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Pilosio per la Medina

per webPilosio, fra i big player europei nella produzione di strutture provvisionali per le costruzioni, ha annunciato l’acquisizione di una commessa multimilionaria in Arabia Saudita: i ponteggi e le casseforme prodotte in provincia di Udine andranno infatti a supportare il faraonico progetto di espansione della Moschea del Profeta alla Medina. Si tratta del progetto più importante mai realizzato nella storia dell’azienda, per volumi e per valore economico.

“Questa commessa riguarda solo la prima fase del progetto, che avrà uno sviluppo importante per noi almeno fino al 2020 – spiega il CEO di Pilosio Dario Roustayan. Dopo l’aeroporto di Jeddah e le commesse alla Mecca, per la nostra azienda il mercato saudita si dimostra ancora una volta il più importante.” La fornitura della Pilosio, che si esaurirà in questa prima fase a fine 2015, prevede la vendita di strutture di sostegno realizzate con il sistema multidirezionale MP e casseforme modello P300, entrambi prodotti di punta della società friulana, per l’esecuzione di una parte dei solai della megastruttura che avrà una metratura totale di circa 650 mila metri quadrati.

Attrezzature per il getto

testoL’esigenza del cliente prevede il getto del solaio a quota 0,00m e successivamente quello a quota sottostante -5,15m.

Le alternative tecniche proposte da Pilosio consistevano nella realizzazione di una griglia di torri di sostegno (dimensioni tipiche 1,0 x 1,5m per un’altezza media di circa 15m) da realizzare con il sistema Simplex o Multidirezionale MP oppure con l’utilizzo combinato dei due sistemi. La scelta finale è ricaduta sull’utilizzo esclusivo del sistema Multidirezionale MP per la sua maggiore flessibilità di installazione in aree con particolari restrizioni geometriche e su fondazioni con diversi livelli di imposta (capacità portante richiesta: circa 50kN/piede, comunque garantita dai tre sistemi).

La soluzione tecnica prescelta è stata poi ulteriormente implementata per sfruttare al meglio le caratteristiche del prodotto Pilosio e per permettere una più fluida organizzazione del cantiere.

La ripuntellazione del solaio a quota 0.00m si è resa necessaria per trasferire il carico gravante dei solai sovrastanti sulle fondazioni palificate posizionate a quota -15.80m.

La soluzione tecnica adottata da Pilosio prevede ancora l’uso del sistema Multidirezionale MP configurato in modalità alta portata. La nuova torre MP HD è stata ottenuta accoppiando e collegando tra di loro con elementi standard, 16 montanti per ogni colonna della torre fino a raggiungere la portata minima desiderata (nel caso specifico si raggiunge la considerevole portata di 600kN a colonna). Le torri finali così ottenute sono state poi collocate in corrispondenza dei carichi agenti, svincolando il solaio da qualsiasi sollecitazione.

Nuovo servizio di noleggio per Tyrolit

per webTyrolit entra, nel rispetto del suo ruolo di costruttore, nel mercato del noleggio con un progetto strutturato e una formula innovativa unica in Italia, professionale e trasparente, in grado di favorire, come mai in passato, l’approccio a questo servizio.

“Tyrolit Rental Service” elimina, infatti, completamente una delle principali barriere alla creazione di un’attività di noleggio, ovvero l’acquisto e la gestione del parco macchine da parte di chi dà a nolo.

La formula è semplice: il partner di Tyrolit Rental Service sottoscrive un contratto di noleggio “aperto”, della durata di 24 mesi, per tipologie di prodotto che, in base al target, riguardano i settori del taglio, del carotaggio e della demolizione leggera. Al termine dei 24 mesi, Tyrolit ritirerà in ogni caso le sue macchine, sostituendole con modelli nuovi in caso di proseguimento dell’accordo. Le macchine ritirate, rigenerate, entreranno a far parte del parco dei mezzi previsti come macchine sostitutive, evitando quindi di generare concorrenza con i partner e lasciando loro attrezzature nuove e performanti.

