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Pneumatici: ecco come cambiano con la tecnologia

Il centro R&D di BKT a Bhuj

I grandi produttori di macchine movimento terra, così come quelli di veicoli destinati al lavoro agricolo, stanno virando in modo evidente verso un processo di cambiamento irreversibile, che si chiama Sostenibilità, unica chiave di futuro possibile per la sopravvivenza del pianeta e di chi vi abita. Con un ritmo dettato dal cambiamento ambientale, assistiamo così all’introduzione di una nuova generazione di veicoli: a guida autonoma, elettrici, alimentati da fonti energetiche alternative, solare o idrogeno.

In tutto ciò, l’industria dei pneumatici sta operando attraverso grandi adattamenti in termini di ricerca, essendo lo pneumatico una delle componenti fondamentali per le performance dei mezzi, in termini globali di sostenibilità ambientale ed economica.

Le soluzioni di BKT

Il centro R&D di BKT a Bhuj

BKT, che produce pneumatici Off-Highway per i veicoli dei comparti agricolo, industriale, movimento terra, minerario, portuale, ATV e giardinaggio, grazie all’esperienza quasi trentennale ed un’acuta predisposizione al dialogo con i propri utilizzatori, oggi affronta il cambiamento con diverse soluzioni.

Nel particolare caso di veicoli elettrici, la tipologia di distribuzione dell’energia e dei carichi ha comportato infatti la creazione di pneumatici appositi.
A causa dell’elevata coppia, oltre l’irrobustimento del tallone, tra cerchio e pneumatico, il design delle alette dei pneumatici agricoli dovrà essere per esempio adattato e potrebbe richiedere una riduzione della profondità del battistrada ed un aumento della robustezza delle alette.

Mescole più performanti

 

Sempre in ambito elettrico, per poter trasportare carichi più elevati, anche i composti sono nell’occhio della ricerca, dovendo necessariamente funzionare più freddi.
In merito, BKT sta lavorando allo sviluppo di mescole ancora più performanti, fondamentali per le migliori prestazioni del cosiddetto “pneumatico del futuro”, cioè i nanomateriali o nanocompositi che offrono funzionalità avanzate come stabilità termica o meccanica – BKT Research & Development Center sta conducendo inoltre studi ed esperimenti di nanotecnologia su fibre naturali come nanoargilla e nanocellulosa.

Sempre parlando di materiali, un altro elemento che l’azienda indiana sta sperimentando è il grafene, che fornisce una maggiore resistenza all’usura e alla perforazione, una maggiore resistenza alla trazione, nonché una migliore resistenza al rotolamento e una durata eccezionale.
Il grafene conferisce una straordinaria forza e un’eccellente flessibilità. Basti pensare che questo materiale è 200 volte più resistente e 6 volte più flessibile dell’acciaio.
Considerato il materiale più sottile e resistente al mondo, ha un tasso di conducibilità straordinariamente elevato sia in termini di calore che di elettricità, tutte caratteristiche che lo rendono un materiale ideale per applicazioni pesanti, come i lavori nel settore minerario.

SPOTECH, dispositivo intelligente

Infine, poiché il dialogo tra pneumatici e macchine sarà un punto cruciale, un esempio di adattamento alle nuove generazioni di veicoli da lavoro sono i sensori montati sul pneumatico, che possono comunicare alla macchina il consumo del battistrada per esempio, importante per le macchine da miniera sottoposte a carichi di lavoro molto stressanti dal punto di vista del consumo, o la compattezza del suolo, in agricoltura, per variare la pressione di gonfiaggio aggirando eventuali usure.

BKT è presente in questo ambito con SPOTECH, un dispositivo in grado di fornire informazioni sulla posizione esatta dell’attrezzatura tramite la traccia satellitare. Questo sistema include un accelerometro che registra i dati, posizionato sull’apparecchiatura per registrare tutti i movimenti laterali, longitudinali e verticali, nonché le forze correlate oltre a velocità, durata del ciclo e altri parametri. SPOTECH analizza in profondità l’utilizzo dei pneumatici tenendo conto dei suoi effetti e conseguenze sull’attrezzatura su cui sono montati.

MAN: nuove funzioni digitali per la flotta

Le tecnologie digitali possono risultare di grande aiuto alle aziende per adattare la propria attività logistica all’attuale domanda. MAN DigitalServices aiuta le aziende di trasporto a ottimizzare il proprio business. Vediamo come.

