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Fassi Gru: cinquantesimo con i dealer

per webUna tre giorni intensa ha visto raccogliersi attorno a Franco e Giovanni Fassi 60 distributori provenienti da tutto il mondo dove Fassi Gru è presente con la sua struttura commerciale; con loro, oltre a tutto il management, i vertici delle consociate Marrel, Cranab e Jekko. Con il Meeting Rome 2015 si è voluto celebrare il 50° Anniversario dell’azienda in un’atmosfera conviviale, segnata dal comune obiettivo di guardare al passato per trovare rinnovate motivazioni per puntare a nuovi traguardi.

Franco Fassi, il fondatore, ha ripercorso la storia di Fassi Gru: “Vedo questa grande sala gremita e ripenso alla prima convention Fassi nell’ottobre del 1980 ad Amalfi, sono passati da allora trentacinque anni. Eravamo un piccolo gruppo nel 1980 e se lo confronto con quello così numeroso che trovo qui davanti a me, rilevo la grande evoluzione di questa azienda”. E, come aveva già avuto modo di ricordare: “questo anniversario dei 50 anni Fassi, in realtà non festeggia la nascita dell’azienda, ma la nascita del nostro amore per le gru.

testoIl CEO di Fassi Gru, Giovanni Fassi, ha annunciato il prossimo lancio di nuovi modelli a completamento del rinnovo della gamma piccola e le future strategie commerciali del gruppo. Un richiamo alle sfide che attendono Fassi Gru, nell’immediato come nei prossimi anni durante il meeting. Mentre nel discorso di chiusura dell’incontro ha dichiarato “Oggi siamo qui tutti per celebrare la nostra storia, 50 anni di sviluppo, 50 anni di crescita, 50 anni di successo, 50 anni di risultati, 50 anni di stabilità. Credo che queste celebrazioni dovrebbero rappresentare anche un’opportunità per discutere sul nostro futuro e ripensare i nostri paradigmi”.

Komatsu acquisisce Lehnhoff Hartstahl

per webKomatsu Europe International e la famiglia Lehnhoff hanno siglato un accordo per l’acquisizione al 100% da parte di Komatsu Europe International NV. delle quote di Lehnhoff Hartstahl GmbH & Co.KG, Lehnhoff Vermogensverwaltüngs GmbH & Co.KGLehnhoff GmbH.

Una transazione, fruttuosa per entrambe le parti, decisa da Komatsu per espandere ulteriormente il proprio portafoglio di prodotti e grazie alla quale Lehnhoff  potrà beneficiare della presenza globale del marchio Komatsu e della sua forza economica e tecnologica.

AttaccoKomatsu è il secondo produttore al mondo di macchine per le costruzioni e l’industria mineraria, con filiali ovunque. La multinazionale giapponese occupa oltre 47000 persone in tutto il globo e il fatturato mondiale ammonta a oltre 14 miliardi di euro.

Komatsu Europe ha poli produttivi e commerciali in Belgio, Germania, Regno Unito, Italia e Scandinavia. Il quartier generale che coordina le operazioni in Europa è ubicato a Bruxelles.

Lehnhoff Hartstahl è una società privata con sede a Baden-Baden, Baden Wurttemberg, in Germania ed è conosciuta per i suoi attacchi rapidi. Ha un fatturato di 35 milioni di euro e i suoi 176 addetti verranno inglobati integralmente in Komatsu, mentre il brand  Lehnhoff continuerà a venire utilizzato.

Si tratta di una “win-win paertnership” in cui entrambe le società potenzieranno le rispettive competenze tecnologiche  e le proprie reti distributive.

JCB: la prima volta in Italia del JS20 MH

 

aperturaGrazie allo sviluppo continuo di prodotti nuovi e specializzati come quelli della gamma JCB Wastemaster e all’attività incessante di concessionari capaci e professionali quale è, per esempio, META, JCB è oggi un partner di eccellenza per un settore in grande espansione come quello della gestione e riciclaggio dei rifiuti, e mette a segno un colpo vincente con la consegna del primo movimentatore JS20 MH sul mercato italiano.

