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HD Hyundai: nuovi HX800A L e HX1000A L

 

HD Hyundai ha lanciato i due suoi più grandi escavatori cingolati Stage V: il modello HX800A L da 80 tonnellate e il modello HX1000A L da 100 tonnellate. Queste macchine sono state progettate per operare nelle miniere e nelle cave, nonché nel settore del movimento terra pesante, in particolare nelle applicazioni di progetti di grandi costruzioni e infrastrutture.

Entrambi i modelli, che offrono la massima produttività con un ottimo rapporto prezzo/qualità, sono alimentati dai recenti motori diesel Perkins Stage V, al fine di garantire potenza ed economia ai vertici della categoria.

L’HX800A L e l’ HX1000A L sotto la lente

Il modello HX800A L utilizza il motore a 6 cilindri Perkins 2506J, che eroga una potenza di 400 kW (539 cv) a 1.800 giri/min e 2.468 Nm di coppia a 1.400 giri/min. Il modello più grande, HX1000A L, è alimentato dal motore Perkins 2806J con una potenza di 460 kW (629 cv) a 2.000 giri/min e 2.952 Nm a 1.300 giri/min. I motori sono dotati di un sistema di trattamento combinato dei gas di scarico (DPF), un catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) e della tecnologia SCR. I motori, inoltre, prevedono un turbocompressore asimmetrico “Twin-scroll” che, dotato di due spirali di dimensioni diverse, consente di far fluire i gas di scarico attraverso la turbina a velocità variabili, per una rapida risposta e la massima potenza.

Un sistema di controllo elettronico della potenza idraulica riduce al minimo il consumo di carburante, aumentando allo stesso tempo l’efficienza di scavo. Questa tecnologia utilizza 9 sensori su tutta la macchina per calcolare il flusso richiesto e la potenza della pompa, offrendo così la massima efficienza. L’escavatore HX800AL è caratterizzato da due pompe a pistoni assiali tandem a cilindrata variabile, ciascuna con una portata di 504l/min, mentre il modello HX1000A L è dotato di 3 pompe con una portata di ben 523 l/min ciascuna. Una valvola di controllo principale a centro chiuso garantisce un flusso idraulico minimo in modalità stand-by, riducendo così il consumo di carburante. Nei due nuovi modelli, le pompe prevedono un sistema di rilevamento incrociato per ridurre il consumo di carburante e garantire che l’impianto idraulico del braccio di scavo funzioni in modo indipendente.

Gli escavatori hanno 4 modalità operative e 4 modalità di potenza che funzionano in combinazione con il controllo della velocità variabile e il controllo di coppia della pompa, consentendo all’operatore di selezionare le uscite specifiche del motore e dell’impianto idraulico in base all’attività da svolgere.

Inoltre, le due macchine sono caratterizzate da una modalità di priorità del braccio e una modalità di priorità della rotazione che aumentano la potenza di strappo o la velocità di rotazione in base all’operazione.

La rigenerazione del braccio e della benna consente all’olio idraulico di fluire attraverso la valvola di controllo principale mentre il braccio si abbassa, riducendo così il consumo di carburante e aumentando la velocità di funzionamento. Il cilindro della benna è alimentato da due cursori nella valvola di controllo per un funzionamento più rapido e una resistenza ridotta all’interno del sistema.

I radiatori del motore e quelli dell’olio sono dotati di ventole di raffreddamento, azionate idraulicamente, che possono essere invertite per eliminare polveri e detriti in caso di necessità.

Una struttura robusta

Gli escavatori hanno un telaio cingolato resistente ideato per impieghi gravosi, con rulli di grandi dimensioni e, su richiesta, una protezione integrale del cingolo per carichi pesanti. Le robuste protezioni inferiori sono di serie e le macchine sono dotate di un cuscinetto oscillante a rulli incrociati che garantisce una maggiore durata in condizioni difficili. I clienti possono anche scegliere le protezioni opzionali per la benna e il cilindro del braccio.

Il modello HX800A L è adatto per benne da 4,25 a 5,24 mc, mentre l’escavatore HX1000A L è in grado di lavorare con benne da 5,4 a 6,8 mc. Entrambe le macchine prevedono la possibilità di essere equipaggiate con bracci monoblocchi corti o più lunghi e, come optional, di due lunghezze dell’avambraccio. Per facilitare il montaggio in cantiere, il contrappeso è montato orizzontalmente e, su richiesta, è disponibile un contrappeso rimovibile idraulicamente.

L’operatore al centro

I due nuovi escavatori sono dotati di cabina all’avanguardia, che offre una protezione FOPS di livello 2, sospesa su supporti antivibranti, per assorbire più vibrazioni rispetto a un semplice sistema a blocchi. L’operatore dispone di un sedile di elevata qualità, riscaldato, con sospensioni pneumatiche e di un sistema di telecamere AVM (All-Around View Monitoring) di HD Hyundai ad alta definizione, che offre all’operatore una visione a 360°.

Un monitor da 8” con controller rotante consente di accedere facilmente al menu di controllo sullo schermo, tra cui le impostazioni di potenza, le modalità di funzionamento e le impostazioni idrauliche ausiliarie. Il sistema si collega anche al Bluetooth per consentire il controllo di smartphone e altri dispositivi. I nuovi escavatori sono dotati di comandi ergonomici che consentono un controllo preciso di tutte le funzioni con le punte delle dita. I controlli  proporzionali possono essere montati orizzontalmente o verticalmente a seconda delle preferenze dell’operatore.

Su entrambi i lati delle macchine sono state montate ampie passerelle al fine di garantire un facile accesso alle porte di servizio. È inoltre disponibile l’ingrassaggio automatico e le macchine sono dotate di una pompa elettrica del carburante per facilitare il rifornimento. Il punto di manutenzione centralizzato consente di accedere facilmente al separatore dell’acqua, al filtro carburante, ai filtri dell’olio; i nuovi modelli prevedono un filtro dell’aria a due stadi per fornire la massima protezione al motore durante gli impieghi gravosi.

