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DEVELON: nuovo brand di Hyundai Doosan Infracore

DEVELON, il nuovo marchio di Hyundai Doosan Infracore

Per vederlo dal vivo bisognerà aspettare il prossimo CONEXPO-CON/AGG 2023, che si terrà a Las Vegas, negli Stati Uniti, a marzo. Di cosa stiamo parlando? Del nuovo marchio DEVELON con cui Hyundai Doosan Infracore (HDI) sostituirà il marchio Doosan attualmente apposto alle sue macchine movimento terra e che oggi ha confermato essere la nuova brand identity globale del Gruppo.

Che qualche cambiamento sarebbe avvenuto era comunque intuibile. HDI infatti sta pianificando il lancio del nuovo marchio da quando è diventata una controllata di HDI nell’agosto 2021. Già allora l’azienda aveva annunciato che intendeva fare un salto in avanti per diventare un attore globale di primo livello nel settore delle macchine movimento terra. Ed è proprio in quell’ “in avanti” che risiede il progetto di crescita del colosso coreano.

DEVELON infatti è una combinazione delle parole “Develop” (sviluppo) e “Onwards” (in avanti), un nome che esprime la direzione di HDI verso il futuro attraverso l’innovazione e la sua intenzione di cambiare  il mondo con prodotti e soluzioni innovative.

DEVELON nelle parole di Cho Young-cheul

Cho Young-cheul

I nostri tre business nel settore delle macchine movimento terra hanno già consolidato il loro status di uno dei principali pilastri aziendali di HD Hyundai e hanno costruito una solida base per raggiungere obiettivi di performance e creare effetti sinergici tra loro, in un contesto economico globale in rapida evoluzione“, ha dichiarato Cho Young-cheul, CEO di HDI, che ha aggiunto: “DEVELON guiderà il futuro mercato dell’elettrificazione e dell’automazione per stimolare la crescita e continuare a essere un marchio di riferimento per i nostri clienti“.

Lo scorso anno Cho Young-cheul aveva chiaramente espresso la direzione in cui ci si stava muovendo, affermando che il Gruppo mirava a diventare uno dei 5 big player mondiali nel settore delle macchine movimento terra entro il 2023. Non a caso in quell’occasione era stato simbolicamente piantato un albero di cachi a Core Park, nello stabilimento di Incheon, come segno di integrazione tra i business delle tre affiliate.

Un programma decisamente ambizioso che si basa su una strategia a medio e lungo termine che prevede il miglioramento dei prodotti e l’adozione di strategie differenziate per l’espansione all’estero con l’obiettivo di diventare leader di mercato.

Quale sarà l’accoglienza che verrà riservata a questo nuovo identity brand?  Cambierà anche il colore identificativo delle macchine? Ci saranno mutamenti strategici che potrebbero includere l’arrivo di nuove partnership?  Aleggia un certo intrigante mistero sulle prossime mosse di HDI che ha in programma di presentare più nel dettaglio la storia e la visione del brand pubblicando un “New Brand Showcase” attraverso i social media entro la fine di febbraio.

Noi intanto guardiamo già con un pò di nostalgia (ma non di rimpianto) la livrea a cui eravamo abituati e che da oggi va in pensione dopo essersi guadagnata i galloni sul campo. E attendiamo con curiosità e attenzione le prossime mosse della multinazionale coreana. Certi che le sorprese non mancheranno.

IRIS 860 di Incofin: il Bip salvavita

Incofin, partner italiano di SEEN Safety, propone IRIS 860, dispositivo in grado di trasformare la visibilità dell’operatore in parte attiva di un sistema di rilevamento.

La sicurezza sul lavoro è un tema sempre più centrale, i media danno sempre più spazio a incidenti e morti bianche e la tecnologia elabora sistemi di protezione sempre più sofisticati ed efficienti.

