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Doppio premio per JLG agli IAPA Awards 2022

JLG Industries Inc., ha vinto ben due premi IAPA 2022. Infatti ‘azienda è stata selezionata per tre premi all’inizio di quest’anno: due nelle categorie “Prodotto dell’anno” – per il suo elevatore a pantografo completamente elettrico DaVinci® e per sollevatore semovente a braccio 670SJ, dotato della nuova tecnologia autolivellante – e un terzo nella categoria “Sostenibilità” per il suo kit di conversione del motore.

Karel Huijser, direttore generale e vicepresidente di JLG nella regione EMEA, ha commentato: “Siamo estremamente orgogliosi di ricevere questo livello di riconoscimento. La nostra azienda è nata da un’unica visione: fornire una modalità più sicura di lavorare in altezza. Dal 1969, abbiamo continuato a innovare nello spirito di questa visione, portando sul mercato i prodotti e le tecnologie che fanno progredire l’industria dell’accesso”.

Il JLG® 670SJ

L’elevatore a braccio autolivellante JLG® 670SJ, primo del suo genere, sta cambiando il modo di lavorare in altezza.

Dotato dell’esclusiva tecnologia autolivellante brevettata da JLG, questa macchina rivoluzionaria è progettata per adattarsi automaticamente al terreno su pendenze fino a 10 gradi in qualsiasi direzione e con il braccio alzato. La macchina offre altezza piattaforma da 20,5 m, uno sbraccio orizzontale di 17,5 m e una capacità di carico illimitata di 250 kg e limitata di 340 kg.

La tecnologia di autolivellamento del 670SJ è progettata per adattare il telaio dell’elevatore alle condizioni del terreno – piuttosto che dover adattare le condizioni del terreno alla macchina. Questo permette al 670SJ di attraversare superfici sconnesse mentre si guida in altezza da un lavoro all’altro, senza abbassare il braccio, consentendo una maggiore produttività.

Il 670SJ vanta tre modalità operative per massimizzare la trasportabilità in loco o su strada. La modalità autolivellante permette alla macchina di lavorare alla massima altezza, con piena funzionalità, su pendenze fino a 10 gradi. La modalità spostamento può essere utilizzata quando il braccio è riposto per spostarsi attraverso il cantiere ad una velocità maggiore. Infine la modalità di trasporto permette all’intera macchina di essere abbassata una volta in posizione su un camion, riducendo la sua altezza di viaggio.

Tutte queste caratteristiche sono rese possibili dal sistema di controllo avanzato della macchina. Questo sistema riceve continuamente dati sulle prestazioni da vari sensori sulla macchina, quindi visualizza le informazioni attraverso un display digitale e un’interfaccia a schermo selezionabile nella piattaforma durante il funzionamento, aiutando gli utenti a capire cosa sta succedendo a livello del suolo mentre lavorano in altezza.

La tecnologia di autolivellamento di JLG offre una serie di vantaggi per gli operatori della macchina e le loro squadre di supporto, compresa la riduzione (e in alcuni casi l’eliminazione) del lavoro di preparazione necessario per livellare l’area di lavoro. Ciò significa che non è più necessario pre-sagomare il sito o costruire laboriose bindelle prima di iniziare il lavoro.

Il 670SJ evita anche lo sforzo di riposizionare il sollevatore per trovare un’area di lavoro in piano. Questo aiuta gli operatori a posizionarsi e a raggiungere l’area di lavoro più velocemente, massimizza le capacità di sbraccio e riduce la necessità di avere a disposizione in loco sollevatori più grandi e più alti come back-up per uno sbraccio superiore in presenza di condizioni del terreno irregolari.

Il JLG DaVinci AE1932

L’elevatore a pantografo DaVinci AE1932 è completamente elettrico e caratterizzato dall’assenza di elementi idraulici, per eliminare le perdite in cantiere, azzerare le emissioni e quindi abbattere l’inquinamento.

Ogni componente dell’elevatore DaVinci è completamente ottimizzato, dai comandi al meccanismo di salita, dalla trasmissione allo sterzo, per ridurre i consumi energetici fino al 70% rispetto alle macchine tradizionali. Questo consumo ridotto di energia permette l’uso di una singola batteria agli ioni di litio che può durare fino a 10 anni.

Il sollevatore a pantografo DaVinci è concepito in modo che ogni funzione (di sollevamento, trasmissione, sterzo, ecc.) possa essere connessa in modo indipendente, con riduzione di cali di tensione e latenza; allo stesso modo, il sistema di controllo della macchina può connettersi e comunicare direttamente con ogni singola funzione.

Questa completa connessione del sistema di controllo con le varie funzioni permette di inviare i dati agli operatori, ai responsabili di flotta e ai tecnici dell’assistenza tramite Bluetooth e reti telefoniche. Sono nati così nuovi strumenti operativi, come la App DaVinciGo, che fornisce informazioni in tempo reale sullo stato della macchina e permette diagnosi a distanza e aggiornamenti del software da remoto.

Il sistema di trasmissione totalmente elettrico del DaVinci a magnete permanente genera coppia e fa girare il motore. Si ritiene che il sistema a magnete permanente possa incrementare l’efficienza di un motore in media del 20-30% e aumentarne il ciclo di vita azzerando gli interventi di assistenza.

Il controllo indipendente del sistema di sterzata del DaVinci è concepito per ridurre l’impatto degli pneumatici sul terreno, con notevole riduzione dell’usura dei copertoni e dei danni alle pavimentazioni sensibili.