Durante i 24 mesi del contratto di noleggio, Tyrolit si impegna a svolgere la normale manutenzione delle attrezzature, compresa l’eventuale sostituzione, oltre a offrire una serie di servizi inclusi nel canone di noleggio. Questi servizi comprendono:

  • corsi di formazione tecnica, commerciale, legale e di marketing sulla gestione profittevole dell’attività di noleggio;
  • supporto alla comunicazione nei punti noleggio mediante materiale informativo, depliant e dispense personalizzate;
  • piani di comunicazione con i media e manualistica di gestione del servizio;
  • presenza costante della Rete di Assistenza Tyrolit per informazioni e help desk;
  • fornitura di un software specifico per la gestione dell’attività di noleggio.
  • contratti legali aggiornati alle normative vigenti pronti all’uso.

In sostanza, al partner di Tyrolit Rental Service non rimane che promuovere questo servizio ai suoi clienti, perché tutti gli aspetti gestionali – dalla fornitura delle macchine alla loro manutenzione, dalla formazione ai partner del Progetto e ai loro clienti, alla logistica gestionale – fanno parte del servizio offerto da Tyrolit.

SinistraIl progetto Tyrolit Rental Service è riservato ai distributori di materiali edili, ai distributori di piccole macchine per il cantiere, alle ferramenta professionali, ai distributori di materiale elettrico e idrotermosanitario. Ancora, ai noleggiatori e agli operatori professionali, in modo che questi lo possano mettere a disposizione per la loro clientela.

Tyrolit Rental Services elimina quindi completamente il problema di destinare risorse a una nuova attività commerciale. Non occorrono finanziamenti, non esistono impegni di acquisto delle macchine, che sono e restano di proprietà Tyrolit.

Dai risultati di alcune simulazioni di noleggio, agli attuali prezzi medi di mercato, il ritorno dell’investimento è pressoché immediato. I canoni praticati alla clientela del noleggio a breve termine consentono, infatti, ai partner di Tyrolit il raggiungimento del “break even” dopo solo alcuni giorni (in media tre) di noleggio delle singole macchine. Ciò significa che il “cash flow” ottenibile non solo copre rapidamente i costi del servizio, ma consente un flusso di denaro e di margini immediati. Inoltre, il partner del Tyrolit Rental Services può noleggiare ai prezzi che desidera, anche se Tyrolit suggerirà “prezzi consigliati”, sulla base della sua esperienza e di una attenta analisi delle condizioni generali di mercato.

testoIl Tyrolit Rental Service viene dunque a favorire una pratica, quella del noleggio, che in questo periodo di contrazione delle vendite e di riduzione delle quote di mercato è perfettamente in grado di offrire risposte certe a una clientela potenzialmente ampia e numerosa. Ma per offrire benefici reali e soddisfare così le attese spesso inespresse della clientela è necessario poter offrire un servizio organizzato, trasparente ed erogato con la massima cura della qualità globale. Ed è proprio questa promessa di servizio, e non il semplice utilizzo di un prodotto, che Tyrolit propone ai suoi clienti e agli operatori professionali.

Molti operatori hanno già aderito con entusiasmo: la creazione di una rete di partner sul territorio, con la possibilità di uno scambio regolamentato di mezzi a integrazione dell’offerta presso la propria clientela, non potrà che apportare ulteriori vantaggi.

New Holland: un padiglione all’insegna della sostenibilità

per web

Una struttura interamente in acciaio montata a secco. Un sistema di fondazioni completamente in acciaio, smontabile e recuperabile al 100%. Una costruzione sostenibile, destinata a divenire uno spazio espositivo post Expo 2015. E’ l’identikit, delineato dalla Fondazione Promozione Acciaio, del futuristico padiglione  New Holland a Expo 2015.

Leader mondiale della meccanizzazione agricola, New Holland Agriculture ha voluto delineare, in questo padiglione, il presente e  il futuro dell’agricoltura, all’insegna dell’equità, della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente, secondo un  concept ispirato alla strategia Clean Energy Leader®  e  al progetto Energy Independent Farm, basato sull’autosufficienza energetica delle aziende agricole.

