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Controls anticipa il futuro

per webdi Daniela Grancini

Si potrebbe così sintetizzare la “mission” di Controls nei suoi quasi 50 anni di storia. Un obiettivo senz’altro ambizioso ma che ha dato e continua a dare i suoi frutti. Un successo che è stato coronato  dall’inaugurazione della nuova sede di Liscate  (Mi) di oltre 8000 metri quadrati coperti, più che doppi rispetto alla superficie della sede storica, per implementare efficienza e qualità dei processi produttivi, offrire nuovi spazi per training e accoglienza, e potenziare ulteriormente la R/S.

TestoUn settore, quest’ultimo, in cui Controls ha sempre investito capitali ed energie sviluppando tecnologie proprietarie  e lanciando senza soluzione di continuità prodotti innovativi: si pensi ai mitici MCC, AUTOMAX, PILOT …  ancora oggi insuperati punti di riferimento del settore per limitarsi alle sole macchine di compressione (dove Controls è leader incontrastata).

sinistraOggi Controls è presente in tutto il mondo con una formidabile rete distributiva (in molti casi già alla seconda e terza generazione), che ha strutturato nel tempo e serve i propri clienti da vicino, attraverso personale esperto e qualificato. Ha inoltre acquisito nel 2014 la  IPC Global, l’azienda australiana leader nel Dynamic Pavement Testing, un’iniziativa che completa e integra l’eccellenza tecnologica di un’offerta globale basata su 4 marchi “premium” e che conferma il Gruppo Controls come partner ideale per il mondo della ricerca e della scienza.

Umberto Granelli, fondatore di Controls
Umberto Granelli, fondatore di Controls

A sottolineare gli stretti legami che esistono tra ricerca e arte, unite dal denominatore comune dell’evoluzione, Controls ha scelto di decorare l’ampia parete dell’ingresso della nuova sede con un’opera di grandi dimensioni che colpisce il visitatore in maniera coinvolgente e inedita. Si tratta  di “Esplosione di Supernova” dell’artista Giuliano Melioli, creata con l’antica tecnica del coccio pesto reinventato e reso moderno grazie anche al sapiente uso di colori e materiali

Esplosione di Supernova, di Giuliano Melioli
Esplosione di Supernova, di Giuliano Melioli

Il titolo indica l’esplosione energetica che, attraverso il fenomeno della morte di una stella,  crea nell’universo l’immissione di materiali indispensabili all’evoluzione della vita.

L'ing. Pasquale Di Iorio, AD di Controls e signora
L’ing. Pasquale Di Iorio, AD di Controls e signora

Il visitatore è poi colpito da un pentagramma ai bordi del pannello in cui le equazioni fisiche  incise descrivono i processi di formazione stellare:  uno spartito galattico in cui le note sono sostituite da elementi di calcolo reali che scandiscono il ritmo dell’evoluzione dell’universo.

L’opera, che ha un  profondo contenuto scientifico, oltre che artistico, viene così abbinata al processo evolutivo che ha connotato Controls nel corso degli anni e che  continua a scandire tutti i passaggi della vita aziendale.

Medeo Olivares, sales promotion manager di Controls attiva il pendolo dell'opera
Medeo Olivares, sales promotion manager di Controls attiva il pendolo dell’opera

E’ quindi anche la Scienza, (intesa come ricerca, sviluppo, visione…) a costituire un imprescindibile fil rouge  tra l’ambito in cui si muovono Controls e i suoi referenti (Università, Istituti di ricerca, Laboratori ubicati in tutto il mondo) e la galassia ideale, contenente milioni di stelle, simboleggiata dal pannello in cocciopesto.

CatalogoNel corso dell’inaugurazione della sede, è stato possibile anche prendere visione del nuovo Catalogo Generale Controls, VIII edizione,  mai così ricco ed esauriente, che propone una gamma di prodotti e sistemi ineguagliabile per completezza e qualità. Un’offerta merceologica e di servizi straordinariamente ampia, dalle attrezzature di base, sempre conformi alle norme più recenti ergonomiche, tecnologicamente aggiornate e con standard di sicurezza senza compromessi, alle macchine più sofisticate per il mondo della ricerca e delle prove avanzate.

Saie 2015: così i rifiuti diventano una risorsa

AperturaIl corretto recupero e smaltimento dei rifiuti derivanti da attività di costruzione e demolizione (rifiuti da C&D), riveste un ruolo di fondamentale importanza

Tali rifiuti, classificati con il codice CER 170904 “rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione” sono rifiuti non pericolosi, costituiti dal miscuglio di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche, legno, metallo, le cui singole frazioni merceologiche possono essere avviate ad impianti di recupero di materia al fine di ottenere, a valle del trattamento, materiali riutilizzabili nell’industria edile, con notevole risparmio di materie prime e contestuale riduzione della produzione di rifiuti.