Il sistema di sterzo dell’AE1932 permette agli operatori di manovrare facilmente la macchina ovunque, anche in presenza di accessi ristretti o spazi ridotti, portando a termine qualsiasi lavoro venga assegnato.

Il sistema di sollevamento del nuovo DaVinci si basa su un attuatore elettromeccanico, che sostituisce i cilindri idraulici dei sollevatori elettrici tradizionali. L’assenza di meccanismi idraulici azzera le perdite.

Questo sistema è concepito per recuperare energia durante la discesa del cestello, energia che viene rimandata alla batteria ottimizzando i tempi di utilizzo tra una carica e l’altra.

L’elevatore DaVinci può essere ricaricato completamente in sole 3,5 ore e la produttività è ulteriormente favorita dal fatto che il sistema può essere ricaricato in neanche cinque minuti per spostarsi di 30.48 m, e avere sufficiente coppia per caricare.

L’AE1932 ha una velocità di viaggio 6.44 km/h, si muove due volte più rapidamente dei sollevatori a pantografo tradizionali, velocizzando gli spostamenti in cantiere.

Un altro punto di forza è la velocità progressiva in elevazione, una delle conquiste di JLG. Questa funzione fa rallentare l’unità man mano che sale, invece di ridurne la velocità di 0.80 km/h come nelle macchine tradizionali.

Il DaVinci AE1932 ha un ingombro ridotto, pesa 1564.89 kg e può superare pendenze del 25%.

Viene fornito di serie con JLG Mobile Control, con il JLG Mobile Control e può essere quindi guidato e caricato con qualsiasi dispositivo mobile iOS o Android.

In short list

Le emissioni devono essere ridotte del 50% nel 2025. A livello globale, ci sono molte iniziative in corso per decarbonizzare i cantieri.

JLG ha molti clienti che possiedono grandi flotte di sollevatori a braccio alimentati da motori diesel che dovranno affrontare queste normative ambientali più severe. L’azienda sapeva che avrebbe dovuto offrire una soluzione conveniente per cambiare l’alimentazione del motore in quella elettrica a batteria, il che ha portato allo sviluppo di un kit di conversione.

Questo nuovo kit converte ‘semplicemente’ un sollevatore a braccio convenzionale alimentato a motore, in un sollevatore a braccio alimentato elettricamente per prolungare la vita della macchina rispetto allo smaltimento, favorendo un ulteriore impatto positivo sull’ambiente

Il processo di conversione diminuisce drasticamente le emissioni di CO2 di una flotta a noleggio, con una riduzione stimata di 200 kg in cinque anni per macchina.

Tutte le macchine considerate per la conversione riceveranno un check-up completo da parte di JLG. Eventuali nuovi componenti installati a causa di questo controllo sono coperti da una garanzia del produttore, estendendo la vita dei mezzi oltre la data tradizionale della flotta. Inoltre, quando un motore diesel viene rimosso da un sollevatore a braccio JLG, l’azienda si assicura che venga ricondizionato per un uso futuro.

Riutilizzando e riparando le attrezzature o riciclando i componenti, stiamo contribuendo ad un mondo più sostenibile.

Osservatorio Saie. Le costruzioni ripartono

Lo svela l’Osservatorio Saie, realizzato da Senaf in previsione di Saie, la Fiera delle Costruzioni. Progettazione, edilizia, impianti, che si terrà a BolognaFiere dal 19 al 22 ottobre 2022. Tra Pnrr, Superbonus 110% e gli altri incentivi, secondo l’Osservatorio la filiera è ritornata protagonista della scena economica del Paese e ha ritrovato la spinta verso l’innovazione e la fiducia nel futuro.

Bene  giro d’affari e portafoglio ordini

Già ora le aziende vedono importanti cambiamenti. Lo testimoniano due numeri: la percentuale di realtà soddisfatte dell’attuale andamento generale dei propri affari, ben l’80%, il dato più alto mai registrato negli ultimi anni, e quello delle aziende soddisfatte del portafoglio ordini, l’88%.

Se a questo aggiungiamo che quasi 9 aziende su 10 pensano di chiudere l’anno con un fatturato superiore rispetto al 2021 abbiamo davanti un quadro molto positivo, che prevede un consolidamento della crescita: l’88% è convinto, infatti, che il mercato continuerà a crescere (a luglio 2020 ci credeva solo il 59%). Una posizione supportata anche nei fatti: il 28% dichiara di aver aumentato gli stipendi dei dipendenti nel 2021 e il 62% di voler assumere nuove figure professionali nel prossimo quadrimestre.

I nodi da sciogliere

Ciò non vuol dire, però, che le aziende non percepiscano i problemi che limitano ancora il potenziale della filiera. Su tutti spiccano burocrazia e tempi giudiziari. Quasi 7 su 10 temono poi l’aumento dei prezzi delle materie prime e il caro energia, quanto mai d’attualità, mentre altri l’incertezza normativa.

Occorre superare queste criticità, ma come? Le aziende puntano, oltre che sulla riforma della burocrazia/sburocratizzazione, soprattutto sugli incentivi. Secondo l’Osservatorio sono tante (70%) le attività che hanno giovato del Superbonus 110%, con il 79% di esse che devono fino a un quarto del proprio fatturato proprio a questa misura. Di quest’incentivo apprezzano soprattutto l’accesso allo sconto in fattura e alla cessione del credito. Ma si può fare ancora di più: oltre metà delle imprese ritiene necessario ridurre la burocrazia e la documentazione richiesta e vorrebbe maggiore trasparenza. Tra gli altri incentivi, gli imprenditori preferiscono, inoltre, il Bonus ristrutturazione e l’Ecobonus.