Il problema degli incidenti sul lavoro è enorme, e la soluzione non può essere una sola. È necessario creare condizioni e ambienti di lavoro favorevoli per il lavoratore e la sua concentrazione, con l’aiuto della tecnologia.

Quando il problema da affrontare è il pericolo di collisione tra un pedone e una macchina operativa, ad esempio un carrello elevatore, a volte basta un “bip” chiaro, semplice ed efficace, per salvare una vita o scongiurare un incidente.

I motivi che portano a collisione un pedone e un carrello elevatore sono sostanzialmente la scarsa visibilità, il mancato rispetto delle distanze di sicurezza e possibili disattenzioni. Tutte condizioni facilmente superabili con il supporto di un dispositivo che emette un segnale acustico in precise circostanze.

IRIS 860, dispositivo che facilita il rilevamento dei pedoni

IRIS 860, dispositivo prodotto da SEEN Safety e distribuito in Italia da Incofin, funziona proprio così: un sensore facilita il rilevamento dei pedoni tramite un nastro catarinfrangente e, quando il pedone si avvicina troppo al mezzo, sia il conducente che il pedone vengono avvisati da un allarme acustico.

  • funziona tramite 2 raggi di rilevamento
  • l’installazione è semplice
  • il settaggio dei sensori che viene effettuato tramite app SEEN gratuita

 

IRIS 860 è un sistema di rilevamento ideato pensando, oltre che alla sua efficacia, anche alla semplicità di utilizzo e convenienza: è un dispositivo economico e non sono previsti costi aggiuntivi e manutenzioni programmate.

Riesce a fare le rilevazioni in tutte le condizioni, indipendentemente da fattori come l’illuminazione, la presenza di residui di lavorazioni o sporco: rileva qualsiasi cosa con nastro catarinfrangente.

Le zone di rilevamento possono essere personalizzate e, come optional, è possibile impostare l’attivazione solo in retromarcia.

Le caratteristiche tecniche si IRIS 860™ sensor

  • 60º x 45º area di rilevazione
  • 94dB avviso acustico per conducente e pedone
  • IP67 Progettato per uso esterno
  • Rilevazione fino a 8 metri
  • Resistente a urti e vibrazioni
  • Raggio laser sicuro per gli occhi
  • Nessun problema di interferenze
  • Possono lavorare più sensori contemporaneamente
  • Zona di pre-allarme

MerloMobilitity 4.0: a portata di App

Il sistema di connettività MerloMobilitity 4.0, è una tecnologia esclusiva grazie alla quale l’operatore è in grado di monitorare e gestire a distanza la propria macchina (o la propria flotta di macchine) Merlo e di analizzare tutti i dati operativi e di funzionamento, con l’obiettivo di ottimizzare prestazioni, produttività e flessibilità. Tra le principali funzionalità vi sono tracciamento e logistica, controllo da remoto, impostazione del blocco motore e avvisi di manutenzione. La rete di assistenza può inoltre monitorare e gestire i codici dei guasti e aggiornare i software della macchina da remoto.

Soluzione sviluppata al 100% all’interno del gruppo, grazie al portale on-line e alla pratica App sviluppata per smartphone, MerloMobility 4.0 consente di visualizzare in modo semplice ed efficiente le macchine, ovunque e in qualsiasi momento. Per utilizzare al meglio MerloMobility non è infatti necessario scaricare alcun software complicato, ma tutto avviene collegandosi semplicemente a internet.

MerloMobility 4.0 in otto punti

Homepage. Entrando nell’interfaccia di MerloMobility, la prima pagina che compare è quella della scheda di Riepilogo della macchina. Questa pagina è stata sviluppata per presentare i principali dati relativi all’utilizzo della macchina: tempi d’utilizzo, distanze percorse, consumi e modalità d’uso, inerenti a una finestra temporale impostata dall’utente.

