Home Blog Pagina 160

Sempre più camion elettrici da Volvo Trucks

Volvo Trucks continua ad ampliare la propria gamma con il lancio di diversi nuovi camion elettrici, rendendo possibile l’elettrificazione di ancora più percorsi di trasporto in città e sul territorio. Quest’ultima aggiunta di carri* rafforza ulteriormente la posizione di Volvo come leader nel trasporto di camion elettrici.

Già producendo la gamma elettrica più completa nell’industria globale dei camion, Volvo Trucks sta espandendo la sua offerta con l’introduzione di carri elettrici pesanti: Volvo FH, Volvo FM e Volvo FMX. Ciò rende ancora più facile per le aziende di trasporto adottare veicoli elettrici nelle aree urbane e regionali.

Grazie alle molteplici opzioni di batteria, cabina e telaio, i nuovi autocarri pesanti possono essere progettati per trasportare sovrastrutture elettriche per una vasta gamma di incarichi di trasporto specializzati, tra cui la distribuzione delle merci, la raccolta dei rifiuti e lavori di costruzione. La produzione delle nuove varianti inizierà nel primo trimestre del 2023.

Elettromobilità, ma non solo

Con questi nuovi camion elettrici stiamo rendendo ancora più facile per un numero maggiore di clienti passare all’elettromobilità e per le città passare a veicoli a emissioni zero per tutti i flussi di trasporto. I nostri clienti possono realizzare questi autocarri su misura per il loro lavoro specifico, per ridurre le emissioni e ottenere la stessa funzionalità del camion diesel che utilizzano oggi“, spiega Roger Alm, Presidente di Volvo Trucks.

Camion diesel con carichi pesanti sono uno spettacolo comune in molte città. Ora è possibile utilizzare invece camion elettrici per queste operazioni. Oltre a produrre zero emissioni allo scarico, i camion elettrici forniscono un ambiente di lavoro migliore per i conducenti in quanto sono silenziosi – il che contribuisce anche a una città più vivibile per i residenti.

Maggiore flessibilità

I nuovi autocarri hanno una capacità della batteria compresa tra 180-540 kWh. Questo, insieme al numero di batterie applicate a un camion, offre una grande flessibilità e una vasta gamma di operazioni potenziali.

Questi camion possono gestire tutti i tipi di trasporti, dai carichi più leggeri a quelli pesanti. I clienti possono scegliere l’esatta capacità della batteria di cui hanno bisogno per le loro attività, e non avendo a bordo più batterie del necessario, il carico utile può aumentare. In breve, abbiamo la soluzione di trasporto elettrico ottimale e più economica, indipendentemente dal compito“, afferma Roger Alm.

Volvo Trucks è l’unico produttore globale di veicoli industriali con una gamma completa di autocarri elettrici in produzione in serie già oggi. L’obiettivo della società è che la metà delle sue vendite globali di camion saranno elettriche entro il 2030.

*Autocarri con un unico telaio rigido e applicazioni integrate come gru, compattatori di rifiuti e betoniere.

Caterpillar: il nuovo escavatore 340

L’ escavatore idraulico Cat 340 è dotato di un motore più potente, carreggiata più larga e contrappeso da 7,5 tonnellate per aumentare la produttività del 10% rispetto al modello Cat 336 del 2020. La sua maggiore potenza e stabilità, combinate con l’efficienza del sistema elettroidraulico Next Generation, lo rendono la scelta migliore nella classe da 40 tonnellate.

Il modello 340 raggiunge un nuovo livello di prestazioni“, ha dichiarato Brian Abbott, Global Product Manager di Caterpillar per i grandi escavatori idraulici. “Le nostre aggiunte rendono la macchina più produttiva e stabile con strumenti di lavoro di maggior dimensione, offrendo una maggiore flessibilità per venire incontro a una gamma più ampia di applicazioni“.

Potente, robusto, con meno manutenzione

Le strutture rinforzate del nuovo escavatore garantiscono una lunga durata negli scavi difficili, nel carico di camion e nell’utilizzo  con martelli. 14 milioni di ore di servizio raggiunte dal motore Cat C9.3B ne attestano l’affidabilità a lungo termine. Tre modalità del motore abbinano la potenza dell’escavatore alle esigenze del lavoro risparmiando carburante. La modalità Power offre la massima potenza per soddisfare le attività più impegnative; la modalità Smart abbina automaticamente il motore e la potenza idraulica alle condizioni di scavo per ridurre il consumo di carburante. Riducendo il regime del motore a 1500 giri/min costanti, la modalità Eco riduce al minimo il consumo di carburante.

