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Un Ragno Palazzani in Toscana

Le piattaforme aeree Ragno Palazzani sono note, ormai da molti anni sul mercato, per gli alti contenuti tecnici e l’elevato standard di sicurezza unite ad un’estrema facilità di utilizzo. Peculiarità queste che non sono sfuggite alla ditta Barni Romano di Sesto Fiorentino (FI) che ha appena ritirato un Ragno modello TZX250/C in versione Bi-energy.

Il Ragno al lavoro

Ragno TZX 250, subito dopo essere arrivato a destinazione, ha immediatamente iniziato un lavoro di grande prestigio nel centro storico di Firenze. Terreno, questo, ideale per le caratteristiche di compattezza del carro cingolato – con una larghezza di soli 98 cm – unite allo sbraccio notevole di modello – circa 12 metri con una portata nel cesto di 120 kg.

Con un peso di soli 2650 kg e con due pozioni di stabilizzazione possibili, Ragno TZX 250 verrà certamente utilizzato in gran parte dei lavori “speciali” che la ditta Barni andrà a svolgere ed, infine, creerà sicuramente delle nuove opportunità lavorative, andando ad affrontare quei contesti dove le altre piattaforme aeree non sono in grado di operare.

Un’esperienza trentennale

L’impresa edile di Barni Romano vanta un’esperienza trentennale nel settore delle costruzioni e ristrutturazioni interne ed esterne di abitazioni, edifici pubblici e industriali. Il personale altamente qualificato presente in azienda è disponibile a soddisfare ogni esigenza edile che la clientela richiede, avvalendosi sempre di attrezzature tecnologiche moderne e all’avanguardia.

La linea 3 della Metro a Santiago

La rete metropolitana di Santiago del Cile è la seconda più lunga in America Latina. Quasi un milione di persone la utilizzano per spostarsi da una parte all’altra della metropoli. Con la costruzione di questa linea la rete metropolitana trasporterà 180 milioni di persone all’anno. Diminuendo del 50% il tempo del viaggio rispetto a qualche anno fa.

Aumentati gli elementi prefabbricati

Per eseguire i lavori di costruzione delle quattro stazioni della nuova linea 3, inaugurata all’inizio dell’anno, che collega Cardenal Caro, Vivaceta, Conchali e Plaza Chacabuco, gli ingegneri per accelerare i tempi di esecuzione dell’immensa opera hanno aumentato l’uso di elementi prefabbricati grazie all’applicazione di tecniche costruttive innovative nelle diverse fasi del progetto. Le travi in cemento armato, i travetti per i solai, muri architettonici e mattonelle di pavimentazione in calcestruzzo modellato sono stati di fondamentale importanza.

Per quanto riguarda la perforazione del tunnel di 4,6 km dopo un attento studio geologico dell’intera area si è utilizzato il metodo NATM (New Austrian Tunnelling System), che consiste nella trivellazione, esplosione, posizionamento di centine di acciaio con tiranti e rivestimento mediante shotcrete.

Un metodo che si adotta quando il terreno in oggetto presenta una buona condizione strutturale.

Macchine al lavoro

Nel cantiere del terzo tratto nord della nuova linea 3 di Santiago, in corrispondenza della stazione dell’ospedale, si è scavato un tunnel verticale di 25 metri di diametro utilizzando un Caterpillar 312/315. Raggiunta la quota del progetto sul fondo è iniziato lo scavo della galleria di collegamento per raggiungere poi il tunnel vero e proprio della metropolitana. In questo punto è stata calata la perforatrice Jumbo Atlas Copco L2C a due braccia per eseguire le perforazioni di 25 mm di diametro lungo tutto l’arco della galleria con il fine di introdurre le rispettive cariche esplosive. Per sgomberare i detriti di roccia e terra si sono impiegati due CAT 950 e 924.

Nella fase di rivestimento della galleria entravano in azione la piattaforma aerea Manitou MRT 1650 e il robot Putzmeister per lo shotcrete.