Le misure del Pnrr

L’argomento del momento è sicuramente il Pnrr. Nonostante siano ancora in pochi a conoscerlo nel dettaglio (il 18%, in aumento rispetto al 14% di luglio), continuano ad aumentare le realtà che ritengono utili le misure contenute nel Piano (63% contro il 49% di luglio). Quali sono le più importanti secondo le aziende? Incentivi e bonus relativi all’efficientamento energetico e messa in sicurezza del patrimonio edilizio privato e pubblico (cittadelle giudiziarie, edifici comunali, eccetera).

Si tratta di misure che rientrano nel macro-trend della sostenibilità, elemento fondamentale della nuova cultura del costruire e dell’abitare. Ma le aziende stanno intraprendendo un percorso in tal senso? Sì, a partire dall’utilizzo di dispositivi a basso consumo energetico, fino all’acquisto di macchinari o impianti efficienti e di nuova generazione. A supportare la sostenibilità non può non esserci l’innovazione, la chiave per affrontare con prontezza il futuro. 9 aziende su 10 dichiarano di investire in questa direzione, puntando soprattutto su sicurezza informatica, connettività/5G e cloud computing.

Quattro saloni tematici e tante iniziative speciali

Dopo il successo dell’edizione di Bari nel 2021, Saie proseguirà il suo percorso di alternanza strategica tra le due città, tornando a Bologna per essere punto di riferimento per la filiera e affrontare tutti i temi emersi dall’Osservatorio. Oltre a innovazione, sostenibilità e transizione ecologica, formazione, Pnrr, grande spazio sarà dato anche all’integrazione edificio-impianto, ai serramenti, al comparto del calcestruzzo, dei massetti e delle pavimentazioni, alle finiture tecniche e alla digitalizzazione del cantiere. Grazie al suo format innovativo che si articola in quattro saloni tematici – Progettazione e Digitalizzazione; Edilizia, Impianti; Servizi e media e in tante iniziative speciali, l’appuntamento bolognese sarà il momento ideale per le aziende espositrici per sviluppare nuovi contatti commerciali con il mercato, accrescere la visibilità del proprio brand e capire come potenziare le competenze del personale. Tutte azioni che le stesse aziende hanno indicato come prioritarie per continuare a cavalcare il momento positivo della filiera.

La brochure ufficiale di SAIE 2022 è disponibile qui.

HCME festeggia il suo 50esimo anniversario

Nel 2022 Hitachi Construction Machinery (Europe) NV (HCME) festeggia il suo 50esimo anniversario. L’azienda in questo importante traguardo, celebra i cinque decenni di successi, pensando a costruire un futuro migliore insieme ai suoi rivenditori e clienti.

Durante l’intero 2022 HCME offrirà un ricco programma di eventi, pubblicherà materiale promozionale per celebrare i suoi 50 anni di attività, e inoltre sarà al Bauma in ottobre con una speciale presentazione. Ha anche realizzato un logo che, con il suo design circolare, illustra il suo progresso continuo sottolineando sua stretta collaborazione con dipendenti, rivenditori, proprietari di macchine e operatori.

Brindando al successo

HCME ha fatto molta strada dal 1972, quando è stata costituita a Oosterhout con quattro dipendenti, sotto la guida del sig. Okajima, appena due anni dopo la nascita di Hitachi Construction Machinery Co., Ltd. (HCM) in Giappone. Negli ultimi cinque decenni è diventata una multinazionale di successo, con impianti produttivi all’insegna dell’eccellenza nei Paesi Bassi e il supporto di una vasta rete di rivendita.

Oggi è un’azienda con sede principale ad Amsterdam che dà lavoro a oltre 500 persone. Fondata su solidi valori dell’onestà e della sincerità, del rispetto nei confronti dell’ambiente, della consapevolezza sociale, del rispetto verso gli altri e della gestione responsabile, l’azienda si adopera a fornire soluzioni affidabili, orientate al cliente, in Europa, in parti dell’Africa e in Israele.

Si guarda al futuro

Pensando al futuro, HCME consolida la sua reputazione di fabbricante di macchine affidabili, di ottima qualità e tecnologicamente all’avanguardia offrendo soluzioni personalizzate, realizzate in-house o in collaborazione con fornitori leader. Ha abbracciato il cambiamento verso la digitalizzazione proponendo innovative soluzioni e tecnologie per il monitoraggio remoto. E continua a rafforzare il suo rapporto con persone e partner d’affari ampliando i suoi programmi di noleggio e vendita di macchine usate e fornendo una preziosa assistenza ai clienti durante l’intera vita utile delle loro macchine.

La prossima generazione di macchine Hitachi sta già costruendo il futuro – gli escavatori Zaxis 7 e le pale gommate ZW7 sono progettate per accrescere la redditività per i proprietari con la loro eccezionale efficienza energetica e affidabilità, e offrire un grado insuperabile di comfort e di sicurezza agli operatori.

