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MAN TGS: un leone in cava

Ampia e articolata è l’offerta di mezzi da cantiere della New Truck Generation di MAN, appartenenti alle gamme TGL, TGM, TGX e TGS. Tuttavia, è all’interno della serie TGS che si trovano i camion del segmento pesante a elevata motricità, progettati in modo specifico per le missioni off-road più gravose e impegnative. I TGS adottano, secondo i modelli, i propulsori Euro VI E a sei cilindri in linea D26 di 12,4 litri di cilindrata o il D15 di 9 litri, che coprono un ampio intervallo di potenze fra 330 e 510 CV. Il D1556, in particolare, è disponibile con tarature di 330 CV, 360 Cv e 400 CV, mentre per il D2676 i livelli di potenza sono di 430 CV, 470 Cv e 510 CV, cui corrispondono coppie di 2.200, 2.400 e 2.600 Nm.

Con lo Step E della normativa antinquinamento Euro VI vengono stabiliti limiti più severi per le emissioni durante le partenze a freddo, per il monitoraggio degli inquinanti dei veicoli su strada mediante apparecchiature portatili (PEMS, portable emission measurement system) e per il conteggio del numero di particelle emesse. Già in occasione dell’introduzione delle motorizzazioni Euro VI Step D, la Casa tedesca ha completamente rivisto il proprio modello di maggior successo commerciale per i segmenti del lungo raggio e del cantiere, il D26. Numerose le migliorie apportate, che garantiscono maggiore potenza (+10 Cv) e coppia (+100 Nm), una riduzione del peso di 70 chilogrammi e un consumo di carburante decisamente inferiore. Sui D26 la coppia di picco è disponibile già a partire da 930 giri al minuto, fino a 1.350 giri al minuto. Prestazioni elevate e consumi ridotti dipendono anche dalle migliorie apportate alla geometria della camera di combustione, caratterizzata da un maggior rapporto di compressione e da una ridotta percentuale di ricircolo dei gas combusti (EGR). Ciò assicura una combustione più efficiente con temperature di punta più elevate e un rendimento ottimale. Un contributo all’incremento dell’efficienza viene dal nuovo sistema d’iniezione, basato su iniettori di elevata portata e precisione, dalle misure per la riduzione degli attriti interni, nonché dall’abbattimento delle perdite per scambio gassoso.

Soft-EGR e sovralimentazione monostadio

Il turbocompressore monostadio del D26 abbina all’efficienza energetica la robustezza strutturale. Inoltre, il modulo per il ricircolo dei gas di scarico è stato specificamente progettato per garantire la sovralimentazione monostadio e l’utilizzo di una minore percentuale di EGR. Soluzione, questa, denominata dalla Casa tedesca ‘Soft-EGR’. Una valvola wastegate ad azionamento elettrico provvede, invece, a regolare la pressione di sovralimentazione, permettendo di innalzare la pressione di accensione a 220 bar e di ridurre ulteriormente il consumo di carburante. Anche la presenza di un sistema di raffreddamento diretto dell’aria di sovralimentazione contribuisce a incrementare il rendimento del motore, grazie all’eliminazione dei componenti del radiatore a bassa temperatura. Il che rende il propulsore più leggero ed efficiente, rispetto alle precedenti soluzioni. Una migliore gestione termica garantisce, inoltre, una temperatura operativa ottimale, indispensabile per il funzionamento del motore e del dispositivo di post-trattamento dei gas di scarico. L’elemento centrale è rappresentato dalla valvola a farfalla ad azionamento elettrico (con sensore di posizione) sul condotto di scarico, in grado di regolare in modo rapido e preciso la pressione e la temperatura dei gas di scarico. La valvola, in sinergia con la pompa del circuito di raffreddamento, con il sensore del numero di giri della ventola del radiatore e con lo scambiatore di calore dell’olio dotato di termostato, garantisce un livello termico costante. Il D26, infine, adotta numerose soluzioni comuni a tutti i motori Euro VI della nuova generazione. I compressori dell’aria ‘intelligenti’, per esempio, riducono l’assorbimento energetico, contribuendo ad abbattere i consumi di gasolio. Il filtro a doppio stadio del carburante e il dispositivo d’iniezione diretta dell’AdBlue per il post-trattamento dei gas ottimizzano ulteriormente le prestazioni del motore. I D26 utilizzano lubrificanti di ultima generazione a bassa viscosità 5W-20, conformi alla specifica MAN 3977, a basso contenuto di fosforo, zolfo e ceneri solfatate (Low Saps), che riducono gli attriti interni. Il 12,4 litri, nella taratura di potenza di 510 Cv, è una delle motorizzazioni più gettonate dal mercato italiano per equipaggiare i mezzi d’opera a quattro assi (TGS 41.510 8×4 BB CH).

 

Gli operatori del settore cantieristico lo abbinano al TipMatic a 12 rapporti con rallentatore primario PriTarder o retarder idraulico integrato al cambio. Alcuni optano, invece, per il tradizionale cambio manuale a 16 marce. Fra i principali equipaggiamenti prescelti dalle imprese nazionali figurano il dispositivo EasyStart per agevolare le partenze in salita, l’Easy control per la presa di forza (attraverso un pulsante collocato sulla portiera lato guida) e le funzioni ABS per impieghi offroad e di pendolazione. Accanto al D26, il D15 con una cilindrata di 9 litri e tarature di 330 CV, 360 CV e 400 CV, coniuga potenza e leggerezza, grazie alla sua struttura compatta. Già ai bassi regimi, è in grado di generare una coppia massima compresa tra 1.600 e 1.800 Nm. Con la sua tara contenuta, il D15 è il propulsore di scelta per le applicazioni del settore edilizio sensibili al fattore peso, che richiedono di massimizzare la portata utile.

