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Trelleborg in Spagna abbraccia il futuro

Trelleborg Wheel Systems ha unito le forze in tutta la Spagna per abbracciare il futuro prendendosi cura delle persone e dell’ambiente per contribuire a una società migliore attraverso diverse iniziative che spaziano dalla conservazione della fauna selvatica, all’inclusione sociale e allo sport.

Condividendo gli stessi valori, Trelleborg Wheel Systems ha collaborato con la Mona Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro che lavora per il benessere e la conservazione dei primati in Spagna. La fondazione ha un centro di salvataggio e riabilitazione vicino a Girona, in Spagna, circondato dalla natura che ospita primati salvati. È anche un luogo per comprendere e rispettare gli animali selvatici attraverso il suo programma di primatologia – ricerca e formazione.

Condividere gli stessi obiettivi

Xavier Benzekri, direttore esecutivo della Mona Foundation, ha dichiarato: “Il grande contributo di Trelleborg Wheel Systems ha supportato i nostri lavoratori con materiali per le attività quotidiane e la donazione di pneumatici ha creato momenti di gioco per questa specie minacciata. Siamo orgogliosi di collaborare con aziende che condividono lo stesso obiettivo per il futuro”.  

Per preservare l’ambiente marino locale e promuovere la costa catalana, Trelleborg Wheel Systems sostiene Anèl·lides, un’organizzazione creata e fondata da donne che si dedicano all’educazione e alla sensibilizzazione dell’ambiente marino. Il loro scopo è quello di sensibilizzare su quanto sia importante rispettare l’ambiente marino in modo che tutte le persone possano goderne.

Per contribuire all’integrazione sociale, Trelleborg Wheel Systems lavora in collaborazione con il rinomato Club Natació Atlètic-Barceloneta (CNAB). Fondato nel 1913, il CNAB è diventato un riferimento statale nello sport con i suoi molteplici titoli nazionali negli ultimi due decenni e la vittoria della Champions League nel 2014. Unendo le forze con questo noto club locale, gli sport di nuoto e pallanuoto – come i più praticati in Spagna – saranno promossi come metodo per iniziative comunitarie e attività ricreative significative per vari gruppi di persone.

Di pari passo con la categoria sportiva, è la collaborazione con La Fageda, un progetto sociale basato sulla propria attività, con la missione di migliorare la qualità della vita e l’integrazione sociale delle persone a rischio attraverso un lavoro reale e dignitoso. Fornendo pneumatici e altre attrezzature, le persone che vivono a La Fageda possono ricreare un vero e proprio modello di vita “società”, dove il lavoro è il mezzo attraverso il quale le persone possono contribuire attivamente all’ambiente in cui operano fornendo prodotti e servizi.

Ramón Martínez, Country Manager Spagna e Portogallo di Trelleborg Wheel Systems ha commentato: “Crediamo fermamente che ognuno di noi possa intraprendere piccole azioni e fare una grande differenza. Restituire alle comunità locali è il nostro impegno per una società migliore e la collaborazione con queste quattro entità rappresenta pienamente la nostra missione”.

Chi è Trelleborg

Trelleborg Wheel Systems è un fornitore globale leader di pneumatici e ruote complete per veicoli fuoristrada come macchine agricole, movimentazione materiali, veicoli per le costruzioni e applicazioni speciali. Offre soluzioni altamente specializzate per creare valore aggiunto per i clienti ed è partner dei principali produttori di apparecchiature originali. I suoi impianti di produzione si trovano in Italia, Lettonia, Brasile, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Cina, Sri Lanka e Stati Uniti.

Trelleborg è leader mondiale nelle soluzioni polimeriche ingegnerizzate che sigillano, umidificano e proteggono le applicazioni critiche in ambienti difficili. Le sue soluzioni innovative accelerano le prestazioni per i clienti in modo sostenibile. Il Gruppo Trelleborg ha un fatturato annuo di circa 34 miliardi di corone svedesi (3,34 miliardi di euro, 3,95 miliardi di dollari) in circa 50 paesi. Il Gruppo comprende tre aree di business: Trelleborg Industrial Solutions, Trelleborg Sealing Solutions e Trelleborg Wheel Systems. Il titolo Trelleborg è quotato in Borsa dal 1964 ed è quotato al Nasdaq Stockholm, Large Cap.   

