Se è vero che il gioco degli scacchi è nato in India attorno al VI secolo, BKT non avrebbe potuto trovare un riferimento più legato alla sua tradizione per sottolineare le proprie strategie. E, prendendo in prestito, non solo a livello di metafora ma anche visivamente, il leit motiv della scacchiera, ha organizzato una kermesse indiana di 4 giorni in cui stampa internazionale e clienti di tutto il mondo hanno potuto toccare con mano cosa sia la “BKT Way”, il modo personalissimo di BKT di intendere il mercato rafforzando anche il proprio impegno sociale. Due aspetti che per l’azienda indiana sono strettamente correlati.
Il “Claim” delle giornate è stato “The Game changer” a sottolineare che è in atto un cambiamento aziendale che è anche un’evoluzione/rivoluzione, sotto molteplici aspetti: come ha affermato Mr. Arvind Poddar, CEO di BKT, il gioco degli stacchi evidenzia chi sia un semplice giocatore o un campione di razza, per il quale ogni mossa è una sfida man mano che il gioco procede.
BKT ha fin dall’inizio deciso di giocare da protagonista e i risultati fin qui raggiunti, pedina dopo pedina, pare abbiano confermato che è proprio così.
Da destra Arvind Poddar, il figlio Rajiv Poddar e la moglie di quest’ultimo
Fondata nel 1954 da Mr. Mahabirprasad Poddar, padre di Arvind, come azienda produttrice di gomme per biciclette (una bici, testimone di quegli esordi, appare proprio nell’avveniristica White House dell’impianto di Bhuj), la società si è via via evoluta fino a quando, nel 1987, è iniziata la produzione di pneumatici industriali, allargatasi a quelli per l’Off-Highway nel 1994. Ed è in quegli anni che inizia l’espansione di BKT verso i mercati esteri, prima in UK e poi in Usa. Nel 2004 BKT entra nel segmento dei radiali per agricoltura che rappresenta ancor oggi il principale ambito d’applicazione: oggi la gamma comprende oltre 230 misure, con il fiori all’occhiello di Agrimax Force. Ed è degli anni successivi l’ingresso nel mercato OTR All Steel per il movimento terra e il mining, con collaborazioni con marchi quali Caterpillar, Komatsu, JCB.
La crescita è stata esponenziale e si è passati dai 6 ettari produttivi nel 1987 agli attuali 126, con il nuovo impianto di Bhuj che abbiamo visitato e che rappresenta il “cambio di passo”, in senso evolutivo, di BKT. Parimenti, da una produzione iniziale di 10 MT al giorno si è giunti a 600 MT al giorno che diventeranno 800 MT entro il 2017.
Imponente anche l’investimento in infrastrutture con l’apertura di 1 ufficio in Europa (a Seregno, in Italia), 2 in Usa, 1 in Canada. Oggi i prodotti BKT sono venduti in 130 paesi nel mondo e l’azienda impiega oltre 7000 persone, con un’età media di 37 anni.
Lucia Salmaso (a sinistra) e Gabriella Usiello di BKT Italia
Ma, al di là dei prodotti e degli investimenti in strutture, quello che ha più colpito durante il soggiorno indiano è stato proprio l’impegno globale di BKT e la sua responsabilità sia sociale che ambientale. Nelle fabbriche sono stati adottati i più avanzati standard in materia di ambiente, salute e sicurezza, oltre il 40% dell’energia necessaria per la produzione è ricavata da energia eolica prodotta in proprio, nell’impianto di Bhuj , che è una vera e propria città,e ospita un ospedale, una stazione dei pompieri, abitazioni residenziali. E’ stata anche creata una BKT Foundation che si occupa di educazione e di assistenza sanitaria e sono in essere molti altri progetti condivisi, tra l’altro, anche dalla Bill Clinton Foundation.
La leadership secondo BKT
Sembrerebbe un sogno visionario, ma è invece un amalgama virtuoso tra determinazione,passione e senso del business, tra risorse umane e tecnologia: Men, Machines, Method sono i tre pilastri su cui si fonda la strategia futura di BKT. Che, nell’immediato, si è posta un obiettivo ambizioso: conquistare la leadership mondiale nel segmento degli pneumatici Off-Highway.
E qui, ancora una volta, ritorna l’immagine della scacchiera: il mercato non solo è competitivo, ma è in continua evoluzione, in perenne crescita sia quantitativa che qualitativa. Per questo occorre adattarsi al cambiamento senza perdere di vista il risultato finale. Mossa dopo mossa.
