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MAN TGS: dal Trentino al Vaticano

Il fiammante MAN TGS 26.540 6×2 della Santoni srl ha avuto un viaggio inaugurale davvero speciale: ha infatti trasportato da Ledro, nel cuore del Trentino, fino in Vaticano il grande abete che ornerà Piazza San Pietro durante tutte le festività natalizie. 650 km che il MAN TGS, con un semirimorchio speciale per complessivi 34 metri di lunghezza, ha coperto prevalentemente durante le ore notturne.
Quando si parla di trasporti eccezionali la loro complessità è nella norma, ma questa volta l’eccezionalità non sta solo nelle dimensioni totali del veicolo, circa 34 metri di lunghezza, ma soprattutto nell’oggetto del trasporto: l’albero di Natale che tutte le mattine Papa Francesco vedrà affacciandosi alla sua finestra su Piazza San Pietro.

Economia circolare

L’abete è stato scelto accuratamente tra quelli destinati all’abbattimento e, se non fosse stato donato al Papa, sarebbe finito in segheria in base ai rigorosi requisiti di gestione ambientale, come spiega il Sindaco di Ledro Renato Girardi che ha donato al Santo Padre l’abete: “I boschi ledrensi sono certificati PEFC, marchio che garantisce la Gestione Forestale Sostenibile, questo significa che sono gestiti coi più severi requisiti ambientali, sociali ed economici. La ricrescita annuale è certificata in 8.260 metri cubi e l’abete che verrà prelevato fa parte di uno dei lotti che devono essere comunque tagliati per la corretta coltivazione del bosco”.
La Santoni srl ha sovrainteso a tutte le operazioni: dal taglio, supportando i boscaioli con una delle autogrù della sua flotta, al trasporto dopo che l’abete è stato opportunamente preparato con reti e corde per contenerne la sagoma e ridurre la larghezza a meno di 3,5 metri e la lunghezza a 29 metri, per essere quindi adagiato sul semirimorchio eccezionale e iniziare il suo viaggio verso Roma.

“È stata una combinazione straordinaria che questo trasporto eccezionale sia coinciso con il primo viaggio ufficiale del nostro nuovo MAN TGS 26.540”, racconta Giacomo Santoni, la terza generazione di una famiglia votata al sollevamento e ai trasporti eccezionali. “Ovviamente, ho tenuto ad esserci io alla guida. Un po’ perché avevo scelto personalmente questo veicolo, un po’ perché non si tratta di un trasporto di routine. Il fatto che tutto si sia svolto senza il minimo intoppo è stato da un lato un gran sollievo perché sentivo il peso delle responsabilità e dall’altro la conferma della bontà della mia scelta”.

Il MAN TGS 26.540 6×2

Il MAN TGS 26.540 6×2 è dotato del turbodiesel D26 Euro 6e, l’affidabile 6 cilindri di 12,4 litri declinato nella sua potenza massima di 540 cv (397 kW) e una coppia di 2.650 Nm, cambio automatizzato, retarder, presa di forza e un impianto idraulico realizzato con cura ‘sartoriale’ dalla Alpi Gru di Trento. Altra caratteristica di questo veicolo è la ralla con l’avanzamento regolabile, non solo per ottimizzare il collegamento con diverse tipologie di semirimorchi, ma anche per ottimizzare la distribuzione del carico assiale. Specificamente richiesti dal cliente anche i due anelli anteriori sulla traversa frontale sotto la calandra per un robusto fissaggio di funi e cavi tiranti.
Ho fortemente voluto questo MAN TGS 26.540. Avevamo già avuto un’esperienza positiva con un altro MAN TGS acquistato sette anni fa e dotato della trasmissione HydroDrive che lo trasforma in un efficiente 4×4. Il veicolo fa ancora parte della nostra flotta e, dopo l’ottima esperienza, siamo partiti decisi su questo TGS che, con la nuova gamma, ha anche una cabina aggiornata e ancora più spaziosa e confortevole, come ho avuto modo di verificare in questo lungo viaggio”, conferma Giacomo Santoni.

