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Parterre internazionale per Condor

per webCondor, industria specializzata in sistemi innovativi per edilizia ed infrastrutture – rilancia il piano strategico di internazionalizzazione e conferma le proprie ambizioni esplorando nuovi mercati.

La multinazionale italiana, dopo aver registrato nell’ultimo anno un aumento del 50% sul fatturato per le quote export, sarà protagonista nei più autorevoli saloni internazionali dedicati al settore building & construction, in programma nei mesi di novembre e dicembre.

Si conclude infatti oggi la sua partecipazione  alla XXXV edizione del “The Big 5 – International Building & Construction Show” di Dubai (Emirati Arabi Uniti). All’’edizione 2013 hanno partecipato 2.747 espositori provenienti da 57 Paesi e 74.854 visitatori arrivati da 124 nazioni, che hanno assistito a 148 eventi di formazione.

Dal 19 al 23 novembre all’Exhibition Palace “Pins Maritimes”, Condor è presente  alla XII edizione del “Sitp – Salon International des Travaux Publics” di Algeri (Algeria), la fiera di riferimento per il settore dei lavori pubblici che attrae ogni anno un numero crescente di visitatori specializzati. In particolare, l’azienda presenterà prodotti, soluzioni e tecnologie innovative per costruire in sicurezza.

Dal 26 al 30 novembre nel centro International Fair of Casablanca, Condor interverrà alla XV edizione del “Sib – Salon International du Bâtiment” di Casablanca (Marocco), la fiera biennale dedicata agli imprenditori e produttori del settore dell’edilizia del Mediterraneo.

Infine, dal 3 al 5 dicembre nel Metro Toronto Convention Centre, Condor sarà partner della XXVI edizione del salone “Construct Canada” di Toronto (Canada), punto di riferimento nei settori dell’arredo-design e dell’edilizia.

Condor è presente anche in Africa, Balcani, Europa Orientale, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi.

 

Pneumatici Goodyear per la Volvo L350F

per webI nuovi pneumatici Goodyear OTR (Off The Road) RT-5D sono stati forniti a Volvo CE come primo equipaggiamento di una pala gommata che sarà utilizzata in una cava di marmo italiana.

I pneumatici Goodyear RT-5D nella dimensione 875/65R33 sono stati montati su una pala Volvo L350F, che è attualmente la più grande pala gommata prodotta dal costruttore: ha un peso operativo fino a 56 tonnellate e un motore con una potenza di 397 kW (540 CV). L’operatore è la IN.GR.A SRL, un’azienda italiana specializzata nell’estrazione del marmo. La cava di marmo ha una grande galleria sotterranea nella quale si estrae una delle più belle e prestigiose varietà del marmo bianco di Carrara.

Siamo contenti che i nuovi pneumatici Goodyear RT-5D siano stati scelti per equipaggiare questo mezzo,” dichiara Luca Molgora, direttore Business Unit Autocarro di Goodyear Dunlop Tires Italia.Questi pneumatici aiutano i nostri clienti a ridurre il loro costo totale di esercizio, con conseguente diminuzione dei costi. Inoltre, assicurano al conducente migliore operatività e confort.”

testoGoodyear RT-5D è uno pneumatico OTR da trazione con un livello 250 (L5) per condizioni di lavoro molto impegnative, ad esempio nelle cave, per difficili applicazioni nell’industria e nel settore del riciclaggio, nonché per operazioni in miniere sotterranee e a cielo aperto. Il pneumatico presenta una carcassa dotata della tecnologia a elevata stabilità, che abbina dei rinforzi nella zona del tallone e sulle cinture della carcassa. I vantaggi offerti da questo pneumatico sono una maggiore produttività, una maggiore protezione dei fianchi in ambienti aggressivi e una minima deformazione.

Rispetto al predecessore RT-5C, nella dimensione 29.5R25, offre una capacità di carico per ciclo superiore del 25%, il che permette di aumentare la produttività e dunque la redditività, oltre a un maggiore comfort e a una trazione potenziata.