La piattaforma RIO Box è prevista di serie su tutti i veicoli MAN e rappresenta il prerequisito indispensabile di ogni veicolo per potersi connettere e trasmettere dati rilevanti 24 ore su 24 alla piattaforma RIO, basata su cloud di TRATON che racchiude un’ampia gamma di servizi digitali per l’intero comparto del trasporto e della logistica. Tramite questa piattaforma, i gestori delle flotte hanno il controllo su ogni singolo veicolo e possono quindi elaborare e gestire gli ordini in modo più preciso ed efficiente. La piattaforma viene utilizzata anche per attivare i servizi digitali MAN.

MAN Digital Service è un valido supporto per tutti gli autisti e per i gestori delle flotte per poter sempre disporre dei dati tecnici di ciascun veicolo. Il pacchetto base MAN Essentials, gratuito, viene attivato automaticamente a seguito della registrazione sulla piattaforma RIO. Consente di visualizzare la posizione di ciascun veicolo ed anche i dettagli operativi di ciascun autista come i tempi di guida e riposo o il consumo medio di carburante.

Guidi bene? Consumi meno

Analisi dello stile di guida dei conducenti per ottimizzare le prestazioni di ciascun veicolo. E’ difficile ottenere queste informazioni? MAN Perform fornisce una valida risposta a questa domanda. Consente infatti di analizzare in modo approfondito sia la performance dei conducenti sia i dati del veicolo ed anche una combinazione di entrambi i parametri. Da una analisi precisa di questi dati si può ottenere un’ottimizzazione dell’utilizzo del veicolo riducendo usura e consumi. Con il servizio MAN Connected CoDriver al conducente viene data la possibilità di migliorare ulteriormente il proprio stile di guida. Si tratta di una attività di training, personalizzata per ciascun autista, che prevede che un istruttore professionista MAN Profidrive contatti telefonicamente l’autista quando questo si trova al volante e, dopo una lettura dei parametri di guida, fornisca consigli chiari e utili per attuare uno stile di guida che ne migliori l’efficienza e la sicurezza.

Manutenzione predittiva

Utilizzando i dati forniti da MAN ServiceCare, l’officina MAN fornisce supporto nell’analisi del veicolo, nel coordinamento e nella pianificazione delle manutenzioni. Tramite la piattaforma RIO, il responsabile flotta può sempre monitorare e controllare lo stato di manutenzione di ciascun veicolo e ricevere informazioni circa le scadenze di manutenzione in modo da poter gestire una programmazione di rientro in officina riducendo al minimo i tempi di fermo macchina. Grazie a funzioni quali la ricerca dei punti di assistenza MAN, il controllo pre-partenza e la segnalazione di eventuali guasti, la facile identificazione di spie e pulsanti presenti sul cruscotto, MAN Driver App, scaricabile gratuitamente, facilita notevolmente le quotidiane attività di ciascun autista e può essere un valido supporto in caso di panne.

La disponibilità di numerosi servizi digitali attivabili in modo preciso, individuale e veloce, ed eventualmente eliminabili senza difficoltà, ci fornisce un valido argomento per convincere non solo i grandi player internazionali ma anche le piccole e medie imprese ad intraprendere una attività di gestione della flotta o dei singoli veicoli anche da remoto“, ha spiegato Arwed Girschick, MAN Regional Sales Manager.

Hyundai HX220AL protagonista alla Holzer Tiefbau

Lo Hyundai HX220AL della Holzer Erdbau- und Baggerbetrieb con monoblocco ed elemento telescopico standard in azione nella demolizione di un edificio residenziale in Herrsching am Ammersee

Holzer Erdbau- und Baggerbetrieb con sede a Oberhausen presso Weilheim è una tipica azienda a carattere familiare operante localmente nel settore movimento terra.

Le attività aziendali sono concentrate sulle opere di movimento terra, ingegneria civile
e demolizione. Particolare enfasi è posta su qualità, orientamento al cliente e sostenibilità.
Il titolare dell’azienda Jakob Holzer sottolinea: “Abbiamo un’ottima relazione con la
Fischer u. Schweiger GmbH in Zusmarshausen risalente a molti anni fa. E quando è giunto il momento di acquistare un altro escavatore grande per i lavori di demolizione e ingegneria civile, sapevamo già che avremmo puntato sull’ultima generazione di macchine Hyundai – la Serie A”.

