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Le trince Cangini affrontano la primavera

La gamma Cangini è pronta ad affrontare la bella stagione offrendo sempre una maggiore attenzione alla cura del verde. In particolare l’ultimo ampliamento della gamma di testate trincianti si concentra su una maggiore potenza e precisione. Nuovi modelli e nuove caratteristiche rendono queste attrezzature ideali nell’ambito forestale e nella manutenzione del verde. Solidità, salvaguardia del motore e resistenza ai lavori estremi sono tre dei pilastri che garantiscono alle attrezzature  di Cangini massima resa ,anche per lavori gravosi, ed eccellente produttività nel tempo.

Trince per ogni tipo di macchina

Molteplici sono le funzionalità delle trince Cangini, a partire dalla pulizia del sottobosco sino all’abbattimento di alberi e alla gestione del verde pubblico. L’alternativa di conformazione a mazze o coltelli permette un taglio ottimale degli arbusti , nel primo caso , di erba o vegetazione in base alle esigenze, nel secondo. Mentre la scocca rinforzata e il gruppo valvole integrato di serie conferiscono resistenza all’attrezzo e ottimizzano le prestazioni del motore aumentandone la durata nel tempo.

Nella versione per escavatore la gamma comprende 13 modelli di trince  che coprono tonnellaggi da 1.0 ton fino a 15 ton ed anche numerose larghezze che partono da 50  cm e con larghezze intermedie arrivano sino a 150 cm.  Al contempo per la versione frontale si garantiscono stessa resistenza, stesse performance e ampia gamma. Nelle testate trincianti frontali TCF è prevista la traslazione laterale meccanica di serie e il sistema flottante verticale e orizzontale per migliorare l’adattamento alla conformazione del terreno.

Il Trincia Forestale Force One

Grande novità, l’inserimento a catalogo della nuova versione di trincia forestale. Il Trincia Forestale Force One è progettato per affrontare lavori più pesanti in ambito forestale. Un alleato importante per la pulizia profonda di boschi e foreste e per raggiungere anche le zone più anguste. Questo nuovo modello presenta caratteristiche tecniche ed accorgimenti di serie che lo rendono un attrezzo versatile, affidabile e sicuro.

I circuiti ed il motore idraulico sono raffreddati con un sistema a ventilazione forzata per mantenere costante la temperatura dell’olio. Inoltre la scocca rinforzata e la blindatura dei cuscinetti gli conferiscono una struttura robusta e in grado di contrastare urti e torsioni. Il Force One è dotato inoltre di sportelli anteriori e posteriori apribili che consentono di sfruttare al meglio la potenza del rotore per aggredire in profondità tronchi con diametri fino a 220mm.

Le possibili configurazioni

Un ulteriore vantaggio è costituito dalle molteplici configurazioni disponibili per una maggiore attenzione alle esigenze del cliente.

La Configurazione con rotore semi-forestale con mazze a scomparsa, si adatta per esempio al taglio di rovi e arbusti.

A questa si aggiunge la configurazione con rotore forestale ad utensili fissi, ideale per la frantumazione di piante e triturazione di grossa pezzatura. Infine la configurazione con rotore per cippato ottimo per la triturazione di tronchi con diametro fino a 220mm.

La gamma offre anche la versione frontale. La testata trinciante forestale frontale Force One presenta la stessa resistenza della versione per escavatore. Ideale per realizzare strisce tagliafuoco, aprire piste e sentieri e per abbattere piante.

Con l’evoluzione di questa linea di prodotti,  Cangini è in grado di soddisfare le necessità di un mercato professionale di specialisti del settore, per supportare gli utilizzatori nelle operazioni di manutenzione del verde pubblico e in ambito forestale.

Costruzioni. Come saranno nel 2020 e oltre?

Il 2019 verrà ricordato come l’anno in cui la tanto attesa evoluzione tecnologica ha finalmente iniziato a diventare realtà. Ma cosa ci aspetta nel 2020 e oltre?

L’edilizia off-site e modulare sta prendendo piede e in sempre più progetti viene applicato il concetto di progettazione off-site e consegna e assemblaggio in cantiere. La strada però è ancora lunga prima che queste considerazioni vengano integrate nelle fasi iniziali di pianificazione e progettazione: probabilmente servirà ancora un po’ di tempo.

Come cambia la progettazione?

Progettazione supportata dalla IA (intelligenza artificiale) e dal machine learning (apprendimento automatico). Oramai queste espressioni sono sulla bocca di tutti, anche di addetti ai lavori che talvolta le usano a sproposito nel tentativo di cavalcare l’onda. Ciononostante, l’ambiente della progettazione sta davvero cambiando e l’idea che ogni progetto debba essere unico e irripetibile è ormai in declino.  Ovviamente il design dovrà comunque essere accattivante, ma lo scenario futuro che trasformerà radicalmente questo settore comporta un utilizzo migliore dell’IA per integrare, già durante la progettazione, la creazione della struttura di supporto e dei servizi, la preparazione preliminare dell’insieme e il processo di manutenzione successivo alla costruzione.