Per poter rendere in maniera efficace una tale complessità di temi trasversali, è stato necessario progettare una struttura con un forte impatto visivo ed emozionale, che rispettasse però contemporaneamente anche i requisiti di temporaneità: concluso Expo, infatti, il padiglione verrà smontato, interamente recuperato e ricostruito in una nuova location come un innovativo spazio espositivo rappresentativo dei concetti di riciclo e sostenibilità.

Sul piano della tecnologia costruttiva,  il progettista ha optato per una costruzione interamente in carpenteria metallica.  

 Tenendo conto dell’esigenza di disassemblare il padiglione, in ottobre, per facilitare le operazioni di smontaggio e per poter recuperare tutto il materiale azzerando praticamente la produzione di rifiuti, si è deciso di realizzare il padiglione con tecnologia a secco. La scelta dell’acciaio è stata quindi una naturale conseguenza.

testoUn altro requisito di cui si è dovuto tener conto era la necessità del committente di disporre, nella sala principale,  di ampie superfici senza soluzione di continuità, dove poter esporre macchinari di grossa stazza. La leggerezza delle travi di copertura in acciaio impiegate che consentono, in questo progetto, grandi luci fino a 17 metri nella zona centrale, combinata con la loro elevata resistenza, ha fornito risposte efficaci a questo tipo di requisito.

Il padiglione New Holland, nel suo concept di fattoria didattica innovativa, insiste sul concetto di sostenibilità e di riciclo. La metodologia costruttiva doveva risultare perfettamente in linea con tale filosofia. Questo è il motivo per cui si è deciso di realizzare anche le fondamenta in acciaio con profilati HEA e piastre, anziché con elementi in calcestruzzo gettato in opera, che tra l’altro sarebbe stato impossibile riciclare dopo la manifestazione.  Il graticcio di travi in acciaio è stato posizionato direttamente su un cassonetto di terreno opportunamente compattato e l’intero sistema delle fondazioni verrà smontato e completamente riutilizzato, esattamente come tutta la struttura, una volta finito Expo.

“L’acciaio – spiega l’ingegner Paolo Napoli, dello Studio Sintecna, che ha progettato il padiglione – dal punto di vista ingegneristico presenta molteplici vantaggi ed è inoltre un materiale sostenibile: una volta che una struttura ha esaurito la sua funzione, il materiale può essere smontato facilmente e riciclato, sia riutilizzandolo nella stessa forma, sia attraverso una successiva rilavorazione. In questo caso, per il padiglione New Holland, la struttura verrà completamente smontata. Anche i solai, realizzati in lamiera grecata, sono privi di getto di calcestruzzo e si cammina direttamente sulla lamiera grecata, utilizzando altre lamiere collocate appositamente per rendere liscia la superficie di appoggio”.

Böcker: nozze d’argento con il mercato italiano

per web Presso la sede di Nogarole Rocca (Vr), si è svolto un evento espressamente dedicato alle nozze d’argento tra  il Gruppo Böcker e il mercato italiano.

destra“Il Gruppo Böcker – afferma Andreas Sparrer, Country Manager Italia – nonostante l’attuale contesto economico, considera l’Italia un mercato importante, anche in relazione ai recenti segnali di ripresa. In questo contesto, Böcker Italia rappresenta il canale d’accesso privilegiato per questo mercato. Abbiamo colto  l’occasione del nostro 25° anniversario per dimostrare alle imprese italiane la continua evoluzione della gamma traslochi, incrementando, allo stesso tempo, la nostra presenza nel settore edile, in particolar modo attraverso la nuova gamma gru Easyline: macchine di qualità offerte a condizioni economiche molto interessanti. Inoltre vogliamo stupire il mercato edile anche con prodotti originali. in questi anni, infatti, abbiamo potuto osservare come ci sia una tendenza sempre più marcata a utilizzare gli elevatori anche in ambito edile, soprattutto nel mercato delle ristrutturazioni. Tutto ciò in virtù di alcune qualità specifiche come la velocità di installazione, la flessibilità di utilizzo, la capacità di non danneggiare le superfici e anche la velocità di sollevamento nettamente superiore rispetto a quella dei classici verricelli e montacarichi da cantiere”.