Anche l’operatore Peter Müller, che vanta ben 20 anni di esperienza al comando di diversi escavatori, è ampiamente soddisfatto del suo compagno di lavoro sudcoreano: “L’escavatore HX220AL di Hyundai spicca su tutti gli altri. La cabina è molto silenziosa e la possibilità di preselezionare  la pressione operativa e il flusso d’olio per gli attrezzi rende quest’escavatore una macchina altamente versatile.”

Ideale per le demolizioni

L’operatore Peter Müller (sinistra) e L’AD della Fischer und Schweiger Georg Schweiger la loro competenza è fondamentale per il funzionamento ottimale di queste macchine su base giornaliera.

Basso consumo di carburante, manovrabilità migliorata e tempo di operatività aumentato, rendono questo escavatore cingolato da 22 ton conforme allo Stage V una macchina veramente eccezionale. Holzer lo utilizza per le demolizioni, dove l’escavatore ha dimostrato tutto il suo valore con pinze per smistamento, martello idraulico, polverizzatore e benna.

Georg Schweiger, AD della concessionaria autorizzata Hyundai Fischer u. Schweiger GmbH di Zusmarshausen si prende personalmente cura dei clienti e incontra regolarmente lo staff dirigenziale e gli operatori di escavatori a casa loro. “L’alto livello qualitativo della macchina da costruzione è indubbiamente imprescindibile; va comunque integrato con un servizio di assistenza e supporto tecnico tempestivo. Sappiamo che molti dei nostri clienti, fra cui Jakob Holzer, non hanno a disposizione una macchina di riserva. Pertanto, mantenere l’escavatore al più alto livello di disponibilità è fondamentale, ed è per questo che sono lieto di recarmi in loco e ascoltare cosa dicono gli operatori, che peraltro sono più che soddisfatti di Hyundai.”

Consegnato alla Holzer con propulsore della nuova piattaforma motoristica (Stage V), nuovo regolatore del flusso idraulico, comandi dell’operatore ottimizzati con guida 2D/3D, nuove funzioni di sicurezza, tempo di operatività e produttività migliorati, quest’escavatore cingolato da 22 ton lascerà il segno nel segmento delle macchine da costruzione.

Nuove tecnologie

L’escavatore HX220AL integrerà alcune delle nuove tecnologie Hyundai:

  • EPFC o Controllo elettrico del flusso pompe. L’EPFC ottimizza l’efficienza nei consumi carburante e la controllabilità mediante una tecnica di riduzione del flusso adattata alle condizioni operative dell’escavatore.
  • Il Blocco di sicurezza automatico previene l’azionamento/avviamento involontario dell’escavatore e migliora la sicurezza.
  • Guida Eco indica sul quadro strumenti lo stato di funzionamento inefficiente e permette di evitare un eccessivo consumo di carburante derivante da condotte lavorative improprie.
  • MG/MC: o Machine Guidance / Machine Control. Indica lo stato operativo e ­comanda in automatico l’attrezzo per supportare l’operatore. L’MG visualizza la posizione della punta della benna ­in relazione alla superficie target predefinita. L’MC controlla in automatico l’angolazione della punta benna durante il livellamento e integra una funzione protettiva di arresto automatico nei movimenti in su, in giù, in avanti e verso la cabina.

Il post-trattamento scarico Stage V della Serie A è basato su una soluzione completa, costituita da un singolo silenziatore di scarico che integra catalizzatore di ossidazione diesel (DOC), iniettore DEF (SCR) e filtro antiparticolato diesel (DPF). Il ricircolo gas di scarico (EGR) è eliminato con vantaggi in termini di manutenzione semplificata, maggiore efficienza, affidabilità e rispetto dell’ambiente.

JLG: cambiamenti organizzativi in EMEAIR

Tjitske van Hellemond

JLG Industries, Inc. ha annunciato una serie di cambiamenti organizzativi per l’area EMEAIR.

Tjitske van Hellemond ha accettato di dirigere il settore Customer Care nell’EMEAIR a partire dall’1 agosto 2020. Nel suo nuovo ruolo, sarà responsabile di acquisti, marketing e vendite per il comparto Assistenza e Ricambi di JLG dell’intera area.

Per la conduzione strategica del Customer Care, Tjitske porta la solida esperienza maturata in JLG, associata alle competenze che le vengono dal suo eccellente passato nel settore dell’assistenza e dei ricambi. Questo le permetterà di potenziare ed espandere, in prospettiva, il nostro servizio Assistenza e Ricambi nell’area”, ha dichiarato Karel Huijser, General Manager e vice presidente JLG nell’EMEAIR.