Gli intervalli di manutenzione sincronizzati di 1.000 ore per i filtri dell’olio e del carburante riducono i tempi di fermo. Gli intervalli prolungati eliminano anche il costo della manodopera.

La capacità di temperatura ambiente elevata di 52 ° C (125 ° F), la capacità di avviamento a freddo a -18 ° C (0 ° F) e la capacità di lavorare fino a 4500 m (14.764 piedi) sul livello del mare rendono il 340 adatto praticamente a qualsiasi ambiente. Il riscaldamento idraulico automatico a basse temperature consente alla macchina di lavorare più velocemente e prolunga la durata dei componenti. 

Telematica d’avanguardia

Product Link™ raccoglie i dati automaticamente. Visualizza informazioni come posizione, ore, consumo di carburante, tempi di inattività, avvisi di manutenzione, codici diagnostici e stato della macchina online tramite applicazioni Web e mobili. Massimizzando i tempi di attività della macchina, Remote Troubleshooting e Remote Flash consentono ai rivenditori di connettersi in remoto con la macchina per diagnosticare i codici di guasto e aggiornare il software operativo.

Semplice e confortevole

Da Deluxe a Premium, sono disponibili opzioni di allestimento cabina di nuova generazione. Le cabine Deluxe sono dotate di un sedile riscaldato con sospensioni pneumatiche e le cabine Premium sono dotate di un sedile a sospensione pneumatica riscaldato e ventilato. Entrambi hanno una console inclinabile verso sinistra per un accesso più facile dentro e fuori dalla macchina.

Un monitor touchscreen e una manopola jog offrono una rapida navigazione attraverso i comandi della macchina e forniscono un facile accesso al manuale dell’operatore digitale della macchina. L’avvio a pulsante senza chiave è standard ed è disponibile il telecomando Bluetooth. Un passcode ID operatore consente l’avviamento del motore e l’ID operatore può salvare e ripristinare rapidamente le preferenze relative al pulsante del joystick, alla risposta e al modello per i singoli operatori. 

Il Cat Stick Steer opzionale semplifica notevolmente il viaggio e la svolta. Una serie di tecnologie standard – pesatura Cat Payload a bordo, Grade Assist per il mantenimento del livellamento e 2D Grade con indicazione di profondità e pendenza – elevano l’efficienza dell’operatore e la produttività della macchina. Tutti i sistemi Cat Grade sono compatibili con radio e stazioni base dei principali fornitori di tecnologia di terze parti. Gli operatori possono memorizzare fino a quattro offset di profondità e pendenza per tagliare rapidamente in livellamento senza un correttore di livellamento. Auto Hammer Stop avvisa gli operatori dopo 15 secondi di accensione continua e quindi spegne il martello dopo 30 secondi per evitare l’usura. Auto Dig Boost e Auto Heavy Lift aumentano la penetrazione della benna e la capacità di sollevamento dell’8%, mentre il Lift Assist aiuta gli operatori a evitare il ribaltamento della macchina.

Inaugurata la nuova sede di Diesel Tecnica

Inaugurata a Napoli la nuova sede di Diesel Tecnica: il Team Spolzino si conferma un fornitore d’eccellenza di soluzioni e servizi Scania.

La prima officina della Famiglia Spolzino apre nel 1960. Bisognerà però attendere il 3 gennaio 2000 per la nascita della concessionaria Diesel Tecnica. Dopo 22 anni dalla firma del mandato di concessione per la commercializzazione del marchio Scania, il dealer consolida la sua presenza nel territorio, inaugurando a Napoli una nuova sede che andrà ad incrementare i punti di vendita e assistenza nella Campania, già attivi a Fisciano e Atena Lucana.

Alla cerimonia di apertura, tenutasi il 4 dicembre 2022, hanno partecipato circa 700 persone tra clienti, famiglie, appassionati e ospiti, a dimostrazione della profonda relazione di fiducia e supporto che il Team Spolzino ha saputo instaurare con diverse realtà locali.

Una concessionaria al top

La concessionaria, che conta circa 4000 metri quadri, è composta da ampi uffici pensati per l’accoglienza e la consulenza e da un vasto spazio in cui si articola l’officina, il cuore della struttura. Pensata nel rispetto di determinati standard operativi, tutte le attività vengono realizzate secondo alti livelli di qualità e in modo standardizzato al fine di poter garantire la stessa esperienza, indipendentemente da dove il cliente si interfaccia. Lo Standard Operativo Scania stabilisce, infatti, i criteri su ciò che ci si aspetta dal dealer al momento della fornitura di servizi, ovunque il cliente si trovi. Diesel Tecnica dunque, in virtù di questi principi, è in grado di soddisfare, se non addirittura superare, le aspettative del cliente.
A conferma dell’impegno del Dealer nell’assicurare elevati livelli di eccellenza nella fornitura di servizi e di soluzioni Scania, per il dodicesimo anno consecutivo Scania ha conferito a Diesel Tecnica il premio per il miglior grado di soddisfazione dei clienti. In particolare, nel corso del 2021, 60 tecnici specializzati hanno soddisfatto oltre 9.000 richieste di assistenza a veicoli in officina, garantendo uptime e servizi su misura per ogni cliente.

