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CTE: una ZED per la Danimarca

 

per webLa Municipalità di Lolland, la quarta isola più grande della Danimarca, ha preso in consegna una piattaforma autocarrata articolata ZED 21.2 JH da CTE Danmark.

Il cliente ha dichiarato: “Non vedevamo l’ora di usare la nostra nuova piattaforma CTE, perché ne faremo un grande uso. Questa piattaforma è molto pratica e facile da usare. La possibilità di avere 280 kg di portata in cesta su tutta l’area di lavoro, anche con circa 10 m di sbraccio, e la gestione molto facile del sistema di stabilizzazione, sono le ragioni che ci hanno spinto ad acquistare CTE ZED 21.2 JH”.

Da sinistra un dipendente del Comune di Lolland che utilizzerà la piattaforma, Allan Thage responsabile del dipartimento “Park & Road” del Comune di Lolland, e Tom Jensen venditore di CTE DANMARK A/S.
Da sinistra un dipendente del Comune di Lolland che utilizzerà la piattaforma, Allan Thage responsabile del dipartimento “Park & Road” del Comune di Lolland, e Tom Jensen venditore di CTE DANMARK A/S.

ZED 21.2 JH raggiunge 20,7 m di altezza di lavoro, 9,9 m di sbraccio e 280 kg di portata. Questo modello è ideale per la manutenzione di luminarie e insegne, per la cura del verde, per pitture murali e pulizia delle facciate grazie alla presenza del jib, alla stabilizzazione ad H e alla compattezza del mezzo. Parlando di sicurezza, la navicella è dotata di un doppio corrimano che protegge le mani dell’operatore e dell’altro occupante durante le manovre aeree. La struttura della piattaforma è costruita con acciaio SSAB Strenx.

JLG: un’anima verde per la 520AJ

peer webPrime consegne per la nuova piattaforma aerea articolata 520AJ di JLG. Due modelli sono recentemente entrati a far parte della flotta di Maqlift, la rental company di Madrid che da 15 anni collabora con JLG Iberica e il cui parco macchine è costituito per l’80% da mezzi del brand statunitense. Quali gli elementi tecnici chiave?

sinistraInnanzitutto l’anima “green”: il motore diesel Deutz D2.3 L3 Stage IIIA a regime variabile, garantisce una maggiore efficienza e riduzione dei costi operativi. Un fattore, quello dell’efficienza, che si apprezza anche nel tempo di elevazione massima, più rapido di circa il 50%. In termini di prestazioni, lo sbraccio orizzontale – di mezzo metro superiore – assicura una maggiore area di lavoro, mentre la portata di 250 kg consente di trasportare in cesta più strumenti e materiali; il che si traduce in un significativo aumento dell’operatività in quota. Il jib di 1,24 m favorisce l’accesso nei punti più difficili.

La 520AJ, naturalmente, implementa il sistema di comando JLG® ADE® (Advanced Design Electronics), con tutti i suoi vantaggi: funzionamento più regolare della macchina, basso consumo di carburante ed emissioni ridotte; minor numero di cavi e connessioni, auto-test per l’identificazione e soluzione dei problemi. La manutenzione della macchina è facilitata dai cofani ad ala di gabbiano in Dura Tough. Le ottime caratteristiche e prestazioni della piattaforma possono essere opzionalmente ampliate, sia con una serie di accessori che con alcuni speciali pacchetti: Kit ambienti ostili, i pacchetti luci e Skypower® e il prezioso SkyGuard®, fondamentale per accrescere la sicurezza dell’operatore.

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LE CARATTERISTICHE

  • Altezza piattaforma 16 m
  • Sbraccio orizzontale 10 m
  • Altezza verticale e di scavalcamento 7,3 m
  • Rotazione 355° non completi
  • Portata della piattaforma senza limitazioni 250 kg
  • Dimensioni della piattaforma 0,76 x 1,83 m
  • Rotazione idraulica della piattaforma 180°
  • Jib 1,24 m
  • Range di articolazione jib 144° (+76 -69)
  • Peso 7.985 kg
  • Velocità di spostamento 6,8 km/h
  • Pendenza superabile 45%

Assodimi/Assonolo: il noleggio che verrà

per webSi è svolta a Bologna la tradizionale Assemblea di fine anno organizzata da Assodimi/Assonolo: un’occasione non solo per ricordare i momenti salienti che hanno caratterizzato la vita associativa nel 2015, ma anche per guardare al 2016 con nuovi progetti.  Ancora una volta il lei motiv della Qualità è stato il filo conduttore del pomeriggio bolognese.