La nomina di Marko Kuipers

Marko Kuipers

Marko Kuipers acquisirà il ruolo di Director of Operations and Continuous Improvement a partire dall’1 settembre 2020, diventando responsabile di Attività, Acquisti, Logistica, Produzione, Costante Miglioramento e Sicurezza per l’area EMEAIR.

L’apporto di Marko al nuovo ruolo in EMEAIR sono i tredici anni di esperienza in JLG, di recente in qualità di Director & Associate General Counsel – International. È un elemento competente e rispettato della squadra e siamo molto contenti che abbia accettato la nomina”, aggiunge Karel Huijser.

E continua: “La nostra struttura organizzativa rimane incentrata sui clienti e sull’obiettivo di aiutarli a essere vincenti sul mercato, migliorando la vita lavorativa con cantieri ridefiniti. Le sfide senza precedenti imposte dalla pandemia del COVID-19 ci hanno reso ancora più certi delle potenzialità a lungo termine della nostra società. Continueremo a investire nelle persone, nelle nuove tecnologie e negli impianti, per migliorare l’offerta di servizi per tutto il ciclo vitale”.

JLG Industries Inc. è leader mondiale nella progettazione, produzione e distribuzione di attrezzature di sollevamento e accesso. Il diversificato parco prodotti dell’azienda comprende marchi di successo quali le piattaforme di lavoro aeree JLG®, i sollevatori a braccio telescopico JLG e SkyTrak® e una serie di accessori complementari che ne potenziano la versatilità e l’efficienza. JLG è una società del gruppo Oshkosh Corporation [NYSE: OSK].

Il futuro? Diversificare per differenziarsi

E non solo nella comunicazione. Questo il messaggio della tradizionale riunione di inizio settembre organizzata dal Gruppo Tecniche Nuove a Buccinasco (Mi), in una sede, Spazio Parco Milano, che per spazi, filosofia costruttiva, innovazione, è l’emblema stesso della differenziazione e del cambiamento.

Una ripartenza che possiamo sintetizzare in tre hastag: Lavoro, Passione, Professionalità che ribadiscono la forza propulsiva della comunicazione senza la quale, in alcun ambito, si può parlare di successo, a maggior ragione dopo uno stop forzato determinato dall’emergenza sanitaria.

Stop che in verità per Tecniche Nuove non c’è mai stato, visto che la nostra Casa Editrice ha continuato a parlare dei suoi investitori, stranieri e nazionali, cui ha offerto le proprie piattaforme per continuare a essere presenti sul mercato con le sue campagne #semprepresenti e #italiacheriparte. Iniziative uniche nel loro genere, che hanno permesso a tutti di continuare ad avere voce sui nostri prodotti on e off line; di continuare a proporre i propri brand, la propria immagine, i propri prodotti. I numeri (su cui non si può barare) parlano chiaro: i contatti mensili del sistema integrato di comunicazione di Tecniche Nuove sono 6.409.515 di cui 5.143.915 digitali, 187.878 visitatori di fiere annuali e biennali, 1.361.475 riferiti a libri e corsi venduti, 872.844 di social followers. In tutte le nostre aree di competenza: Architettura. edilizia e Impianti; Manifatturiero; Agricoltura e Tecnologie alimentari; Salute e Benessere; Horeca; Retail.

Insomma, con i suoi oltre 1700 collaboratori Tecniche Nuove può a buon diritto essere definita la Ferrari della Comunicazione B2B. Ma tutto questo come è stato possibile?

Anticipare il futuro

Probabilmente perché in 56 anni di storia, caratterizzati da almeno 4 grandi crisi economiche, Tecniche Nuove ha sempre saputo guardare avanti. Aggiornando l’esistente e puntando al nuovo. Sempre in un’ottica di innovazione dei prodotti e dei servizi. E capendo che sono i brand editoriali, con la propria voce e la propria identità, a definire la cifra della comunicazione perfetta. Il cui successo dipende dalla somma di due addendi: Contenuti e Personalizzazione.

Che in fondo non è altro che il modello Netflix (che offre contenuti esclusivi di qualità) che si somma a tutti i canali possibili che la tecnologia mette a disposizione e che è in grado di parlare a tutti i protagonisti delle varie filiere a cui si rivolge. E di metterli in comunicazione tra loro.