Santoni: società di famiglia

La Santoni nasce nel 1952 su iniziativa di Fabio Santoni, nonno di Giacomo, per offrire servizi di trasporto soprattutto in ambito edile. Nel corso degli anni l’azienda ha ampliato la propria attività inserendo le prime gru e quindi i servizi di sollevamento. Si deve però aspettare il 1992 per assistere a una nuova fase di sviluppo dell’azienda: Fabio Santoni passa il testimone ai figli che, forti delle esperienze maturate in anni di attività al fianco del padre, hanno consolidato la flotta di autogrù e diversificato ulteriormente i servizi allargandoli anche ai trasporti. Infine, nel 2019 la guida dell’impresa è passata al solo Dario Santoni che, affiancato dal figlio Giacomo, ha continuato a sviluppare la tradizione di famiglia, mantenendo il focus su innovazione, qualità e attenzione al cliente. Infatti, l’azienda ha sempre puntato sull’innovazione, non solo in termini di tecnologie e attrezzature, ma anche nella gestione operativa e la formazione del personale. Oggi, Santoni srl non è solo una realtà radicata nel territorio trentino, ma è anche un esempio di come una piccola impresa possa evolversi nel tempo senza mai rinunciare ai propri valori fondamentali.

Attualmente la flotta dell’azienda dispone di 12 autogrù con capacità di sollevamento da 30 a 250 tonnellate, a queste si aggiungono 14 trattori stradali e 25 semirimorchi di diverse tipologie, tra cui ribassati, pianali, autosterzanti, telonati e allungabili, che permettono di raggiungere qualsiasi destinazione e movimentare ogni tipo di carico, dai macchinari industriali agli escavatori, dalle gru edili agli elementi prefabbricati in calcestruzzo, fino ai piccoli colli. In particolare, la scelta del MAN TGS è stata motivata dalla necessità di affiancarlo a un semirimorchio a culla ribassata allungabile a due assi della De Angelis, un altro elemento fondamentale per le operazioni di trasporto specializzato.

Yanmar SV100-7: l’energia che unisce

È questo lo slogan adottato da ACinque Energy Greenway, il committente che ha affidato i lavori finalizzati alla realizzazione di una vasta rete di teleriscaldamento alimentata esclusivamente da fonti rinnovabili non fossili alla società lecchese Bonacina. Protagonista in cantiere è il midi escavatore Yanmar SV100-7, il primo venduto in Europa dal costruttore giapponese.

I lavori in corso

Lungo le località di Lecco, Malgrate e Valmadrera, in provincia di Lecco (Italia), sono in corso importanti lavori di estensione della rete di teleriscaldamento per conto di ACinque Energy Greenway, società nata nel 2022 con l’obiettivo di realizzare – con una concessione di 33 anni – un sistema energetico che coinvolga tutte le realtà del territorio, al fine di massimizzare l’integrazione energetica di tutti i soggetti che possono interagire con la rete stessa, come produttori o consumatori. Le opere previste, affidate all’impresa Bonacina di Galbiate (Lecco), spaziano tra la fornitura e la posa di tubazioni precoibentate, l’esecuzione degli allacciamenti alle sottostazioni di utenza, le opere civili connesse, gli scavi e i rinterri, la costruzione e la demolizione di manufatti, la demolizione e i ripristini di pavimentazioni stradali e altro ancora.

Dal 1966 la cura e l’impegno sono le chiavi del nostro successo”, spiega Luca Bonacina, figlio di Alessandro e attualmente socio dell’azienda, in cui sono impegnati anche le sorelle Paola e Antonella e i fratelli Stefano e Massimo. Per garantire la massima qualità, l’azienda lecchese dispone di un ampio parco macchine, che dalla scorsa estate comprende anche il midi escavatore Yanmar SV100-7 da 10 tonnellate, in configurazione monobraccio. “Abbiamo acquistato l’SV100-7 dal concessionario Canziani Macchine di Saronno (Varese) per ‘alzare l’asticella’ della nostra flotta di escavatori in termini di peso, in quanto avevamo bisogno di una macchina più performante per affrontare alcune particolari tipologie di lavoro come il progetto attualmente in corso, che sarà completato entro la fine del 2026”, racconta Luca.

Il primo SV100-7 venduto in Italia

Si tratta del primo SV100-7 venduto da Yanmar in Europa e Luca e il team di Lecco ne sono molto orgogliosi: “Sono molto soddisfatto delle prestazioni offerte da questa macchina; abbiamo scelto questo modello perché è una perfetta combinazione di tecnologia di nuova generazione e innovazione progettuale, in grado di fornire le prestazioni di un mezzo di grosse dimensioni ma con i vantaggi dell’ingombro ridotto di un modello molto più compatto. L’SV100-7 è, in pratica, una combinazione di prestazioni, versatilità, comfort e affidabilità”.

Nelle località citate si stanno posando reti di teleriscaldamento in doppia tubazione, con un diametro nominale medio di 200-300 mm, calate a una profondità di circa 1,5-2,5 m, per una larghezza di scavo di circa 2 m, realizzata equipaggiando la macchina con una benna da scavo da 1 m di larghezza. Per il progetto in questione la SV100-7 eccelle: grazie alla sua combinazione di robustezza, potenza (fornita da un motore a 4 cilindri Stage V da 51 kW, con coppia di 283 Nm a 1.365 giri/min e cilindrata di 3.318 cm³), adattabilità e precisione, questa macchina offre la versatilità necessaria per ottimizzare la produttività in cantiere.