Assodimi-AssonoloIn particolare è stato mostrato il nuovo progetto del monitoraggio presentato dal Prof. Federico Della Puppa della società Theorema che gestisce lo studio statistico annuale per Assodimi/Assonolo. Il nuovo approccio dello studio si basa sulla ricerca dei dati di oltre 700 bilanci di società di capitali. Questo nuovo approccio diventerà un punto di riferimento per le aziende del settore per avere dati certi su cui confrontarsi.

L'ultimo Congresso Assodimi di Firenze
L’ultimo Congresso Assodimi di Firenze

Gualtiero Fabbri del Comitato Tecnico ha illustrato i passi avanti che Assodimi/Assonolo sta compiendo sia in termini di collaborazione con enti come INAIL che di sviluppo di tematiche importanti quali l’interscambiabilità degli accessori per macchine sollevamento in base alle norme sulle verifiche, e la certificazione dei processi di manutenzione delle aziende per poter superare molti aspetti burocratici sulla sicurezza e per essere di completamento alla periodicità delle verifiche.

Il 2016 per Assodimi/Assonolo si aprirà con nuove sfide come la collaborazione con AnceGiovani che dovrebbe portare allo sviluppo di importanti progetti uno fra tutti lo studio da parte di un’università su alcune tipologie di cantieri per definire quando sia meglio l’utilizzo di un bene a noleggio o di un bene acquistato.

 

Due nuove Genie® Z™-62/40 per Elevo

per webElevo, azienda specializzata in noleggio e vendita di piattaforme aeree a Milano, Bergamo e Brescia e leader del settore in Lombardia, è stata tra le prime aziende specializzate in Italia a ricevere la nuova piattaforma a braccio articolato Genie® Z™-62/40, di cui ha ordinato due unità. A seguito di una prima missione in un cantiere industriale portata a termine con successo, Elevo prevede un alto tasso di utilizzo dei due nuovi mezzi acquistati, con un alto rendimento sul capitale investito.

“La nostra azienda ha ormai da tempo consolidato la collaborazione con Genie riconoscendone il valore nel settore delle piattaforme a braccio articolato. Le riteniamo infatti tra le più affidabili del settore, ed il feedback ricevuto dal cantiere a seguito della prima missione delle nuove Z™-62/40 non fa che confermarlo”, spiega Sergio Gualandris, Amministratore di Elevo.

Con un’altezza massima di lavoro di 20,87 m, uno sbraccio massimo di 12,47 m, un’altezza in negativo di 3 m ed un notevole sbraccio orizzontale di 8,13 m, la Z-62/40 è compatta ed è adatta praticamente ad ogni tipo di lavoro.

Il team di Elevo
Il team di Elevo

“In termini di opportunità di noleggio, oltre ai vantaggi del sistema FastMast™, che permette di passare dalla massima altezza al sottosuolo senza dover ritrarre completamente il braccio, riteniamo  che il giro in sagoma posteriore della Z™-62/40 offra un vantaggio competitivo considerevole rispetto ad altri modelli presenti sul mercato,” spiega Gualandris, “permettendo infatti di lavorare in spazi stretti e angusti, con scarsa disponibilità di area di manovra”.

A seguito della consegna ad Elevo delle due piattaforme a braccio articolato, Genie ha introdotto un nuovo Protocollo di Manutenzione per le Piattaforme, che aiuterà Elevo ad abbassare il costo di proprietà e ad aumentare il rendimento sul capitale investito. “Le procedure di manutenzione sono ora rese standard sull’intera gamma di piattaforme a braccio articolato e telescopico, alcuni intervalli di manutenzione sono inoltre stati estesi. Questo significa che le macchine della nostra flotta passeranno meno tempo in manutenzione e più tempo noleggiate in cantiere, una combinazione ideale per ogni società di noleggio” conclude Gualandris.

Case: che prestazioni con la Serie D!

 

per webLa nuova generazione di escavatori cingolati Serie D rafforza la leadership di Case in fatto di efficienza nei consumi, ulteriormente migliorata dell’8% grazie alla nuova idraulica e alla nuova tecnologia motoristica.

Tutti i motori adempiono all’ultimissima normativa sulle emissioni Tier 4 Final (Stage IV) con la soluzione SCR (Selective Catalytic Reduction) esente da manutenzione, che non richiede filtro antiparticolato o rigenerazione, e consente di avere macchine sempre operative e costi di gestione inferiori.

