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Wacker Neuson: ecco i nuovi palloni

Wacker Neuson_LBS_action copiaUna novità dei sistemi modulari di Wacker Neuson è il treppiede Compact, che permette di raggiungere un’altezza dello spot di 3,4 metri. Grazie all’altezza ridotta, può fare a meno di supporto regolabile e livella a bolla d’aria. Il treppiede Compact è un compagno ideale per l’uso occasionale in cantieri di piccole dimensioni. Il treppiede Pro è un classico confortevole, adatto all’uso professionale continuativo: caratterizzato da una struttura particolarmente robusta, grazie al terzo supporto regolabile e ad una livella a bolla d’aria può essere collocato in posizione verticale molto facilmente. Con un’altezza massima dello spot di 5 metri, il treppiede Pro è conforme alle disposizioni per evitare gli effetti abbaglianti nei cantieri sulle strade (secondo la direttiva RSA 95).

Con 80.000 lumen, la collaudata lampada a vapori metallici (HQI) può raggiungere la massima luminosità e offrire un’illuminazione di 20 lux nel raggio di 10 metri. Conforme alla direttiva EN 12464-2 (illuminazione dei luoghi di lavoro in esterno), questo valore è per esempio necessario per svolgere attività di scavo, carico e pulizia in modo sicuro. Attività di precisione come i lavori di rinforzo e la posa di cavi, che secondo la direttiva necessitano di un valore di 100 lux, possono essere eseguite con il pallone luminoso di Wacker Neuson nel raggio di 5 metri; questo avviene a un’altezza dello spot di 5 metri, che garantisce l’assenza di riverbero ed è quindi permessa anche per i lavori stradali. La lampada a vapori metallici HQI viene azionata tramite un regolatore di corrente. Una novità del kit è la lampada alogena con flusso luminoso di 50.000 lumen. Questo modello non necessita di alcun regolatore di corrente, quindi la luce può essere accesa e spenta senza alcun tempo di raffreddamento. Se si combina con il treppiede di altezza ridotta Compact, il pallone alogeno raggiunge un’illuminazione di 20 lux in un raggio di 6 metri, che lo rende ideale per i cantieri di piccole e medie dimensioni situati fuoristrada.

L’involucro del pallone per entrambe le lampade può essere espanso e bloccato comodamente con il sistema a fune unica. Non è necessario gonfiarlo. Nella parte superiore interna del pallone è montata una superficie di riflessione, che garantisce una buona emissione e distribuzione della luce. La robusta copertura in tessuto resistente allo strappo diffonde la luce e riduce i riflessi. Le lampade possono essere sostituite comodamente senza bisogno di attrezzi.

L’ampia gamma di accessori offre soluzioni e comfort per ogni esigenza: dal trasporto (con la scelta tra una custodia rigida e una borsa robusta) all’adattatore per le piastre di carico, fino alla testa per snodo supplementare che garantisce maggiore flessibilità, oltre alla possibilità di personalizzare il pallone con la stampa del logo della società o di modificare la calotta gialla con i colori aziendali.

 

Cresce l’immatricolato in Germania

Mercedes-Benz Arocs 4145Secondo i dati diffusi dalla VDA, l’Associazione tedesca dell’industria automotive, sono cresciute di quasi il 17% le immatricolazioni di camion pesanti oltre le 16 ton di ptt in Germania nel periodo gennaio/luglio 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013.

Il dato tiene conto della minor crescita dall’immatricolato nel mese di luglio (+ 4%) causata dal rallentamento del pil tedesco nel secondo trimestre di quest’anno.

Il robusto incremento delle vendite è dipeso dal buon andamento del settore edile in Germania nei primi mesi del 2014, favorito da un inverno mite che ha consentito  il proseguimento dei lavori nei cantieri.

L’immatricolato tedesco rimane comunque su livelli superiori a quelli registrati nei Paesi della UE nei primi sei mesi di quest’anno.

Lo confermano le cifre fornite dall’ACEA che parlano di un incremento medio del 5,7%.

Perlini entra in Unacea

PERLINI copiaPerlini Equipment, azienda del veronese specializzata nella produzione di dumper e mezzi per l’edilizia, ha aderito a Unacea. L’azienda nasce nel 1957 sviluppando nuove soluzioni per il trasporto stradale. Nei primi anni sessanta si specializza nella produzione di dumper, prodotto con cui si afferma a livello internazionale. Nel 2010, anche grazie ad alcune partnership strategiche, Perlini Equipment ha ampliato la sua rete distributiva ed è oggi presente in tutto il mondo. I dumper Perlini Equipment si sono distinti in numerose competizioni sportive internazionali, tra cui il famoso Rally Dakar, vinto per quattro volte consecutive dal 1990 al 1993.

