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Bauer: macchine ideali per il nostro mercato

OLYMPUS DIGITAL CAMERAdi Cristiano Pinotti

L’In-House Bauer 2015 va in archivio con i “soliti” numeri da urlo con tanti visitatori e innumerevoli novità tecniche che, lo diciamo con un pizzico di orgoglio nazionalistico, si accompagnano alla certezza di una filiale italiana sempre più importante sotto il profilo della competenza, della presenza territoriale e della capacità di far percepire correttamente il mondo Bauer alle imprese del nostro paese. La manifestazione, svoltasi nella storica sede di Schrobenhausen, non solo ha offerto la possibilità di toccare con mano tutte le novità, ma è stata anche il palcoscenico ideale per la consegna, da parte della filiale emiliana, di due macchine importanti: una BG 39 e una BG 30 VL, rispettivamente messe a disposizione delle imprese Marini Ermenegildo e Polidano Brothers.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIn un contesto spettacolare e tecnologico, si sono distinti   alcuni modelli della famiglia Value Line, macchine specializzate nelle lavorazioni con aste kelly, particolarmente ottimizzate per questa applicazione. In grado di operare con o senza rivestimenti e basate su un cilindro di tiro e spinta che in ogni caso consente di utilizzare rivestimenti di lunghezza fino a 4-5 m, quindi non limitativo nella lavorazione, presentano un costo di acquisto inferiore rispetto alla linea Premium. Caratteristiche determinanti in tutti i mercati in cui l’elettronica può rappresentare più un problema che un vantaggio: in soldoni sono le macchine più indicate per tutte le imprese per le quali il palo trivellato costituisce l’80% del loro lavoro.

Foto di gruppo per la forza commerciale Bauer Macchine Italia
Foto di gruppo per la forza commerciale Bauer Macchine Italia

“Queste macchine – ci spiega l’ing. Matteo Canepa, direttore commerciale di Bauer Macchine Italia – sono prodotti di elevata qualità, ingegnerizzati per dare il massimo nelle lavorazioni con aste kelly a incastro e ottimizzate a livello consumi. Una BG 30 Value Line a pari capacità di potenza espressa come coppia, rispetto a una BG 30 Premium Line monta un motore molto meno spinto: 298 kW contro i 433 kW dell’omologa Premium, che ovviamente si traduce in un notevole risparmio di carburante, pur assicurando elevatissime produzione. Queste macchine, ottimizzate per una singola lavorazione, se non possono essere multipurpose, regalano un elevato guadagno nell’efficienza complessiva”. In sostanza si tratta di macchine specializzate che rendono molto consumando il meno possibile. Macchine che presentano, inoltre, non poche chicche costruttive. Ingegnosa, ad esempio, l’ingegnerizzazione delle cofanature laterali della BG 26 e della BG 30 (due esemplari della linea Value che sembrano fatti apposta per il nostro mercato) che al proprio interno presentano le passerelle necessarie per le ispezioni e le manutenzioni. Aprendo semplicemente i cofani si estraggono le passerelle senza alcun elemento aggiunto. Le cofanature presentano inoltre l’apertura ad ala d’uccello per proteggere chi si occupi della manutenzione.

Riprende Canepa: “Bauer, che ha sempre costruito ottime macchine, attraverso le indicazioni provenienti dal campo si è accorta come fare bene le macchine  sia una condizione necessaria ma non sufficiente. Per questo da alcuni anni si è passati al concetto che ogni cambiamento apportato alle macchine debba portare un preciso beneficio a chi le utilizza. Ogni piccola modifica viene quindi pensata in termine di vantaggi per il cliente: non esistono innovazioni fini a se stesse, ma devono portare qualcosa in più, un beneficio tangibile. Le macchine sono state ripensate per chi le utilizza quotidianamente, senza mai dimenticare le necessità di chi le compra e le gestisce”. Una visione che si concretizza in piccole e grandi idee. A titolo di esempio, Bauer ha inserito su tutti gli argani e i motori idraulici una sorta di oblò attraverso il quale ispezionare il colore e il livello dell’olio. L’attività quotidiana di controllo dei livelli generalmente “ruba” una quindicina di minuti al giorno che, in un anno, si traduce in circa una settimana di lavoro. Rendendo questa operazione più semplice e più immediata ovviamente si risparmia tantissimo tempo, si ha la certezza della reale ispezione giornaliera e, di conseguenza, si ottiene un cospicuo risparmio. Allo stesso tempo Bauer, per le Premium Line, ha messo a punto il sistema ICFA che tramite l’induzione magnetica è in grado di trasmettere in cabina i dati di pressione a fondo scavo durante il getto per il CFA. Questo permette di pompare calcestruzzo nella quantità corretta salvando, in un palo da 880 mm a 15 m di profondità, tra gli 0,6 e gli 0,7 m3 a palo.