È necessario lavorare 24 ore su 24 per trasformare il progetto di ACinque Energy Greenway in realtà, il che significa che il comfort e la sicurezza dell’operatore rappresentano fattori di primaria importanza. Fortunatamente l’SV100-7 dispone di una cabina molto confortevole – dotata di un display a colori ad alta risoluzione da 7″ che offre una visibilità in tempo reale dello stato della macchina e delle immagini della telecamera posteriore – e di un’ampia visibilità su tutti i lati, oltre che di un sistema idraulico estremamente efficiente. “Un vero punto di forza del marchio Yanmar”, come afferma Luca. “L’escavatore è anche molto agile e stabile, anche su terreni accidentati, capacità paragonabile o addirittura superiore alle macchine convenzionali della stessa classe di peso”, continua.

Una volta completata, la rete interrata distribuirà energia termica utilizzando come fluido vettore acqua calda o surriscaldata, che circolerà tra la centrale di Civate (Lecco) e le varie sottocentrali di utenza. La temperatura di esercizio in funzionamento continuo varierà tra i 70°C e i 115°C, mentre quella di punta in funzionamento occasionale sarà di 120°C. Le condizioni nominali di progetto di tutti i componenti saranno di 16 bar di pressione massima e 120°C di temperatura massima. In totale, si parla di 16 km di rete posata, 49 milioni di euro di investimenti, 20.000 abitanti serviti a regime, 35 GWhe ceduti alla rete di trasmissione nazionale, 61 GWht per la rete di teleriscaldamento e 700.000 di CO2 evitate in arco concessione.

Vale la pena ricordare che l’attività legata a questa macchina è supportata dalla citata Canziani Macchine, concessionario Yanmar da 30 anni, attivo nella vendita e nel noleggio di macchine movimento terra, edili e stradali in diverse aree strategiche del Nord Italia.

I cantieri Anas siciliani per Santa Barbara

di Luca Masaracchio

Santa Barbara è la protettrice dei minatori e dei lavoratori in galleria, sovente la sua immagine campeggia all’imbocco delle gallerie e nella giornata del 4 dicembre i lavoratori le rendono il consueto omaggio.

In Sicilia la ricorrenza è stata celebrata in due importanti cantieri Anas sull’Autostrada A19 “Palermo Catania”, nella galleria ‘Favilla‘ (Enna), e sulla nuova “Catania-Ragusa”, nella galleria ‘Francofonte‘ (a Francofonte in provincia di Siracusa), entrambe affidate alla Cosedil spa.

Alle due cerimonie hanno partecipato i Subcommissari Sergio Tumminello e Lelio Russo, i vertici della struttura territoriale di Anas in Sicilia, i tecnici, oltre al personale dell’impresa impegnato nei lavori.

All’interno della galleria “Francofonte”, è stata celebrata la messa in onore di Santa Barbara, officiata da Don Luca Gallina, seguita dalla presentazione dei lavori del cantiere in cui si sta costruendo un nuovo itinerario della Catania-Ragusa, asse portante della viabilità isolana, il quale andrà a sostituire l’attuale tracciato caratterizzato da una corsia per senso di marcia (S.S. 514 “di Chiaramonte” ed S.S. 194 “Ragusana), con una strada a carreggiate separate con due corsie per senso di marcia e piattaforma pari a 22 metri. Il Lotto 4 di competenza del RTI Cosedil ha un’estesa di 20,3 Km con inizio dall’interconnessione con l’Autostrada Catania – Siracusa.

Il parco mezzi schierato

Sul piazzale antistante la nuova opera, affacciato sulla Piana di Catania ed il Lago di Lentini, uno schieramento di veicoli industriali e macchine movimento terra di prim’ordine, con una sfilza di IVECO T-Way, un Astra HD 9, un DAF CF con allestimento cisterna, un Volvo FMX  con cassone e gru retrocabina, un sollevatore telescopico della Dieci, una coppia di Hitachi Zaxis 300 in uno scenografico abbinamento che svela l’imbocco della prima canna delle due gallerie.

Tutto questo è stato il necessario preludio all’escavatore Cat 323 F con martellone, posto sul fronte di scavo a ridosso della parete da perforare, e dalle altre performanti macchine, come l’escavatore Hyundai HX 380A NL e la pala LiuGong 890H.