Di rilievo, la presenza di un rappresentante del top management di Scania Group, Stefano Fedel (Executive Vice President Sales and Marketing), oltre che dell’intero management team di Italscania.

I commenti

Per Scania offrire una soluzione di trasporto significa proporre al cliente un veicolo su misura e un servizio che possa garantirgli nel tempo l’efficienza e l’affidabilità di cui ha bisogno”, ha dichiarato Enrique Enrich, Presidente e Amministratore Delegato di Italscania. “Scania nel corso del 2022 è stata una delle poche Case a destinare componenti che scarseggiavano come, ad esempio, le centraline, alle officine anziché alla produzione. Un’iniziativa che conferma quanto l’azienda privilegi il service”.

Il cliente viene prima di tutto. Per il Team Spolzino questa affermazione non è semplicemente uno slogan ma una promessa. Ciò significa che tutti i nostri collaboratori hanno un forte senso di responsabilità e coraggio per risolvere i problemi e le necessità dei nostri clienti”, ha affermato Michele Spolzino.

La rete di vendita e assistenza Scania è un punto di forza fondamentale per poter assicurare ai nostri clienti un elevato livello di qualità dei servizi offerti”, ha concluso Andrea Carolli, Direttore Rete di Italscania. “Le persone sono parte integrante del nostro successo e fattori come la formazione e le competenze sono per noi imprescindibili”,

eDAILY vince il What Van? “One to Watch”

Il nuovo IVECO eDAILY ha ricevuto il riconoscimento “One to Watch” in occasione dei What Van? Awards 2023, il premio che una giuria di esperti indipendenti di tutto il settore di veicoli commerciali leggeri conferisce annualmente a marchi, aziende e organizzazioni che si sono distinte nella propria categoria. Alla luce dell’utilizzo innovativo di un sistema a batteria modulare, delle impareggiabili capacità di traino e di una ePTO fino a 15 kW, la migliore della categoria, questo riconoscimento sottolinea come il nuovo eDAILY sia pronto ad affrontare qualsiasi missione.

James Dallas, curatore di What Van? ha dichiarato: “L’eDAILY è dotato di pratiche funzionalità, tra cui la possibilità di alimentare allestimenti. Disponibile in versioni da 3,5 a 7,2 tonnellate, l’eDAILY eguaglia le capacità di carico dei corrispettivi ICE e può contare su un massimo di tre batterie, per un’autonomia che arriva fino a 400 km. L’eDAILY, il nuovo veicolo elettrico di IVECO, rappresenta un’evoluzione rispetto alle precedenti incursioni del marchio nel mercato dei veicoli plug-in”.

Progettato per essere il “gemello elettrico” dell’iconico Daily, l’eDAILY copre tutte le applicazioni dei veicoli commerciali leggeri, comprese le missioni e le applicazioni più gravose. L’eDAILY è disponibile nelle varianti furgone, cabinato, doppia cabina, scudato e minibus con MTT fino a 7,2 tonnellate, nelle versioni con ruota singola o ruote gemellate e con un’ampia gamma di scelta per altezza e passo.

Caratteristiche uniche

L’eDAILY è stato pensato per offrire le stesse e numerose qualità che hanno permesso al modello a combustione di affermarsi sul mercato. Si tratta del solo veicolo commerciale leggero elettrico a vantare una capacità di traino pari a 3,5 tonnellate, in virtù del suo robusto telaio derivato da quello dei camion, mentre grazie all’ampia scelta di passi è possibile ottenere fino a 19,6 metri cubi di capacità di carico.

Le varie configurazioni delle batterie consentono agli operatori di adattare l’eDAILY alle singole missioni, bilanciando carico utile e autonomia. Le opzioni di ricarica comprendono la ricarica rapida fino a 80 kW, che aggiunge fino a 100 km di autonomia in appena 30 minuti, migliorando l’autonomia complessiva a pieno carico per superare i 400 km*.