Sono ormai numerose le esperienze maturate da JCB in questo ambito; fra queste, la C.R. di Sannazzaro de’ Burgondi (PV), società attiva nel campo dello stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, che nelle sue attività mette quotidianamente in campo ormai da alcuni anni un importante parco macchine del costruttore britannico, interamente fornito dal concessionario  META di Codevilla (PV).

testoLa C.R. opera in un sito che si estende per circa 30.000 metri quadrati, dimensioni che ne fanno il quinto impianto privato autorizzato in Lombardia, e provvede al trattamento di tutte le tipologie di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, che ad oggi rappresentano circa l’85% delle attività. La gestione di così ingenti volumi di materiali comporta naturalmente importanti attività di movimentazione; ed è proprio in tale ambito che la squadra di macchine operatrici JCB al lavoro all’interno dell’impianto, supportate dalla puntuale assistenza fornita da META, fa valere tutte le sue eccellenti doti prestazionali. “Al momento il nostro parco macchine comprende alcuni modelli JCB – spiega Simone Zorzan, Amministratore unico C.R. –. Fra questi, in particolare, gli ultimi ingressi sono un carrello elevatore Teletruk 30D 4×4 dotato di braccio telescopico adibito alle operazioni di carico e scarico, un movimentatore telescopico 550-80 WM e un movimentatore di materiali JS20 MH da 20 tonnellate, anch’esso specificamente dedicato al settore della raccolta e del riciclaggio dei rifiuti, di cui siamo stati il primo acquirente italiano”.

sinistraProprio il movimentatore JS20 MH rappresenta, per le sue particolarità e l’elevato livello di specializzazione, uno dei fiori all’occhiello del parco macchine C.R. “Oltre a una eccellente robustezza, marchio di fabbrica delle macchine JCB – sottolinea Giuseppe Bosco, Direttore impianto C.R. -, a colpirci è stata soprattutto la sensibilità e precisione evidenziate dal JS20 MH nelle operazioni di movimentazione, cosa che permette di gestire queste delicate fasi in modo ottimale e, non ultimo, in assoluta sicurezza. In questa ottica un elemento chiave è rappresentato dalla cabina a sollevamento idraulico, che offre un’eccellente visuale all’operatore anche all’interno di container e semirimorchi, limitando il rischio di danni e errori di carico”.

TeletruckAltrettanto soddisfacenti le performance evidenziate dalle altre due punte di diamante del parco macchine C.R., il movimentatore telescopico 550-80 WM e il carrello elevatore Teletruk.

Date le peculiarità dei cicli di lavoro gestiti all’interno dell’impianto, anche un’assistenza puntuale rappresenta un parametro determinante nella scelta di una macchina. Massima, anche sotto questo aspetto, la soddisfazione per i puntuali servizi forniti da META a supporto del parco macchine JCB presente all’interno dell’impianto: “Per le nostre attività – sottolineano Zorzan e Bosco -, i fermi macchina, oltre a rappresentare un costo rilevante, rischiano di impattare negativamente sulla regolarità del ciclo di lavorazione. Sotto questo punto di vista i puntuali e tempestivi servizi di manutenzione offerti da META sono una garanzia, consolidata negli ormai molti anni di lavoro comune con la concessionaria, e hanno rappresentato un elemento decisivo nella scelta di riconfermare la nostra fiducia al marchio JCB e alla sua rete commerciale”.

testoStorica concessionaria JCB e realtà tra le più importanti del Nord Italia nel campo della vendita e del noleggio di attrezzature per la cantieristica, il movimento terra e il settore industriale, la META di Pavia deve una parte importante del proprio successo alla capacità di evolversi continuamente. Una filosofia aziendale promossa con forza anche grazie al ricambio generazionale che ha caratterizzato gli anni più recenti dell’attività di META e che oggi vede al timone dell’azienda le due figlie del fondatore, Paola ed Elisa Taini. Questo nuovo approccio ha portato META a imboccare negli ultimi anni due direttrici ben precise: la promozione delle attività di noleggio e l’attenzione ai mercati emergenti come quello industriale e del trattamento rifiuti.