Takaharu Ikeda

Takaharu Ikeda, Presidente di HCME, dichiara: “Siamo impazienti di festeggiare con i nostri dipendenti, le loro famiglie, i nostri fornitori e rivenditori i successi che abbiamo conseguito – stiamo vivendo questo importante anniversario grazie alla loro passione e dedizione. Ringraziamo anche i nostri fedeli clienti per avere riposto la loro fiducia nelle nostre macchine movimento terra. Riconosciamo il loro ruolo nella creazione di edifici e infrastrutture essenziali per la nostra vita, e la nostra responsabilità nel sostenerli nelle loro attività. Insieme, abbracciamo il futuro e le sfide che comporta con l’intento di divenire per la nostra clientela il fornitore per eccellenza grazie alle nostre molteplici soluzioni, contribuendo a costruire un futuro migliore, più sostenibile per tutti noi.”

 

Un design bionico per i supporti igus

Per il design bionico dei supporti ritti igubal robusti ed esenti da manutenzione, i progettisti igus si sono ispirati alla configurazione delle radici e del tronco degli alberi. (Fonte: igus GmbH)

Spesso la natura è il modello migliore a cui ispirarsi: il design dei nuovi supporti ritti igubal si basa sui principi strutturali delle piante. I raggi appiattiti garantiscono la massima resistenza alle sollecitazioni meccaniche. Questo design bionico fa degli alloggiamenti in plastica ad alte prestazioni, esenti da lubrificazione e da manutenzione, un’alternativa concreta ai classici supporti in ghisa.

 I supporti in ghisa con cuscinetti a sfere in metallo mostrano presto i propri limiti in ambienti polverosi, umidi e sporchi, come nelle pulegge dei nastri trasportatori in un cementificio o nei dispositivi di ribaltamento in un cantiere. L’elevato grado di contaminazione e la lubrificazione inadeguata sono responsabili dell’80% dei guasti prematuri ai cuscinetti. In aggiunta, con componenti metallici, il pericolo di corrosione è sempre dietro l’angolo. Ragioni più che sufficienti per sostituire i cuscinetti a sfere con supporti autoallineanti in plastica ad alte prestazioni, esenti da lubrificazione. I supporti ritti igubal in polimero, nelle dimensioni standard da 20, 25 e 30 millimetri, consentono una rapida sostituzione 1:1. Sono disponibili anche nella versione con cuscinetti flangiati a due e quattro fori nelle dimensioni da 20, 30 e 40 millimetri.

L’ispirazione viene dagli alberi

I progettisti di igus hanno due segreti per assicurare che i supporti ritti in plastica siano sufficientemente robusti per le applicazioni industriali. Il primo è utilizzare fibre a rinforzo della plastica igubal, in modo da ottimizzare la resistenza a pressione superficiale elevata e ai carichi di spigolo, anche in presenza di sollecitazioni costanti. Il secondo è prendere spunto dalla natura, in questo caso dalle diramazioni arboree o dalle radici delle piante. In natura, questo tipo di struttura ha dimostrato di essere particolarmente efficiente e robusto. I progettisti hanno così ottimizzato la forma degli intagli dell’alloggiamento, eliminando i raggi costanti per uniformare la distribuzione delle sollecitazioni. Ecco perché i supporti chiusi igubal sono così resistenti. Rispetto ai cuscinetti metallici montati in precedenza, la resistenza chimica, l’assenza di corrosione e la resistenza allo sporco prolungano sensibilmente la durata d’esercizio dei supporti autoallineanti in tribopolimero iglidur J in numerose applicazioni. L’assenza di lubrificanti permette anche di ridurre gli interventi di manutenzione e di pulizia, contribuendo a salvaguardare il pianeta. In nessun punto del sistema sono presenti lubrificanti che potrebbero contaminare l’ambiente o entrare a contatto con il prodotto.

I nuovi supporti ritti e cuscinetti flangiati non sono le uniche novità della gamma igubal. Sono stati aggiunti, per esempio, tre supporti autoallineanti per il mercato anglosassone – disponibili con diametro interno da 1, 1,5 e 2 pollici. E, a tendere, il prezzo dei cuscinetti iglidur A350 omologati FDA potrebbe scendere di circa il 50% perché non verranno più prodotti da semilavorato, bensì da stampaggio a iniezione che risulta più conveniente.

Tre fuoristrada Grove per Groupe Cayon

Lo specialista francese dei trasporti Groupe Cayon ha preso in  consegna tre nuove gru fuoristrada Grove GMK3060L-1 da 60 t di capacità nel 2021 e una GMK5150L-1 nel febbraio 2022.

Le dimensioni compatte, il braccio lungo e le forti carte di carico della GMK3060L-1 sono perfette per la nostra flotta e ci aiuteranno a migliorare la nostra produttività“, ha dichiarato Julien Cayon, direttore di Groupe Cayon.

Quando abbiamo scelto un nuovo modello per la nostra flotta, era anche importante selezionare una gru mobile che rispettasse le normative stradali e viaggiasse bene tra i cantieri. Siamo rimasti molto colpiti dal nuovo design della cabina della GMK3060L-1, che renderà il viaggio più confortevole per gli operatori“, ha continuato.

Le caratteristiche tecniche

La GMK3060L-1 a tre assi presenta la cabina  Grove di nuova concezione, offre elevate capacità di sollevamento grazie anche al suo braccio MEGAFORM a sette sezioni da 48 m. Poiché i suoi diagrammi di carico partono da un angolo del braccio di 0°, la GMK3060L-1 può essere utilizzata in molti cantieri diversi.