Vanno bene per l’Italia

testoCon sede a Nogarole Rocca, in provincia di Verona, Böcker Italia si trova a poca distanza dall’autostrada del Brennero, location strategica per essere autentico trait d’union tra la casa madre e le imprese italiane. Le attuali sede e organizzazione sono frutto di un’importante ristrutturazione commerciale avvenuta nel 2012. In tale ambito è stato creato il Centro Assistenza Tecnica Italia attraverso la collaborazione con la società Levo srl, che si occupa anche della gestione della ricambistica a livello nazionale. Mentre il territorio nazionale è coperto da una una decina di officine autorizzate distribuite lungo la penisola, in Sardegna e Sicilia. A livello commerciale l’organizzazione Böcker in Italia comprende agenti monomandatari e plurimandatari cui si aggiungono tre concessionari e una serie di rivenditori. “Siamo convinti – continua Sparrer – che la riorganizzazione aziendale stia andando nella direzione corretta, infatti dal 2012 a oggi il fatturato è stato in continua crescita. Quindi l’andamento delle vendite ci rende decisamente ottimisti”.

Durante la manifestazione organizzata per festeggiare i 25 anni di attività in Italia sono state esposte:

  • La Gamma gru Easyline
  • Lo Speciale elevatore HL 34 nella livrea “Anniversary Edition”
  • La Scala componibile per l’edilizia Toplift
  • La Gamma gru in alluminio
  • La Gamma scale per traslochi

Volvo Trucks: trazione integrale automatica di serie sull’FMX

Grus

Volvo Trucks è il primo costruttore di veicoli pesanti al mondo a dotare i veicoli per la cantieristica della trazione integrale ad attivazione automatica. La funzione Controllo automatico della trazione attiva la trazione sull’asse anteriore quando le ruote posteriori perdono aderenza su terreni soffici o su superfici scivolose.

Jonas Odermalm
Jonas Odermalm

“Molti autisti attivano la trazione sulle ruote anteriori o il bloccaggio del differenziale prima di affrontare terreni difficili, in modo da evitare il rischio di impantanamento. Il Controllo automatico della trazione attiva la trazione delle ruote anteriori durante la marcia e solo per il tempo strettamente necessario”, dichiara Jonas Odermalm, Manager per il segmento Construction presso Volvo Trucks.

Perfetta per ambienti complessi

GrusIl Controllo automatico della trazione, ora fornito di serie nei Volvo FMX con asse anteriore trattivo, viene già utilizzato da Volvo Construction Equipment nei dumper articolati.La soluzione è formata da un software connesso ai sensori di velocità delle ruote che ne rilevano e ne controllano la velocità. Quando una ruota posteriore inizia a slittare, la trazione viene automaticamente trasferita alle ruote anteriori, evitando così che il veicolo perda velocità o potenza. Un innesto a denti attiva la trazione sulle ruote anteriori in mezzo secondo. Questo innesto è più leggero e possiede un minor numero di parti in movimento rispetto a una soluzione tradizionale con trazione integrale permanente. Se il veicolo raggiunge un terreno particolarmente dissestato, l’autista può bloccare manualmente gli altri differenziali sia anteriori che posteriori.

Manovrabilità e risparmio

GrusLa trazione sulle ruote anteriori evita arresti imprevisti sui terreni dissestati anche se, spesso, questa funzione è necessaria solo per un breve tratto del percorso complessivo. Grazie al Controllo automatico della trazione, la presa degli pneumatici anteriori si concentra sulla sterzata fino a quando la situazione è critica, consentendo così all’autista di trarre vantaggio il più a lungo possibile da una manovrabilità ottimale.