 

CMC verso l’acquisizione di All Access Equipment

Il Gruppo CMC ha avviato la fase preliminare di un accordo di acquisizione con All Access Equipment (“All Access”), leader statunitense nel settore dei sollevatori aerei.

Nell’ambito dell’impegno di CMC a far progredire le piattaforme per sollevatori aerei in diversi settori e a espandere ulteriormente la posizione dell’azienda nei mercati globali e statunitensi, l’acquisizione rappresenterà un investimento strategico, che combinerà l’attenzione per la ricerca e la produzione con le operazioni di distribuzione già consolidate negli Stati Uniti.
Con sede fuori Boston, Massachusetts, e fondata dalla famiglia Polonski nel 2011, All
Access Equipment è un noto leader nella vendita, distribuzione e servizi per
piattaforme aeree e attrezzature correlate in tutto il Nord America. Presente nel
settore dei sollevatori aerei dal 2003, grazie all’ottima reputazione della famiglia
Polonski e al suo consolidato successo nel settore della cura degli alberi, All Access è
diventato il partner scelto da CMC nel 2011 ed è cresciuto fino a diventare uno dei
principali fornitori di attrezzature CMC per la sua ampia rete di concessionari e clienti.
All Access impiega più di 60 persone nelle sue sedi di Wilmington, Massachusetts, e
Salem, New Hampshire. Con l’acquisizione di All Access, CMC intende presidiare
direttamente il mercato statunitense e rafforzare il proprio processo di
consolidamento.
La famiglia Polonski manterrà la gestione di All Access, garantendo la continuità
aziendale e supportando CMC nel suo percorso di crescita.

I commenti

L’operazione rappresenta un importante passo strategico per il gruppo CMC“, ha
dichiarato Alessandro Mastrogiacomo, CEO del Gruppo CMC. “È anche il punto di
partenza di un ambizioso piano industriale condiviso con il fondo Metrika“.
Siamo incredibilmente orgogliosi ed entusiasti della transazione, che rappresenta il
frutto di una solida e duratura partnership di successo tra All Access e CMC“, ha
dichiarato Ryan Polonski, CEO di All Access Equipment

Scania: prodotto, servizio, formazione

La foto della montagne russe che apre questo post è ovviamente una metafora che, nel corso della conferenza stampa di fine anno, è stata utilizzata da Enrique Enrich, AD di Scania Italia dal settembre del 2020, per rappresentare il mercato del veicolo industriale (ma non solo, per dire il vero) nel 2022. Accompagnata da un’altra immagine, quella del punto interrogativo, a sottolineare  quante siano state le domande che i costruttori si sono posti nell’anno che sta per terminare, colpito dall’inflazione e dai problemi logistici legati alla catena di approvvigionamento dei componenti (che pare comunque siano in fase di risoluzione). E’ stato necessario abituarsi a lavorare (e bene) anche in presenza di momenti difficili, cercando di dare sempre il meglio. Tenendo costantemente presente la qualità dei prodotti, è ovvio, ma privilegiando l’asset portante della strategia di Scania, il servizio. E non dimenticando mai l’importanza degli investimenti in ricerca e sviluppo e di nuove iniziative: per esempio la nuova fabbrica di batterie  in partnership con NorthVolt che sorgerà nel 2023 a Södertälje insieme alla nuova fonderia e una nuova fabbrica in Cina.

Grandi opportunità

Enrique Enrich

Scania individua grandi opportunità per il mercato Italia  nel periodo che va dal 2023 al 2025, alla luce di tre fattori: Pacchetto mobilità Regulation (Eu 2020/1055); Esigenza di ammodernare il parco veicolare; Riduzione dei tempi di consegna dei costruttori. Opportunità che potranno essere colte grazie alla strategia a 360° di Scania che va dall’offerta a lungo raggio, alla partnership con gli allestitori per venire incontro a più ambiti applicativi, ai veicoli per la costruzioni,  a quelli speciali, all’E-Mobility. Il tutto con un  focus su economia operativa e sostenibilità e con la costante di una strategia multitecnologica nei progetti del costruttore svedese.