Il report completo dell’evento BKT in India, con interviste esclusive ai protagonisti, sul prossimo numero di Macchine Edili.
Il cuore dell’escavatore cingolato HX220 LHyundaida 22 ton è il recentissimo motore turbo diesel a 4 tempi sovralimentato, raffreddato ad aria, Cummins QSB6.7 da 182,6 CV (136 kW), che soddisfa i più recenti standard Stage IV relativi alle emissioni. Hyundai (che ha scelto la soluzione combinata SCR e EGR) ha dichiarato che, rispetto alla serie 9A, la gamma HX vanta una riduzione del 90% delle emissioni di NOX.
Il modello HX220 L è dotato di un indicatore ECO che permette di utilizzare la macchina in modo economico. Il livello e il colore dell’indicatore forniscono informazioni sulla coppia del motore e sull’efficienza dei consumi. L’indicatore segnala inoltre lo stato del consumo di carburante, ad esempio percentuale media e quantità totale di carburante usato. Rispetto alla serie di macchine Hyundai 9A, il modello HX220 L consente di ottenere una riduzione dei consumi di carburante fino al 12%, a seconda del tipo di operazione.
La funzione IPC (Intelligent Power Control), che adegua la potenza agli ambienti di lavoro, può essere selezionata e rilasciata sul monitor, quando è attiva la modalità scavo, mentre il flusso della pompa può essere controllato senza difficoltà con una leva per ridurre il consumo di carburante.
La serie HX incrementa la produttività in loco grazie a una maggiore rapidità di funzionamento: il modello HX220 L è in grado di caricare un carrello con una velocità fino al 5% superiore e di effettuare operazioni di livellamento fino al 4% più rapide rispetto alla serie 9A. Per operazioni di spianatura efficienti, la serie HX può applicare il controllo della flottazione braccio anche solo avanzando e ritraendo l’avambraccio, in modo da assicurare la stabilità delle operazioni anche in caso di carichi elevati.
Anche la cabina è stata riprogettata: è stato incorporato un nuovo parabrezza più ampio nella parte anteriore e lo sportello dell’operatore è ora più facile da aprire dall’interno con un corrimano aggiuntivo. L’interno della cabina dell’HX offre il 13% di spazio in più per l’operatore (rispetto alla serie 9A). Il nuovo impianto di aria condizionata fornisce una migliore circolazione dell’aria nella cabina.
Una delle principali innovazioni della nuova serie HX è il nuovo e più ampio monitor touchscreen da 8 pollici situato sul cruscotto, sul quale vengono indicate le stesse informazioni visualizzate sullo smartphone, ma con dimensioni del 30% superiori rispetto ai modelli precedenti.
Sicurezza al top
Le nuove funzioni di sicurezza includono l’esclusivo sistema AAVM (Advanced Around View Monitoring) di Hyundai che riproduce sul monitor da 8 pollici presente sul cruscotto una visuale operativa virtuale a 360°. Il sistema è formato dalle funzioni AVM (Around View Monitoring), che riproduce una visuale operativa virtuale a 360°, e IMOD (Intelligent Moving Object Detection), che rileva la presenza di oggetti nel raggio di 5 m dalla macchina e li segnala all’operatore. La macchina è inoltre dotata di Hi-Mate, un sistema di gestione remota sviluppato da HHIE. Grazie alla tecnologia satellitare, i clienti possono ora usufruire di un livello di servizio e di supporto del prodotto senza precedenti. Hi-Mate permette agli utenti di valutare in remoto le prestazioni delle macchine, di accedere a informazioni diagnostiche e di verificare l’ubicazione delle macchine semplicemente premendo un pulsante. Consente persino di programmare un Geofencing virtuale per evitare che la macchina esca da un’area specifica.
La Veneta Trasporti è ubicata a Padova ed è in grado di soddisfare tutti i tipi ed esigenze di movimentazione, trasporto di manufatti e fuori sagoma, fino ai massimi livelli di eccezionalità.
L’azienda risale al 1905, anno in cui Vittorio Pavan inizia l’attività di autotrasportatore con un carro trainato da un cavallo. Il progredire della tecnologia sostituisce i motori al quadrupede e nel 1955 il figlio del pioniere, Luigi, insieme ai fratelli Antonio e Mario, fonda la Veneta Trasporti.