Il capiente serbatoio di AdBlue e il basso consumo di additivo determinano un’autonomia eccellente dato che il serbatoio necessità di essere riempito soltanto ogni 5 pieni di carburante. Questo consentirà ai clienti Case di lavorare più a lungo senza doversi fermare.

sinistraLa cabina pressurizzata con sistema di ammortizzazione raggiunge livelli sonori e vibrazionali minimi, per un ambiente operativo tra i più silenziosi della categoria. La cabina, già all’avanguardia nelle serie precedenti, è grande, con ampio spazio per le gambe, un sedile pneumatico riscaldato rinnovato e una postazione di lavoro completamente regolabile, con un monitor ancora più user friendly: un ambiente di lavoro ideale per tutti gli operatori.

 

Progettati per la sicurezza

testoLa cabina dei nuovi escavatori cingolati Case Serie D rispetta le norme di sicurezza ROPS e FOPS di livello II, fornendo la massima protezione all’operatore. I punti soggetti a manutenzione quotidiana sono facilmente accessibili e sicuri grazie ai corrimano che equipaggiano la torretta. L’eccellente visibilità è ulteriormente migliorata anche in condizioni di scarsa luminosità (ad esempio nelle ore serali) grazie alle luci al LED che illuminano la zona di lavoro intorno alla macchina. Il sensore di movimento, disponibile di serie, contribuisce a una maggiore sicurezza in cantiere e intorno alla macchina.

La nuova generazione di escavatori cingolati Case continua a proteggere l’investimento dell’acquirente con soluzioni collaudate come il sistema telematico SiteWatch che consente al Cliente (o al suo responsabile di gestione della flotta) di rintracciare la macchina ovunque si trovi e ne previene l’uso improprio, mentre il codice di blocco protegge la macchina dai furti.

Una corsa verso l’alto guidata dal marketing

CAT_WHEEL_LOADER (4)I miei lunghi spostamenti in giro per l’Europa mi danno l’occasione per pensare a tutto quanto ruota intorno alla progettazione e costruzione di una macchina. Di qualsiasi tipo essa sia.

E notavo, pensando all’evoluzione degli ultimi anni, che macchine identificate con la stessa sigla si sono nel tempo differenziate in modo notevole dalla loro origine.CAT_WHEEL_LOADER (5)

Non si tratta solo di evoluzione nel comfort, nelle tecnologie dei motori e negli apparati meccanici. Si tratta molto spesso di dimensioni e prestazioni.

Tanto che gran parte di questi mezzi ha effettuato un vero e proprio salto di classe snaturando, di fatto, i concetti base che avevano guidato la sua progettazione.

Nel settore automobilistico lo possiamo notare con facilità: i modelli più longevi sono partiti con dimensioni che, nel tempo, sono sempre più aumentate facendo compiere all’automobile un vero e proprio salto di categoria.CAT_WHEEL_LOADER (2)

Dimensioni e pesi che aumentano di pochi centimetri e chilogrammi poco alla volta in modo che le categorie mentali delle persone cambino insieme a loro. Ma se guardiamo un’auto media cilindrata di oggi ha le stesse dimensioni di un’auto di grande cilindrata di decine di anni fa.

Con le macchine movimento terra è successa la stessa cosa.

Con la differenza che le categorie mentali di riferimento si stanno oggi modificando alla luce delle effettive prestazioni delle macchine.

Se un tempo un escavatore da 20 ton produceva giornalmente una certa quantità di materiale, oggi la stessa macchina ha raggiunto i livelli produttivi di un escavatore da 30 ton di trent’anni fa.

CAT_WHEEL_LOADER (6)Sigle omologhe nel tempo hanno identificato macchine che, da una serie all’altra, non avevano più nulla in comune. Né peso, né potenza, né produttività.

Una corsa verso l’alto che, a ragion veduta, dovrebbe essere gestita razionalmente introducendo nuove serie di macchine e non mantenendo le stesse sigle di macchine precedenti.

Ovvio che il marketing, in questa corsa continua, abbia le sue responsabilità. Da un modello all’altro occorre giustificare le innovazioni, giustificare i prezzi, giustificare un salto di classe che mira innanzitutto a staccare le concorrenza.

CAT_WHEEL_LOADER (1)Mi ricordo però che, un tempo, questo modo di ragionare era molto meno accentuato. Quando Caterpillar presentò la nuova 950B, che staccava nettamente la precedente 950A, introdusse anche la nuova 936.

Fu affiancata alla 950A e chiaramente spiegata come la sua vera sostituta: dimensioni, capacità della benna, prestazioni…erano del tutto analoghe. La differenza effettiva consisteva nel comfort superiore, nei motori più parsimoniosi, nel braccio con geometria a “Z”.

Altri tempi. Da allora in poi la corsa non si è più fermata.