Certo che, a parte i contributi offerti dal PNRR alla decarbonizzazione, servirebbero scelte politiche più lungimiranti: pur con numeri ancora modesti la mobilità elettrica avanza in tutti i Paesi europei, solo in Italia si fa poco. Infatti il parco circolante veicoli BEV al 30/11/2022 è di soli 23 veicoli e mancano gli incentivi utili a dare un booster al mercato (in Spagna, per esempio, si parla fino a 190.000 euro di incentivi per i costruttori che immatricolano veicoli elettrici). Una sperequazione di questo tipo in Europa non è chiaramente sostenibile.

Nel frattempo bisogna rimboccarsi le maniche, puntare sulla consulenza che è il corollario ideale alla proposta dell’elettrico e che parte dall’analisi della possibilità di elettrificazione della flotta, alle possibili configurazioni, ai flussi e alle fermate, all’analisi del consumo energetico , alla ricarica, ai piani di espansione: lusinghieri risultati  Scania li ha ottenuti con la fornitura a Gruber Logistics di 30 trattori BEV (ma i trattori verranno immatricolati in Germania….) e con un accordo di fornitura  fino a 600 veicoli BEV alla Girteka lituana….

Una rete in crescita

Ma occorre scommettere anche sulla Rete di assistenza. E il 2022 è stato decisamente un anno storico per la sua ulteriore definizione. Scania non punta ad essere il brand più capillare sul territorio ma lavorare con realtà solide con cui crescere in un’ottica multiprodotto e multiservice.

Nel 2022 sono state aperte 5 nuove sedi,   Euromeccanica (NA), Sacar (Roma), PR Motori (Oristano) Toscandia (Olbia), Diesel Tecnica (Caserta). La rete Scania è composta da 16 concessionarie, 111 officine, 750 tecnici per un totale di 2000 persone ed è in grado di fornire soluzioni su misura che vanno dal Pro Care alla Fleet Care a Scania On Site. Quest’ultima comprende  tra l’altro la manutezione al domicilio del cliente,  e un servizio su misura commisurato in base al tipo di cliente e all’applicazione.

Di pari passo son cresciuti i servizi finanziari offerti da Scania Finance Italy che a fine 2022 potrà contare su un portafoglio di 570 milioni di euro e la strategia per il 2023 prevede il consolidamento della penetrazione finanziaria e lo sviluppo della penetrazione assicurativa.

Lo staff di Scania Italia durante la conferenza stampa di fine anno

E siccome non esiste grande azienda  senza investimenti sulle persone, anche in questo settore Scania vuole lasciare il segno. Come ha spiegato Marta Mottana direttrice People & Culture l’azienda sta lavorando a un’officina Scania di tecnici del futuro dopo aver preso atto della carenza di risorse qualificate (in Italia si diplomano negli ITS solo 8-10.000 ragazzi  contro gli 800.000 della Germania) e  della forte competizione tra aziende e officine che innesca una vera e propria guerra dei talenti.

Se l’offerta non basta, occorre quindi crearla, supportando le scuole con chi è forte sul reclutamento attivo (agenzie per il lavoro) e preparando e assumendo “in casa”  una classe di ragazzi appassionati di meccanica.  La neonata Officina Scania dei Tecnici del Futuro   arruolerà  classi di studenti lavoratori  selezionati solo per le Officine Scania (IFTS) grazie anche a un sistema articolato di partnership (Salesiani don Bosco, GI Grup, I.T.S Lombardia Meccatronica….che garantisce l’inserimento immediato nel mondo del lavoro. Su sito si possono vedere quali siano i requisiti per accedere a questa interessante opportunità che mira anche a far evolvere l’immagine del meccanico  che oggi è un tecnico altamente specializzato che lavora in un ambiente digitalizzato, esperto di diagnosi e con competenze di meccatronica.  Il 21 novembre 2022 si è tenuto ad Arese (Mi) un D Day  sul modello del Campus americano, per battere il calcio di inizio di questo nuovo percorso che è una reale opportunità di inserimento nel mondo del lavoro per parecchi giovani.

E anche qui, in perfetto stile Scania, si insegnerà che, per assicurarsi il successo, di una squadra, prima di essere giocatori, occorre essere tifosi.