Un’offerta unica sul mercato che si presenta come un concentrato di mondi interconnessi che, integrandosi, formano la grande galassia della comunicazione. Perché solo così si continua a essere “diversi” nel tempo.  E allora, buona comunicazione a tutti.

Usato: vendite private on line di Kiloutou

Destinata ai venditori professionali internazionali (Brokers), la piattaforma di vendita online di Kiloutou consente di organizzare una serie di aste per i materiali di seconda mano
provenienti dalle agenzie francesi ed europee. Ogni anno la società organizzerà una decina di vendite private, ciascuna delle quali comprenderà circa 400 materiali.

Un’esperienza nuova per i broker

Nel 2016, Koloutou riorganizzava il suo sistema di vendita dei materiali a fine vita grazie a un servizio dedicato: Kiloutou Materiali di seconda mano.
Il principio di base consisteva nel creare lotti di materiali di seconda mano di varie tipologie (elevatori, gruppi elettrogeni, carrelli telescopici, escavatori…) per poi organizzare delle aste tra broker contattati direttamente da Kiloutou.
Oggi la società fa evolvere l’esperienza degli acquirenti proponendo una piattaforma di vendita online di materiali di seconda mano. Concepita come un sito di vendite private, la piattaforma è accessibile a un numero ridotto di acquirenti professionali internazionali, approvati da Kiloutou previa consultazione del loro dossier d’iscrizione.
Ogni anno il sito proporrà una decina di aste. Le prossime vendite private del 2020 si svolgeranno il 18 settembre, il 16 ottobre e il 13 novembre.

Materiali schedati

Ogni asta raggruppa differenti materiali appartenenti a tutte le tipologie, fatta eccezione per la piccola utensileria. Per supportare gli acquirenti professionali nella loro decisione e in un iter di totale trasparenza, ogni macchinario è corredato da una scheda informativa completa nella quale sono riportati in particolare: la marca, il modello, lo stato generale, la data di entrata in servizio, il chilometraggio, il contatore orario e varie foto.
Disponibile in inglese e in francese, ogni vendita presenta una selezione di quasi 400 materiali che possono essere filtrati in funzione di vari criteri: tipo di materiale, marca, stato generale, ubicazione e data di entrata in servizio. I commercianti di materiali di seconda mano possono fare un’offerta su ciascuno dei materiali in vendita. Il miglior offerente si aggiudica il materiale.
Xavier Panien, Responsabile vendite di materiali di seconda mano di Kiloutou precisa: “Avviato in Francia da oltre 4 anni, questo servizio aveva l’intento di seguire lo sviluppo internazionale del Gruppo. In tale contesto, la nostra politica di digitalizzazione ci
permette oggi di mettere a disposizione di un pubblico più ampio la vendita di tutti i materiali di seconda mano presenti nelle agenzie europee grazie a uno strumento inedito di vendite private perfettamente adeguato alle aspettative dei venditori specializzati. ”
Prossima vendita privata: il 18 settembre 2020 su https://usedequipments.kiloutou.com

Lama Dozer X-Plane: robustezza firmata Cangini

L’attrezzatura ottimale per lavori di sbancamento, rinterro e per rendere uniformi i piani di lavorazione nei settori più diversi, dalle opere stradali a quelle agricole, con l’obiettivo di rispondere all’esigenza, sempre più puntuale, di aumentare il livello di precisione nell’esecuzione del piano. Per questo Cangini Benne ha presentato sul mercato un sistema capace di garantire il controllo integrato del livellamento. La Lama Dozer X-plane di Cangini disponibile in varie versioni e larghezze, si presenta infatti con un nuovo design compatto e pulito che gli conferisce una maggiore fluidità dei movimenti ed il beccheggio ridotto al minimo per un risultato di grande precisione e massima finitura. Lo strumento ideale per creare un piano controllato che permette di gestire l’operazione con grande accuratezza. La Lama è studiata per resistere alle sollecitazioni più elevate grazie alla sua struttura robusta e compatta. Un grande vantaggio è anche la strumentazione laser di ultima generazione che rende possibile l’estrema precisione garantita dalla Lama Dozer X-Plane Cangini.

Come funziona il trasmettitore?