 

Il mercato che verrà

bauma 2013A meno di un anno dall’inizio di Bauma 2016, che avrà luogo a Monaco di Baviera dall’11 al 17 aprile prossimo, gli analisti  di mercato si scatenano e si lanciano nelle previsioni. Cosa ci riserverà il mercato delle costruzioni?

Le associazioni del settore vedono attualmente buone prospettive per l’industria delle macchine per edilizia in tutto il mondo. Le industrie clienti attraversano una fase positiva, l’edilizia cresce, la domanda è solida, non solo in Europa, ma soprattutto nel resto del mondo. Un esempio sono gli Stati Uniti, dove gli affari vanno a gonfie vele. Nel 2014 i soli costruttori europei hanno incrementato il loro fatturato del 19 percento circa. Segnali positivi anche per il 2015. Uno dei motori della crescita sono le aziende che affittano macchine per edilizia, che già lo scorso hanno sono state fra gli acquirenti più significativi negli Stati Uniti.

Anche il mercato europeo sta riprendendo slancio e l’edilizia esce lentamente da anni di cifre negative. Secondo l’istituto di ricerche di mercato Euroconstruct, tutti i comparti dell’edilizia in Europa si riprenderanno nel corso del 2015, facendo crescere complessivamente la domanda di macchine. Gran Bretagna e Scandinavia sono fra i mercati europei più promettenti, mentre il mercato tedesco si conferma un caposaldo del vecchio continente.

bauma 2013Secondo le stime delle associazioni di settore, la Cina, principale mercato mondiale per le macchine per edilizia, si stabilizzerà nel corso dell’anno, dapprima su livelli bassi. Nel 2014 il settore in Cina ha infatti sofferto per il terzo anno consecutivo di una contrazione a due cifre. Con un parco macchine giovane e una capacità ampiamente sovradimensionata, non si intravede una vera e propria svolta, ma ci sarà un allentamento della tensione. Secondo l’ente di statistica Statista, il mercato cinese delle macchine per edilizia nel 2015 avrà un giro d’affari attorno ai 44 miliardi di dollari.

Accanto ai mercati tradizionali stanno emergendo le piazze del Vicino e Medio Oriente. Secondo Germany Trade and Invest, il settore delle costruzioni in Arabia Saudita è fra i comparti economici con i tassi di crescita più elevati del Paese. Soprattutto gli ingenti investimenti pubblici nella realizzazione di infrastrutture assicureranno al settore tassi di crescita sopra la media anche nel medio termine. Secondo dati provvisori l’economia edilizia della monarchia araba è crescita del 6,7 percento nel 2014. Dopo l’Arabia Saudita, il mercato più importante nella regione del Golfo sono gli Emirati Arabi Uniti. Secondo gli analisti di GTAI nel 2014 la costruzione di unità residenziali è letteralmente esplosa con investimenti per 16 miliardi di dollari, con un incremento del 35 percento rispetto all’anno precedente.

bauma 2013Anche l’India, secondo le previsioni degli addetti ai lavori, dovrebbero ritrovare una congiuntura positiva. La società di consulenza Off-Highway Research prevede che al più tardi nel 2016 le vendite di macchine per edilizia nel settimo Paese più grande del mondo dovrebbero tornare ai massimi del 2011, quando vennero vendute oltre 72.000 macchine. Gli analisti prevedono una crescita costante fino al 2018 che porterà le vendite a quasi 97.000 unità. I prodotti più richiesti nel subcontinente indiano saranno sempre gli stessi: escavatori-caricatori, escavatori cingolati, caricatori telescopici, gommati e gommati-telescopici, carrelli elevatori e caricatori compatti.

Una possibile minaccia alla crescita dei mercati mondiali è l’imprevedibilità indotta da crisi politiche. La chiave per il settore è in quale misura i clienti si fanno influenzare da queste incertezze, come reagiranno e come si comporteranno. Johann Sailer, Presidente dell’associazione di settore della VDMA, afferma: “Tutti gli scenari sono possibili, ma non ci aspettiamo grandi cose.  Siamo comunque ottimisti, anche per la prossima edizione di Bauma.”Una dichiarazione che farà piacere a espositori e visitatori del Salone Internazionale di Macchine, Materiali, Veicoli e Apparecchiature per l’Industria Edilizia ed Estrattiva.