Groupe Cayon ha anche ricevuto una nuova Grove GMK5150L-1 all’inizio del 2022. La GMK5150L-1 a cinque assi può sollevare fino a 11,8 t sul braccio principale da 60 m e offre ampio spazio e grande confort per l’operatore grazie alla nuova cabina. La gru da 150 t di capacità ha un contrappeso massimo di 44,5 t e può viaggiare con 10,2 t di contrappeso all’interno di una configurazione da 12 t per asse. Di conseguenza, la GMK5150L-1 può essere utilizzata in modo ottimale come gru taxi e, con le sue dimensioni compatte, può accedere anche a cantieri ristretti.

La nuova Grove GMK5150L-1 è perfetta per la costruzione di gru a torre e ci aiuterà ad espandere la nostra attività in questo senso“, ha affermato Julien Cayon.

Tutte e quattro le nuove gru Grove saranno utilizzate in lavori a Lione e nei dintorni in Francia.

Fedele da 10 anni

Groupe Cayon è un cliente Grove da oltre 10 anni. Jean-Paul Cayon, presidente di Groupe Cayon, ha dichiarato: “Grove ha una buona reputazione in termini di prestazioni e affidabilità e le nuove GMK3060L-1 sono più facili e comode da usare. Tutto è stato migliorato. Nel corso degli anni, abbiamo anche toccato con mano le innovazioni tecnologiche, l’affidabilità delle macchine e la qualità del servizio post-vendita Grove”, ha continuato.

Grove è particolarmente orgogliosa della qualità del suo supporto post-vendita con un servizio rapido e affidabile disponibile in tutta la Francia. Anche il deposito ricambi europeo ha sede vicino a Lione, non lontano dalla  sede centrale del Groupe Cayon a Chalon-sur-Saône.

Groupe Cayon è stata fondata nel 1925 e offre una vasta gamma di servizi di trasporto industriale, movimentazione e sollevamento. L’azienda impiega 700 persone e gestisce una flotta di quasi 1.400 veicoli, tra cui 25 gru.

HL955A ideale per caricare il materiale

Domus Recycle srl è una società con sede a Catania, che si occupa di riciclo delle materie plastiche. Nata nel 2011, Domus Recycle dispone di un impianto di selezione della plastica attraverso lettori ottici.

Per le operazioni di carico del materiale plastico sul nastro trasportatore che è collegato all’impianto di separazione dei polimeri, la società catanese ha acquistato la nuova pala gommata HL955A dal concessionario Hyundai Construction Equipment Europe, CT Macchine srl.

HL955A: potente ed efficiente

La pala gommata Hyundai HL955A è equipaggiata con motore diesel a 6 cilindri Cummins B 6.7 e fa parte della nuova generazione di macchine movimento terra conformi ai livelli di emissione europei Stage V. Questo propulsore prevede una rapida e semplice manutenzione grazie a: una connessione diagnostica al sistema telematico Hi MATE, intervalli di assistenza estesi e il post trattamento di scarico con filtro antiparticolato diesel DPF che non richiede rigenerazione manuale.

La nuova pala gommata HL955A offre una grande efficienza nei consumi di carburante grazie alla modalità Smart Power. Il menu IWM (Intelligent Work Mode) consente tre modalità di propulsione: Power, Smart Power ed Economy, mediante le quali, a seconda dell’applicazione, è possibile assegnare la priorità alla potenza motore o ai consumi di carburante ridotti. La modalità Smart Power riduce le perdite di energia e assicura risparmi medi nel consumo carburante compresi fra il 3% e il 5%. Inoltre, la potenza motore è ottimizzata per fornire una coppia più elevata a bassi regimi.

“Siamo molto soddisfatti di aver acquistato questa nuova pala gommata sia in termini di produttività sia di consumi. La macchina lavora incessantemente per caricare i materiali plastici sull’impianto, che non può permettersi di fermarsi nell’arco della giornata, e in media consuma circa 30/40 litri in meno rispetto ai modelli della concorrenza” ha concluso Luca Doria, Amministratore Delegato di Domus Recycle.

CTE trionfa agli IAPA Awards con S3 EVO

Agli IAPA Awards 2022 di Londra, CTE è stata premiata nella categoria Innovazione Tecnologica con S3 EVO.

Nato come evoluzione del precedente S3 Smart Stability System (presentato al mercato nel 2015), S3 EVO è ora la più avanzata tecnologia per il sistema di gestione in tempo reale delle prestazioni delle piattaforme aeree, interamente gestite in modalità CAN BUS per offrire maggior efficienza, stabilità in altezza e affidabilità.

Il software che gestisce S3 EVO è un progetto interamente concepito e sviluppato da CTE, pensato per la gamma di piattaforme autocarrate CTE ZED, CTE B-LIFT e per i ragni CTE TRACCESS* (* al momento presente solo su TRACCESS 160 e TRACCESS 270).

Cos’è S3 EVO

Con S3 EVO l’operatore lavora in altezza con la certezza di essere “al sicuro”. Grazie al display grafico e ai LED, l’interfaccia agevola la comunicazione utente-macchina. Il sistema monitora continuamente la configurazione della piattaforma (posizione del braccio, portata in navicella, stabilizzazione) e comunica quali sono le manovre consentite nel rispetto della posizione del braccio e dell’area di stabilizzazione, ed eventuali informazioni relative ai parametri della piattaforma.