All’inizio del 2020, durante un evento all’Università di Cambridge, è stato formulato il concetto di “Design to be robot ready“, per esprimere l’idea di considerare la costruzione autonoma o assistita nell’ambito del processo di progettazione degli edifici. Questo argomento sarà sicuramente molto rilevante nella transizione verso nuovi metodi di edilizia off-site e assemblaggio in cantiere.

Nuovi attori

Molti settori industriali sono stati stravolti dall’avvento di nuovi attori nel corso degli anni; l’edilizia probabilmente non costituirà un’eccezione. I progetti forniti da Google, The Boring Company e persino da Legal & General, attestano l’interesse nei confronti dell’evoluzione dell’intero processo di consegna. Dal momento che il controllo di ogni aspetto del ciclo di vita di progettazione, costruzione e manutenzione si sta rivelando remunerativo (come avviene nel settore manifatturiero), le aziende tecnologiche in particolare, potrebbero essere interessate a inserirsi nel settore delle costruzioni per incrementare i loro profitti.

Le attuali aziende e organismi professionali probabilmente, cercheranno di opporre resistenza a questi cambiamenti, ma la storia dimostra che alla fine la tecnologia e il progresso vincono sempre. Per una riprova dell’interesse di alcune aziende tecnologiche nei confronti del settore edilizio, basta consultare le loro ricerche di personale: le posizioni relative all’edilizia sono molto richieste.

Nel 2020 sarà interessante osservare se il metodo “pay as you use”, cioè la fatturazione in base ai consumi, verrà applicato anche agli edifici e alle infrastrutture. L’azienda WeWork ha fornito moltissime informazioni a riguardo. Il modello che utilizzano per gestire i loro edifici come macchine con livelli elevatissimi di utilizzo e di efficienza sarà sicuramente adottato anche da altri proprietari immobiliari per il controllo dei costi dei loro asset.

2020 e oltre: le sfide tecnologiche

Spesso le grandi aziende non considerano soltanto le nuove tecnologie e i nuovi processi, ma anche il modo per integrarli nei sistemi esistenti e per introdurre i cambiamenti in azienda.

Agli albori dell’adozione tecnologica era relativamente semplice trarre vantaggio dal passaggio dai complicati processi manuali alle nuove soluzioni. Basti pensare alla transizione dalla macchina da scrivere ai programmi di scrittura, dai disegni realizzati a mano ai programmi CAD. Anche il passaggio dai dati in 2D a quelli in 3D è stato relativamente immediato. Le sfide da affrontare in futuro saranno invece più complesse, perché comporteranno un impatto molto superiore sui cambiamenti tecnologici.

Al giorno d’oggi, le soluzioni tecnologiche sono ovunque: dall’ufficio al cantiere, le soluzioni assistite e gestite da computer sono estremamente diffuse. Nel corso degli anni sono state create grandi moli di dati e tutti i settori si sono impegnati a inventare metodi innovativi per digitalizzare i processi, che si trattasse di produrre nuovi software, integrare la tecnologia nelle macchine per costruzioni o di gestire la salute e la sicurezza del personale in cantiere.

A ciò si aggiunge la moltitudine di nuovi standard, nuove terminologie e la pressione di produttori e sviluppatori per la fornitura di soluzioni ancora più avanzate. Di conseguenza, è quasi impossibile implementare nuovi processi senza tener conto dell’impatto che avranno. Questo probabilmente rappresenterà un notevole ostacolo all’adozione della tecnologia e dei cambiamenti.

Spesso come soluzione a questi problemi vengono citati i sistemi aperti, ma è inverosimile che le soluzioni diventino completamente aperte a breve termine. Si spera però che le nuove soluzioni tengano conto della necessità di comunicare e di interagire con gli altri sistemi. È evidente che le sinergie con partner e sistemi possono rivelarsi molto utili per aiutare i clienti a migliorare e a sviluppare i loro processi.

E allora?

Il mondo delle costruzioni sta affrontando un periodo di cambiamenti senza precedenti. Per superare alcune delle problematiche che insorgeranno bisognerà inventare nuove soluzioni. Probabilmente in futuro la storia dimostrerà che la prima parte del XXI secolo è stata un periodo di grandi innovazioni nel settore edilizio. Partecipare attivamente a questi progressi rappresenta di sicuro, un grande privilegio.

di Adam BoxBusiness Development Manager Vertical Construction – Topcon Positioning Group.