E tutto sommato ci piace così.CAT_WHEEL_LOADER (3)

Wacker Neuson: ECO è bello

per webDue anni fa Wacker Neuson ha introdotto il marchio ECO, che contrassegna i prodotti particolarmente economici ed ecologici. Tra i prodotti ECO più interessanti vi è senza dubbio  la nuova pala gommata a trasmissione elettrica WL20e, che consente di lavorare senza emissioni e ha una capacità benna di 0,2 metri cubi.

Due motori elettrici per la trazione e l’idraulica di lavoro assicurano che le prestazioni della pala WL20e corrispondano a quelle della macchina convenzionale. Gli imprenditori che optano per le pale gommate compatte WL20e alimentate a batteria non devono quindi scendere a compromessi per quanto riguarda le prestazioni, ma nello stesso tempo possono anche beneficiare del vantaggio delle emissioni zero, un aspetto che ad esempio assume ancora più importanza nei cantieri all’interno delle aree urbane, in caso di lavori negli spazi chiusi, tra cui serre e garage, o nelle ristrutturazioni edilizie. La pala gommata WL20e a batteria è uno degli undici modelli di pale gommate articolate con una capacità benna compresa tra 0,2 e 1,1 metri cubi che Wacker Neuson offre.

Tra gli altri prodotti ECO di Wacker Neuson segnaliamo sinistraanche i costipatori a batteria AS 30 e AS 50, che allo stesso modo non emettono gas di scarico durante l’uso. Soprattutto durante i lavori di compattazione negli scavi o negli spazi interni, grazie alle nuove apparecchiature l’utente è protetto dalle emissioni e l’imprenditore risparmia in termini di costi operativi: con il funzionamento a corrente in questo caso è possibile risparmiare fino al 63%. Inoltre, con i costipatori a batteria non si incorre nei tipici costi di manutenzione dei costipatori convenzionali, come ad esempio i costi per il carburatore.

 

L’SV26 di Yanmar

per webL’ SV26 di Yanmar è stato progettato per soddisfare tutte le vostre esigenze, anche in caso di lavori più complessi. Compatto e leggero, può essere facilmente trasportato su un rimorchio. La sua stabilità e la sua potenza gli permettono di lavorare in maniera efficace indipendentemente dalla complessità del cantiere. L’ SV26 è destinato a un largo ventaglio di applicazioni come i lavori in ambito urbano, lavori di movimento terra in generale e lavori di sistemazione o creazione di aree verdi.

sinistraMacchina costruita in Europa per l’Europa,  è molto compatta, con un ridotto ingombro posteriore per lavorare in ogni sito, anche in condizioni molto diverse o in spazi limitati; il suo basso peso ne consente lo spostamento su un piccolo rimorchio o un veicolo utilitario leggero. Sul campo, la sua maggiore capacità di sollevamento e la multi-funzionalità lo rendono uno strumento all-terrain eccezionale.

Inoltre, gran parte delle innovazioni hanno riguardato il comfort e l’ergonomia della macchina. Infine e cosa più importante, con un consumo inferiore ai 4 litri l’ora, il modello SV26 utilizza il 20% in meno di carburante rispetto ai concorrenti dello stesso segmento di mercato, senza compromettere la potenza della macchina.

Le proposte di Gefran

per webGefran, azienda leader nella produzione di componenti per l’automazione e sensori per l’industria totalmente Made in Italy, propone una gamma di sensori studiati specificatamente per le applicazioni mobile hydraulics: un ricco catalogo che offre trasduttori per la misurazione della posizione lineare (con tecnologia magnetostrittiva e potenziometrica), sensori di pressione e celle di carico.

Grazie al proprio know-how consolidato, l’azienda ha infatti declinato la propria gamma di sensori anche per applicazioni mobile hydraulics proponendo soluzioni resistenti, robuste e tecnologicamente avanzate ai costruttori di macchine per il sollevamento (piattaforme aeree, sollevatori a forbice, gru cingolate, carrelli elevatori, etc.), per l’agricoltura (trattori, mietitrebbie, sprayer, imballatrici, etc.) e per macchine per il movimento terra (pale gommate, perforatrici, autogru, escavatori cingolati, etc.).