La nuova società acquisisce dapprima un parco mezzi “tradizionale” e, grazie ad una brillante intuizione di mercato, si specializza nel settore del trasporto eccezionale distinguendosi dalle altre aziende anche per la forte determinazione.
Oggi, altri tre fratelli Pavan, Alessandro, Massimo e Vittorio, portano avanti con entusiasmo e dinamicità la tradizione cominciata dal nonno oltre un secolo prima, incrementando il trasporto eccezionale, attraverso innovativi servizi di logistica.
Oltre ai trasporti eccezionali, sono ormai collaudati i servizi integrati di logistica globale e un’ampia offerta di soluzioni atte a garantire la massima efficienza in ogni fase di transito, carico-scarico e stoccaggio della merce.
Al cliente è assicurata una filiera strutturata e completa, dallo studio del percorso, i permessi di trasporto, fino alla consegna della merce, sostenuta da soluzioni tecniche e tecnologiche studiate su misura per ogni singolo transito.
Il payoff “trasporti eccezionali e logistica globale” è la sintesi della mission di Veneta Trasporti: rispondere con efficacia e con soluzioni concrete alle esigenze di movimentazione e di trasporto eccezionale in Italia e all’estero.
Con questa filosofia sono state allestite soluzioni globali e innovative nel campo della logistica, un efficiente network operativo, un servizio “chiavi in mano/all inclusive” la massima convenienza ed affidabilità, un rapporto personalizzato e trasparente in ogni fase della collaborazione.
Veneta Trasporti ha recentemente eseguito un trasporto di un grosso impianto di frantumazione Terexnella provincia di Vicenza .
L’impianto con dimensioni 20 m di lunghezza , 3.50 di larghezza , 4.50 di altezza , 53 ton. è stato caricato in un semirimorchio ribassato allungabile per ridurre l’altezza .Particolari manovre sono state effettuate per uscire dal cantiere di montagna in cui l’impianto era alloggiato . Con l’ausilio di un telecomando , un secondo autista ha potuto guidare le manovre di sterzatura posteriore del semirimorchio evitando gli ostacoli presenti . Il trasporto scortato da 2 auto pilota è stato eseguito a regola d’arte .
Recentemente è stato anche effettuato un trasporto eccezionale di un escavatore cingolato CAT 345 D , avente dimensioni cm 1200 x 370 x 340 altezza – peso 54.000 Kg , da Milano a Pietro Mussolino (VI); anche le operazioni di carico e scarico sono state effettuate da personale specializzato di Veneta Trasporti : durante il tragitto sono state impiegate due auto-pilota per la scorta tecnica “.
Presso il Castello di Grinzane Cavour (Cn) Mollo Noleggioha dato appuntamento ai principali istituti di credito e fornitori con cui collabora da anni.
Il meeting è stato l’occasione per ripercorrere la storia del Gruppo, con un focus particolare sulle attività, risultati e progetti relativi alla divisione Noleggio.
“Noleggiare” è un lavoro complesso, un flusso di molteplici attività quotidiane, per gestire il quale Mollo si avvale dell’alta professionalità e competenza di 135 collaboratori, che operano nella sede di Alba e nei 20 centri distribuiti tra Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia, Toscana.
Durante l’incontro è stato presentato il bilancio previsionale dell’anno 2015, che vede la divisione noleggio chiudere con un + 21% rispetto al 2014, confermando così il trend positivo dell’anno precedente.
Il successo di Mollo Noleggio è da ricercare nella concentrazione sul core business, nell’espansione a macchia d’olio tramite la creazione di una rete capillare di centri, nella diversificazione dei prodotti e servizi offerti, nell’offerta di macchine nuove e di qualità (oltre 3000 mezzi disponibili a noleggio con un’età media di circa 4,6 anni: tra i parchi mezzi più giovani in Italia), nell’alta professionalità e competenza del personale, nella costante attenzione al cliente.
L’obbiettivo di Mollo nei prossimi 5 anni vede l’apertura di 24 nuovi punti noleggio: un traguardo ambizioso, per raggiungere il quale sono previsti investimenti pari a 60 milioni di euro.
In quest’ottica di espansione Mollo Noleggio ha inaugurato la filiale di Campi Bisenzio (Fi, nella foto) raggiungendo così quota 20 centri noleggio in Italia direttamente gestiti. Si tratta di un importante traguardo per l’azienda albese, che da sempre fonda la propria strategia commerciale sui concetti di capillarità, presenza e radicamento sul territorio.