La campana Monica è tornata a casa

Otto anni fa, Monica, una delle due campane originali del 15 ° secolo nella cattedrale di La Seu Vella a Lérida (Catalogna), è stata smantellata per il restauro presso l’officina specializzata di Grassmayr a Innsbruck (Austria). Una gru compatta Liebherr LTC 1050-3.1 di proprietà della società spagnola di gru Grúas Minguella l’ha riportata nella sua posizione precedente.

L’autogru LTC 1050-3.1 di Liebherr ha assunto questo difficile compito e ha sollevato la campana Monica da 1,5 tonnellate, che è una parte essenziale del campanile della cattedrale di Lérida e anche parte del patrimonio storico di “La Seu Vella”, a un’altezza di 40 metri con un raggio di 15 metri.

Una vera e propria sfida

Una delle sfide principali per questa impresa è stata fornire l’accesso della gru al sito di lavoro. Per raggiungere il cantiere, l’LTC 1050-3.1 ha dovuto passare attraverso due archi in pietra alti solo tre metri e che offrono pochissimo spazio“, afferma Tomás Minguella, amministratore delegato di Grúas Minguella. La gru compatta Liebherr LTC 1050-3.1 è stata ideale per questo lavoro grazie alle sue dimensioni compatte, soprattutto in termini di altezza e manovrabilità. “Per garantire il massimo livello di sicurezza grazie al valore storico della campana Monica, abbiamo effettuato in anticipo una simulazione e elaborato uno speciale piano di sollevamento“, continua Minguella.

Monica torna dopo 8 anni

Il 7 maggio 2014, Monica ha lasciato la sua sede per la prima volta dalla sua installazione nel 1486. A causa di una crepa che avrebbe potuto causarne la rottura, la campana è stata trasportata all’officina Grassmayr di Innsbruck (Austria) per la riparazione. “Per Grúas Minguella, è stato un grande onore poter sostenere questo progetto, perché ci ha permesso di contribuire alla storia e allo sviluppo della nostra regione“, afferma Tomás Minguella.

Sollevare la campana non è stato il primo incarico di Grúas Minguella nella cattedrale di La Seu Vella. Venticinque anni fa, l’azienda aveva già utilizzato una gru mobile Liebherr LTM 1030 per eseguire lavori di manutenzione su Monica.
Grúas Minguella si affida da sempre alle macchine Liebherr grazie ai prodotti di alta qualità e all’eccellente servizio clienti. L’azienda dispone di una flotta di 13 gru, tutte costruite da Liebherr. Grúas Minguella è stata anche una delle prime aziende in Spagna ad acquistare la gru mobile Liebherr LTM 1450-8.1. La macchina da 450 tonnellate è attualmente la gru più grande della sua flotta.

Grúas Minguella è stata fondata nel 1948 e inizialmente si occupava principalmente della riparazione di macchinari pesanti. Nel 1975, l’azienda si trasferì a Lérida e fu il primo operatore di gru in Catalogna, Aragona e Valencia a disporre di autogru con una capacità di sollevamento fino a 100 tonnellate. Attualmente, le attività commerciali dell’azienda sono focalizzate nei settori industriale, energetico, idraulico e dei lavori pubblici. Grúas Minguella ha celebrato il suo 50 ° anniversario nel 1998.

IMER: novità nella Divisione Access

Matteo Iori

Nuovo assetto organizzativo nella Divisione Access di IMER. A fine anno 2022 Paolo Pianigiani, Direttore Commerciale della Divisione, si congederà dall’azienda per pensionamento.

Paolo Pianigiani

In IMER dal 1981, Pianigiani ha svolto con professionalità importanti funzioni, divenendo nel tempo un punto di riferimento per tutto il nostro Gruppo.
A lui vanno i ringraziamenti per il grande valore del suo operato e i migliori auguri per il futuro.

A partire dal 1 gennaio 2023 il suo ruolo sarà ricoperto da Matteo Iori, attuale responsabile dell’area Customer Care, da anni figura di spicco della Divisione Access nella quale ha sviluppato rilevanti competenze sia nella vendita che nel post-vendita e maturato un’ampia esperienza sia a livello nazionale che internazionale.

Con l’occasione IMER procederà ad un opportuno e sinergico accorpamento di funzioni su cui sta lavorando da tempo, in modo da rendere ancora  più customer oriented il modello organizzativo.
La Direzione Commerciale incorporerà anche l’area Customer Care, con un conseguente importante potenziamento della struttura operativa della Divisione.

