Digitalizzazione

Il BIM secondo Niederstätter 

Niederstätter ha tenuto, in collaborazione con Fraunhofer Italia un interessante seminario sull’utilizzo e la gestione del BIM in cantiere. Come ha spiegato Ilaria di Blasio di Fraunhofer Italia, il concetto di BIM viene introdotto a livello comunitario dal 2014 e la normativa regolante il BIM, o più correttamente i “metodi e strumenti elettronici specifici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture” è stata introdotta nell’ordinamento italiano con l’art. 23 del D.Lgs. 50 del 2016 (Codice dei Contratti Pubblici) e successivamente dettagliata con il Decreto Ministeriale 560 del 2017.

BIM, parola misteriosa

Ma cosa significa BIM? Si tratta dell’acronimo di Building Information Modeling e indica il sistema informativo digitale della costruzione composto dal modello 3D integrato con i dati fisici, prestazionali e funzionali dell’edificio.

Il BIM è l’evoluzione dei metodi più tradizionali di disegno e calcolo, cioè del CAD e  rappresenta la digitalizzazione del classico disegno a mano, non guardando però solo alla geometria di un elemento (lunghezza, larghezza, profondità…) ma aggiungendo ulteriori dati e informazioni e consentendo così di gestire un’opera edilizia dalla progettazione alla demolizione, gestendone l’intero ciclo di vita. E’ quindi un contenitore di informazioni di varia natura che dal 1° gennaio 2025  diventerà obbligatorio nelle opere pubbliche per interventi oltre il milione di euro e che offre alle imprese parecchi vantaggi garantendo loro competitività sul mercato, maggior produttività e riduzione dei costi globali di gestione.

Lavorare in BIM significa creare, condividere, mantenere e utilizzare informazioni e dati, senza soluzioni di continuità e in modo efficiente da parte di tutti gli attori durante l’intero ciclo di vita di un manufatto architettonico.

L’edilizia di domani in un webinar

Attraverso il BIM tutti gli oggetti (che siano gru o spazi modulari) cessano di essere solo cose ma si trasformano in entità intelligenti, come ha spiegato Anton Gistelinck di Niederstätter nel corso del webinar, promuovendo la pianificazione della gestione delle macchine in cantiere. L’azienda altoatesina, che ha in portafoglio marchi eccellenti come Liebherr, KramerLissmac, Wacker Neuson…da 3 anni utilizza il BIM, un concetto che veicola anche attraverso i propri corsi di formazione e i tre centri Academy a Bolzano, Treviso e Bergamo.

Niederstätter è attenta anche all’uso del BIM nell’ambito delle gru e del loro utilizzo in cantieri impegnativi come quelli ad alta quota. L’azienda è leader nel montaggio delle gru a torre e ne cura ogni passaggio, dal trasporto all’assemblaggio passando per la manutenzione. I materiali necessari vengono trasportati in qualsiasi condizione atmosferica, su camion, elicotteri o funivie. Ma già in anticipo, nella fase di pianificazione dei lavori, si ottimizza la gestione di risorse proprio attraverso l’uso del BIM che garantisce maggiori prestazioni, sicurezza e trasparenza: con l’aiuto di software e oggetti intelligenti, il cantiere viene modellato, combinato e registrato in modo digitale. I futuri lavori in cantiere con una o più gru possono essere visualizzati in anticipo in maniera virtuale.

Al di là degli innegabili vantaggi che il suo utilizzo offre alle imprese, il ruolo del BIM nell’industria delle costruzioni (attraverso i suoi attori, Architetti, Ingegneri, Geometri, Periti, Costruttori, Clienti) è di sostenere la comunicazione, la cooperazione, la simulazione e il miglioramento ottimale di un progetto lungo il ciclo completo di vita dell’opera costruita. Ed è indubbiamente un compito importante alla cui base sta un progetto collaborativo che guida tutti i protagonisti nelle fasi essenziali del progetto.