Per ridurre il rischio di cedimento nella volta si sono eseguiti gli scavi per sezione prima nelle due parti laterali del tunnel e poi di quella centrale. In questo modo lo scavo del tunnel avanzava con una media di 5 metri al giorno

Mini dumper Kato: tutti made in Italy

I minitrasportatori, meglio conosciuti come mini dumper, e i dumper, sono macchine da cantiere che danno un grande aiuto al lavoro degli operai e all’organizzazione del cantiere stesso. Consentendo a un solo operatore di svolgere più mansioni, velocizzano il lavoro e sono uno strumento valido per trasportare materiale senza fatica da un punto all’altro del cantiere. Caratterizzati da motori potenti e da notevole capacità di carico, sono in grado di attraversare qualsiasi percorso impervio e offrono tutta la sicurezza possibile grazie alla loro tecnologia. Ottimizzano i tempi di lavoro e possono essere scelti in modelli diversi secondo le esigenze cantieristiche. Cingolati (e in alcuni casi anche gommati), attrezzabili con pala autocaricante, betoniera, cassone per edilizia, serbatoio per liquidi, pianale trilaterale, ecc., sono modulabili per ogni situazione. Siamo stati a San Gimignano (SI) nella sede di Kato Imer, azienda specializzata in miniescavatori, skid loader, minidumper, crawler carrier, e martelli idraulici, e abbiamo incontrato il direttore commerciale e marketing Igino Elefante che, soffermandosi sulla linea Carry, macchine sempre più di riferimento e di successo per il mercato italiano ed estero, ne ha evidenziato caratteristiche tecniche e punti di forza.

Ampliamento di gamma

Igino Eefante

Come ci spiega Elefante, nella produzione di mini dumper l’azienda è ai primissimi posti in Italia ed Europa. In particolare la linea Carry, interamente realizzata in Italia, si è arricchita nel corso degli anni e oggi ha raggiunto un livello di completezza tale per cui è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza in cantiere, inoltre ricopre ora una porzione importante di fatturato e di volume di produzione per l’azienda senese. Negli ultimi anni con queste macchine è stato possibile ottenere un record di produzione, e quest’anno è stato superato il limite delle 500 unità prodotte. “Va sottolineato, aggiunge Elefante, che nessuno tra i grandi player del settore movimento terra, produce in proprio minidumper: sono tutti commercializzati in base ad accordi OEM con piccoli e medi costruttori italiani. Le nostre macchine invece sono tutte immesse sul mercato a marchio Kato Imer, e non produciamo conto terzi”. L’ampliamento di gamma dei minidumper, avvenuto in Kato Imer gradualmente nel corso degli anni, è andato incontro alle manifeste esigenze di clienti italiani ed esteri. Ne è esempio il minidumper con scarico alto, che ancora non esisteva come proposta, e che invece in breve tempo è diventato la macchina di punta.

Il mini dumper ecologico

Nella gamma di minidumper evidenziata da Elefante, spicca sicuramente il Carry105 Electricpower, soluzione ideale per soddisfare le esigenze di movimentazione di materiale all’interno di luoghi chiusi come le serre, adatto nella vivaistica e nell’agricoltura, per tutti quei luoghi sensibili come scuole, ospedali e in ambienti poco ventilati dove si rende indispensabile lavorare senza gas, fumi e rumori nel pieno rispetto dell’ambiente. Dotato di motore elettrico a corrente continua (DC) accoppiato a una pompa idraulica, garantisce una velocità di avanzamento max di 2 km/h, e un selettore consente di impostare due modalità di uso «Normale»- «Veloce» per una migliore manovrabilità e una riduzione dei consumi. La tecnologia delle batterie al Litio-Ferro-Fosfati consente una elevata capacità e velocità di carica, un numero elevato di cicli di carica/scarica, piena potenza anche con bassi livelli di carica, peso contenuto e assenza di manutenzione rispetto alle tradizionali batterie al piombo. Per ottimizzarne le prestazioni, la durata, la ricarica totale e rapide fasi di ricarica parziale durante le pause lavorative il funzionamento è gestito da un sistema elettronico completo di display per la diagnostica, monitoraggio continuo delle funzioni e controllo carica residua. Con una larghezza massima di 690 mm, la Carry105 Electricpower può accedere ad aree inaccessibili, può attraversare porte standard e fabbricati per raggiungere giardini interni difficilmente raggiungibili.