Automatizzato TipMatic e programmi dedicati

Un altro componente chiave della catena cinematica dei TGS da cantiere è il cambio automatizzato TipMatic a 12 rapporti, oltre a due retromarce. E’ disponibile sia nella versione con l’ultimo rapporto in presa diretta (Directdrive), sia nella variate overdrive. L‘innovativa funzione SmartShifting assicura passaggi marcia particolarmente rapidi, con minime interruzioni del flusso di coppia alle ruote a favore del miglioramento dell‘efficienza della driveline. Ampia la disponibilità di programmi dedicati alle missioni fuoristrada e cantieristiche. Il TipMatic Offroad è uno di questi. Attivabile con il selettore posto sulla leva multifunzione sul lato destro della colonna dello sterzo, comporta una commutazione del software che può avvenire sia a veicolo fermo, sia durante la marcia. L’Offroad è concepito per affrontare fondi non compatti o sconnessi, quando è richiesta un’elevata motricità, oppure in presenza di forti pendenze. I cambi marcia avvengono più velocemente e a regimi più elevati. Nei veicoli con ripartitore di coppia, il programma Offroad è dotato di software aggiuntivo Low Range. Selezionando Low Range – sempre dal selettore sulla leva di comando – nel ripartitore viene inserita la marcia fuoristrada attraverso giunti a innesti frontali azionati meccanicamente. Per questa ragione, il Low Range può essere attivato e disattivato solo a veicolo fermo. Per le manovre a bassa velocità sui fondi pianeggianti il conducente ha a disposizione il programma TipMatic Manouvre. Serve per partenze dolci nel caso di avvicinamento alle rampe di carico, a cassoni scarrabili a rullo o a casse mobili, riducendo l’usura della frizione grazie a un’adeguata regolazione della coppia. Oltre a questi programmi, la Casa tedesca propone i software TipMatic Efficiency, orientato al comfort di marcia e all’economia d’esercizio, e Performace. Quest’ultimo prevede una strategia d’innesto dei rapporti agile, focalizzata sulle prestazioni. Ciò consente rapide accelerazioni in uscita dalle curve e una ridotta perdita di velocità in salita. Un’altra funzione molto utile sui fondi a bassa aderenza per la presenza di fango, sabbia o neve è la pendolazione. Permette il disimpegno del camion in fase di partenza, facendolo muovere ‘a pendolo’ in avanti e all’indietro per conferire uno slancio sufficiente a vincere l’impantanamento.

Tanti tipi di trazione, compresa quella ‘on demand’

La gamma TGS propone un ampio ventaglio di modelli e schemi di trazione: trattori stradali o autotelai cabinati 4×2 e 6×2, i tradizionali 6×4, 8×2 e 8×4 per svariati campi d’applicazione, nonché gli specialisti dell’off-road duro con le soluzioni 4×4, 6×6, 8×6 o 8×8. Se la maggior parte delle percorrenze avviene su strade asfaltate ed è richiesta una trazione supplementare solo in casi particolari, è possibile optare per il sistema HydroDrive, disponibile come optional su veicoli a due, tre o quattro assi. Si tratta di una trazione anteriore idrostatica inseribile, adatta a superare tratti su fondi dissestati, superfici a bassa aderenza o percorsi caratterizzati da pendenze accentuate. L’HydroDrive è basato su una pompa idraulica flangiata all’uscita del cambio. Attraverso appositi condotti, il fluido in pressione è trasferito ai motori ai mozzi ruota, all’interno dei quali si genera una coppia motrice massima di 14.500 Nm per asse.

Il dispositivo può essere attivato anche durante la marcia sotto carico. Se la celerità di marcia supera 28 km/h, la trazione anteriore idrostatica si disinnesta automaticamente, mentre se velocità scende al di sotto di 22 km/h l’HydroDrive si riattiva autonomamente. Per i percorsi fuoristrada la Casa tedesca mette anche a disposizione un particolare sistema di antibloccaggio delle ruote in frenata (ABS) – attivabile mediante un pulsante sul cruscotto – studiato per i fondi non consolidati in presenza di sabbia, ghiaia o fango. La logica d’intervento dell’ABS offroad prevede la completa disattivazione della funzione di antibloccaggio fino a 15 km/h, mentre da 15 a 40 km/h il bloccaggio avviene per intervalli di tempo più lunghi rispetto agli utilizzi stradali.

Di tutto per frenare in sicurezza

I MAN da cantiere montano il dispositivo di gestione freni MAN BrakeMatic, che ingloba le funzioni di antibloccaggio delle ruote (ABS) e di controllo elettronico della frenatura (Ebs). Il sistema riconosce anche, attraverso l’intensità e la rapidità di attivazione del pedale del freno, la presenza di un’eventuale situazione emergenza. In questa circostanza mette a disposizione del conducente la massima coppia frenante. Utili nelle applicazioni off-road anche il freno motore a decompressione a controllo elettronico (EVBec) con potenza frenante fino a 325 kW. Ampia l’offerta di rallentatori, che include il retarder idraulico secondario Intarder, integrato al cambio, e il retarder idrodinamico primario PriTarder. Quest’ultimo, collegato all’albero motore all’estremità anteriore del propulsore, produce un effetto frenante che dipende dal regime di rotazione, ma non dalla velocità del veicolo. L’energia generata in frenata, trasformata in calore, affluisce direttamente nel circuito di raffreddamento del motore. Pertanto non è necessario uno scambiatore di calore acqua-olio, come accade per un rallentatore idraulico secondario.

Tre tipologie di cabine

Sulla gamma TGS il line-up delle cabine comprende i modelli TM, stretta (2.240 mm), lunga (2.280 mm) di altezza media (1.930 mm), TN con la stessa larghezza e profondità della TM ma alta 1.650 mm, e NN profonda 1.880 mm della stessa altezza della TN. La TM, che ha due posti letto, è adatta per impieghi specifici nei quali è richiesto un elevato carico utile, mentre la TN, oltre ai trasporti a corto raggio, trova applicazione negli impieghi cantieristici, così come la NN che è ideale anche per i mezzi per compiti municipali.