Le batterie sono coperte da una delle garanzie più complete: otto anni e 160.000 km per i veicoli con una batteria o 250.000 km per i veicoli a due o tre batterie. Il raggio di sterzata, leader nella categoria, ne consolida il DNA in termini di agilità, mentre la modalità rigenerativa One Pedal Drive rende più semplice la guida nel traffico urbano, accelerando e rallentando con la sola azione dell’acceleratore.

Vittorio Bussi, Head of LCV Product Management, IVECO Truck Business Unit, ha affermato: “Siamo onorati di aver ottenuto questo prestigioso premio da What Van? Si tratta di un importante riconoscimento delle straordinarie funzionalità dell’eDAILY, che lo rendono un prodotto unico sul mercato”.

IVECO ha già ricevuto i primi ordini per il suo ultimo veicolo elettrico, presentato ufficialmente in occasione dell’IAA 2022 tenutasi a settembre. L’eDAILY è stato scelto da Petit Forestier Group, leader europeo nel settore del noleggio e leasing di veicoli refrigerati, con la firma ad Hannover di un protocollo d’intesa che prevede la fornitura di 2.000 telai di eDAILY, e anche da SV Noleggio, un’azienda italiana con più di 20 anni di esperienza nel noleggio di veicoli refrigerati, che ha annunciato lo scorso novembre la firma di un accordo di fornitura per 200 eDAILY dotati di box frigo.

*L’autonomia indicata è quella di un IVECO Daily modello 42S a tre batterie su ciclo urbano.

Un 2022 positivo per Mammoet Italy

Tempo di bilanci per Mammoet Italy, tutti positivi per l’anno che sta terminando. Il 2022 è stato tutto in crescita per la società, a partire dal personale, che ha visto l’inserimento di quattro nuove unità. Le nuove forze consentiranno all’azienda di affrontare con serenità le sfide a breve termine. Nonostante i ritmi intensi che hanno caratterizzato il 2022, l’attenzione che Mammoet a livello strategico riserva alla preparazione del personale ha consentito anche quest’anno di raggiungere il traguardo degli “incidenti zero”.

Il mercato del trasporto e posizionamento di moduli industriali pesanti è estremamente vivace, anche grazie al boom del mercato dell’LNG. In questo settore Mammoet Italy ha portato a casa la triplicazione della commessa Block e rafforzato la propria attività nel cantiere di Carrara-Avenza con la pesatura di tre moduli da 3000 tonnellate l’uno. La maggior parte delle commesse legate all’LNG si svolgerà comunque nei prossimi anni, garantendo alla società una più semplice pianificazione degli investimenti e dell’allocazione delle risorse.

In crescita il mercato delle grandi riparazioni navali, dove Mammoet Italy ha acquisito una specializzazione nel campo della sostituzione sia in mare che in porto degli organi di propulsione e degli alberi motore. Quest’anno sono già quattro gli interventi di questo tipo eseguiti. In ambito offshore si è invece rinnovata dopo parecchi anni la collaborazione con SAIPEM Offshore, con base nel porto di Arbatax in Sardegna.

Ponti e viadotti in primo piano

Una novità molto interessate è stata il coinvolgimento di Mammoet in alcune commesse su infrastrutture nazionali, soprattutto su ponti e viadotti. “Siamo naturalmente soddisfatti dei contratti ricevuti – commenta Alberto Galbiati, CEO di Mammoet Italy. “Non posso però far a meno di sottolineare che nel nostro Paese l’approccio agli appalti pubblici continua a concentrarsi sull’ottenere il prezzo più basso possibile a livello di singola attività. In questo modo si rinuncia non solo ad utilizzare le tecnologie più innovative, più rapide e meno rischiose, ma paradossalmente non si riesce ad ottenere ugualmente il costo finale più basso a livello di progetto. Le nuove tecnologie, che Mammoet utilizza regolarmente in giro per l’Europa e il Mondo, consentono risparmi di tempo significativi, eliminano i tempi morti e migliorano la sicurezza sul lavoro, per esempio riducendo al minimo le attività in quota. Tutti questi fattori in base alla nostra esperienza permettono di tagliare del 10-20% i costi globali di un progetto”.

Sul fronte dei mezzi tecnici, Mammoet Italy è in prima linea nella transizione energetica. Per fare un solo esempio, tutti i suoi carrelli SPMT, i cavalli da tiro del trasporto pesante multimodale, sono ormai Euro 6, il che rende il parco mezzi Mammoet unico in Italia per riduzione dell’impatto ambientale. In generale l’azienda si sta dotando anche di mezzi elettrici, inizialmente per operare in ambienti chiusi o ad accesso ristretto. Si stanno inoltre sperimentando gru e carrelli ibridi o totalmente elettrici. Lo stesso si può dire per l’adozione delle più avanzate tecnologie digitali. Mammoet ormai è in grado di effettuare rilievi in 3D degli spazi di cantiere per costruire un digital twin dello stesso, su cui svolgere simulazioni dei lavori per scegliere le soluzioni migliori e individuare i possibili punti critici. Mammoet Italy sta svolgendo queste attività per conto di grandi EPC contractors anche fuori dall’Italia, in altri Paesi europei e negli Stati Uniti (le foto di questo post si riferiscono a lavori eseguiti in Spagna – ndr).