Come è noto il risparmio delle materie prime, attraverso il recupero di materia dai rifiuti, e la riduzione della produzione di rifiuti sono due dei principi cardine fissati dall’Unione Europea nella gestione dei rifiuti.

sinistraChi apre un cantiere produce quindi residui che devono essere organizzati e gestiti. Il cantiere sostenibile è il luogo in cui questi residui possono essere trasformati in risorsa, attraverso metodologie, strumenti e tecnologie che saranno mostrati a SAIE Smart House in due iniziative speciali: R come CantieRe e Area Demo.

testoArea DEMO è uno spazio in area 48 dedicato a dimostrazioni in ‘action’ dell’intera filiera e della fase di trasporto del materiale: demolizione selettiva degli edifici, movimentazione dei rifiuti, con macchinari, prodotti, attrezzature specifiche per la selezione, la frantumazione, la movimentazione e il trasporto dei residui.
“R come Cantiere” è un’iniziativa di SAIE, realizzata in collaborazione con FE.DA, con l’obiettivo di sensibilizzare il mondo dell’edilizia rispetto al concetto di cantiere sostenibile incentivando “Riduzione”, “Raccolta”, “Reimpiego”, “Recupero” e “Riciclo” dei materiali per l’edilizia. Patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e articolata in tre distinti spazi: un’area espositiva, un luogo per incontri di approfondimento e una mostra.

Gli incontri di approfondimento iniziano il 14 ottobre  con “I rifiuti edili, una risorsa del settore”,  proseguono il 15 ottobre con “Interventi di ristrutturazione: separazione materiali , gestione, conferimento. modulistica”, per concludersi il 16 ottobre con “Interventi di demolizione e ricostruzione totale. Demolizione selettiva, gestione e conferimento rifiuti. Si terranno tutti in Sala Intermezzo, Padiglione 19/20, dalle 14.30 alle 18.

CTE: primo Traccess 135 in Norvegia

per webLa nuova collaborazione tra CTE e l’azienda norvegese Instant Norge AS ha già messo a frutto una prima consegna: il primo ragno Traccess 135 in Norvegia.

L’azienda, operante nell’ambito del sollevamento e materiali per l’edilizia, a seguito dell’avvenuta consegna del mezzo racconta: “Siamo molto soddisfatti ed emozionati di lavorare con CTE e con i loro prodotti. Per noi i ragni Traccess sono prodotti di alta qualità e funzionalità. Il Traccess 135 è perfetto come primo prodotto da introdurre in Norvegia e siamo sicuri che incontrerà molto bene il nostro mercato, dato che abbiamo piccole e medie compagnie di costruzioni che necessitano di sollevatori agili e performanti, capaci di affrontare diverse attività”.

Traccess 135 raggiunge 13 m di altezza di lavoro, 6,5 m di sbraccio, 200 kg di portata. Ideale per lavori nel verde, la piattaforma può affrontare anche terreni sconnessi grazie alla presenza dei cingoli. Tubazioni e catenarie interne al braccio evitano di causare danni durante le operazioni di movimentazione in altezza. Le dimensioni compatte del mezzo permettono il transito anche attraverso porte di dimensioni standard. Inoltre, la portata unica di 200 kg a tutto sbraccio (una sola area di lavoro) la rende la piattaforma ideale per il noleggio, grazie alla facilità d’utilizzo.

La collaborazione tra CTE e Instant Norge AS ha come oggetto i brand Traccess (piattaforme aeree cingolate con altezze di lavoro da 13 a 23 m), B-Lift (piattaforme aeree autocarrate telescopiche e Multipurpose con altezze di lavoro da 14 a 23m) e Zed (piattaforme aeree autocarrate articolate con altezze di lavoro da 14 a 32 m), con servizio di assistenza tecnica.

Instant Norge AS ha scelto come partner CTE per la qualità dei propri prodotti e in particolare quelli della gamma Traccess. Altri fattori decisivi sono stati la professionalità che contraddistingue l’azienda italiana in ambito tecnico-documentale, normativo e l’attenzione da sempre rivolta ai bisogni del cliente.

Pale gommate Volvo in LEGO

LegoLa sede  produttiva delle pale gommate Volvo CE di Arvika (Svezia) ha festeggiato il suo 130° compleanno con un evento all’insegna del divertimento in cui  sono state protagonisti. 61 modellini di pale gommate LEGO.

