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Al Bauma Trevi Benne fa 11

Al triennale appuntamento con il Bauma, Trevi Benne sarà presente nel nuovo Padiglione C5 in uno stand completamente rinnovato e dedicato all’accoglienza dei visitatori e distributori. A testimonianza di quello che è lo spirito di ospitalità che da oltre venticinque anni contraddistingue l’azienda vicentina.

Innovazione, design, qualità sono le caratteristiche che si potranno riconoscere nelle 11 attrezzature da demolizione, riciclaggio, scavo e forestale esposte. Vediamone alcune nel dettaglio.

Cesoia e frantumatore

La cesoia per metallo MARILYN CS 55RS del peso di 6.200 kg per i professionisti del riciclaggio e il recupero dei rottami e materiali di natura ferrosa è inoltre indicata per i moderni cantieri di demolizione industriale. Diversi gli aggiornamenti e migliorie tecniche apportate a questo modello di ultima generazione. Per esempio un  profilo maggiormente aggressivo e l’aggiunta di lavorazioni e piastre anti-usura per proteggere le lame e garantirne una maggiore penetrazione ed efficacia nella fase di taglio.

Il Frantumatore Multi Kit MK 28P equipaggiato con il moltiplicatore di potenza Impact Booster, è un’attrezzatura di 3.400 kg. polivalente e versatile, costituita da un corpo universale a cui vengono agganciati diversi kit di demolizione e taglio metalli. Il Booster rende il frantumatore non solo più potente per definizione, ma decisamente più veloce nel ciclo apri/chiudi, che si traduce quindi in maggior produzione giornaliera. Verranno esposti il kit Cesoia indicato in cantieri e in depositi per la demolizione industriale e per il taglio di materiali ferrosi come profilati, lamiere, tubazioni e il kit Frantumatore adatto per ridurre elementi in cemento separando nel contempo il tondino di armatura dal calcestruzzo. Il Multi Kit MK è lo strumento perfetto per ogni intervento di demolizione, riciclaggio, bonifica ambientale e recupero raccomandato all’utilizzatore professionale.

Un modello iconico

Verrà presentato al pubblico il restyling della serie iconica di Trevi Benne: il modello FR 75RD, un frantumatore girevole del peso di 8.100 kg. Le caratteristiche strutturali di questo frantumatore consentono all’operatore di affrontare con un’unica attrezzatura le fasi di demolizione primaria e secondaria. Preciso e veloce come una pinza grazie alla rotazione idraulica continua, potente e produttivo grazie alle ganasce tipiche di un demolitore. Un restyling estetico che lo rende più aggressivo e «cattivo» ma soprattutto rivolto a migliorarne le prestazioni e la resistenza allo stress. Nuovi denti intercambiabili heavy duty, aggiunta di piastre anti-usura, idraulica completamente protetta sono solo alcune delle migliorie apportate alla Serie FR.

Carmix: per un calcestruzzo di qualità

Metalgalante arricchisce la propria gamma di autobetoniere autocaricanti. E presenta al Bauma la Carmix 45 FX.

All’edizione 2019 del Bauma, allo stand 414/Hall B5, Metalgalante presenta in anteprima Carmix 45 FX. La nuova macchina si unisce ai modelli Carmix 25FX e Carmix ONE arricchendo così la gamma di autobetoniere autocaricanti.

Questo fuoristrada compatto, facile da guidare e con bassi costi di manutenzione è la soluzione più efficace ed economica per produrre calcestruzzo di massima qualità in ogni condizione e in qualunque cantiere.