 

Il nuovo Allu Crusher presentato a Las Vegas

Allu, il produttore delle attrezzature idrauliche denominate Transformer e Processor per la lavorazione dei materiali, ha presentato a Conexpo il nuovo Allu Crusher.  

Il lancio globale della nuova serie di benne frantumatrici Allu vedrà inizialmente l’introduzione di tre modelli per escavatori nella gamma da 10 a 33 tonnellate. Tutti hanno funzioni appositamente sviluppate che ne facilitano l’uso e ottimizzano le prestazioni, fornendo allo stesso tempo una facile manutenzione sul campo.

Le funzionalità

  • Movimento della mascella reversibile: questo riduce il rischio di inceppamenti, blocchi o ostruzioni, garantendo al contempo maggiori livelli di produzione e riducendo la necessità di qualsiasi coinvolgimento manuale nel processo di frantumazione.
  • Design della piastra di alimentazione integrato nella mascella: assicura che la funzione di alimentazione a pieno carico offra alti tassi di produzione con il minimo rischio di intasamenti.
  • Semplice regolazione meccanica dei perni per la regolazione delle dimensioni della pezzatura in uscita: rende l’intero processo di frantumazione semplice e sicuro con una regolazione rapida per varie possibilità di lavoro.
  • Il frantoio si apre “a conchiglia”: grazie a questo design è garantita la facile e rapida sostituzione delle parti soggette ad usura, facilitando l’accesso, risparmiando tempo dedicato alla manutenzione, riducendo al minimo i rischi per gli operatori e massimizzando la frantumazione produttiva.

Il commento

Jeroen Hinnen, vicepresidente delle vendite del gruppo Allu, afferma riguardo a quest’ultimo sviluppo: “Portando sul mercato questa nuova linea di prodotti, saremo in grado di fornire ai clienti ciò che stavano cercando. La gamma Allu Transformer offre vantaggi unici in termini di produttività ed efficienza su roccia tenera e altri materiali, mentre la gamma Allu Crusher consente di ridurre efficacemente le rocce anche di elevata durezza e altri materiali più tenaci. “Non vediamo l’ora di che questa soluzione veramente orientata al cliente raggiunga il mercato; aiuterà ulteriormente i professionisti delle cave e delle demolizioni a trasformare il loro business. Il prodotto completerà l’offerta Allu e amplierà la base clienti per l’azienda.”

Trasformare il modo di lavoro

Oltre a presentare la nuova Allu Crusher in anteprima a Conexpo Allu mostrerà anche gli ultimi sviluppi delle sue serie Transformer e Processor, che forniscono un focus commerciale basato sul “Trasformare il modo in cui lavori”. Ciò si traduce essenzialmente in efficienza, poiché la soluzione è un processo continuo che consente la vagliatura, la frantumazione, l’aerazione, la miscelazione e il caricamento in un’unica operazione. Ciò consente anche la trasformazione della redditività in quanto meno materiale va in discarica con conseguente riduzione delle spese di trasporto e degli oneri di discarica. Disponibili in dimensioni adatte a escavatori e caricatori da 8 a 160 tonnellate, le Allu Transformers facilitano il riutilizzo del materiale in loco, il che significa che non è necessario acquistare materiale ex novo grazie al riciclaggio ed al riutilizzo di materiali.

Oltre a trasformare il modo in cui si lavora, tutte le attrezzature Allu sono progettate per aiutare le aziende a trasformare le proprie credenziali ecologiche. Ciò si ottiene in quanto meno materiale viene trasportato dal cantiere, il che comporta una riduzione del consumo di carburante, meno materiale in discarica e un maggiore utilizzo efficiente dei materiali di scarto che porta al sostegno della sostenibilità. Fondamentalmente, ciò viene realizzato poiché le attrezzature Allu aiutano a trasformare qualsiasi macchina operatrice – escavatore, pala gommata, minipale ecc. – in uno strumento multifunzionale che vaglierà, frantumerà, mescolerà, aererà, polverizzerà e caricherà il tutto in un’unica operazione.

Kubota: ecco i magnifici 3 da 5 ton

Kubota, leader mondiale nella produzione di mini escavatori, ha annunciato il lancio di tre nuovi mini escavatori da 5 tonnellate. I modelli KX060‐5U56‐5 U50-5 sono stati sviluppati in base al feedback dei clienti per garantire che le macchine soddisfino le esigenze del settore. Il lancio di queste tre macchine offre ai clienti Kubota la scelta tra un mini escavatore a raggio di rotazione ridotto o un mini escavatore tradizionale.

Con in mente l’operatore

Ogni macchina è stata progettata pensando all’operatore, a partire da una cabina più spaziosa, un migliore isolamento, una migliore visibilità e numerosissime nuove funzionalità che garantiscono un maggiore comfort.  Anche l’esterno delle macchine è stato riprogettato, per dare a ciascun modello  un design moderno.