Goodyear RT-5D per pale gommate di grandi dimensioni è attualmente disponibile nelle dimensioni 29.5R25 e 875/65R33. Prossimamente saranno introdotte altre dimensioni fra cui la 26.5R25 e la 23.5R25.

 

Linde MH Italia e Banco Alimentare: insieme per la solidarietà

per webIn occasione della 18° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare indetta per sabato 29 novembre e promossa da Banco Alimentare, fondazione onlus impegnata al fianco dei bisognosi, Linde Material Handling Italia sarà Sponsor Tecnico dell’iniziativa.

Infatti, Linde MH Italia sosterrà il progetto con la fornitura di carrelli che verranno impiegati nelle operazioni di stoccaggio delle merci presso alcuni magazzini di raccolta distribuiti in tutta Italia, nei giorni precedenti e subito successivi all’evento nazionale. I carrelli Linde svolgeranno il proprio compito nella movimentazione accanto ai numerosi volontari coinvolti in questa raccolta.

L’idea di Linde MH Italia di contribuire in modo pratico alla Colletta Alimentare nasce dalla convinzione del management che insieme si può portare avanti un grande gesto di solidarietà, a beneficio di chi è meno fortunato e vive un periodo di difficoltà, e dall’impegno costante a promuovere iniziative orientate alla sostenibilità ed allo sviluppo del benessere collettivo.

Accanto alla fornitura di carrelli elevatori, Linde MH Italia ha anche lanciato la 1° Colletta Alimentare Linde tra i propri collaboratori. Tutti i quasi 200 dipendenti saranno interessati dalla raccolta di generi alimentari che Banco Alimentare destinerà poi, attraverso l’operato di strutture caritative in tutta Italia, alle famiglie bisognose ed alle persone in difficoltà.

“Con questa iniziativa la nostra azienda intende supportare parte dell’attività logistica di Banco Alimentare, fornendo i mezzi per la movimentazione delle merci donate ed agevolando così la loro distribuzione in tutta Italia” dice Angela Sgualdi, Marketing Manager di Linde MHI. “Inoltre la nostra prima Colletta promuove il sostegno di Banco Alimentare attraverso una campagna di sensibilizzazione interna e ci rende orgogliosi di poter dare anche il nostro contributo personale al successo dell’evento.”