In particolare, i trasduttori di posizione RK5, progettati con tecnologia magnetostrittiva ONDA brevettata per garantire assenza di usura, sono compatibili con le molteplici tipologie di cilindri presenti sul mercato. L’elemento sensibile e l’elettronica sono stati disegnati per rispondere ai requisiti applicativi estremamente restrittivi in termini di solidità del componente. Studiati per installazione in interno cilindro, gli RK5 consentono di controllare costantemente la corsa pistone, garantendo sicurezza e fornendo la possibilità di generare cicli di lavoro ottimizzati. I trasduttori sono disponibili in corse da 50 a 2500mm, con uscite analogiche in corrente e tensione, in grado di lavorare a temperature da -40 a + 105°C.

sinistraI PC67 sono trasduttori potenziometrici che si caratterizzano per precisione, durata e robustezza grazie alla tecnologia consolidata Gefran. L’elevato grado di protezione (IP67), condizione necessaria nelle applicazioni in ambienti gravosi ed all’aperto, è in grado di operare in presenza diretta di polveri, detriti o liquidi (non in immersione prolungata). L’eccezionale sistema di tenuta del PC67 garantisce la durata del prodotto fino a 100 milioni di manovre, corse massime realizzabili fino a 750 mm. La meccanica interamente in alluminio anodizzato rende il dispositivo resistente alla corrosione in ogni sua parte.

Alle soluzioni per la misurazione della posizione si aggiungono quelle per la misurazione della pressione con i sensori della serie KH, certificati SIL2 a garanzia della affidabilità e sicurezza richieste nelle applicazioni mobile. Studiati per impieghi su mezzi mobili, infatti, sono disponibili con campi di misura da 0-4 bar a 0-1000 bar, con uscite analogiche (corrente e tensione) e raziometrica (che consente di ottenere un segnale di uscita amplificato da 0,5 a 4,5 V con una tensione di alimentazione di soli 5 V) e connettori elettrici “automotive” (Deutsch DT04-4P a 4 pin, l’AMP Superseal a 3 pin e il Packard Metripack a 3 pin) per essere compatibili con gli standard di settore.

Completano l’offerta Gefran le celle di carico Gefran SL e TH, che si caratterizzano per robustezza e affidabilità oltre che una meccanica studiata per garantire rapidità e facilità di montaggio.

Un’ottima annata per Mantovanibenne

per webUna delle maggiori novità 2015 by Mantovanibenne vede al centro dell’attenzione una linea di prodotto che, in realtà, ne racchiude tante: la Multisystem linea MS. L’attrezzatura, che ha nella versatilità il proprio punto di forza, durante gli ultimi 12 mesi ha ampliato ulteriormente le proprie capacità come attrezzo all-in-one per la demolizione e il recycling. La linea è stata espansa verso il basso, per andare incontro alle esigenze di escavatori più piccoli pur mantenendo inalterate le doti di potenza e robustezza. Il nuovo modello è stato chiamato MS15 e variando le configurazioni di montaggio è possibile abbinarlo a escavatori dai 10 ai 15 t al posto benna, o dai 15 ai 21 posto braccio. L’attrezzatura, comprensiva dei diversi kit di gambe intercambiabili, pesa 17 q e diventa all’occorrenza cesoia, frantumatore, pinza per demolizione primaria e si completa con il kit combi per processare materiali misti.

A tale proposito va segnalato come sia stata potenziata la linea MS sul lato Recycling attraverso lo sviluppo di una nuova tipologia di gambe, dedicata al taglio delle rotaie. Le gambe RC per Multisystem, per ora disponibili solo sul modello MS30 (per escavatori da 15 a 25 t) sono disegnate per tagliare le traversine ferroviarie massimizzando la produttività. Il doppio cilindro assicura potenza di taglio e la rotazione idraulica un ottimo posizionamento della macchina. Le lame possono essere rapidamente cambiate sul posto. Così configurata, la MS30 pesa 31 q.

Paolo Mantovani
Paolo Mantovani

Il 2015 è stato un anno in cui i continui sforzi di innovazione dell’azienda mirandolese sono stati simbolicamente premiati: l’ “Innovation Award”, ricevuto nell’ambito del World Demolition Summit, sancisce a livello internazionale l’impegno di Mantovanibenne nell’investire per il futuro.

“Dal nostro punto di vista” dichiara Paolo Mantovani, Dir. Commerciale e Marketing, “il 2015 è stato un anno di conferma per i mercati esteri, ai quali è destinata la maggior parte delle attrezzature MBI. Soprattutto i paesi europei e gli USA, che sono tra l’altro i mercati più esigenti, non hanno deluso le nostre aspettative e si sono dimostrati sorprendentemente reattivi. Per quanto riguarda l’Italia, la strada della ripresa è ancora lunga ma per noi l’importante è non rimanere mai fermi. Innovarci ed espandere la rete commerciale continuano a essere il nostro imperativo, pronti ad affrontare le sfide che il 2016 ci pone.”