L’intento è stato quello di mettere insieme il più grande numero di pale gommate Volvo L350F  LEGO® Technic che hanno stupito la folla di visitatori accorsi: 5000 in un solo giorno. Un evento da Guinness dei primati, presentato nell’ottobre dello scorso anno e frutto di una collaborazione lunga otto mesi tra i progettisti LEGO e quelli di Volvo CE.

“Abbiamo venduto oltre 250 macchinine LEGO ai nostri impiegati dal lancio dell’iniziativa”, ha affermato Johan Hansson, responsabile logistica di Volvo CE. “Cerchiamo sempre di promuovere iniziative che abbiano a che vedere con la creatività e raggiungere questo record è stato  stimolante e divertente”.

I visitatori hanno anche avuto la possibilità di “pilotare” i modellini da remoto toccando con mano le funzioni delle macchine.

Doosan e Bobcat per il Canale di Suez

AperturaLe macchine Doosan e Bobcat fornite da Otrac Heavy Equipment, concessionaria autorizzata Doosan e Bobcat per l’Egitto, hanno giocato un ruolo di primo piano negli imponenti lavori per la realizzazione del raddoppio del Canale di Suez, opera inaugurata dal Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi lo scorso agosto e annunciata come di portata storica per lo sviluppo economico del paese.

Hatem Ouda, Presidente di Otrac Heavy Equipment, ha commentato: “Otrac è leader affermato in Egitto per gli escavatori Doosan e le pale compatte Bobcat, con un’ampia clientela nel settore pubblico e privato. Azienda attenta e che punta al domani, Otrac ha continuato a costruire il suo successo, fornendo macchine Doosan e Bobcat al Ministero della Difesa egiziano per i lavori di ampliamento del Canale di Suez”.

 

 

TestoAlla cerimonia oltre al Presidente al-Sisi hanno partecipato anche il Presidente francese Francois Hollande; il Primo Ministro russo Dmitry Medvedev; Re Abdullah di Giordania e Re Hamad bin Isa Al Khalifa del Bahrein. Tra i presenti anche il Presidente della Palestina Mahmoud Abbas, l’Emiro del Kuwait, Sabah Al Ahmed Al Sabah e il Primo Ministro greco Alexis Tsipras.

Hatem Ouda di Otrac ha così continuato: “Il nostro successo non sarebbe stato possibile senza la totale collaborazione e assistenza garantitaci da Doosan Construction Equipment, che ci ha permesso di realizzare tutti i nostri obiettivi. Ringraziamo i team di Doosan e Bobcat che ci hanno affiancato da vero partner commerciale”.

“Dalla sua fondazione nel 1992, la nostra azienda segue una filosofia commerciale che punta a sostenere la realizzazione delle aspirazioni professionali del nostro personale, assicurare il successo e la soddisfazione dei clienti e ampliare e rafforzare la quota di mercato e la reputazione del marchio Doosan in Egitto. Con una gestione sempre eccellente e servizi post vendita esclusivi all’insegna dello slogan “Machine Never Stop”, contribuiremo a migliorare e ampliare sempre più la soddisfazione dei clienti verso i prodotti

Haulotte e Mollo: oltre il prodotto

Aperturadi Marco Giussani

Quando la qualità dei prodotti si sposa con un servizio al cliente a 360° e attento a ogni esigenza l’intesa tra il costruttore e il noleggiatore raggiunge le vette più elevate. Questo, in sintesi, il rapporto tra Haulotte, un leader tra i costruttori di piattaforme aeree, e Mollo, una delle più importanti realtà del noleggio in ambito nazionale

L’Italia, a differenza di quanto avviene nell’Europa più avanzata, si contraddistingue per una grande frammentazione dell’offerta noleggio. Il nostro è un mercato difficile e “campanilista”, che raramente riesce a essere attrattivo per gli investimenti internazionali e in cui la crescita delle nostre aziende potrà avvenire solo quando gli Enti preposti riusciranno a far rispettare a tutti le regole che già esistono: verifiche ispettive sulle macchine fatte correttamente, tasse e contributi pagati regolarmente e via di questo passo. In questo panorama ci sono poi dei casi quasi unici com’è quello del Gruppo Mollo, realtà piemontese in continua crescita frutto di tre pilastri ben definiti: costanti investimenti sul personale, aggiornamento continuo del parco macchine nonostante i periodi di crisi e solidità finanziaria maturata in 44 anni di storia. Personale motivato, macchine nuove e pagamenti regolari oggi fanno la differenza.