Nella foto, da sinistra: Massimo Colombo (Area Manager META) Simone Zorzan (Amministratore unico C.R.), Elisa Taini (Direzione Commerciale META), Giuseppe Bosco (Direttore impianto C.R.), Carlo Biella (JCB Product Manager).
Nella foto, da sinistra: Massimo Colombo (Area Manager META) Simone Zorzan (Amministratore unico C.R.), Elisa Taini (Direzione Commerciale META), Giuseppe Bosco (Direttore impianto C.R.), Carlo Biella (JCB Product Manager).

La consolidata partnership fra JCB e META, che data ormai dal 1996, ha rappresentato un solido terreno che da ottimi frutti. Come conferma Elisa Taini, Direzione Commerciale META: “La reciproca fiducia che da sempre caratterizza il rapporto con JCB rappresenta non solamente un punto di forza per la nostra struttura, riconfermato anche nella transizione  generazionale che stiamo vivendo, ma anche e soprattutto una garanzia di solidità e presenza per i nostri clienti; fra questi C.R., che proprio nell’affidabilità della nostra azienda ha trovato il necessario punto di riferimento per tutte le sue esigenze. Tra queste, il nuovo movimentatore JCB JS20 MH del quale orgogliosamente abbiamo venduto il primo esemplare giunto in Italia.

Anteprima mondiale per Liebherr

per webdi Daniela Grancini

Presentate in Scozia le nuove pale gommate Liebherr XPower di grandi dimensioni. Un concetto progettuale che costituisce una pietra miliare nel settore delle pale gommate.

Sotto un cielo scozzese variabile ma di grande impatto visivo ed emozionale, ospiti dell’impresa di demolizioni e riciclaggio Reigart Contracts Ltd nelle vicinanze di Glasgow, abbiamo potuto vedere in anteprima mondiale  e in più applicazioni, le nuove pale gommate Liebherr  XPower L 550 e L 566 di grandi dimensioni con benna standard di 3,2 fino 6,0 metri cubi, progettate da Liebherr-Werk Bischofshofen GmbH.

Prima di essere ufficialmente presentate, le nuove macchine sono state messe alla prova nelle condizioni applicative più disparate: cave, segherie, cantieri di riciclaggio, impianti di compostaggio, attività portuali…testando i vari tipi di carico, in condizioni diverse, totalizzando 65.000 ore di lavoro e mettendo a dura prova i componenti principali, la trasmissione, gli assali maggiorati, il braccio di sollevamento e i cilindri idraulici.

Una novità che contraddistingue le pale gommate XPower è la tecnologia SCR sviluppata dal centro di sviluppo Liebherr per i motori diesel. Questo sistema semplice, affidabile ed estremamente efficace per la riduzione delle emissioni, è costituito da soli pochi componenti ed impianti ausiliari in confronto ai sistemi tradizionali con filtro antiparticolato. La tecnologia SCR sopprime il filtro antiparticolato e di conseguenza il riciclo dei gas di scarico. Il rischio di guasti è minimizzato: ridotti intervalli di manutenzione e ridotto consumo di carburante, garantiscono maggiore produttività. Poiché la tecnologia SCR non necessita più di rigenerazione, si evitano le elevate temperature dei gas di scarico, minimizzando il rischio di incendi. Per quelle applicazioni, in cui l’uso del filtro antiparticolato è obbligatorio, esso viene offerto come optional.