Questi escavatori pesanti rafforzeranno la presenza di HD Hyundai nella fascia più pesante del mercato in tutta Europa, fornendo una soluzione di scavo e di carico altamente produttiva per miniere, cave, movimento terra e cantieri pesanti di ingegneria civile” ha dichiarato Gert Peeters Product Manager di HD Hyundai.

Assodimi è entrata in Federacma

Mauro Brunelli (a sinistra) e Andrea Borio firmano l’accordo

Lunedì 16 settembre, presso la sede di Confcommercio a Milano, è stato ufficialmente siglato l’accordo per l’ingresso di Assodimi-Assonolo, come associazione indipendente all’interno di Federacma, dai presidenti Mauro Brunelli (Assodimi-Assonolo) e Andrea Borio (Federacma). A sottolineare l’importanza del momento, che porrà le basi per il futuro della rappresentanza del settore, la presenza del presidente di Confcommercio Mobilità, Simonpaolo Buongiardino.

All’estrema sinistra Marco Prosperi, Direttore di Assodimi Assonolo e, all’estrema destra, Gianni di Nardo, segretario generale di Federacma

Questa importante operazione punta a rafforzare il peso rappresentativo e le sinergie nella risoluzione delle questioni inerenti al settore commercio macchine da lavoro.

Grazie a questo ingresso – ha dichiarato Andrea Borioanche per Confcommercio Mobilità saremo un biglietto da visita con un peso specifico importante anche di fronte al mondo politico, con oltre 200 iscritti diretti a Federacma, oltre 100 iscritti alle ACMA (Associazioni Commercianti MAcchine) operanti in seno alle ASCOM territoriali, e circa 500 iscritti ad Assodimi-Assonolo”.

Quando nel 2021 è nata Federacma – ha poi aggiunto il Presidente Borioil nostro traguardo a lungo termine era riuscire a costituire una Federazione/ombrello, capace di accogliere e raggruppare progressivamente in sé, non solo le diverse professionalità, ma anche le diverse associazioni che operassero in settori contigui, per aumentare il valore rappresentativo generale pur avendo cura delle specificità dei singoli settori. Siamo partiti con le nostre Unioni ‘tradizionali’ (Unacma, Unagreen, Unaservice, Unaparts, Unasai, Una2hand ovvero quelle tipiche del nostro settore di provenienza, e poi, subito dopo, Unacoster, Unaelevator e Unarent, in attesa di nuovi eventi…. Tutte organizzazioni prive di natura giuridica, ma dotate di un referente dedicato, di un segretario ed un consiglio direttivo. Siamo davvero felicissimi e orgogliosi di costatare in quanto breve tempo siamo riusciti a sviluppare l’obiettivo originario di Federacma, accogliendo, con ASSODIMI-ASSONOLO, anche la prima associazione indipendente che entra a far parte della nostra federazione”.

Noleggio come scelta di business

Al centro Simonpaolo Buongiardino

Secondo il Presidente di Assodimi-Assonolo, Mauro Brunelli il noleggio sta diventando sempre più una scelta di business per le aziende di svariati settori: costruzioni, industria, commercio, agricoltura. Le crescite registrate in tutti i settori merceologici del noleggio e gli indici di spesa pro capite per il noleggio, indicano che anche in Italia stia cambiando il concetto di gestione delle macchine passando dall’idea di proprietà all’idea di utilizzo.
Il solo utilizzo delle macchine, sicuro ed efficiente, si può tradurre solo ed esclusivamente con il servizio di noleggio professionale. Utilizzare una macchina a noleggio vuol dire affidarsi a fornitori che devono provvedere a gestire tutti gli aspetti che ruotano intorno alle macchine: burocrazia, sicurezza, manutenzione, controlli ecc. In un ambito dove la legislazione si rifà per analogia al codice mercantile del 1942 è importante e fondamentale collaborare con tutti i settori limitrofi al noleggio. Assodimi da sempre è convinta che la collaborazione fra i vari attori possa aiutare l’intero comparto a crescere e per questo la collaborazione con Federacma e l’ingresso nella federazione e di conseguenza in Confcommercio Mobilità rappresenta un ulteriore tassello per Assodimi per essere ancora più rappresentativa negli ambiti istituzionali e in un settore, quello agricolo e del giardinaggio, che sempre più si stanno avvicinando al noleggio”.

Benvenuta Assodimi-Assonolo” ha commentato a margine dell’evento il Presidente di Confcommercio Mobilità Simonpaolo Buongiardino, che ha concluso esprimendo i suoi “sentiti auguri alla grande famiglia Federacma che cresce, rappresentando da oggi oltre 800 importanti aziende nei settori di riferimento”.

IAA: due premi a Mercedes e MAN

All’IAA di Hannover l’eActros 600 di Mercedes-Benz Trucks è stato eletto Camion Internazionale dell’Anno 2025, mentre il MAN hTGX,  con motore a combustione a idrogeno, ha vinto il premio 2025 Truck Innovation Award.

L’eActros 600 di Mercedes-Benz Trucks è stato eletto da una giuria composta da 24 redattori e giornalisti della stampa specializzata in veicoli commerciali, in rappresentanza di 24 tra le più importanti riviste di Europa e sud Africa.

Karin Rådström riceve il prestigioso riconoscimento da Gianenrico Griffini, Presidente di IToY

Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato a Karin Rådström, CEO di Mercedes-Benz Trucks, durante la giornata stampa dell’IAA Transportation ad Hannover, in Germania.

Con 88 voti, il veicolo elettrico a batteria (BEV) per impieghi gravosi del produttore tedesco di autocarri ha battuto l’agguerrita concorrenza della gamma Aero diVolvo Trucks con propulsori elettrici o convenzionali e del trattore elettrico S-eWay di IVECO.