Semplice anche nel suo funzionamento: il trasmettitore laser lancia i dati al ricevitore che pilota direttamente la lama, creando il piano ed inoltre a voi la scelta: se pilotare in maniera manuale la lama sfruttando i dati inviati dal trasmettitore e visibili sul pannello di controllo (control box) presente in cabina, o in alternativa lavorare in maniera totalmente automatica. I display in dotazione sono due: il control box che permette all’operatore di pilotare manualmente la lama in tutte le sue funzioni, ed il display esterno, grazie al quale l’operatore monitora costantemente la posizione della lama rispetto al segnale laser per poter intervenire con eventuali azioni correttive. In questo modo tutto il processo di lavoro è costantemente sotto controllo.

Ma le novità non sono finite

A livello di struttura e composizione la lama dozer si presenta con una nuova cinematica meccanica che permette movimenti ancora più fluidi. Allo stesso modo il più recente restyling è stato concepito per rendere l’attrezzo ancora più resistente e compatto.  Si può inoltre contare su di un deflettore, ideato per ridurre al minimo il beccheggio e migliorare cosi il livellamento, la forza esercitata dallo stesso sul terreno viene direttamente controllata dalla cabina. A questo particolare si aggiungono le sponde laterali opzionali, ad azionamento idraulico o meccanico, che permettono di aumentare la capienza del versoio.

Grazie alle continue sperimentazioni sui campi prova ed al costante lavoro di implementazione tecnologica, la Lama Dozer Laser Cangini è diventata una delle attrezzature innovative di punta, in grado di soddisfare anche le esigenze più professionali del mercato sempre in maggiore crescita.

Un codice etico per l’Intelligenza Artificiale

Bosch ha emanato linee guida vincolanti che regolano l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nei suoi prodotti intelligenti. Il codice etico per l’IA di Bosch (che ha l’obiettivo di sviluppare tutti i suoi prodotti con l’IA entro il 2025)  si basa sul principio secondo cui l’uomo deve avere l’ultima parola su qualsiasi decisione basata sull’IA.

L’intelligenza artificiale è un motore globale di crescita e progresso. I consulenti di gestione PwC, per esempio, calcolano che, entro il 2030, l’IA farà aumentare il PIL del 26% in Cina, del 14% in Nord America e di circa il 10% in Europa.  Ma gli algoritmi sono in grado di ragionare e prendere decisioni?

Gli umani devono sempre avere il controllo

Il codice etico di Bosch per l’IA prevede che l’intelligenza artificiale non prenda decisioni relative alle persone senza che l’uomo ne abbia il controllo. L’intelligenza artificiale deve, anzi, essere uno strumento al servizio dell’uomo. Sono descritti tre modelli possibili.  Nel primo modello (l’uomo ha il controllo), l’intelligenza artificiale è puramente un ausilio, per esempio come nei sistemi di supporto alle decisioni in cui l’IA può aiutare le persone a classificare gli oggetti o gli organismi. Nel secondo modello (l’uomo può intervenire) un sistema intelligente prende in modo autonomo decisioni che l’uomo può, tuttavia, annullare in qualsiasi momento. Ne sono un esempio la guida parzialmente autonoma in cui il guidatore umano può intervenire direttamente nella decisione. Il terzo modello (l’uomo supervisiona) riguarda la tecnologia intelligente, come i sistemi di frenata di emergenza. Durante la fase di sviluppo di queste tecnologie, gli esperti stabiliscono determinati parametri su cui si basano le decisioni dell’IA. L’uomo non può dunque intervenire nel processo di decisione stesso. A posteriori, gli ingegneri verificano se il sistema ha agito entro i parametri definiti che, se necessario, possono essere modificati.

Un problema di fiducia

E’ chiaro a tutti che in futuro non basterà il solo know-how tecnico per instaurare la fiducia nei sistemi intelligenti: sarà necessario anche un dialogo serrato che coinvolga la politica, la comunità scientifica e i cittadini. Per questo motivo la Commissione Europea ha creato l’High-Level Expert Group on Artificial Intelligence, per approfondire aspetti quali le proporzioni etiche dell’IA. In una rete globale che al momento comprende sette sedi e in collaborazione con l’Università di Amsterdam e la Carnegie Mellon University (Pittsburgh, USA), Bosch sta lavorando allo sviluppo di applicazioni di intelligenza artificiale più sicure e affidabili. Analogamente, in quanto membro fondatore dell’alleanza per la ricerca della Cyber Valley nel Baden-Württemberg, Bosch investirà 100 milioni di euro nella costruzione di una campus per l’IA, in cui 700 dei suoi esperti presto lavoreranno fianco a fianco con ricercatori esterni e collaboratori delle startup. Infine, ma ugualmente importante, il Digital Trust Forum, un comitato fondato da Bosch, si propone di promuovere un fitto scambio di idee tra gli esperti delle principali associazioni e organizzazioni internazionali. Insomma, il mondo scientifico si sta muovendo compatto per combinare la ricerca dell’innovazione con una relazione serena e proficua tra uomo e macchina. In cui l’IA sia solo uno strumento efficace ma l’arbitrio dell’uomo abbia sempre l’ultima parola.