Interviste esclusive: parla Nicola Violini

di Matteo Ferrario

Intervista esclusiva al Direttore Generale di Haulotte Italia, Nicola Violini, presso la sede di San Giuliano Milanese

Crescita: è una delle parole chiave utilizzate da Nicola Violini, Direttore Generale di Haulotte Italia dal 2011, per commentare l’andamento di questa fine d’anno, ma più in generale dell’ultimo decennio.

Fatta salva la flessione del 2020 per effetto della pandemia, il periodo successivo alla crisi è stato infatti, per il mercato italiano delle piattaforme aeree, generalmente positivo e caratterizzato da una spinta costante. Soprattutto nell’ambito del noleggio, che per Haulotte Italia rappresenta una grossa fetta del fatturato, sono giunti negli ultimi anni investimenti importanti, prima con l’arrivo di player internazionali come Boels, Kiloutou e Loxam, e, successivamente, con l’ingresso di fondi: indicatore importante di ulteriori prospettive di sviluppo.

Di questo e di altri temi – a cominciare dall’attenzione per la sicurezza, centrale nella vision del costruttore francese – si parla nell’intervista che segue.

Il mercato secondo Nicola Violini

Per noi, ma credo di poter dire per i costruttori in generale, è stato un anno di stabilizzazione dopo un 2023 straordinario, conclusosi con un record di fatturato“, spiega Nicola Violini.

I nostri clienti nel mondo del noleggio si dividono in piccoli player, che normalmente acquistano in base al venduto, e grandi player che invece fanno una programmazione da un anno all’altro. Gli investimenti di questa seconda tipologia si erano un po’ fermati nella prima metà del 2024, ma c’è stata una ripresa negli ultimi mesi. Si tratta, in ogni caso, di un mercato ancora vivace, che sta vivendo un periodo di assestamento fisiologico dopo i boost ricevuti negli anni precedenti dal Superbonus 110, dall’Industria 4.0 e, non ultimo dal Bonus Mezzogiorno, attualmente rimodulato in base alla zona ZES, con qualche difficoltà di accesso in più al credito di imposta. Tra l’altro, al netto di questi bonus, quello del sud Italia rimane un mercato di forte crescita per le piattaforme, a conferma di una tendenza ormai storica del noleggio, paragonabile a un’onda che da nord si propaga verso sud. Difficile, invece, capire che influenza avrà il credito d’imposta Transizione 5.0, perché si tratta di uno strumento legato più che altro alla riduzione dei consumi energetici. Ma va anche detto che, analogamente a quanto avveniva con la 4.0, l’intenzione del legislatore non è propriamente rivolta alla cantieristica, e quindi tocca il nostro settore solo fino a un certo punto“.

Filiale Italiana di Haulotte Group, leader europeo e terzo costruttore mondiale di piattaforme aeree per la manutenzione e sollevamento di persone e carichi, Haulotte Italia ha iniziato la sua storia nel 1998 con un ufficio commerciale a Roma, per poi aprire la sede di Bologna. La crescita degli anni successivi l’ha portata a conquistare una posizione di primo piano sul mercato italiano delle piattaforme aeree.

Nel 2007 è stata aperta l’attuale sede di San Giuliano Milanese. Nel 2023, Haulotte Italia ha ottenuto la tripla certificazione ISO: la 9001 per la qualità dei processi operativi, la 14001 per l’attenzione alla sostenibilità e all’impatto ambientale, e la 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro.

E’ possibile leggere gli approfondimenti (fasce di mercato più in crescita in Italia, la formazione, i principali sistemi e dispositivi di sicurezza integrati proposti, la gestione della fase post vendita, il problema del dumping) cliccando qui per leggere l’intervista completa a Nicola Violini, pubblicata sul numero di dicembre di Macchine Edili.

 

JF235CL: la prima articolata Jekko full-electric

Jekko amplia la sua offerta di mini gru full-electric con la sua prima gru cingolata articolata: JF235CL.

L’alimentazione a batteria agli ioni di litio rende questa gru ideale per i cantieri indoor, come ad esempio nelle attività di manutenzione industriale, essendo estremamente silenziosa e senza emissioni. La gru articolata JF235 aveva già avuto modo di essere ampiamente apprezzata in questi tipi di cantieri, grazie al suo braccio articolato totalmente flessibile in ogni movimento, unito alle dimensioni compatte e all’agilità dei movimenti. Ora che è anche full-electric, offre ancora maggiore efficienza e sostenibilità, diventando la soluzione ideale per le esigenze di sollevamento moderne.