L’autista può inoltre evitare l’aumento dei consumi di carburante e del grado di usura della catena cinematica e degli pneumatici normalmente causato dall’utilizzo continuo della trazione sulle ruote anteriori. Il Controllo automatico della trazione assicura che sia sempre attiva la combinazione di trazione ottimale, anziché lasciare la decisione all’autista.

Ricard Fritz
Ricard Fritz

“Controllo automatico della trazione è un altro esempio di come le tecnologie innovative consentano di svolgere qualsiasi attività in modo ancora più rapido e intelligente. Proprio come Volvo I-Shift ha rivoluzionato il cambio, siamo certi che questo nuovo sviluppo produrrà lo stesso effetto sulla trazione integrale”, dichiara Ricard Fritz, Vice President, Volvo Trucks Brand.

Il Controllo automatico della trazione viene fornito di serie sui Volvo FMX nelle versioni 4×4, 6×6, 8×6 ed è offerto con il programma motori completo per gli standard Euro 3, 4, 5 e 6.

I nuovi laser per tubazioni di Topcon

per webTopcon Positioning Group ha aggiornato l’intera gamma di laser per tubazioni. La nuova Serie TP-L5 comprende cinque modelli, fornendo la più ampia scelta possibile per soddisfare sia le prestazioni che i requisiti economici.

“Topcon ha introdotto per prima il raggio verde ad alta visibilità quasi venti anni fa, ed oggi la nostra tecnologia brevettata GreenBeam® è la scelta indiscussa per le imprese che richiedono la massima produttività in ogni situazione di posa di tubazioni,” afferma Ulrich Hermanski, direttore European construction business. “La famiglia di laser per tubazioni Topcon comprendeva già molteplici caratteristiche uniche per rendere più rapido il setup ed aumentare la produttività. Oggi, con il TP-L5 abbiamo perfezionato la limpidezza e la luminosità del raggio, e arricchito le caratteristiche operative della gamma più completa e versatile di laser per tubazioni, disponibile oggi sul mercato.”

Con una visibilità fino a quattro volte quella di un raggio rosso, i modelli GreenBeam sono stati progettati per fornire una soluzione ideale per lunghi tratti di tubazioni  e zone dove comunemente c’è luce d’ambiente. Le nuove caratteristiche includono un pannello operativo potenziato con un display ad elevato contrasto per la massima visibilità in tutte le condizioni di illuminazione. Tutti i modelli inoltre beneficiano di una maggiore durata della batteria, fino al 20 percento in più di autonomia per i modelli a raggio verde.

La serie TP-L5 prevede una scelta di tre modelli a raggio verde e due a raggio rosso. I modelli top di gamma offrono l’esclusivo sistema di raggi per l’allineamento verticale e SmartLine®: allineamento automatico del target. Tutti i modelli offrono la più ampia gamma di pendenze del settore — da -15% a 40% di pendenza, autolivellamento totalmente automatico, robusta scocca metallica, la scelta tra batterie intercambiabili ricaricabili od alcaline, ed una protezione ambientale IPX8.

“Il TP-L5 non solo è completato dalla linea più completa del settore di accessori, in più ha di serie cinque anni di garanzia Topcon,” conclude Hermanski. “Un laser per tubazioni Topcon offre più scelte, più versatilità, e più fiducia nell’affidabilità del laser e nella qualità complessiva del lavoro.”

Nuova sede per Oricom e Impianti Industriali

per webdi Claudio Guastoni

Oricom srl, con sede a Dalmine (BG), è un’azienda che, insieme a Impianti Industriali srl, da anni si dedica alla distribuzione di macchine da cava e da cantiere nuove e usate di importanti marchi tra cui Kubota, Powerscreen e Telestack, affiancando a tali attività uno staff specifico per l’assistenza e la fornitura di ricambi. Inoltre negli ultimi anni si occupa anche di noleggio. Col tempo però, nella sede di Dalmine gli spazi del piazzale e dell’officina hanno iniziato a non essere più sufficienti per assistere le numerose macchine movimento terra e soprattutto per gestire i grossi impianti di vagliatura e frantumazione.