Sui TGS il tradizionale cluster strumenti è stato sostituito da un display principale di 12,3 pollici che, nella videata standard, presenta il tachimetro (sul lato sinistro), il contagiri (a destra) e un’aerea centrale con le informazioni relative ai sistemi di assistenza alla guida. Non mancano, infine, le icone relative ai bloccaggi dei differenziali e l’indicazione del programma di cambiata inserito fra quelli disponibili. Sul display possono anche essere visualizzati, attraverso i comandi del volante multifunzione, menu a tendina, che forniscono informazioni aggiuntive sui parametri di funzionamento del veicolo, sui settaggi dei dispositivi di bordo, sui tempi di guida e sui chilometri percorsi. Navigazione appositamente concepita per gli autocarri, stazioni radio standard e digitali, funzione video, telefono e molto altro sono le caratteristiche del sistema multimediale dei TGS, attorno al quale ruotano le funzioni di comunicazioni e d’intrattenimento. Il dispositivo è offerto in cinque varianti: dalla Base alla più completa e sofisticata Media System Navigation Professional. Per una visuale ottimale sono disponibili schermi secondari da 7 pollici o da 12,3 pollici, tutti in alta definizione.

Tutto sotto controllo

Anche sui TGS è disponibile il MAN OptiView, l‘innovativo sistema che sostituisce gli specchietti principali e grandangolari con telecamere digitali installate ai lati del tetto.

Le immagini acquisite vengono trasmessa direttamente ai due display di grandi dimensioni vincolati ai montanti anteriori della cabina (A-pillar).

Con l’OptiView gli angoli morti non sono più un problema, poiché le telecamere regolano automaticamente il campo visivo affinché il conducente abbia sempre una panoramica ottimale.

Il sistema OptiView prevede quattro modalità di visualizzazione: Standard, che riproduce la stessa vista degli specchietti convenzionali, Ingrandita, quando la velocità di marcia supera i 60 km/h, Grandangolare, per l’inserimento in curva e le manovre in retromarcia, e Monitoraggio per il controllo dell’area adiacente al veicolo durante le soste.

Nuove novità a catalogo, la gamma Cangini continua ad allargarsi

Aumentano le esigenze del mercato e Cangini si adegua allargando la sua selezione di prodotti attualmente a catalogo, per riuscire a soddisfare richieste sempre più ampie e variegate da parte degli utilizzatori.

Si amplia la gamma delle pinze selezione

La serie di pinze selezione Cangini amplia la sua disponibilità di modelli, ora applicabili su un range di escavatori da 1.2 ton fino a 25 ton. I nuovi modelli entrati a catalogo sono la pinza PF-PG 1000 per escavatori da 14 a 18 ton e la versione PF-PG 1500 per tonnellaggi da 18 a 25 ton. Le loro caratteristiche rimangono invariate, progettate per più usi dalla movimentazione di diversi materiali e anche per piccole demolizioni grazie alla sua struttura robusta.

Anche sui tonnellaggi più grandi, le pinze selezione si presentano in due possibili configurazioni: versione PF caratterizzata da chele asolate e la versione PG con chele “grigliate” e resistenti, adatte a lavori gravosi.

Le pinze selezione sono dotate anche di rotazione idraulica 360° di serie su tutti i modelli conferendo una grande agilità nei movimenti per poter operare anche in zone difficili.

New entry in Cangini: la benna mordente

Alla categoria di attrezzature si aggiunge la benna mordente CH per escavatore che copre tonnellaggi da 1 ton a 12 ton. La benna mordente si qualifica come l’attrezzatura ideale per la movimentazione di materiali sfusi e per il carico di rifiuti. Terra, sabbia, ghiaia e altri materiali inerti non sono un problema, grazie al suo design compatto che garantisce un’elevata capacità di carico e una grande forza di chiusura. La sua resistenza è garantita dai bordi di taglio in materiale HB500.

Scopri la gamma ai prossimi eventi !

La vicinanza all’utilizzatore per Cangini è fondamentale, per questo ogni momento per ritrovarsi insieme è importante. Cangini promuoverà i suoi nuovi prodotti e quelli storici nei prossimi saloni fieristici.

Una grande opportunità per presentare al meglio l’ampia gamma in continua espansione che coinvolge diversi settori, per promuovere l’innovazione e ascoltare le esigenze degli utenti.

Il prossimo evento in programma è il Machine Village a Poggio Marino (Napoli) dal 6 all’8 Maggio 2022 , l’evento è dedicato a tutti gli appassionati ed i professionisti per Macchine Movimento Terra e Macchine Operatrici. Cangini Benne sarà presente con attrezzature statiche e anche in area demo per vederle anche in azione. Per maggiori informazioni e per registrarsi all’evento: https://www.machinevillage.it/registrazione/

Mentre ad ottobre, tutto lo staff vi accoglierà alla fiera internazionale Bauma di Monaco dal 24 al 30 Ottobre.

Il BIM secondo Niederstätter 

Niederstätter ha tenuto, in collaborazione con Fraunhofer Italia un interessante seminario sull’utilizzo e la gestione del BIM in cantiere. Come ha spiegato Ilaria di Blasio di Fraunhofer Italia, il concetto di BIM viene introdotto a livello comunitario dal 2014 e la normativa regolante il BIM, o più correttamente i “metodi e strumenti elettronici specifici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture” è stata introdotta nell’ordinamento italiano con l’art. 23 del D.Lgs. 50 del 2016 (Codice dei Contratti Pubblici) e successivamente dettagliata con il Decreto Ministeriale 560 del 2017.

BIM, parola misteriosa

Ma cosa significa BIM? Si tratta dell’acronimo di Building Information Modeling e indica il sistema informativo digitale della costruzione composto dal modello 3D integrato con i dati fisici, prestazionali e funzionali dell’edificio.

Il BIM è l’evoluzione dei metodi più tradizionali di disegno e calcolo, cioè del CAD e  rappresenta la digitalizzazione del classico disegno a mano, non guardando però solo alla geometria di un elemento (lunghezza, larghezza, profondità…) ma aggiungendo ulteriori dati e informazioni e consentendo così di gestire un’opera edilizia dalla progettazione alla demolizione, gestendone l’intero ciclo di vita. E’ quindi un contenitore di informazioni di varia natura che dal 1° gennaio 2025  diventerà obbligatorio nelle opere pubbliche per interventi oltre il milione di euro e che offre alle imprese parecchi vantaggi garantendo loro competitività sul mercato, maggior produttività e riduzione dei costi globali di gestione.