Mammoet Italy è a tutti gli effetti una società italiana – osserva Galbiati – e come tale non solo rispetta scrupolosamente le direttive nazionali, per esempio in materia delle recenti sanzioni internazionali, ma partecipa alla vita del settore nazionale in cui opera. Recentemente abbiamo aderito alla Federazione Italiana Trasporti Eccezionali per portare il nostro contributo alla soluzione di una serie di difficoltà strettamente burocratiche che stanno rendendo il lavoro complicato per tutto il settore. Ci sembra però che spesso, come in occasione di recenti e meno recenti calamità a risonanza nazionale e internazionale, la nostra italianità non sia riconosciuta, a volte col sospetto che si tratti di un grossolano pretesto per effettuare vere e proprie scorrettezze non solo nei nostri confronti e dei nostri fornitori locali ma anche delle buone pratiche tecnico-ingegneristiche del settore”.

I nuovi impianti di betonaggio di Liebherr

Le nuove serie di impianti di betonaggio Betomix e Mobilmix di Liebherr sono combinabili in modo flessibile con l’utilizzo di moduli prefabbricati che sostituiscono diverse serie del passato. Tutto ciò per i clienti significa maggiore libertà nella configurazione degli impianti, tempi di consegna più brevi, montaggio più rapido ed elevata disponibilità dei componenti. I miglioramenti apportati agli azionamenti riducono inoltre il consumo elettrico fino al 30% aumentando la precisione di pesatura, in modo da riuscire a risparmiare fino a 7,5 kg di cemento per ogni metro cubo di calcestruzzo.

Più veloci grazie ai moduli

Il nuovo progetto si basa su un’implementazione costante della struttura modulare. I singoli moduli possono essere progettati, fabbricati e combinati con degli altri moduli in maniera indipendente l’uno dall’altro. In sostanza, Liebherr predispone già l’intero cablaggio e montaggio completo. Dopo aver effettuato i controlli necessari, i moduli vengono consegnati al cantiere in unità di trasporto complete. Trasporto più conveniente: le dimensioni dei moduli sono ottimizzate, con una lunghezza massima di tre metri. Questo fa in modo che per la maggior parte delle tipologie di impianto non sia necessario ricorrere all’utilizzo di trasporti speciali. Una volta in cantiere, grazie all’innovativo modello pieghevole nonché ai collegamenti a spina, i moduli possono essere montati e messi in funzione in maniera rapida ed efficiente.

Un unico progetto per molte soluzioni

Tutto su misura: a seconda del tipo di applicazione e delle esigenze del cliente, nello stesso sistema base è possibile installare diversi sistemi di miscelazione. Liebherr utilizza i propri mescolatori anulari o a doppio albero. È possibile ottenere una capacità di produzione dai 100 ai 210 m³ all’ora di calcestruzzo fresco compresso e si possono integrare un elevato numero di accessori senza ricorrere a spese supplementari. Per gli aggregati sono possibili diverse possibilità di stoccaggio, come ad esempio l’utilizzo di un silo verticale. Per tutte le varianti è disponibile persino il rivestimento esterno invernale in versione standard. Tutto è combinabile.

Versione mobile

La versione mobile della nuova generazione di impianti di betonaggio verrà commercializzata con il nome “Mobilmix”. Grazie alla praticità dei moduli, potrà essere trasferita molto rapidamente da un cantiere all’altro. Inoltre i clienti possono scegliere autonomamente in quale misura rendere mobile l’impianto di betonaggio. Per l’impiego mobile sono possibili le seguenti versioni: fondamenta in acciaio, container con sistema tecnico integrato per il cablaggio in fabbrica, un silo in linea mobile su fondamenta in acciaio, incluse pareti della camera ribaltabili e sili mobili per cemento, sempre su fondamenta in acciaio. In alternativa, l’impianto può essere dotato di un rivestimento mobile esterno. Anche la versione mobile sarà disponibile a partire dal 2023.

Nuovo kit Doosan per smaltire e riciclare

Doosan ha lanciato un nuovo kit per le applicazioni di smaltimento e riciclo dei rifiuti per la sua pluripremiata gamma di pale gommate serie DL-7.