 

Il Rodeo Case entra nel vivo

per webIl Rodeo Case, la competizione che da anni diverte e appassiona operatori e pubblico è tornata nel nostro Paese. Una sfida di abilità ai comandi delle macchine Case che coinvolge addetti ai lavori e famiglie e ha come premio finale la sfida a Parigi con i vincitori delle diverse tappe di Europa, Africa e Medio Oriente.

Partito in Austria, Slovenia e Germania, il Rodeo è stato ospitato dal Concessionario MAIE in ben due tappe: Modena e Padova. Altra tappa organizzata dal Consorzio Agrario di Siena in occasione della Fiera di Grosseto.

TestoIl debutto modenese del Rodeo (il 18 aprile scorso) ha registrato numeri di grande soddisfazione. Ben 110 gli operatori che si sono sfidati e una partecipazione di 350 persone. Un successo per MAIE e per l’organizzazione ANTS, aderente al MAIE Network.

In seguito, il Rodeo si è spostato a Grosseto, in Maremma, terra di butteri, i nostri cowboy. Organizzato dal Concessionario Case CAPSI (Consorzio Agrario di Siena), il Rodeo Case non poteva avere cornice più appropriata. Giampiero Matteucci e Paolo Ciampelli di CAPSI hanno commentato così: “Grazie all’appuntamento annuale della Fiera del Madonnino (con i suoi 50.000 visitatori dal 23 al 26 aprile), Case Construction Equipment ha avuto una visibilità da record. Come da record sono state anche le prestazioni degli operatori in gara”.

DestraLa terza tappa, ospitata ancora una volta da MAIE, questa volta in collaborazione con il partner Officina Riparazioni Oleodinamiche e Meccaniche di Villanova di Camposampiero (in provincia di Padova), si è svolta il 9 maggio davanti a 500 visitatori e con tanti operatori che si sono cimentati con le prove in campo: 120 nell’ambito del Rodeo e 105 prove libere.

La quarta tappa italiana  sarà a Egna (BZ) dal concessionario HTM il 13-14 giugno,  il 28 giugno sarà la volta di Acqui Terme (Al) presso il concessionario Iveco Orecchia e a settembre di Treviolo (Bg) presso il concessionario MAREN-CMO.

 

SinistraRacconta Antonio Conte, AD di MAIE, “Il Rodeo è un’occasione unica per provare i nuovi modelli Case sul campo. Tramite le gare di abilità si può apprezzare l’idraulica, la precisione e la versatilità dei diversi modelli, oltre al comfort e all’eccellente visibilità della cabina. E a fine gara ci si può confrontare con lo staff Case e con gli altri operatori in gara.”

Le macchine Case a disposizione degli operatori nelle tre tappe, una minipala compatta SV300 e un miniescavatore CX50C, sono state impegnate in due gare di abilità e a tempo. Gli operatori si sono sfidati per tutta la giornata.

La minipala compatta SV300 si è cimentata con un pallone da calcio nella gara “Champions League”  e il miniescavatore CX50C è stato protagonista della prova “Degustazione di champagne”, che consisteva nel riempire dei bicchieri con una bottiglia di champagne fissata al centro della benna. Un esercizio di massima precisione che ha valorizzato la bravura degli operatori e la sensibilità e maneggevolezza dei comandi delle macchine Case.

Gli operatori non in gara hanno comunque avuto la possibilità di provare diverse macchine della gamma Case nelle prove libere. A disposizione l’escavatore cingolato CX230C triplice, la pala gommata 921F, la minipala compatta cingolata TR320 e altri modelli della gamma light e heavy.

Doosan/ Bobcat: con Quadri il servizio è a km zero

 

per webCresce la squadra di DMO spa, concessionario del nord Italia per Doosan e Bobcat, grazie alla partnership con Quadri Veicoli Industriali spa, da oggi importante sub-dealer per la provincia di Milano. Il porte aperte di sabato 16 maggio, a Cambiago, è stato l’occasione per esporre e far provare ai partecipanti la ricca gamma di macchine del gruppo Doosan, nonché per festeggiare la rinnovata sede di Quadri.