Lavorare in BIM significa creare, condividere, mantenere e utilizzare informazioni e dati, senza soluzioni di continuità e in modo efficiente da parte di tutti gli attori durante l’intero ciclo di vita di un manufatto architettonico.

L’edilizia di domani in un webinar

Attraverso il BIM tutti gli oggetti (che siano gru o spazi modulari) cessano di essere solo cose ma si trasformano in entità intelligenti, come ha spiegato Anton Gistelinck di Niederstätter nel corso del webinar, promuovendo la pianificazione della gestione delle macchine in cantiere. L’azienda altoatesina, che ha in portafoglio marchi eccellenti come Liebherr, KramerLissmac, Wacker Neuson…da 3 anni utilizza il BIM, un concetto che veicola anche attraverso i propri corsi di formazione e i tre centri Academy a Bolzano, Treviso e Bergamo.

Niederstätter è attenta anche all’uso del BIM nell’ambito delle gru e del loro utilizzo in cantieri impegnativi come quelli ad alta quota. L’azienda è leader nel montaggio delle gru a torre e ne cura ogni passaggio, dal trasporto all’assemblaggio passando per la manutenzione. I materiali necessari vengono trasportati in qualsiasi condizione atmosferica, su camion, elicotteri o funivie. Ma già in anticipo, nella fase di pianificazione dei lavori, si ottimizza la gestione di risorse proprio attraverso l’uso del BIM che garantisce maggiori prestazioni, sicurezza e trasparenza: con l’aiuto di software e oggetti intelligenti, il cantiere viene modellato, combinato e registrato in modo digitale. I futuri lavori in cantiere con una o più gru possono essere visualizzati in anticipo in maniera virtuale.

Al di là degli innegabili vantaggi che il suo utilizzo offre alle imprese, il ruolo del BIM nell’industria delle costruzioni (attraverso i suoi attori, Architetti, Ingegneri, Geometri, Periti, Costruttori, Clienti) è di sostenere la comunicazione, la cooperazione, la simulazione e il miglioramento ottimale di un progetto lungo il ciclo completo di vita dell’opera costruita. Ed è indubbiamente un compito importante alla cui base sta un progetto collaborativo che guida tutti i protagonisti nelle fasi essenziali del progetto.

4 Ragni Palazzani per Mollo Noleggio

Il motivo per cui Mollo Noleggio ha deciso di affidarsi a Palazzani Industrie per la fornitura di 4 ragni, come dichiara il Presidente Mauro Mollo, è perché: Palazzani è un’azienda professionale, seria e affidabile, con una gamma completa di prodotti in grado di soddisfare numerose tipologie di clienti, che vanno dalle aziende, agli enti pubblici, ai privati.”

Il Gruppo Mollo nasce negli anni Settanta come deposito all’ingrosso di materiali e attrezzature edili presso l’odierna sede di Alba, in provincia di Cuneo.
Oggi conta oltre 300 dipendenti operativi presso i 43 centri gestiti direttamente e distribuiti in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana.

Il core business del Gruppo è il noleggio, con un parco mezzi costituito da oltre 8000 unità: piattaforme aeree, mezzi per il sollevamento, gru per edilizia, autocarri, mezzi movimento terra, macchine e attrezzature edili, motogeneratori e torrifaro, monoblocchi e container, bagni mobili.

Si tratta di una delle maggiori flotte disponibili in Italia, estremamente “giovane”, con macchine scelte tra i migliori marchi del settore, tecnologicamente all’avanguardia e di età media di soli 4,2 anni.

Ragni: elogio della versatilità

 La gamma di Piattaforme di Lavoro Aereo Palazzani parte da 17 metri fino ad arrivare ai 52 metri. Grazie alle tecnologie, sempre aggiornate, i Ragni possono operare in moltissimi ambiti, infatti, Mauro Mollo dichiara: “Le piattaforme cingolate ragno Palazzani che abbiamo inserito nella nostra flotta noleggio completano l’offerta di PLE per effettuare lavori specializzati a grandi altezze, quali le manutenzioni alle antenne di telecomunicazione, a grattacieli, torri, campanili e acquedotti, lavori di potatura e manutenzione del verde, interventi forestali.”

Lo scorso mese sono stati consegnati 4 Ragni Palazzani all’azienda piemontese, e prima che lasciassero la casa madre gli operatori Mollo si sono recati presso la sede per eseguire un corso tecnico sulle piattaforme acquistate. “Tra gli ultimi modelli di nuovissima generazione inseriti nel nostro parco nolo, citiamo l’Hybrid TZ330, con alimentazione diesel + batterie litio: ideale per l’utilizzo sia in ambienti esterni che in ambienti interni, dove non è presente l’allaccio alla corrente elettrica e non è permesso l’uso di motori inquinanti, così come in tutti quei cantieri dove sono richieste zero emissioni acustiche. E poi vi sono i modelli XTJ 37, XTJ 43 e XTJ 52, già ampiamente apprezzati dai nostri clienti”, afferma Mauro Mollo.

Da alcuni anni a questa parte, Mollo Noleggio pone grande attenzione e sensibilità all’inserimento all’interno del proprio parco nolo di mezzi “green”, a zero o ridotte emissioni di gas inquinanti, che funzionano con batterie al litio, motori 100% elettrici, motori diesel euro 6, o dotati di motore con tecnologie / sistemi per ridurre le emissioni degli ossidi di azoto dai gas di scarico prodotti.

“I prodotti Palazzani sono di ottima qualità e dalle prestazioni eccellenti, altamente tecnologici ed innovativi, in grado di garantire la massima sicurezza e il massimo risultato in fase di lavoro”, continua il presidente di Mollo Noleggio.