Secondo le regole dell’International Truck of the Year (IToY), il premio annuale va all’autocarro lanciato nei 12 mesi precedenti che dà il contributo più significativo all’efficienza del trasporto stradale. La valutazione si basa su una serie di criteri critici, tra cui l‘innovazione tecnologica, il comfort, la sicurezza, la guidabilità, l’efficienza energetica, l’impronta ambientale e il costo totale di proprietà (TCO).

È la seconda volta che un camion elettrico vince il premio International Truck of the Year, che risale al 1977. Inoltre, cinque dei sette veicoli presenti nell’elenco IToY di quest’anno sono modelli elettrici a batteria con zero emissioni allo scarico. Questo è un altro segno che la transizione energetica sta guadagnando popolarità tra i produttori di camion e sta attirando l’interesse degli operatori di trasporto europei.

I numerosi giornalisti IToY che hanno partecipato agli oltre 15.000 chilometri dell’ eActros 600 European Testing Tour organizzato da Mercedes-Benz Trucks, hanno apprezzato l’avanzata aerodinamica del nuovo ProCabin che, con la sua sezione frontale sporgente e le superfici lisce e curve, è stato progettato per migliorare il flusso d’aria del 9% rispetto al modello attuale.

I giornalisti di IToY hanno apprezzato le prestazioni del gruppo propulsore, basato su due motori elettrici da 400 kW sull’asse elettrico e su tre pacchi batteria LFP da 207 kWh ciascuno. Questo propulsore garantisce un’accelerazione fluida con tre diversi programmi di guida in un ambiente di lavoro silenzioso e privo di vibrazioni.

Come hanno potuto constatare i giudici dell’International Truck of the Year, con oltre 600 kWh di capacità installata, una combinazione trattore-semirimorchio standard da 40 tonnellate può raggiungere un’autonomia di oltre 500 chilometri senza ricariche intermedie.

Riassumendo il voto della giuria, il Presidente dell’International Truck of the Year Gianenrico Griffini ha dichiarato: “Mercedes-Benz Trucks ha progettato l’eActros 600 come camion elettrico fin dall’inizio. Questa decisione ha messo su strada un BEV all’avanguardia in grado di svolgere un’ampia gamma di missioni a lungo raggio.”

All’hTGX di MAN il premio per l’innovazione 2025

Il MAN hTGX, un autocarro pesante con motore a combustione di idrogeno, ha vinto il premio 2025 Truck Innovation Award. I giornalisti dell’International Truck of the Year hanno consegnato il prestigioso riconoscimento ad Alexander Vlaskamp, CEO di MAN Truck & Bus, durante la giornata stampa dell’IAA Transportation ad Hannover.

Dopo il premio inaugurale Truck Innovation Award nel 2019 come riconoscimento per l’autocarro di sicurezza automatizzato senza conducente aFAS Livello 4 e i progetti di guida autonoma ATLAS-L4 e ANITA nelle operazioni di logistica nel 2023, questa è la terza volta che MAN Truck & Bus si aggiudica questo trofeo.

Il Truck Innovation Award, creato dalla giuria dell’International Truck of the Year (IToY), premia l’eccellenza nelle soluzioni di trasporto avanzate.

Con 84 voti, l’hTGX di MAN ha battuto la concorrenza dell’Oxygen di Renault Trucks – un prototipo di autocarro per la distribuzione – e dell’S-eWay Fuel Cell (FCEV) di IVECO, un veicolo elettrico a emissioni zero per le lunghe distanze.

Durante una prova su strada a Saalfelden, in Austria, i giornalisti di IToY hanno lodato le prestazioni e la guidabilità simili a quelle di un diesel, garantite dal motore a idrogeno in linea H4576 da 16,8 litri con accensione a scintilla di MAN.

I giudici dell’International Truck of the Year hanno inoltre apprezzato l’impronta di carbonio prossima allo zero, l’autonomia di circa 600 chilometri fornita dai serbatoi pressurizzati di idrogeno da 56 chili e 700 bar e il sistema di post-trattamento semplificato.

Riassumendo la decisione della giuria, Gianenrico Griffini, presidente dell’International Truck of the Year, ha dichiarato: “L’hTGX di MAN apre un nuovo capitolo nella decarbonizzazione del trasporto stradale. Può essere il veicolo preferito per applicazioni pesanti, come nel settore delle costruzioni, in condizioni climatiche difficili.”

La strategia multi-energia di IVECO

Iveco Group (EXM: IVG) è uno dei protagonisti dell’IAA Transportation 2024V, la fiera internazionale per la logistica, i veicoli commerciali e il settore dei trasporti che si tiene ad Hannover, Germania, dal 17 al 22 settembre. Attraverso i propri marchi IVECO e FPT Industrial, il Gruppo presenta la sua ampia offerta multi-energia e lancia numerosi nuovi prodotti e innovazioni, alcune delle quali in anteprima mondiale.

IVECO espone una vasta gamma di veicoli alimentati da una pluralità di fonti energetiche – tra cui HVO (biodiesel di seconda generazione), gas naturale, bio-metano, elettricità e idrogeno – e lancia in anteprima mondiale due nuovi veicoli elettrici a batteria: il camion pesante S-eWay nella sua configurazione rigida e il cabinato leggero eMoovy.

Lo S-eWay ‘Rigido’ è stato totalmente progettato da IVECO, incluso il software di bordo. Ha un’autonomia di 400 km e la sua ricarica rapida può fornire 200 km di autonomia aggiuntiva in meno di 45 minuti. Il nuovo veicolo monta un assale elettrificato FPT Industrial dotato di una potenza massima di 490 kWh che lo rende il mezzo ideale per missioni urbane e regionali. Questa versione rigida amplia l’offerta di elettromobilità pesante della gamma S-eWay, che già include la versione articolata. Allo stand IVECO, il pubblico può vedere il prototipo dello S-eWay equipaggiato con uno speciale motore a combustione interna a idrogeno XCURSOR da 13 litri e un concept di camion pesante ibrido dotato di un assale elettrico e del motore CURSOR da 9 litri a idrogeno come range-extender. Questi propulsori sono stati sviluppati da FPT Industrial, il marchio di Iveco Group specializzato nella progettazione e produzione di sistemi di propulsione a basso impatto ambientale.