Una realtà in forte espansione….

La sede di Mollo Noleggio
La sede di Mollo Noleggio

Fotografare l’attuale realtà Mollo è un vero piacere. Venti punti di distribuzione,  160 dipendenti, un parco macchine che sfiora le 2.500 unità con un’età media di 4,5 anni. Il tutto sintetizzato in una capillare presenza nel nord-ovest del Paese con oltre 24.000 contratti stipulati nel 2014. Negli anni, dall’originario Piemonte, Mollo si è allargato in Liguria, Lombardia, Emilia. “Da sempre – commenta Mauro Mollo – la nostra filosofia è stata quella dell’espansione a macchia d’olio, con filiali molto vicine tra di loro. Ovviamente c’è ancora molto da fare, soprattutto al di fuori dell’area piemontese, ma la nostra precisa volontà è quella di crescere ancora in queste regioni fino a raggiungere una copertura capillare di tutto il territorio nordoccidentale”.

Mauro Mollo
Mauro Mollo

Il tutto attraverso un attento ascolto del mercato. Notevole, in questo contesto, lo spazio riservato al cosiddetto noleggio a caldo. “Crediamo molto nel settore del noleggio con operatore – riprende Mollo – e negli ultimi tre anni abbiamo destinato oltre 3 milioni di euro di investimenti solo per questa divisione, potenziando tutta la gamma alta delle autocarrate patente C dai 32 ai 52 m di altezza. Sono state inserite anche parecchie cingolate ragno fino a 39 m. Inoltre abbiamo creato un team di alto livello, formato da ragazzi competenti e di grande qualità”. Allo stesso tempo il mercato va seguito in base alle sue fisiologiche fluttuazioni. “In questo momento – riprende Mollo – abbiamo molta richiesta di macchine elettriche specialmente per impieghi industriali, infatti stiamo trattando una fornitura di oltre 150 elettriche con Haulotte, da destinare esclusivamente all’industria. Avvertiamo anche una buona ripresa nel movimento terra e negli autocarri”.

Le parole di Mollo inquadrano una realtà “generalista” aperta verso le novità e in grado di giocare su più tavoli con con diverse tipologie di prodotti a noleggio: piattaforme aeree, sollevamento, trasporto, movimento terra, generazione di corrente, macchine edili, container e monoblocchi, servizi chimici mobili, attrezzature, gru edili. La cui capacità è stata quella di diventare un punto di riferimento per ognuno dei settori citati, anche nei periodi più difficili, in cui il calo dei prezzi è stato compensato dalla moltiplicazione delle filiali che ha portato a un continuo incremento del numero dei clienti e del fatturato.

 

…che punta su costruttori di prestigio…

testoQuesta capacità imprenditoriale si fonda anche sulla scelta dei partner, tra i quali spicca Haulotte, costruttore con cui il Gruppo Mollo collabora da ormai 15 anni. “Il rapporto con Haulotte è costruttivo – riprende Mollo – e negli ultimi anni è decisamente migliorato dopo il cambio dell’organizzazione commerciale e l’arrivo di Nicola Violini. Nel nostro parco macchine le semoventi elettriche e diesel e le verticali elettriche e diesel sono i prodotti maggiormente rappresentati dal marchio. Trovano applicazione nel settore delle costruzioni, per quanto concerne le macchine diesel, e nell’industria per le unità elettriche. Haulotte non solo ci soddisfa per la qualità dei prodotti, ma anche per il servizio. Ci troviamo molto bene specialmente per la gestione dei ricambi e delle garanzie. Inoltre commercialmente è una società con una buona elasticità, qualità che non guasta”.

destraDel resto Haulotte mette a disposizione del mercato macchine performanti di nuova generazione, sicure, affidabili e di elevata qualità costruttiva, che si abbinano a un’ampia gamma di servizi. Tra questi la formazione per l’assistenza tecnica, finalizzata a qualificare il personale del noleggiatore in modo che sia in grado di intervenire e risolvere la maggior parte delle situazioni, anche attraverso strumenti gestionali innovativi, per assistere le macchine nel mondo più efficiente e sicuro possibile. Tra i servizi di nuova generazione a disposizione dei clienti Haulotte, vanno annoverati gli strumenti di diagnostica e on-line (“e-services”). Quest’ultimi coniugano facilità d’uso e rapida accessibilità per la gestione dei pezzi di ricambio, le informazioni tecniche e l’e-training. La diagnostica, in particolare, è l’ultimo “asso” calato dal costruttore: Haulotte Diag è il nuovo strumento diagnostico unico per tutte le macchine, da quelle già in servizio a quelle attualmente in commercio fino a quelle che saranno commercializzate in futuro. Haulotte Diag consente l’accesso remoto alle piattaforme per intervenire su guasti e malfunzionamenti e, in generale, effettuare attività di diagnosi.