Da sinistra Ennio Dedè, Angelo Orini, Lucio Barcella, Marco Orini
Da sinistra Ennio Dedè, Angelo Orini,
Lucio Barcella, Marco Orini

Per questo motivo Angelo Orini (titolare di Oricom), Ennio Dedè (titolare e direttore commerciale di Impianti Industriali), Lucio Barcella (socio di Impianti Industriali e di Oricom che segue l’officina e la parte tecnica), e Marco Orini (socio di Impianti Industriali dedito alla parte commerciale), lasciando operativi gli uffici amministrativi nella sede di Dalmine, hanno ritenuto indispensabile trasferire la parte operativa in una nuova sede a Brembate.

testoQuesta nuova e terza realtà, denominata Orimec srl, disponendo di un’estesa area di 30mila m² di cui 5mila di superficie coperta che comprende un’officina, il reparto ricambi e gli uffici, farà assistenza e servizio ricambistica per Oricom e Impianti Industriali. La nuova sede Orimec di Brembate è stata inaugurata sabato 9 maggio 2015, e all’open house hanno aderito numerosi clienti e addetti ai lavori, accolti da un’esposizione di nuove macchine Powerscreen, Telestack, Kubota e macchine movimento terra usate di vari marchi con possibilità di guida nell’attiguo campo prove. “Qui c’è lo spazio necessario per riparare le macchine, spiega Dedè, e siamo in una zona strategica perché vicini a Milano e all’autostrada A4. Abbiamo organizzato l’evento per far comprendere ai nostri clienti che in questa nuova sede troveranno la stessa disponibilità e le stesse garanzie riscontrate fino ad ora a Dalmine”.

sinistraPer il noleggio, che in questi ultimi anni ha avuto un deciso impulso, è cresciuto il numero di macchine disponibili all’interno della flotta, con anche l’inserimento di frantoi e vagli. La nuova sede ha previsto un aumento del personale con nuove assunzioni, per rispondere alle richieste di assistenza su macchine di svariati marchi operative in molte zone d’Italia, dove non esistono adeguati punti di assistenza soprattutto per frantoi e vagli. La nuova sede può contare su uno staff di 20 persone suddivise in parte amministrativa, officina e ricambi, e su una nuova flotta di assistenza composta da 5 macchine e 5 furgoni attrezzati, oltre ad officine satellite che collaboreranno con Orimec. Durante la giornata è stato presentato anche un nuovo arrivato di casa Powerscreen: si tratta di Premiertrak 300, frantoio di nuova generazione presentato al Bauma 2013. Inoltre, a breve arriverà in Orimec anche il vaglio Warrior 600, presentato da poco all’Intermat di Parigi. La gamma comprende anche i nastri trasportatori cingolati Telestack, anch’essi destinati sia alla vendita che al noleggio.

Presentata a San Paolo Fimai Ecomondo Brasile

Al centro, da sinistra: Francesca Ferilli di Tecniche Nuove/Senaf, Simone Castelli, direttore Business Unit di Rimini Fiera e Julio Tocalino Neto di Fimai  
Al centro, da sinistra: Francesca Ferilli di Tecniche Nuove/Senaf, Simone Castelli, direttore Business Unit di Rimini Fiera e Julio Tocalino Neto di Fimai

Dall’11 al 13 novembre 2015 si terrà Fimai Ecomondo Brasile. Le date e i contenuti della manifestazione fieristica dedicata all’ambiente e leader in Sudamerica sono stati comunicati nel corso di una conferenza stampa a San Paolo alla FIESP-Federation of Industries of San Paolo.

L’annuncio in terra brasiliana conclude l’iter che ha visto il recente ingresso societario in FIMAI da parte di Rimini Fiera in partnership col Gruppo Tecniche Nuove; iniziativa che ha riguardato anche l’asset editoriale. L’expo brasiliana da 17 anni si tiene all’Expo Center Norte di San Paolo, con circa 500 espositori e 15.000 visitatori professionali.