Così le forze sono ripartite

testoL’idea di  ripartire le forze incarna il concetto di trasmissione del futuro. Nello sviluppo della trasmissione XPower l’esperienza pluridecennale di Liebherr nell’ambito della trasmissione idrostatica ha giocato un ruolo importantissimo.

sinistraXPower Tier IV è un innovativo concetto che combina la trasmissione idrostatica a quella meccanica. La trasmissione idrostatica è la forma di trasmissione più efficiente nei lavori di carico ed in quelli di trasporto su tratti di breve percorrenza. La trasmissione meccanica è la forma di trasmissione più economica e più potente nei lavori di trasporto su tratti di percorrenza lunghi e in salita.

Martin Gschwend, direttore di Liebherr-Werk Bischofshofen GmbH
Martin Gschwend, direttore di Liebherr-Werk Bischofshofen GmbH

Prestazioni e coppia sono sempre ripartiti tra le due trasmissioni. In questo modo il carico è sempre suddiviso tra entrambe e i componenti costruttivi hanno il vantaggio di avere una durata di vita molto più lunga. Gli operatori possono lavorare senza interruzioni e la sicurezza sul lavoro aumenta.

Il ripartitore di forze XPower è responsabile della combinazione di entrambi i tipi di trasmissione. Lavora in modo variabile e adatta il rapporto tra le due trasmissioni a variazione continua – senza cambi di marcia avvertibili e senza interruzione della forza di trazione. In questo modo le prestazioni delle pale gommate si adattano direttamente alle richieste specifiche della relativa applicazione di lavoro. La macchina è azionata con la massima prestazione ed efficienza, e garantisce la massima produttività. Le nuove pale verranno ufficialmente presentate al pubblico nel corso del prossimo Bauma, in programma a Monaco di Baviera dall’11 al 17 aprile 2016.

Servizi al top per Liebherr UK

Foto Box 2Nel corso del nostro viaggio in UK abbiamo potuto visitare la sede di Liebherr –Great Britain Ltd, diretta da Claire Webber. La sede Liebherr del Regno Unito a Biggleswade si occupa principalmente di fornire e coordinare vendite e servizi di assistenza dei prodotti del gruppo Liebherr nel Regno Unito e in Irlanda. Biggleswade è l’indirizzo di riferimento di tre aziende Liebherr, ovvero Liebherr-Great Britain Ltd., Liebherr-Rental Ltd. e Liebherr Construction Equipment Ireland Ltd.

Claire Webber, direttrice di Liebherr Great Britain Ltd
Claire Webber, direttrice di Liebherr Great Britain Ltd

La sede di Biggleswade ospita la maggior parte del personale amministrativo e tutto il personale dei servizi centrali. Il sito copre un’area di quattro ettari, con 2.500 m² di uffici. Oltre agli uffici, la  struttura comprende un’officina di 5.000 m², che include due reparti di verniciatura, un settore di saldatura ed un gruppo di produzione betoniere,  nonché un cantiere pavimentato in calcestruzzo di 15.000 m². L’officina esegue la maggior parte dei controlli prima della fornitura oltre alle riparazioni ed è utilizzata da tutte le linee di prodotti. A Biggleswade è ubicato anche un magazzino, che facilita la distribuzione dei pezzi di ricambio nel Regno Unito. Prossimamente verranno aggiunti altri sei ettari di terreno adiacente a quello esistente. L’investimento totale previsto per questo progetto supera i dieci milioni di sterline.

Com’è “smart” la K42L di Cifa

per webA Yella-Hertzka Park, zona ovest di Vienna, è in costruzione una grande area residenziale chiamata Seestadt, in tedesco “Città al lago”. Protagonista è la pompa autocarrata Cifa modello K42L che la Cemex, multinazionale messicana produttrice di cemento, aggregati, calcestruzzo, e con sedi in tutto il mondo, ha acquistato da pochi mesi da Hittmayr Baumaschinen GmbH, dealer Cifa esclusivo per l’Austria. La scelta di vendere mezzi Cifa, come spiega Philipp Hittmayr, titolare dell’azienda situata a Redlham, in Alta Austria, si deve a suo padre Franz, che già negli anni ’80 si affidò a questo marchio. Nel tempo, Cifa si è sviluppata in qualità e tecnologia, oggi è tra i più importanti leader mondiali del settore macchine per concrete, e per Philipp è un grande vantaggio far parte di questa importante famiglia. Altro grande vantaggio per il dealer austriaco è poter offrire ai clienti, grazie a Cifa, macchine ad alta capacità ma dal giusto peso per rispondere ai rigidi limiti vigenti sulle strade austriache, svizzere e tedesche.