Motori a impatto zero

Il nuovo prototipo N67 Hythane

FPT Industrial ha anche un proprio spazio espositivo all’IAA, nel quale questi motori e diversi altri prodotti sono presentati attraverso schermi interattivi. Il già menzionato XCURSOR 13 è un motore single base multi-carburante, progettato con un nucleo comune e ottimizzato per funzionare con diversi combustibili: diesel, gas naturale, idrogeno. Il CURSOR 9 H2 è una soluzione a zero emissioni di CO2 per il trasporto pesante, mentre il nuovo prototipo N67 Hythane è alimentato da una miscela di idrogeno e metano. Il marchio espone inoltre l’ultima generazione dei propri assali elettrici per applicazioni leggere, medie e pesanti, e i sistemi di batterie per veicoli leggeri.

Olof Persson

Olof Persson, CEO di Iveco Group, ha commentato: “IAA Transportation è un evento importante per l’industria dei trasporti globale e una platea ideale per noi per presentare le nostre gamme innovative di veicoli, motori e servizi. Iveco Group può davvero offrire una scelta completa di soluzioni alimentate da tutte le opzioni di propulsione: siamo assolutamente pronti per qualsiasi direzione prenda il nostro settore perché disponiamo di tutte le tecnologie, dai motori a gas naturale a quelli a combustione a idrogeno, dalle propulsioni elettriche a batteria a quelle a celle a combustibile a idrogeno. Siamo stati pionieri nei carburanti alternativi per oltre 25 anni e rimaniamo pienamente impegnati a guidare la transizione energetica con la nostra solida strategia di prodotto, perfettamente in linea con il piano di investimenti a lungo termine del Gruppo e la nostra roadmap tecnologica”.

Debutto di eMoovy per IVECO e Hyundai

E’ avvenuto all’IAA di Hannover il  debutto del veicolo elettrico con marchio IVECO, “eMoovy”, primo veicolo che sfrutta la piattaforma Global eLCV di Hyundai.
L’eMoovy combina il collaudato sistema elettrico di potenza di Hyundai per una ricarica ultraveloce con una sofisticata gestione intelligente della batteria per una guida sicura e protetta. La piattaforma presenta un design a basso profilo ideale per gli operatori della logistica e delle consegne, offrendo una maggiore capacità di carico e una migliore mobilità dell’operatore.

L’eMoovy, il cabinato completamente elettrico a batteria nella fascia media da 2,5 a 3,5 tonnellate, fornisce la soluzione ideale a zero emissioni per le missioni urbane, comprese le consegne porta a porta. Ha un’autonomia di 320 km, con la ricarica più veloce del segmento: fino a 100 km di autonomia aggiuntiva in meno di 10 minuti. Le configurazioni di stoccaggio dell’energia hanno una potenza massima di 76 kWh e la cabina stabilisce un nuovo standard di comfort a bordo, simile a quello di un’automobile. L’eMoovy, prodotto da Hyundai e personalizzato e distribuito localmente sul mercato europeo da IVECO, è il più recente risultato della partnership di successo tra Iveco Group e Hyundai Motor Company. Questo rivoluzionario veicolo commerciale elettrico sottolinea l’impegno condiviso di Hyundai e Iveco Group  nel promuovere la transizione sostenibile verso i veicoli commerciali e nell’espansione di soluzioni di mobilità innovative per il futuro in tutta Europa.

I primi 50 anni di Niederstätter

Da sinistra Toni, Maria, Hilde, Daniela e Manuel Niederstätter

Un momento di festa (oltre 400 le persone presenti)  ma anche un’occasione di riflessione per guardare al futuro: con questo spirito Niederstätter, azienda altoatesina punto di riferimento per i servizi, il noleggio e la vendita di macchinari edili, ha celebrato l’importante traguardo dei 50 anni di attività. Il grande evento si è svolto nella sede altoatesina di Niederstätter a Campodazzo lo scorso sabato 14 settembre. L’anniversario è stato festeggiato insieme a collaboratori e collaboratrici, partner e alle tantissime persone che, negli anni, hanno accompagnato l’azienda nel suo cammino.

50 anni e oltre

Credo fermamente nell’ascoltare e nell’imparare dagli altri“: la frase della magistrata e attivista per i diritti delle donne Ruth Bader Ginsburg, scelta come filo conduttore per l’evento dei 50 anni, riassume perfettamente uno dei valori di Niederstätter, che ha investito nella qualità e nello sviluppo di servizi ponendosi sempre in un atteggiamento di ascolto verso il cliente e il mercato, spesso precorrendo i tempi.

“L’innovazione nasce, in primo luogo, dalle persone e dagli sforzi congiunti di tutti” ha sottolineato Daniela Niederstätter, membro del Consiglio di amministrazione, nel suo discorso di apertura all’evento. Il suo intervento si è focalizzato, in particolare, sul cambio generazionale. Grazie al supporto di esperte ed esperti nel campo, il passaggio di consegne dell’azienda da Maria Niederstätter e Toni ai figli di quest’ultimo, Manuel e Daniela, è stato infatti preparato accuratamente e realizzato con successo.

Il programma della giornata ha poi previsto quattro keynote speech di relatori e relatrici che, con approccio interdisciplinare, hanno affrontato temi quali l’innovazione, i nuovi modelli di business, e l’importanza che l’arte e la cultura rivestono nell’economia. Tutti aspetti, questi, che l’azienda ritiene parte integrante della propria responsabilità sociale.