Il KX060‐5 diventerà la macchina più grande di Kubota prima di passare alla gamma da 8 tonnellate. Offre un raggio di rotazione posteriore convenzionale, può essere utilizzato in diverse  applicazioni rispetto alla serie U. È inoltre la macchina più adatta per le attrezzature più pesanti grazie alla sua maggiore stabilità.

L’U56-5 ha un motore potente ed è la più grande macchina a raggio di rotazione ridotto della gamma. La macchina è costruita per avere una buona capacità di sollevamento e sarà un’ottima scelta per l’impresa e l’operatore.

La U50-5 che sarà disponibile da luglio,  è stata progettata e sviluppata per il mercato del noleggio. Le dimensioni della macchina la rendono adatta per lavorare in spazi ridotti e le consentono un facile accesso in cantiere.

Le caratteristiche del trio

Tutte le macchine sono dotate delle seguenti caratteristiche:

  • Migliore accesso alle informazioni.Uno schermo LCD da 7 “a colori ad alta risoluzione e un sistema di navigazione attraverso un selettore multifunzione sono offerti di serie. Ciò fornisce all’operatore tutte le informazioni necessarie, dalle regolazioni dei flussi degli impianti ausiliari alle importanti informazioni di manutenzione, nonché agli avvisi specifici.

  • Maggiore sicurezza e comfort. Una cintura di sicurezza arancione ad alta visibilità e una funzione di allarme sono state incluse per incoraggiare l’operatore a indossare la cintura di sicurezza, riducendo in questo modo il rischio di incidenti gravi per chi utilizza le macchine. La nuova struttura della cabina ha permesso una riduzione del rumore di 5dB, attestandosi a 74 dB, garantendo un ambiente di lavoro più rilassato per l’operatore.  Una  sospensione pneumatica a doppia regolazione è di serie sui modelli L per massimizzare il comfort e consentire una facile regolazione in altezza tramite un compressore d’aria.
  • Costruiti per il futuro. In conformità con le crescenti misure ;di sostenibilità introdotte in tutto il mondo, le nuove macchine sono dotate di un motore a iniezione diretta Kubota  con CRS e silenziatore DPF; i motori dei tre modelli sono pienamente conformi allo standard STAGE-V.

  • Migliore accesso per la manutenzione.  Il nuovo e migliorato DPF riduce la manutenzione allungandone gli intervalli, sia per la rigenerazione del filtro che per la pulizia delle  ceneri. Tuttavia, quando la manutenzione è necessaria, le macchine sono state progettate per facilitare l’accesso al personale addetto, grazie all’ampia apertura dei cofani e alla semplice pulizia dei radiatori.

Il commento

Keigo Watanabe

Keigo Watanabe, Direttore della Divisione Macchine Movimento Terra di Kubota Europe ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di accogliere tre nuovi modelli nella nostra gamma da 5 tonnellate. La nuova serie si  basa sul successo dei suoi predecessori in termini di funzionamento della macchina ed efficienza generale. Le nuove macchine, tuttavia, offrono maggiore comfort e sicurezza per l’utilizzatore. Per Kubota è importante fornire macchine che facciano il loro lavoro ma siano anche divertenti e comode da usare. Le KX060‐5, U56‐5 e U50‐5 sono proprio tutto questo”.

FPT Industrial acquisisce Potenza Technology

FPT Industrialil Brand di CNH Industrial dedicato alla progettazione, produzione e vendita di motori per veicoli on e off-road, applicazioni marine e per la generazione di energia, ha annunciato l’acquisizione del 100% di Potenza Technology, società specializzata nella progettazione e nello sviluppo di sistemi di propulsione elettrici e ibridi.
L’acquisizione rappresenta un ulteriore passo avanti per FPT Industrial verso l’elettrificazione, uno dei pilastri della sua strategia di sviluppo di sistemi di propulsione multi-power.

All’avanguardia nell’elettrico

Con sede a Coventry, Regno Unito, Potenza Technology è all’avanguardia nella tecnologia dei propulsori elettrici sin dal 1999 ed ha maturato un ricco bagaglio di competenze nell’ingegneria della sicurezza funzionale, nei sistemi di gestione delle batterie per accumulatori di trazione e nella progettazione e sviluppo di sistemi elettrici ed elettronici.

Annalisa Stupenengo

Visti i vantaggi di sostenibilità offerti dall’elettrificazione, il settore della motoristica deve coglierne le potenzialità superando le numerose sfide per renderla utilizzabile con profitto in tutte le sue applicazioni pratiche“, ha dichiarato Annalisa Stupenengo, CEO di FPT Industrial. “Stiamo facendo la nostra parte per migliorare le nostre capacità ingegneristiche e siamo lieti di dare il benvenuto a bordo al team di Potenza Technology, che darà un contributo aggiuntivo alle nostre innovative soluzioni powertrain in termini di elettrificazione“.