Solido radicamento nel territorio, efficace presidio delle aree di competenza, spiccata attenzione ai servizi alla clientela: questi gli ingredienti oggi richiesti a un concessionario che propone marchi blasonati come Doosan e Bobcat. Ingredienti, questi, presenti nella ricetta che compone il recente accordo tra DMO e il nuovo sub-dealer Quadri, la storica realtà attiva nel territorio lombardo con sede in una posizione eccezionale essendo fronte A4, a pochi metri dall’uscita di Cambiago, proprio sul tratto Milano – Bergamo, una delle autostrade più trafficate d’Europa.

Uno scorcio del campo prove organizzato il 16 maggio
Uno scorcio del campo prove organizzato il 16 maggio

Quadri si unisce alla già importante squadra del dealer DMO che oltre al quartier generale a Russi, in provincia di Ravenna, vanta una sede in provincia di Bologna e può contare su circa 40 officine autorizzate in grado di coprire con efficienza e tempestività le regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto per i marchi Doosan e Bobcat e Friuli per il marchio Bobcat.

“Operiamo in regioni con elevata concentrazione d’imprese di costruzioni e industrie e per perseguire i nostri valori quali puntualità del servizio e qualità verso i clienti è necessaria la giusta prossimità;” ha dichiarato il titolare della DMO, Gabriele Silvagni “grazie alla notevole struttura di Quadri nonché grazie alle persone dedicate e già formate dal punto di vista tecnico e commerciale, miglioriamo in qualità e puntualità nella provincia di Milano.”

destraCon un’officina di quasi 3.000 m2 ed un piazzale di 16.000 m2 la nuova sede milanese, a disposizione dei clienti DMO, ha tutte le carte in regola per offrire un servizio di assistenza, ricambi e noleggio eccellente nonché una esposizione di mezzi e uffici commerciali pronti a servire la florida provincia lombarda.

Da sinistra: Vincenzo Aiello (District manager Bobcat Italia), Maurizio Chiarotti (Bobcat Sales Director Area South), Gabriele Silvagni (titolare DMO), Giuseppe e Umberto Quadri (titolari di Quadri).
Da sinistra: Vincenzo Aiello (District manager Bobcat Italia), Maurizio Chiarotti (Bobcat Sales Director Area South), Gabriele Silvagni (titolare DMO), Giuseppe e Umberto Quadri (titolari di Quadri).

“Tra i servizi che vogliamo offrire c’è sicuramente la serenità al cliente che solo la garanzia di costi fissi può dare. Manutenzione programmata, garanzia estesa e servizi di noleggio a lungo termine sono alcune delle soluzioni che possiamo offrire ai nostri clienti che non sono più disponibili a sopportare le incertezze di questo periodo storico.” ha dichiarato Silvagni.

Notevole, l’interesse intorno alle macchine presenti nel campo prove, allestito per il porte aperte. Le dimostrazioni hanno permesso di raccogliere risposte molto positive da parte degli operatori che, dopo aver provato le macchine, hanno iniettato il giusto grado di ottimismo e fiducia al team di Quadri pronto a raccogliere questa nuova sfida.

Le macchine si stanno evolvendo in termini di performance e sicurezza e, per utilizzare al meglio i tanti dispositivi tecnologici caratteristici di questi mezzi, è necessario fare formazione all’acquirente o al locatario, specialmente delle macchine più grosse. “Un nostro tecnico esperto accompagna sempre le macchine durante la consegna e, per fare un esempio più esplicito, in concomitanza con la nostra recente consegna ad Amsa di oltre 10 pale gommate abbiamo fatto una formazione specifica a 60 operatori interni e inserito un nostro operatore al servizio della società del gruppo A2A.” Ha raccontato Silvagni.

 La stretta di mano tra Gabriele Silvagni (Titolare DMO) e Giuseppe e Umberto Quadri (titolari Quadri)

La stretta di mano tra Gabriele Silvagni (Titolare DMO) e Giuseppe e Umberto Quadri (titolari Quadri)

Diversificare è uno dei mantra della strategia DMO e l’ampia gamma offerta da Doosan e Bobcat permetterà di soddisfare le esigenze dei clienti non solo in edilizia e nelle costruzioni, tradizionali ambiti della concessionaria, ma anche nelle demolizioni, nella movimentazione dei rifiuti, nel riciclaggio dei rifiuti, nella manutenzione stradale, nella manutenzione del verde e in agricoltura.