Un Daily 4×4 per la mission in Africa

per webAngola, Congo, Zambia, Tanzania, Kenya, Etiopia e Gibuti: sette Paesi, quasi 60 giorni di viaggio, per un totale di oltre 11mila kilometri percorsi negli spettacolari scenari del continente africano. Sono questi i numeri della seconda edizione del tour “Daily4Africa”, la missione portata a termine da Iveco e Taurinorum Travel Team a bordo di due Iveco Daily 4×4, adeguatamente equipaggiati: quasi due mesi di viaggio con l’obiettivo di rafforzare e di educare le popolazioni locali alla sicurezza stradale, ma anche di dimostrare affidabilità e prestazioni del Daily 4×4, mettendo il veicolo a dura
prova sulle piste africane in zone impervie e piena di insidie.
Nato dalla collaborazione tra Iveco e Taurinorum Team di Torino, agenzia specializzata in grandi progetti avventurosi con scopi documentaristici, il progetto Daily4Africa ha l’obiettivo di diffondere e
consolidare il messaggio in tema di sicurezza e di utilizzo di comportamenti corretti sulla strada, tematica che è al centro della comunicazione di Iveco e che è stata protagonista, nell’ultimo anno, di
numerose attività internazionali, anche a seguito dell’avvio della collaborazione tra Iveco, Iveco BusNew Holland Agriculture e Case Construction Equipment e la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) per la campagna FIA Action for Road Safety. testoLa spedizione, partita a metà settembre da Luanda, in Angola, ha raggiunto Djibouti City, nella Repubblica di Gibuti, dopo aver attraversato sette Paesi del continente e aver fatto tappa nei
principali dealer Iveco distribuiti sul territorio. Durante ogni tappa il veicolo è stato presentato ai principali organi di stampa, ai clienti e al pubblico e sono stati organizzati dei test drive.
L’arrivo a Djibuti ha rappresentato inoltre l’occasione per inaugurare la nuova sede del concessionario “Al Ghandi”, uno dei più importanti dealer Iveco in Medio Oriente. Al Ghandi sta
espandendo la propria presenza anche in Africa, alla ricerca di nuove opportunità di business nel settore. Di recente Al Ghandi ha celebrato oltre 25 anni di collaborazione con Iveco.
sinistra“Un importante tassello che va ad arricchire la già consistente capillarità della rete distributiva Iveco in Africa e che conferma la crescente importanza che quest’area sta assumendo per l’azienda” – ha commentato Luca Sra, responsabile commerciale di Africa &Middle East Iveco.
Iveco è presente in Africa con un’intera gamma di modelli realizzati per il mercato locale e opera nell’area attraverso 74 dealer e oltre 100 punti vendita. Inoltre, sono più di 120 i centri che forniscono assistenza post-vendita ai clienti in tutta l’Africa. La gamma di prodotti Iveco per il mercato africano è stata riprogettata e adattata al contesto delle esigenze locali per fornire le migliori prestazioni. La line up di prodotto, infine, è stata predisposta per affrontare condizioni climatiche e stradali talvolta estreme.
Il Daily 4×4
Il Daily 4 x4 è un veicolo adatto a ogni possibile impiego, anche per i terreni più impervi, grazie alla sua estrema robustezza. Il suo telaio rialzato assicura al guidatore un eccellente campo visivo, un vantaggio fondamentale nelle situazioni in cui fuoristrada può significare totale assenza di strada.
L’angolo di attacco di 50°, l’angolo di rampa fino a 30°, l’angolo di uscita fino a 41° e la capacità di guado di 660 mm confermano che il veicolo è davvero in grado di arrivare ovunque. La sua cabina si contraddistingue per comfort; i comandi principali e i comandi della scatola di rinvio sono posizionati in modo ergonomicamente ottimale.
daily4africa_2014_09_jpgIl cuore del Daily 4×4 è costituito dal motore F1C con 4 cilindri in linea per un totale di 3 Litri di cilindrata, 146 cavalli e 350N/m di coppia da 1400 a 2600 giri/min. Il Daily 4×4 è realizzato in due
versioni per massa totale a terra (3,5 t e 5,5 t) e passo (corto da 3050 mm e lungo da 3400 mm) ed è disponibile con cabina corta o doppia. Le versioni da 3,5 t hanno un carico utile di 2250 kg sull’asse
anteriore e 2800 kg sull’asse posteriore, mentre le versioni da 5,5 t sono concepite per carichi da 2450 kg sull’asse anteriore e 3700 kg su quello posteriore.
Il Daily 4×4 si colloca in una nicchia di mercato molto importante: i veicoli commerciali 4×4 rappresentano infatti un mercato che è cresciuto negli anni, a conferma dell’aumento d’interesse
della trazione integrale professionale, con veicoli in grado di arrivare ovunque, utilizzati prevalentemente per applicazioni speciali.

Armofer demolisce per CityLife

ArmoferArmofer sta demolendo gli ultimi lotti della ex Fiera Campionaria di Milano, oggi in pieno centro, all’ombra del grattacielo di Arata Isozaki la cui costruzione ha raggiunto i 50 piani di altezza. Oltre 10.000 mq di capannoni con struttura mista in ferro, c.a. e c.a.p sono stati demoliti per lasciare posto alla grande area verde nel cuore del progetto CityLife. In campo la flotta rossa per una demolizione esemplare portata a termine in circa un mese e mezzo grazie alla particolare attenzione posta al coordinamento dei lavori fra i molti attori e vincoli ambientali che il cantiere impone.