Rinnovo certificazione per Fai Filtri

Fai Filtri, solida azienda italiana che produce elementi filtranti e componenti per i settori aftermarket, oleodinamica, elettroerosione, separazione aria/olio e impiantistica industriale, ha ottenuto il rinnovo della certificazione ISO 9001:2015. Questo testimonia ancora una volta la volontà dell’azienda di continuare a investire sulla sicurezza e sulla qualità dei prodotti e dei servizi offerti per assicurare ai propri clienti gli standard e i requisiti necessari.

Un audit positivo

DNV GL, uno dei principali enti di certificazione e gestione del rischio a livello mondiale nonché il primo in Italia per i Sistemi di Gestione, dopo aver verificato la conformità di Fai Filtri allo standard e ai requisiti della norma per il Sistema di Gestione Qualità, ha confermato il rinnovo della certificazione. L’audit recentemente condotto ha, infatti, valutato positivamente l’efficacia del Sistema di Gestione di Fai Filtri dimostrando che l’azienda è sempre in grado di raggiungere determinati obiettivi e di soddisfare requisiti legali, normativi e contrattuali applicabili.

La valutazione sulla focus area inerente il miglioramento delle attività relative al rispetto delle tempistiche richieste dal cliente ha registrato diversi aspetti positivi come l’inserimento della metodologia Line Production e del Kanban nelle linee produttive con maggiori difficoltà.

Competenza e disponibilità

Anche per tutti gli ulteriori punti chiave analizzati, non inclusi nella focus area, non sono state registrate non-conformità. Apprezzabile, inoltre, secondo l’auditor, sono la competenza tecnica e la disponibilità del personale Fai Filtri intervistato.

Il rinnovo della certificazione, valida per la progettazione e la produzione di filtri ed elementi filtranti per fluidi nelle applicazioni industriali, rappresenta un ulteriore conferma per Fai Filtri, frutto di impegno e professionalità costanti.

Niederstätter/Liebherr: una gru per i 30 anni

Niederstätter festeggia i 30 anni di collaborazione con Liebherr e consegna la gru Liebherr più grande d’Italia.

Per l’occasione Niederstätter ha invitato i suoi dipendenti, clienti e rappresentanti di Liebherr. Presente all’evento anche Stéfanie Wohlfarth, azionista di famiglia del Gruppo Liebherr e nipote del fondatore dell’azienda Hans Liebherr.

Due i motivi per la visita di Liebherr in Italia: la consegna alla Antonio Basso spa di Treviso della gru a torre Liebherr più potente d’Italia, la 1000 EC-H, nonché la trentennale e profusa collaborazione tra le due aziende, festeggiato con una cena nella cantina nella roccia della cantina Laimburg.

L’ammiraglia delle gru

La nuova gru a torre Liebherr 1000 EC-H, recentemente installata presso la sede del produttore di prefabbricati Giovanni Basso a Treviso dai tecnici Niederstätter in collaborazione con Liebherr, ha una capacità di sollevamento di 50 tonnellate. Questa gru viene utilizzata nel deposito dell’impresa per sollevare ogni tipo di prefabbricato in calcestruzzo. Inoltre, per riuscire a coprire tutta l’area di lavoro, la gru è stata montata su rotaia. La decisione della famiglia Basso a favore della nuova gru Liebherr è stata preceduta da una lunga fase di progettazione. L’obiettivo era quello di trovare la migliore soluzione per ottimizzare la logistica della sede centrale a Treviso. La gru a torre 1000 EC-H sarà fondamentale nella gestione dei grandi progetti di costruzione oltre che nell’impiego in impianti industriali. Nonostante l’enorme capacità di sollevamento, questa gru può essere controllata con precisione millimetrica ed è estremamente sensibile.