Il noleggio? Con rentmas ora è on line

La giovane generazione a capo delle aziende Hell e Rentmas, partner nel promuovere le macchine edili da noleggio.

La startup altoatesina rentmas ha creato una piattaforma innovativa per il noleggio di macchinari da costruzione 4.0. Vediamo come funziona.

Non solo auto e biciclette. Ma ora anche pale, escavatori, carrelli e gru. Lo sharing si allarga e debutta nel mondo dell’edilizia, supportando economia e ambiente. L’iniziativa è di rentmas, startup altoatesina che ha creato un’innovativa piattaforma online dove far incontrare domanda e offerta legate al settore delle costruzioni per creare nuove opportunità di business e allo stesso tempo abbattere i costi del noleggio. Nata da una costola dell’azienda bolzanina Niederstätter, esperta con esperienza pluriennale nel settore del noleggio da mezzi da cantiere nel Nordest, la soluzione ha di recente conquistato la platea di Klimahouse, dove si è aggiudicata il secondo premio del Future Hub Startup Award.

Come funziona rentmas

rentmas porta lo sharing nell’edilizia. Le macchine da lavoro ora si condividono online

L’idea di base è molto semplice: qualsiasi imprenditore che possiede macchine da costruzione – dagli escavatori alle pale compatte, alle gru – può registrarle sul portale per farle noleggiare da altri utenti, 24 ore al giorno e sette giorni alla settimana. Dall’altra parte, i clienti che hanno necessità di utilizzare un determinato macchinario per effettuare un lavoro possono verificare in real time sulla stessa piattaforma la sua disponibilità attraverso una mappa e prenderlo in prestito per il periodo necessario. La piattaforma risolve così le numerose difficoltà che gli attori del settore delle costruzioni si trovano a vivere quotidianamente, dai problemi legati all’individuazione delle caratteristiche tecniche della macchina fino ai tempi di consegna, normalmente molto lunghi. Rentmas verifica inoltre assicurazione e manutenzione del macchinario offrendo anche la disponibilità per organizzare il trasporto direttamente in cantiere. Il focus specifico dell’azienda è sui macchinari connessi che rispondono ai requisiti del piano Impresa 4.0. La messa in servizio e la formazione certificata sono servizi che si aggiungono ai molti messi a disposizione.

Rentmas porta il digitale e la connettività di Industria 4.0 nel mondo della cantieristica dando la possibilità ad aziende noleggiatrici e impresari di ottimizzare l’utilizzo dei mezzi”, hanno spiegato Daniela e Manuel Niederstätter, co-founder della società. “I proprietari faranno sempre maggior uso delle loro macchine edili, mentre gli utenti avranno a disposizione sempre la macchina adatta al loro lavoro con l’assicurazione di poter contare sulle migliori tecnologie e un’assistenza qualificata. Inoltre, in questo modo,  si contribuisce ad abbassare le emissioni di Co2 diminuendo gli spostamenti dei mezzi sul territorio”.

I vantaggi in 5 punti

La mappa mostra le macchine a noleggio disponibili direttamente nei paraggi.

Inserire le macchine su rentmas conviene per 5 buoni motivi

• Un nuovo canale di vendita

Attraverso rentmas si ha a disposizione un nuovo canale di vendita dove terzi possono noleggiare la propria macchina fissandone il prezzo.  E riservandosi di accettare o meno una richiesta di noleggio.

• Aumentare la propria presenza sul mercato

L’acquisizione di nuova clientela è un processo lungo e costoso però indispensabile. Attraverso rentmas si può ampliare la propria presenza sul mercato, raggiungendo migliaia di nuovi potenziali clienti.

• Concentrarsi sulla propria attività principale

Rentmas si occupa dell’intera organizzazione del noleggio delle macchine. Il noleggiatore deve solo confermare la disponibilità della macchina richiesta senza alcuno sforzo aggiuntivo.

