru può essere utilizzata nelle situazioni più svariate. Con il braccio telescopico da 52 m, il sistema tirantato Y nonché i vari falconi tralicciati la gru può essere allestita con diversi sistemi braccio e raggiungere altezze sotto gancio fino a 154 m e raggi di lavoro fino a 112 m. Il falcone a volata variabile può essere montato con elementi da 3,5 m ciascuno fino a 91 m. Il falcone fisso tralicciato raggiunge un massimo di 62 m ed è inclinabile (idraulicamente come optional) anche sotto carico. Uno speciale falconcino con una portata di 56 t è disponibile per l’utilizzo sia con il braccio telescopico, sia con falcone fisso che a volata variabile. Per tutti i falconi sono previste in ogni caso delle tabelle di carico inserite nel limitatore LICCON.

TestoIl braccio tirantato Y aumenta notevolmente le portate della LTM 1750-9.1, soprattutto nel caso in cui si utilizzino sistemi di braccio lunghi; tale incremento deriva dal miglioramento della stabilità laterale. Un sistema di funi, la cui lunghezza è gestita da dei cilindri, permette di mantenere il braccio, costantemente sotto sollecitazioni laterali, sempre in una posizione diritta.

 

Nel carro la trazione della LTM 1750-9.1 è comandata da un motore Diesel a otto cilindri Liebherr da 500 kW / 680 CV e un convertitore di coppia 3.000 Nm. Cambio a 12 marce ZF-TC-Tronic. Per movimenti di manovra in cantiere è previsto anche un convertitore di coppia. Come freno rallentatore sono previsti sia un Intarder integrato nel cambio, che un freno elettrico a correnti parassite (TELMA). Come tutte le gru tutto-terreno Liebherr attualmente in produzione, anche la LTM 1750-9.1 è dotata di freni a disco  che contribuiscono a rendere la gru più sicura.

La sovrastruttura è dotata invece di motore diesel Liebherr a 4 cilindri in linea da 270 kW / 367 CV e una coppia massima di 1.720 Nm. Le movimentazioni della gru vengono garantite da comandi servoassistiti e gestititi diesel-idraulicamente attraverso cinque pompe a pistoni assiali a portata variabile. Gli argani e la rotazione ralla vengono gestiti da un sistema idraulico a circuito chiuso al fine di migliorare la manovrabilità. Sono possibili contemporaneamente quattro movimentazioni di lavoro.

Federbeton & C. Tutti insieme appassionatamente

per webFederbeton ha partecipato per la prima volta quest’anno con le sue associate – Aitec, Atecap, Assiad, Conpaviper, Assoprem e Ucomesa – al Word of Concrete Europe 2015 (WOC Europe) nell’ambito del salone Intermat, da poco concluso a Parigi.

L’esposizione di tutta la filiera del calcestruzzo è stata organizzata per la prima volta in Europa dal 20 al 25 aprile, in occasione dell’appuntamento mondiale per macchine, attrezzature, tecniche e materiali per l’edilizia.

Integrato all’ interno di Intermat sotto lo slogan “Be Concrete”, il WOC Europe ha rappresentato una vetrina importante per il settore a livello internazionale.

Oltre 55mila professionisti registrati quest’anno e più di 1400 aziende espositrici nei 62 mila metri quadrati che hanno ospitato numerose conferenze dedicate al calcestruzzo.

2014 woc logoDopo il successo del Saie, si amplia così a livello internazionale la collaborazione tra Federbeton e le circa 500 aziende rappresentate con le manifestazioni legate alla filiera, volte a creare una nuove opportunità di confronto con gli operatori pubblici e privati dell’industria delle costruzioni con l’obiettivo di stimolare la collaborazione e la riflessione sui temi dell’industria edilizia e dell’innovazione tecnologica di prodotto.