L’obiettivo di Palazzani Industrie è quello di fornire prodotti di alta qualità, costruttiva e tecnologica ma, anche quello di istruire gli operatori nel modo migliore, solo così potranno sfruttare al meglio tutte le prestazioni dei Ragni Palazzani per svolgere lavori eccellenti

“Nell’ottica di fornire ai clienti un servizio completo e sfruttare al meglio il potenziale dei modelli Palazzani, abbiamo scelto di noleggiarli unitamente ad un nostro operatore per la loro conduzione. Si tratta di personale altamente qualificato, con comprovata esperienza sul campo, con una formazione e conoscenza approfondita di questi mezzi, per effettuare le manovre in cantiere nel rispetto di tutte le norme e esigenze.” 

Transpotec Logitec 2022: parlano i costruttori

Motorizzazioni performanti, minori emissioni e bassi consumi di carburante, dotazioni all’avanguardia nella sicurezza, digitalizzazione crescente, più comfort e spazio a bordo frutto dell’attenzione al design e all’ergonomia sono solo alcune delle peculiarità dei nuovi mezzi.

In questo scenario in evoluzione, Transpotec Logitec 2022  (12-15 maggio, fiera di Milano) diventa la prima vera occasione per presentare le novità delle case costruttrici, dopo la parentesi difficile degli ultimi due anni. La manifestazione sarà il momento per mettere sotto i riflettori le anteprime e per dare spazio a veicoli già presentati sul mercato, ma che gli operatori del settore ancora non hanno avuto modo di provare.

Una opportunità unica, dunque, per scoprire cosa davvero il mercato europeo di nuovo ha da offrire – solo sul fronte dei pesanti i brand presenti rappresentano l’80% del mercato e sono pronti a raccontarsi attraverso la loro intera gamma e i modelli di punta – e poter valutare l’acquisto di un mezzo in grado di garantire maggiore efficienza, minore impatto ambientale, ma soprattutto più sicurezza per tutti sulle strade.

Chi ci sarà

Daf Veicoli Industriali, Ford Trucks, IVECO, Mercedes Benz Trucks Italia, Scania e Volvo Trucks per i veicoli industriali e Piaggio e Ford Italia, cui si aggiunge la proposta VLC di Iveco e Mercedes, per quelli commerciali, sono i grandi brand di costruttori che saranno presenti in manifestazione.

Paolo Starace

In fiera oltre ai veicoli New Generation DAF, Truck of the Year 2022, sarà esposto un autotelaio con terzo asse sterzante DAF FAN CF Elettrico” – anticipa Paolo Starace, amministratore delegato di DAF Veicoli Industriali – “che unisce efficienza ed ecosostenibilità, all’insegna della rivoluzione che gradualmente coinvolge i mezzi nuovi, con proposte sempre più orientate ai carburanti e ai motori alternativi, senza dimenticare il risparmio dei consumi, garantito sia dalle nuove versioni di propulsore, sia dalle caratteristiche aerodinamiche dei mezzi”. 

Enrique Enrich

“Efficienza e sostenibilità per Scania non si declinano solamente in soluzioni elettrificate o ibride. Nella nuova gamma di autocarri 13 litri abbiamo riprogettato l’intera catena cinematica e l’architettura modulare del telaio per abbattere ulteriormente i consumi di carburante di almeno l’8%, migliorando uptime, produttività ed esperienza di guida” – dichiara Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania.

Massimiliano Perri

Siamo orgogliosi di rinnovare la nostra partecipazione al Transpotec, che riconosciamo essere una realtà importante e strategica nel nostro settore” ha dichiarato Massimiliano Perri, nuovo Business Director del Mercato Italia di IVECO, che ha aggiunto: “Per l’occasione schiereremo l’intera gamma di prodotto IVECO, l’ultima generazione di leggeri e pesanti, completamente rinnovati e sempre più tecnologici per portare il business del cliente nel futuro. I nostri veicoli sono infatti concepiti per sostenere l’innovazione e la sostenibilità, come dimostrano gli investimenti continui nello sviluppo delle trazioni alternative, l’attenzione sull’efficienza dei consumi e il conseguente continuo impegno ad ottimizzare il costo totale di esercizio”.

Maurizio Pompei

 “Siamo lieti di rinnovare la nostra partecipazione al Transpotec 2022, un evento importante e strategico nel nostro settore. In questa occasione, presenteremo al pubblico ben tre anteprime nazionali, lo stato dell’arte del nostro gruppo, l’evoluzione delle soluzioni di trasporto convenzionali, sempre all’insegna della massima sicurezza e tecnologia, e quelle più innovative e sostenibili, improntate invece sulla mobilità elettrica ad impatto zero.”, ha dichiarato Maurizio Pompei, CEO di Mercedes-Benz Trucks Italia.

I veicoli commerciali a Transpotec

Anche i veicoli commerciali sono impegnati nella corsa verso la sostenibilità e il risparmio di risorse.

“Siamo leader da 7 anni consecutivi nel mercato dei veicoli commerciali in Europa e import leader in Italia, con una famiglia di prodotti diversificata e adatta a ogni esigenza, versioni Mild Hybrid e Plug-In Hybrid.” – dichiara Marco Buraglio, Direttore Divisione Veicoli Commerciali Ford Italia – “Oggi l’offerta si amplia ulteriormente con E-Transit, il furgone All-Electric dell’Ovale Blu, un veicolo concreto, con la giusta autonomia per affrontare il lavoro quotidiano e ricaricarsi di notte, garantendo la massima produttività. E-Transit rappresenta il manifesto di Ford Pro, il nuovo brand globale dell’Ovale Blu dedicato ai veicoli commerciali e alle flotte, con prodotti innovativi e le più avanzate soluzioni di connettività. Il nostro intento è chiaro: entro il 2030 due terzi dei veicoli commerciali che venderemo in Europa saranno Plug-In o All-Electric, con l’obiettivo di raggiungere le zero emissioni ed essere carbon neutral nella produzione, fornitura e logistica entro il 2035. Qui al Transpotec mostriamo ai consumatori la nostra visione della mobilità del futuro dei veicoli commerciali, elettrificata e connessa”

Piaggio a Transpotec Logitec presenterà “Porter NP6, la nuova proposta di Piaggio Commercial per il ‘City Truck’: un veicolo commerciale compatto, performante, solo GREEN. Progettato per eccellere nel trasporto merci a corto raggio garantisce la massima efficienza del lavoro soprattutto nei contesti urbani, sempre più congestionati e regolati da severe restrizioni anti-emissioni, grazie a portata ai vertici della categoria N1, ingombri ridotti, elevata maneggevolezza e motorizzazioni esclusivamente eco-friendly (Benzina+GPL o Benzina+Metano). Sullo stand sarà presente lo chassis e il mezzo in tre allestimenti differenti, per la movimentazione merci a temperatura ambiente e per il trasporto refrigerato”.