Paul Faithfull, Amministratore Delegato di Potenza Technology, ha dichiarato: “È una grande opportunità per noi entrare a far parte del team di FPT Industrial, non solo per far progredire il nostro business, portando le nostre soluzioni ad un livello crosssegmento su scala globale, ma anche per poter usufruire della più ampia visione che una grande organizzazione offre, lavorando con esperti di differenti settori“.

Le innovazioni Bobcat viste a Conexpo

Fra i protagonisti dello stand Bobcat a Conexpo è da segnalare un trio di prototipi elettrici: l’E17e, un escavatore elettrico/idraulico, la S70e, una pala caricatrice elettrica/idraulica e la T76e, una pala caricatrice completamente elettrica.

Questi modelli saranno ideali per il mercato della demolizione in spazi chiusi. Grazie alle emissioni zero e ad una batteria agli ioni di litio di lunga durata, lavoreranno proprio come i modelli diesel ma con minori esigenze di manutenzione. I prototipi di macchine completamente elettriche possiedono il potenziale di rivoluzionare completamente il settore delle macchine compatte.

Il programma di Bobcat è di essere la prima azienda a progettare una pala caricatrice completamente elettrica.

Nuovi prodotti per il mercato EMEA

Fra i nuovi prodotti presentati a Conexpo ci sono anche le pale caricatrici serie R, il cui lancio in Europa è previsto entro l’anno. Con migliori prestazioni e comfort rispetto ai modelli precedenti, le nuove pale caricatrici serie R offrono un maggiore comfort, hanno un livello più basso di rumorosità e sono dotate di cabina monoblocco e di un nuovo sistema di illuminazione a LED per una migliore visibilità nelle ore notturne. I nuovi display touchscreen da 5 pollici (di serie) e da 7 pollici (come opzione) offrono informazioni più dettagliate sul funzionamento della macchina.

Tutte le pale caricatrici serie R sono dotate di un nuovo avambraccio in acciaio fuso (20% più forte del precedente in acciaio lavorato). Hanno anche un pacchetto di raffreddamento aggiornato per rispondere alla richiesta di capacità di raffreddamento più elevata.

Inoltre, tutte le pale compatte cingolate serie R offrono un’elevata stabilità grazie al sistema di sospensione a barra di torsione a cinque collegamenti ora presente su tutti i modelli della gamma.

Sistema Bobcat MaxControl

Un altro entusiasmante progresso Bobcat presentato  a Conexpo è il sistema Bobcat MaxControl, che fornisce una nuova soluzione di comando a distanza plug and play basata su IOS (Apple), utilizzando uno smartphone per controllare le pale caricatrici Bobcat. Simile al joystick dei videogiochi o al controller della Xbox, MaxControl offre all’operatore una sensazione tattile quando controlla le pale Bobcat da remoto.

Con Bobcat MaxControl non è più necessario entrare e uscire dalla macchina per aprire cancelli, parcheggiare la pala, caricarla su un rimorchio o caricare e scaricare materiale. Bobcat MaxControl permette all’operatore di eseguire a distanza la maggior parte dei lavori che normalmente sarebbero fatti sedendo all’interno della macchina. Il sistema è stato lanciato su base limitata in Nord America ed è in fase di test nella regione EMEA.

MinoEge mette Socage in flotta

MinoEge, azienda all’avanguardia per i noleggi con sede a Santo Stino di Livenza (VE) ha scelto la piattaforma Socage ForSte 44TJ.

Questa piattaforma aerea telescopica con jib è installabile su autocarri con p.t.t. minimo di 18 tonnellate. E’ capace di raggiungere un’altezza massima di lavoro di 44 m, uno sbraccio massimo di lavoro di 36 m ed  ha una capacità massima di carico di 600 kg ( 6 operatori + attrezzi ). Questa piattaforma è dotata di argano di portata 1500 kg.

Rafforzata la collaborazione con MinoEge

Socage è lieta di avere rafforzato la collaborazione con l’azienda MinoEge nelle persone di dei signori Dario e Matteo Giro. Una collaborazione basata sulla professionalità, la serietà e passione per il mondo del sollevamento in quota.

Con questa macchina Socage ha fornito al cliente un’attrezzatura in grado di rispondere ad ogni esigenza, essendo dotata di una portata massima di 600 kg nel cesto ed uno sbraccio laterale di 36 metri.