Grandi capacità per grandi risultati

La grande agilità unita a una produttività elevata fanno di Carmix 45 FX la macchina perfetta da usare in situazioni che richiedono potenza, versatilità e precisione. Il sistema di guida user-friendly, le dimensioni compatte (4,50m di altezza x 7,750m di lunghezza) e le quattro ruote motrici sterzanti 4x4x4 sono infatti qualità che le permettono di spostarsi anche in luoghi angusti.  E di viaggiare agevolmente su strade dissestate e sconnesse. Carmix 45FX è stata studiata in grande: il gruppo betoniera ha una capacità di 6100 litri con una resa effettiva per impasto di 4,5 m³, dando la possibilità di produrre molto calcestruzzo in poco tempo. All’interno, un sistema con doppia elica di miscelazione e un bicchiere con rotazione a motore idraulico e riduttore epicicloidale consentono di ottenere un mix omogeneo e compatto. A questo risultato contribuisce anche il sistema di carico idraulico automatico: la pala, con capacità effettiva di carico di 600 litri, permette di caricare la giusta quantità di inerti all’interno del tamburo senza sprechi di materiale. Inoltre, la macchina dispone di un’ampia cabina (in opzione anche chiusa) con struttura ROPS FOPS e di valvole di controllo e blocco per garantire la massima sicurezza e incolumità dell’operatore. Infine, il posto guida è dotato di sedile reversibile con inversione automatica del circuito in modo da avere una perfetta visibilità degli spostamenti all’interno del cantiere.

Controllo del Mix Design: sicurezza e  visibilità

Come tutte le macchine prodotte da Carmix, anche in questo modello gli strumenti di controllo e monitoraggio rivestono grande importanza: Carmix 45FX è infatti dotata di sistema Load Cells che consente di dosare, pesare e programmare qualsiasi materiale per realizzare un Mix-Design perfetto sul posto. Questo è possibile grazie alle quattro celle di carico installate nel gruppo di miscelazione, controllabili dal computer di bordo, che funzionano come sensori di peso direttamente dove avviene la mescola (tecnologia RMC PLANT standard level). Rispetto ai sistemi che utilizzano sensori di pressione sulla pala di carico, ciò garantisce: un controllo diretto degli elementi proprio dove avviene la mescola (incluso il peso reale dell’acqua per un’ottimizzazione del rapporto A/C), una maggior precisione e uno scarto fra il 3 e il 5% del peso come nelle più sofisticate centrali di calcestruzzo e una reale verificabilità del prodotto finito.

C’è anche il Carmix Bagger

A Bauma verrà esposto anche il Carmix Bagger, un mini silos in acciaio, da 3 m³ che permette di velocizzare le fasi di carico del cemento, assicurando al tempo stesso una accurata precisione nel mix design. Carmix Bagger è composta da un contenitore con celle di carico che può pesare il materiale versato al suo interno; data la particolare costruzione è possibile impiegare sacchi di cemento o big-bags poiché una coclea provvederà a convogliare il contenuto all’interno della betoniera Carmix, in modo autonomo poiché le operazioni sono gestite attraverso un motore idraulico alimentato da un motore, il che permette di utilizzare Carmix Bagger anche nei cantieri privi di corrente elettrica.

La facilità di trasporto e la compattezza sono sicuramente tra le doti più apprezzate di Carmix Bagger; inoltre, la possibilità di utilizzare i big bag di cemento rende gli ambienti di lavoro più salubri, riducendo la presenza di polveri e abbassando i costi di gestione per lo smaltimento dei sacchi.

Fiere: SAIE 2019 raddoppia a Bari

Organizzato da Senaf, SAIE Bari (24-26 ottobre 2019) è un evento professionale nato con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento del Centro Sud Italia e del bacino del Mediterraneo, anche grazie al coinvolgimento delle principali associazioni del settore.

Tante le iniziative che animeranno SAIE Bari, tutte volte a mostrare l’eccellenza dell’intera filiera delle costruzioni, attraverso percorsi dedicati ai temi chiave dell’innovazione, della sicurezza sismica, della sostenibilità e della trasformazione digitale. Attraverso workshop e convegni che erogheranno crediti formativi ai professionisti, dimostrazioni e prove pratiche, la manifestazione darà spazio alle realtà consolidate del comparto, mostrando tutta la filiera, dal progetto alla realizzazione finale del prodotto.