Il nuovo sistema S3 EVO offre numerosi vantaggi per l’operatore in termini di:

  • Sicurezza: il display sulla postazione comandi permette di avere sempre sotto controllo i parametri della piattaforma durante le fasi di lavoro. Il sistema bloccherà eventuali manovre non permesse (sbraccio oltre l’area di stabilità della macchina oppure portata eccessiva in navicella) in base alla configurazione della macchina (stabilizzazione, peso in navicella).
  • Produttività: i LED accesi rendono immediatamente riconoscibili le manovre consentite in base alla posizione del braccio, il peso in cesta e l’area di stabilizzazione.
  • Semplicità di utilizzo: la posizione dei joystick e delle leve consente di eseguire comodamente le manovre desiderate.
  • Ottimizzazione dello spazio e delle performance: permette di stabilizzare facilmente la piattaforma in base alle necessità di spazio e di lavorare poi in altezza in totale sicurezza, con un continuo controllo da parte del sistema per garantire sempre le massime prestazioni consentite.
  • Gestione delle aree di lavoro: le aree di lavoro sono infinite, e l’operatore non deve preoccuparsi di verificare la posizione del braccio o degli stabilizzatori poiché il sistema, automaticamente, garantisce sempre massime performance di sicurezza, portata, altezza e sbraccio.

Le nuove funzioni

TRACCWSS 270 equipaggiata con S3 EVO

Si tratta di funzioni che permettono di configurare la piattaforma in base alle esigenze del cliente, il quale potrà quindi beneficiare di una maggior produttività e sicurezza sul luogo di lavoro.

Citiamo alcune delle nuove funzioni introdotte:

  • STABILIZZAZIONE AUTOMATICA: l’operatore può salire in navicella e con un solo tasto stabilizzare la piattaforma. Oppure, dalla postazione comandi da terra, con un solo tasto procedere alla stabilizzazione della piattaforma.
  • “VIRTUAL ROOF” per settare un’altezza massima di lavoro raggiungibile mantenendo invariate le prestazioni dello sbraccio (es: per una piattaforma con altezza massima di 25 m, il cliente/noleggiatore può settare un blocco a 21 m per esigenze di cantiere).
  • il nuovo “ZTS” (Zero Tail Swing – zero ingombro di coda): la funzione limita l’apertura del pantografo e evita di fuoriuscire dall’ingombro di coda con il braccio, in modo da non occupare la carreggiata. È quindi ideale per tutti i lavori di manutenzione in siti con limitata area di lavoro.
ZED 23 JHV equipaggiata con S3 EVO

Tutte le opzioni sono sviluppate da CTE Special Project Division in accordo con il cliente.

Grazie a questa tecnologia, ogni piattaforma CTE potrà essere collegata al cloud e grazie a CTE Connect si potrà avere una gestione ottimizzata della flotta, il monitoraggio a distanza, impostazioni e interventi di assistenza.

La filosofia di CTE

da sx Roberto Berritta, Mauro Potrich e Marco Govoni

La filosofia che da sempre guida CTE nello sviluppo e nella realizzazione dei propri prodotti è di rendere il lavoro facile e sicuro a chi opera in altezza. In questo senso, S3 EVO ne è la diretta realizzazione.

Il direttore commerciale di CTE Marco Govoni, al momento del ritiro del premio, dichiara: “È un premio che voglio condividere con tutta la CTE, dalla Proprietà fino a chi si è appena aggiunto alla nostra organizzazione, perché so quanto abbiamo lavorato duro per sviluppare e rendere performante e sicuro questo esclusivo sistema di controllo per le nostre piattaforme aeree. In questa notte di Londra sono inoltre orgoglioso di rappresentare l’unica azienda italiana ad essersi aggiudicata un premio IAPA, sottolineando ancora una volta che quando si parla di Innovazione e Sicurezza CTE c’è!”.

Roberto Berritta, Technical Product and Innovation manager di CTE, aggiunge: “L’innovazione è un seme che cresce con determinazione e coraggio, nel terreno del ‘si può fare’, ma spesso minato dal ‘non esiste’… Ci vuole il terreno giusto, l’ambiente giusto, chi ci crede e chi supporta e protegge questa crescita, chi la cura e la diffonde… E CTE è tutto questo…”

Wacker Neuson acquisisce Enar Group

Il Gruppo Wacker Neuson, leader nella produzione di attrezzature leggere e compatte, ha raggiunto un accordo con i proprietari di maggioranza della spagnola Enarco S.A. per acquisire fino al 100% del Gruppo Enar. Enar è un produttore di attrezzature per l’edilizia leggera specializzato nella compattazione del calcestruzzo. Oltre a una vasta gamma di vibratori interni per calcestruzzo, il portafoglio prodotti dell’azienda comprende anche piastre vibranti e rulli per la compattazione del suolo e dell’asfalto. L’obiettivo della nuova alleanza è quello di rafforzare ulteriormente la posizione di mercato del Gruppo Wacker Neuson ed estendere la sua portata internazionale, in particolare nel campo della tecnologia del calcestruzzo.

I commenti

Alexander Greschner

Con l’acquisizione del Gruppo Enar, abbiamo trovato il modo ideale per espandere la nostra offerta nel mercato in rapida crescita della tecnologia del calcestruzzo. I prodotti Enar sono posizionati in modo eccellente e l’azienda ha stabilito un forte accesso al mercato, creando opportunità molto promettenti per il nostro Gruppo“, sottolinea Alexander Greschner, Chief Sales Officer del Wacker Neuson Group.

Siamo lieti di aver acquisito un partner forte in Wacker Neuson, aprendo eccellenti prospettive a lungo termine per la nostra azienda e il marchio Enar. Sono convinto che la fusione offrirà ai nostri dipendenti le migliori opportunità di sviluppo possibili e che noi, insieme a Wacker Neuson, saremo in una posizione ancora migliore per soddisfare le esigenze dei nostri clienti mentre andiamo avanti“, afferma Jose Luis del Prim Imaz, Amministratore Delegato di Enarco S.A.