Nel 1989 la prima gru

Maria Niederstätter (a sinstra) con Stéfanie Wohlfarth

L’azienda Niederstätter ha acquistato la sua prima gru Liebherr 30 anni fa, nel 1989. Questo è stato l’inizio di una partnership che negli anni ha portato sempre a grandi successi e risultati. In questi anni sono state oltre 700 le gru che l’azienda bolzanina Niederstätter ha ordinato a Liebherr. Queste gru sono utilizzate nella flotta a noleggio dell’azienda e, naturalmente, da molti clienti. La fondatrice Maria Niederstätter ha voluto ringraziare per la buona collaborazione: “Apprezziamo la qualità e la professionalità di Liebherr. Nei primi anni abbiamo ricevuto una formazione completa per familiarizzare con i vantaggi esclusivi di queste gru. Ancora oggi, il nostro personale di vendita e i collaboratori dell’assistenza tecnica vengono annualmente formati presso lo stabilimento Liebherr di Biberach in Germania per disporre di un bagaglio informativo e tecnico sempre aggiornato su tutte le novità. Liebherr è un pioniere tecnologico – in tutto il mondo – e lavora costantemente e con successo all’innovazione“. Un ringraziamento speciale è arrivato dai fratelli Maria, Anton e Hildegard Niederstätter ai clienti presenti per la loro pluriennale fiducia.

Valori comuni

Stéfanie Wohlfarth ha sottolineato i valori fondamentali che uniscono le due aziende. Sia Niederstätter che Liebherr sono aziende a conduzione familiare che attribuiscono grande importanza alla cooperazione a lungo termine basata sulla partnership. Questa è una strategia vincente per i lavoratori e per le società nel suo complesso. Questa dichiarazione è stata confermata da Daniela e Manuel Niederstätter, che guideranno a breve il destino dell’azienda Niederstätter.

Visita al centro di formazione

Durante la cerimonia, gli inviati dell’azienda Liebherr hanno visitato il centro di formazione “Niederstätter Academy nel Safety Park di Bolzano. Oggi conta quasi 14.000 partecipanti ai corsi e mira ad espandere le sue attività in Veneto. In seguito è stato visitato un cantiere sul monte Plose vicino a Bressanone dove recentemente è stata installata la nuova gru automontante Liebherr 125 K di Unionbau, la più grande gru automontante sul mercato con una capacità di sollevamento di 8 tonnellate e uno sbraccio di 55 metri.

Visita al cantiere Plose

Nella sede centrale dell’azienda Niederstätter a Steg (BZ), la famiglia Niederstätter ha offerto agli ospiti un regalo molto speciale: dei foulard di seta unici nel loro genere, creati durante una performance artistica in occasione del 45° anniversario di Niederstätter. L’incontro si è concluso nella cantina nella roccia della cantina Laimburg, dove il direttore Dr. Günther Pertoll, ha offerto una divertente visita guidata seguita da una degustazione di vini altoatesini. I membri della famiglia Niederstätter e Stéfanie Wohlfarth hanno confermato un bilancio positivo della visita e si sono rallegrati del rafforzamento della relazione.

Dumper: collaborazione Scania Perlini

E’ iniziata una nuova collaborazione commerciale fra Italscania e Industrie Macchine Perlini che prevede la fornitura di motori industriali Scania destinati a diventare il cuore pulsante dei dumper Perlini DP 405WD (da 40 tonnellate metriche di capacità) e Perlini DP 705WD (65 tonnellate metriche di capacità). Questi nuovi dumper verranno impiegati in vari teatri operativi quali cave, miniere, cementifici e fonderie all’interno di vari Paesi della UE.