Nuovi modelli di business e innovazione

La società del futuro” è stato il tema trattato da Nora Dejaco, Consulente per lo sviluppo delle imprese (Start-Up Coach), manager di cluster, fondatrice e presidente di Thrive, “Non possiamo cambiare il vento, ma possiamo orientare le vele in modo diverso” è il suggestivo titolo dell’intervento tenuto da Christian Stryffeler, CEO Kramer GmbH, che ha parlato di cambiamenti di mercato, leadership e di come guidare con successo le organizzazioni nei periodi difficili. Marco Guariglia, Managing Director Sales Liebherr Tower Cranes si è concentrato invece più specificamente sul settore edilizio, illustrando le sfide legate all’evoluzione del cantiere e alle esigenze connesse sia alle gru che ai modelli di business.
Infine, Peter Paul Kainrath, curatore ed imprenditore culturale, ha condotto il pubblico in un viaggio attraverso la “forza dell’immaginabile”, parlando del valore dell’arte nell’economia. “L’innovazione nasce da una dimensione fuori dall’ordinario che anticipa il futuro”, ha spiegato il curatore.

Tre artiste per il giubileo

L’arte e la cultura sono da sempre un valore importante per Niederstätter, che non vede esaurire il proprio operato nella tecnologia. Per i festeggiamenti del 50° anniversario dell’azienda, tre artiste sono state invitate a sviluppare nuove opere appositamente concepite per l’occasione: l’artista Wil-ma Kammerer ha progettato un’imponente installazione performativa estesa con una gru e dei container che occupa visivamente la parte superiore della sede aziendale ed è chiaramente visibile fin dalla strada principale. L’artista Elisa Grezzani ha progettato un nuovo artcontainer. Creato in collaborazione da Niederstätter e Bolzano Art Weeks, il container è stato esposto per le celebrazioni dell’anniversario dell’azienda a Steg e sarà parte di BAW a Bolzano.

Un momento molto speciale durante l’evento per i 50 anni è stato, inoltre, la ripresa (reenactment) di una performance con maschere dell’artista Linda Jasmin Mayer. La collaborazione di Niederstätter con l’artista è nata da una partnership di sponsorizzazione con Biennale Gherdëina 9, noto evento artistico nello spazio pubblico della Val Gardena. Per il giubileo dell’azienda, l’artista ha adattato la sua performance sviluppata per BG9 all’affascinante mondo delle macchine da costruzione nell’areale di Steg.

Manfred Alois con Mayr_Sabine Gamper

L’artista Manfred Alois Mayr ha già realizzato diversi progetti insieme a Niederstätter, oltre a una serie di interventi direttamente nella sede dell’azienda a Steg. Primo fra tutti, il Golden Container nel padiglione inferiore, che funge da contenitore per uffici ed è stato progettato dall’artista sia all’interno che all’esterno, aprendo spazi in cui nascono idee completamente nuove. Manfred Alois Mayr ha anche creato un nuovo concetto di colori e scritte per la recinzione che circonda la sede dell’azienda. Nei suoi progetti, Mayr affronta lo spazio (cromatico) tra superfici e costruzioni, analizzando le esistenze cromatiche e i corpi materiali in termini formali, geografici, sociologici e storico-culturali. Le sue opere d’arte sono integrate nell’ambiente di lavoro quotidiano dei dipendenti di Niederstätter.

Last but not least, Niederstätter investe continuamente in nuove tecnologie sul mercato: in questo senso, a conclusione degli interventi, è stata presentata una panoramica sulle ultime novità del mercato proposte da Liebherr, Kramer, Manitou, Atlas Copco, Containex, a cui è seguito un piacevole momento conviviale e di networking.

Le gru Potain danno vita a CityWave

Uno studio di progettazione tra i più importanti al mondo, due grandi imprese, un leader mondiale nel settore del sollevamento, quattro eccellenze per un intervento destinato a lasciare il segno. Bjarke Ingels Group, CMB, Colombo Costruzioni e Potain danno vita a CityWave, ultimo tassello del quartiere milanese CityLife

Da sinistra: Matteo Pastore, dipartimento Lift Solutions di Manitowoc Crane Group Italy, Stefano Crespi, Project Manager di Colombo Costruzioni, Enzo Macis, direttore di cantiere CMB, Sabino Riefoli, Sales Manager di Manitowoc Crane Group Italy

Si tratta del coronamento di un ambizioso piano di rigenerazione urbana che ha visto un’area nevralgica del capoluogo rinascere a nuova vita nel segno della modernità e trova il suo compimento in un progetto in cui qualità architettonica e sfide ingegneristiche parlano il linguaggio della contemporaneità, della sostenibilità e della tecnologia. A quindici anni dall’avvio dei primi cantieri del quartiere CityLife, CMB e Colombo Costruzioni stanno realizzando insieme CityWave, l’ultimo edificio direzionale in progetto che andrà a caratterizzare l’accesso dell’area da via Domodossola, uno degli assi principali dell’originario quartiere fieristico milanese. Un intervento di elevata complessità esecutiva, per la cui realizzazione le imprese hanno schierato in campo una squadra di ben otto gru Potain, coordinate in modo da assicurare la massima efficienza operativa e sicurezza all’interno di un cantiere estremamente complesso dal punto di vista logistico e organizzativo.

Il progetto di CityWave

Come già i suoi predecessori, a distinguere CityWave è un segno architettonico fortemente caratterizzante. In un’epoca in cui anche i boschi diventano verticali, il quarto edificio simbolo di CityLife assume infatti una forma a portale, sviluppandosi in orizzontale secondo una configurazione che gli ha già guadagnato il soprannome di “lo Sdraiato”. Progettato dallo studio danese Bjarke Ingels Group, questo edificio a destinazione uffici è l’ultima importante volumetria del quartiere, concepito per chiuderne l’area verso nord.  Al di sotto della copertura troverà spazio il camminamento del parco, concepito da Bjarke Ingels come riferimento simbolico e reinterpretazione in chiave contemporanea della Galleria Vittorio Emanuele II. I  Proprio la qualità architettonica è uno degli elementi dell’identità di CityWave, che riprende e continua un’idea di sviluppo urbano che può vantare nobili radici in uno dei padri putativi della “nuova Milano”, Giò Ponti.   CityWave sarà anche il parco fotovoltaico più grande di Milano e uno dei più grandi in Italia. Grazie a una copertura totale di pannelli fotovoltaici su entrambi gli edifici East (RE) e West (RD), l’alimentazione del complesso avverrà grazie a fonti rinnovabili. La superficie sarà di circa 11.000 metri quadrati di pannelli, in grado di fornire una produzione di energia stimata in 1.200 MWh l’anno, tramite un impianto dimensionato per arrivare a una potenza di picco pari a 1425 kWp.