Stirnimann e Multitel da 30 anni insieme

Da sx Dominik Borner (Sales manager Stirnimann AG) – Peter Borner (Head of sales Stirnimann AG) – Pascal Mӧckli (CEO Stirnimann AG) – Katharina Lichtner (Owner Stirnimann AG) – Roberto Marangoni (Global marketing and international sales director Multitel Pagliero) – Mirko Rebuzzi (Distribution Manager Multitel Pagliero) – Luca Rubiolo (Service and training manager Multitel Pagliero)

1911 Multitel Pagliero, Italia; 1915 Stirnimann, Svizzera. Praticamente coetanee, sin dalla nascita le due aziende sembravano destinate a incontrarsi per costruire una salda amicizia. Ci è voluto qualche decennio, ma è puntualmente accaduto nei primi anni ’90, grazie al contatto avviato tramite la Teupen di Gronau, allora distributore delle piattaforme autocarrate Multitel Pagliero in Germania.

Il rapporto con Stirnimann è cominciato lentamente, con poche macchine – a volte anche una sola – commercializzate nella Svizzera tedesca, per poi ampliarsi a tutto il mercato elvetico. Negli ultimi 7 anni la collaborazione tra le due aziende ha fatto un salto di qualità, premiato da un 2021 da record per Multitel Pagliero. Sia in generale che in Svizzera.

Nonostante le dimensioni, quello svizzero è un mercato molto vitale e simile a quello tedesco. La richiesta di Stirnimann, che è di circa 40/50 l’anno, si concentra soprattutto su piattaforme patente B con altezze da 25 metri, articolate o con jib, e 27 metri telescopiche.
Si tratta di modelli che vengono acquistati da imprese o noleggiatori.

Una solida partnership

Dopo 30 anni si può parlare di una collaborazione molto solida e proficua, dal punto di vista commerciale, professionale e personale. “Stirnimannsottolinea Renzo Pagliero presidente di Multitel Pagliero – è un’azienda molto seria e le nostre filosofie di lavoro sono in piena sintonia. Anche se in 30 anni alla sua guida si sono succeduti diversi direttori, tra noi c’è sempre stata la medesima unità di vedute e un eccellente rapporto umano”.

“Programmazione, condivisione delle informazioni e sinergia commercialeaggiunge Roberto Marangoni, Global marketing and international sales director – sono alla base del successo delle due aziende nel mercato elvetico. È un tipo di rapporto che declinato con tutti i nostri clienti, rafforza l’identità del brand”. Il management dell’azienda di Olten sarà in visita a Manta i primi giorni di settembre: un’occasione per festeggiare il sodalizio e parlare di futuro. Minimo altri 30 anni.

Nata a Saluzzo (Cuneo) nel 1911 per iniziativa dei fratelli Pagliero, da piccola carrozzeria l’azienda si è trasformata in una delle più importanti aziende internazionali nella produzione di piattaforme aeree autocarrate e cingolate. Pioniera nell’introduzione di importanti soluzione tecnologiche, Multitel Pagliero è costantemente impegnata nel progettare macchine innovative, sicure ed efficienti, per qualsiasi tipo di cliente che deve lavorare in quota.

MB Crusher….nell’isola che c’è

Sicuramente tutti hanno digitato “isola” su un qualsiasi motore di ricerca. Quello che appare è una immagine mozzafiato di un piccolo pezzo di terra circondato da acqua cristallina. Una vera e propria visione che da una parte un po’ fa invidia, dall’altra invece spinge a pensare che forse è tempo di pianificare la prossima vacanza.

D’altro canto la parola “isola” dà anche l’idea di qualcosa di lontano, separato. Isolato, appunto.

Certo, vivere su un’isola è bello, ma per le aziende che si occupano di costruzione e sviluppo delle infrastrutture non sempre le cose sono facili, soprattutto adesso con il problema della carenza e alto costo dei materiali che si sta verificando un po’ ovunque.

Dall’isola più grande del mondo, la Groenlandia, a quella più piccola e abitata situata al largo di Alexandra Bay nello stato di New York – la Just Room Enough Island – pianificare i cantieri può diventare stressante: il trasporto dei materiali dalla terraferma all’isola è costoso e con tempi lunghi, ma spesso anche le viabilità interna dell’isola stessa complica le cose. Le strade possono non esserci e, se ci sono, essere poco agevoli.

Costruire strade diventa quindi fondamentale per far prosperare una zona, in qualsiasi parte del mondo. E per costruirle servono materiali, che al momento sono difficili da recuperare.

E proprio in queste difficili situazioni che le unità MB Crusher possono dare un grande aiuto.

L’escavatore trasformista

Basti pensare che gli escavatori sono le principali macchine utilizzate per costruire strade. Sono gli unici che possono viaggiare anche dove non ci sono strade. Se all’escavatore quindi si installa un’attrezzatura MB Crusher allora è possibile trasformarlo in un vero e proprio frantoio a mascelle mobile.

La benna frantoio MB Crusher infatti riduce di granulometria i materiali scavati o demoliti che possono poi essere riutilizzati come sottofondo per le opere viarie oppure come riempimento. Nuove strade così facilitano i collegamenti tra zone remote e zone abitate e ciò che sembrava un lavoro difficile diventa semplice e non necessita di reperire materiali all’esterno.