 Il commento

I motori Scania di questa fornitura sono tutti conformi alla normativa EU Stage V, nello specifico si tratta del modello DC13 313A da 405 kW e del DC16 385A da 566 kW”, afferma Riccardo Moraglia, responsabile vendite motori marini & industriali all speed di Italscania. “Siamo molto soddisfatti per questa nuova collaborazione commerciale con il brand Perlini, da sempre apprezzato e riconosciuto sul mercato a livello globale. Ancora più orgogliosi di adempiere pienamente alle richieste del committente con una gamma di prodotto dalle apprezzate caratteristiche quali durata ed affidabilità, efficienza operativa, generose curve di coppia disponibili già dai bassi giri, consumi contenuti e massima reattività nell’erogazione delle potenze. I tecnici Perlini hanno, inoltre, apprezzato un altro aspetto squisitamente tecnico dei motori Scania da noi proposti, vale a dire il loro ottimale accoppiamento con le trasmissioni dei dumper Perlini”.

Connettività e modularità

Un ulteriore e sostanziale plus che ha interessato la nuova proprietà di Industrie Macchine Perlini spa è la connettività della gamma Scania. Da quest’anno i motori Scania per le applicazioni marine ed industriali sono tutti dotati del modulo Scania Communicator C300, che permette un collegamento ed un monitoraggio in continuo ed in remoto dei motori da parte del cliente finale, dell’OEM e della rete di assistenza Scania nel mondo.

Ciò si concretizza con l’ottimale gestione operativa della macchina realizzata dall‘OEM, il quale sarà in grado di offrire al cliente un ulteriore ed indubbio beneficio nel controllo complessivo del suo mezzo” sottolinea Moraglia.

Paolo Carri

Paolo Carri, direttore Motori Industriali & Marini di Italscania conclude: “Siamo, inoltre, consapevoli che la continua e costante crescita di immagine del marchio Scania nel settore dei motori M&I ha giocato un ruolo importante nell’acquisizione di questo nuovo OEM, oltre all’indiscutibile vantaggio, esteso a tutti i clienti Scania, di potersi affidare con massima fiducia alla nostra rete di assistenza globale gestita dal sistema Scania Assistance, ottimamente organizzata e capillarmente presente sul territorio a livello mondiale”.

Berti: decespugliatrici al top

In occasione del Bauma 2019 Berti Macchine Agricole ha presentato le nuove PARK/FX, PARK/FM e LAND/SB: decespugliatrici idrauliche altamente performanti.

PARK/FX e PARK/FM sono decespugliatrici forestali idrauliche per escavatori medi e costituiscono la soluzione ideale per la trinciatura di erba, arbusti, cespugli; per l’abbattimento e trinciatura di rami e tronchi aventi diametro sino a 12 centimetri. Nel dettaglio, la PARK/FX è ideale per escavatori con peso operativo compreso tra 7,5 e 11 tonnellate ed è disponibile nei due modelli PARK/FX 80 e PARK/FX 100 contraddistinti da un robusto rotore forestale con diametro di 360 mm dotato di utensili fissi e larghezze di lavoro di 80 cm e 100 cm. A sua volta la PARK/FM è l’ideale per escavatori con peso operativo compreso tra 6 e 11 tonnellate ed è disponibile nei due modelli PARK/FM 80 e PARK/FM 100 caratterizzati dall’organo operatore formato da un robusto rotore forestale con diametro 360 mm dotato di 16 o 18 mazze a doppio taglio a scomparsa e larghezze di lavoro rispettivamente di cm 80 e cm. 100.

