Grandi opere

Hi-tech, ricerca, infrastrutture: key words del futuro

E’ arrivato all’92% del totale lo scavo delle gallerie del Terzo Valico, l’alta velocità ferroviaria Genova-Milano. Lo ha confermato l’AD del Gruppo FS Italiane, Luigi Ferraris, in occasione dell’abbattimento del diaframma del binario dispari della galleria di valico tra i cantieri di Polcevera e Cravasco.

Si tratta di un’opera complessa, in pratica il tunnel ferroviario più lungo d’Italia, ben 27 chilometri che collegherà Genova e Milano in meno di un’ora. La conclusione del completamento dello scavo è prevista tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

Il progetto Terzo Valico dei Giovi rappresenta un’opera all’avanguardia anche dal punto di vista della sostenibilità. Su tutto il percorso sono state adottate diverse tecniche di scavo, in considerazione delle differenti caratteristiche dei terreni, secondo stringenti criteri di sostenibilità, secondo un piano di monitoraggio dedicato, dai cantieri integrati con l’ambiente, ai sistemi di riutilizzo dei materiali di scavo, alla salvaguardia delle sorgenti d’acqua, ai sistemi di conferimento dello smarino, che in alcuni cantieri viaggia su nastri trasportatori lunghi anche 2 chilometri riducendo così il trasporto su gomma e le sue emissioni. Una volta in funzione, l’opera permetterà di diminuire del 33% i tempi di percorrenza sulla tratta Genova-Milano e, rispetto al tradizionale trasporto su gomma, si abbatteranno del 29% i consumi energetici e si ridurranno del 55% le emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Un esempio di crescita

Perché ne parliamo? Perché quest’opera integra le tre parole chiave del futuro infrastrutturale (e non solo) italiano, che, partendo dalla Liguria, territorio con strutture viarie ormai obsolete, fatiscenti, pericolanti e pericolose, dovrebbe interessare via via tutto il nostro Paese.

A Genova esiste una consolidata rete di imprese e realtà hi-tech nei settori dell’automazione e della robotica: per esempio l’Istituto Italiano della Tecnologia (Iit), Leonardo, Esaote, ABB, Hitachi Rail….Numerosi anche gli Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Biofisica, tecnologie informatiche, Sistemi intelligenti per l’automazione….). L’Università di Genova rappresenta un importante centro di ricerca interdisciplinare: le statistiche parlano di 100 grandi aziende dell’hi-tech, oltre 15.000 dipendenti e 2650 ricercatori.

L’espansione dell’attività edilizia è continuata, certamente grazie anche agli interventi di ristrutturazione legati alle agevolazioni fiscali, ma non solo. E anche se le prospettive per i prossimi mesi mostrano margini di incertezza legati all’indisponibilità e al rialzo dei prezzi di alcuni fattori produttivi (tra cui quelli energetici), è chiaro che gli investimenti nelle infrastrutture continueranno ad andare avanti sfruttando hi-tech e ricerca come preziosi strumenti di crescita.

Il progetto Cantieri Parlanti

In occasione dell’abbattimento del diaframma è stato anche presentato il nuovo progetto di Cantieri Parlanti che “darà voce” a 30 Opere Strategiche in tutta Italia nella cui realizzazione sono impegnate ogni giorno migliaia di persone. Grazie a questa iniziativa, tutti i cantieri del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, dedicati a opere finanziate con fondi PNRR, “parleranno” un linguaggio semplice, trasparente e immediato, condiviso con i territori, per raccontare la loro storia e la loro mission e per rendere i cittadini e gli stakeholder più consapevoli e aggiornati sull’importanza delle opere in corso. Un’operazione di trasparenza, oltre che di informazione, per illustrare i vantaggi dell’opera e fornire dati aggiornati attraverso pannelli esclusivi collocati all’interno dei cantieri, ma sempre ben visibili alla cittadinanza e a chi transita sulle linee e sulle strade limitrofe ai cantieri. Verranno inoltre organizzate iniziative ad hoc che trasformeranno i cantieri in veri hub di comunicazione, aperti al pubblico esterno (cittadini, associazioni, studenti, ecc) per favorire momenti di confronto sulle trasformazioni che intere aree urbane vivono e vivranno grazie all’opera in corso.

Pietro Salini

Il cantiere del Terzo Valico è a buon punto” – ha spiegato l’AD di Webuild Pietro Salini -. “5000 persone e parecchie macchine di ultima generazione sono al lavoro in questo cantiere, più di 2300 imprese collaborano con noi, il Terzo Valico è il ponte di Messina del Nord Italia perché è un cantiere che unisce, un ponte ideale tra Genova e il resto del mondo“.

Dalla Liguria quindi può arrivare la spinta propulsiva verso un nuovo modello di business in edilizia, che utilizzi tutte le competenze made in Italy nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica per rimettere in sesto un sistema infrastrutturale troppo a lungo abbandonato al degrado.