Protagonista l’eccellenza

La fiera, grazie a formule espositive innovative e alle numerose iniziative speciali, offrirà una visione integrata e moderna della progettazione con un’importante attenzione al cantiere.

Protagonista di SAIE Bari sarà l’innovazione, fulcro della vetrina SAIE ECCELLENZE, che mostrerà i percorsi di crescita e di innovazione intrapresi da aziende, start-up e centri di ricerca internazionali.

Quattro i percorsi che visitatori e aziende potranno scoprire:

  1. Gestione Edificio e riqualificazione edilizia
  2. Impianti tecnici in edilizia
  3. Trasformazione urbana, Infrastrutture e territorio
  4. Digitalizzazione e BIM

Ciascun percorso affronterà le tematiche di maggior interesse per imprese e visitatori.

In particolare, grande spazio sarà dedicato alle innovazioni in materia di impianti tecnici, soprattutto alle potenzialità dell’integrazione degli impianti tecnici con i processi costruttivi

Un format innovativo

Emilio Bianchi

Le trasformazioni in atto nel mercato delle costruzioni – dichiara Emilio Bianchi, Direttore di Senaf – richiedono un format innovativo, che metta al centro non solo prodotti, tecnologie e servizi per le costruzioni, ma anche servizi per l’ambiente costruito. SAIE Bari nasce proprio con l’obiettivo di offrire agli operatori del settore la possibilità di esporre i propri prodotti e di confrontarsi con le altre realtà più importanti attraverso la presentazione di case history d’eccellenza di tutta la filiera. Siamo felici di poter essere la vetrina del vivace mercato del Centro e del Sud Italia“.

Da Manitou sollevamento connesso

Molte e molto interessanti le novità che Manitou  espone al Bauma. Non solo macchine ma servizi. E un corner dedicato ai prodotti a basse emissioni.

Il nuovo MHT 12330

Protagonista allo stand di Manitou  (FS 908/1) sarà indubbiamente il nuovissimo sollevatore telescopico heavy-duty MHT 12330, con altezza di sollevamento di 11,76 metri. Macchina ideale per terreni sconnessi e operazioni di sollevamento impegnative, per l’industria, le costruzioni e il mining, è anche facile da usare, agile e compatta.  E particolarmente indicata per il noleggio. La versatilità è assicurata da un’ampia gamma di accessori.

Al Bauma verrà inoltre proposta la gamma MC, con nuovo tetto panoramico (FOPS) che consente un’elevata visibilità,  peso da 1.8, 2,5 e 3 ton, a 2 e 4 ruote sterzanti, che presenta la più elevata altezza al suolo (30 cm),  nel segmento delle compatte. Confortevole grazie alla cabina sospesa, alle vibrazioni ridotte e al sedile ergonomico, questa gamma è anche “cost efficiency”.

Presenta infatti il raggio di sterzata più corto del mercato, una manutenzione ottimizzata che si traduce in un elevato valore residuo e la più elevata velocità nel settore delle compatte: 25 km/h.

La nuova gamma MT

Essa comprende l’MT 420 H (con nuovo braccio), l’MT 1335 Easy (Stage V) e l’MT 1840 (Stage V).  Nel dettaglio, l’MT 420 offre una maggior visibilità grazie al braccio completamente ridisegnato. Monta un motore Kubota e ha una capacità massima di sollevamento di 4.30 metri con portata massima di 2,0 ton. E’ una macchina ultracompatta indicata soprattutto per lavori in contesti urbani, in cantieri di costruzione e manutenzione residenziale.  Nuovo design del motore per MT 11-18 m Easy che offre quindi un TCO ridotto e prestazioni migliorate. La gamma MT propone anche una novità interessante, il nuovo sistema Harmony, su consolle da 7 pollici, che fornisce all’operatore in maniera estremamente intuitiva, tutte le informazioni chiave (temperatura dell’olio, carburante, Ad Blue) per aumentare sicurezza e produttività.

