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Nuovo sistema Leica Geosystems per gli Zaxis 7

Hitachi Construction Machinery (Europe) NV (HCME) applica, alla serie di escavatori Zaxis 7 da 10 a 50 tonnellate, il sistema per il controllo 2D e 3D Leica Geosystems, grazie alla collaborazione con il gruppo Hexagon.

I dispositivi sono installati direttamente nello stabilimento di Hitachi ad Amsterdam, così da avere la macchina perfettamente calibrata e garantita grazie al collaudo e al montaggio professionale, secondo gli standard qualitativi del costruttore.

Inoltre, i clienti potranno scegliere tra più opzioni tramite il loro rivenditore autorizzato Hitachi e beneficeranno di un iter di acquisto e consegna semplificato, dato che il finanziamento dell’escavatore e della tecnologia di controllo macchina Leica Geosystems possono essere forniti di serie. Grazie a questa collaborazione, al momento della consegna i clienti potranno anche usufruire della formazione pratica offerta da Leica Geosystems. Le soluzioni Leica Geosystems sono progettate e collaudate per funzionare perfettamente con gli escavatori Hitachi, accrescendo il valore della loro vita utile se installate OEM.

Maggiore efficienza e facilità d’uso

La tecnologia Leica Geosystems per il controllo macchina unita agli escavatori Hitachi, aumentano l’efficienza riducendo i costi di esercizio e consentono di completare l’opera puntualmente, secondo il capitolato, entro il budget proposto e in maniera sicura e sostenibile. Dal semplice spianamento agli scavi ciechi e in profondità, la soluzione per controllo macchina fornisce agli operatori un sistema di uso intuitivo per eseguire rapidamente lo scavo come da progetto di riferimento, assicurando maggiore disponibilità operativa e soddisfazione per l’operatore.

Per gli escavatori Hitachi saranno disponibili le seguenti opzioni montate in fabbrica: controllo macchina 2D; modalità 2D con staffe e cablaggio per 3D predisposti, che consentono ai clienti la migrazione al 3D se necessario, e l’opzione stazione totale robotizzata 3D. Anche gli attacchi rotanti-inclinabili Hitachi installati in fabbrica potranno essere pienamente integrati nel sistema.

I commenti

Questo annuncio è un’ulteriore conferma della strategia di HCME che mira a implementare la digitalizzazione e offrire soluzioni specifiche ai suoi clienti,” afferma Ryo Kurihara, responsabile di Solution Linkage a HCME. “Avvalendosi di una soluzione Leica Geosystems montata in fabbrica, gli operatori possono iniziare a lavorare immediatamente dopo la consegna della macchina. E i proprietari saranno tranquilli sapendo che il sistema di controllo macchina è stato installato e collaudato e pienamente supportato dal loro rivenditore Hitachi insieme ai tecnici specializzati del posto di Leica Geosystems.”

Magnus Thibblin, presidente di Leica Geosystems Machine Control, dichiara: “La collaborazione è fondamentale per la riuscita dei progetti di movimento terra. Riconosciamo l’importanza delle compartecipazioni e delle cooperazioni settoriali per fornire alle aziende le tecnologie facilmente accessibili più recenti. Siamo lieti di collaborare con Hitachi Construction Machinery (Europe) e proporre soluzioni di alto livello per il controllo macchina sugli Zaxis 7 consegnati direttamente dallo stabilimento.”

Cos’è la API AEMP 2.0 di Volvo CE?

Con la API AEMP 2.0, Volvo Construction Equipment ha reso disponibili i dati telematici di CareTrack offrendo ai proprietari di flotte miste la possibilità di gestire tutti i dati telematici in un unico punto.

Introdotta nell’ambito di una collaborazione che interessa l’intero settore, la API AEMP 2.0 fornisce i dati in formato standardizzato. Infatti, diversi OEM hanno deciso di allinearsi alla normativa ISO15143-3 2016 con un metodo di presentazione dei dati comune a tutto il settore, offrendo ai gestori delle flotte l’opportunità di incorporarli facilmente nei propri sistemi esistenti.

Come funziona l’API AEMP2.0

Introdotta nell’ambito di una collaborazione che interessa l’intero settore, la API AEMP 2.0 fornisce i dati in formato standardizzato. Infatti, diversi OEM hanno deciso di allinearsi alla normativa ISO15143-3 2016 con un metodo di presentazione dei dati comune a tutto il settore, offrendo ai gestori delle flotte l’opportunità di incorporarli facilmente nei propri sistemi esistenti.

Daniel Widlund, Service Manager Connectivity in Volvo Construction Equipment, spiega: “Con la API AEMP 2.0, ora è possibile accedere a tutte le informazioni telematiche delle flotte nello stesso formato. Infatti, una delle sfide comuni a tutti i gestori di flotte miste era la possibilità di gestire diverse soluzioni telematiche allo stesso tempo, ognuna con tipologie di informazioni e formati differenti. Grazie alla API AEMP 2.0, ora sarà più facile accedere e analizzare i dati telematici delle flotte miste, aiutando i clienti a individuare le misure da apportare per incrementare la produttività e l’efficienza di tutte le attività“.

Inoltre, la API AEMP 2.0 consente di integrare facilmente i dati telematici di CareTrack nei sistemi gestionali del cliente, continuando a sfruttare al meglio la miriade di dati forniti dai dispositivi telematici Volvo. La possibilità di accedere a tutti i dati telematici di una flotta mista in un unico punto consente ai proprietari di adottare un approccio olistico all’intero parco macchine. Rispetto alla API AEMP 1.2, la versione 2.0 consente di accedere ancora a più dati, tra cui carico, ore di funzionamento del motore al minimo e codici di errore. La maggiore mole di dati consolidati può fornire informazioni ancora più utili per massimizzare efficienza, produttività e redditività.

Anche l’implementazione è più facile, grazie al Portale Volvo per Sviluppatori. Infatti, come implica il nome, il portale offre agli sviluppatori tutte le risorse necessarie per configurare e testare facilmente l’integrazione della API per le macchine Volvo CE. Gli utenti possono trovare anche maggiori informazioni per richiedere assistenza e una sezione di FAQ ancora più ampia, oltre a tante altre informazioni sulla AEMP 2.0 e i punti di dati disponibili.

Partnership Renault Trucks e World Food Programme

Renault Trucks continuerà a fornire, per i prossimi cinque anni, le proprie competenze all’agenzia delle Nazioni Unite, formando i propri team in particolare in Africa. L’obiettivo è quello di rendere più facile, per il World Food Programme (WFP), la gestione e la manutenzione della flotta di veicoli, impegnati nel trasporto in tutto il mondo di cibo e beni di prima necessità alle persone che hanno bisogno di supporto.