Flotte. Effettuando l’accesso al sistema MerloMobility, i clienti possono entrare nel menu “Flotte” per aggregare le proprie macchine in gruppi in base al loro obiettivo o scopo di utilizzo. La gestione delle macchine per flotte consente, agli utilizzatori, una rapida assegnazione delle commesse e una più semplice ricerca delle informazioni basilari dei mezzi attivi.

Geolocalizzazione. Questa soluzione consente, in maniera facile e intuitiva, di visualizzare tutti i dati relativi alla posizione della macchina in tempo reale e di verificare il tracciato del percorso effettuato in un periodo di tempo selezionabile dal cliente.

Dashboard remota. Tale funzione permette di visualizzare il quadro delle spie e il cruscotto digitale da remoto. In questo modo è possibile monitorare in tempo reale le informazioni che la macchina sta riportando all’interno della cabina: questo consente di verificare eventuali anomalie e assistere l’operatore in caso di problematiche. Oltre a ciò, è anche possibile monitorare lo storico delle informazioni al fine di verificare le risposte della macchina in fase di utilizzo. Tutti i dati possono essere facilmente scaricati e condivisi con i consulenti e i tecnici dell’assistenza.

Commesse. La gestione delle commesse è stata introdotta per semplificare la rendicontazione delle ore di lavoro in un determinato arco temporale.

Assistenza. Al fine di agevolare l’assistenza della macchina, ridurre al minimo i tempi di inattività e massimizzare la rapidità di risposta dei tecnici, la rete di assistenza Merlo ha la possibilità di interrogare da remoto la macchina al fine di monitorare i codici di errore che potrebbero presentarsi.

Sicurezza. Grazie al Controllo da Remoto della macchina, tramite App e sito internet e possibile impostare i limiti di utilizzo della macchina, e quindi circoscrivere ad esempio la zona di lavoro della macchina, definire i limiti di funzionamento del braccio, la portata massima, la velocità o altro.

Infrastruttura. Il trasferimento dei dati alla Centrale Operativa può avvenire in tempo reale tramite connessione GPRS oppure, qualora il cliente operi in luoghi con un basso livello di connessione, in modalità differita.

 

IVECO vince il Rally Dakar 2023

 

Photo DPPI

IVECO ha partecipato alla 45esima edizione del Rally Dakar con due nuovi team che hanno dimostrato ancora una volta le prestazioni, la potenza e l’affidabilità dei propri veicoli, piazzando due camion sul podio della classifica generale.

Janus van Kasteren jr ha collezionato posizioni di vertice per tutto il Rally, trionfando così nella competizione più ardua al mondo, seguito a distanza ravvicinata da Martin van den Brink al terzo posto e da Mitchel van den Brink, giunto in quarta posizione.

I numeri della vittoria

Photo DPPI

L’avventura più attesa dell’anno, cioè la 45esima edizione del Rally Dakar, la più sfidante da quando la competizione è sbarcata in Arabia Saudita, si è conclusa vittoriosamente per i nuovi team di IVECO. I piloti hanno superato a pieni voti questa prova di resistenza in condizioni estreme, guidando per più di 8.500 km su terreni accidentati e vaste distese di dune desertiche. Al suo quarto Rally Dakar, Janus van Kasteren jr ha fatto affidamento alla sua esperienza per raggiungere prestazioni costanti e raccogliere svariati podi fino al gradino più alto della graduatoria finale. Dietro di lui è arrivato Martin van den Brink, veterano e leggenda del Rally Dakar, che si è classificato terzo. Suo figlio e compagno di squadra Mitchel van den Brink ha guidato in modo straordinario, guadagnando diversi secondi posti e diventando il più giovane vincitore nelle prove speciali grazie al primo posto conquistato nella sesta tappa e terminando la competizione in quarta posizione.

Photo DPPI

I due team sono partiti con successo già nel prologo, conseguendo piazzamenti eccellenti sulla griglia di partenza per la prima tappa con gli IVECO Powerstar alimentati da motori Cursor 13 appositamente sviluppati da FPT Industrial. Sfortunatamente, Vick Versteijnen è stato costretto al ritiro il quarto giorno di gara. Gli altri tre equipaggi hanno continuato a sfidare il caldo e la pioggia del deserto per raggiungere i gradini del podio ad ogni tappa della gara.