cantiereLa K42L rappresenta una delle ultime novità Cifa, e si distingue per il gruppo pompante di nuova generazione, per il sistema Smartronic™ inside, e per il braccio a 5 sezioni RZ molto pratico per l’operatore. Marco Calandi, Product Manager Cifa, sottolinea in particolare lo Smartronic™ inside, sistema autonomo in grado di recepire automaticamente tutte le posizioni della macchina grazie ai sensori installati, per garantire 3 livelli di sicurezza di lavoro nel movimento del braccio in base alla stabilizzazione scelta dall’operatore, oltre a fare una diagnosi completa di tutti i componenti della pompa autocarrata.

testoCemex, che ha una sede a Vienna e circa 40 impianti sparsi in tutto il paese, si affida a un parco macchine composto da autobetoniere, una beton pompa e 50 pompe autocarrate. La K42L è la prima Cifa acquistata dal Gruppo, e oggi il pompista che la sta utilizzando, gettando giornalmente oltre 300 m³ di calcestruzzo, è molto soddisfatto per le sue prestazioni. Ci elenca i punti forti iniziando dal braccio che è “robusto, affidabile, e grazie alla sua versatilità può raggiungere qualsiasi punto del cantiere, anche quelli difficilmente accessibili in zone urbane, garantendo un’elevata rapidità di manovra”.

sinistraPoi c’è il gruppo pompante, che “assicura un flusso delicato, continuo e regolare nel pompaggio di differenti tipologie di calcestruzzo e con inerti di ogni dimensione, riducendo a parità di portata il numero di cicli al minuto assicurando una minore usura e un ciclo di vita della macchina più lungo”. Infine il pompista sottolinea i sistemi di controllo che garantiscono la massima sicurezza durante l’utilizzo della pompa autocarrata, e questo per Cemex, sempre attenta alla sicurezza dei propri operatori in cantiere, è un fattore di assoluta importanza. Oltre al Troubleshooting, per la risoluzione di eventuali problematiche, lo Smartronic™ è molto utile perché controlla la macchina in piena autonomia: esegue la diagnosi completa di tutti i componenti della pompa autocarrata, e le eventuali anomalie delle varie parti vengono immediatamente indicate. Il display visualizza tutti i componenti che sono in funzione o attivi durante il lavoro della pompa come, cilindri, pompe idrauliche, valvole, luci e accessori vari.

Technology Hub: il futuro è oggi

drone deliveryDroni che sorvolano i cieli come fossero dischi volanti per mappare e monitorare il territorio, robot in grado di collaborare con l’uomo nelle attività industriali, artigianali e assistenziali, sensori ultra-performanti con interfacce naturali (cognitive) che potranno vedere e percepire l’ambiente che li circonda capendo le intenzioni dell’utilizzatore, stampanti 3D in grado di integrarsi ai processi produttivi esistenti contribuendo a renderli più efficienti e performanti.

I dispositivi tecnologici, dai film di fantascienza, si sono spostati nella realtà compiendo una rivoluzione che sta modificando l’intero processo lavorativo, come conferma l’ultimo rapporto McKinsey secondo cui, per ogni posto di lavoro perso, la tecnologia ne crea 2,6. Una trasformazione che dal 7 al 9 giugno 2016 sarà possibile toccare con mano a Technology Hub l’evento professionale delle tecnologie innovative per il tuo futuro, nato per mettere in contatto il mondo imprenditoriale con i fornitori delle nuove tecnologie e offrire numerose opportunità di business e networking. L’appuntamento fieristico, promosso da Senaf e in programma a fieramilanocity, sarà composto da sei settori: 3DPrint, Additive Manufacturing, Droni, Elettronica e IoT, Material, Robot.