 “Le prestazioni e l’affidabilità di Doosan nelle macchine movimento terra medio grandi e la leadership di Bobcat nelle macchine più compatte è il risultato degli sforzi del gruppo verso l’eccellenza nella qualità e nel servizio, e questo ci permette di presentaci dai nostri clienti con la serenità di garantire il massimo.” ha proseguito Gabriele Silvagni “Poter disporre di strutture organizzate e attrezzate come quelle di Quadri ci consentirà di rendere ancora più efficace il nostro lavoro sul territorio, oltre a rappresentare al meglio l’immagine della nostra azienda.”

 

Partnership Wielton e Fruehauf

per webWielton segna un importante passo verso la creazione di un grande polo europeo del rimorchio e del semirimorchio. L’azienda polacca ha infatti sottoscritto un accordo di cooperazione con Fruehauf, azienda leader di mercato in Francia. In base all’accordo, Wielton acquisisce il 65,31% di Fruehauf con una transazione di 9,5 milioni di euro. L’accordo prevede anche un’opzione per l’acquisto del restante 34,69% alla fine del 2017 a una cifra di 6,6 milioni di euro, più un bonus in base alle performance di Fruehauf. L’accordo, per Wielton, apre la strada alla creazione del terzo più grande polo europeo del rimorchio e del semirimorchio, con un potenziale produttivo di 11 mila veicoli e un giro d’affari di 250 milioni di euro.

“La partnership strategica tra Wielton e Fruehauf rappresenta un cambiamento importante nel mercato europeo dei semirimorchi”, spiega Andrzej Szczepek, Presidente del Consiglio di Gestione di Wielton. “Wielton è leader di mercato in Polonia, Fruehauf in Francia: gli impianti moderni e la collaborazione tra i team tecnici rappresentano insieme un grande potenziale di sviluppo e di innovazione”.

testo“Fruehauf è leader di mercato in Francia e continuerà a produrre prodotti a marchio Fruehauf nello stabilimento di Auxerre”, sottolinea Francis Doblin, Direttore Generale di Frueahuf. “L’intesa che abbiamo raggiunto con Wielton è una buona notizia per i nostri clienti e assicura un futuro migliore alla nostra produzione. Abbiamo concordato le direzioni strategiche degli investimenti futuri, che prevedono l’ampliamento della nostra presenza sul mercato francese e l’apertura di nuove opportunità per quanto riguarda l’export”.

“Sono lieto di entrare in questa cooperazione strategica con un’azienda come Fruehauf, guidata da un manager, azionista e partner strategico come Francis Doblin”, ha affermato Pawel Szataniak, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Wielton. “Fruehauf, ormai da anni, è un marchio leader in Europa, con un  ampio seguito di clienti affezionati. E credo che nel prossimo futuro trarrà beneficio da questo accordo”.

L’accordo è stato firmato dopo aver ottemperato a tutti i passi previsti dalla normativa francese. La transazione è finanziata al 20% dalla Wielton con fondi propri. Il resto è stato invece finanziato da un pool di banche: Bank BGZ, BNP Paribas e Bank Gospodarstwa Krajowego. L’accordo prevede il mantenimento e l’uso del marchio Fruehauf, lo sviluppo della gamma del costruttore francese e un investimento sullo stabilimento di Auxerre per modernizzare ed espandere la sua capacità produttiva, al fine di coprire i bisogni dell’espansione del marchio in Europa.

 