“Rimini Fiera sta dimostrandosi all’altezza dei suoi ambiziosi progetti di crescita – commenta il presidente Lorenzo Cagnoni – e l’approdo in Brasile di Ecomondo è anche la rappresentazione di un sistema pubblico-privato che intorno alla concretezza corrisponde alle necessità primarie delle imprese. Siamo orgogliosi di questo successo dal calibro internazionale e pronti ad affrontare le prossime sfide con tenacia ed impegno”.

A presentare la nuova edizione della fiera brasiliana anche Francesca Ferilli, in rappresentanza del Gruppo Tecniche Nuove/Senaf, attivo in Brasile e anche in Cina, Sudafrica, Spagna e Scandinavia con 160 testate specializzate, oltre che organizzatore di oltre 30 saloni fieristici. “L’investimento – ha detto Francesca Ferilli – dovrà anche riguardare il settore delle pubblicazioni tecniche, comprese le piattaforme digitali, ormai una tendenza globale nel mondo delle comunicazioni”.

Per Rimini Fiera, il direttore business unit Simone Castelli ha aggiunto: “Questa operazione organizza una destinazione strategica per il percorso di business delle imprese italiane ed europee che guardano al Sudamerica come un mercato dalle potenzialità enormi. Inoltre, prosegue il potente processo di globalizzazione del marchio Ecomondo: siamo infatti reduci dal salone organizzato in Sudafrica e stiamo conducendo un road shoow che ci vede impegnati insieme alle aziende italiane in quattro continenti per 53 appuntamentii complessivi”.

Soddisfazione anche sul fronte brasiliano. “C’è sempre stato interesse da parte delle imprese europee nel mercato brasiliano – ha detto Julio Tocalino Neto, fondatore di Fimai e fra i brasiliani più attivi nel settore della sostenibilità industriale – ed ora abbiamo organizzato un’ulteriore occasione che avvicina due economie, supera aspetti legali e pratici e si propone di soddisfare le esigenze di tutti i settori della produzione ecologicamente responsabile. La collaborazione sarà intensa anche sui contenuti dei seminari, con gli esperti europei pronti a condividere le loro conoscenze e a guidare i professionisti brasiliani”.

Presenti alla conferenza stampa Flavia Bresciane (ICE – Istituto per il Commercio Estero), Edoardo Pollastri (Presidente della Camera di Commercio Italiana – Italcam), il Professor Gil Anderi dell’Istituto Politecnico – Università di San Paolo e il Professor Marcio Nahuz dell’IPT – Istituto per la Ricerca Tecnologica in rappresentanza del comitato scientifico.

Proprio il board degli esperti andrà formandosi nelle prossime settimane e sarà composto dai presidenti e dai dirigenti dei più importanti organismi di regolamentazione ed associazioni del Brasile.

Marini: ecocompatibile e maggiorato

per webIn Europa, una delle modalità di utilizzo del RAP (fresato)  più frequenti è quella che prevede l’inserimento del materiale fresato all’interno del mescolatore; quando le percentuali di materiale fresato iniziano ad essere importanti, si è obbligati ad allungare il ciclo di mescolazione in quanto il RAP deve poter essere riscaldato dagli aggregati surriscaldati, prima dell’iniezione del nuovo bitume e richiede inoltre un tempo maggiore per permettere una perfetta miscelazione dei differenti componenti.

Fino a pochi anni fa, il materiale fresato veniva introdotto nel mescolatore a contatto con gli aggregati surriscaldati e il nuovo bitume era inserito quando la temperatura non era ancora omogenea. Si riscontravano così 2 grossi problemi: creazione di fumi con elevate emissioni di VOC e soprattutto danneggiamento della qualità del nuovo bitume che si ossidava. In definitiva, si dava un peso maggiore al mantenimento delle massime produzioni dell’impianto a scapito della qualità del prodotto finito e del rispetto dell’ambiente.

testoOggi, con il mescolatore Marini, possono essere usati sia gli aggregati sovrariscaldati che il RAP, vi è sufficiente tempo per evacuare i vapori (es. tutta l’acqua contenuta nel RAP freddo) e si ha inoltre la possibilità di iniettare il nuovo bitume nel preciso momento in cui i due componenti raggiungono la stessa temperatura.