Allo stand vi sarà anche un corner dedicato alle macchine a basse emissioni che presenterà soluzioni “ecologiche” che riguarderanno l’evoluzione di gamma e mirate a ridurre, oltre che le emissioni, il TCO.

I servizi

Non mancherà (oltre a una nuova App mobile “My Manitou”) l’area dedicata ai servizi, con la piattaforma CSP (Customer Service Platform), proposta dapprima in Germania poi in Benelux, UK e Australia, il sistema i.v interactive view, un evoluto strumento diagnostico dedicato ai noleggiatori, disponibile dall’estate prossima per la gamma MT e i Manitou Connected Services. Questi ultimi, basandosi sull’IoT che prevede la connessione di tutte le macchine, forniscono gli strumenti digitali utili per la manutenzione e il monitoraggio delle macchine, favorendo l’integrazione dei sistemi e proponendo anche soluzioni su misura.

A KC Plant (UK) i primi Bobcat E26 ed E27z

KC Plant Limited, una nuova società di noleggio con sede a Watford, Hertfordshire, Regno Unito, ha acquistato i primi miniescavatori Bobcat Serie R E26 da 2,5 tonnellate e E27z da 2,7 tonnellate. Le unità E26 e E27z fanno parte di un ordine più importante di 18 miniescavatori, tra cui i popolari modelli E17z da 1,7 tonnellate ed E85 da 8 tonnellate, oltre a martelli idraulici Bobcat.

Una calorosa accoglienza

Da sx  Alan Sams, Manager Vendite Bobcat UK e Rob Allenby, proprietario di KC Plant

Rob Allenby, proprietario di KC Plant, commenta: “Sono molto soddisfatto delle nuove macchine Bobcat che, tra l’altro, sono state accolte molto bene dalla nostra clientela. La qualità di costruzione e il design dei nuovi E26 e E27z sono eccellenti. Abbiamo acquistato un E26 con tettuccio e un E27z ZTS (senza ingombro posteriore) con avambraccio lungo, dotato della nuova cabina dalle dimensioni più grandi nel suo segmento sul mercato. La nostra offerta comprende il noleggio di escavatori fino a 20 tonnellate principalmente a Londra e nell’area circostante. In seguito all’esperienza positiva avuta con il nostro primo escavatore Bobcat E85, abbiamo optato per le nuove macchine compatte Bobcat per promuovere i nostri piani di espansione nel 2019, sulla base di un contratto concluso con Alan Sams del dipartimento Clienti Chiave di Bobcat. Un’assistenza postvendita completa ci garantisce non solo elevate prestazioni, ma anche un’affidabilità totale.”

Protezione noleggio CIB

Per superare una problematica comune nel mercato del noleggio e, pertanto, garantire i massimi tempi di attività, il modello E26 è equipaggiato di caratteristiche extra innovative. Per esempio il gruppo di lavoro CIB (cilindro all’interno del braccio) e la relativa geometria, che aumentano la protezione contro la collisione tra la benna e cabina.

Rob Allenby afferma: “Le caratteristiche CIB (cilindro all’interno del braccio) e la geometria dell’E26 sono un’assoluta novità. Dobbiamo soddisfare le esigenze di un’ampia gamma di operatori con diversi livelli di competenze ed esperienza. Queste caratteristiche ci assicurano una tranquillità extra quando la macchina viene concessa a noleggio.”

Come tutte le nuove macchine della serie R, il vano operatore più ampio e gli interni di qualità premium della cabina E27z garantiscono il miglior comfort della categoria con una salita/discesa migliorata grazie alle nuove maniglie ergonomiche 3D e alla porta più ampia. La nuova cabina è inoltre dotata di finestrini molto più grandi e di montanti più stretti per una visibilità panoramica senza pari sul mercato.