Il punto Mollo Noleggio di Firenze è predisposto per il noleggio di piattaforme di lavoro aeree, mezzi per il sollevamento, autocarri, macchine movimento terra, macchine e attrezzature edili, wc chimici mobili e servizio spurghi, noleggio con operatore. È strutturato con un’area officina attrezzata e un’area dedicata ai
corsi di formazione con rilascio patentini per l’uso dei mezzi d’opera: un vero e proprio centro specializzato per il noleggio professionale.
Ad IntermatJLG aveva festeggiato la produzione del 100millesimo sollevatore telescopico con un modello “limited edition”: un 4017RS vestito con una straordinaria livrea mimetica composta da migliaia di marchi della casa statunitense.
In realtà, non solo testimonial della propria categoria, ma sintesi celebrativa di tutte le macchine JLG nel mondo. Come annunciato a suo tempo, il modello, reduce da un tour in tutta Europa, è il protagonista dell’asta benefica che si svolge stasera ,9 dicembre, a Siviglia; momento clou della cena di gala con invitati numerosi clienti internazionali.
Il ricavato della vendita verrà poi donato ad un’associazione caritativa scelta dallo stesso acquirente. A sottolineare quanto l’azienda tenga in modo particolare a questo evento, la presenza del presidente JLG, Frank Nerenhausen.
Nella metropoli di Dubai durante le rush hour, ovvero gli orari di punta, la circolazione di auto raggiunge picchi considerevoli. Per cercare di alleviare il traffico, serviva un ponte che attraversasse il Dubai Creek, il canale che separa Dubay City dai quartieri circostanti.
La soluzione, costituita da un ponte a sei corsie (365 metri di lunghezza per 22 di larghezza), l’unico di questo tipo negli Emirati Arabi Uniti, è stata resa possibile da Bosch Rexroth, il cui sistema idraulico di compensazione delle maree ha consentito la realizzazione di rampe di accesso che si adattano automaticamente a seconda del livello del mare.
La tecnologia Rexroth garantisce sicurezza sia alla struttura del ponte sia agli automobilisti che lo attraversano, 6.000 all’ora durante le rush hour.
In attesa del ponte a struttura fissa che sarà realizzato nei prossimi anni, Bosch Rexroth, grazie al settore ricerca e sviluppo che è considerato da sempre il volano della crescita dell’azienda, ha fornito la componentistica che assicura le stesse prestazioni di una grande infrastruttura definitiva, affidabile e performante.
Marangoni spa,società leader mondiale nella ricostruzione di pneumatici eGRP Ltd, società indiana leader mondiale nel riciclaggio della gomma, hanno costituito una joint venture al fine di svolgere l’attività di ricostruzione di pneumatici per veicoli commerciali in India.
La joint venture mette insieme le forze dei due partner – l’esperienza di Marangoni nella ricostruzione e l’esperienza di GRP nel riciclaggio della gomma, oltre alla sua conoscenza del mercato indiano – per introdurre una soluzione all’avanguardia per la ricostruzione dei pneumatici delle flotte di veicoli commerciali in India; tale soluzione consentirà di prolungare la durata dei pneumatici e di ridurre i costi operativi degli operatori del settore del trasporto su strada. La tecnologia esclusiva introdotta in India per la prima volta sarà il sistema ad anello RINGTREAD di Marangoni – il ricostruito senza giunte. La tecnologia RINGTREAD offre una resa chilometrica più elevata e una migliore aderenza, è più affidabile e garantirà maggiori risparmi alle flotte indiane.
Inoltre, la joint venture apporterà benefici ambientali al paese in generale e ai settori legati ai trasporti in particolare, dato che i pneumatici ricostruiti di buona qualità sono ecologici grazie ad un allungamento della vita del pneumatico e quindi un minore utilizzo di risorse.
A questo proposito Massimo De Alessandri – CEO del Gruppo Marangoni – ha affermato : “L’evoluzione del mercato indiano offre a Marangoni una grande opportunità di espandere la propria presenza globale. Da qualche anno stiamo studiando il mercato e crediamo che sia arrivato il momento di proporre il nostro sistema di ricostruzione al paese. La rete stradale in espansione e l’ampia accettazione dei radiali da parte delle flotte che diventano sempre più professionali ci danno la certezza che insieme a GRP potremo stabilire una solida presenza in India.”