Il World Food Programme gestisce oltre 900 camion e si affida a 5.000 veicoli in tutto il mondo per svolgere le proprie operazioni ogni anno. La più grande organizzazione umanitaria del mondo è spesso la prima a inviare aiuti nelle zone di crisi, utilizzando cibo e altri aiuti per aprire la strada alla pace, alla stabilità e alla prosperità. Il WFP si avvale dell’esperienza di Renault Trucks per migliorare le condizioni e la disponibilità dei camion utilizzati, nei paesi dell’Africa, per raggiungere le comunità che necessitano di aiuto.

Forte dell’esperienza maturata negli anni su terreni difficili, della professionalità dei propri dipendenti, delle attrezzature e strumentazioni di alta qualità, Renault Trucks ha iniziato a fornire il proprio impegno e contributo nel lontano 2012, offrendo ai dipendenti più esperti la possibilità di erogare corsi di formazione alle squadre del World Food Programme sul campo.

Competenza tecnica e sostegno umanitario

La partnership tra le due organizzazioni è stata da poco prolungata fino al 2026, con il rinnovo del progetto itinerante promosso da Renault Trucks, costituito da due camion attrezzati, impiegati come unità mobili di formazione. Renault Trucks mette a disposizione la propria esperienza, non solo per garantire la disponibilità e le prestazioni ottimali dei camion del World Food Programme , ma anche per sostenere lo sviluppo delle competenze tecniche a livello locale e migliorare la sicurezza stradale in Africa occidentale.

È stato creato un catalogo di formazione, con moduli sulla meccanica dei camion per i tecnici e i responsabili delle officine, sulla gestione della flotta per i responsabili delle flotte di camion e sulla guida ecologica per gli autisti. Oltre al personale del World Food Programme, anche i funzionari governativi, le ONG, altre agenzie delle Nazioni Unite e i trasportatori privati riceveranno una formazione sulla manutenzione dei camion.

Nell’ambito della nuova partnership, Renault Trucks sosterrà anche la creazione di un centro di formazione tecnica permanente ad Accra, in Ghana, con due aule per le sessioni in presenza e l’accesso alle attrezzature informatiche per la formazione online.

30 dipendenti di Renault Trucks in aiuto

Paul, Sylvain, Benoît e Ahmed sono tra i dipendenti di Renault Trucks che hanno deciso di abbandonare per un periodo la routine quotidiana per contribuire a fare la differenza, sperimentare una realtà diversa e fornire la propria esperienza a coloro che lavorano quotidianamente con i camion dell’agenzia delle Nazioni Unite.

Il personale Renault Trucks accoglie sempre con entusiasmo questo progetto di volontariato. Riflette il desiderio sincero da parte dei dipendenti di impegnarsi e contribuire al progetto della propria azienda verso un mondo più giusto. “Sono andato in Etiopia come parte di una squadra di due persone per formare meccanici e capi officina sul funzionamento dei nostri veicoli, per aiutarli a mantenere i camion sempre efficienti”, spiega Sylvain Thiercelin, responsabile del progetto di test dei veicoli. “Quello che rimarrà sempre con me di questa esperienza è la qualità delle relazioni umane, la condivisione e l’avventura. Siamo andati lì con una certa umiltà, chiedendoci cosa avremmo potuto insegnare loro, e alla fine, il solo fatto di essere lì ci ha aiutato enormemente. Siamo riusciti a rispondere a molte domande e abbiamo imparato altrettanto, se non di più, sul loro modo di vivere. È stata un’esperienza incredibile“. Il prossimo gruppo di formazione di Renault Trucks partirà per il Ghana a luglio.

Una partnership vantaggiosa per tutti

Da diversi anni, l’impegno di Renault Trucks a favore del WFP sta dando risultati sia all’associazione sia a tutte le persone a cui fornisce aiuti. C’è un minor turnover nelle squadre, un maggior impegno dei dipendenti e una chiara riduzione dei costi di manutenzione dei veicoli. A livello locale, sul campo, le squadre sono ora meglio attrezzate per scegliere il veicolo giusto per un determinato trasporto. Questo si traduce in un sostegno più efficace e tempestivo ai più vulnerabili.

Annoverare Renault Trucks tra i nostri partner per i prossimi 5 anni per creare un centro di formazione tecnica in Africa occidentale è fondamentale per trasferire questa esperienza e formare non solo i dipendenti del WFP, ma anche una serie di altri attori del settore dei trasporti, per incidere positivamente sulla gestione dei trasporti nella regione“, ha dichiarato Jean-Francois Milhaud, responsabile dell’unità flotta globale del WFP.

I miglioramenti nel costo chilometrico della manutenzione per veicolo hanno portato a un risparmio di 1,5 milioni di dollari.

Un 2021 da record per Multitel Pagliero


Gennaio è il mese nel quale in Multitel Pagliero si fanno in bilanci sui risultati dell’anno precedente e si tracciano gli obiettivi di quello in corso. Un momento importante che proprietà e management hanno condiviso con la rete commerciale di Italia e Germania, Francia, Inghilterra.

L’anno dei record

Quattro appuntamenti caratterizzati da una grande e comune soddisfazione per un 2021 da record, anzi storico per: ordini, macchine consegnate, crescita della domanda e sviluppo di nuovi mercati. Un trend altamente positivo, che oltre alla professionalità della rete commerciale – capace di cogliere a pieno le esigenze dei clienti – si deve alla profondità e qualità della gamma prodotto e all’efficienza del service.

Alessandro Blanchi

Viste le novità tecniche, dato il benvenuto ai nuovi colleghi, gli incontri sono stati anche l’occasione per salutare in Alessandro Blanchi il nuovo direttore commerciale Italia, presentare la nuova direzione marketing e le strategie 2022 in ambito web, social, ufficio stampa e pubblicità.

Roberto Marangoni

Un settore, quello marketing e comunicazione, completamente riorganizzato per aumentare il valore e la diffusione del brand Multitel Pagliero a livello internazionale, gestito da Roberto Marangoni, già alla direzione commerciale delle vendite internazionali.

Nata a Saluzzo (Cuneo) nel 1911 per iniziativa dei fratelli Pagliero, da piccola carrozzeria l’azienda si è trasformata in una delle più importanti aziende internazionali nella produzione di piattaforme aeree autocarrate e cingolate. Pioniera nell’introduzione di importanti soluzione tecnologiche, Multitel Pagliero è costantemente impegnata nel progettare macchine innovative, sicure ed efficienti, per qualsiasi tipo di cliente che deve lavorare in quota.

Noleggio. Professionale, per professionisti

di Roberto Negri

Mollo Noleggio ha chiuso il 2021 inanellando una serie di eccellenti risultati. Mauro Mollo racconta a Macchine Edili programmi e strategie di una realtà sempre più leader del rental nazionale.