Chi è IMER Access

IMER Access è la Divisione di IMER Group che si occupa della produzione delle linee Piattaforme aeree semoventi a pantografo e Piattaforme cingolate. La sede produttiva si trova a Pegognaga (Mantova) – 15.000 mq di superficie, di cui 4.700 coperti. IMER Access è anche centro di formazione IPAF (International Powered Access Federation) e svolge corsi destinati agli addetti del settore perché siano formati secondo gli standard di sicurezza correnti.

IMER Group è un’azienda italiana fondata nel 1962, leader europeo nella produzione di macchine e attrezzature per l’edilizia. La missione del Gruppo è progettare macchine ed attrezzature destinate al settore edilizio con l’obiettivo di far lavorare i professionisti del cantiere con prodotti di altissima qualità, riducendo lo sforzo fisico dell’operatore e ottenendo prestazioni più elevate.

Con oltre 700 dipendenti, il Gruppo conta oggi 5 stabilimenti produttivi (di cui quattro in Italia e uno in Turchia), 5 filiali commerciali estere e una rete di distributori che copre tutti i continenti. La produzione è articolata in 4 Divisioni: IMER EQUIPMENT (macchine e attrezzature per il cantiere), IMER ACCESS (piattaforme aeree), IMER CONCRETE (impianti di betonaggio e macchine per il trasporto e la posa del calcestruzzo), KATO IMER (macchine movimento terra).

Grande traguardo per il 19C-1E di JCB

Il mini escavatore elettrico JCB segna oggi un’altra pietra miliare nella sua breve ma già significativa storia: la produzione del millesimo esemplare di 19C-1E.

JCB ha fatto il suo esordio nel 2019 con il primo mini escavatore completamente elettrico prodotto in serie al mondo. Oggi i dipendenti dello stabilimento JCB Compact Products di Cheadle, Staffordshire (Regno Unito), si sono riuniti per festeggiare il millesimo esemplare di miniescavatore 19C-1E uscito dalla linea di produzione.

Il Presidente di JCB, Lord Bamford, ha dichiarato: “Siamo lieti del successo del mini escavatore elettrico di JCB, che si sta rivelando molto popolare in tutto il mondo, in particolare in Nord America, Francia e Regno Unito, dove vi è una crescente domanda di macchine a zero emission in grado di operano in aree urbane e ambienti protetti”.

JCB è stata all’avanguardia nello sviluppo della tecnologia elettrica per soddisfare le richieste dei clienti di prodotti a emissioni zero; l’azienda ha aperto la strada con l’introduzione di una soluzione elettrica a batteria per le macchine più piccole.

19C-1E: un mini di successo

Il 19C-1E è cinque volte più silenzioso del suo analogo modello diesel, può essere ricaricato completamente in meno di due ore e può completare con una singola carica un tipico turno complete di lavoro. Il modello ha riscosso un grande successo tra le aziende che lavorano all’interno di edifici e in aree urbane sensibili alle emissioni e al rumore. È perfetto per lavorare all’interno o all’esterno, in fabbriche, tunnel o scantinati, per scavare fondazioni o per progetti di utilità pubblica.

Nel 2019, il 19C-1E ha ottenuto uno dei riconoscimenti più prestigiosi dell’industria ingegneristica quando il Royal Automobile Club ha conferito a JCB il Dewar Trophy con la motivazione “Outstanding Technical Achievement in the British Automotive Industry” per lo sviluppo della macchina. L’anno successivo, la Royal Academy of Engineering nel Regno Unito ha assegnato al 19C-1E il MacRobert Award, un premio per l’innovazione assegnato fin dal 1969 per onorare un’ampia varietà di imprese ingegneristiche, tra cui lo scanner CT e Il motore Rolls-Royce Pegasus.

JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel Regno Unito, gli altri in India, StatiUniti, Brasile e Cina. JCB, chenel 2020 ha festeggiato il suo 75° anniversario, è di proprietà della famiglia Bamford. Il Presidente Lord Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre 300 diverse modelli tra cui terne, movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatoriTeletruk.