Harsh Gandhi, amministratore di GRP Ltd ha aggiunto: “Il nostro rapporto con Marangoni in qualità di fornitore risale a più di dieci anni fa ed è stato costruito su principi di fiducia e rispetto reciproci. In base alla nostra esperienza nel riciclaggio dei pneumatici, siamo convinti che il ritmo crescente di diffusione dei radiali sia un’opportunità per offrire alle flotte indiane un concetto di ricostruzione di livello mondiale. Per fare questo, il partner più qualificato non poteva essere che Marangoni”.
Il 23 Novembre 2015 la joint venture ha inaugurato il suo primo flagship store a Indore. Indore è stata scelta come prima sede poiché è un grande centro di autotrasporti, con un livello di diffusione dei radiali superiore al 50%,- molto più elevato rispetto alla percentuale nazionale che attualmente si attesta circa sul 36%. Nei prossimi mesi, la joint venture mira ad attrarre imprenditori che intendono investire nel settore della ricostruzione dei pneumatici, ricostruttori indipendenti che intendono migliorare la loro offerta adeguandola alle esigenze di un mercato in continua evoluzione e attuali partner di GRP già coinvolti nello smaltimento dei pneumatici a fine vita.
Motori ecologici con nuovi sistemi di risparmio energetico e massimo confort con la nuova cabina. È il nuovo escavatore della Case, a suo agio nelle cave del piacentino.
Siamo a Sarmato, a pochi chilometri da Piacenza, ospiti dell’impresa Peveri Angelo che si occupa di lavori edili e scavi in genere. In questa realtà a conduzione familiare si respira aria genuina, di gente semplice e schietta che ama il lavoro e non si arrende alle prime difficoltà. Ce ne accorgiamo subito parlando con il titolare Angelo Peveri, con il figlio Luigi e la figlia Martina, e col geometra dell’impresa Giuseppe Bianchini. Anche Carla, sorella di Angelo, fa parte dello staff, a cui si aggiungono 4 dipendenti. Insieme ci hanno descritto l’azienda, le attività svolte, e il parco macchine che da pochi mesi include il nuovo escavatore idraulico CX350C di Case.
Semplicemente professionale
L’impresa Peveri ha origine a metà degli anni ’70, quando il papà e lo zio di Angelo operavano come contoterzisti per lavori agricoli. Poi, a partire da metà anni ’80, semplicemente con un escavatore e un camion, l’impresa si apre ai lavori edili e agli scavi in genere trasformandosi in una realtà conosciuta in tutta la provincia. Da anni l’impresa si distingue per esperienza e professionalità, sia nel settore pubblico che in quello privato, per la costruzione e manutenzione di strade asfaltate, sterrate, lavori di edilizia stradale (marciapiedi, piste ciclabili), scavi, movimento terra, fornitura e posa in opera di fognature e acquedotti, consolidamenti, lavori idrici, drenaggi, demolizioni edili, sgombero neve e impianti di illuminazione. Accanto all’attività di scavi e costruzioni, l’Impresa porta avanti anche quella di commercio di materiali inerti per l’edilizia fornendo sabbia, ghiaia, pietrisco e argilla, materiali per i quali offre anche il servizio di trasporto. Numerose anche le lottizzazioni edili con consegna diretta al cliente ad opera finita, e tra le sue realizzazioni più importanti un supermercato a Borgonovo (PC) e l’ampliamento della RDB che produce mattoni faccia a vista, in cui Angelo ha lavorato per molti anni. Ma l’azienda Peveri è conosciuta anche per le sue cave di ghiaia e soprattutto di argilla dislocate nel piacentino a circa 15 km dalla sede. “In cava, la stratigrafia di argilla, ci spiega Luigi, presenta diverse tipologie, ognuna con proprie caratteristiche di impermeabilità, tenuta, e plasticità. Viene fornita alle discariche per impermeabilizzare le vasche, ai vivai, in quanto assorbe acqua rilasciandola senza sgretolarsi, ma soprattutto alle fornaci per realizzare mattoni faccia a vista, come nel caso della RDB di Piacenza.”.