Il numero è importante, ma ancor più importante è una presenza organica e coordinata sul territorio, perché è questa la chiave per garantire ai clienti i migliori livelli di servizio in termini di disponibilità di mezzi e assistenza, sia commerciale che tecnica. Dovendo ricorrere a una sintesi, è questa probabilmente la filosofia che meglio riassume l’approccio di Mollo Noleggio a un mercato dalle dinamiche particolari come quello del rental, che in un territorio come quello italiano hanno peraltro risvolti pressoché unici nel panorama europeo. Non solo, quindi, 42 centri noleggio di proprietà e con personale interno, ma una politica aziendale complessiva in cui le filiali rappresentano solo il front office, il contatto diretto con il cliente finale. E continuando a pensare come crescere. Una realtà, quindi, che ha alle spalle una strategia grazie alla quale non solo l’azienda di Alba ha conquistato una solida leadership nel settore, ma ha anche superato brillantemente le criticità di questa difficile congiuntura per poi coglierne tutte le opportunità.

Mauro Mollo

E’ un momento particolarmente significativo, quindi, quello in cui abbiamo incontrato il suo Presidente, Mauro Mollo, con cui abbiamo parlato non solo di un 2021 decisamente brillante per l’azienda, ma anche del suo futuro.

Scelte vincenti

Accanto ad alcune perduranti criticità, dall’anno che si è appena concluso sono emerse dinamiche non sempre di facile lettura: come lo avete vissuto?

Le variabili sono state tante, e pur traendo origine dalla situazione sanitaria ne hanno sotto certi aspetti oltrepassato le ricadute più evidenti per portarci in una realtà dai tratti completamente nuovi in un quadro complessivo di grande ripresa ma dai contorni contraddittori. Il mondo dei costruttori di macchine e attrezzature ha da un lato beneficiato di varie forme di incentivazione fiscale, ma dall’altro si è trovato di fronte a una domanda che per molti motivi ha avuto e ha tuttora difficoltà a soddisfare. Quello delle imprese, a sua volta, ha dovuto fare i conti con una domanda anch’essa fortemente stimolata da misure come i Superbonus, e con speculari criticità sempre sul fronte degli approvvigionamenti, dai materiali alle macchine e attrezzature. Nella nostra posizione di noleggiatori, intermedia fra questi due mondi, abbiamo goduto di un’importantissima ripresa, trainata soprattutto dalla crescita degli investimenti in infrastrutture dopo una lunga stagione di incurie e mancate manutenzioni, che abbiamo saputo cogliere anche grazie a un continuo potenziamento e rinnovamento del parco macchine, oggi focalizzato soprattutto sulle piattaforme elettriche e ibride.

Il settore del construction, storicamente connotato da cicli di lungo periodo, vive oggi un momento di forte ripresa che per il segmento infrastrutturale probabilmente durerà per diversi anni, mentre quello dell’edilizia civile beneficerà ancora degli stimoli fiscali almeno fino al 2023. Previsioni più a lungo termine sono sempre difficili, ma riteniamo di avere tutta la forza necessaria per cavalcare con successo le dinamiche che via via il settore sta manifestando con sempre maggiore evidenza. Anche grazie a una serie di scelte che proprio nel 2021 si sono rafforzate e consolidate.

Quali in particolare?

Ci sono stati diversi passaggi e accordi commerciali importanti nell’anno appena concluso, che hanno avuto un coronamento ideale in due partnership di grande rilevanza quantitativa e qualitativa: il primo, con Manitou, per l’acquisizione di 130 sollevatori telescopici rotativi e fissi da 4 a 30 metri e 30 tra piattaforme semoventi articolate e carrelli elevatori, e il secondo con Merlo, da cui abbiamo acquistato 101 sollevatori telescopici rotativi, che hanno consolidato la nostra collaborazione con due fra i più importanti costruttori sul mercato. E’ inoltre proseguito, nonostante le molte criticità innescate dalla crisi pandemica, il piano di investimenti da noi varato nel 2019 e volto a supportare la crescita e l’espansione delle nostre filiali. Nel 2020, anche nei momenti più difficili, le nostre strutture di noleggio sono rimaste aperte mantenendo in perfetta efficienza tutto il parco macchine e aiutando i nostri clienti a sostenere l’impatto della crisi, una scelta che ci ha permesso non solo di cogliere la ripresa del 2021 ma anche di proseguire i nostri piani di espansione, che ci porteranno a raggiungere le 48 filiali entro il 2022 con le prossime aperture a Sassuolo, Padova e Mestre nel pieno rispetto dei tempi che ci eravamo prefissati.

Le eccellenti performance dell’anno appena concluso ci hanno anzi portato ad aumentare ulteriormente gli investimenti nel potenziamento del parco macchine, già attestato a 180 milioni di euro a dicembre 2021, cui si aggiungeranno altri 38 milioni di euro nel 2022. Numeri decisamente importanti, quindi, che nonostante una a volte difficile reperibilità di macchine che ha in qualche misura rallentato la crescita ci ha permesso di chiudere il 2021 con un +30% rispetto al fatturato dell’anno precedente. Anche dal punto di vista della struttura societaria non sono mancate le novità, in particolare la creazione di una nuova entità, Mollo Servizi, in cui abbiamo conferito il ramo di attività del noleggio con operatore, ormai consolidato e in grado di crescere autonomamente grazie a un potenziale di crescita che valutiamo decisamente ampio.

Questo processo di espansione vi sta portando a coprire una quota sempre più ampia del territorio italiano: quali difficoltà comporta operare in realtà che sono fortemente eterogenee sotto molti punti di vista?

Ogni territorio è letteralmente un mondo a sé stante per esigenze, pratiche operative, normative locali. Capirne le peculiarità è il primo e indispensabile passo per lavorare con successo.  A non cambiare sono i nostri standard di servizio, di cui il punto noleggio è solo la parte visibile ma che in realtà sono frutto di scelte a 360 gradi che coinvolgono ogni aspetto dell’organizzazione aziendale.

Digitale in primo piano

A questo proposito, la digitalizzazione è uno dei vostri punti di forza: come si sta evolvendo questo aspetto della vostra attività, e con quale riscontro da parte dei clienti?

Proprio nel 2021 abbiamo lanciato la nuova app Mollo Noleggio, ideata per semplificare l’esperienza di noleggio dei nostri clienti, renderli più autonomi, snellire e velocizzare le procedure e comunicazioni.

Facile e sicura da utilizzare, offre una user experience ricca di numerose funzionalità e con continue implementazioni. Con la versione pubblica della app è in particolare possibile cercare e contattare i nostri centri noleggio, visualizzare il catalogo nolo, contattare il centro prenotazioni e l’assistenza, accedere alle news sul nostro sito web.

Ogni cliente ha inoltre a disposizione un’area riservata all’interno della quale può visualizzare i mezzi che ha noleggiato e la loro geolocalizzazione, richiedere assistenza per una specifica macchina, comunicare la fine del noleggio, visualizzare i corsi di formazione da noi organizzati e consultare i relativi certificati. Decisamente ottimo è anche il riscontro presso i nostri clienti dell’utilizzo della firma digitale per i contratti di noleggio: a soli due anni dall’implementazione della procedura, secondo i nostri dati oltre due terzi dei contratti vengono sottoscritti attraverso il processo di firma digitale. L’utilizzatore sta senz’altro maturando, e nell’accompagnarlo in questa maturazione il nostro ruolo è destinato ad essere sempre più fondamentale.