Robot giving his handTra questi, l’area Robot Hub darà ampio spazio a un’industria, quella robotica, che con più di 8,6 milioni di robot esistenti risulta essere il comparto in più rapida crescita in tutto il mondo e con molteplici campi di applicazione che vanno oltre l’automazione industriale – tra cui spiccano sicurezza e medicale – grazie alle ultime sperimentazioni in materia di robot di servizio e collaborativi.

Un cambiamento a 360 gradi che sta modificando nel profondo abitudini e processi produttivi, e che Technology Hub metterà in mostra presentando ai professionisti, nel vasto panorama disponibile, le ultime tipologie di droni esistenti nell’area Droni Hub, nonché gli utilizzi più interessanti.

Dalla robotica su terra al controllo aereo, le scelte di business passano ancor prima attraverso la scoperta dei materiali più all’avanguardia. Per questo, Material Hub sarà lo spazio dedicato all’applicazione di nuove soluzioni legate all’innovazione di prodotto, come i micro e nano materiali, gli eco materiali e il grafene, in grado di rendere oggetti attualmente robusti, come ad esempio gli smartphone, più leggeri e flessibili. Uno scenario che presto vedrà l’introduzione di carta idrorepellente per giornali e imballaggi, cotone antibatterico per i vestiti, tessuti ignifughi e resistenti, fino alle spugne che assorbono l’olio e non l’acqua per la pulizia dei mari dagli inquinanti.

I materiali del futuro saranno protagonisti anche nelle aree 3DPrint Hub e Additive Manufacturing Hub dedicate alla stampa 3D e all’additive manufacturing.

I tre giorni della manifestazione, sviluppata tra spazi espositivi, aree dimostrative, workshop e convegni, case history e presentazioni tecniche, saranno un’occasione per conoscere e vedere dal vivo tutti i comparti dell’innovazione in un unico vero e proprio hub tecnologico. Tra i settori ospitati anche Elettronica e IoT Hub, che darà attenzione ai progressi compiuti in materia di elettronica e Internet delle Cose.

Hitachi: ecco lo ZX300LC-6

per web
Il nuovo escavatore ZX300LC-6 di   Hitachi Construction Machinery (Europe) NV (HCME) implementa la tecnologia Hitachi sviluppata specificamente per la serie di escavatori Zaxis 6 di medie dimensioni.

Con un motore a sei cilindri per 186 kW, conforme a Stage IV, lo ZX300LC-6 ha la massima potenza nella sua classe di riferimento. Offre il 14% in più di produttività nella modalità PWR (il 15% in modalità ECO) rispetto al modello precedente, con spese di carburante inferiori grazie al nuovo sistema TRIAS II che migliora la resa del circuito idraulico.

sinistraUn altro esempio di tecnologia avanzata dello ZX300LC-6 è il dispositivo post-trattamento, che riduce le emissioni garantendo la conformità alle norme UE Stage IV. l nuovo sistema combinato grazie al catalizzatore SCR (riduzione catalitica selettiva) al silenziatore, al miscelatore acqua/urea abbassa notevolmente la rumorosità. Inoltre iniettando urea nei gas di scarico, il dispositivo SCR fa diminuire i NOx nelle emissioni.

Il nuovo escavatore Zaxis 6 di medie dimensioni è costruito con componenti di qualità superiore, come il quadro comandi nella cabina in resina AES resistente agli agenti atmosferici, che previene i danni causati dai raggi UV. Nella torretta il sigillante (attorno all’unità di raffreddamento) è di qualità eccellente e i materiali fonoassorbenti prevengono possibili alterazioni provocate dal calore. In questo modo si garantiscono un corretto raffreddamento e basse rumorosità.