L’isola di Meganissi, in Grecia

Se lo costruisci, lui tornerà“: questa citazione dal film “L’uomo dei sogni” è un vero e proprio mantra per le destinazioni turistiche come le isole greche, dove c’è un costante richiesta di case per i turisti. A Meganissi, una piccola isola con una popolazione di circa 1000 persone, per costruire delle ville hanno utilizzato proprio un’unità MB Crusher BF90.3. Montato su un Caterpillar 329E, il frantoio MB Crusher ha frantumato le rocce marine per creare l’aggregato necessario per la costruzione di alloggi. In questo modo non c’è stato bisogno di portare ulteriori macchine o materiali via mare dalla più grande isola di Lefkada. Usare la benna frantoio MB Crusher ha significato essere indipendenti e superare il problema della carenza di materiali trasformando la materia prima locale in un prodotto riutilizzabile.

L’Arcipelago di Stoccolma, in Svezia

Ci sono circa 670.000 isole nel mondo. Alcune appartengono all’Antartide e altre sono territori non reclamati: solo la Svezia ne possiede 221.800. Anche se la maggior parte sono disabitate e difficili da collegare alle terraferma, la capitale Stoccolma è costruita su un arcipelago di ben 14 isole. In una di queste isole, una minipala Case TR340 è diventata un frantoio a mascelle mobile dopo aver installato un benna frantoio MB-L140: il materiale quindi si produce direttamente sul posto, senza tempi morti di attesa o costi elevanti di acquisto.

Caraibi: demolizione a Puerto Rico

La versatilità è un’altra ragione per la quale le unità MB Crusher sono utilizzate in tanti cantiere, perché non solo lavorano materiali naturali, ma anche resti delle demolizioni.

Come a Porto Rico, nei Caraibi, dove il vecchio ospedale Costa Salud Aguada è stato smantellato e il cemento frantumato sarà riutilizzato come fondamenta per il nuovo edificio del Centro di Prevenzione Sanitaria.

Cosa ci insegnano quindi queste storie? Che tutto si può fare e che si può fare in modo più facile.  Lo sviluppo richiede sempre una buona strategia…e un’attrezzatura MB Crusher installata alla macchina operatrice.

Partnership Volvo CE e World RX

Volvo Construction Equipment ha firmato un accordo triennale per diventare fornitore ufficiale del FIA World Rallycross Championship. Il campionato si terrà in luoghi iconici da luglio a fine 2022, espandendosi in altri mercati nelle stagioni successive.

La partnership triennale vedrà Volvo CE mettere al lavoro un mix delle sue macchine  elettriche e delle sue soluzioni più sostenibili e innovative nell’entusiasmante mondo del motorsport mentre il FIA World Rallycross Championship entra ora in un’era  nuova di corse completamente elettriche.

Arne Dirks, Executive Director di World RX, afferma: “Siamo molto orgogliosi di annunciare Volvo CE come nostro fornitore ufficiale di macchine. Sono un grande partner per World RX e si uniscono a noi in un momento fondamentale mentre il Campionato del Mondo si sta “elettrificando”. Non solo condividiamo obiettivi simili per quanto riguarda la sostenibilità, ma Volvo CE lavorerà con noi su alcuni progetti top-secret estremamente entusiasmanti che saremo in grado di confermare a breve e che siamo fiduciosi daranno il via alla nuova era del rallycross “.

Volvo CE intende utilizzare il suo coinvolgimento nel campionato per confermare il suo impegno nel promuovere sostenibilità e sicurezza grazie alla sua provata esperienza nella fornitura di soluzioni off-road ad alte prestazioni.

Bill Law, Head of Brand, Marketing & Communications di Volvo CE, afferma: “Un passaggio globale verso un futuro elettrico è inevitabile e urgente e sappiamo che soluzioni di costruzione più sostenibili sono una parte vitale nel guidare questo cambiamento. Ecco perché siamo entusiasti di collaborare con il FIA World Rallycross Championship, ora completamente elettrico, non solo per dimostrare le potenzialità dell’elettromobilità oggi, ma anche a per lavorare insieme verso un mondo più pulito e sostenibile“.

La stagione inizierà con un “Launch Event” sull’iconico circuito svedese di Höljes, prima di spostarsi al famoso Nürburgring in Germania, Hell in Norvegia, Riga in Lettonia, Montalegre in Portogallo, Spa-Francorchamps in Belgio e un’altra sede ancora da annunciare.

Sostenibile e digitale

Come parte di una roadmap di sostenibilità condivisa, le parti mireranno a limitare le emissioni dei trasporti e della logistica durante le gare, aumentare l’inclusività e ridurre le emissioni legate ai viaggi. Volvo CE coinvolgerà principalmente i clienti locali per partecipare a gare e roadshow, con strumenti digitali tra cui la piattaforma di livestreaming RX+ del campionato che consentirà a un pubblico più ampio di godersi le gare virtualmente.
L’integrazione dell’evento fisico e dell’esperienza digitale farà del World RX un esempio di integrazione nel nuovo approccio di Volvo CE.

Tadano: la prima fuoristrada elettrica al mondo

Tadano Ltd. annuncia il prossimo passo significativo verso gli obiettivi ambientali a lungo termine del Gruppo Tadano, ovvero la messa in commercio della prima gru elettrica fuoristrada del mondo. Questa gru, attualmente in sviluppo, sarà in grado di raggiungere il cantiere di lavoro e di completare tutte le operazioni di sollevamento con zero emissioni, utilizzando alimentazione elettrica o a batteria invece che diesel.

Oltre a rispettare l’ambiente, il motore elettrico di questa gru fuoristrada consente un funzionamento a basso livello di inquinamento acustico. Ne risulterà un vantaggio significativo per i clienti che spesso devono lavorare in aree urbane congestionate rispettando i regolamenti sul rumore, permettendo di portare a termine lavori di sollevamento di notte e in luoghi chiusi. Tadano sta attualmente lavorando con diversi fornitori e partner del settore e punta a portare sul mercato la nuova gru elettrica fuoristrada alla fine del 2023.