Senza nulla togliere alla relazione diretta con i clienti, che rimarrà comunque centrale e preminente. Basti pensare a uno dei cardini della nostra politica di marketing, una costante analisi della customer satisfaction volta a mettere continuamente a punto l’organizzazione aziendale, i servizi, l’assortimento del parco macchine.

La sostenibilità è un must

Un’altra delle parole d’ordine del momento è sostenibilità, e anche questo aspetto fa ormai parte da tempo della vostra cultura aziendale…

Senza dubbio, e in un senso molto ampio che non si limita alla sola composizione di un parco macchine in cui hanno sempre più spazio i modelli elettrici e ibridi.

Da sempre siamo particolarmente attenti e sensibili ad introdurre all’interno dei nostri processi produttivi comportamenti volti alla riduzione dei consumi e al rispetto della natura.

Abbiamo preso in considerazione ogni aspetto, dalla nostra flotta noleggio all’uso della carta, abbiamo rafforzato l’impegno a ridurre al minimo sia i nostri consumi sia il nostro impatto ambientale, e dall’headquarter di Alba ai nostri centri noleggio in tutta Italia ci siamo dedicati a fornire risultati tangibili in termini di protezione ambientale e riduzione dei consumi.

Sin dal 2015 abbiamo iniziato a diversificare il nostro parco nolo riducendo gli acquisti di macchine con motore diesel e benzina a favore di motorizzazioni più sostenibili (elettriche, litio, ibride, euro 6), e da sempre perseguiamo una politica di “green cleaning”, con l’adozione di prodotti a basso impatto ambientale per la pulizia dei nostri mezzi e con l’installazione di postazioni di lavaggio presso i nostri centri nolo nel rispetto della normativa vigente.

Un altro importante passo avanti è stato il rinnovamento degli impianti di lavaggio ubicati presso i nostri centri noleggio, con l’installazione fuori terra di innovativi impianti mobili, non ancorati, che pertanto non necessitano di interventi ad impatto sul territorio. Si tratta di sistemi autonomi ed ecosostenibili per il lavaggio di macchinari ed attrezzature, che consentono di evitare l’inquinamento e la contaminazione accidentale del suolo da parte di olio, grasso, idrocarburi e altri contaminanti, utilizzando solo la quantità minima indispensabile di acqua e recuperandone l’80%, con una sensibile riduzione dei consumi e degli sprechi.

Mollo Noleggio sbarca a Parma

Ultima apertura in ordine di tempo, il nuovo punto noleggio inaugurato a Parma offre oggi una offerta di mezzi ampia ed evoluta alle numerose imprese locali che sono alla ricerca di un noleggio professionale e di qualità, fornendo allo stesso tempo alla clientela un ulteriore centro di riferimento (il sesto in Emilia-Romagna) per l’approvvigionamento di macchine, attrezzature e prodotti professionali per l’edilizia, l’industria e l’agricoltura. Il nuovo centro noleggio sorge in posizione strategica e facilmente raggiungibile, a pochi minuti dall’uscita della Tangenziale Nord. Nella nuova filiale di Parma, i clienti possono trovare un’ampia gamma di soluzioni a nolo pronte a rispondere ai loro bisogni, fra cui piattaforme aeree per lavori in quota, mezzi per il sollevamento, movimento terra, autocarri, macchine e attrezzature edili, monoblocchi e container, bagni mobili. Ampio spazio è riservato all’offerta di prodotti elettrici, litio, ibridi ed Euro 6 per soddisfare la crescente necessità di attrezzature da costruzione ecologiche, per lavorare all’interno di edifici e in ambienti sensibili alle emissioni come centri storici, zone residenziali, giardini e parchi, scuole, edifici pubblici, cantine, ospedali, industrie alimentari e farmaceutiche. Il centro noleggio operativo a Parma è inoltre strutturato con un’area officina attrezzata per le manutenzioni sui mezzi e una dedicata ai corsi di formazione con rilascio patentini per l’uso dei mezzi d’opera. Il noleggio con operatore completa il ventaglio dei servizi offerti.

Pneumatici: pronti per la bella stagione?

Durante l’inverno molti macchinari rimangono fermi e parcheggiati per diversi mesi. In questo periodo, i tecnici di BKT consigliano assolutamente di non trascurare gli pneumatici, anzi, ci sono delle piccole operazioni da fare che aiutano a prevenire fermi macchina e sprechi.

Questo perché manutenzione e cura corrette possono tradursi in un notevole e sostenibile risparmio per ogni azienda. Gli pneumatici sono infatti un investimento importante per le attrezzature, quindi è essenziale prendersene cura adeguatamente. Inoltre, un buon programma di manutenzione  porta più sicurezza e prestazioni migliori.

Pneumatici. Le operazioni da fare

Queste sono le principali operazioni che il team tecnico di BKT consiglia di implementare durante il periodo invernale:

  • Aumentare la pressione degli pneumatici mentre le macchine non sono operative. Questo consente di evitare il flat spotting, ovvero che lo pneumatico si appiattisca durante la sosta, provocando il fastidioso fenomeno di bouncing, cioè di saltellamento alla ripartenza.

Questo è ancora più importante quando si parla delle mietitrebbie, macchinari stagionali per eccellenza. Trovandosi ferme per molto tempo ed essendo macchine molto pesanti, sarebbe ideale sollevarle da terra e sospendere gli pneumatici, senza quindi caricare alcun peso su questi ultimi. In alternativa è necessario sovra-gonfiare gli pneumatici per evitarne l’appiattimento. Così facendo il fenomeno di flat spotting viene ridotto al minimo.

  • Verificare la pressione degli pneumatici prima che inizi la stagione e impostare la pressione corretta, controllando il valore indicato dalle relative tabelle. La temperatura esterna influisce sulla pressione ed è quindi fondamentale verificarla periodicamente.
  • Controllare gli pneumatici, in questo modo si può intervenire per tempo in caso di necessità (eseguendo ad esempio riparazioni, permutazioni ruote, ecc. prima che inizi la stagione), evitando fermi macchina successivi.
  • Per quanto riguarda soprattutto i trailer e i carri botte, invece, è importante eseguire l’operazione di rotazione (o permutazione) sugli assi degli pneumatici. Questo perché gli pneumatici montati sull’asse centrale sono generalmente quelli più sollecitati all’usura. I tecnici di BKT consigliano di misurare le profondità dei battistrada e la loro usura, per poter rotare e incrociare gli pneumatici in modo ottimale.