Per cava e non solo
L’attuale parco macchine Peveri è composto da mezzi e attrezzature indispensabili ad affrontare i lavori elencati: camion 4 assi, bilici, escavatori con braccio lungo per demolizioni, pinze, frantumatori, cesoie e martelli demolitori, impianto di frantumazione e vaglio per selezionare ghiaia e argilla e, in cava, escavatori compresi tra le 25 e 360 tonnellate, oltre a pale gommate per spostare e caricare sugli autocarri il materiale. A queste macchine si è aggiunto il nuovo escavatore idraulico Case CX350C che l’azienda ha acquistato da qualche mese per “rinvigorire” il parco macchine. “Siamo clienti Case dal 2003, ricorda Angelo Peveri, cioè da quando abbiamo acquistato un Case 210. Poiché ho avuto modo di apprezzare le qualità di questo marchio, ho optato anche per il CX350C, che mi “solleticava” da tempo”.
da sin. Luigi e Angelo Peveri, Giuseppe Bianchini, Francesco Morabito
Nonostante le limitate ore di lavoro Angelo e Luigi ne hanno testato i punti forti. “Si tratta di una macchina, veloce, precisa e sensibile ai comandi, affermano, dotata di grande stabilità e di un sistema idraulico, principale punto forte, molto affidabile e che garantisce fluidità nei movimenti. Un escavatore “da carico”, su misura per le nostre cave ma anche sfruttabile per lavori di edilizia. Notevoli anche il confort della cabina e la facilità negli interventi di manutenzione grazie alle cofanature che raggruppano i principali organi del motore”. Il CX350C è stato acquistato dalla concessionaria Iveco Orecchia spaattraverso la consulenza del funzionario Commerciale Divisione Construction Francesco Morabito, che mettendo a disposizione la sua esperienza ha instaurato da tempo un rapporto di fiducia con l’azienda Peveri seguendola al meglio per ogni esigenza legata al movimento terra.
Case CX350C: una “combinazione” di sistemi
Mentre il CX350C ci offre una dimostrazione della sua potenza, Morabito si sofferma sui vantaggi di questa macchina. Gli escavatori della serie C montano motori diesel Tier 4 ecologici ed efficienti e conformi alle normative sulle emissioni senza aggiunta di additivi. Se attivato, un indicatore in cabina segnala le impostazioni più “ecologiche” per il funzionamento della macchina, consentendo di controllare in tempo reale il consumo di carburante. Il primo sistema, riguardante la regolazione del consumo del braccio, consente una maggior efficienza durante l’abbassamento del braccio e la rotazione della torretta; il secondo, che regola in automatico il consumo, fa aumentare l’efficienza quando i joystick servoassistiti sono in posizione di neutro e non è necessario richiamare potenza per lavorare; il terzo, che regola la pressione di rotazione, controlla con precisione la distribuzione della potenza idraulica durante la rotazione ottimizzando portata e pressione dell’impianto; il quarto interviene sulla corsa della spola eseguendo una regolazione automatica della pressione durante scavi e livellamenti, e ciò fa risparmiare energia migliorando il controllo del mezzo negli scavi di precisione; il quinto sistema riguarda le funzioni di messa al minimo, in particolare l’“Auto Idle” per il ritorno al minimo automatico e l’“Idle Shut Down” per l’arresto automatico del minimo: il primo riduce il regime del motore dopo che le leve siano rimaste inattive per 5 secondi, il secondo arresta il motore in caso d’inattività per 3 minuti, assicurando ulteriori risparmi sui consumi. Quando Morabito apre il cofano del CX350C vediamo che motore, impianto di raffreddamento e di scarico sono stati progettati e raggruppati per utilizzare al meglio lo spazio disponibile, garantendo visibilità nelle manutenzioni. “La cabina ROPS della serie C, indica Morabito, più ampia rispetto ai modelli precedenti, monta un nuovo sistema di sospensioni che riduce non solo le vibrazioni, ma anche il livello fonometrico interno portandolo ai 70 dB(A), quasi ai livelli automobilistici”. Inoltre i montanti sono più sottili, e la vetratura anteriore è continua per migliorare la visibilità. Il sedile di guida è a sospensione con leve regolabili di serie, e i pedali di guida sono azionabili con meno sforzo. Sicurezza migliorata grazie ai nuovi specchi e alla telecamera posteriore di serie, le cui immagini sono visibili sul nuovo monitor a LED da 178 mm.