Le gru Potain di CityWave

L’area di lavoro del secondo edificio è coperta da una gru MD 285 C e una gru MDT 308 A.

Nella attuale configurazione, al momento sull’edificio principale sono al lavoro tre gru, due MDT 219 e la nuova MDT 319, sul secondo edificio sono all’opera una MD 285 C e una MDT 308 A, mentre l’area del canopy è coperta da una seconda MDT 308 A, una MD 208 A e una MDT 178. A prendere la scena in questa fase dei lavori sono i due esemplari di MDT 219 J10 – CCS, fiore all’occhiello della gamma di gru topless Potain caratterizzata da una serie di soluzioni costruttive e tecnologie che la rendono una soluzione versatile in grado di affrontare cicli di lavoro impegnativi garantendo un’elevata produttività. Gli allestimenti presenti in cantiere, in particolare, prevedono diverse configurazioni di bracci, argani e altezze di sollevamento.

La torre è una Serie K Potain con montante scatolato e saldato ad arco sommerso garantito per durata e corrosione nel tempo, scale di servizio inclinate in alluminio, cartuccera porta spine e piani di riposo zincati a caldo, doppia spinatura incrociata Potain a perni con diametro differenziato trattati superficialmente con sistema anticorrosione con boccole di tenuta e coppiglie di sicurezza. Per garantirne la massima durabilità la carpenteria è trattata con due passaggi di sabbiatura a pallinatura d’acciaio, asciugata a mezzo di riscaldatori ad alta temperatura e protetta da una doppia mano di vernice con fondo di primer antiruggine essiccata a forno a temperatura controllata. Il gruppo di rotazione è del tipo a controllo potenziometrico con regolazione della tensione di eccitazione del rallentatore e lubrificazione della ralla automatizzata con cartucce.

Tra i punti di forza della MDT 219 è inclusa la cabina Ultra View, che con i suoi 9 m² di superficie vetrata offre una visibilità grandangolare in grado di garantire la massima sicurezza durante il montaggio, la riparazione dei guasti e la guida, in quanto i tecnici e il gruista – che gode di una vista panoramica del cantiere – mantengono un contatto visivo costante; in più, il vetro frontale unico e fisso, i montanti anteriori molto sottili, la porta di accesso vetrata e il tetto anch’esso vetrato permettono di ridurre al minimo gli angoli morti. La cabina è dotata di un nuovo sistema di climatizzazione/riscaldamento con regolazione automatica montato su ruote per una migliore accessibilità; conformemente alla norma EN 14439, con una temperatura esterna di -10°C la temperatura all’interno della cabina raggiunge 18°C in 30 minuti.

A supportare il lavoro dell’operatore è il sistema Dialog VISU II, che fornisce tutte le informazioni relative al carico come altezza e posizione sul braccio, peso del carico sollevato, momento, tipo di rinvio selezionato e velocità del vento, oltre a visualizzare eventuali guasti comunicandoli in codici per una facile identificazione della soluzione. La gru è dotata di un radiocomando fornito con ricevitore, antenna, due batterie e carica batterie, in grado di visualizzare le stesse informazioni del sistema Dialog VISU II.

In cantiere sono attualmente presenti tre gru al lavoro sull’edificio principale, due MDT 219 e la nuova MDT 319.

Come tutte le gru Potain la MDT 219 è dotata di una serie di soluzioni finalizzate a ottimizzare la produttività e il comfort dell’operatore. Fra queste, il meccanismo di sollevamento LVF Optima adegua la velocità in base al carico sollevato, permettendo di ottenere guadagni in termini di produttività; ciò consente di utilizzare sempre la massima potenza del motore, ottenendo parallelamente un miglioramento del 25% circa in termini di velocità. Il meccanismo di distribuzione del carrello DVF Optima permette invece di regolare la velocità del carrello in funzione del carico fino a un valore massimo di 100 metri/minuto. A queste due soluzioni si affianca il meccanismo di rotazione RVF, che offre una tipologia di controllo progressivo completo in grado di adeguare la velocità di rotazione e contro-rotazione adattandosi allo stile di guida del gruista. L‘operatore è in grado di controllare perfettamente le operazioni di decelerazione e arresto; il sistema inoltre controlla automaticamente e in modo costante la coppia di torsione della torre, evitando così inutili oscillazioni del carico in fase di spostamento. La MDT 219 integra anche una nuova funzione di limitazione di velocità che permette al gruista di limitare la velocità massima di tutti i movimenti. La soluzione agisce su tutti i movimenti contemporaneamente; quando la funzione è attivata vengono ridotte le velocità del sollevamento, carrello e rotazione, permettendo una maggiore precisione nei momenti di posa così come una migliore efficienza nei movimenti rapidi. un pittogramma visualizzato sulla barra di stato del display indica il livello di limitazione selezionato. A disposizione dell’operatore vi sono anche tre modalità di guida preimpostate: senza delinearizzazione (comando proporzionale, guida reattiva), delinearizzazione A (guida dolce, meno reattiva) e delinearizzazione B (guida di precisione). La regolazione fine per ogni movimento della velocità minima e della velocità massima permette un adattamento ottimale ai vincoli di cantiere, minimizzando il rischio di collisioni e migliorando produttività e ciclo di carico. Ad equipaggiare la gru è una classica soluzione Potain come il sistema integrato di controllo CCS Crane Control System che offre tra le altre cose due interessanti funzioni come il Power Control, che consente di fornire alimentazione all’argano riducendo la potenza richiesta dalla gru permettendo di ottenere maggiore flessibilità in cantiere e risparmiare energia, e la possibilità di aumentare la curva di carico attraverso il controllo dello sforzo dinamico sulla gru in fase di utilizzo. Da segnalare, infine, il sistema di aiuto alla manutenzione integrato, che consente di eseguire anche da remoto la diagnostica e di centralizzare gli interventi.