L’azienda pavese, da sempre (sin dai primi interventi negli anni Sessanta) opera a Milano in situazioni ambientali estremamente delicate. Gli interventi in contesti sensibili che richiedono particolare abilità tecnica, controllo assoluto delle tecnologie e particolare capacità gestionale e di coordinamento del cantiere hanno portato Armofer negli anni ad acquisire un know how specifico per questo segmento particolare del mondo delle demolizioni.

TestoL’intervento di Armofer, in fase estremamente avanzata dei lavori di costruzione di importanti strutture ingegneristiche e opere di riqualificazione urbana, compreso lo scavo meccanizzato con le TBM della linea 5 del Metro, è stato particolarmente complesso.  La tenacia delle strutture portanti in ferro ha richiesto macchine importanti equipaggiate con cesoie da ferro; la delicatezza ambientale fra il traffico e le attività insediate nei pressi del cantiere è stata fuori dal comune. Si pensi solo che la demolizione si è svolta a pochi metri dal Nuovo Centro Congressi che in quei mesi ospitava le continue riunioni del Semestre Europeo.

Terzo, ma non certo ultimo, fattore che ha caratterizzato questo intervento di demolizione è stata la complessità logistica, in particolare il coordinamento con le attività di costruzione in corso in cantiere: le tre torri di altezza elevata e lo scavo meccanizzato con le TBM al di sotto dell’area. Un altro fattore determinante per la gestione del cantiere di demolizione è stato quello della viabilità pubblica. Il cantiere di Armofer confinava direttamente con le arterie urbane di elevato traffico, viale Eginardo e piazzale Arduino.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAE’ stato dunque necessario impostare sin dall’inizio i lavori cercando di ridurre al minimo l’emissione di polveri, rumore e vibrazioni e mettendo in campo tutte le tecnologie possibili per operare con il massimo controllo dei parametri ambientali. Il know how messo in campo dall’Azienda pavese ha consentito la corretta esecuzione dei lavori nei tempi previsti dal cronoprogramma, senza necessità di particolari sospensioni dei lavori (se non quelle programmate, che hanno riguardato tutte le attività aperte in zona e il transito stessi dei mezzi pubblici).

La demolizione meccanica primaria ha richiesto circa un mese di tempo. Essa è iniziata intorno alla metà di giugno 2014, dopo la fase di bonifica delle passività ambientali riscontrate e alla data del 17 luglio tutte le strutture erano a terra. A seguire sono continuate le attività di demolizione secondaria e deferrizzazione, il taglio dei materiali ferrosi e la campagna di frantumazione delle macerie. Il termine dei lavori che vedranno Armofer impegnata in cantiere è fissato per la fine del 2014.

Il coordinamento degli interventi e la gestione del cantiere è affidata per Armofer, a Danilo Caselli.

La flotta in campo

OLYMPUS DIGITAL CAMERAArmofer ha messo in campo per questa demolizione una macchina molto importante: un escavatore cingolato del peso di 1400 ton (completamente allestito per demolizione), Liebherr 974, equipaggiato con braccio lungo da demolizione in grado di raggiungere i 30 m di altezza e portare al perno una cesoia da ferro del peso di 30 q. Con Andrea Cinerari in cabina, questa macchina ha potuto tagliare in quota le travi reticolari costituite da putrelle di notevole e spessore che costituivano la struttura portante dei padiglioni. L’altezza degli edifici da abbattere raggiungeva la quota di 14,70 m (per i padiglioni 7 e 8) e di 10 m per il padiglione 10. In campo altri 3 escavatori cingolati per demolizione primaria e secondaria: escavatore Hitachi 520 con frantumatore per calcestruzzo MBI RP 50 in alternanza con pinza per calcestruzzo ; l’escavatore Komatsu PC 450 con cesoia da ferro da 40 q; Caterpillar 330 con pinza da demolizione per calcestruzzo e, alternativamente, martello demolitore idraulico. Al servizio delle macchine per demolizioni è stata scelta la pala gommata Liebherr 967 e per il controllo dei parametri ambientali, due cannon fog per abbattimento polveri, fra cui il modello silenziato V 12 S di Emicontrols.

destraLa struttura da abbattere, organizzata per campate modulari, è stata affrontata da Cinerari con l’escavatore di maggior potenza e altezza, demolendo, campata dopo campata, le strutture della copertura prima e le travi in ferro in quota, all’altezza di circa 15 m.