In questo modo, non vengono create emissioni, viene mantenuta la corretta qualità del prodotto finito ed è possibile garantire al cliente il mantenimento delle produzioni massime dell’impianto nelle varie condizioni di funzionamento.

Un esempio per far meglio capire l’importanza del mescolatore maggiorato inserito su un Top Tower 4000: con un ciclo standard di 45 sec., possiamo raggiungere la produzione di 320 t/h ma, se per esigenze di produzione è necessario incrementare il tempo di mescolazione di 20 sec., la produzione dell’impianto è limitata a 222 t/h. Utilizzando un mescolatore da 6 ton, è possibile mantenere la produzione massima con 20 sec. in più di miscelazione: in questo modo si è ottenuta la massima flessibilità garantendo la qualità finale del prodotto finito nelle più svariate condizioni operative

testo 2Al contempo, un impianto dotato di un mescolatore sovradimensionato, può gestire nel modo migliore anche la produzione di altri prodotti sempre più utilizzati nei mercati europei che prevedono l’utilizzo di additivi liquidi, solidi, fibre… senza contare il vantaggio di poter garantire, quando necessario, delle produzioni istantanee molto superiori a quelle tradizionali

Sono tempi difficili per gli imprenditori, ma possiamo dire che l’obiettivo fissato con la progettazione del mescolatore maggiorato, che può essere anche installato su impianti esistenti, cioè garantire minor costi, minor consumi e manutenzione facilitata, è stato raggiunto.

Non dimentichiamo inoltre che il mescolatore consente l’utilizzo di RAP freddo, bitume schiumato e tutte le soluzioni di riciclaggio.

BKT per Monster Jam: un gradito ritorno

per webGiunto alla sua diciassettesima edizione con oltre quattro milioni di spettatori in tutto il mondo, Monster Jam sarà di nuovo in Europa per bissare il successo del tour dello scorso anno. Lo show è sempre affiancato da BKT, sponsor tecnico ufficiale di pneumatici grazie ad un accordo che lega, fino al 2018 e in via esclusiva, Feld Motor Sports®, organizzatore della manifestazione, a Balkrishna Industries Ltd. (BKT).

Un evento unico nel suo genere in cui i Monster Truck eseguono acrobazie, salti, gare a tempo, lasciando il pubblico senza fiato. Uno show molto impegnativo per i truck e – ovviamente – per gli pneumatici sottoposti a incredibili sollecitazioni. Motivo per cui BKT ha progettato, sviluppato ed equipaggiato i veicoli con uno speciale pneumatico, il BKT Monster Jam Tire, dalle eccezionali prestazioni e resistenza agli urti.

testoLo spettacolare show americano farà tappa in Spagna all’Estadio de Mestalla di Valencia il prossimo 6 giugno, all’Estadio Vicente Calderón di Madrid il 13 giugno e all’Estadio Olímpic Lluis Companys di Barcellona il 20 giugno. Il tour proseguirà poi in Belgio, con l’ultimo appuntamento europeo dell’estate in calendario al Koning Boudewijnstadion / Stade Roi Baudouin di Bruxelles il 28 giugno.

La scelta di essere sponsor di questa manifestazione di grande richiamo di pubblico deriva da una precisa strategia di posizionamento del marchio della multinazionale indiana, oggi tra i major player di pneumatici Off-Highway, che si sta rivelando sempre più vincente grazie alla forte esposizione mediatica a livello mondiale.

Un investimento importante che va a sommarsi alle campagne pubblicitarie e promozionali sui media di settore e nelle più grandi fiere internazionali cui BKT partecipa e che sta portando significativi risultati, sia sulle vendite che sulla brand awareness del Gruppo, in continua crescita.