“Siamo contenti che si sia riusciti a creare un’associazione delle macchine per costruzioni che rappresenti in modo unitario il nostro settore” – dichiara Maurizio Perlini, presidente dell’azienda. “Unacea ha saputo sviluppare una rappresentanza categoriale capace di valorizzare la qualità del prodotto italiano e di rappresentare con autorevolezza il settore in Italia e all’estero; per questo abbiamo deciso di aderire.”

La nuova ZED 20.2 EAST d CTE: ideale per il noleggio

CTE 2 copiaÈ nata la piattaforma aerea articolata ideale per le flotte noleggio: comandi elettroidraulici proporzionali intuitivi, disponibile con o senza cella di carico, già conforme a EN 280:2013. È ZED 20.2 EASY, con 20 m di altezza, 9 m di sbraccio e fino a 300 kg di portata con cella di carico (senza cella di carico e cesto in alluminio 200 kg – con cella di carico e cesto VTR 250 kg).

Il nuovo modello deriva dalla ben nota ZED 20.2 ma si differenzia per queste caratteristiche: la stabilizzazione è ad A+A, la larghezza massima del mezzo in transito è di 2.100 mm,  la sovrastruttura è realizzata interamente in acciaio Docol SSAB di 2 mm di spessore con notevole risparmio di peso del PTT. Presenta inoltre un sensore di appoggio magnetico del braccio, un nuovo display nella cabina del camion e nuovi led di segnalazione degli stabilizzatori nei comandi a terra.

testoIl lancio di questo nuovo modello sul mercato risponde alle esigenze che si paleseranno per le piattaforme autocarrate patente B al momento del passaggio da euro 5 a euro 6 con aumento di peso del PTT: l’acciaio Docol utilizzato per il braccio e il nuovo cesto in alluminio porteranno ad un risparmio di peso di 150 kg, permettendo di poter aggiungere degli optional agli autocarri, come ad esempio l’aria condizionata, senza eccedere le 3,5 t.

Questo modello sarà disponibile sia in versione installata su autocarro, sia in pallet type per i mercati che richiedono questo tipo di fornitura.

CTE rimane fedele alla propria mission “Work Becomes Easy” introducendo una piattaforma performante e intuitiva nel suo utilizzo nel range dei 20 m, la soluzione ideale per le compagnie di noleggio che intendono ampliare le proprie flotte.

Terex: due gru in tandem per lo stadio

Per webSpazi limitati e carichi extra: queste le sfide che Autojeràby Malina, fornitore cecoslovacco di gru e servizi per il sollevamento, doveva affrontare nel sollevare le strutture in acciaio che dovevano fungere da copertura del tetto di un nuovo stadio nella città di Frydek-Mistek.

La soluzione è stata quella di impiegare “in tandem” due gru Terex, una Explorer 5800 e una AC 250-1 all terrain.

“Sollevare in maniera congiunta un carico di circa 28 tonnellate potrebbe sembrare un’impresa relativamente facile “, ha affermato Radek Malina, Presidente della società. “Ma se il carico è largo 30 metri e deve essere sollevato alla sommità di una struttura sportiva, la cosa non è poi tanto semplice ed è necessaria la massima precisione”.

Il lavoro richiedeva infatti gru che fossero compatte e agili abbastanza per operare in condizioni estreme e con capacità e lunghezza dei bracci adeguate. Le due gru sono state perfettamente in grado di sollevare le strutture prefabbricate in acciaio  fino all’altezza di 18 metri.  La Terex AC 250-1 ha un braccio lungo 41 metri e un raggio di lavoro di 21 metri, mentre il braccio telescopico della  Explorer 5800 arriva a 42 metri con raggio di lavoro di 24 metri.

L’Explorer 5800, 5 assi, 220 ton è stata progettata per cantieri di tutto il mondo e monta un motore singolo Scania da 405 kW Tier IV final che offre le massime prestazioni sia su strada che in cantiere.  Monta anche l’innovativo sistema di controllo IC-1 touch screen che assicura la massima sicurezza delle operazioni ed è disponibile in 14 lingue.

La Terex  AC 250-1 all terrain ha un braccio da 80 metri, uno dei più lunghi della sua categoria, con un carico per asse di 12 ton. ed è una delle più compatte autogru a 6 assi della sua classe.

ACTIV’Shield Bar: in Haulotte vince la sicurezza

per webCon il lancio del sistema “ACTIV’Shield Bar” per la prevenzione degli infortuni causati da intrappolamento e schiacciamento, Haulotte Group conferma e rilancia il suo impegno sul fronte della sicurezza nei lavori in quota.