 

Parola d’ordine: sostenibilità

Nell’aprile del 2021, il Gruppo Tadano ha annunciato i suoi obiettivi ambientali a lungo termine che comprendono la riduzione del 25% delle emissioni di CO2 nelle attività dell’azienda e del 35% di quelle derivanti dall’uso dei suoi prodotti per il 2030 e, ancora più importante, raggiungere l’obiettivo di zero emissioni di carbonio per il 2050. Puntando a questi obiettivi, l’azienda ha riunito tutte le sue soluzioni sostenibili sotto il nome di Tadano Green Solutions (TGS). Unitamente alle tecnologie di sollevamento, le innovazioni introdotte con le TGS contribuiranno non solo alla sostenibilità ma anche alla sicurezza nel funzionamento, alla qualità e all’efficienza.

La prima gru elettrica fuoristrada del mondo che è stata sviluppata è il prossimo passo verso gli obiettivi ambientali della Società.

La maggior parte delle gru attualmente sul mercato consumano carburante diesel per funzionare. Per molti modelli, il motore e il sistema di trasmissione sono necessari sia per far muovere la gru in cantiere che per azionare il sistema idraulico impiegato per sollevare i carichi. In questo modo quando la gru è in funzione si brucia carburante diesel producendo emissioni di CO2.

Nell’ambito delle TGS, una delle principali iniziative per abbattere le emissioni dovute ai  prodotti Tadano è il passaggio all’alimentazione elettrica per la linea di prodotto gru fuoristrada. Altre iniziative importanti nell’ambito delle TGS sono l’adozione del sistema Tadano E-Pack e la possibilità per la maggior parte delle gru Tadano prodotte in Europa di utilizzare carburanti a emissioni ridotte come l’olio vegetale idrotrattato (HVO) senza necessità di modifiche.

Avvio senza motore

L’innovativa soluzione E-Pack di Tadano, attualmente disponibile in Europa e presto anche in Giappone, consente di utilizzare la gru senza avviare il motore. Questo sistema elettroidraulico si collega rapidamente alla gru e offre il massimo in termini di emissioni zero e di funzionamento silenzioso. L’intelligente sistema di controllo del motore elettrico E-Pack garantisce un utilizzo efficiente dell’energia elettrica a un costo di funzionamento inferiore rispetto a quello delle gru con alimentazione a gasolio.

Toshiaki Ujiie

Nella ricerca di una maggiore armonia, Tadano, sentendosi parte della società che la circonda, dà il suo contributo per migliorare l’ambiente globale. Ci siamo posti obiettivi ambiziosi puntando ad abbassare le emissioni sia a livello operativo che di prodotto e collaboreremo con le aziende leader del settore per raggiungere tali obiettivi“, dichiara Toshiaki Ujiie, President, CEO e Representative Director di Tadano Ltd. “Proseguendo con le innovazioni miranti ad abbassare le emissioni di CO2 dei prodotti precedenti, siamo fieri di presentare la prima gru fuoristrada con alimentazione a batteria/elettrica, che rappresenta un passo fondamentale per arrivare al nostro obiettivo di ridurre del 35% le emissioni di CO2 nei nostri prodotti entro il 2030“.

Red Dot Award al T-WAY, Product Design 2022

L’IVECO T-WAY si è aggiudicato il prestigioso Red Dot Award nella categoria Product Design. Con una storia che risale al 1955, questo riconoscimento è considerato un ambitissimo marchio di qualità per il design a livello internazionale. Dopo aver valutato le proposte di un numero record di aziende e studi di design, sulla base di criteri che includono livello di innovazione, funzionalità e longevità, una giuria internazionale composta da circa 50 esperti provenienti da varie aree di specializzazione ha scelto l’IVECO T-WAY per il suo eccezionale design.

Forza e potenza nel DNA

Il design dell’IVECO T-WAY si basa soprattutto sull’adattamento degli elementi fondamentali che caratterizzano la gamma pesante IVECO WAY alle missioni Off-Road. Infatti, sono stati integrati tutti i dettagli stilistici che richiamano il DNA di IVECO, come il logo, che con fierezza domina la distintiva e dettagliata griglia anteriore, e la caratteristica forma dei fanali anteriori, elementi che si integrano perfettamente all’idea di design sviluppata per comunicare espressamente la sua capacità di affrontare le missioni Off-Road più impegnative. Gli esterni, decisi ma eleganti, esprimono tutta la forza e la potenza del mezzo nelle proporzioni tra la cabina e il telaio, insieme al robusto paraurti in metallo con i fanali integrati protetti da una griglia antiurto. Ciascun dettaglio è stato studiato per garantire la massima funzionalità nelle missioni Off-Road. Stile e funzionalità convergono in caratteristiche come l’angolo metallico del paraurti, che protegge i fanali e può facilmente essere sostituito in caso di danneggiamento.

La robustezza esterna dell’IVECO T-WAY è associata a interni studiati intorno al comfort e alla sicurezza degli autisti, dotati di un’eccellente ergonomia, tecnologie integrate e funzioni di connettività avanzate. La dashboard è progettata per adattarsi alle esigenze degli autisti professionisti, con comandi facilmente raggiungibili e raggruppati in aree funzionali. I materiali utilizzati e le finiture sono ispirati agli standard del settore automotive, ripensati per adattarsi alle missioni Off-Road. Dettagli come le cornici metalliche sul volante e l’area infotainment richiamano lo stile del design esterno, creando un’esperienza IVECO T-WAY a 360°.

Il commento

Marco Armigliato, Head of Industrial Design di Iveco Group, ha dichiarato: “Il fatto che il design dell’IVECO T-WAY abbia ricevuto un riconoscimento tanto prestigioso ci riempie d’orgoglio. La sua ambizione è quella di elevare gli attuali standard di robustezza, affidabilità, efficienza e centralità dell’autista attraverso un’efficace combinazione di funzionalità e stile. Il riconoscimento arriva a breve distanza dall’ambito premio ‘Excellent Product Design’ assegnato dal German Design Council in occasione dei German Design Awards, a ulteriore testimonianza del successo dell’IVECO T-WAY nel trasformare questa sua elevata ambizione in realtà”.