Questo fa la differenza

Non solo in inverno. Quando le attività sono a pieno ritmo, il team tecnico di BKT consiglia questi pratici accorgimenti che possono davvero fare la differenza:

  • Prestare attenzione alle condizioni del terreno e all’applicazione prevista per assicurarsi che gli pneumatici in uso siano del tipo corretto. In caso di dubbi rivolgersi allo specialista o al rivenditore BKT di zona.
  • Anche il controllo quotidiano della corretta pressione degli pneumatici è fondamentale. Si consiglia sempre di eseguire l’operazione con un manometro calibrato o di installare, quando possibile, sistemi TPMS per il controllo continuo. Questo perché la temperatura esterna può influenzare la pressione dello pneumatico e va quindi verificata spesso.
  • Selezionare pneumatici idonei alle condizioni di portata, velocità e di lavoro per l’attività prevista.
  • Prima dell’inizio del lavoro, verificare la presenza di detriti intrappolati nel battistrada e rimuoverli. Questo è particolarmente importante per gli pneumatici con disegno più chiuso (ad esempio quelli destinati al trasporto su strada). Questo consente di evitare fenomeni di drilling nella mescola e quindi possibili lacerazioni o forature. In generale è importante verificare sempre visivamente lo stato dello pneumatico, soprattutto per quanto concerne l’usura irregolare, i tagli e le crepe, e i possibili rigonfiamenti.
  • Monitorare e tenere traccia delle prestazioni degli pneumatici. Alcune aziende calcolano il costo orario registrando le ore di funzionamento del motore. Altri tengono traccia dello stesso costo monitorando il chilometraggio e calcolando il costo per chilometro. Altri calcolano le tonnellate totali di materiale spostato o il costo per tonnellata entro un determinato periodo di tempo. Indipendentemente dal metodo utilizzato, è importante monitorare costantemente le condizioni in cui operano gli pneumatici, le loro performance e notare qualsiasi cambiamento che possa verificarsi.
  • Seguire le classificazioni di velocità dello pneumatico per evitare problemi e prevenire i rischi stradali.

Questi “piccoli” accorgimenti fanno risparmiare tempi e costi causati da inutili ritardi e consentono di risolvere i problemi prima ancora che questi si verifichino.

Tutte queste operazioni portano a un’attività più efficiente e produttiva. Non solo in inverno quindi, ma BKT consiglia di non abbandonare mai i propri pneumatici.

MDT189 : la primadonna di Positano

Foto Vito Fusco

di Daniela Grancini

Un’opera in project financing, esempio virtuoso di rapporto tra pubblico e privato. E una gru, la MDT189 di Potain, senza la quale sarebbe stato impossibile realizzarla. Vediamo perché.

La Costiera Amalfitana è nota in tutto il mondo per i suoi panorami mozzafiato e per la bellezza incantevole del suo paesaggio. Ma le sue caratteristiche morfologiche sono tali che non sempre favoriscono l’agevole realizzazione di alcune opere, la mobilità e la logistica degli spostamenti.

E’ il caso dell’intervento per la realizzazione di un parcheggio multipiano sulla via Guglielmo Marconi di Positano, un’area posta a ridosso della SS 163. All’autorimessa (160 posti) è strettamente connessa la realizzazione di un ascensore per connettersi con il soprastante tratto viario di Via Liparlati, che collega la strada al Cimitero, oggi di difficile accesso e servito solo da scale.

Un intervento complesso

Foto Vito Fusco

La realizzazione dell’opera si è rivelata piuttosto complessa. “Il manufatto doveva essere inserito in un contesto ambientale e geo-morfologico del territorio, molto particolare”, ci ha spiegato l’architetto Fabrizio Gargiulo dell’impresa Gemar, che sta eseguendo i lavori. “L’ accessibilità al cantiere è limitata e questo provoca non pochi problemi per la logistica e per il trasporto delle attrezzature e delle macchine. Soprattutto per la Gru MDT189 di Potain, che si è rivelata indispensabile per un cantiere che si sviluppa su due livelli.  Un lavoro che non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di una gru che potesse coprire il forte dislivello (60 metri) tra un piano e l’altro. A questo si aggiunga che il trasporto stesso della MDT189 è stato molto impegnativo, abbiamo dovuto progettarlo nei minimi particolari, coadiuvati dalla Edilcom Gru che è stata un alleato prezioso nelle fasi di organizzazione del trasporto e del montaggio”.

Foto Vito Fusco

Aggiungiamo che il cantiere si trova in prossimità di altre abitazioni, cosa che comporta problemi logistici non indifferenti e difficoltà di approvvigionamento dei materiali anche a causa della tortuosità della viabilità. I lavori hanno dovuto svolgersi alle prime luci dell’alba proprio per causare il minimo disagio ed evitare il traffico della costiera.

Foto Vito Fusco

Le sfide progettuali che questo intervento ha comportato hanno riguardato anche la demolizione con la dinamite di parte della montagna e il successivo scavo al suo interno di una galleria di 35 metri per accedere al vano ascensore. Tutti elementi che hanno reso ancora più problematica la realizzazione di questa opera, che indubbiamente costituisce un unicum a livello costruttivo.

Attualmente il cantiere è in una fase intermedia, gli scavi sono stati completati e la gru montata per completare le opere in elevazione e per realizzare l’ascensore. Il termine dei lavori è previsto tra circa un anno.

MDT189: un simbolo per Positano

Foto Vito Fusco

La gru di Potain è ormai entrata a far parte dei cittadini onorari della cittadina amalfitana, che sovrasta dall’alto dei suoi 80 metri.

Foto Vito Fusco

Ma quali sono stati i motivi che hanno guidato la scelta di questa macchina? E’ ancora l’arch. Gargiulo a rispondere: “Al di là delle oggettive caratteristiche tecniche e prestazionali della MDT189, è stato indubbiamente decisivo l’ottimo rapporto che da anni abbiamo instaurato con Edilcom Gru, da cui abbiamo acquistato e noleggiato anche in passato molti altri prodotti. Nel caso specifico la particolare morfologia del territorio e il fatto che il cantiere fosse su due livelli ci ha portato a scegliere questa tipologia di gru che era l’unica con la quale potessimo servire i due cantieri, l’inferiore e il superiore, con un’unica soluzione. Senza questa macchina sarebbe stato molto difficile portare a termine il nostro lavoro. Abbiamo deciso di acquistare la MDT189 perché prevediamo che non vi sia solo un utilizzo temporaneo legato a questo specifico cantiere. Abbiamo altri programmi e contiamo di impiegarla anche in altri cantieri, visto che il prodotto è ottimo e tecnicamente ineccepibile. Tra l’altro dato che tutta la costiera Amalfitana è costruita a terrazzamenti, questo potrebbe essere un progetto pilota anche per i paesi limitrofi, che stanno guardando con molta attenzione ed interesse a quanto stiamo facendo a Positano

E per quanto riguarda l’assistenza?  “Abbiamo un rapporto consolidato da anni con Edilcom Gru e nelle fasi di montaggio la squadra dei montatori è stata perfetta, ha montato la gru in dieci giorni, nei tempi previsti, con le difficoltà di cui abbiamo parlato.  La gru finora non ha mai avuto problemi ed è dotata di tutti quei dispositivi che le consentono di lavorare bene e in sicurezza anche in presenza di condizioni ambientali e meteorologiche avverse”.