“ACTIV’Shield Bar” è un innovativo accessorio di prevenzione degli infortuni causati da intrappolamento e schiacciamento delle persone durante l’utilizzo di piattaforme aeree. La letteratura sulla sicurezza sul lavoro definisce due casi in cui si configura il rischio di  intrappolamento: quando l’operatore rimane intrappolato sopra il parapetto mentre sta azionando i comandi della piattaforma; quando l’operatore rimane intrappolato sopra il quadro comandi della piattaforma. In entrambi questi casi, può essere complicato il recupero.

TestoIl sistema “ACTIV’Shield Bar” di Haulotte avverte e protegge l’operatore in caso di potenziali situazioni di rischio da intrappolamento ed è dotato di un “safety gap” in grado consentirgli di mettersi in salvo. Con l’allarme attivato, infatti, sono consentiti solo i movimenti di discesa, in modo da permettere all’operatore anche in caso di panico di mettersi in salvo senza peggiorare la situazione. Dopo l’attivazione il sistema può essere facilmente resettato e riattivato dalla cesta, evitando qualsiasi fermo macchina. Il sistema è stato progettato in modo da evitare qualsiasi modifica alla macchina e preservare un facile accesso ai comandi, senza costringere l’operatore a cambiare le proprie abitudini di lavoro.

Le piattaforme Haulotte sono conformi alle più recenti normative in tema di sicurezza, sia a quelle Europee (marcatura CE, EN 280) che ai principali standard internazionali (ANSI, CSA, AS ecc.).

Buoni risultati per Manitou

2014_Gacilly5La seconda metà dell’anno è andata bene per il Gruppo Manitou, che ha i suoi quartier generali a Ancenis (Francia) e che progetta, produce e distribuisce macchine per il sollevamento e la movimentazione destinate ai settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dell’industria.

Manitou nel 2013 ha realizzato vendite per 1,176 miliardi di euro (di cui 3 quarti all’estero) con i marchi Manitou, Gehl, Mustang,Loc ed Edge, con l’aiuto di 1400 dealer indipendenti attivi in oltre 120 paesi e una forza lavoro di oltre 3200 addetti, 40% dei quali occupati fuori dalla Francia.

“Siamo soddisfatti delle vendite realizzate nella prima metà del 2014”, ha affermato Michel Denis, Presidente e CEO di Manitou. ” Esse hanno superato quelle dello stesso periodo dello scorso anno e ci hanno consentito di chiudere questa prima metà con una crescita del 9%. Il mercato si è dimostrato dinamico nel nord Europa e in Usa”.

Per quanto riguarda il segmento delle costruzioni, la crescita si è registrata soprattutto nel noleggio, specie in UK, per le gamme dei sollevatori telescopici e delle piattaforme aeree. Qualche flessione si è registrata negli ordini per l’agricoltura, mentre il settore industriale si è sviluppato a macchia di leopardo, con un settore minerario in ombra a fronte delleamovimentazione industriale che invece ha dato segni di crescita, confermando il successo della nuova gamma MI forklift.

Entro la  fine del 2014 il gruppo si aspetta un’aumento delle vendite di circa il 5%

Mercati: bene la Germania, male la Russia

Liebherr_A910-CompactVDMA, associazione tedesca dei costruttori di macchine e materiali per le costruzioni conferma le previsioni di crescita del mercato tedesco (+5%) per il 2014. Nel 2013 valeva 11,7 miliardi di dollari.

Nei primi cinque mesi di quest’anno i costruttori di macchine  hanno venduto in Germania circa il 14% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma questa crescita a fine anno si attesterà sul 5%.

Nell’ambito dei Paesi europei, il Regno Unito è quello che attualmente registra la crescita più significativa. In forte declino invece la Russia, un dato che solo in parte può essere imputabile alla perdurante incertezza politica. Parecchie compagnie cinesi e coreane approfittano della debolezza del rublo favorendo l’affermarsi di prodotti “low cost”.

Pure la Cina non sembra più essere il mercato dinamico di qualche anno fa: il mercato delle macchine e attrezzature per le costruzioni è andato progressivamente diminuendo del 40% e quest’anno probabilmente il declino si accentuerà, secondo  Sebastian Popp, esperto economico di VDMA. Tra le cause, la grande offerta di macchine e la giovanissima età delle flotte esistenti, oltre alla difficoltà di reperire finanziamenti. Debole anche il mercato indiano che dopo l’istituzione del nuovo governo, spera che l’industria si ristabilisca nel 2015/2016. Stabili i mercati del sud est asiatico mentre si confermano molto buoni quelli del Medio oriente, Arabia Saudita in testa.

Il mercato nord americano si sta rapidamente ristabilendo grazie all’edilizia residenziali. Risultati sotto le aspettative per l’America Latina e il Brasile, dove il campionato mondiale di calcio pare non aver fatto il tanto atteso miracolo.

Saie: obiettivo 85.000 visitatori

IMG_5987 copyAll’edizione numero 50 del Saie, che si svolgerà alla Fiera di Bologna dal 22 al 25 ottobre 2014, saranno dedicati 110 mila metri quadrati di area espositiva.

