Sollevatori telescopici

Manitou: la rivoluzione MAN’GO 12

per webdi Daniela Grancini

Meno popolari delle piattaforme da 16 m che dominano il segmento, le piattaforme aeree da 12 metri rispondono a bisogni di compattezza, ma rappresentano un’alternativa economica meno interessante per il noleggio. Con strutture quasi equivalenti, la differenza di costo non è abbastanza significativa per proporre le due tipologie di prodotti alla clientela dei noleggiatori.

Dato che la maggior parte dei clienti non utilizza i 16 metri potenziali, Manitou ha lavorato su un progetto di piattaforma da 12 metri economicamente interessante per i noleggiatori e i loro clienti, la MAN’GO 12.

Samuel Viaud
Samuel Viaud

“L’obiettivo è quello seguire la richiesta dei  nostri clienti che sono noleggiatori per circa l’80% e chi si attendono una macchina da utilizzare e da ispezionare che consenta a loro stessi  di fare manutenzione, facile da trasportare, compatta, leggera”, ci ha detto Samuel Viaud Product Line Manager –AWP Manitou.

MAN’GO 12, con altezza massima di lavoro di 12, una volta che la macchina è in posizione di trasporto ha un ingombro massimo di 4,50 metri mentre la dimensione massima orizzontale è di 5,50  metri senza il cestello ripiegato in posizione di trasporto.

Per raggiungere queste caratteristiche si sono fatte scelte di tipo tecnico  tra cui posizionare  il motore non all’interno della torretta ma nel telaio per avere una macchina più compatta e quindi abbassare il baricentro. Essendo MAN’GO 12 molto più leggera, il contrappeso è stato ridimensionato  con il risultato che il peso complessivo della macchina risulta decisamente inferiore.

Grazie alle proporzioni ridotte della torretta l’operatore dal cestello è in grado di vedere perfettamente le quattro ruote motrici e di controllare in piena sicurezza l’area di lavoro.

Il concetto di semplicità ha governato l’intero progetto: esiste un cilindro di sollevamento che serve per alzare tutto il braccio, con un unico joystick l’operatore riesce a movimentare la macchina, mentre viene comunque mantenuta la possibilità di poter lavorare simultaneamente con i tre movimenti azionando il braccio principale, l’estensione del telescopico e la rotazione del cestello.

Le ruote motrici sterzanti conferiscono alla macchina eccellenti capacità fuoristrada su ogni tipo di terreno, con slittamento limitato degli assali grazie al differenziale.

TestoL’accessibilità è perfetta e senza segreti: l’impianto idraulico, il motore, il distributore, la pompa, il radiatore, i filtri, i fusibili sono tutti a portata di mano e consentono interventi semplici e rapidi.

Le macchine che abbiamo visto a Intermat rappresentano la  pre serie di MAN’GO12:  14 di loro da giugno a settembre verranno testate dai clienti in tutta Europa per verificarne la funzionalità e l’affidabilità.  Le prime consegne sono previste all’inizio del 2016.

L’ultima evoluzione dell’MRT

TestoE’ invece disponibile subito l’MRT3255+, il telescopico rotativo  “Made in Italy” prodotto da Manitou Italia a Castelfranco Emilia, dotato di un motore Mercedes di 231 Cv Tier 4 Final SCR, che soddisfa le ultime norme in vigore in Europa e negli USA e permette al contempo di ridurre i consumi.

“La macchina oggi è arrivata a 32 metri di altezza di sollevamento”, spiega Carlo Alberto Razzoli, responsabile Marketing  Manitou Italia.  “Ma ci piace soprattutto sottolineare la capacità di sollevamento con argano in testa al braccio: l’argano è agganciato cioè direttamente alla testa del braccio e non più alla base (cosa che prevedeva maggiori tempi di installazione) e ha una capacità di sollevamento di 7,2 ton, un peso ragguardevole rispetto alla concorrenza e uno spazio di lavoro non limitato al braccio chiuso. In questo modo si può arrivare fino a 8 metri di sbraccio e fino a 13 metri di sollevamento”.

Sophie Martin Hérisson, Press & Communication Officer Manitou e Carlo Alberto Razzoli, Responsabile Marketing Manitou Italia
Sophie Martin Hérisson, Press & Communication Officer Manitou e
Carlo Alberto Razzoli, Responsabile Marketing Manitou Italia

Finora si inseguiva la massima altezza con le forche (nel caso dell’MRT3255+ siamo passati da 30 a 32 metri ) ma la maggior parte degli utilizzatori ha la necessità di lavorare in cantiere con carichi sospesi, quindi utilizzando l’argano idraulico. Con questa macchina Manitou  arriva a 7,2 ton, reali e completamente sfruttabili, senza necessità di ricorrere all’autogru. Non solo, questa macchina come del resto l’MRT  3050 consente di sollevare 12 ton con l’argano, in questo caso alla base del braccio. Mantenendo così la massima capacità di sollevamento in tutte le situazioni di cantiere e offrendo una possibilità in più (che vale 7,2 ton) con il tiro in testa al braccio.

A livello progettuale segnaliamo l’adozione della nuova trasmissione CVT (Continuously Variable Transmission) e di una sospensione ‘hydro pneumatic system’ che permette di regolarne l’altezza, per conservare un confort ottimale durante gli spostamenti su strada. Il sistema permette anche di livellare la macchina sul cantiere per mantenere l’orizzontalità laterale e frontale.