Si tratta del primo kit di questo tipo per le pale gommate Doosan ed è stato progettato per aiutare gli operatori a lavorare in sicurezza nelle condizioni pericolose che spesso accompagnano le applicazioni di movimentazione di smaltimento e riciclo dei rifiuti, inclusa la presenza nell’aria di polvere, sporcizia e altri materiali e particolati pericolosi.

Il kit è disponibile per tutti i modelli di pale gommate Doosan dalla DL200-7 alla DL480-7, che è il segmento della gamma Doosan più utilizzato per questo tipo di applicazioni.

Le dotazioni del kit

Le caratteristiche principali del kit rifiuti e riciclo includono:

  • Protezioni per il parabrezza
  • Copri cerchioni
  • Protezioni per le luci stradali (anteriori + posteriori)
  • Copertura per il cilindro del braccio
  • Protezione dell’articolazione
  • Copertura del telaio anteriore
  • Protezione sottoscocca (anteriore + centrale + posteriore)
  • Griglia di protezione sull’ingresso aria
  • Condensatore del climatizzatore con alette più larghe
  • Pneumatici pieni

Il kit include molte nuove caratteristiche di sicurezza, tra cui le coperture di protezione per il parabrezza, per i cerchioni, per le luci stradali e così via, ma anche la griglia a maglia fine per la presa d’aria e gli penumatici pieni. Molte di queste caratteristiche saranno disponibili come opzioni, in modo da consentire ai clienti di personalizzare il kit come meglio preferiscono per adattare le macchine alle loro specifiche esigenze. Doosan sta preparando anche una versione aftermarket del kit per i clienti che decidono di installarlo in un secondo momento.

Più sicuri, più tranquilli

Questo nuovo kit migliorerà la sicurezza e la tranquillità degli operatori al lavoro in questo tipo di cantieri. Doosan fornisce inoltre di serie un radiatore con alette più larghe per facilitare la pulizia e la manutenzione.

Il kit rifiuti e riciclo si abbina perfettamente alle altre caratteristiche della gamma DL-7, come il compressore d’aria, il braccio ad alto sollevamento, l’attacco rapido, la benna trasparente e altro ancora. Per garantire le massime prestazioni e la massima versatilità, la 3ª funzione ausiliaria con portata regolabile con funzione di detent è di serie su tutte le pale della nuova serie DL-7, assicurando portata costante per gli accessori ad azionamento idraulico.

Il nuovo kit ha suscitato grande interesse tra i visitatori dello stand Doosan al Bauma dello scorso ottobre, dove è stato presentato in anteprima, montato ed esposto su una pala gommata DL280-7 di nuova generazione.

La strategia di Manitou per l’idrogeno

Il Gruppo Manitou, riferimento mondiale nei settori della movimentazione, delle piattaforme aeree e del movimento terra, ha presentato la sua roadmap per la ricerca e lo sviluppo di macchine alimentate a idrogeno e il primo prototipo innovativo di sollevatore telescopico funzionante a idrogeno verde.

Con lobiettivo di ridurre le emissioni di gas serra del 34% per ora di utilizzo delle sue macchine nel 2030, il Gruppo Manitou ha intrapreso un percorso ambizioso, in linea con gli impegni di riduzione delle emissioni di carbonio comunicati nel gennaio 2022 e convalidati dalla SBTi a luglio.

A seguito della recente elettrificazione delle sue gamme di piattaforme fuoristrada e sollevatori telescopici, il Gruppo guarda anche allidrogeno come alternativa a medio termine, in modo che le gamme elettriche e a idrogeno si affianchino, a seconda delle applicazioni, con l’obiettivo del 43% di prodotti a basse emissioni commercializzati nel 2030.

Una struttura dedicata

Equipaggiando il suo centro di prova con una stazione di idrogeno verde, il Gruppo ha ora i mezzi per testare il suo nuovissimo prototipo di sollevatore telescopico appena presentato alla stampa. Il primo passo di questo piano prevede la garanzia di autonomia e affidabilità in condizioni reali, testando al contempo la durata dei componenti. Per questo primo prototipo Manitou si è ispirata a un modello esistente della sua gamma, in grado di sollevare carichi fino a 14 m. Questa macchina sarà testata e inviata ai cantieri entro la fine del 2023 al fine di raccogliere preziosi feedback dagli utenti per migliorarla. Due tipi di tecnologia dellidrogeno sono attualmente in fase di valutazione da parte del mercato, vale a dire il motore a combustione e la cella a combustibile. Il primo prototipo di Manitou è costruito attorno a una cella a combustibile, ma il costruttore sceglierà le soluzioni a idrogeno che meglio soddisfano le esigenze dei propri clienti.