Potete leggere qui l’articolo completo, con la descrizione dettagliata del progetto, le caratteristiche tecniche delle gru Potain utilizzate e le interviste ai protagonisti di questo importante cantiere urbano.

 

Lo ZX225USLC-7 sui monti della Carnia

Al centro Giampaolo Boria, titolare della B.B Service, insieme a Marco e Riccardo Salomoni. In ambo i lati due operatori della BB Service.

B.B. Service, azienda di Tolmezzo (Udine) specializzata in lavori edili e stradali, costruzione di infrastrutture, scavi e demolizioni, ha potenziato il parco macchine con l’acquisto di un escavatore cingolato Hitachi ZX225USLC-7.

Fornito da Salomoni – dealer Hitachi per il Friuli Venezia Giulia e le province di Venezia, Belluno, Treviso – viene utilizzato prevalentemente in montagna; ambiente che ne esalta la versatilità e la potenza. Non solo. Come sottolineano dalla B.B. Service: “Lo ZX225USLC-7 è una macchina che ha la giusta stabilità e un raggio di rotazione che ci consente di lavorare agevolmente anche tra le abitazioni“.

Lo ZX225USLC-7 all’opera in Carnia

Alimentato da un motore Isuzu 4HK1 Stage V da 128.4 kW, ha un peso di 24 t e le dimensioni giuste – il raggio di rotazione è di soli 1.680 mm – per lavorare in spazi ristretti, dove può esprimere tutta la sua capacità di scavo.

Il circuito idraulico Hitachi TRIAS III garantisce elevate prestazioni in ogni applicazione, con livelli di eccellenza nel caricamento e nelle operazioni di scavo pesanti. Il tutto con una riduzione fino all’ 11% del consumo di carburante rispetto ai modelli precedenti.

Massimo il comfort nella spaziosa cabina, dotata di sedili ergonomici, controlli intuitivi con monitor LCD da 8”, livelli di rumorosità più bassi del settore e il 16% in meno di vibrazioni rispetto alla generazione precedente. Elevata la sicurezza per l’operatore che gode di una visibilità totale dell’area di lavoro, grazie dall’ampio parabrezza, le luci di lavoro LED e il sistema di telecamere Aerial Angle con vista a 270 gradi dall’alto.

CMC: la S20 della serie Light and Compact

Settembre è un mese denso di appuntamenti per gli addetti ai lavori in altezza in tutta Europa. CMC lancia sua ultima innovazione, la piattaforma CMC S20, durante i Platformers‘ Days, svoltisi il  6 e il 7 settembre a Karlsruhe (DE), i Vertikal Days (11-12 settembre  Newark Showground, UK) il  GaLaBau (11 – 14 settembre a Norimberga, DE), APF (19 – 21 settembre, Ragley Estate – Warwickshire, UK).

Questi eventi, sono l’occasione perfetta per presentare una macchina che combina prestazioni superiori, versatilità e sicurezza avanzata, posizionandosi come un unicum nel segmento delle piattaforme da 20 metri.

Focus sulla CMC S20

La S20 si distingue per un design compatto che non sacrifica robustezza e funzionalità. Con un peso totale di 2980 kg e dimensioni ridotte, è ideale per operare in ambienti di lavoro complessi, come aree urbane congestionate e cantieri con spazi ristretti. La piattaforma è dotata di una cesta biposto rotante 90°+90° con sistema di sgancio rapido, che consente un’installazione e rimozione rapida, garantendo sicurezza e praticità per due operatori e i relativi strumenti, con una portata massima di 230 kg.

Nonostante la compattezza, grazie al disegno geometrico, la CMC S20 offre prestazioni eccezionali. Con un’altezza massima di lavoro di 19,9 metri e uno sbraccio massimo di 10,4 metri col massimo carico in cesta, è ideale per una vasta gamma di applicazioni, tra cui interventi su edifici, installazioni elettriche, potature e lavori di manutenzione. La piattaforma è equipaggiata con una tecnologia avanzata di stabilizzazione automatica che garantisce sicurezza e precisione anche su terreni irregolari, permettendo di sfruttare lo sbraccio indipendentemente dal carico in cesta.

Riferisce Alessandro Mastrogiacomo AD di CMC: “Si apre una nuova era per le piattaforme aeree ragno cingolate, poiché con il lancio della S20, CMC segna un’importante evoluzione nel campo delle piattaforme geometriche a doppio pantografo. La combinazione di tecnologia avanzata, design compatto e attenzione alla sicurezza fa della S20 una scelta ideale per i professionisti che cercano una soluzione versatile, affidabile e duratura. Che si tratti di manutenzione, costruzione o interventi specializzati, la S20 è pronta a superare le sfide operative più impegnative, offrendo prestazioni di alto livello senza compromessi”.

CMC è un’azienda leader a livello globale nella progettazione e produzione di piattaforme aeree ragno cingolate. Fondata con l’obiettivo di offrire soluzioni innovative e altamente specializzate per il sollevamento aereo, CMC si è rapidamente affermata come punto di riferimento nel settore grazie alla sua capacità di combinare tecnologia all’avanguardia, sicurezza e affidabilità.

 

Nuova officina Volvo Truck Center Italia

Volvo Trucks Italia apre la sua sedicesima officina Volvo Truck Center con sede a Trezzano sul Naviglio (Mi).Una sede dotata di tutte le più moderne attrezzature idonee al servizio dei veicoli industriali.

La nuova officina di Trezzano sul Naviglio, il cui immobile è stato recentemente consegnato da BELL Group, si trova in una posizione strategica, sulla tangenziale Ovest di Milano (uscita Lorenteggio) per servire al meglio il transito e i clienti locali in una logica di rete. Nello stesso quadrante geografico si trovano infatti anche i Volvo Truck Center (#VTC) di Bergamo e Varese, oltre a Torino e Alessandria.