JF235CL: i dettagli

Il nuovo modello JF235CL ha le stesse caratteristiche e prestazioni del corrispondente modello diesel: raggiunge un’altezza di 25 m, un raggio di 23 m e una capacità di sollevamento di 6,15 tonnellate con medesimi diagrammi di carico. È disponibile con accessori quali jib idraulico, manipolatore per vetro, runner jib e cestelli.
La JF235CL è dotata di un pacco batterie agli ioni di litio da 48V 67kWh che vanta caratteristiche eccellenti in termini di prestazioni e affidabilità. Per garantire il massimo livello di sicurezza, il pacco batterie è monitorato da un sistema BMS (Battery Monitoring System) completamente integrato nell’elettronica della macchina.
La batteria a bassa tensione consente di eseguire facilmente la ricerca guasti senza la necessità di una licenza di assistenza.
La batteria ad alta capacità consente alla motopompa da 12 kW di funzionare con un’autonomia di 10 ore lavorative (con un ciclo di lavoro del 35%).
Rispetto ai motori diesel, le gru ad alimentazione elettrica non necessitano di manutenzione, riducendo notevolmente le attività di assistenza necessarie sulla gru. Il sistema Start&Stop applicato alla motopompa garantisce un ulteriore notevole risparmio energetico e riduce la manutenzione idraulica necessaria.
La gru può essere ricaricata sia con caricatori monofase (230V) che trifase (400V). La ricarica completa 0-100% può essere completata in 6 ore e 30 minuti e la gru può continuare a funzionare a piena potenza senza fermarsi anche durante la ricarica della batteria.

Assodimi firma il Contratto nazionale collettivo

Si è svolta a Roma, presso la sede nazionale di Ebilav, la cerimonia della firma
ufficiale del Contratto Nazionale collettivo dei Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali.
Il progetto, portato avanti da Assodimi/Assonolo, è giunto al suo compimento con la firma ufficiale sul contratto da parte del Presidente Mauro Brunelli.
Il CCNL permette così alle aziende di noleggio e distribuzione di avere uno strumento flessibile e innovativo che possa identificare quali figure operano in un centro noleggio e quali sono le loro attività, rappresentando così anche un ulteriore passo avanti verso il riconoscimento del settore.
Questo è il primo contratto collettivo siglato in Italia in tre diverse lingue (italiano, inglese e francese), e sarà poi tradotto in ulteriori altre lingue rispettando così le diverse etnie, lingue e religioni dei lavoratori.
Il contratto potrà essere utilizzato da tutte le aziende di noleggio e distribuzione che lo desiderano, confermando quanto il lavoro di Assodimi/Assonolo vada incontro a tutte le aziende del comparto, comprese quelle non ancora associate.

I commenti

Mauro Brunelli firma il Contratto Nazionale collettivo dei Distributori e Noleggiatori di Beni Strumentali

Con la firma di oggi sul Contratto Nazionale collettivo dei Distributori e Noleggiatori di Beni
Strumentali portiamo a termine un progetto associativo che rappresenta un grande risultato per Assodimi/Assonolo”. – ha dichiarato il Presidente Mauro Brunelli. “Come presidente è un orgoglio e un piacere aver raggiunto questo risultato che rappresenta un altro tassello nel riconoscimento del nostro settore.
Da oggi le aziende di noleggio e della distribuzione di beni strumentali avranno uno strumento che inquadra nel modo corretto tutte le figure che operano al loro interno, con le peculiarità che caratterizzano la nostra attività che ha dei requisiti di alta professionalità ed è necessario che sia identificata come tale.
Questo progetto ha richiesto il lavoro sinergico tra la Direzione e la Segreteria di Assodimi, il nostro Comitato Tecnico e i collaboratori esterni che ci hanno supportato e le associazioni coinvolte a cui va il mio ringraziamento per la professionalità e il lavoro svolto”.

La creazione del Contratto Nazionale è una delle richieste che il nostro Comitato Direttivo ha proposto ormai diversi anni fa e il compimento di questo progetto è un grande risultato per Assodimi/Assonolo e tutti i suoi associati”. – aggiunge il Direttore Marco Prosperi – “La collaborazione dei soci e dei collaboratori è stata fondamentale, così come il supporto di Federdat e le altre associazioni coinvolte. Per la nostra associazione rappresenta una grande soddisfazione aver trovato una risposta tangibile alle esigenze dei nostri associati, ma anche a tutte le altre aziende che operano nel settore.
Da questo momento in poi le aziende di noleggio e distribuzione professionali potranno avere un altro strumento che le identifichi come tali e ci auguriamo che questo possa essere un primo passo in avanti per il riconoscimento definitivo del settore noleggio che ancora manca nel nostro Paese“.