Questa piattaforma, come tutte quelle appartenenti alla gamma di macchine alte di Socage, è dotata di un argano in grado di sollevare 1500 kg di portata. La ForSte 44TJ è dotata del nuovo dispositivo di aggancio e sgancio rapido a livello pneumatico, elettrico e meccanico. Questo facilita e velocizza il cambio tra cesto ed argano in modo tale da poter lavorare con questi due elementi in cantiere. Un’altra particolarità della ForSte 44TJ è la ralla di 360° montata sotto il cesto che consente di poter eseguire interventi in modalità sottoponte. Con questa macchina Socage è stata in grado di fornire una piattaforma aerea prestazionale quando lavora, compatta quando viaggia su strada in grado di diventare un’autogru ed un sottoponte.

“Consegnare questa piattaforma alla ditta MinoEge oltre ad essere una soddisfazione professionale è anche una soddisfazione personale“, ha affermato Alessandro Flisi, Test Menager e Production Director della ditta Modenese.

CASE: ecco le nuove minipale compatte

Le nuove minipale compatte di CASECASE Construction Equipment ha lanciato l’ultima generazione di minipale compatte gommate (skid) e cingolate (CTL) della nuova Serie B. I cinque modelli cingolati e i nove modelli gommati sono dotati di modalità di sollevamento radiale e verticale e offrono un’ampia scelta in termini di cavalli e dimensioni, garantendo agli operatori la possibilità di selezionare le attrezzature più adatte ai diversi tipi di cantiere.

Esperienza nuova nelle compatte

Lo stand CASE a Conexpo

Le minipale compatte gommate e cingolate della Serie B di CASE sono state migliorate per offrire un’esperienza operativa nuova e intuitiva, continuando allo stesso tempo a garantire ottime prestazioni nel movimento terra pesante e la versatilità nell’utilizzo di attrezzature”, ha evidenziato Egidio Galano, Product Manager della linea compatta di CASE Construction Equipment Europa. “La Serie B mantiene la forma e l’aspetto delle precedenti minipale compatte di CASE, con la differenza che i sistemi operativi più importanti sono stati riprogettati per offrire prestazioni di qualità superiore. Questi sistemi sono ora perfettamente integrati con i nuovi comandi e le nuove interfacce operatore, per offrire al cliente una potente combinazione di produttività, efficienza e convenienza”.

L’operatività è intuitiva

Le nuove minipale compatte della Serie B di CASE sono dotate di un’interfaccia operatore completamente rinnovata, inclusi nuovi comandi da utilizzare sia con la mano destra che con la mano sinistra su tutti i modelli, combinati con un’accensione semplice, un pulsante di avviamento a pressione, un comando per l’acceleratore e interruttori intuitivi per tutte le funzioni principali della macchina. I clienti, al momento di configurare la macchina, potranno scegliere tra comandi meccanici o elettroidraulici. I modelli con comandi elettroidraulici sono dotati anche del nuovissimo schermo LED multifunzione da 8 pollici con telecamera posteriore. Oltre a ciò, i modelli con comandi elettroidraulici offrono la possibilità di passare da modelli operativi ISO ad H premendo semplicemente un pulsante.

Il nuovissimo schermo LCD multifunzione da 8 pollici rappresenta il centro di controllo della macchina. È l’unico nel settore a essere dotato di una telecamera posteriore, le cui immagini sono visibili in una porzione dello schermo, insieme ai dati della macchina. La telecamera funziona sia che la macchina marci in avanti o indietro e migliora ulteriormente la già ottima visibilità della Serie B, permettendo di ottenere una visuale più ampia del cantiere.

Le nuove compatte: focus sui dettagli

  • Nuovi comandi elettroidraulici: gli operatori possono impostare la reattività della macchina su bassa, moderata o estrema, oppure impostare indipendentemente le velocità di inclinazione, sollevamento e marcia, oltre al braccio di sollevamento e il comando di guida, per affrontare al meglio ogni tipo di lavoro;
  • Nuova velocità “creep speed” (marcia lenta): la funzione “creep” permette agli operatori di impostare la velocità della macchina a marcia costante/lenta, impostando contemporaneamente la velocità delle attrezzature in modo indipendente, attraverso l’acceleratore, per un uso ottimale delle attrezzature ad alta capacità idraulica, come per esempio frese a freddo e ruote taglio roccia;
  • Nuovi profili operatore: gli operatori possono selezionare delle impostazioni predefinite da associare a specifici profili, i quali possono essere memorizzati e richiamati in modo che l’operatore possa utilizzare facilmente le impostazioni di propria preferenza o quelle più adatte a lavori specifici;
  • Nuova modalità di risparmio energetico e impostazioni di protezione del motore: le nuove minipale compatte e i CTL della gamma Serie B di CASE sono dotati di funzioni di spegnimento del motore, timeout di accensione e protezione del motore, che estendono la vita e le prestazioni del motore, della batteria e di altri sistemi fondamentali;
  • Nuovo schermo informazioni simile a quello delle autovetture: dalle informazioni operative di base come le ore di vita del motore e il livello dei fluidi ai contachilometri e ai dati di utilizzo, tutti i modelli della Serie B offrono un’analisi operativa più precisa, fornendo ai responsabili di flotta e agli operatori maggiori informazioni sulle prestazioni della macchina;
  • Nuovi codici di errore e guida alla risoluzione dei problemi : nuovi codici di errore con testo descrittivo per una più semplice identificazione dei problemi specifici in cui la macchina potrebbe incorrere, permettendo anche di rendere più agile la comunicazione con il concessionario per stabilire eventuali azioni da intraprendere.