Al centro della manifestazione, il cemento e il calcestruzzo, materiali “intelligenti” in grado di rispondere con performance innovative ed ecologiche alle nuove esigenze nella direzione della rigenerazione urbana, dove le aziende della filiera del cemento e del calcestruzzo associate a Federbeton possono giocare un ruolo di primo piano, forti del proprio know how nello sviluppo di sistemi innovativi di prodotto e di processo.

testoLa filiera del cemento e del calcestruzzo è infatti pronta a cogliere la sfida di un cambiamento del ciclo edilizio incentrato sulla rigenerazione dei tessuti urbani, ripensando un insieme organico di interventi sulle prestazioni degli edifici, nonché sulla viabilità che rispondano alla domanda di qualità, sicurezza e risparmio energetico.

edilizia%20bisFederbeton è la Federazione delle Associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo armato. Le attività di questi settori esprimono al livello nazionale il 7% del fatturato e il 10% del Pil del mercato delle costruzioni, con 14 miliardi di fatturato e oltre 50.000 addetti. Nata nel 2008 e aderente a Confindustria, si propone di rappresentare e tutelare, nei rapporti con le Istituzioni nazionali ed europee, gli interessi comuni degli Associati, promuovendo interventi idonei per lo svolgimento dell’attività imprenditoriale e di settore, svolgendo attività di studio e di ricerca, favorendo la collaborazione ed il coordinamento tra le Associazioni federate attraverso la promozione di attività ed iniziative, per ottimizzare l’uso delle risorse ed accrescere la coesione del sistema federativo interno.

Associate a Federbeton rispettivamente: Aitec (Associazione Tecnico Economica del Cemento), Atecap (Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato), Assiad (Associazione Italiana Produttori di Additivi e Prodotti per Calcestruzzo) , Conpaviper (Associazioni del Settore delle Pavimentazioni Industriali), Assoprem (Associazione delle Travi Prefabbricate Reticolari Miste, Ucomesa (Associazione delle Aziende Italiane Produttrici di impianti e Macchine da Cantiere) e Sismic (Associazione Tecnica per la Promozione degli Acciai Sismici per il Cemento Armato).

Ecomondo in Sudafrica

per webDal 20 al 22 maggio la più importante fiera italiana dedicata all’ambiente sarà protagonista ad Indutec, dove curerà la nuova sezione Waste&Recycling Africa.

Nell’ambito del salone della tecnologia industriale di Johannesburg le imprese italiane coordinate da Ecomondo si garantiranno una porta di accesso verso un Paese che vede il settore ambientale al centro delle politiche di investimento del Paese.

“Per le imprese italiane – spiega Simone Castelli, direttore business unit Rimini Fiera – sarà un’ottima occasione per creare nuove relazioni, conoscere un’economia che guarda alla green economy con attenzione e risorse economiche e proporre il nostro approccio avanzato, oltre che il nostro sapere. A Johannesburg abbiamo allestito una vera e propria piattaforma commerciale sulla quale approderanno le imprese e dalla quale arriveranno ad Ecomondo buyer profilati per incontrare il sistema italiano a novembre prossimo”.

Alessandra Astolfi
Alessandra Astolfi

Accanto all’area espositiva prosegue Alessandra Astolfi, project manager di Ecomondoporteremo a Johannesburg il ‘sapere italiano’ sull’ambiente, proponendo un calendario di convegni con l’illustrazione delle best practice del nostro Paese”.

Autorevoli relatori proporranno contenuti sulla gestione dei rifiuti nelle grandi città, i sistemi di gestione dei rifiuti biodegradabili e il processo del riuso, la gestione del rifiuto organico, il recupero delle plastiche e le potenzialità della bioplastica. Spazio anche alla descrizione delle politiche dell’Unione Europea e alla descrizione del sistema Conai, esempio virtuoso di gestione dei rifiuti da imballaggio”.