Materiali di grande qualità

Nella costruzione delle decespugliatrici idrauliche PARK/FX e PARK/FM Berti impiega materiali di grande qualità come gli acciai speciali STREX e HARDOX utilizzati, rispettivamente, nella cassa che delimita la camera di trinciatura e nel rotore. Questi acciai altamente resistenti consentono di ottenere maggiori prestazioni e, quindi, trinciature molto accurate e maggiore durata degli organi operatori. Inoltre, gli acciai HARDOX e STREX consentono di produrre macchine dal peso più contenuto rispetto a quelle costruite con i materiali tradizionali. Questo elemento diviene un fattore di sicurezza operativa poiché permette di ottenere una maggiore stabilità del cantiere costituito dall’escavatore cui è accoppiata la decespugliatrice forestale PARK/FX oppure la decespugliatrice forestale PARK/FM. La dotazione di serie di queste nuove decespugliatrici è di tutto rispetto: doppia cassa, contromazze, motore idraulico a pistoni da 36 cc con drenaggio esterno e dotato di carter di protezione, blocco valvole «Berti Fluid Box», tubi idraulici con guaina protettiva, trasmissione laterale con tre cinghie trapezoidali, slitte d’appoggio con pattini antiusura sostituibili, contropiastra per attacco all’escavatore.

Il commento

Filippo Berti

“La nostra mission si basa su tre elementi cardine: la qualità dei prodotti utilizzando sempre componenti di alta qualità nella realizzazione delle nostre attrezzature, il servizio post-vendita rapido preciso e puntuale e la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti realizzando sempre soluzioni innovative al passo con i tempi“, lo afferma Filippo Berti,Direttore commerciale di Berti Macchine Agricole.

Alla sinergia di questi fondamentali principi siamo riusciti a imporci progressivamente sui mercati nazionali e internazionali affermandoci come un’azienda in grado di garantire agli utilizzatori finali alta efficienza affidabilità, durata e sicurezza dei nostri modelli“.

MAN consegna 950 veicoli a THW

La THW è l’Agenzia Federale Tedesca che ha il compito di gestire e fornire assistenza tecnica in caso di disastri, emergenze pubbliche e incidenti su vasta scala, operando in Germania ma anche nel resto del mondo se necessario. Tramite una serie di appalti, l’agenzia che cura e gestisce gli acquisti per conto del Ministero degli Interni ha conferito a MAN Truck & Bus Deutschland contratti per la fornitura, a THW, di 950 veicoli.

Diverse tipologie di veicoli

I veicoli consegnati all’agenzia federale sono di diverse tipologie e con allestimenti specifici. Vi sono MAN TGM 18.290 doppia cabina con trazione integrale, sospensioni a balestra sull’asse anteriore e posteriore.


A questi si aggiungono veicoli MAN TGM 18.290 anch’essi con doppia cabina, per ospitare tutto l’equipaggio, e un allestimento a scomparti chiusi per riporre e trasportare diverse tipologie di materiali. Si tratta di veicoli a trazione integrale con sospensione a balestra sugli assi anteriore e posteriore.

Non solo TGM, l’Agenzia Federale Tedesca per la protezione civile può contare anche su veicoli gamma TGS 18.420 allestiti con pianale ribaltabile trilaterale e piccola gru per il carico.

MAN Truck & Bus è tra i produttori di veicoli commerciali e fornitori di soluzioni di trasporto più importanti a livello europeo con un fatturato annuo di circa 11 miliardi di euro. (2018). Il portafoglio di prodotti comprende furgoni, camion, autobus, motori a gas e diesel e anche servizi che riguardano il trasporto di persone e merci. MAN Truck & Bus è un’azienda di TRATON SE e conta oltre 36.000 dipendenti in tutto il mondo.

CNH Industrial: sostenibilità al Top

Nella nuova puntata delle Top Stories scopriamo in che modo CNH Industrial, leader globale nel campo dei capital goods, offre il proprio contributo per contrastare il cambiamento climatico.
La sostenibilità è un valore fondamentale di CNH Industrial (NYSE: CNHI / MI: CNHI) e parte integrante di tutti gli aspetti delle attività aziendali. Dalla promozione della consapevolezza del personale al coinvolgimento delle comunità locali, fino al processo produttivo stesso.