Enar è un’azienda leader nel suo settore con una presenza particolarmente robusta sui mercati europeo e latinoamericano. La società opera su scala globale e ha generato un fatturato di circa 22 milioni di euro nel 2021. Enar produce i suoi prodotti nella città spagnola di Saragozza e impiega circa 130 persone.

Data la solida posizione di mercato di Enar e l’elevato livello di gradimento da parte dei clienti per i suoi prodotti, Wacker Neuson gestirà Enar come marchio indipendente. “La tecnologia del calcestruzzo è sempre stata una delle competenze chiave del Gruppo Wacker Neuson. Questa acquisizione rafforzerà questa linea di business e ci darà accesso a nuovi segmenti di clienti. Enar distribuisce i suoi prodotti attraverso canali di vendita che non sono al centro del nostro marchio Wacker Neuson, quindi questo è un vantaggio per entrambe le parti“, aggiunge Greschner.

Subordinatamente all’approvazione regolamentare e al completamento dell’acquisizione di tutte le azioni dai singoli azionisti fino a una certa soglia da parte del Gruppo Wacker Neuson, la transazione dovrebbe essere conclusa nella prima metà del 2022. Il prezzo di acquisto è previsto per essere regolato in contanti e azioni proprie.

 

MB Crusher: due gioielli più uno!

MB Crusher presenta tre nuovi modelli di benne selezionatrici a rotori per mini e midi escavatori, pale e skid.

Si dice che nella botte piccola ci sia il vino buono. Se poi le botti sono tre, oltre a buono il vino è pure abbondante.

E piccole lo sono davvero, proprio perché progettate per lavorare su mini e midi escavatori. Sono i due nuovi modelli di benne selezionatrici a rotori marchiate MB Crusher, la MB-HDS207 e la MB-HDS212.

Insieme a loro, MB Crusher ha progettato anche la sorella maggiore, il vaglio stellare MB-HDS220, da installare su pale e mini pale.

Attrezzature tuttofare

Tre vagli stellari che facilitano il lavoro in tutti i cantiere dove c’è bisogno di areare il terreno impaccato – ad esempio quando si deve sistemare un’area verde, oppure un giardino, un’aiuola; oppure quando c’è necessità di bonificare e pulire i terreni dai vari detriti da demolizione, dai sassi o da eventuali radici; o ancora per selezionare il materiale per la copertura di tubazioni o trincee e realizzazione del letto di posa.

 

Le due selezionatrici a rotori per mini e midi

Sono due i nuovi modelli pensati per i mini e midi escavatori: la MB-HDS207 e la MB-HDS212.

La MB-HDS207 pesa 98 kg e si può installare su mini escavatori dalle 1.3 all 2.8 ton. La MB-HDS212 pesa 480 kg e si usa con midi escavatori dalle 5 alle 10 ton, sul braccio posteriore delle terne dalle 8 alle 9 ton e su pale dalle 4 alle 5 ton.

Pensate e concepite per il settore giardinaggio, paesaggistico e per i cantieri urbani, i nuovi vagli stellari MB-HDS sono la soluzione per tutti i cantieri che devono unire efficienza a versatilità in un’attrezzatura compatta.
Sono state progettate per avere una geometria ottimale che facilita il lavoro, grazie anche alla posizione dell’attacco sulla parte centrale della macchina, ribassato rispetto al resto della struttura. In questo modo è più facile lavorare perché si ha più controllo durante le fasi di carico e selezionatura. Non solo, la struttura delle benne consente di ottenere un’alta produttività.

La manutenzione è semplice, l’ingrassaggio è centralizzato e si fa in cantiere, come per tutti i prodotti MB Crusher.

Hanno una struttura solida e progettata per resistere nel lungo periodo ma anche per favorire l’entrata di materiale quale sabbia o terra. Questo consente di poter lavorare in cantiere senza preoccuparsi di eventuali fermo macchina. Una garanzia di continuità.

Come per gli altri modelli di HDS, anche le nuove macchine hanno i rotori che si sostituiscono in modo semplice e direttamente in cantiere.

La MB-HDS207 inoltre può montare un kit per l’aumento della capacità di carico che da 50 litri passa a 60 litri. La MB-HDS212 invece può anche essere montata sugli skid steer.

La selezionatrice per pale e minipale

1 ton di peso e una capacità di carico di 0.6 m3 per un’attrezzatura versatile e affidabile: il nuovo vaglio stellare MB-HDS220 è stato progettato per lavorare con pale e minipale dalle 4.5 alle 11 ton.

La dimensione della sua bocca di ingresso – 2.20 mt –  agevola  le lavorazioni di carico facendo in modo che  i cingoli o le ruote della macchina operatrice rimangano puliti.

La bocca d’ingresso è progettata per convogliare in modo veloce il materiale sui rotori.

Anche per la MB-HDS220 la manutenzione è semplice – l’ingrassaggio è centralizzato e si fa in cantiere, come per tutti i prodotti MB Crusher.

Come per gli altri modelli di HDS, anche la MB-HDS 220 permette la sostituzione dei rotori in modo semplice e direttamente in cantiere.

Tre attrezzature che diventano indispensabili quando si cercano praticità, affidabilità e produttività in cantiere. Compatte, versatili ed estremamente maneggevoli, sono state pensate per facilitare il lavoro, diminuire i tempi di lavorazione, risparmiare sui costi di gestione.