Uniti per promuovere il noleggio professionale

La creazione, stesura e firma del Contratto ha visto coinvolte, oltre ad Assodimi/Assonolo, anche FEDERDAT (Confederazione Generale Europea Datoriale), UNISIC (Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori), UNSICOOP (Associazione nazionale sindacale italiana delle cooperative), AEP (Associazione europea per la prevenzione), ASP (Associazione Sicurezza Prevenzione), CIU (Confederazione Italiana di Unione delle Professioni intellettuali), CONSIL (Confederazione generale nazionale dei Sindacati dei lavoratori), CONFIAL (Confederazione Italiana Nazionale Autonoma Lavoratori), FLAITS (Federazione lavoratori aziende italiane trasporti e servizi).

Contestualmente all’interno di Assodimi/Assonolo è stato creato un ente bilaterale che svolgerà il compito di mediatore di interessi tra quelli dei collaboratori e dei datori di lavoro con attività di promozione e formazione.
Faranno parte dell’ente Marzia Giusto, Gerolamo Fiore e Mauro Brunelli per la parte datoriale, Michele Mazzanti, Raffaele Carbotti e Vincenzo Monfrecola per la parte lavoratori.

La firma del contratto collettivo nazionale significa un ulteriore rafforzamento della propria posizione e della propria struttura per Assodimi/Assonolo, che mette così a disposizione delle aziende di noleggio e distribuzione uno strumento che va ad identificarne le figure e le attività oltre a migliorare la partecipazione del lavoratore all’interno dell’azienda.

JCB amplia l’offerta della heavy line

Con la presentazione alla stampa internazionale presso il quartier generale mondiale di Rocester di nuovi modelli e nuove tecnologie, JCB amplia la sua gamma d’offerta in particolare per quanto riguarda la heavy line degli escavatori cingolati Serie X.

Con il lancio del nuovissimo 145XR, un secondo modello a raggio di ingombro ridotto (dopo il 245XR) che offre prestazioni e produttività eccezionali con dimensioni compatte e una cabina operatore full-size, il costruttore britannico porta a ben 8 modelli il range di escavatori cingolati di gamma pesante.

La macchina ha un peso operativo tra le 15 e le 18 tonnellate, in funzione delle configurazioni, e può essere fornita con monobraccio o con braccio triplice (TAB) e lama dozer.

Come tutti gli escavatori Serie X di JCB, il 145XR è costruito con componenti dei cingoli, piastre e cuscinetti per impieghi gravosi ed è dotata di boccole in grafite sui punti di snodo chiave.

Le caratteristiche principali a prima vista del nuovo 145XR includono lo sbalzo posteriore della sagoma ridotto del 27% rispetto al modello 140X a ingombro convenzionale; così come il brandeggio anteriore ridotto e braccio TAB opzionale, una cabina davvero extra large. Dal punto di vista delle dotazioni tecnologiche, il 145XR presenta la nuovissima interfaccia operatore JCB UX con display touchscreen da 10 pollici. Venendo a manutenzione e consumi, il nuovo modello di casa JCB prevede intervalli di manutenzione prolungati e fino al 10% di risparmio di carburante, riducendo così i costi operativi.

Novità anche per i telescopici rotativi….

Tra le molte novità presentate da JCB all’happening con la stampa internazionale, un posto di rilievo lo hanno avuto sicuramente i nuovi modelli di sollevatori telescopici rotativi JCB 558-210R PRO e 558-260R PRO, rispettivamente da 21 e 26 metri di altezza massima, che vanno a sostituire i precedenti modelli serie 555. Queste nuove macchine si caratterizzano rispetto alla serie precedente per una maggiore capacità di sollevamento, specifiche standard più elevate, per una serie di nuovi optional e accessori, e per la garanzia estesa a tre anni.
La capacità di sollevamento è stata infatti maggiorata di 300 kg, portando la capacità di sollevamento fino a un massimo di 5.800 kg; le macchine beneficiano di una serie di componenti aggiornati, tra cui la ralla rafforzata per far fronte alla maggiore capacità di peso. È stato installato un pacchetto sicurezza di serie con telecamere laterali e posteriori, allarme di retromarcia a rumore bianco, sedile a sospensione pneumatica riscaldato e aria condizionata di serie. Fondamentale però è il nuovo sistema di gestione del radiocomando con visualizzazione dei parametri di carico in tempo reale. I 558-210R PRO e il 588-260R PRO sono alimentati da motori JCB Dieselmax Stage V, che erogano una potenza massima di 112 kW (150 CV). Le macchine montano la collaudata trasmissione idrostatica a due velocità di Bosch Rexroth, per una velocità massima di 40 km/h. e sono dotate di stabilizzatori a X configurabili individualmente con dispiegamento e retrazione “one-touch”. La capacità di livellamento del telaio è di +/- 8 gradi. Una pompa idraulica a cilindrata variabile con joystick elettroproporzionali fornisce pieno controllo della macchina.
Il sistema Clearview con riconoscimento delle attrezzature tramite identificazione a radiofrequenza (RFID), infine, facilita l’operatore nel passaggio da un’attrezzatura all’altra.