Una volta a terra le grosse travi metalliche venivano  sezionate dal cingolato equipaggiato con cesoia di maggior potenza, del peso di 40 q, mentre l’escavatore maggiore demoliva i pilastri strutturali fortemente armati, in c.a.

Al termine della demolizione primaria in altezza, tutti i cingolati hanno collaborato alla demolizione secondaria e frantumazione del materiale di risulta.

L’escavatore Liebherr 974 è stato equipaggiato del suo potente braccio da scavo e benna di grandi dimensioni per affrontare la demolizione delle pavimentazioni in c.a., mentre le altre tre macchine (più la pala gommata a servizio) hanno demolito e frantumato le macerie di risulta. Nelle foto che documentano l’operatività di cantiere si possono notare, alle spalle della macchina primaria, i cingolati diversamente equipaggiati che lavorano insieme e contemporaneamente con pinza per calcestruzzo, cesoia da ferro e frantumatore. Il cumulo è stato dunque processato e rimosso in tempi brevi.

Le regole per la segnaletica in magazzino

Magazzino 1La campagna SicuraMente, sostenuta da ,JungheinrichLinde, OM Still e Toyota per promuovere la sicurezza in magazzino, propone una breve guida per verificare la segnaletica corretta da installare in magazzino per circolare in sicurezza con i carrelli elevatori.

Occorre distinguere innanzitutto tra segnaletica orizzontale e verticale

SinistraIl D.Lgs. 81/2008 prevede che le vie di circolazione dei veicoli debbano essere chiaramente segnalate con strisce continue chiaramente visibili. La realizzazione delle strisce dovrà tenere conto delle distanze di sicurezza necessarie tra i veicoli che possono circolare ed eventuali ostacoli, nonché prestare particolarmente attenzione alla presenza di pedoni.

Tutta la segnaletica deve essere idoneamente mantenuta nel tempo attraverso pulizia o rifacimento e deve essere aggiornata in caso di variazione di layout.

Ecco le dimensioni consigliate per la realizzazione della segnaletica orizzontale delle vie di circolazione al fine di garantire una normale viabilità, evitare interferenze con pedoni ed altri mezzi e consentire manovre in sicurezza:

 

  • Vie a senso unico: larghezza del carrello o del carico trasportato (la più grande delle due) aumentata di 1 metro
  • Vie a doppio senso di marcia: larghezza dei due carrelli o dei due carichi trasportati (la più grande tra le due) aumentata di 1,40 metri
  • Corsia per il transito di persone, (qualora prevista): larghezza per il transito in sicurezza 80 cm – 1 metro
  • Prevedere dei punti di attraversamento pedonale nelle vie di circolazione dei carrelli
  • Strisce di delimitazione delle vie di transito: di colore ben visibile
  • (preferibilmente bianco o giallo) e una larghezza di circa 8 – 10 cm.
  • Altezza di passaggio della via di circolazione: altezza massima del carrello o del suo carico trasportabile, aumentata di una misura di sicurezza pari, almeno, a 30 centimetri.

Per quanto riguarda  la segnaletica verticale, nei reparti e nelle aree esterne dove transitano i carrelli elevatori deve essere predisposta una specifica cartellonistica di sicurezza per segnalare i rischi legati alla presenza e circolazione del mezzo, gli obblighi relativi all’uso in sicurezza e i divieti. i segnali obbligatori riguardano i carrelli in movimento, i carrelli a passo d’uomo, il divieto di sostare o passare sotto le forche di un carrello elevatore. Eventuali punti critici delle vie di transito devono essere segnalati secondo le regole del traffico stradale.

 

KDI 3404 di Kohler Engines: un motore unico

per webLa famiglia diesel KDI si arricchisce del nuovo modello KDI 3404 che diventa il nuovo riferimento nella gamma di motori  tra 56 kW  e 100 kW, ed estende la gamma Diesel di Kohler Engines.