Ciemme: un partner affidabile per il noleggio

per webUna delle più importanti realtà nel noleggio piattaforme aeree nel nord Italia è senza dubbio la Ciemme srl.
L’azienda nasce nel 1984 su iniziativa del fondatore ad attuale Presidente Simone Cazzaniga, che inizia la sua attività operando nel settore noleggio di piattaforme aeree autocarrate. Subito Ciemme si distingue  e viene apprezzata per la sua professionalità e per la qualità del servizio offerto.
All’inizio degli anni 90 l’azienda amplia il suo parco macchine inserendo nuove piattaforme autocarrate. Vedendo la necessità di operare su terreni accidentati e all’interno dei cortili condominiali con accessi di dimensioni ridotte, inizia la collaborazione con la Palazzani Industrie; viene sviluppata partendo da questi input la serie delle Piattaforme Aeree “Ragno” Palazzani, di cui un esemplare dell’epoca è tuttora è presente nel suo parco macchine.
Nel 1995 con il trasferimento nella nuova sede operativa di Besanza Brianza, Ciemme compie un ulteriore passo in avanti affiancando alle proprie piattaforme autocarrate e Ragni le piattaforme semoventi.
Nel 2001 l’azienda ottiene la certificazione del proprio sistema qualità secondo la norma ISO 9002 (diventata poi ISO 9001), come ulteriore garanzia della qualità del proprio servizio.
Nel 2006 Ciemme  inserisce nella propria flotta macchine movimento terra e nel 2008, con l’arrivo della piattaforma aerea da 83 m, conferma la propria
leadership nel settore offrendo una delle più alte piattaforme aeree disponibili in Italia. Sempre da quell’ anno, l’azienda può offrire alla propria clientela i corsi di formazione per gli operatori di piattaforme aeree, in regola con D.Lgs 81/2008, affiliandosi ad IPAF.
Nel 2012 Ciemme  inserisce nella propria flotta di macchine a noleggio le minigru cingolate. Ad inizio 2013 Ciemme  si trasferisce nella nuova sede di Seregno (MB), dove può contare su un capannone di 3000 metri quadrati e 600 m quadrati di uffici, pur mantenendo la sede di Besana come filiale.
Confermandosi un’azienda con un tasso di sviluppo tra i più elevati del settore, Ciemme  investe in continuazione su mezzi che ritiene all’avanguardia. Nel 2015 ha ulteriormente ampliato la sua gamma di “Ragni” acquistando l’XTJ 43/C l’ultimo gioiello della Palazzani Industrie: macchina che completa la proposta “Ragni” che Ciemme mette a disposizione della clientela con una presenza che va dai 17  ai 48 metri di altezza.
“Continueremo ad essere partner Palazzani. Le loro macchine soddisfano pienamente le nostre richieste e, soprattutto, quelle degli utilizzatori finali”, ha affermato Alberto Cazzaniga, figlio del fondatore  inserito ormai da anni e con ottimi risultati nella gestione aziendale.

Oro polacco per i grader Case

per webL’edizione 2015 della Fiera Internazionale di Poznan ha premiato Case Construction Equipment con la Medaglia d’Oro per i nuovissimi grader della Serie C, la prima gamma di motolivellatrici europee in livrea Case. Il premio è stato consegnato a Robert Wrona, Business Area Manager Case per la Polonia e i Paesi Baltici, durante la cerimonia ufficiale del 6 maggio. Riconoscimento anche per lo stand Case, vincitore di “Acanthus Aureus”, che premia le soluzioni grafiche e architettoniche che favoriscono la comunicazione diretta con i clienti, sottolineando l’immagine positiva dell’azienda.

SinistraCon oltre 30 anni di storia, la Medaglia d’Oro è uno dei riconoscimenti più prestigiosi in Polonia. Il premio viene assegnato, dopo un’attenta valutazione da parte di esperti nel settore delle costruzioni, ai migliori prodotti a livello di innovazione, efficienza, costi operativi, qualità dei materiali, semplicità di utilizzo, impatto sull’ambiente e design.

Lanciati ufficialmente in aprile a Parigi nel corso di Intermat 2015, i nuovi grader Case Serie C sono il punto di arrivo di oltre 30 anni di sviluppo e progettazione dell’engineering di CNH industrial. La gamma offre due modelli dal peso operativo di 13 e 16 tonnellate, disponibili con trazione su quattro o sei ruote (6×4 o 6×6) per soddisfare le richieste principali dei clienti in termini di bassi costi operativi, controllabilità e flessibilità.

TestoIl motore Tier IV final con hi-SCR (che è Ad Blue only senza dpf) di FPT Industrial presenta la caratteristica della potenza variabile a seconda della marcia inserita (più alta in 3 e 4), il creep-speed (avanzamento lento) e una serie di contenuti di prodotto molto importanti per le aspettative elevate degli operatori di queste macchine speciali.

Una “Perla” nella roccia per Volvo CE

FridayStory2015_May_22_2Il granito è la seconda pietra naturale più dura al mondo dopo il diamante. La compagnia indiana Pearl Mineral and Mines, uno dei maggiori produttori ed esportatori di granito indiano, ne estrae ben 1.500 metri cubi all’anno, anche con l’aiuto di macchine prodotte da Volvo CE.