Gli altri “plus”

Inoltre, sul nuovo E27z, la funzionalità ZTS è stata ulteriormente perfezionata grazie al design con profilo girosagoma ZHS (Zero House Swing) di Bobcat. La sovrastruttura anteriore è completamente protetta, in quanto gli angoli anteriori vengono mantenuti all’interno dell’arco di rotazione e dei cingoli.

Rob Allenby aggiunge inoltre: “Una caratteristica della macchina molto importante per le società di noleggio è l’essere dotata di una vera funzione ZHS; e l’E27z offre la più elevata flessibilità di movimento quando si opera a ridosso dei muri, oltre a una stabilità a 360 gradi migliore della categoria e a un peso ridotto per un agevole trasporto“.

Alan Sams, Manager Vendite Bobcat UK per i Clienti Chiave: “L’obiettivo di Bobcat è sempre quello di sostenere la crescita di start-up come KC Plant. Sebbene si tratti di una nuova società, la sua attività è supportata da una saggia pianificazione e dai molti anni di esperienza che Rob e i suoi collaboratori hanno accumulato nel mercato inglese del noleggio. L’accoglienza che hanno ricevuto le macchine nel mercato inglese, estremamente competitivo è molto incoraggiante

Autovictor: tutto fatto in una notte

Il doloroso crollo del Ponte sul Polcevera, a Genova, ha indotto il Comune ad accelerare alcuni lavori programmati da tempo e finalizzati a garantire un flusso più scorrevole del traffico cittadino. Tra queste opere spicca la realizzazione dei nuovi svincoli di collegamento tra l’uscita autostradale di Genova Aeroporto e la città. Un intervento complesso al quale ha dato un fondamentale contributo Autovictor, chiamata a realizzare il sollevamento delle travate in carpenteria metallica che andranno a formare il nuovo viadotto.

Il cantiere nel dettaglio

L’intervento è stato suddiviso in due macrosezioni a loro volta scandite da tre differenti fasi. La prima sezione – dedicata al varo dell’impalcato sud – si è sviluppata tra la fine di ottobre e la metà di dicembre dello scorso anno. Tutti i sollevamenti sono stati portati a termine nei tempi stabiliti e la carreggiata sud è infatti già in funzione e percorribile da autovetture e mezzi pesanti.

Sotto il profilo della pianificazione dell’intervento e per l’utilizzo di macchine importanti, la seconda sezione, che ha riguardato l’impalcato nord, appare decisamente più interessante e degna di approfondimento.

Uomini & macchine

Nella notte tra il 2 e il 3 febbraio, gli uomini e le macchine di Autovictor hanno effettuato il sollevamento del concio centrale del viadotto nord: una trave metallica da 307 t di peso per una lunghezza di 75 m. Per la movimentazione del concio la società di San Pietro Mosezzo (NO) ha utilizzato due carrelli modulari SPMT Scheuerle a 6 assi e due power unit che hanno trasferito la trave dal punto di costruzione alla posizione di presa delle autogrù: una Liebherr LTM 1750-9.1 e una Terex-Demag TC 2800-1. La Liebherr LTM 1750-9.1 è stata allestita in configurazione T (ovvero con braccio base). L’unità Demag è stata allestita in configurazione SSL 48, cioè con 48 m di braccio principale e super lift. Da segnalare, inoltre, come la preparazione finalizzata ad armare le due autogrù principali sia iniziata circa una settimana prima della data del varo, impiegando due autogrù ausiliarie da 70 t di portata e 33 mezzi autoarticolati che hanno trasportato gli elementi, le zavorre e gli accessori delle due macchine principali.

Una location complessa

Se la macchina Liebherr è stata completamente allestita nei giorni antecedenti il varo, la conformazione del cantiere, stretto e largamente occupato dall’imponente concio, ha obbligato l’allestimento della Terex-Demag nel giorno stesso del tiro. Durante il sollevamento, Autovictor ha utilizzato un’ulteriore unità Liebherr LTM 1070-4.1 posta a servizio della tavola del mast della TC 2800-1 e utilizzata per posizionare le zavorre del super lift sulla tavola posteriore. La logistica di cantiere ha visto la LTM 1750 posizionata piuttosto vicina alla pila di appoggio della trave in prossimità del punto di presa della stessa, mentre la TC 2800-1 ha dovuto portare la trave oltre la sede ferroviaria fino ad arrivare alla pila di appoggio.