Il modello KDI 3404 è la risposta efficace, funzionale e innovativa alle richieste di un mercato sempre più orientato verso motori compatti, con un’elevata densità di potenza, dai consumi contenuti, con un’erogazione fluida e lineare lungo l’intero arco di utilizzo, per una produttività ai massimi livelli ed una strategia di contenimento delle emissioni efficace ma al tempo stesso facile da gestire sia in termini tecnici che manutentivi.

Prodotto negli stabilimenti Diesel di Kohler Engines a Reggio Emilia, il nuovo motore KDI 3404 è disponibile in due modelli e quattro configurazioni di potenza. Conforme alle normative Tier 4 Final – STAGE IV (nella fascia di potenza 56 -100 kW) si caratterizza per le straordinarie prestazioni che si trasformano in concreti vantaggi operativi per gli OEMs e gli utilizzatori finali.

testoUnico per performance…

Il nuovo motore KDI 3404 è l’evoluzione del progetto KDI verso una gamma di potenze più alta, incentrata sull’utilizzo di tecnologie d’avanguardia come il Common Rail ad alta pressione (2000 bar), la  valvola EGR pilotata elettronicamente per il ricircolo dei gas di scarico, le quattro valvole per cilindro per una combustione più efficiente con minori consumi ed un’erogazione di potenza equivalente a quella di motori di cilindrata superiore. Con il nuovo KDI 3404 Kohler Engines porta tali concetti a un livello ancora più avanzato in termini di performance ed efficienza operativa senza l’utilizzo del filtro antiparticolato (DPF).

 

Il nuovo motore è disponibile in due modelli a quattro cilindri e 3,4 L di cilindrata:

  • KDI 3404TCR (Turbo Common Rail) à 4 kW, conforme alle normative Tier 4 Final / Stage IIIB
  • KDI 3404TCR-SCR (Turbo Common Rail con SCR) à 100 kW, conforme alle normative Tier 4 Final / Stage IV, e disponibile anche in configurazione a 75 kW e 90 kW.

Coerente con la filosofia del “Best Fit” per OEMs ed utilizzatori finali, il nuovo motore sviluppato da KohlerEngines è ottimizzato per  prestazioni, capacità di presa di carico, robustezza, livelli contenuti di rumore e vibrazioni, bassi consumi, ridotti costi operativi, lunghi intervalli di manutenzione, compattezza e facilità applicativa.

 

…innovazioni tecniche e vantaggi operativi

SinistraIl nuovo KDI 3404, come l’intera famiglia KDI, non ha il DPF e di conseguenza i clienti possono contare sul 100% delle prestazioni anche nelle condizioni operative più sfavorevoli senza preoccuparsi della rigenerazione del filtro.

Una sofisticata gestione elettronica che garantisce risposte ai carichi fluide e immediate; rumorosità e vibrazioni ridotte al minimo: sono tante le caratteristiche operative vantaggiose che sottolineano l’unicità di questo nuovo motore.

Dal punto di vista tecnologico, le eccezionali caratteristiche del progetto KDI si basano sull’adozione di un sistema di iniezione Common Rail ad alta pressione (2000 bar) di ultima generazione, combinato ad iniettori solenoidali G3S per un preciso dosaggio di carburante durante il processo di iniezione, e corredato di valvola EGR controllata elettronicamente per il ricircolo della giusta quantità di gas combusti raffreddati a liquido da uno scambiatore di calore acqua/aria.

Il sistema EGR si compone di due stadi di raffreddamento che consentono di ottimizzare lo scambio termico senza penalizzare gli ingombri; inoltre, il posizionamento sul lato caldo previene ogni possibile bloccaggio della valvola EGR garantendo così la massima affidabilità.

La distribuzione adotta un’architettura a quattro valvole per cilindro, concepita per alloggiare l’iniettore in modo perfettamente verticale e centrato rispetto alla camera di combustione in modo da ottimizzare il riempimento, l’atomizzazione del carburante e la miscelazione dello stesso con l’aria.