TestoProtezioni più larghe salvaguardano meglio i perni di collegamento dei cingoli e allungano la vita utile dello ZX300LC-6. La configurazione del rullo inferiore è modificata e facilita la fuoriuscita del fango, evitando otturazioni e conseguenti danni alle guarnizioni dell’olio. Un raffreddamento efficace delle parti del motore è assicurato da un vaso di espansione, montato sulla sommità dell’unità di raffreddamento, che rimuove completamente l’aria.

A testimonianza della versatilità del nuovo modello, nel suo sistema di aggancio accessori sono comprese le modalità inclinazione-rotazione  e utilizzo della benna mordente. semplificando l’inserimento degli attrezzi. La dotazione di due bobine aggiuntive nella valvola di controllo facilita l’inserimento degli accessori che richiedono maggiori quantità d’olio e che si agganciano anche a bracci triplici.

Komatsu: l’anno “nuovo” della distribuzione

Aperturadi Daniela Grancini

Dopo il momento celebrativo del 50° anniversario, festeggiato da Komatsu Utility Europe a Este nel 2013, il prestigioso marchio ha vissuto una fase interlocutoria. Non tanto perché fosse in dubbio l’eccellenza tecnologica dei prodotti offerti (Komatsu è stata tra i primi a produrre macchine ibride vendendone oltre 250 unità in Europa) quanto per l’esigenza fortissima di ri-trovare una propria identità condivisa di rete. Un percorso iniziato a Este proprio nel 2013 e che ora, ancora a Este, può considerarsi concluso, con la creazione di una nuova rete di vendita, strutturata in modo razionale per la copertura dell’intero territorio Italiano e che sottolinea l’importanza e l’unicità del polo produttivo di Este come centro d’eccellenza per la progettazione, la fabbricazione e la commercializzazione delle macchine medie e compatte. Una fabbrica decisamente all’avanguardia che, attraverso una serie di regolamenti interni (come la metodologia 5S che aiuta a raggiungere l’eccellenza attraverso il miglioramento del posto di lavoro e gli audit periodici per la verifica e il rispetto degli standard qualitativi) è indubbiamente un fiore all’occhiello non solo del nord est, ma di tutto il Paese. Il rinnovato slancio che si respira in Komatsu Italia Manufacturing si traduce anche in investimenti consistenti, come quello di 3.100.000 milioni di euro per il nuovo impianto di verniciatura, che sarà pronto nel 2016.

 

testo

I responsabili di Komatsu nel 2015 hanno preparato il terreno per il rilancio alla grande del marchio,ora la nuova rete distributiva  è completata: strutturata in 8 distributori (Cimertex, Pancotti, Varini, Smia, GIS, CO.ME.G, CO.M.EDIL, Maugeri), 28 dealer, 24 officine autorizzate, 42 punti vendita, garantisce la copertura capillare dell’intero territorio nazionale.

L’importante territorio del nord ovest, con la Val ‘Aosta, la Liguria, l’Emilia Romagna, parte della Toscana), è gestito da Cimertex Italia, con sede a Bologna, emanazione di quella Cimertex portoghese il cui AD è Miguel Oliveira, una lunga carriera distributiva alle spalle. In Italia il direttore operativo è Norman Tasca.

La riscossa di NolOK

Logo

Il rilancio del marchio passa anche attraverso la completa riformulazione della rete dedicata al noleggio che passa dal coordinamento e promozione del servizio in Italia tra i concessionari Komatsu, al coordinamento di una rete di aziende che hanno in comune il marchio Komatsu. Non si tratta di una differenza da poco, ma di un cambio di passo che suggella la sinergia tra distributori e concessionari del brand, di una “visione” nuova che ridisegna anche nuovi compiti per tutti i protagonisti della filiera, distributori, concessionari, officine autorizzate.