Parla il distributore

Luigi Russo

Luigi Russo, titolare della Edilcom Gru, non nasconde la soddisfazione per quella che definisce senza mezzi termini “un’odissea” (ovviamente a lietissimo fine). “Questo cantiere è molto piccolo – spiega – è stato estremamente difficile trovare un luogo in cui scaricare il materiale e posizionare camion e autogru (una Grove GMK4100L 1 da 100 ton). Da Sorrento ad Amalfi è vietato il transito dei mezzi pesanti per cui abbiamo dovuto coordinare il lavoro in modo tale che man mano che arrivava del materiale venisse immediatamente assemblato e montato. La Grove ha assemblato a terra i pezzi della gru e l’ha montata in volata fino a un’altezza di 40 metri; abbiamo poi utilizzato una gabbia di telescopaggio che ci ha consentito di arrivare ai 70 metri di altezza”.

La MDT189 alla ribalta

Un particolare del Crane Control System

La gru impiegata a Positano fa parte della gamma MDT CCS City di Potain ed è dotata del sistema Crane Control System (CCS) che permette di accelerare le operazioni, incrementando la produttività e il grado di precisione, al contempo offrendo un sistema di manutenzione integrato che consente di eseguire la diagnostica e di centralizzare gli interventi. E’ anche disponibile una versione da remoto che consente di eseguire la diagnostica e di centralizzare gli interventi. Caratteristica utilissima per gestire l’assistenza e che in cantieri come quello di Positano, difficilmente raggiungibili, si rivela essenziale per eseguire diagnosi e verificare eventuali malfunzionamenti da remoto, inviando poi sul posto i tecnici con i ricambi necessari. Ma indispensabile anche all’impresa che può così monitorare costantemente e in tempo reale tutti i movimenti della gru e le sollecitazioni strutturali.

Foto Vito Fusco

È una macchina che rappresenta la prossima generazione di gru e garantisce prestazioni di sollevamento eccellenti, tempi di configurazione ridotti e massimo controllo da parte dell’operatore.

La cabina Ultra View porta il comfort, l’ergonomia e la funzionalità ai massimi livelli. Essa è dotata di un’unità di comando completamente nuova: il design ergonomico riduce lo sforzo dell’operatore incrementando la produttività in cantiere, tutti i comandi possono essere eseguiti mediante i joystick, mentre la funzione di limitazione della velocità garantisce maggior controllo e precisione, regolando la velocità di tutti i movimenti della gru con incrementi del 25%. Il passaggio tra unità di comando in cabina e telecomando avviene automaticamente e non richiede alcuna operazione effettiva collegamento/scollegamento.

Foto Vito Fusco

La gamma MDT CCS City semplifica le operazioni di installazione riducendo i tempi di messa in servizio della gru. Gli elementi della gru sono compatti e possono essere smontati per facilitare il trasporto in cantiere. I semplici dispositivi di fissaggi e i numerosi punti di sollevamento garantiscono massimo controllo durante le operazioni di assemblaggio e sollevamento del braccio. E, non meno importante, la riduzione dei tempi di installazione ottimizza l’investimento effettuato sulla macchina.

La MDT189 al lavoro a Positano ha un’altezza di montaggio di 80 metri, un braccio di 60 metri e una portata di 8 tonnellate.

Chi è Gemar

Gli interni della Gemar

L’idea dell’azienda così come oggi è strutturata, nasce già nel 1958 quando il giovane architetto Antonino Gargiulo lavora e cresce professionalmente nel suo territorio, la Penisola Sorrentina.  Grazie alla collaborazione di colleghi architetti e ingegneri la società riesce negli anni ’70-80 a definire un nuovo panorama edilizio, di stampo razionalista in quello che è il suo territorio e non solo.

Una delle tante realizzazioni della Gemar

Gemar è attiva in vari campi dell’edilizia, dal pubblico al privato, dalle infrastrutture ai progetti di ristrutturazione. Nell’ultimo decennio si specializza in particolare nella realizzazione di parcheggi interrati, allargando i suoi orizzonti verso nuovi rami di sviluppo, primo tra tutti la realizzazione di strutture ricettive per il turismo.  Come spesso accade al sud, alla base di tutto c’è la famiglia: l’azienda cresce e si amplia grazie all’aiuto dei figli, professionisti di alto livello. Ad oggi anche la terza generazione di giovani laureati contribuisce a consolidare il prestigio familiare e a raccontare nuove storie.

Chi è Edilcom Gru

Con sede in provincia di Napoli, Edilcom Gru è nata nel 2013 guidata da Luigi Russo, che ha proseguito l’attività dei genitori iniziata nel 1971, già concessionari del gruppo Potain Manitowoc dagli anni 80.

Attualmente Edilcom Gru è un partner d’eccezione del Gruppo Manitowoc e si occupa della vendita, dell’assistenza e del noleggio di gru edili per l’area della Campania.

La squadra di Edilcom Gru

La Edilcom Gru si sta espandendo sul basso Lazio, dove è presente con tecnici e un venditore tra Roma, Latina e Frosinone, che gestiscono parte della attuale flotta noleggio, composta da 85 unità spaziando dalle gru centro storico alle gru automontanti fino alle grandi gru a torre che assicurano altezze e portate ai massimi livelli.

Le manutenzioni e le revisioni delle gru sono svolte da personale tecnico e ingegneri altamente specializzati, tutti formati presso i centri di addestramento Potain Manitowoc.

Il prossimo progetto per il 2022/2023 della Edilcom Gru, è consolidare l’espansione sul basso Lazio aprendo una nuova sede a Roma, aumentando la flotta noleggio a 100 gru entro fine 2022, gestendo e assistendo le nuove gru montate nel Lazio.

Il SUMMIT IPAF di nuovo ‘in presenza’

Dopo due anni di assenza – l’edizione dello scorso anno fu digitale – International Powered Access Federation (IPAF) e KHL Group stanno definendo gli ultimi dettagli per il Summit IPAF e gli International Awards for Powered Access (IAPA), che si terranno presso il Millennium Gloucester Hotel, Kensington, Londra, il 10 marzo prossimo.

Peter Douglas

Peter Douglas, CEO di IPAF, afferma: “Il Summit annuale IPAF e gli IAPA sono il momento clou del calendario degli eventi del mondo dell’accesso aereo a livello mondiale. Nel 2020, l’evento è stato rinviato e nel 2021 optammo per un formato digitale a causa della pandemia. Siamo in trepidante attesa di poter rivivere un incontro fisico per godere di presentazioni di alta qualità, networking faccia a faccia e per celebrare i vincitori degli IAPA. Speriamo davvero che con l’edizione di marzo possiamo metterci alle spalle questo triste momento e tornare ad assaporare il gusto dello stare insieme“.