DestraCon prestazioni equivalenti a quelle di motori dalla cilindrata superiore (100 kW @ 2200 rpm e 500 Nm @ 1400 rpm), una combustione pulita ottenuta grazie all’innovativo sistema Common Rail ad alta pressione, le quattro valvole per cilindro, la valvola EGR e l’assenza del DPF, i consumi del modello KDI 3404 sono inferiori di oltre il 10% rispetto ai motori del suo segmento. Inoltre, l’elevato valore di coppia al minimo (412 Nm @ 1000 rpm) e di performance specifiche, coppia e potenza  best in class nel suo segmento, consentono di massimizzare la produttività delle macchine (fino al 15% in più rispetto ai migliori competitor) ed ottenere un’immediata risposta del motore al carico anche a bassi regimi di rotazione.

Anche sul piano operativo il KDI 3404 offre il massimo dell’efficienza. I suoi intervalli di manutenzione sono garantiti per un minimo di 500 ore grazie ad una combustione pulita che non richiede il DPF.

L’assenza del DPF, oltre a ridurre le dimensioni dell’applicazione, consente di aumentare la produttività in quanto il ciclo di lavoro non viene mai interrotto per rigenerare il filtro. Non sarà poi necessaria l’adozione di costose protezioni termiche per evitare l’eccessiva dispersione di calore ed il conseguente pericolo di incendio.

Ne conseguono macchine compatte, facilmente manovrabili, che favoriscono la visibilità dell’operatore a vantaggio della sicurezza e della produttività.

 

Joint venture russa per Marangoni

Marango niMarangoni e Tatneft Group hanno raggiunto un accordo per la realizzazione di una joint venture in Russia per la ricostruzione di pneumatici autocarro “all steel”. La  joint venture avrà sede a Nizhnekamsk, nella Repubblica del Tatarstan, e sarà gestita da “KaMaRetread” LLC, società controllata da “Trading House Kama” LLC (interamente controllata da Tatneft), che ne detiene il 65% e da Marangoni S.p.A., che ne detiene il 35%.

Marangoni spa contribuirà alla joint venture mettendo a disposizione le sue attrezzature e tecnologie specialistiche di settore, oltre alla sua esperienza nella ricostruzione di pneumatici, e realizzerà le attività di formazione necessarie, mentre il gruppo Tatneft metterà a disposizione lo stabilimento per la ricostruzione, il management e il personale, oltre ovviamente alla sua conoscenza del mercato locale.

Una volta iniziata l’attività (obiettivo che si prevede di raggiungere entro la prima metà del 2015),  la JV fornirà agli utenti di pneumatici autocarro, ivi compresi gli utilizzatori di pneumatici autocarro “all steel” prodotti presso lo stabilimento di Nizhnekamsk, di proprietà di Tatneft, un servizio di ricostruzione di altissima qualità, garantito da un elevato livello tecnologico che mira ad offrire elevate prestazioni e una durata superiore alla media.

Marangoni e Tatneft Group credono nel potenziale di mercato della joint venture e considerano questo accordo il primo passo verso la futura espansione della loro partnership.

Il gruppo Tatneft è uno dei maggiori gruppi russi integrati verticalmente nei settori del petrolio e petrolchimico. Il gruppo Tatneft è attivo nella produzione di petrolio e gas, nella raffinazione e nella commercializzazione di petrolio e prodotti raffinati, come pure nella produzione e nella vendita di pneumatici. E’ quotato alla Borsa di Mosca e alla Borsa di Londra.

Marangoni è una società privata fondata nel 1945 a Rovereto, in Italia, operante nel settore della ricostruzione di pneumatici e nello sviluppo di tecnologie e attrezzature per la produzione di pneumatici nuovi e ricostruiti. Marangoni Retreading Systems è una società leader nel mercato nella fornitura di tecnologie e materiali per la ricostruzione di pneumatici autocarro, con filiali in tutto il mondo.