Francesco Grassi
Francesco Grassi

Nolok mettendo a segno una serie di azioni, tra cui gli accordi con Cangini, Uemme, Simex…) pone basi propedeutiche al suo continuo rafforzamento sul mercato. A loro spetterà non solo gestire le problematiche legate al noleggio, ma anche tutta una serie di servizi correlati (come la promozione dell’immagine Komatsu, il coordinamento delle attività di service, il marketing…) volte a definire l’identità globale di Komatsu in Italia. La squadra di Governo di NolOK è presieduta da Francesco Grassi (GIS).

Logo KIME sul fronte prodotti? Molte novità verranno presentate in occasione del prossimo Bauma. Intanto a Este,  la fabbrica sta razionalizzando tutti i processi produttivi, per garantire una “lean production” all’insegna dell’ottimizzazione e a garanzia di prodotti sempre qualitativamente al top. Sul prossimo numero di Macchine Edili vedremo quali sono state le novità introdotte.

La pala? Presto si muoverà da sola

per webIn un futuro non troppo remoto, utilizzeremo in cantiere  pale gommate che lavorano senza conducente? E’ quello che stanno sperimentando la University of Technology di Tampere e Bosch Rexroth, dimostrando che si tratta di qualcosa di più che un’idea.

Sembra quasi fantascienza, ma al campus di Tampere è realtà: su uno speciale “percorso prova” una pala gommata circola sicura, compiendo manovre complesse senza alcun operatore a bordo.  Il tutto si svolge sotto lo sguardo degli scienziati che osservano da vicino la  macchina completamente automatizzata, studiandone il comportamento su fondi stradali diversi, tra cui ghiaia e acciottolato, e rilevano il variare delle emissioni nelle diverse condizioni operative.

Le componenti idrauliche ed elettroniche del veicolo sono fornite quasi esclusivamente da Bosch Rexroth, che conferma con questa partnership l’impegno verso l’innovazione, attività da sempre strategica per l’azienda.

Economica, precisa, sicura e ad alta efficienza energetica, la tecnologia degli azionamenti e dei controlli di Bosch Rexroth muove macchine e impianti di qualsiasi dimensione. Bosch Rexroth fornisce in tutto il mondo tecnologie integrate per l’azionamento e il controllo di impianti industriali – Industrial Applications – e macchine operatrici mobili – Mobile Applications, nonché tecnologie legate al settore delle energie rinnovabili – Renewable Energies – e servizi. Bosch Rexroth offre ai propri clienti idraulica, azionamenti e controlli elettrici, tecnica lineare e di montaggio  e ha sedi in oltre 80 paesi, più di 36.700 addetti,  un fatturato di circa 5,7 ​​miliardi di euro nel 2013.

Un’alleanza che dà frutti

peer webRoberto Marangoni e Adriano Filesi, rispettivamente amministratore delegato di JLG Italia e socio titolare della FIMI spa di S. Benedetto del Tronto, sono stati ottimi profeti nel prevedere che la partnership commerciale tra le due aziende potesse rivelarsi un successo. L’obiettivo di una maggiore presenza del brand americano nel mercato del centro sud Italia sta dando i suoi frutti e trova concreto riscontro in una serie di nuovi ordini effettuati dall’azienda marchigiana.

Un ventaglio di prodotti che, come sottolineato a suo tempo da Nicola Pontini, Distribution Sales Manager South East Europe JLG, le consentiranno di rendere la sua offerta sul mercato sempre più “completa e a 360°”. Scissor della serie ES ed RS, piattaforme telescopiche e articolate – tra cui un Ultraboom 1250AJP e il terzo 1850SJ – nonché un Toucan 12Eplus: nella loro diversificazione i modelli che nei prossimi mesi amplieranno l’offerta commerciale di FIMI spa, dimostrano la volontà di offrire ai propri clienti soluzioni tecnologicamente sempre più innovative e mirate.

Una visione che, ponendo al centro i vantaggi che le imprese acquisiscono in termini di efficienza, produttività e sicurezza, concorda in pieno con quella di JLG Italia.