• Protezione

Grazie all’assicurazione obbligatoria rentmas, i macchinari sono sempre assicurati in modo ottimale non appena noleggiati.

• Senza rincorrere i pagamenti

Tutti gli ordini di noleggio che sono stati stabiliti tramite il portale possono essere fatturati comodamente a rentmas.

Ecco l’escavatore Doosan DX420LC-7 Stage V

Doosan Infracore Europe ha lanciato il suo nuovo escavatore cingolato DX420LC-7, una macchina Stage V da 43 tonnellate che offre efficienza dei consumi e produttività ai vertici della categoria. Per assicurare conformità ai più recenti standard normativi per la limitazione delle emissioni, l’escavatore DX420LC-7 è motorizzato con il nuovo diesel Stage V Scania DC13 da 257 kW (350 CV), il più potente in questo segmento di macchine.

Sfruttando la grande efficienza della tecnologia di post-trattamento DOC/DPF+SCR, il motore Scania offre una soluzione tecnologica che supera addirittura i requisiti Stage V non richiedendo il ricircolo dei gas di scarico. Combinato con il sistema di gestione della potenza di nuova generazione SPC3, il nuovo motore migliora l’efficienza dei consumi (m3/l) di un 3-10% rispetto al precedente modello DX420LC-5.

Le modalità di erogazione della potenza sono ora quattro, semplificando così l’utilizzo del nuovo escavatore DX420LC-7 rispetto al più complesso sistema con otto modalità di potenza e combinazioni SPC della precedente generazione di macchine. L’operatore può gestire le modalità di potenza (P+, P, S, E) impostandole in modalità di lavoro a una o a due vie.

Inoltre, combinando il sistema SPC3 con un nuovo distributore idraulico Doosan Mottrol, il DX420LC-7 offre un 2% di produttività in più rispetto al DX420LC-5, come evidenziato dalle prove svolte in fabbrica, assicurando forze di scavo, rotazione e trazione e capacità di sollevamento al top per macchine di questa classe.

Le principali novità in cabina

  • Nuovo pannello LCD touchscreen a colori da 8″ con schermo del 30% più grande
  • Impianto stereo integrato nel pannello indicatori (con funzione streaming Bluetooth)
  • Sistema di avviamento senza chiave
  • Interno cabina ulteriormente migliorato
  • Condizionatore aria/sbrinatore migliorato
  • Sedile riscaldato (a 2 fasi)
  • Telecamere a 360°
  • Luci abitacolo a LED
  • Rilevamento ostacoli con sensori a ultrasuoni (opzionale)
  • Luci LED (opzionale)
  • Protezione laterale o passerella (opzionale)
  • Compressore aria (opzionale)

Le telecamere a 360° di serie assicurano visibilità panoramica completa attorno alla macchina con vista dall’alto verso il basso sull’area circostante. Il set di telecamere comprende telecamera anteriore, due telecamere laterali e una telecamera posteriore. Lo schermo delle telecamere è separato da quello del quadro indicatori.

Manutenzione ridotta

La nuova soluzione tecnologica DOC/DPF+SCR ha inoltre ridotto considerevolmente le esigenze manutentive del filtro antiparticolato diesel (DPF), con un intervallo tra una rigenerazione automatica e la successiva di ben sei volte più lungo (60 ore) e quello per l’eliminazione delle ceneri portato a 6000 ore, rispetto a quanto accadeva sulle macchine della precedente generazione DX-3. Un indicatore consente ora all’operatore di verificare direttamente dalla cabina l’ampiezza dell’accumulo di cenere nel DPF e di avere conferma che la rigenerazione ha avuto successo.

Il nuovo modello DX420LC-7 è equipaggiato di serie direttamente in fabbrica con l’avanzato sistema per il monitoraggio remoto delle macchine DoosanCONNECT. DoosanCONNECT è uno strumento telematico basato su piattaforma web estremamente utile per monitorare a distanza prestazioni e sicurezza delle macchine e promuovere la manutenzione preventiva.

Quale azienda leader nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), Doosan ha compiuto un importante passo in avanti offrendo ai suoi clienti un servizio di assistenza a vita gratuito con connessione tramite rete cellulare per gli escavatori della generazione DX-7. I clienti possono sfruttare i vantaggi del servizio DoosanCONNECT senza alcuna limitazione, purché utilizzino il servizio tramite telefonia cellulare. Il servizio satellitare è offerto gratuitamente per un periodo di 3 anni.