Visibilità al top

Le minipale compatte (skid e CTL) di CASE offrono una visibilità a 360 gradi, numero uno nel settore, migliorata dalla nuova telecamera posteriore e da uno specchietto retrovisore con ampio campo visivo, di serie in ogni cabina di tutta la gamma. La soglia d’accesso ribassata e l’ampio parabrezza offrono un’eccellente visibilità sulla parte anteriore della macchina e, verso il basso, sulle attrezzature. Gli ampi finestrini laterali e l’ampio lunotto curvo offrono un campo visivo eccellente sui lati e sulla parte posteriore della macchina. La visibilità posteriore è ulteriormente agevolata dal cofano posteriore inclinato e dal sistema H-Link dal profilo basso sui modelli a sollevamento verticale, il che offre una maggiore visibilità rispetto ai modelli della concorrenza.

Il miglior comfort per l’operatore

La soglia ribassata in ogni macchina permette di entrare e uscire più facilmente dalla cabina.  CASE offre una delle cabine per minipale compatte più ampie del settore, garantendo maggiore spazio e offrendo all’operatore una posizione di lavoro estremamente confortevole. I joystick sui modelli elettroidraulici sono stati progettati con un’impugnatura più stretta e comoda, interruttori più vicini e una parte superiore di dimensioni ridotte, per una più semplice operatività. Anche le dimensioni delle scatole dei joystick elettroidraulici sono state ridotte, per offrire all’operatore più spazio per le gambe.

Ancora un’immagine dello stand CASE a Conexpo

Anche modelli dotati di comandi meccanici dell’SR210B e modelli più grandi sono dotati di joystick servoassistiti, per una più agevole operatività e una minore fatica dell’operatore.

I vani portabicchiere e portaoggetti, in alcuni modelli selezionati, sono stati riposizionati per offrire maggiore spazio per le gambe. Altre opzioni, come la radio Bluetooth, contribuiscono ad aumentare ulteriormente il comfort dell’operatore.

Motori “Easy”

Tutti i modelli della Serie B, fatta eccezione per l’SR160B, sono dotati o di un sistema di ricircolo dei gas di scarico (CEGR) con catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) che non richiede alcun tipo di fluido né alcun intervento di manutenzione del filtro per tutto il ciclo di vita della macchina oppure di un sistema CEGR con sistema di post –trattamento SCR (riduzione selettiva catalitica) sulle unità da 90 cavalli/67KW, che non richiede alcun intervento di manutenzione del filtro per tutto il ciclo di vita della macchina, ma solo la ricarica dell’additivo diesel (DEF) al bisogno.

I controlli quotidiani sono semplici su ogni macchina e le verifiche e i controlli periodici da effettuare sono indicati sul retro della macchina. I responsabili di flotta possono rendere ancora più semplice la manutenzione dei modelli della Serie B aggiungendo il pacchetto opzionale SiteWatch™ di CASE, iscrivendosi online, per ottenere ulteriori informazioni su dati operativi, intervalli di assistenza e prestazioni generali della macchina. È possibile permettere ai concessionari CASE di accedere a questi dati, in modo che possano offrire un’assistenza personalizzata e piani di supporto specifici per ogni macchina.

 

In arrivo da Hyundai l’escavatore a idrogeno

Da sinistra a destra: i. Kim Seung-han, Head of Development Center, (R&D, Vice President) di Hyundai Construction Equipment ii. Geum Yeong-beom, head of the Fuel Cell Business Division (executive director) di Hyundai Mobis iii. Hwang Jong-hyeon, director of the Hyundai Material handling R&D Department (Vice President) di Hyundai Construction Equipment; iv. Park Soon-chan, head of the Fuel Cell Business Division (executive director) di Hyundai Motor Company