…e su macchine tecnologicamente avanzate

testoTra le macchine particolarmente adatte al mondo dei noleggiatori spicca la piattaforma articolata HA12 CJ+, un prodotto acquistato in diversi esemplari dallo stesso Gruppo Mollo. Dato per confermato lo scissor quale modello sempre ai vertici del gradimento dei grandi noleggiatori, la HA12 CJ+ si è distinta in pochi anni per la notevole penetrazione commerciale in virtù di un progetto volto a rispondere a tutte le esigenze di lavoro fino a 12 m di altezza.

L’articolata elettrica HA12 CJ+ si caratterizza per dimensioni e ingombro  compatti ideali per l’impiego in strutture industriali e logistiche e particolarmente adatta per interventi di manutenzione e riparazione di impianti elettrici, di illuminazione e di condizionamento. Con un’altezza a riposo di soli 2 m, la HA12 CJ+ è in grado di passare attraverso porte di dimensioni standard, garantendo un’accessibilità ottimale anche agli spazi più ristretti. Con una larghezza di 1,2 m e un ristretto raggio di sterzata, può gestire fino a tre movimenti simultanei: traslazione, sterzata e rotazione della torretta, o rotazione del jib. Mentre i comandi progressivi garantiscono un perfetto controllo sui movimenti. Inoltre, grazie alla rotazione verticale del jib di +70°/-70°, la piattaforma articolata permette di raggiungere le zone più inaccessibili. Versatilità d’impiego amplificata dalla possibilità di jib con rotazione orizzontale (+90/-90°). Una nota finale per l’autonomia per cicli operativi prolungati anche grazie al sistema di trasmissione elettrico diretto che comporta una minore richiesta di energia. Gli indicatori di carica sono presenti su entrambi i pannelli di controllo e il vano batterie risulta facilmente accessibile per consentire un’agevole manutenzione.

Servizi finanziari strategici

Foto BoxL’assistenza tecnica è solo una parte del mondo dei servizi Haulotte per i noleggiatori, all’interno del quale un ruolo strategico molto importante lo rivestono i servizi finanziari, cioè il finanziamento finalizzato all’acquisto di nuovi mezzi e alla rotazione del parco macchine. Attualmente molte importanti forniture vengono contrattualizzate commercialmente con gli strumenti finanziari offerti per i clienti Haulotte da Haulotte Financial Services. Questo servizio, come si può immaginare, è molto utilizzato soprattutto dai grandi noleggiatori e da chi in generale ha a che fare con un parco macchine di una certa dimensione.

Volvo Trucks: così la sterzata è dinamica

GrusÈ ora possibile ordinare le sospensioni anteriori indipendenti di Volvo Trucks insieme al Volvo Dynamic Steering. «Si tratta di una combinazione assolutamente unica, che offre al conducente una sensazione e una guidabilità straordinarie in sterzata», spiega Kristin Signert, Segment Manager Lungo Raggio, Volvo Trucks.

 Kristin Signert
Kristin Signert

«Grazie alle sospensioni anteriori indipendenti la tenuta di strada è ottimale, mentre il grande comfort offerto dal Volvo Dynamic Steering si traduce in un ambiente di lavoro migliore, con un minore rischio di lesioni professionali per il conducente», dichiara Kristin Signert.

Con le sospensioni anteriori indipendenti, le ruote anteriori non influiscono le une sulle altre, quindi la marcia in autostrada è più fluida e stabile. Nel sistema, lo sterzo a pignone e cremagliera offre un riscontro più diretto in fase di sterzata e una sensazione più netta di precisione e controllo.

Il Volvo Dynamic Steering consente invece di ridurre notevolmente i movimenti del volante causati dalle vibrazioni che vengono trasmesse dal manto stradale. Il risultato è una sterzata più leggera e fluida per il conducente e, nel lungo termine, meno sollecitazioni a carico di muscolatura e articolazioni.

«Dato che consente al conducente di rilassarsi di più e di andare incontro a meno problemi fisici, nel lungo periodo la combinazione incrementa la produttività», dichiara Kristin Signert.

È ora possibile ordinare i due sistemi in combinazione su Volvo FH e Volvo FH16. Il sistema è disponibile anche sui veicoli da cantiere.