 L’appuntamento di Johannesburg rientra nel programma internazionale del quale Ecomondo (Rimini Fiera, 3-6 novembre 2015) è protagonista in questi mesi con nuove esposizioni nelle aree del mondo più interessanti per le imprese italiane. Ad Indutec si aggiunge infatti, dall’11 al 13 novembre 2015, FIMAI ECOMONDO BRASIL che sarà presentata in maggio a San Paolo, metropoli sede della fiera. Un terzo progetto espositivo internazionale sarà invece presentato a giugno nell’ambito di EXPO.

Nel frattempo prosegue il programma di 53 appuntamenti, in 4 continenti, per favorire il business delle imprese italiane e il loro processo di internazionalizzazione tramite l’incontro con istituzioni, associazioni di categoria, colossi industriali e media, oltre che l’intervento a congressi internazionali sull’ambiente

Metti una sera a cena (con VENPA GV 3)

per webdi Daniela Grancini

Cosa c’entra il film “cult” di Giuseppe Patroni Griffi, del 1969, con la memorabile colonna sonora di Ennio Moricone con il Gruppo Venpa 3? L’accostamento non è azzardato: immaginiamo una bella casa d’epoca con terrazzo a Milano, in pieno periodo Expo (“Nutrire il pianeta”) , il maggior portale italiano di home restaurant e un protagonista del noleggio.  Mixiamo gli ingredienti e il risultato è l’evento davvero speciale che il Gruppo Venpa 3 ha organizzato nel capoluogo lombardo: la prima tappa di un percorso che si svilupperà nell’arco di cinque anni e che, partendo dal gusto, coinvolgerà via via tutti i cinque sensi, vista, olfatto, udito, tatto, in una sorta di marketing sensoriale che avvicinerà Venpa 3 ai clienti in maniera innovativa e creativa.

Mendes Migotto
Mendes Migotto

“Innovazione e creatività sono due parole che ci piacciono”, ha spiegato Mendes Migotto, amministratore delegato del Gruppo Venpa 3, sorseggiando un ottimo Friulano delle Cantine Zorzettig. “Si sposano perfettamente con la cucina, che è creativa per eccellenza e anche con il noleggio che deve essere innovazione continua da portare ai nostri clienti. Questa iniziativa vuole sottolineare un nuovo modo di stare con loro e con il nostro stesso staff, un momento diverso di incontro fuori dal cantiere, una pausa conviviale e coinvolgente. In tutti i (cinque) sensi”.

Famiglia, filo conduttore

Il Gruppo Venpa 3, come ha sottolineato una delle figlie del fondatore, Enrica Pege è nato nel 1981 ed è stata una delle prime società in Italia  ad introdurre il noleggio  di piattaforme aeree mobili anticipando quello che è l’attualissimo concetto di “sharing economy”: un bene non deve essere necessariamente acquistato ma può essere noleggiato (e quindi condiviso con altri), per la durata necessaria di utilizzo.

Gianluca, AD di Gnammo, mentre illustra le caratteristiche del portale
Gianluca, AD di Gnammo, mentre illustra le caratteristiche del portale

La novità, come ha sottolineato Gian Luca Ranno, amministratore delegato di Gnammo, nata nel 2012, che ha al suo attivo collaborazioni con brand famosi come Barilla e Ferrarelle, è costituita dal fatto che questa è la prima volta che l’iniziativa viene estesa a un marchio “no food”

Nicola Grudina, direttore commerciale del Gruppo Venpa 3
Nicola Grudina, direttore commerciale del Gruppo Venpa 3

Organizzare l’evento in una casa privata, in famiglia appunto (complice la cuoca Luisa Grosser con il fratello Fritz di Quicuoca, che ha cucinato splendidi piatti) è stato quindi un po’ come tornare alle radici e recuperare quella dimensione di intimità familiare che è stata sempre presente nel Gruppo Venpa 3 fin dagli esordi.