Michel Denis, Managing Director del Gruppo, spiega: Stiamo studiando tutte le tecnologie legate allidrogeno in base alle esigenze degli utenti. Questo prototipo è solo il primo passo. Un secondo prototipo di sollevatore telescopico rotativo sarà sviluppato nei prossimi mesi. Ci sono molti vantaggi dellidrogeno verde utilizzando lenergia eolica che non produce emissioni di gas serra. Questo si adatta perfettamente al nostro percorso verso la decarbonizzazione“.

Quasi 50 tra ingegneri e tecnici si dedicano a questo progetto che è stato lanciato nel 2021. Julien Waechter, VP R&D Manitou Group, spiega: Il settore dellidrogeno verde si sta gradualmente affermando con lingresso in questo mercato di numerosi attori. Tutti i meccanismi di aiuto proposti dai diversi governi favoriranno la transizione verso lidrogeno, accelereranno lo sviluppo della rete di distribuzione e, in ultima analisi, la riduzione dei costi di utilizzo delle nostre macchine che impiegano questa energia“. Con la nuova struttura il Gruppo Manitou intende offrire ai propri clienti un sollevatore telescopico alimentato al 100% a idrogeno disponibile sul mercato entro il 2026.

Linnovazione nel DNA

Con oltre 350 ingegneri in organico, Manitou innova costantemente offrendo ai propri utenti soluzioni ad alto valore aggiunto e investendo quasi 60 milioni di euro allanno nei 10 centri di ricerca e sviluppo sparsi in tutto il mondo. Anche lammodernamento delle proprie unità produttive è fondamentale per garantire questa capacità di innovazione. Lo dimostra il recente piano di investimenti da 150 milioni di euro annunciato per i siti produttivi negli Stati Uniti e in Francia. La più recente fabbrica di piattaforme aeree aperta nel 2022 illustra chiaramente questa volontà. Che si tratti della scelta dei componenti, del comfort dellutente o dellaccessorio sulla macchina, linnovazione è ovunque. Un robot autonomo per la preparazione degli ordini, piattaforme fuoristrada elettriche e sollevatori telescopici 100% elettrici sono tutti esempi di innovazione.

Multitel Pagliero illumina l’albero a Roma

Inaugurato l’8 dicembre con l’accensione di 100mila lampadine il tradizionale albero di Natale allestito in Piazza Venezia a Roma. Alto 22 metri, l’abete di Natale è collocato di fronte all’Altare della Patria, in una delle piazze più importanti della “città eterna”, dalla quale si dipartono 5 vie, tra cui via dei Fori Imperiali e via del Corso.

Ad occuparsi dell’allestimento dell’albero di Natale è stata la Titocci srl, azienda capitolina specializzata nel noleggio e vendita di piattaforme aeree e lavori di edilizia.

L’operazione di allestimento dell’albero ha richiesto l’impiego simultaneo di due piattaforme autocarrate telescopiche Multitel Pagliero da 35 e 37,5 metri di altezza di lavoro: un vecchio acquisto, la J335 ALU, e la più recente MJ375.

Allestita quest’ultima su autocarro da 18 tonnellate, ha uno sbraccio orizzontale di 25.80 metri – 22 metri quello della J335 ALU – mentre la rotazione della torretta di 360° continui e il jib sfilabile, hanno permesso agli operatori di posizionarsi con precisione sull’area di lavoro.

Fluidi e veloci i movimenti, dolce il livellamento, grazie a EVE, l’elettronica evoluta Multitel Pagliero, che assicura assenza di strappi, la fuoriuscita degli sfili e il sollevamento del braccio in perfetto equilibrio e correzioni immediate.

Costruite per le grandi altezze, MJ375 e J335 ALU hanno un ingombro che le rende ideali per gli interventi urbani, dove gli spazi e gli accessi sono limitati. 

Di importanza internazionale

Nata a Saluzzo (Cuneo) nel 1911 per iniziativa dei fratelli Pagliero, da piccola carrozzeria l’azienda si è trasformata in una delle più importanti aziende internazionali nella produzione di piattaforme aeree autocarrate e cingolate.

Pioniera nell’introduzione di importanti soluzione tecnologiche, Multitel Pagliero è costantemente impegnata nel progettare macchine innovative, sicure ed efficienti, per qualsiasi tipo di cliente che deve lavorare in quota.

Hi-tech, ricerca, infrastrutture: key words del futuro

E’ arrivato all’92% del totale lo scavo delle gallerie del Terzo Valico, l’alta velocità ferroviaria Genova-Milano. Lo ha confermato l’AD del Gruppo FS Italiane, Luigi Ferraris, in occasione dell’abbattimento del diaframma del binario dispari della galleria di valico tra i cantieri di Polcevera e Cravasco.