Come funziona

per web– Il Volvo Dynamic Steering è basato su un servosterzo meccanico convenzionale, in cui l’albero dello sterzo è collegato alla scatola dello sterzo stesso.
– Il servosterzo idraulico genera la potenza necessaria al conducente per far girare le ruote del veicolo. Il sistema VDS Volvo utilizza un motore elettrico a controllo elettronico posto sull’albero dello sterzo.
– Il motore elettrico lavora insieme al servosterzo idraulico ed è regolato migliaia di volte al secondo da una centralina elettronica.
– A velocità ridotte, il motore elettrico fornisce potenza aggiuntiva, mentre, a velocità più elevate, regola automaticamente la sterzata per compensare eventuali irregolarità che vengono trasmesse al volante, ad esempio in caso di raffiche di vento o buche sul manto stradale.

Pneumatici BKT in mostra a Piacenza

nuovaGrazie alla solida collaborazione con il partner Industrial Gomme, che gestisce le assistenze dirette nel settore degli pneumatici industriali e construction, alla fiera GIS di Piacenza sono esposti alcuni fra i migliori pneumatici BKT. Il gruppo indiano, tra i principali produttori mondiali nel settore degli pneumatici OTR, è saldamente presente sul mercato internazionale e avanza deciso sui robusti binari della continuità e dell’innovazione.

nuovaLa scelta degli pneumatici BKT presentati allo stand di Industrial Gomme è dettata dalle richieste dei settori industriale, portuale e della movimentazione container. Fra i prodotti di punta della gamma BKT per questi ambiti, ecco quindi gli pneumatici PORT KING e ROCK GRIP.

Nella misura 18.00-25, il PORT KING è uno pneumatico appositamente sviluppato per reach stacker, gru RTG e straddle carrier. La sua mescola speciale, la geometria dei ramponi e la profondità del battistrada ne garantiscono la stabilità, l’efficienza e la lunga durata nell’impegnativo lavoro di movimentazione container.

EM937
EM937

Anche il ROCK GRIP, nella misura 18.00-33, è stato progettato per equipaggiare veicoli di movimentazione container. La sua mescola speciale è molto adatta agli ambienti del settore logistico, dove la velocità e la resistenza ai tagli e al calore sono requisiti indispensabili.

Oltre a questi due fiori all’occhiello di BKT, alla GISEXPO sono esposti altri pneumatici come lo Smooth SM 54, ideato per reach stacker e la movimentazione di container vuoti. La sua struttura garantisce stabilità nel sollevamento, un’ottima resistenza ai tagli e un lungo ciclo vitale anche su terreni molto abrasivi.

Nel settore del sollevamento ecco lo EM 937, uno pneumatico ideale per terne e pale gommate anche nelle misure più piccole come la 14.00-24, grazie all’ottima resistenza e alla lunga durata.

La proposta di BKT per le misure “extra large” si concentra sui modelli ROCK GRIP e XL GRIP. Quest’ultimo è in grado di equipaggiare gru RTG o movimentatori di container vuoti, fornendo ottime prestazioni in fatto di durata, resistenza e stabilità nel sollevamento.

NON È UN CASO CHE..

Apertura

di Mario Bonino

Non è un caso che Case Construction Equipment sia Europe Market Leader nei grader. Una storia iniziata tanto tempo fa e che prosegue oggi con una esperienza alle spalle completamente a disposizione dei clienti. E che abbiamo toccato con mano con il nuovo 856C AWD

Un risultato ormai consolidato che nasce dalla tradizione O&K valorizzata come merita.

Una storia nata nel 1867 con la Eisenwerk Gebruder Frisch KG che si è distinta per il primo grader in Europa (1934), la prima guida automatica della lama con sistema ad ultrasuoni (1967), il primo grader con telaio articolato (1970), la trazione integrale (1972), la ralla incapsulata (1982). Passata sotto Faun nel 1977 e infine sotto O&K nel 1986, continua oggi con il marchio Case.

Nessuno stravolgimento ma continue migliorie nate dall’ascolto dei clienti. Ed ecco comparire l’impianto Load Sensing (1996), il cofano motore ad alta visibilità (2000), la cabina a profilo ribassato (2013).

I plus sono tanti: un posto guida pratico, comodo e calibrato su come si usa un grader. Le dimensioni sono quelle che servono, sia “nel piccolo” che “nel grande”. La tecnologia è quella che serve per lavorare ovunque. I motori mirano ad affidabilità, semplicità e prestazioni. La struttura è fatta per durare con equilibrio.