A Samoter va in scena il cantiere digitale

Al Samoter 2023 vedremo all’opera macchine 4.0 e tecnologie di digital control. Tra i protagonisti CGT spa, storico dealer Caterpillar e fornitore di soluzioni all’avanguardia per rendere i cantieri più efficienti e sostenibili.

A poco meno di cinque mesi dal via, la 31ª edizione di Samoter (Verona, 3-7 maggio 2023) si preannuncia all’insegna dell’innovazione.

Tra le numerose partecipazioni, spicca il ritorno all’evento di CGT, distributore esclusivo delle linee di prodotto Caterpillar e parte del Gruppo internazionale TESYA.

Hanno inoltre confermato la loro presenza a Samoter, e al salone Asphaltica che si tiene in contemporanea, anche: Ammann, Bobcat, Bomag, Cifa, Dieci, Doosan, Hidromek, Kato Imer, Kobelco, Komatsu, Magni, Marini, Merlo, Sany, Sermac, Sunward, Takeuchi, Venieri, Wacker Neuson, Wirtgen, Yanmar, Zoomlion.

Il Samoter Lab

Riflettori accesi sull’area demo di Samoter Lab, il cuore pulsante del salone ad alto tasso tecnologico, dove prenderà vita il Cantiere Digitale. Non un esercizio di stile, ma un vero e proprio cantiere automatizzato e integrato che vedrà all’opera macchine 4.0 e tecnologie di digital control, uno spettacolo ad alto tasso di innovazione tecnologica che andrà in scena più volte al giorno per tutta la durata dell’evento fieristico e che sarà proiettato in diretta sugli schermi presenti all’interno di Samoter Lab nel padiglione 12 e all’ingresso della fiera.

Il Cantiere Digitale nasce dalla volontà di mostrare in concreto la filosofia sottesa a Samoter Lab: l’adozione delle nuove tecnologie rende le imprese del settore construction più innovative, maggiormente competitive e più sostenibili.

Nel Cantiere Digitale verranno dunque evidenziati i vantaggi dell’innovazione tecnologica legata alla connettività e all’utilizzo dei dati in termini di efficienza, grazie all’ottimizzazione dei cicli di lavoro e alla riduzione dei consumi, di produttività, attraverso i sistemi di monitoraggio in tempo reale, e di sicurezza, con il controllo da remoto per interventi in ambienti pericolosi e il rilevamento predittivo dei guasti. Il progetto è realizzato in collaborazione con “Quelli del movimento terra”.

“Creiamo valore insieme”: i risultati di Cangini Benne nel 2022

Davide Cangini

Si sta ormai per concludere un anno segnato da un contesto macroeconomico non facile.
Nonostante le incertezze del mercato Cangini Benne ha dimostrato una grande flessibilità ad adattarsi ai cambiamenti dello stesso per assicurare una continuità dei suoi prodotti e per soddisfare i consumatori.
Davide Cangini (amministratore delegato di Cangini Benne) racchiude in questa intervista così alcune riflessioni su quest’anno ormai alle porte.

Bilanci & Previsioni

Che bilancio si sente di tracciare arrivato a questo punto dell’anno?
Nonostante il quadro macroeconomico del 2022, segnato da una forte inflazione e da una contrattura sui diversi mercati europei, possiamo ancora confermare l’elevato interesse verso la gamma. Per quanto riguarda la domanda pur avendo subito degli scostamenti si chiude con un bilancio positivo. Stimiamo di chiudere l’anno con circa un +23% rispetto al 2021”.
A cosa deve il successo dell’azienda ad oggi?
Sicuramente i risultati raggiunti non sono stati conseguiti con lo sforzo di uno solo ma grazie alle idee e alle competenze di una grande squadra, è così che riusciamo a creare valore per l’impresa.
Il mio obiettivo è quello di una crescita sostenibile alla base della quale stanno l’innovazione produttiva e l’ottimizzazione delle risorse con il fine di garantire elevati standard di qualità e affidabilità di prodotto.
Il progresso parte dalle idee che vengono poi realmente concretizzate, mi piace pensare che il valore di un’idea stia nel saperla mettere in pratica e noi ne siamo in grado“.

Quali sono le previsioni per il nuovo anno?
Per questo 2023 mi aspetto una flessione di mercato che spingerà le aziende ad ottimizzare ulteriormente le proprie risorse, segmento sul quale stiamo già lavorando da qualche tempo, al fine di mantenere elevato il livello di competitività. Per quanto riguarda Cangini continueremo ad investire nella ricerca e sviluppo per migliorare le prestazioni del prodotto e assicurare al cliente una elevata sicurezza.”