Wacker Neuson inizia la produzione degli skid in Usa

per webIl Gruppo Wacker Neuson sta costruendo una linea di produzione per gli skid steer loaders e i caricatori compatti cingolati  nel suo polo produttivo di Menomonee Falls, nel Wisconsin che sarà attivo a pieno ritmo nella prima metà del 2015, producendo inizialmente quattro modelli, l’SW24 e l’SW28 (rispettivamente da 1,1 e 1,4 ton) e l’ST35 e l’ST45 (da 1,6 a 2,1 ton). Finora Wacker Neuson produceva gli skid steer loader a Hoersching, vicino a Linz, in Austria, un sito che nel 2015 verrà utilizzato per produrre dumper ed escavatori, tipologia di macchine in costante crescita.

“Gli Stati Uniti sono il maggior mercato mondiale per questa tipologia di macchine”,  ha spiegato Cem Peksaglam, CEO di Wacker Neuson SE. ” La nostra strategia prevede di produrre localmente per il locale, per cui è naturale che produciamo queste macchine nell’area in cui la domanda è maggiore, cioé il nord America. I quattro modelli sono tagliati sulle esigenze del mercato nord americano e producendoli in loco accorceremo ovviamente i tempi di commercializzazione”.

Sinistra“Abbiamo già avuto positivi riscontri dalle imprese che normalmente utilizzano questo tipo di macchine”, ha puntualizzato Christopher Barnard, Regional President di Wacker Neuson per il nord America. “Esse, insieme alla nostra rete di concessionari, hanno apprezzato soprattutto l’elevata qualità della componentistica, la cabina ancor più godibile e le performance migliorate”.

I quattro modelli saranno inizialmente distribuiti solo attraverso la rete di dealer statunitense e canadese.

Wacker Neuson è presente negli Stati Uniti dal 1957;  lo stabilimento di Menomonee Falls, vicino a Milwaukee, è stato costruito nel 1986 e si è ulteriormente espanso nel 2012. Copre un’area di 260.000 metri quadrati e costituisce il quartier generale di Wacker Neuson Corporation e dei suoi centri di ricerca e sviluppo. La società produce anche staggie per calcestruzzo, macchine per la compattazione, generatori e pompe.

 

 

Maxima candidata al Premio OMI 20114

Maxima x Omi 2014L’Osservatorio delle Monografie Istituzionali d’Impresa ha accolto la candidatura di Maxima spa al “Premio OMI 2013/2014”. La Monografia Istituzionale di Maxima è emersa entrando a far parte delle finaliste del prestigioso concorso.

Il premio OMI è promosso, fra gli altri, dal Presidente della Repubblica, dal Ministero dello Sviluppo economico e dalle principali associazioni di comunicazione e relazioni pubbliche: Assocom, Assorel, Ferpi, TP, Unicom.

Il concorso, si pone la finalità di valorizzare la monografia istituzionale d’impresa, quale strumento di comunicazione aziendale, con lo scopo di stimolare l’interesse verso le aziende italiane; un modo per dare eco ad un’Italia che vince e fa impresa, in modo etico.

Maxima ha tradotto questo importante passaggio in un documento nel quale racconta il successo di questi anni, dalla storia, alla mission ed i suoi aspetti più concreti; strutture, produzione e lati finanziari. Non di meno, le competenze, i progetti e le importanti partnership come quelle passate con Martin Castrogiovanni e Fabio Cannavaro a quelle odierne con U.S. Sassuolo Calcio che  sono state componenti fondamentali del successo di  Maxima.

La monografia è un prezioso volume con copertina rigida completamente realizzata con tecniche che rispettano l’ambiente e carte certificate nel rispetto delle norme FSC© (Forest Stewardship Council).

La prefazione di questa monografia è stata curata direttamente dal sindaco di Poviglio, Giammaria Manghi che ha voluto dare un personale riconoscimento a questa giovane azienda che ha scelto di nascere e crescere nel proprio paese.