Qualità in espansione
Dopo la trasferta a Sarmato abbiamo approfondito la conoscenza della concessionaria Iveco Orecchia con il prezioso aiuto di Samantha Sperduti, Responsabile Marketing Divisione Movimento Terra di questa importante realtà industriale. Ne abbiamo ripercorso le principali tappe, soffermandoci, ovviamente, soprattutto sull’organizzazione della Divisione Movimento Terra che è stata recentemente oggetto di un’espansione territoriale. Dal 1929, anno della sua fondazione, Iveco Orecchia Spa esercita l’attività di Concessionaria Veicoli Industriali. Nel 1997 acquisisce il ramo di azienda Buscommercio, concessionaria Iveco/Iribus, dedicato alla commercializzazione di autobus per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Nel 2006 la società amplia l’area d’azione acquisendo l’intera Iperbus Srl, operante come concessionario Iribus per la Lombardia, e nel 2007 Orecchia diventa concessionaria Iveco per l’intera provincia di Torino e Valle d’Aosta, acquisendo la concessionaria di zona del Canavese e Valle d’Aosta. Nel 2011 si amplia ulteriormente grazie al mandato per la vendita di macchine movimento terra, e firma un accordo con Iveco, la casa mandante, per creare una società paritetica denominata Iveco Orecchia, ereditando così le attività già svolte da Orecchia Spa, e, a completamento dell’offerta di macchine movimento terra, acquisisce a fine 2012 il mandato Case Construction per Piemonte e Valle d’Aosta. “Le 3 principali divisioni di Iveco Orecchia, spiega Sperduti, sono: autobus, veicoli industriali e commerciali, la recente divisione movimento terra, e in più una divisione ricambi trasversale a tutte le divisioni”. Le 6 sedi operative sono localizzate in zone strategiche del Nord Ovest Italia (Torino, Aosta, Genova e Varese), per soddisfare le esigenze del cliente e offrire l’intera gamma di servizi (vendita autobus, veicoli industriali e macchine movimento terra nuovi e usati, noleggio, assistenza post vendita e vendita ricambi), e a Moncalieri (TO) un’officina di carrozzeria offre servizi a tutte le divisioni per tutte le sue sedi operative. Riguardo il movimento terra, gli uffici di vendita della divisione MMT sono a Torino all’interno dell’avveniristica strutturaCNH Industrial Village, a Moncalieri (TO), a Quart (Aosta), a Castellanza (VA), e a San Giuliano Milanese presso il partner Tecnoter. Sperduti precisa che “dei 334 dipendenti interni di Iveco Orecchia, circa 20 si occupano della Divisione Movimento terra, e dei circa 30 consulenti esterni che si occupano delle vendite, ben 7 sono assegnati a questo specifico settore”.
Tra i marchi più prestigiosi del movimento terra proposti da Iveco-Orecchia c’è sicuramente Case con due importanti suddivisioni: Heavy Line e Compact Line. Nel comparto Heavy Line la macchina più richiesta dai clienti (prevalentemente aziende di scavo e di movimentazione terra) è da sempre l’escavatore cingolato, mentre nella Compact line, Case recita da sempre un ruolo da protagonista sul mercato con le terne Wheel Loaders. “Il post vendita viene svolto dall’officina che ha sede in Strada Settimo a Torino, prosegue Sperduti, ma per coprire capillarmente il territorio di competenza dove non è presente direttamente con proprie strutture, la concessionaria Iveco Orecchia collabora con una rete di assistenza e ricambi composta da officine autorizzate specializzate in macchine movimento terra (con personale costantemente aggiornato), ma all’occorrenza raggiungendo i clienti in cantiere con furgoni attrezzati, due dei quali appartengono alla concessionaria, e due alle officine autorizzate”. I ricambi originali, disponibili o reperibili entro 12/24 ore, riducono al minimo i disagi ai clienti dovuti a interventi di rottura o sostituzioni. Inoltre Iveco Orecchia dispone anche di una consulenza finanziaria, offrendo soluzioni personalizzate per l’acquisto di macchine e attrezzature, valutando leasing e finanziamenti personalizzati. “Il nostro mandato, precisa infine Sperduti, copre il Piemonte e la Valle d’Aosta, ma da giugno 2014, per ciò che riguarda il movimento terra, è stato esteso alla Lombardia Occidentale, nello specifico Varese, Como, Pavia, Milano, Lodi, e in più Piacenza per l’area emiliana”. Sebbene il settore movimento terra negli ultimi anni abbia subìto in modo pesante la crisi generale e si sia molto ridimensionato, Sperduti intravede timidi segnali di ripresa, che inducono a un cauto ottimismo.