Nicola Violini, AD di Haulotte Italia
Nicola Violini, AD di Haulotte Italia

Quella organizzata a Milano è la prima di una serie di 10 serate programmate nel nord Italia che culmineranno il 12 giugno a Venezia in una grande festa in cui il “social eating”  (cioé persone che non si conoscono ma che socializzano davanti a un buon bicchiere di vino) la farà da padrone ancora una volta e vedrà riuniti in un evento conclusivo utilizzatori dei servizi e delle macchine del gruppo Venpa 3 e lo staff aziendale. Il tutto è stato preceduto dalla redazione, da parte dell’Azienda di Dolo, di un ricettario in cui tutti i dipendenti sono stati coinvolti, dai meccanici ai direttori marketing.

All’insegna del (buon) gusto.

 

FPT Industrial a Expo 2015

 

per webFPT Industrial, innovativa compagnia leader di mercato per la produzione di motori a metano, ha portato la propria esperienza al workshop internazionale “The Biogas Done Right Model” svoltosi a Expo Milano 2015.

Oscar Baroncelli, Product Manager di FPT Industrial, ha partecipato alla tavola rotonda assieme a colleghi specialisti nel campo del Biogas, presentando sul tema “I motori a metano di FPT: la strada verso prestazioni superiori e basse emissioni”.

SinistraCon 25 anni di esperienza e più di 25.000 unità a metano vendute, FPT Industrial vanta la più ampia gamma di motori disponibile sul mercato. Tra le tecnologie attualmente disponibili e utilizzabili per lo sviluppo di motori CNG figurano principalmente la combustione stechiometrica, la combustione magra e la doppia alimentazione diesel e CNG. Sin dall’inizio, FPT ha scelto la combustione stechiometrica, l’unica soluzione veramente fattibile ed economicamente efficiente disponibile oggi che soddisfi i limiti d’emissione Euro VI.

Oltre ad offrire una vasta gamma di motori a metano per veicoli commerciali, autobus e veicoli speciali, FPT sta inoltre sviluppando soluzioni pensate per il settore off-road, che, al momento, New Holland sta testando sul suo prototipo T6.140 Methane Power. Questo rappresenta un passo fondamentale nella direzione dell’Azienda Agricola Sostenibile, un’idea che sia basa sulla capacità delle aziende agricole di produrre energia a partire da risorse naturali, in questo caso biomasse, che a loro volta alimentino i macchinari agricoli e l’azienda stessa.

Organizzata da CNH Industrial, global partner di Expo Milano 2015, e in collaborazione con gli altri brand di proprietà del gruppo e con il Consorzio Italiano Biogas (CIB) , la tavola rotonda si è conclusa con una visita al padiglione di New Holland Agriculture dedicato all’Azienda Agricola Sostenibile, dove è in esposizione il motore top di gamma di FPT Industrial, il Cursor 16.

Oltre alla presenza del Cursor 16, le unità di FPT Industrial motorizzano anche i mezzi di trasporto e per la logistica forniti dai brand di CNH Industrial per Expo Milano 2015.

Una Case 1021F  fa l’inglese

per webBurlington Stone, uno dei produttori principali di pietra naturale e lastre di ardesia del Regno Unito, ha recentemente acquistato una nuova pala gommata Case 1021F, fornita dal concessionario Case Dennis Barnfield del Lancashire (contea dell’Inghilterra del nord-ovest).

TestoL’impresa gestisce undici cave e utilizza macchine Case da 17 anni. “Le macchine Case ci hanno sempre dato una buona produttività e la potenza di questa nuova pala è perfetta per movimentare i grandi blocchi di ardesia che estraiamo,” racconta Ian Kelly, Responsabile di cava di Burlington Stone. “Abbiamo anche un’ottima relazione con Dennis Barnfield. Se abbiamo un problema o una necessità, fanno sempre del loro meglio per aiutarci.”

TestoLa pala gommata 1021F da 24,6 tonnellate lavorerà alla cava Kirkby-in-Furness nella regione della Cumbria, vicino a Carlisle, e caricherà i blocchi di pietra sui camion a bordo dei quali raggiungeranno i luoghi di lavorazione.