Le due cave di granito Black Galaxy occupano 37 acri di terra  con una capacità produttiva di 7200 metri cubi all’anno. L’altra cava di proprietà, denominata Green Pearl occupa una superficie di 5 acri con una capacità produttiva di 2400 metri cubi all’anno.

Il materiale estratto viene poi processato nello stabilimento di Pearl Mineral and Mines che è in grado di produrre oltre 450.000 metri quadrati di di pietra finita all’anno. Le miniere della società sono attive dal 1993 e le macchine fornite da Volvo CE sono utilizzate per estrarre, caricare e trasportare le pietre nei cantieri. La flotta comprende 15 macchine Volvo CE inclusi 6 escavatori EC360BLC, otto escavatori EC380DL e una pala gommata L350F.

FridayStory2015_May_22_1“Con più grandi sono le macchine con più dipendiamo da loro”, ha spiegato Venkata Nagaraja, direttore di Pearl Mineral. “Una grande pala come la L350F è come fosse uno stabilimento su ruote in cui i ricavi devono superare i costi. E’ una macchina veloce, stabile, in grado di sollevare praticamente tutto. Ed è “risparmiosa” e resistente così da sobbarcarsi anche i lavori più duri”.

La macchina è equipaggiata con un motore turbo diesel  Tier3/Stage III Volvo da 394 kW che offre economicità, elevata produttività, affidabilità e bassi livelli di rumorosità ed emissioni.

Anche gli escavatori Volvo CE giovano un ruolo di primo piano in miniera. “Potenza, velocità ed efficienza, un ottimo servizio post vendita: definirei con queste tre caratteristiche le macchine Volvo CE che abbiamo in flotta”, ha proseguito Nagaraja. “Con il loro aiuto esportiamo granito in tutto il mondo, grazie anche alla collaborazione del concessionario locale, Vijay Engineering che fornisce ricambi originali Volvo e ci offre un ottimo supporto”.

Ritchie Bros. 1600 macchine in un giorno

per webUn bel numero, non c’è che dire: si registrano oltre 1600 macchinari venduti in un solo giorno all’ultima tornata d’asta di Ritchie Bros. tenutasi a Caorso il 14 maggio, che ha riconfermato il successo di un sistema di compra vendita che ha visto oltre 200 aziende scegliere la casa d’aste canadese per vendere i propri macchinari e autocarri, certi di raggiungere un pubblico mondiale.
sinistraRitchie Bros. ha infatti registrato oltre 1300 offerenti da ben 69 paesi esteri; aziende di ogni natura che il giorno dell’asta si sono iscritti per fare offerte e aggiudicarsi il lotto di loro interesse. Alla fine sono stati piu’ di 460 I compratori con oltre 1640 lotti venduti, dall’escavatore da demolizione, al trattore agricolo al piccolo generatore. Tutto venduto rigorosamente ai migliori offerenti senza prezzo minimo di partenza, come succede da oltre 50 anni in tutte le sedi Ritchie Bros. del mondo.
La scelta dei macchinari era davvero ricca per tutti i settori; spiccano certamente l’escavatore da demolizione Caterpillar 385CL del 2005 venduto per 315,000 euro e il Liebherr R944C VH- HD del 2008  venduto per 270,000 euro, e per il settore agricolo una mietitrebbia Claas Lexion 770 venduta per 245.000 euro
I risultati di vendita sono consultabili on line registrandosi gratuitamente al sito di Ritchie Bros. La prossima asta è già in programma il 9 luglio.

Manitou: la rivoluzione MAN’GO 12

per webdi Daniela Grancini

Meno popolari delle piattaforme da 16 m che dominano il segmento, le piattaforme aeree da 12 metri rispondono a bisogni di compattezza, ma rappresentano un’alternativa economica meno interessante per il noleggio. Con strutture quasi equivalenti, la differenza di costo non è abbastanza significativa per proporre le due tipologie di prodotti alla clientela dei noleggiatori.

Dato che la maggior parte dei clienti non utilizza i 16 metri potenziali, Manitou ha lavorato su un progetto di piattaforma da 12 metri economicamente interessante per i noleggiatori e i loro clienti, la MAN’GO 12.

Samuel Viaud
Samuel Viaud

“L’obiettivo è quello seguire la richiesta dei  nostri clienti che sono noleggiatori per circa l’80% e chi si attendono una macchina da utilizzare e da ispezionare che consenta a loro stessi  di fare manutenzione, facile da trasportare, compatta, leggera”, ci ha detto Samuel Viaud Product Line Manager –AWP Manitou.