I numeri e il timing

Il cantiere di sollevamento ha coinvolto ben 15 persone fra operatori delle autogrù, autisti, meccanici di supporto e tecnici. Notevole anche l’attività di progettazione del sollevamento che è stata messa a punto dall’ufficio tecnico di Autovictor e condivisa con il cliente finale.

L’intervento è durato dalle 07.00 del 2 febbraio fino alle 09.00 del 3 febbraio, mentre il sollevamento vero e proprio è stato eseguito dalle 23.00 del 2 (orario imposto dallo stop della rete ferroviaria) fino alle 06.00 del giorno seguente. Una durata particolarmente lunga, dovuta soprattutto alla necessità di aggiungere zavorre sulla tavola del super lift della TC 2800-1 in relazione al continuo incremento del suo raggio di azione.

Un lavoro non facile

Alessandro Gino

In ogni caso, questa non è stata l’unica problematica affrontata e risolta da Autovictor. “Quando si affrontano cantieri di questo tipo”, afferma Alessandro Gino, Direttore Operativo di Autovictor, “le difficoltà sono molteplici. Prima di tutto c’è stato l’impegno di tutto lo staff per ottenere la chiusura totale di Via Siffredi (SS Aurelia) per 31 ore a partire dalle ore 10.00 del 2 febbraio. È seguita la necessità di concordare e far combaciare la chiusura della rete viaria con quella della rete ferroviaria. Superati questi due aspetti tecnico amministrativi, ci siamo dovuti scontrare con la realtà di cantiere e l’esigenza di allestire una macchina importante come la TC 2800-1 in sole 9 ore partendo da zero. Decisamente delicato anche il coordinamento via radio tra gli operatori e i due tecnici a terra per sollevare e portare in posizione finale la trave”.

La conclusione dei lavori della carreggiata nord prevedono altri due sollevamenti. Il primo è è stato realizzato il  16 febbraio con una autogrù: la TC 2800-1 sempre in SSL, ma con 54 m di braccio principale. L’ultimo intervento verrà effettuato nella prima decade di marzo, con le stesse due autogrù viste all’opera in questo cantiere.

Weber: appuntamento al Bauma

Anche la prossima edizione della manifestazione bavarese vedrà Weber MT presentare – nell’area esterna Sud, stand 1107/1 – numerose novità e innovazioni tecnologiche per il settore della compattazione leggera.

Qualche anticipazione

Partiamo dalle piastre mono-direzionali la cui gamma verrà completamente rivoluzionata grazie all’introduzione di modelli specifici per ciascun tipo di lavoro. Le attrezzature già esistenti, che tra l’altro sono le più diffuse in Italia, continueranno a far parte della gamma, sebbene verranno anch’esse ottimizzate, in un’ottica di miglioramento continuo.

Il Bauma offrirà l’occasione ideale per presentare anche i primi modelli a emissioni zero. Un chiaro segnale di come il costruttore intenda muoversi con uno sguardo decisamente orientato verso il futuro e l’ecosostenibilità. Nello specifico, i visitatori della kermesse bavarese potranno testare direttamente in fiera il primo vibrocostipatore verticale equipaggiato con una batteria super capiente, in grado di garantire addirittura 75 minuti di lavoro continuativo. Importanti le novità anche per quanto riguarda la piastra bi-direzionale CR 6 da 4 quintali, il modello più richiesto in Italia, che sarà disponibile in più varianti.

Infine, il team di Weber MT Italia di Alberto Lovo sarà lieto di accogliere tutti i professionisti italiani con una sorpresa dedicata, da innaffiare con una buona birra.