E sono ben 13 le categorie al Summit IAPA, inclusa una nuova categoria per il 2022, il Sustainability Award, aperto alle aziende di tutto il settore che possono dimostrare un notevole balzo in avanti nell’impegno ambientale.

Le shortlist al Summit

Di seguito le shortlist dei costruttori in gara al Summit

• The Sustainability Award

Hoogwerkt – Electric and digital rental

JLG – Electric conversion kit

MEC – Leak Containment System

Nationwide Platforms – Environmental initiatives

Riwal – Lifting sustainability strategy

• Access Rental Company of the Year

Advanced Access Platforms, UK

Joly Location, France

Kranpunkten, Sweden

Mills, Brazil

Nationwide Platforms, UK

UKTH Group, UK

• Contribution to Safe Working at Height

Genie – Online training

Halo4Safety – Halo protection helmet

Hinowa – Safety devices and components

Nationwide Platforms – Safety initiatives

• Digital Development Award

AFI – MEWP Hire app

Alimak – BIM project

Cramo – Equipment Pool

Manlift Middle East – My Manlift portal & app

Nationwide Platforms – myNationwidePlatforms suite

Serious Labs – PAL Card conversion

• IAPA Innovative Technology Prize

CTE – S3 EVO stability system

Kiwitron – Kiwi eye

Nest Rentals (Mills) – Nest Express

Snorkel – 2100SJ mega boom

Tech EQSS – OverWatch secondary guarding

• IPAF Training Centre of the Year

AST GmbH, Germany

Mills, Brazil

Nationwide Platforms, UK

UKTH Group, UK

• IPAF Training Instructor of the Year

Anna Sarah Costa Morais, Mills

Rob Foster, 2 Start Training

Phil Drayton, Nationwide Platforms

• Product of the Year – Self Propelled Booms & Atrium Lifts

AlmaCrawler – B1890 EVO Quick-Pro tracked boom

Dingli – BT30RT telescopic boom

Haulotte – SIGMA 16 boom lift

JLG – 670SJ self-levelling boom

Platform Basket – RR9200 railway unit

Snorkel – A46JRTE electric boom

Teupen – LEO39GTplus spider lift

• Product of the Year – Scissor Lifts & Vertical Masts

Airo – XL20RTE large deck scissor

GMG – 94-ERT Ultra Deck

Haulotte – Pulseo electric RTs

JLG – DaVinci all-electric scissor

Snorkel – S2755RTE compact RT

• Product of the Year – Mast climbers/Hoists

Ciclo Fapril (Elevek) – SL20 all-in-one

Fraco (Torgar) – PL-20 EXT 2V

Maber – MBA2000-EU construction hoist

Scanclimber – Glide Rail

• Product of the Year – Vehicle/trailer mounted

Dinolift – 230VTH hybrid truck mount

Multitel Pagliero – MZ 350 truck mount

Socage – ForSte 24D Speed truck mount

Oltre a queste categorie, nel corso della cerimonia saranno annunciati anche i premi Photo of the Year e IPAF/Access International Lifetime Achievement Award.

E a maggio IPAF ANCH’IO

Il prossimo 26 MAGGIO invece nella splendida cornice del SAVOIA REGENCY HOTEL si svolgerà la seconda edizione di IPAF ANCH’IO.

Sarà un’occasione di incontro e scambio tra i soci e Centri di formazione e i produttori, i noleggiatori e i distributori di piattaforme aeree, soci e non soci e tra questi e il mercato; sarà un momento di presentazione di prodotti e attrezzature, di riflessioni sui temi più attuali del settore, di creazione di legami professionali e, perché no, anche di svago.

DAF: grandi risultati in un anno difficile

Quello passato, è stato per DAF Trucks un anno eccellente. La produzione di veicoli ha toccato le 60.000 unità, un chiaro segnale dell’elevata richiesta del settore dei trasporti in virtù della forte ripresa economica. L’evento più importante è stato senza dubbio quello dell’introduzione dei veicoli DAF XF, XG e XG⁺ di nuova generazione. Questi modelli per il trasporto su lunghe distanze hanno fatto registrare un numero esorbitante di ordini per l’azienda di Eindhoven.
A coronamento di tutto questo, si sono registrare le vittorie dei due premi più prestigiosi nel settore dei veicoli industriali. La nuova generazione di XF, XG e XG⁺ ha ricevuto il premio di “International Truck of the Year 2022” per aver stabilito un nuovo standard in termini di efficienza, sicurezza e comfort di guida.

Inoltre, il concept DAF XF H2 con motore a combustione a idrogeno si è aggiudicato l’ambito premio “Truck Innovation Award 2022“. Tutto ciò conferma che i veicoli DAF di nuova generazione rappresentano una piattaforma completamente nuova, pronta per trasmissioni innovative e alternative e per mantenere la promessa di un futuro ancora più pulito.

Un anno di ombre e luci

Ovviamente, come conseguenza della pandemia di Covid-19, il 2021 è stato anche un anno molto difficile per DAF, soprattutto a causa della carenza di ricambi. Infatti, non è stata tanto la richiesta di veicoli a determinare i numeri di produzione, quanto la disponibilità di chip e altri componenti. Nel 2021, sono usciti dalla linea di produzione circa 49.000 veicoli CF e XF per impieghi medi e pesanti (rispetto ai 37.600 del 2020) e circa 11.000 veicoli LF per la distribuzione (9.000 nel 2020).

DAF ha raggiunto una quota di mercato del 15,9% (2020: 16,3%) in Europa nel
SF 5001.05 (02.08) segmento dei veicoli pesanti (da più di 16 tonnellate) e del 10,1% (in precedenza 9,5%) nel segmento dei veicoli leggeri. Come negli anni precedenti, anche nel 2021 DAF è stata leader del mercato nel segmento dei veicoli per impieghi pesanti nei
Paesi Bassi (28,5%), nel Regno Unito (29,4%), in Polonia (24,3%), in Ungheria (24,8%), in Bulgaria (23,8%) e in Portogallo (19,0%). Inoltre, DAF si è confermato leader indiscusso del mercato europeo nel segmento dei trattori per impieghi pesanti.

DAF in Italia

Nel 2021, DAF ha immatricolato in Italia oltre 2.100 veicoli industriali in un mercato
oltre le 6 tonnellate che ha fatto registrare un volume complessivo nell’intorno delle
24.200 unità.
Numeri seppur rilevanti, che però non rispecchiano l’eccellente riscontro in termini di
gradimento e ordini acquisiti a seguito dell’introduzione, lo scorso giugno, della nuova generazione di veicoli XF, XG e XG+. Le consegne, e quindi le immatricolazioni, sono state infatti fortemente penalizzate dalla mancanza di componentistica e di materie prime.
Ottimi risultati, invece, sono stati ottenuti sul fronte della sottoscrizione dei contratti di
Riparazione e Manutenzione Multisupport e finanziamenti PACCAR Financial grazie
alle vendite a pacchetto. Anche i ricambi di PACCAR Parts, si uniscono a questa
serie di risultati positivi, segnando una crescita a doppia cifra e superando gli obiettivi
prefissati anche grazie al programma dedicato alle flotte Paccar Parts Fleet Sales e al riconfermato interesse della clientela per la seconda linea di ricambi TRP.