MAN’GO 12, con altezza massima di lavoro di 12, una volta che la macchina è in posizione di trasporto ha un ingombro massimo di 4,50 metri mentre la dimensione massima orizzontale è di 5,50  metri senza il cestello ripiegato in posizione di trasporto.

Per raggiungere queste caratteristiche si sono fatte scelte di tipo tecnico  tra cui posizionare  il motore non all’interno della torretta ma nel telaio per avere una macchina più compatta e quindi abbassare il baricentro. Essendo MAN’GO 12 molto più leggera, il contrappeso è stato ridimensionato  con il risultato che il peso complessivo della macchina risulta decisamente inferiore.

Grazie alle proporzioni ridotte della torretta l’operatore dal cestello è in grado di vedere perfettamente le quattro ruote motrici e di controllare in piena sicurezza l’area di lavoro.

Il concetto di semplicità ha governato l’intero progetto: esiste un cilindro di sollevamento che serve per alzare tutto il braccio, con un unico joystick l’operatore riesce a movimentare la macchina, mentre viene comunque mantenuta la possibilità di poter lavorare simultaneamente con i tre movimenti azionando il braccio principale, l’estensione del telescopico e la rotazione del cestello.

Le ruote motrici sterzanti conferiscono alla macchina eccellenti capacità fuoristrada su ogni tipo di terreno, con slittamento limitato degli assali grazie al differenziale.

TestoL’accessibilità è perfetta e senza segreti: l’impianto idraulico, il motore, il distributore, la pompa, il radiatore, i filtri, i fusibili sono tutti a portata di mano e consentono interventi semplici e rapidi.

Le macchine che abbiamo visto a Intermat rappresentano la  pre serie di MAN’GO12:  14 di loro da giugno a settembre verranno testate dai clienti in tutta Europa per verificarne la funzionalità e l’affidabilità.  Le prime consegne sono previste all’inizio del 2016.

L’ultima evoluzione dell’MRT

TestoE’ invece disponibile subito l’MRT3255+, il telescopico rotativo  “Made in Italy” prodotto da Manitou Italia a Castelfranco Emilia, dotato di un motore Mercedes di 231 Cv Tier 4 Final SCR, che soddisfa le ultime norme in vigore in Europa e negli USA e permette al contempo di ridurre i consumi.

“La macchina oggi è arrivata a 32 metri di altezza di sollevamento”, spiega Carlo Alberto Razzoli, responsabile Marketing  Manitou Italia.  “Ma ci piace soprattutto sottolineare la capacità di sollevamento con argano in testa al braccio: l’argano è agganciato cioè direttamente alla testa del braccio e non più alla base (cosa che prevedeva maggiori tempi di installazione) e ha una capacità di sollevamento di 7,2 ton, un peso ragguardevole rispetto alla concorrenza e uno spazio di lavoro non limitato al braccio chiuso. In questo modo si può arrivare fino a 8 metri di sbraccio e fino a 13 metri di sollevamento”.

Sophie Martin Hérisson, Press & Communication Officer Manitou e Carlo Alberto Razzoli, Responsabile Marketing Manitou Italia
Sophie Martin Hérisson, Press & Communication Officer Manitou e
Carlo Alberto Razzoli, Responsabile Marketing Manitou Italia

Finora si inseguiva la massima altezza con le forche (nel caso dell’MRT3255+ siamo passati da 30 a 32 metri ) ma la maggior parte degli utilizzatori ha la necessità di lavorare in cantiere con carichi sospesi, quindi utilizzando l’argano idraulico. Con questa macchina Manitou  arriva a 7,2 ton, reali e completamente sfruttabili, senza necessità di ricorrere all’autogru. Non solo, questa macchina come del resto l’MRT  3050 consente di sollevare 12 ton con l’argano, in questo caso alla base del braccio. Mantenendo così la massima capacità di sollevamento in tutte le situazioni di cantiere e offrendo una possibilità in più (che vale 7,2 ton) con il tiro in testa al braccio.

A livello progettuale segnaliamo l’adozione della nuova trasmissione CVT (Continuously Variable Transmission) e di una sospensione ‘hydro pneumatic system’ che permette di regolarne l’altezza, per conservare un confort ottimale durante gli spostamenti su strada. Il sistema permette anche di livellare la macchina sul cantiere per mantenere l’orizzontalità laterale e frontale.