Sono in programma oltre 150 tra seminari e workshop, 180 mila i professionisti contattati. L’obiettivo è superare gli 85 mila visitatori dello scorso anno, non escludendo di superare quota 100 mila.

Al Saie si affiancheranno altre 5 manifestazioni: Smart City Exibition, dedicata al futuro delle città e alla loro trasformazione; Accadueo, luogo di incontro il settore dei servizi idrici; Expo Tunnel, dedicato alle grandi opere e alle tecnologie del sottosuolo; Saie3, salone internazionale della filiera di produzione del serramento e delle finiture; Ambiente Lavoro, manifestazione a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

A Saie si punta a creare concrete opportunità di business per le aziende espositrici su nuovi mercati, attraverso operazioni mirate che si svolgeranno prima, durante e dopo la fiera. Sono oltre 40 le delegazioni estere invitate e che incontreranno le aziende partecipanti.

 

Essere troppo sicuri non è sicuro…

CROCE_ROSSAPeriodo di vacanze. Periodo di riflessioni.

Molti cantieri sono chiusi per ferie ma il “problema sicurezza” è sempre aperto.

E voglio chiamarlo “problema” perché in Italia è vissuto come tale. Purtroppo. E me ne rendo conto ogni qualvolta, nei gruppi di professionisti che proliferano nei social network, si parla di questi temi.

Gli ultimi due spunti sono nati da una discussione in cui sono stato coinvolto in prima persona e da una foto di un incidente – per fortuna non grave – che è stata diffusa in rete in questi ultimi giorni.

In entrambi i casi i toni sono stati accesi, si è arrivati all’insulto e all’offesa personale per sostenere di avere ragione su temi in cui l’unica cosa che conta è il rispetto delle norme vigenti.

Tutto questo è segno di quanta impreparazione ci sia sul tema e su quanto sia sottovalutato il fatto che “lavorare sicuri” significa “lavorare meglio”.

Ma se posso ancora capire – anche se non lo tollero – che alcuni “operatori” (spesso non formati) vogliano per forza di cose dire la loro in modo del tutto improprio, non posso assolutamente passare sopra ad alcuni commenti assolutamente fuori luogo provenienti da dei volontari del Corpo Militare della Croce Rossa.

Mi ha infatti stupito il commento di un volontario in merito al fatto che lui non aveva bisogno di seguire i corsi per la conduzione delle macchine operatrici.

Ovviamente, dopo il mio intervento e dopo aver visto che svolgo docenza per alcuni enti di formazione, si è subito lasciato andare con commenti poco lusinghieri nei miei confronti. Ed è stato immediatamente seguito da un suo “collega”.

Non parlo poi dei tentativi infantili di screditarmi e che hanno causato la pessima figura di uno dei due con la sua completa scomparsa dalla discussione. Sono argomenti del tutto futili e che non vanno al centro del problema.

Entrambi, ovviamente, vantavano decenni di militanza e utilizzo delle macchine in imprese prestigiose e, ovviamente, si ritenevano “esonerati” da qualsiasi tipo di formazione inerente la sicurezza perché il loro commento più frequente era “…vengono a parlare di sicurezza a uno come me…”.

Ebbene, la gran maggioranza degli incidenti avviene proprio a persone che, ritenendosi assolutamente sicure e, quel che è peggio, assolutamente competenti in tema di sicurezza, sottovalutano i pericoli.

Posso capire che una persona che svolge volontariato nel Corpo Militare della Croce Rossa sia abituato al rischio ma, attenzione, è proprio l’abitudine al rischio che non lo fa valutare in modo corretto.

E soprattutto, proprio nel caso di persone che dovrebbero operare in gruppo, l’eccessiva sicurezza può diventare arroganza e il fatto di non saper fare un passo indietro e ammettere i propri limiti o semplicemente il buon senso di qualcun’altro, può mettere in pericolo non solo la propria vita ma anche quella di altri.

Per un militante di un corpo che dovrebbe intervenire per il salvataggio di persone si tratta di un limite di non poco conto. Ed è infatti per questo che alcuni miei amici che operano professionalmente nel Corpo dei Vigili del Fuoco diffidano sistematicamente di molti volontari che operano nel soccorso con l’atteggiamento degli “eroi mancati”.

Luigi_PirandelloE come diceva Luigi Pirandello, “…è molto più facile essere eroi che galantuomini. Eroi lo si può essere una volta ogni tanto, galantuomini sempre…”.

Professionisti formati e preparati occorre esserlo ogni giorno. Approssimativi e arroganti mai.

Ma non infierisco oltre. Sarebbe troppo facile sparare sulla Croce Rossa. Soprattutto con alcuni elementi.