Progettata per lavorare nei duri ambienti delle cave e degli inerti, la pala 1121F offre consumi contenuti, elevata affidabilità e sicurezza e prestazioni ai vertici della categoria grazie a un motore  da 320 cavalli, alla tecnologia di raffreddamento avanzata e al carico benna elevato.

Freightliner Inspiration Truck: roba da Guinness!

 

Daimler Trucks` “Infinite Inspiration” Technology Premiere took place on May 5th and 6th 2015 in Las Vegas. In a spectacular ceremony at Hoover Dam Daimler Trucks North America presented the Freightliner Inspiration Truck with Highway Pilot. It is the first autonomous driving truck licensed for public roads in Nevada. Am 05. und 06. Mai 2015 fand in Las Vegas die Daimler Trucks Technologiepremiere unter dem Motto „Infinite Inspiration“ statt. Im Zuge einer spektakulären Zeremonie auf der Hoover-Talsperre präsentierte Daimler Trucks North America den Freightliner Inspiration Truck mit Highway Pilot – den ersten autonom fahrenden Lkw mit Straßenzulassung in Nevada.

A 80 anni dalla sua inaugurazione, la famosa diga Hoover ha ospitato la  world première di Freightliner Inspiration Truck. La diga di Hoover, che trattiene miliardi di litri d’acqua e produce l’energia per Las Vegas e la California, ha offerto lo sfondo per il più importante progetto di videoproiezione mai realizzato in Nord America. La proiezione, che ha impegnato ben 1.17 milioni di lumen, ha permesso al Freightliner di scrivere il proprio nome nel Guiness World Records™ per la più imponente videoproiezione mai realizzata. Con l’evento Freightliner Inspiration Truck, Daimler ha presentato il primo truck al mondo con guida autonoma, abilitato ad operare su strade pubbliche nella storica diga arc-gravity di cemento del Nevada.

“Con il Freightliner Inspiration Truck presentiamo il primo veicolo industriale al mondo capace di guidare da solo, autorizzato ad operare su strade pubbliche. Ancora una volta ricopriamo un ruolo pionieristico dal punto di vista tecnologico, continuando a lavorare affinché la tecnologia autonomous driving nel trasporto a lungo raggio raggiunga gli standard necessari per la produzione di serie. Non posso che essere orgoglioso dello straordinario risultato raggiunto dal team di Daimler Trucks”, ha dichiarato Wolfgang Bernhard, Membro del Board of Management di Daimler AG, Daimler Trucks and Buses.

Il Freightliner Inspiration Truck si basa sul modello di serie USA Freightliner Cascadia Evolution, al quale è stata aggiunta la tecnologia Highway Pilot, con radar frontale, una sofisticata telecamera e sistemi di assistenza già in uso, come il Tempomat con regolazione della distanza (Adaptive Cruise Control+) già utilizzato su Mercedes-Benz Actros. Per l’omologazione alla guida su strade pubbliche in Nevada le dotazioni tecnologiche sono state ulteriormente perfezionate, verificando in modo rigoroso l’esistenza di un’eccellente interazione fra i componenti. Il Freightliner Inspiration Truck ha così preso parte in Germania alla cosiddetta Marathon Run, durante la quale ha percorso oltre 16.000 chilometri su un circuito di prova.

E240PX: di mille in mille 

Foto 3Quando si dice “avere i numeri”. La piattaforma aerea E240PX di GSR sembra proprio avere un appuntamento con le grandi occasioni: durante l’APEX 2011, dove venne presentata la prima volta, fu la 6000sima macchina consegnata ad un cliente da parte dell’azienda riminese; in questi giorni la numero 7000 ha preso la strada della Germania dove ha trovato casa presso la Dolleck Arbeitsbühnen di Varel,‏ noleggiatore e cliente storico di Rothlehner e già possessore di una E210PX.