100% made in Italy

MB Crusher è un’azienda tutta italiana e presente in tutto il mondo. Da oltre 20 anni MB Crusher studia e realizza macchinari applicabili a tutte le macchine operatrici di ogni dimensione.

La tenacia e la versatilità hanno portato l’azienda a inventare il primo frantoio per escavatori con movimento a mascella. Gli investimenti in ricerca tecnologica hanno contribuito allo sviluppo di prodotti applicabili a qualsiasi macchina operatrice. Hanno trasformato quelle macchine in veri frantoi mobili, migliorato le loro prestazioni e l’utilizzo delle risorse in cantiere.

Tutte le fasi di produzione delle attrezzature si svolgono nella sede centrale, a Fara Vicentino. Oltre 45.000 metri quadrati di superficie ospitano i laboratori di ricerca e progettazione, i reparti di produzione e gli uffici commerciali e amministrativi. Qui ogni attrezzatura è disegnata, assemblata e proposta nei mercati internazionali da più di 200 persone. Brasile, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Russia, Stati Uniti.

10 filiali all’estero affiancano l’headquarters nella promozione e assistenza dei prodotti in tutti i continenti. E una rete di oltre 230 distributori contribuisce a diffondere i prodotti MB Crusher in oltre 150 paesi.

 

Onnicar trasforma l’elettrico di Tropos Motors

Onnicar, lo specialista nella progettazione e produzione di allestimenti per veicoli commerciali, è stato chiamato a carrozzare con i suoi cassoni ribaltabili in lega leggera di alluminio la gamma Tropos dei furgoni elettrici.

Il Tropos è un veicolo utilitario compatto elettrico e flessibile (omologato L7e e N1) in grado di adattarsi a molteplici usi: consegna (prodotti secchi/temperatura controllata), edilizia, spazi verdi, trasporto merci, etc. Sviluppato originariamente da Magna Steyr – famoso fornitore automobilistico (Mercedes G-Class, Peugeot RCZ, BMW X3) – il Tropos è ora prodotto in Germania da Tropos Motors Europe, società del gruppo Mosolf, punto di riferimento nella logistica automobilistica in Europa.

Le sue qualità sono apprezzate, ormai da anni, dai professionisti americani e tedeschi, ma anche canadesi, olandesi, belgi, danesi, spagnoli e portoghesi. Adesso, grazie alla partnership che Gruau ha stretto con Mosolf, la gamma dei Tropos entra ufficialmente anche nel mercato francese e sarà commercializzata proprio da Gruau. Onnicar è stata incaricata di allestire i Tropos con “cassone ribaltabile trilaterale” sia per il mercato francese che per quello tedesco.

Leggero, pulito, silenzioso

Il trilaterale è realizzato da Onnicar interamente in lega di allumino strutturale saldata e verniciata a polvere poliestere. L’allestimento “i tuttoinlega”, grazie ai materiali e ai trattamenti utilizzati, esclude per tutta la sua vita, il problema della ruggine e garantisce leggerezza al veicolo e massima portata utile anche nella versione ribaltabile.

Pulito e silenzioso, il Tropos di Gruau allestito iTuttoinLega diventa perfetto per la guida nei centri cittadini ad accesso limitato (ZTL) o per la guida nei campus (grandi parchi industriali, incubatori di imprese, parchi divertimento, zoo, ecc.) grazie al suo carattere compatto e maneggevole. Può essere dotato di trasformazioni specifiche, come quelle progettate e realizzate da Onnicar, che sono adatte ai diversi utilizzi da parte dei professionisti.

Il Tropos è lungo 3,7 m, largo 1,4 m e alto 1,9 m e propone numerose configurazioni. Pick-up, ribaltabile, furgone, manutenzione stradale, ecc., il Tropos può adattarsi a vari utilizzi grazie alle sue molteplici varianti. Il Tropos è alimentato da un motore elettrico da 10 kW (24 kW di picco). È disponibile in due configurazioni di batteria. Mentre il primo ha una capacità di 13 kWh e offre un’autonomia di 130 km, il secondo offre il doppio (26 kWh) per un’autonomia di 260 km con una singola carica. La velocità massima è di 85 km/h.

Per Gruau, Tropos integra un’ampia gamma di soluzioni sviluppate per aiutare i professionisti nel loro mestiere, riducendo al minimo l’impronta ambientale.

I commenti

“Gruau è stato un pioniere nel campo dei veicoli commerciali elettrici – racconta Patrick Gruau, Presidente del gruppo Gruau – La nostra competenza nella progettazione, commercializzazione e servizio post vendita di veicoli commerciali a emissioni zero è stata riconosciuta anche dal nostro nuovo partner Mosolf e Tropos Motors. Per noi è motivo di orgoglio considerare una collaborazione come questa, tra due aziende complementari nel loro know-how e molto vicine nella ricerca di soluzioni per il trasporto pulito a zero emissioni.”

Tropos Motors commercializza già i Tropos in sei mercati europei – sottolinea Jörg Mosolf, CEO del Gruppo Mosolf – Da oggi con questa nuova partnership con Gruau abbiamo l’opportunità di avvicinaci al numero uno europeo nella carrozzeria dei veicoli commerciali. La conoscenza da parte del gruppo Gruau del mercato elettrico francese dei veicoli commerciali leggeri e dei suoi clienti è una risorsa decisiva per Tropos Motors. Questa nostra soluzione piacerà molto ai professionisti per le sue doti di affidabilità, praticità e rispetto per l’ambiente.”