…e per le pale gommate

Non solo grandi escavatori cingolati; la due giorni presso l’headquarter JCB è stata
l’occasione per presentare due importanti novità tecnologiche che interessano la gamma
di pale gommate. La prima è l’introduzione del sistema Intelliweigh per i modelli di pale
gommate heavy-line – modelli 427, 437 e 457 -, fornendo così una soluzione di pesatura a bordo precisa, digitale e connessa direttamente dalla fabbrica.
JCB Intelliweigh, che può essere fornito con una stampante opzionale, è stato progettato
e sviluppato specificamente per le pale gommate JCB. Con una precisione del +/-2% e un
display ergonomico touchscreen da 7” con tasti fisici per una maggiore facilità d’uso, il sistema Intelliweigh è compatibile fino a 10 diverse attrezzature, tra cui forche e benne. Intelliweigh può essere utilizzato come sistema a sé, consentendo all’operatore di
caricare e pesare più veicoli in un unico sito.
I dati di Intelliweigh possono anche essere caricati automaticamente sui sistemi del
cliente, con aggiornamenti in tempo reale sull’efficienza della macchina e sulla produzione.
La seconda importante novità tecnica che riguarda le pale gommate è l’opzione Lever Steer, progettata per offrire maggiore comfort e controllo all’operatore, in particolare nelle operazioni di carico ripetitive. Questo sistema di sterzo consente all’operatore di
guidare la macchina comandando una leva con la punta delle dita, anziché con il volante, riducendo notevolmente lo sforzo nelle operazioni ripetitive di carico e stoccaggio. In questo modo l’operatore può eseguire una serie di operazioni di scavo e di carico senza dover togliere la  mano sinistra dal comando dello sterzo, mentre la mano destra aziona i comandi del braccio di sollevamento, della benna o dell’attrezzatura.

E’ possibile leggere il nostro report completo cliccando qui.

Gamma RTH: il segreto è l’impianto idraulico

Il reparto di progettazione Magni ha completamente rinnovato il sistema idraulico con la nuova gamma RTH, rivisitando ed aumentando le cilindrate delle pompe, in modo da implementare ulteriormente la velocità e al tempo stesso la precisione dei movimenti in ogni contesto.

Tecnologie innovative

A questi miglioramenti sono state abbinate innovative tecnologie come il Power Sharing e il Flow Sharing.
Il Power Sharing assicura che la potenza del motore venga distribuita ai vari sistemi in modo equilibrato, evitando sovraccarichi e garantendo una risposta reattiva alle esigenze operative. Il Flow Sharing, invece, si concentra sulla distribuzione del flusso idraulico, che consente alla macchina di eseguire più movimenti contemporaneamente, come sfilare il braccio mentre si ruota la torretta.
L’unione di queste tecnologie permette al telescopico di lavorare in modo più efficiente, migliorando la produttività e ottimizzando il consumo del carburante.

Impianto idraulico ottimizzato

Le dimensioni delle condotte idrauliche sono state ulteriormente ottimizzate. Tale miglioria mira a ridurre al minimo le perdite di energia, specialmente durante le operazioni più gravose. Inoltre, per ridurre l’impatto ambientale, la quantità di olio idraulico presente a bordo macchina è stata limitata al minimo necessario, in modo da evitare sprechi.

Anche nella nuova generazione RTH, Magni si distingue con il suo sistema brevettato di tubi di sfilo protetti all’interno del braccio, garantendo sicurezza e durabilità anche nelle condizioni più estreme.
Sempre attenti all’uso di materiali di qualità, le condotte in acciaio per le parti statiche garantiscono la massima affidabilità. Il percorso delle condotte è stato attentamente ripensato e razionalizzato per facilitare l’accesso durante la manutenzione, rendendo le operazioni più rapide ed efficienti.

Master rivenditore ufficiale di Imer Group

Si consolida e diventa ancora più articolato e completo il sodalizio tra Master, l’azienda specializzata nell’after-sales dei mezzi per il sollevamento che opera con alcuni tra i player più noti nel settore della GDO e dell’industria, e Imer Group, società italiana fondata nel 1962 che oggi occupa una posizione di leadership europea nella produzione di macchine e attrezzature per l’edilizia.