TestoMa fortuna e successo non vengono per caso. Questa doppia articolata completamente idraulica con altezza di lavoro di 23,30 m, sbraccio di 11 m – continua a riscuotere grande interesse in Italia come all’estero, grazie ad importanti qualità: robustezza, semplicità d’uso e manutenzione, precisione e un’affidabilità che ne mantiene inalterato il valore nel tempo.

Caratteristiche che abbinate al veloce servizio di assistenza e ricambi, consolidano la fiducia del cliente tedesco nel costruttore di Rimini. La E240PX è stata consegnata al sig. Bernhard Dolleck (a destra nella foto) da Sven Illgen, venditore di Rothlehener.

Un costruttore che pianifica il suo futuro (e quello dei suoi clienti)

Programmare il proprio futuro è una qualità di pochi.

Saperlo fare in modo organico e senza mai smettere di crescere è cosa decisamente rara.

Una dote che, purtroppo, manca completamente al sistema Italia e non permette alle aziende nazionali di crescere come meriterebbero.

Se c’è un costruttore che, a dispetto dei cicli economici, ha sempre programmato in modo ferreo il proprio futuro, è sicuramente Caterpillar.

La scuola nord americana in fatto di brand marketing è un’arma potentissima che i dirigenti del colosso “made in USA” sanno sfruttare molto bene.

CATERPILLARLa chiara riconoscibilità del marchio e la stabilità nel tempo, insieme alla forza dirompente del dollaro, hanno posto le basi affinché i piani di sviluppo del costruttore di Peoria mettesse le ali e staccasse nettamente i diretti concorrenti.

Questo grazie a un profilo qualitativo mediamente costante dei suoi prodotti, alla capacità di supportare i concessionari nei momenti di maggiore difficoltà, a oculate e strategiche politiche di acquisizione.

Dalla italianissima Bitelli fino alla leggendaria Bucyrus, Caterpillar ha nel tempo allargato la propria gamma di prodotti fino ad essere un vero costruttore full-liner con una offerta mirata a soddisfare le richieste di tutti coloro che, in qualche modo, devono usare una macchina per eseguire un lavoro nel settore delle costruzioni, delle estrazioni minerarie o nel settore forestale.

Una programmazione e una stabilità che “regala” ai propri clienti un valore aggiunto incalcolabile.

CATERPILLAR (4)Tutto questo permette di potersi anche sbagliare, ogni tanto, con scelte progettuali non sempre lungimiranti ma che troveranno comunque un supporto nei momenti in cui il cliente dovesse avere dei problemi.

Una tradizione e una solidità di questo tipo non si improvvisano dall’oggi al domani ma con una perseveranza che parte da lontano e che ha saputo realizzare una visione di lungo periodo.

Caterpillar è un costruttore che pianifica il suo futuro e quello dei suoi clienti.

Non è solo questione di tempo o di forza economica. Se fossi così semplice anche altri avrebbero potuto fare un percorso di questo tipo.

Si tratta di saper andare oltre per dare quel supporto di cui la rete vendita ha sempre e fortemente bisogno.

Si tratta di saper dare quella continuità e quella presenza sul territorio che lega fortemente l’utilizzatore finale con il marchio.

CATERPILLAR (5)Si tratta di avere una visione che vada al di là della convenienza del momento e che richiede costanza e sopportazione anche quando le cose non vanno sempre per il verso giusto.

Si tratta di saper dare non solo macchine ma soluzioni a dei problemi specifici.

Si tratta di saper formare una vera e propria comunità che non conosce confini nazionali e dialoga in modo continuo.

Tutto questo è possibile solo con un lavoro costante nel tempo e che costruisce la tradizione e la storia di cui Caterpillar può farsi vanto.

Peccato che altri costruttori, nonostante le occasioni ci siano state e ci siano ancora, non siano stati in grado di fare la stessa cosa.

Staremo a vedere cosa sapranno fare in futuro.

Per ora chi ha la necessità di lavorare in modo programmato e ovunque nel mondo sa perfettamente a chi rivolgersi.CATERPILLAR (3)