La nuova sede è dotata di tutte le più moderne attrezzature idonee al servizio dei veicoli industriali, contribuendo al presidio dell’asse est-ovest del nostro Paese.

Per assicurare conoscenze e competenze tecniche adeguate agli standard Volvo, il team è stato progressivamente integrato nella realtà Volvo già a partire da gennaio 2024.

Officina sì, ma sostenibile

Tutte le officine Volvo Truck Center rientrano nel progetto “Sustainability 2025” di Volvo Group, pertanto anche la sede di Trezzano è stata equipaggiata di alcune soluzioni green come un impianto fotovoltaico e luci led in tutta la struttura. L’officina inoltre, aderisce all’iniziativa “Zero waste to landfield” per la gestione 100% circolare dei rifiuti derivanti dall’attività di officina.

Con questa ulteriore officina di proprietà, Volvo Group Italia consolida il primato indiscusso nelle retail operations nel nostro paese per quanto riguarda i veicoli industriali, riducendo la distanza tra i diversi punti di assistenza e garantendo così un servizio migliore per i propri clienti. La crescita della nostra rete continua.” commenta Giovanni Dattoli, Managing Director di Volvo Trucks Italia e di Volvo Truck Center Italia.

La nostra attività di rigenerazione dell’immobile a Trezzano sul Naviglio percorre la traccia dell’interesse di Bell Group per i progetti a basso impatto ambientale: l’apertura di questo nuovo Volvo Truck Center è un ulteriore tassello in questa direzione con interventi mirati alla sostenibilità.”, racconta Cesare Lanati, CEO di BELL Group.

L’officina, già operativa da metà luglio, verrà ufficialmente inaugurata Sabato 19 Ottobre.

Le macchine Bobcat al GaLaBau

Bobcat presenta una gamma completa di prodotti innovativi per il riassetto paesaggistico, il giardinaggio e l’orticoltura alla fiera GaLaBau 2024 di Norimberga, in Germania, dall’11 al 14 settembre 2024. È prevista anche un’area demo, dove è possibile testare le attrezzature più conosciute.

Circa 1.000 espositori e 60.000 visitatori sono attesi durante i quattro giorni di questa fiera leader a livello internazionale per il giardinaggio, la paesaggistica e la costruzione di spazi aperti.

I visitatori dello stand Bobcat 332 (padiglione 7) hanno la possibilità di visionare i prodotti della gamma Bobcat sviluppati per il riassetto del paesaggio e degli spazi verdi. Tra questi sono presenti pale compatte cingolate, skid-steer loaders, miniescavatori, sollevatori telescopici, pale compatte gommate, attrezzature per la compattazione leggera, generatori, accessori e macchine speciali per la silvicoltura.

L’area demo offre ai visitatori l’opportunità di testare più da vicino gli ultimi sviluppi del marchio, assistendo a dimostrazioni o provando personalmente le macchine, quali il miniescavatore E27z, la pala compatta gommata L95 e quella cingolata T76.

Jan Moravec, Vice President of Product, Bobcat EMEA, ha dichiarato: “La pala compatta gommata L95, il modello di punta di Bobcat, offre le migliori prestazioni, la maggiore capacità di carico, un comfort superiore per l’operatore e comandi intuitivi che garantiscono una maggiore facilità d’uso e versatilità, grazie al controllo avanzato degli accessori. L’L95 include inoltre i più recenti aggiornamenti del prodotto, pensati grazie al feedback dei clienti. La nuova pala compatta gommata Bobcat è ideale per un’ampia gamma di applicazioni. Inoltre, il modello L95 offre una velocità di marcia di 40 km/h per facilitare il trasporto e aumentare l’efficienza del lavoro”.

Pala cingolata per lavori impegnativi

Bobcat ha sviluppato la T86 per un uso intensivo in molti tipi di cantieri nel settore della paesaggistica. Le pale cingolate Bobcat sono partner affidabili, soprattutto per i cantieri di dimensioni ridotte. Offrono un controllo insuperabile, un funzionamento intuitivo, una forte trazione, una maggiore portata e un comfort eccezionale, tutto in un’unica macchina.

Sul modello T86, la funzione Super Flow garantisce prestazioni eccellenti anche con gli accessori più impegnativi e una potenza sufficiente per tutte le applicazioni, anche quelle più esigenti. Tra gli accessori più diffusi per la T86 vi sono la trivella, la sega per cespugli, il coltivatore rotativo, la ruota compattatrice e, soprattutto, la pacciamatrice forestale più potente di Bobcat.

Mini per cantieri di difficile accesso

Con una sporgenza di soli 280 mm, anche con il contrappeso pesante opzionale, il miniescavatore E27 è ideale per i cantieri in cui lo spazio è limitato. Questo lo rende uno strumento ideale per le applicazioni più impegnative, quando le prestazioni e la trasportabilità hanno la priorità sulla compattezza.

Ad esempio, la pinza idraulica Bobcat, montata sull’E27, aiuta a afferrare, sollevare, trasportare e posizionare con precisione un maggior numero di oggetti e materiali. Utilizzata insieme a una benna per la pulizia dei fossi, permette di rimuovere facilmente oggetti ingombranti come ceppi d’albero e frammenti di cemento. La pinza idraulica è ideale per i lavori di spostamento e sgombero.

Generatori portatili

I visitatori possono anche osservare il  nuovo generatore Bobcat PG40.  Questo gruppo elettrogeno rappresenta un importante passo avanti nella fornitura di energia portatile e offre diversi vantaggi, come il telaio opzionale per un facile trasporto e il “calore liquido”, un sistema di gestione dei carichi ridotti che diminuisce i tempi di inattività e garantisce la massima tranquillità.

Alimentato da un motore Stage V D24, questo modello ecologico si basa sul successo dei suoi predecessori, offrendo una combinazione di prestazioni più elevate e consumi di carburante ridotti.