Hyundai Construction Equipment ha deciso di unire le forze con Hyundai Motor Group per sviluppare la prima macchina da costruzione al mondo alimentata a idrogeno. Lo scorso febbraio, Hyundai Construction Equipment ha firmato un memorandum di intesa (MOU) concernente lo sviluppo congiunto di macchine da costruzione a celle a combustibile a idrogeno con Hyundai Motors e Hyundai Mobis presso il proprio Centro di ricerca, Mabuk Research Center, in Yongin-si, Gyeonggi-do. Nei prossimi anni, le tre società proveranno a sviluppare congiuntamente carrelli elevatori a forche ed escavatori di capacità media/grande azionati a idrogeno

Le tappe per l’idrogeno

In conformità con il MOU, Hyundai Motors e Hyundai Mobis progetteranno e produrranno i sistemi a celle a combustibile a idrogeno, incluse le unità powerpack, mentre Hyundai Construction Equipment progetterà, produrrà e valuterà le prestazioni di escavatori e carrelli elevatori a forche. La data-obiettivo per la produzione di serie e la distribuzione è stata fissata al 2023.

A differenza delle macchine basate su motore diesel, le macchine da costruzione elettriche basate sull’idrogeno usano come fonte energetica l’elettricità prodotta dalle reazioni chimiche fra idrogeno e ossigeno, e pertanto assicurano emissioni zero di gas tossici in atmosfera. Alla luce della crescente domanda globale di macchine rispettose dell’ambiente, si prevede che le macchine da costruzione basate sull’idrogeno aiuteranno Hyundai Construction Equipment a competere sul mercato delle macchine da costruzione in evoluzione.

Inoltre, rispetto alle batterie al litio interessate da problemi strutturali che hanno ostacolato i tentativi di aumentarne la capacità, le celle a combustibile a idrogeno, essendo più facili da espandere, diventano la scelta più logica per carrelli elevatori o escavatori di grandi dimensioni.

Un nuovo ecosistema

Si prevede che la partnership fra Hyundai Construction Equipment, che ha più di 540 concessionari in più di 140 paesi nel mondo, e Hyundai Motors, che detiene una delle migliori tecnologie al mondo per quanto concerne le celle a combustibile a idrogeno, darà all’industria delle macchine da costruzione una forte spinta per la creazione di un ecosistema basato sull’idrogeno: qualcosa che tutte le parti del settore stanno aspettando impazientemente.

Hwang Jong-hyun, responsabile della divisione Ricerca e Sviluppo di Hyundai Material Handling presso Hyundai Construction Equipment, ha detto: “Con quest’ultimo accordo, abbiamo gettato le fondamenta su cui sviluppare la tecnologia di base delle macchine da costruzione alimentate a idrogeno prima dei nostri concorrenti. Mentre i paesi in tutto il mondo cercano di stabilire standard globali per quanto concerne la certificazione delle prestazioni delle macchine e di emanare le leggi rilevanti per la commercializzazione di macchine da costruzione alimentate a idrogeno, Hyundai Construction Equipment si impegnerà al massimo per far fronte alle sfide future e giocare un ruolo da leader nel mercato che si evolve.”

Rete MAN: tutto pronto per l’elettrico

MAN Truck & Bus Italia ha iniziato, lo scorso novembre, la commercializzazione del proprio furgone elettrico eTGE.
Il veicolo è stato accolto positivamente dai clienti, interessati ad intraprendere un’attività di consegna senza emissioni nocive all’interno dei centri urbani. L’impegno di MAN nei confronti dei propri clienti non si limita alla vendita del veicolo elettrico ma bensì nel proporsi come valido partner di ciascuna azienda fornendo il proprio supporto e consulenza tecnica nell’assistenza e manutenzione di questa nuova tipologia di prodotto. Per rispondere alle future esigenze di manutenzione e riparazione dei veicoli elettrici la Rete di assistenza MAN ha iniziato un processo di adeguamento delle proprie officine agli standard strutturali richiesti dalla normativa ed anche una attività di formazione specifica per il proprio personale tecnico.

Prima concessionaria certificata

La concessionaria MAN Nord Diesel di Tavagnacco in provincia di Udine ha da poco ottenuto la certificazione e-Mobility che le consente di poter gestire, nell’apposita area dedicata dell’officina dove è presente anche una strumentazione tecnica specifica, la manutenzione e la riparazione del prodotto elettrico MAN. In officina sono autorizzati ad intervenire sul prodotto elettrico solo i meccanici che hanno svolto una formazione tecnica sul veicolo MAN eTGE, sulla manutenzione con alto voltaggio e che hanno ottenuto una certificazione di idoneità. Gli sforzi intrapresi dalla Rete MAN per adattare le officine agli standard necessari per gestire il prodotto elettrico sono un’ulteriore dimostrazione dell’impegno e dell’approccio responsabile del costruttore tedesco nei confronti dell’ambiente e dell’impegno profuso per proporre al mercato nuove soluzioni di trasporto efficienti e senza emissioni.