Una somma di elementi che abbiamo apprezzato dal vivo sul nuovo 856C AWD, un grader a trazione integrale da 142 kW (190 HP) e dal peso operativo da 16.650 kg.

UNA STRUTTURA NATA PER “ESSERE GRADER”

testoLa struttura del Case 856C AWD è la somma di decenni di esperienze in contesti difficili. La ralla è incapsulata e montata su cuscinetti a sfera. L’azionamento è affidato a ingranaggi interni che evitano contraccolpi, usura e sollecitazioni anomale. sinistraIl telaio ha una struttura ad “A” che distribuisce in modo omogeneo gli sforzi conferendo maggiore precisione di lavoro. La lama ha una curvatura a raggio infinitamente variabile che velocizza lo scorrimento del materiale. La sella si regola idraulicamente in 5 posizioni potendo operare con lama a 90° per profilare le scarpate più difficili. L’articolazione di sterzo è di 40° e lo snodo è collocato davanti alla cabina in modo da rendere intuitiva la guida. Un insieme efficiente che permette di avere performance elevate sia nei lavori di precisione, sia in produzione pura.

UN'IDRAULICA CHE NASCE DA CHI USA IL GRADER

testoL’idraulica del Case 856C AWD è calibrata ascoltando i graderisti. L’impianto è un Load Sensing da 126 l/min a 200 bar. Precisione e movimenti simultanei sono il primo obiettivo ottenuto anche con i comandi montati diretti che evitano perdite di potenza e aumentano la reattività. destraLa modalità “flusso libero” è azionata da un pedale posizionato sul pavimento e fornisce la massima portata a prescindere dal regime velocizzando i movimenti. Curata la disposizione di tubazioni e connessioni che risultano ben protetti. La predisposizione per il controllo satellitare è di serie permettendo di adattare la macchina con una semplice installazione “plug & play” del sistema prescelto.

UNA TRAZIONE INTEGRALE CHE SA COSA FARE

testoLa trazione integrale 6×6 unisce controllabilità ed elevato disimpegno. Le quattro ruote posteriori sono mosse dalla trasmissione ErgoPower con convertitore di coppia. Quest’ultima si adatta automaticamente alla richiesta senza mandare in stallo il motore. Il cambio di marcia non ha i vuoti dei cambi meccanici. Il differenziale “no-Spin” si blocca automaticamente fino al 100% aumentando la trazione. sinistraIl livello tecnologico è molto alto anche sull’anteriore con l’Electronic Drive Control Volume che consiste in una pompa a cilindrata variabile bidirezionale (marcia A/R) che alimenta i motori sui mozzi. Il controllo elettronico della velocità fra posteriore e anteriore permette di procedere all’unisono o accelerare/rallentare quelle anteriori. Rallentando l’anteriore si ha un effetto frenante che evita “strappi” alla lama con una migliore precisione di stesa. È disponibile anche la modalità “creep” con la sola trazione anteriore per velocità ultrabasse dove è richiesta precisione.

UN MOTORE PRATICO, EFFICIENTE E CHE SI ADATTA A OGNI SITUAZIONE

testoIdraulica performante e trasmissione ErgoPower non servirebbero a nulla senza un motore che fornisca coppia e potenza che si adattino ai contesti. La tecnologia FPT con il NEF CR TAA 4V a 6 cilindri da 6.700 cm3 racchiude queste caratteristiche. Conforme allo Stage IV grazie al sistema brevettato Hi-SCR senza DPF: un elemento fondamentale per le macchine su gomma che operano in condizioni estremamente variabili e, nel caso del Case 856C AWD, spesso anche a regimi molto bassi. sinistraGrazie alla gestione Dual Power, sviluppata appositamente, la potenza erogata è pari a 129 kW (173 HP) dalla 1° alla 3° marcia passando poi a 142 kW (190 HP) dalla 4° alla 6° marcia. La coppia massima è di 850 Nm @ 1.400 giri/min. L’iniezione è garantita da un impianto Common Rail con turbina e intercooler. Niente EGR, quindi, con tutti i vantaggi che ne derivano. Una “semplicità” che si fa apprezzare per più motivi: consumi ed efficienza compresi.