Vendite al di fuori dell’Europa

Nel 2021, DAF ha venduto 8.600 veicoli al di fuori dell’Unione europea, rispetto ai 5.900 del 2020. Tra questi, è incluso un ordine consistente per veicoli per impieghi pesanti proveniente dalla Colombia e un ordine per diverse dozzine di veicoli completi per la raccolta rifiuti proveniente dal Ghana. Inoltre a Taiwan, dove DAF è leader di mercato tra i marchi europei nel segmento dei veicoli pesanti, è stato realizzato il veicolo numero 10.000 prodotto in loco. DAF ha anche concluso l’anno come leader di mercato in Israele e ha compiuto notevoli passi avanti in paesi come Australia e Brasile.

+ 10% per i motori

Nel 2021, DAF ha venduto 2.250 motori PACCAR a produttori leader di pullman,
autobus e veicoli speciali: un incremento di oltre il 10% rispetto al 2020, anno in cui
DAF Components ha venduto 2.000 motori. Nel 2021, DAF ha anche ricevuto due
ordini dalle forze armate del Belgio: nei prossimi anni saranno consegnati 900 veicoli
a trazione integrale, con e senza cabina balistica.

Richard Zink

Ben il 40% di tutti i veicoli usati venduti di recente è stato consegnato con un contratto di riparazione e manutenzione DAF MultiSupport: un vero record“, come afferma Richard Zink, membro del Consiglio di amministrazione DAF responsabile del settore Marketing & Sales. “Ciò significa che sempre più clienti scelgono un supporto che garantisca tempi di attività massimi, ottimizzando i costi e la disponibilità del veicolo. Un numero record di operatori del settore dei trasporti si è avvalso dei servizi di PACCAR Financial, che ha venduto una quantità senza precedenti di veicoli usati“.

Ulteriore crescita nel 2022

Harry Wolters

Grazie alla ripresa economica, la richiesta di veicoli industriali in Europa è inùaumento e, con i veicoli DAF XF, XG e XG⁺ di nuova generazione, DAF ha tra le mani un prodotto eccellente”, afferma Harry Wolters, Presidente di DAF Trucks.

Parliamo dei primi e unici veicoli sul mercato a essere conformi alle nuove normative europee riguardanti masse e dimensioni dei veicoli. Ciò significa che i modelli XF, XG e XG⁺ hanno stabilito un nuovo punto di riferimento in termini di efficienza, sicurezza e comfort di guida. Prevediamo che il mercato europeo dei veicoli industriali raggiungerà un numero compreso tra 260.000 e 300.000 veicoli nel 2022. Grazie al programma di modelli leader del settore e ai servizi di prima classe che offriamo, siamo pronti, insieme ai nostri concessionari professionisti, a crescere ulteriormente“.

Form 30A/35 Liebherr: il ritorno di una leggenda

Il Liebherr Tower Crane Center di Bad Waldsee vanta una nuova attrazione: la storica gru a torre Form 30A/35, costruita nel 1969. Il proprietario della gru, Stephan Keim, che l’aveva salvata nel 2008 dalla demolizione l’ha consegnata a Liebherr all’inizio di gennaio dopo aver lavorato anni per riportarla alle sue condizioni originali.

Un viaggio di 350 chilometri

Prima che la gru potesse essere assemblata è stata smontata e trasportata da Aschaffenburg a Bad Waldsee su due camion, percorrendo un totale di 350 chilometri. Uan volta arrivato sul posto, Stephan Keim e un team di meccanici Liebherr hanno rimontato la gru in due giorni. I visitatori possono ora ammirare questo manufatto storico presso il  Tower Crane Center. “Siamo entusiasti che questa importante testimonianza storica sia tornata in  Liebherr. Nel corso degli anni, molte macchine edili storiche sono state messe fuori servizio e rottamate. Per noi è importante preservare la nostra storia e Stephan Keim ha fornito un contributo importante in tal senso”, afferma Michael Goll, Responsabile Global Communication & Organizational Development di Liebherr-Werk Biberach GmbH.

Il ritorno di una legenda

Stephan Keim, insieme ai tecnici Liebherr, assembla la gru che è stata smontata nelle sue singole parti per il trasporto.

Ci sono voluti più di quattro anni per dare nuova vita alla Form 30A/35 – dalla sua scoperta agli ultimi ritocchi. Il restauro da solo ha richiesto circa un anno per essere completato: “La gru era fatiscente quando l’ho acquistata“, afferma Stephan Keim.  La gru, costruita nel luglio 1969, era completamente arrugginita e molti dei suoi componenti erano gravemente danneggiati o rotti. “Cambiare le viti dell’ingranaggio ad anello ha richiesto da solo un giorno intero“. Anche i bulloni erano arrugginiti anche se ancora in relativo buono stato. Sono stati lucidati, zincati e riutilizzati ovunque fosse possibile. L’intera gru è stata sabbiata e ridipinta e ogni singola vite è stata sostituita, così come il cuscinetto della puleggia a fune, il quadro elettrico, le funi e il cablaggio

Un nuovo inizio con ricambi e originali

La ristrutturazione ha incluso anche numerosi pezzi di ricambio e originali che Liebherr ha ancora in magazzino. Liebherr ha inoltre fornito 120 litri della vernice gialla originale. ” La cabina ha rappresentato una grande sfida. Si era arrugginita completamente e le lamiere erano forate in alcuni punti”. Stephan Keim, supportato dal suo fabbro, ha ricostruito le lamiere, accurate al millimetro, in modo che fossero indistinguibili dall’originale. Oggi, la gru è di nuovo pienamente operativa.

La Liebherr Form 30A/35 è stata prodotta dal 1962 fino alla metà degli anni settanta. E’ stata una delle gru di medie dimensioni più popolari dell’epoca, di cui Liebherr ha costruito circa 3.000 modelli. Alla metà degli anni ’70 si affaccia sul mercato un nuovo tipo di gru,  più facili da trasportare e più convenienti rispetto ai modelli in voga. Sebbene sia gradualmente scomparsa dai cantieri, la Form 30A/35 ha segnato l’inizio di una nuova era nel settore del sollevamento: è stata la prima del suo genere costruita con profili tubolari e cavi invece dei profili a L precedentemente utilizzati. In forma attyìualizzata, questo metodo di costruzione viene oggi ancora impiegato in tutte le gru a torre Liebherr.