Cangini Benne, una realtà a livello globale che anche quest’anno vede dei dati in crescita per quanto riguarda le vendite di attrezzature che si attestano su un +31% e un aumento del +27% sugli attacchi rapidi e un +24% sulle benne.

IVECO scalda i muscoli per la Dakar

IVECO parteciperà ancora una volta allo storico Rally Dakar con due nuovi team: Boss Machinery Team de Rooy IVECO ed Eurol Team de Rooy IVECO stanno scaldando i motori in vista della Dakar, il rally più estremo del mondo, che si svolgerà per la quarta volta in Arabia Saudita dal 31 dicembre 2022 al 15 gennaio 2023.

IVECO sarà fornitore ufficiale dei due team e metterà a loro disposizione veicoli, motori e ricambi. Tutti i veicoli IVECO Powerstar dispongono di motori IVECO Cursor 13 in grado di erogare fino a 1.000 cv, appositamente progettati da FPT Industrial, il brand di Iveco Group dedicato ai sistemi di propulsione, con i recentissimi aggiornamenti all’assetto delle sospensioni e ai sistemi di gonfiaggio degli pneumatici. La nuova edizione del rally Dakar, che vedrà gareggiare 365 veicoli, torna in Arabia Saudita con un nuovo percorso che rappresenterà una vera e propria prova di resistenza in condizioni estreme. I partecipanti copriranno una distanza totale di oltre 8.500 km su terreni pericolosi, partendo dalle coste del Mar Rosso per tagliare il traguardo a Damman, dalla parte opposta della Penisola Arabica. Per questa nuova edizione, il livello di difficoltà è stato ulteriormente innalzato: i piloti dovranno cimentarsi in quasi 5.000 km di prove speciali già nel prologo della competizione, oltre a 14 tappe, inclusa una corsa di quattro giorni nell’oceano di dune dell’Empty Quarter e una tappa “maratona” in cui gli equipaggi e i mezzi gareggeranno senza assistenza.

Fabio Santiago, Head of Marketing and Product Management IVECO Truck Business Unit, ha affermato: “Siamo impazienti di vedere i nostri IVECO Powerstar mostrare ciò di cui sono capaci in quello che sarà a tutti gli effetti il più difficile rally Dakar in Arabia Saudita. I nostri team spiccano per la geniale commistione di piloti esperti e giovani talenti che condividono la fame di vittoria e la determinazione nello spingere se stessi e i loro veicoli oltreil limite. Insieme ai nostri efficienti IVECO Powerstar ad alte prestazioni, i nostri piloti sono una combinazione vincente e non vedono l’ora di intraprendere la sfida!” 

Eurol Team de Rooy IVECO

Mitchel van den Brink ha fatto il suo debutto nel mondo delle corse alla tenera età di 16 anni, quando ha raggiunto il padre Martin in qualità di meccanico/copilota nella Dakar 2019, dove ha stabilito un record come partecipante più giovane nella storia del rally. Gareggerà a bordo di un IVECO Powerstar (veicolo #511) con Moises Torrallardona come copilota e Jarno Van De Pol come meccanico.

Martin van den Brink, una leggenda della Dakar dal 2009, parteciperà con Rijk Mouw come copilota ed Erik Kofman come meccanico. Avendo terminato l’edizione 2021 in 8a posizione, gareggerà a bordo di un IVECO Powerstar (veicolo #506) per puntare a un migliore piazzamento.

Boss Machinery Team de Rooy IVECO

Janus van Kasteren jr è un pilota rally e parteciperà alla Dakar per la quarta volta al volante di un IVECO Powerstar (veicolo #502) con Marcel Snijders come copilota e Darek Rodewald come meccanico. Cercherà di mettere a frutto l’esperienza acquisita nelle precedenti edizioni per migliorare il 5o posto conquistato nel 2022.

Vick Versteijnen, dei Paesi Bassi, ha debuttato nel rally Dakar nel 2015 e correrà a bordo di un IVECO Powerstar (veicolo #504) con Teun Van Dal come copilota e Andreas Van Der Sande come meccanico.