Si tratta di un’opera complessa, in pratica il tunnel ferroviario più lungo d’Italia, ben 27 chilometri che collegherà Genova e Milano in meno di un’ora. La conclusione del completamento dello scavo è prevista tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

Il progetto Terzo Valico dei Giovi rappresenta un’opera all’avanguardia anche dal punto di vista della sostenibilità. Su tutto il percorso sono state adottate diverse tecniche di scavo, in considerazione delle differenti caratteristiche dei terreni, secondo stringenti criteri di sostenibilità, secondo un piano di monitoraggio dedicato, dai cantieri integrati con l’ambiente, ai sistemi di riutilizzo dei materiali di scavo, alla salvaguardia delle sorgenti d’acqua, ai sistemi di conferimento dello smarino, che in alcuni cantieri viaggia su nastri trasportatori lunghi anche 2 chilometri riducendo così il trasporto su gomma e le sue emissioni. Una volta in funzione, l’opera permetterà di diminuire del 33% i tempi di percorrenza sulla tratta Genova-Milano e, rispetto al tradizionale trasporto su gomma, si abbatteranno del 29% i consumi energetici e si ridurranno del 55% le emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Un esempio di crescita

Perché ne parliamo? Perché quest’opera integra le tre parole chiave del futuro infrastrutturale (e non solo) italiano, che, partendo dalla Liguria, territorio con strutture viarie ormai obsolete, fatiscenti, pericolanti e pericolose, dovrebbe interessare via via tutto il nostro Paese.

A Genova esiste una consolidata rete di imprese e realtà hi-tech nei settori dell’automazione e della robotica: per esempio l’Istituto Italiano della Tecnologia (Iit), Leonardo, Esaote, ABB, Hitachi Rail….Numerosi anche gli Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Biofisica, tecnologie informatiche, Sistemi intelligenti per l’automazione….). L’Università di Genova rappresenta un importante centro di ricerca interdisciplinare: le statistiche parlano di 100 grandi aziende dell’hi-tech, oltre 15.000 dipendenti e 2650 ricercatori.

L’espansione dell’attività edilizia è continuata, certamente grazie anche agli interventi di ristrutturazione legati alle agevolazioni fiscali, ma non solo. E anche se le prospettive per i prossimi mesi mostrano margini di incertezza legati all’indisponibilità e al rialzo dei prezzi di alcuni fattori produttivi (tra cui quelli energetici), è chiaro che gli investimenti nelle infrastrutture continueranno ad andare avanti sfruttando hi-tech e ricerca come preziosi strumenti di crescita.

Il progetto Cantieri Parlanti

In occasione dell’abbattimento del diaframma è stato anche presentato il nuovo progetto di Cantieri Parlanti che “darà voce” a 30 Opere Strategiche in tutta Italia nella cui realizzazione sono impegnate ogni giorno migliaia di persone. Grazie a questa iniziativa, tutti i cantieri del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, dedicati a opere finanziate con fondi PNRR, “parleranno” un linguaggio semplice, trasparente e immediato, condiviso con i territori, per raccontare la loro storia e la loro mission e per rendere i cittadini e gli stakeholder più consapevoli e aggiornati sull’importanza delle opere in corso. Un’operazione di trasparenza, oltre che di informazione, per illustrare i vantaggi dell’opera e fornire dati aggiornati attraverso pannelli esclusivi collocati all’interno dei cantieri, ma sempre ben visibili alla cittadinanza e a chi transita sulle linee e sulle strade limitrofe ai cantieri. Verranno inoltre organizzate iniziative ad hoc che trasformeranno i cantieri in veri hub di comunicazione, aperti al pubblico esterno (cittadini, associazioni, studenti, ecc) per favorire momenti di confronto sulle trasformazioni che intere aree urbane vivono e vivranno grazie all’opera in corso.

Pietro Salini

Il cantiere del Terzo Valico è a buon punto” – ha spiegato l’AD di Webuild Pietro Salini -. “5000 persone e parecchie macchine di ultima generazione sono al lavoro in questo cantiere, più di 2300 imprese collaborano con noi, il Terzo Valico è il ponte di Messina del Nord Italia perché è un cantiere che unisce, un ponte ideale tra Genova e il resto del mondo“.

Dalla Liguria quindi può arrivare la spinta propulsiva verso un nuovo modello di business in edilizia, che utilizzi tutte le competenze made in Italy nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica per rimettere in sesto un sistema infrastrutturale troppo a lungo abbandonato al degrado.