Dopo essere entrato ufficialmente nel network di officine autorizzate di Imer Access, la divisione del Gruppo IMER che gestisce le linee delle piattaforme di lavoro aereo semoventi a pantografo e delle piattaforme cingolate, il service guidato da Simone Volta diventa anche rivenditore ufficiale di tutto il parco mezzi IMER Access.

In rappresentanza di marchi di prestigio

“Negli ultimi due anni abbiamo fortemente voluto rilanciare la nostra divisione di business specializzata nella vendita di piattaforme di lavoro elevabili nuove e usate, anche in considerazione della forte vocazione commerciale che ha contraddistinto l’azienda nei primissimi anni della sua attività”, spiega Simone Guarneri, Funzionario Tecnico Commerciale di Master. “Siamo pertanto molto orgogliosi del fatto che, dopo aver siglato un importante accordo commerciale con un brand del calibro di JLG, anche un secondo marchio di prestigio e testimonial del vero “saper fare” italiano nel mondo come Imer ci abbia affidato il mandato di rivendita delle sue macchine per l’edilizia”.

“Oggi, nel nostro settore, poter proporre ai clienti un unico interlocutore per quanto concerne la vendita, l’assistenza e la formazione rappresenta un vantaggio competitivo e la squadra di Master, che oltre a essere altamente specializzata nel post-vendita vanta un’importante anima commerciale, è uno tra i pochi nostri partner sull’intero territorio italiano a poter offrire questa tipologia di servizio a 360°.”, spiega Matteo Iori, Direttore Commerciale di Imer Access. “Il lavoro che ci aspetta è certamente impegnativo, ma ci aspettiamo che questo sodalizio possa regalare sia a noi che a Master grandi soddisfazioni”.

Tutti i dettagli di SAIE 2025

SAIE 2025 – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti – si svolgerà a Bari presso la Nuova Fiera del Levante dal 23 al 25 ottobre 2025.

SAIE è la fiera riconosciuta dal mercato come il luogo in cui aziende e professionisti si incontrano per condividere idee e confrontarsi sulle novità utili per tutta la filiera delle costruzioni: edile e impiantistica.

Partecipare a SAIE Bari 2025 significa essere protagonisti di un evento collocato nel cuore di un territorio altamente ricettivo che sta vivendo una crescita significativa con notevoli investimenti in infrastrutture e sviluppo urbano; a cui si aggiungono le sfide legate all’adeguamento agli standard europei che richiedono maggiore sicurezza strutturale, rispetto ambientale e conformità alle normative sull’efficienza energetica.

SAIE Bari 2025 è caratterizzata da un format espositivo innovativo, progettato per favorire l’incontro a 360° tra i protagonisti del sistema delle costruzioni e valorizzare prodotti e soluzioni d’eccellenza di tutta la filiera.

I 4 settori espositivi

Ecco i 4 settori espositivi di SAIE Bari 2025 (Nuova Fiera del Levante, 23 – 25 ottobre):

PROGETTAZIONE e DIGITALIZZAZIONE: Il settore espositivo dedicato alla digitalizzazione è rappresentato da un’area espositiva, da piazze tematiche dimostrative e da iniziative specifiche in cui produttori e rivenditori di software e hardware potranno incontrare professionisti che cercano soluzioni per la progettazione, pianificazione, costruzione, esecuzione, gestione e manutenzione di edifici, città e infrastrutture.

EDILIZIA: l’ambito in cui espongono le aziende che realizzano soluzioni che soddisfano le più recenti esigenze del costruire generate anche dal PNRR e dai bonus edilizi: sostenibilità, transizione energetica, modernizzazione / comfort / salubrità, innovazione, integrazione edificio-impianto, innovativi sistemi costruttivi, sicurezza, soluzioni per le nuove esigenze dell’abitare.

IMPIANTI: l’ambito espositivo che valorizza prodotti e soluzioni innovative e sostenibili delle aziende di idrotermosanitaria, climatizzazione, elettrotecnica, energie rinnovabili e building automation, mettendole in contatto con decisori d’acquisto e operatori interessati, rappresentativi della filiera edile.

SERVIZI e MEDIA: il settore di SAIE che dà visibilità alle soluzioni proposte da enti di certificazione, società di ingegneria, studi di progettazione, architettura, consulenza e immobiliare.

Gli operatori del comparto delle costruzioni sono alla ricerca di prodotti, servizi e tecnologie per rispondere alle nuove esigenze del costruire: iscriversi a SAIE 2025 in qualità di espositore approfittando delle tariffe agevolate in scadenza il prossimo 31 gennaio farà ottenere alle aziende la possibilità di farsi trovare al momento e nel posto giusto per rispondere alla domanda del mercato.

La nuova brochure ufficiale di SAIE Bari 2025 è disponibile qui