Dal 2013 Leister Technologies AG, multinazionale svizzera leader nella produzione di riscaldatori industriali e macchine per la saldatura delle materie plastiche, opera in Italia direttamente tramite la propria filiale, Leister Technologies Italia, diretta dall’ing. Possa. L’azienda offre ora direttamente ai clienti in Italia i servizi precedentemente gestiti dallo storico distributore Mohwinckel: oltre alla consulenza, per consentire ai clienti di determinare quale fra le molte soluzioni Leister è più adatta alle proprie esigenze, Leister offre presso la nuova sede di Segrate anche un ottimo servizio di assistenza tecnica. Nel reparto dedicato, un affiatato team (composto da Klaid Mastora, Antonio Colleroso e Luigi Trioli, esperti manutentori Leister) è in grado di riparare l’intera gamma di prodotti dell’azienda. Saldatrici automatiche, estrusori, apparecchi manuali e riscaldatori industriali trovano qui veri professionisti della riparazione, in grado di riportarli nel migliore stato di forma possibile, in tempi decisamente ragionevoli.
Milena Soleo e Valentina Genualdi
Completano la squadra Milena Soleo e Valentina Genualdi, che forniscono un contributo fondamentale all’attività di assistenza tecnica occupandosi del “back-office” della riparazione. Con grande impegno, velocità e professionalità, Milena e Valentina trasformano le indicazioni dei tecnici in preventivi, definiscono i dettagli mancanti e chiariscono eventuali dubbi, fornendo supporto alle richieste dei clienti fino all’avvenuta riparazione.
Lo stock di pezzi di ricambio è ampio e ben assortito: il magazzino è integrato da arrivi settimanali dalla Svizzera.
L’assistenza tecnica per Leister non si limita alle riparazioni; la competenza di Luigi Trioli e Antonio Colleroso è a disposizione dei clienti anche per risolvere al telefono problematiche che si presentano in cantiere, per avere indicazioni utili su come collegare e settare un riscaldatore industriale e ovviamente per supportare il progettista nel corretto dimensionamento di un sistema.
Il 2015 è stato un anno caratterizzato da una richiesta crescente di macchine elettriche, specialmente per il settore industriale, e diesel, impiegate nel settore delle costruzioni.
La risposta di Mollo Noleggio non si è fatta attendere: 140 nuove piattaforme aeree acquistate daHaulotte, per un investimento pari a € 2,8 milioni di euro.
L’investimento servirà per potenziare le nuove aperture di Bergamo, Brescia e Firenze.
Mollo Noleggio è da sempre particolarmente attenta a mettere a disposizione dei propri clienti macchine performanti di nuova generazione, sicure, affidabili e di elevata qualità costruttiva, abbinandole ad un’ampia gamma di servizi. Ideali per l’impiego in cantiere e in strutture industriali e logistiche, adatte per interventi di manutenzione e riparazione di impianti elettrici, di illuminazione e di condizionamento, le nuove piattaforme aeree “vestono” il colore blu, che da sempre contraddistingue Mollo Noleggio. Tra i mezzi elettrici acquistati spiccano le piattaforme semoventi articolate, modello HA12 CJ+, caratterizzate da dimensioni e ingombro compatti, e modello HA15 IP, confortevoli da utilizzare grazie all’eccellente manovrabilità in zone ristrette.
Oltre 80 sono le nuove verticali elettriche arrivate, modelli OPTIMUM e COMPACT, nelle versioni da 6 m, 8 m,10 m, 12 m, 14 m di altezza: macchine robuste e affidabili, che garantiscono ampia autonomia di lavoro e massima sicurezza grazie al dispositivo anti-ribaltamento.
Tra i nuovi arrivi anche le STAR 10, piattaforme semoventi elettriche adatte per lavori fino a 10 m di altezza, facili da trasportare e maneggevoli nelle zone più difficili. Nel segmento diesel la scelta di Mollo Noleggio si è orientata su due modelli di piattaforme semoventi articolate: HA18SPX, dotate di un alto livello di versatilità grazie al movimento verticale positivo e negativo del jib (140°), alla rotazione in sagoma e alla rot azione idraulica del cestello (180°), e HA20PX per lavori
fino a 20 m di altezza, munite di 4 ruote motrici e direttrici per una manovrabilità eccellente, blocco idraulico differenziale, comandi proporzionali e simultanei.
Completano l’ordine le verticali diesel H18SX, ideali su tutti i tipi di terreni e negli spazi più ristretti, grazie al raggio di sterzata ridotto.
I nuovi mezzi acquistati sono disponibili a noleggio presso i 20 centri Mollo.