10 escavatori Liebherr a Leonhard Weiss

Leonhard Weiss GmbH & Co KG, una delle imprese di costruzione leader in Europa, amplia il proprio portafoglio macchine e si affida ancora una volta a Liebherr. L’ordine per dieci nuovi A 922 Rail Litronic è stato concluso al Bauma 2022. Le macchine devono essere utilizzate principalmente nei settori della conversione di binari e scambi, della costruzione di piattaforme e del montaggio di passaggi a livello, barriere antirumore e linee aeree.

I progetti infrastrutturali, in particolare nel settore ferroviario, svolgono un ruolo importante nel plasmare il futuro. Sia la nuova costruzione che l’ampliamento, nonché la manutenzione delle infrastrutture ferroviarie sono la base di questo importante business.

Liebherr e  Leonhard Weiss  hanno un rapporto di fiducia di lunga data. Negli ultimi otto anni, l’impresa di costruzioni con le sue due sedi principali a Göppingen e Satteldorf ha preso in consegna circa 65 macchine Liebherr A 922 Rail, che sono ora utilizzate in tutta la Germania per una vasta gamma di progetti.

Ora il portafoglio di macchine viene integrato da altri dieci escavatori ferroviari. “Siamo lieti di aggiungere altri escavatori Liebherr potenti e versatili al nostro parco macchine esistente. Abbiamo potuto approfittare di Bauma per concludere il contratto direttamente con Liebherr e il partner di vendita e assistenza Liebherr Nagel Baumaschinen a Ulm”, ha affermato Ralf Schmidt, azionista e amministratore delegato del dipartimento tecnologia di Leonhard Weiss.

I vantaggi

Le macchine Liebherr presentano numerosi vantaggi che hanno avuto un’influenza decisiva sulla nostra decisione di acquisto. Questi includono, tra le altre cose, la straordinaria stabilità quando si lavora con carichi utili elevati o le enormi prestazioni delle macchine in funzione con attrezzature idrauliche“, sottolinea Ralf Schmidt.

L’impresa Leonhard Weiss è anche entusiasta della doppia cabina generosamente progettata che non solo offre un elevato livello di facilità d’uso e comfort per gli operatori ma che, grazie all’ampia vetratura in combinazione con la telecamera posteriore e laterale di serie, garantisce una visibilità ottimale e quindi migliori condizioni di sicurezza nell’area di lavoro e di rotazione.

Un altro criterio decisivo per l’acquisto è stata l’elevata disponibilità delle macchine e l’eccellente rete di assistenza Liebherr, in particolare per quanto riguarda il nuovo regolamento UE ECM (Entity in Charge of Maintenance). Si tratta di un sistema di certificazione obbligatorio per le istituzioni e gli enti coinvolti nella manutenzione dei veicoli ferroviari. Ralf Schmidt osserva: “Come Leonhard Weiss, Liebherr-Hydraulikbagger GmbH e Nagel Baumaschinen Ulm GmbH sono ufficialmente certificate secondo ECM e continueranno quindi a essere a nostra disposizione in futuro per una consulenza competente grazie a processi olistici conformi alla ECM.”

L’escavatore ferroviario Liebherr

Dal 1967 Liebherr sviluppa e produce escavatori ferroviari con elevati standard qualitativi, utilizzabili sia per applicazioni stradali che ferroviarie. Con un peso operativo compreso tra 20.400 e 23.400 kg, l’A 922 Rail Litronic è il rappresentante più piccolo della gamma di escavatori ferroviari Liebherr. Un carrello ferroviario è montato su entrambi i lati del sottocarro. Ciò porta gli pneumatici al livello della rotaia durante il rerailing, con le ruote interne dei pneumatici gemelli che prendono il sopravvento sulla guida di viaggio sulla rotaia.

Equipaggiato con il sistema di innesto rapido completamente idraulico LIKUFIX® di Liebherr, utilizzato da molti anni anche da Leonhard Weiss, l’escavatore può lavorare con un’ampia varietà di accessori meccanici e idraulici, che possono essere sostituiti in modo sicuro e comodo direttamente dalla cabina di guida. Le macchine sono quindi molto adattabili al rispettivo ambiente di lavoro e a un’ampia varietà di applicazioni.