Il Reggimento Alpini si addestra in Merlo

Il Centro Formazione e Ricerca Merlo ha ospitato gli alpini del 2° Reggimento della Brigata Alpina Taurinense per una attività operativa del tutto nuova per il Gruppo Merlo.

L’obiettivo delle giornate di attività in CFRM è stato quello di verificare in pratica la possibile interoperabilità di mezzi e personale civili e militari in ipotesi di esigenze operative (calamità naturali, interventi di soccorso, etc.) che richiedano un intervento di supporto congiunto.

Le fasi del test

Le fasi di test hanno riguardato la verifica della capacità di movimentare container da 20 piedi (6 metri) con i sollevatori telescopici fuoristrada Merlo. Queste macchine vengono normalmente impiegate in edilizia ed agricoltura e facilmente reperibili in ogni parte d’Italia. Sono mezzi 4×4 che possono muoversi agevolmente nei terreni più impervi e superare pendenze ed ostacoli che un comune automezzo non riesce ad affrontare. L’attività ha riguardato il carico/scarico dei container e la loro movimentazione nelle diverse configurazioni orografiche e di trasporto.

Si è anche voluta testare dal punto di vista logistico l’efficacia del trasferimento dei sollevatori telescopici Merlo in zona di intervento, già predisposti per essere immediatamente operativi, nei container stessi. La macchine hanno dato dimostrazione di essere compatte e maneggevoli per entrare autonomamente nei container ed essere in azione con le attrezzature in dotazione per il sollevamento, la movimentazione e lo scavo in tempi incredibilmente ridotti.

E per chi non soffre di vertigini…

In ultimo si è realizzata una fase di test addestrativo per i professionisti del soccorso che non soffrono di vertigini. Le simulazioni hanno riguardato la discesa in corda doppia da una altezza di trenta metri utilizzando allo scopo una piattaforma aerea porta-persone su sollevatore telescopico Merlo, in grado di ospitare fino a tre soccorritori alla volta con le loro attrezzature complete.

Questa tecnologia Merlo è stata particolarmente apprezzata dagli operatori per la stabilità e versatilità che offre, dimostrandosi un efficace sistema di addestramento fino ad oggi non ancora utilizzato a questo scopo.

Sono anche state effettuate riprese aerofotogrammetriche mediante droni delle aree operative per realizzare la mappatura tridimensionale del territorio di una ipotetica area oggetto di intervento.

Un progetto innovativo

Tutto questo è stato reso possibile grazie alla disponibilità  e lungimiranza dei comandi militari della Brigata Alpina Taurinense. Che hanno condiviso un progetto innovativo ed aperto scenari addestrativi nuovi nell’ottica di migliorare l’efficacia negli interventi di soccorso in caso di calamità ed umanitari.

Ecco dunque che l’interoperabilità assume particolare rilevanza in riferimento al contributo che essa può offrire in termini di incremento delle capacita operative di determinati assetti – logistici ed operativi – delle Unità Alpine.

Ritchie Bros. A Monaco l’usato si fa in tre

La più grande casa d’aste al mondo sarà presente al Bauma (Hall C4, stand 139) e proporrà agli specialisti del settore la sua piattaforma multicanale per la gestione degli asset: dalle aste di Ritchie Bros. Auctioneers alle aste online di IronPlanet e la piattaforma del Marketplace-E a Mascus, con la soluzione di listing e i molteplici strumenti innovativi per la gestione dell’usato. Sarà possibile interfacciarsi con il team e capire quali sono gli strumenti più innovativi per vendere e acquistare al meglio e con maggior convenienza tutto quello che serve per lavorare in cantiere. Ma non solo. Ritchie Bros ha lanciato anche FleetLocator, una soluzione per l’acquisto di autocarri, rimorchi e veicoli commerciali appositamente sviluppata per il mercato europeo. Si tratta di una piattaforma online che rende più semplice cercare, acquistare e vendere veicoli con diversi tipi di allestimento, di tutte le marche e di tutti i modelli.