 

UNA CABINA DA VERO GRADER

testoLa cabina ROPS-FOPS è nata attorno all’operatore. Lontana da disegni e dotazioni fini a se’ stesse, racchiude le richieste degli operatori: spazio interno elevato anche nella versione Low Profile che ha altezza della macchina minore di 18 cm per un trasporto anche con rimorchi ordinari. La superficie di pavimento permette di guidare bene in piedi. La visibilità è elevatissima: l’uso della lama anteriore risulta così possibile senza problemi. Molti concorrenti non la prevedono nemmeno in opzione per i limiti oggettivi dati da cabine meno studiate sinistraLa superficie vetrata, insieme all’installazione sul semitelaio posteriore e alla telecamera con monitor, danno una sicurezza fra le più elevate in assoluto. L’ergonomia è molto curata e le leve sono raggruppate così da avere i comandi di uso frequente tutti vicini e azionabili con una sola mano. Il comando della trasmissione è comodo, preciso e, soprattutto, intuitivo. Un posto guida realmente studiato per i grader che rappresenta uno dei punti nodali del successo delle macchine Case.

A PROPRIO AGIO

testoUsare un grader non è semplice. Trovare un grader efficiente e produttivo…anche! Il Case 856C AWD è oggi il leader del mercato europeo grazie a evidenti qualità apprezzate dai graderisti. Lontano da vezzi di innovazione fasulla le macchine di Case vanno dritte alla sostanza. Lo abbiamo toccato con mano nel Case Customer Centre di Monthyon dove il nuovo 856C AWD si è fatto guidare con estrema semplicità anche da mani poco raffinate come le nostre. Ma è proprio questo il valore aggiunto: una macchina estremamente semplice e intuitiva. La selezione della velocità di lavoro non rappresenta mai un problema e la risposta dell’impianto idraulico ci ha permesso di svolgere bene fin da subito lavori di spianamento su lunghe distanze. Le dimensioni sono importanti ma la visibilità (molto buona) e la semplicità dei comandi (intuitivi e ben memorizzabili) sono di grande aiuto. La distribuzione della trazione è il punto forte di questo grader. Che non cambia mai anche quando si lavora con il telaio articolato e si mette davanti alla lama tanto materiale. Una dote che lo fa spiccare anche nei grandi lavori su rilevati e grandi spianamenti. Senza però dimenticare la sua predilezione per i cantieri urbani dove precisione e maneggevolezza fanno la vera differenza. Non è affatto un caso se è il grader più venduto in Europa.

Alto gradimento per i carrelli elevatori di CAT Lift Trucks

per webCGM, distributore unico di CAT Lift Trucks in Italia, ha reso noto che il mercato italiano ha accolto in modo estremamente favorevole i nuovi carrelli elevatori elettrici EP25-35N , presentati l’anno scorso ed in distribuzione dall’inizio del 2015. Il confronto con i precedenti modelli CAT equivalenti mostra infatti un raddoppio delle vendite nel primo semestre 2015 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Altrettanto positivi sono i riscontri delle prove che CGM ha condotto interpellando un centinaio di utilizzatori in varie regioni italiane, ai quali è stato chiesto di valutare tutti i principali aspetti prestazionali e di confort delle nuove macchine e che hanno manifestato in modo unanime un altissimo livello di soddisfazione (voti compresi tra 8 e 10).

“Siamo molto soddisfatti del grande successo ottenuto dai nuovi carrelli elevatori elettrici EP25-35N di CAT Lift Trucks”, ha commentato Ugo Turchetti, amministratore delegato di CGM. “I risultati di vendita e la soddisfazione degli utilizzatori confermano l’effettiva superiorità di questi prodotti, ai quali CAT ha applicato tutte le proprie competenze di design e tutte le proprie soluzioni tecnologiche più avanzate”.

La serie EP25-35N comprende cinque modelli con portate di 25, 30 e 35 quintali, può contare su molti punti di forza. Tra essi il Sistema di Guida a Risposta Veloce (Responsive Drive System, RDS), che comprende il controllo della velocità adattabile. Nei carrelli della serie EP25-35N, inoltre, è stata ottenuta una riduzione del raggio di sterzata grazie a un impianto di sterzo a quattro ruote con dual drive di ultima generazione. In combinazione con il controllo in curva, la rotazione dell’assale posteriore di +100 gradi consente di tracciare svolte strette e progressive. Durante le retromarce, le svolte laterali possono essere effettuate istantaneamente senza controspinta posteriore.  Le caratteristiche esclusive del sistema consentono al carrello di sterzare davvero usando l’assale anteriore. I vantaggi comprendono una minore usura delle ruote e maggiore agilità e presa sul terreno.

I carrelli della serie EP25-35N offrono anche un posto guida eccezionalmente comodo ed ergonomico

Un’altra caratteristica distintiva dei carrelli CAT della serie EP25-35N è l’opzione che consente l’estrazione laterale della batteria, una soluzione che permette di aprire il cofano per ispezionare la batteria, cosa molto apprezzata dagli addetti alla manutenzione