Nuove iniziative

La nuova puntata delle Top Stories è dedicata ad alcune delle iniziative e soluzioni attualmente implementate negli stabilimenti produttivi di tutto il mondo dell’Azienda con l’obiettivo di ridurre significativamente il consumo energetico e limitare le emissioni di gas serra. L’articolo descrive come questi processi di miglioramento siano supportati da un solido sistema di gestione dell’energia e dall’applicazione dei principi del World Class Manufacturing, uno dei più alti standard del settore manifatturiero a livello globale. Le iniziative a favore dell’efficienza energetica descritte spaziano dall’aggiornamento delle infrastrutture ed attrezzature esistenti all’introduzione di ingegnose tecnologie all’avanguardia, come il sistema ad energia solare SmartFlower™, recentemente installato presso gli stabilimenti produttivi IVECO di Valladolid in Spagna, di Annonay in Francia e di Suzzara in Italia.

In considerazione della prospettiva di una crisi energetica che investe tutto il mondo e del fatto che negli ultimi 40 anni i consumi sono raddoppiati, CNH Industrial sta individuando nuovi modi per ridurre il proprio impatto ambientale e ottimizzare il consumo di energia in tutti i processi aziendali.

Nuovo partner Marangoni in Benelux

Tyre Plan Europe si converte a RINGTREAD siglando un accordo di esclusiva per l’uso del sistema premium di ricostruzione di Marangoni nella regione.

Marangoni Retreading Systems ha infatti annunciato l’ampliamento della sua presenza nel Benelux, grazie alla nuova partnership con Tyre Plan Europe, una società del gruppo Kargro.

Un’azienda specializzata

Tyre Plan Europe BVBA è stata fondata nel 1988, diventando negli anni uno dei principali attori specializzati nella ricostruzione a freddo. L’azienda è stata fin dal principio affiliata ad uno dei principali competitor nel settore dei sistemi per la ricostruzione. Recentemente Tyre Plan ha deciso di affrontare le future sfide entrando nel network RINGTREAD siglando un accordo di esclusiva per l’uso del sistema premium di ricostruzione di Marangoni nella regione.

L’offerta di Tyre Plan si è sempre basata su prodotti di fascia alta e ottima qualità e, grazie a questo passaggio, la sua offerta potrà essere ancora più competitiva. Lo stabilimento dell’azienda situata a Kalmthout (vicino ad Anversa, in Belgio) produce approssimativamente 16.000 ricostruiti a freddo all’anno. Tyre Plan gestisce anche un impianto di ricostruzione a caldo a Montfoort, in Olanda, che da molti anni acquista le mescole da Marangoni.

Nelle scorse settimane, Marangoni Retreading Systems ha fornito al nuovo partner i macchinari e il supporto necessari per diventare rapidamente ed efficacemente operativi nell’uso del sistema RINGTREAD.

I commenti

Jenny Nouws, Responsabile Vendite Interno e Amministrazione presso Tyre Plan Europe ha commentato: “​RINGTREAD è stato il fattore principale che ci ha spinto a scegliere Marangoni. Infatti, grazie al battistrada prestampato in forma circolare e all’assenza di giunte, i pneumatici ricostruiti attraverso questa tecnologia sono differenti da qualunque altro ricostruito sul mercato.”​

A testimoniare il nuovo ruolo assunto da Marangoni, le parole di Ko van der Heijden, Direttore di Tyre Plan Europe: “​Vediamo la collaborazione con Marangoni come un’opportunità di crescita del nostro business che offrirà ai nostri clienti il meglio che la ricostruzione ha da proporre, grazie a prodotti di altissima qualità realizzati con la tecnologia all’avanguardia di RINGTREAD. Con queste ottime premesse, auspichiamo di collaborare proficuamente con Marangoni per molti anni.​”