Un anno importante

Il 2018 è stato un anno importante per Ritchie Bros. Che ha festeggiato il suo 60° anniversario, costellando la ricorrenza con numerosi eventi: dalle aste live, all’introduzione di nuove soluzioni di vendita. Dagli eventi online, all’offerta sempre più allargata di servizi per soddisfare le esigenze dei propri clienti in un mercato globale. Decine di migliaia di imprese in tutto il mondo hanno scelto di vendere le proprie macchine attraverso Ritchie Bros. Centinaia di migliaia hanno cercato e trovato quello che cercavano, sia attraverso il canale tradizionale della vendita dal vivo senza riserva che attraverso le proposte online di IronPlanet e Marketplace-E, la piazza d’aste virtuale aperta 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Fondata nel 1958 e quotata alla Borsa di New York e Toronto, Ritchie Bros è la società leader mondiale nella gestione e compravendita di beni industriali e offre ai propri clienti soluzioni chiavi in mano per comprare e vendere macchinari, autocarri e attrezzature di ogni tipo.

Liebherr: sulla pompa il Powerbloc

Liebherr presenta quest’anno al Bauma l’autopompa per calcestruzzo 42 M5 XXT completamente riprogettata per la classe di media portata. Una delle novità di rilievo è rappresentata dall’unità di azionamento Liebherr-Powerbloc che integra tutti gli elementi idraulici di attivazione e di misurazione.

Compatta di elevata portata

La nuova unità 42 M5 XXT equipaggiata con il popolare montante ripiegabile in 5 parti, ha una struttura compatta. E’ adatta per i percorsi su strada e dispone di un’elevata portata per l’utilizzo in cantiere. L’altezza di dispiegamento ridotta e le eccezionali caratteristiche di scorrimento del modello 42 M5 XXT, in combinazione con la sua elevata mobilità, semplificano le operazioni negli edifici. Nella sua rielaborazione sono stati modificati praticamente tutti i componenti. Il peso totale del macchinario, maneggevole e compatto, è inferiore al limite di 32 tonnellate in vigore per l’omologazione nella maggior parte dei paesi europei. Tutto ciò senza dover rinunciare alla stabilità e alla silenziosità tipica di Liebherr. Molti componenti tecnici sono prodotti direttamente da Liebherr, così come la nuova unità di azionamento Powerbloc.

Lo stabilimento Liebherr di Bad Schussenried per la produzione di pompe per calcestruzzo

Essendo stati completamente integrati tutti gli elementi idraulici di attivazione e di misurazione, non è più necessario l’utilizzo di molti flessibili idraulici né di molti altri componenti. Caratteristiche particolari del nuovo sistema sono la sua robustezza, la potenza elevata e il funzionamento silenzioso. Inoltre Liebherr ha riprogettato un circuito dell’olio semichiuso ad alta efficienza, che alimenta con energia idraulica tutti gli azionamenti in modo potente e affidabile.  Il nuovo sistema esclusivo Powerbloc di Liebherr riunisce i vantaggi degli attuali circuiti aperti e chiusi testati sul mercato senza presentarne i rispettivi svantaggi.

Stabile anche in poco spazio

Il collaudato sistema di sostegno Liebherr XXT offre anche per il modello 42 M5 XXT l’elevata e insuperabile flessibilità tanto apprezzata dai clienti nel posizionamento della pompa – grazie a un adattamento diretto del carico in qualsiasi posizione, in modo sicuro e stabile, soprattutto in combinazione con il sistema di monitoraggio XXA proprio di Liebherr.

La nuova concezione della parte posteriore permette un comodo accesso a tutte le aree, una maggiore sicurezza e una disposizione ordinata di tutti i componenti rilevanti per il comando e per la manutenzione. Le possibilità di carico migliorate, grazie a un sistema di guide per accessori e utensili, semplificano il lavoro dell’operatore. Ovviamente anche per il nuovo modello 42 M5 XXT è presente un catalogo completo con dotazioni supplementari.