Photo DPPI

Fabio Santiago, Head of Marketing and Product Management IVECO Truck Business Unit, ha affermato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti dai nostri team e dai nostri IVECO Powerstar, sebbene la vittoria sia stata offuscata da ciò che è accaduto durante la nona tappa: rivolgiamo innanzitutto i nostri pensieri e la nostra solidarietà a tutte le persone coinvolte. Nonostante ciò, non possiamo non esprimere la nostra gratitudine ai piloti, che hanno spinto se stessi e i loro veicoli al massimo, regalando prestazioni straordinarie nel più sfidante dei Rally Dakar svolti in Arabia Saudita. Siamo estremamente orgogliosi dei nostri equipaggi, che hanno affrontato questa sfida con grinta e determinazione e portato i nostri camion alla vittoria”.

La classifica generale del Rally

Photo DPPI

Janus van Kasteren jr – Vincitore

Martin van den Brink – Terzo classificato Mitchel van den Brink – Quarto classificato

Gli equipaggi Eurola Team De Rooy IVECO

#511- Mitchel van den Brink, Moises Torrallardona, Jarno Van De Pol #506 – Martin van den Brink, Rijk Mouw, Erik Kofman.

Gli equipaggi Boss Machinery Team De Rooy IVECO

#502 – Janus van Kasteren jr, Marcel Snijders, Darek Rodewald. #504 – Vick Versteijnen, Teun Van Dal, Andreas Van Der Sande. 

Dolomiti Strade al fianco di Fondazione Cortina

Conto alla rovescia per Cortina Ski World Cup, la tre giorni della Coppa del mondo femminile di sci alpino, in programma sul territorio ampezzano dal 20 al 22 gennaio. Dietro le quinte della macchina organizzativa, ma in prima linea nei lavori di preparazione delle piste da sci e di tutti gli aspetti logistici-operativi, l’impresa bellunese Dolomiti Strade, specializzata in opere di prevenzione del rischio idro-geologico, di difesa del suolo e di ripristino a seguito di fenomeni di dissesto, di interventi su reti fognarie e acquedotti, di preparazione di pavimentazioni stradali e silvo-pastorali. L’azienda, infatti, ha siglato una partnership con Fondazione Cortina, la neocostituita realtà fortemente voluta da Regione Veneto, Provincia di Belluno, Comune di Cortina e altre realtà del territorio per l’organizzazione di grandi eventi sportivi che siano di impulso allo sviluppo e alla promozione della montagna bellunese e veneta.

Nel dettaglio, Dolomiti Strade per Fondazione Cortina si occupa dei lavori preparatori di tutte le manifestazioni sportive in calendario a Cortina fino al grande epilogo del 2026: sistemazione delle piste da sci e della finish area, sgombero neve nelle aree coinvolte negli eventi, pulizia strade e piazzali, trasporti, movimentazione materiali, montaggio container e tutte le altre attività di carattere logistico-operativo.  

Dolomiti Strade rappresenta una nuova generazione di impresa a conduzione familiare che, nata nel 2011 con poche risorse e grandi ambizioni, è oggi una delle realtà più importanti della provincia, impegnata in numerosi lavori strategici per il territorio.

Impegnata nel territorio

Siamo orgogliosi di proseguire il cammino iniziato la scorsa stagione, un percorso che ci ha visto affiancare l’organizzazione di un evento di grandissima tradizione come le gare della Coppa del Mondo femminile a Cortina”, afferma Christian Chinol, responsabile di Dolomiti Strade. “La nostra azienda da sempre è impegnata in lavori strategici nel territorio dolomitico ed essere a fianco di Fondazione Cortina rappresenta per noi un’opportunità in più per lavorare a favore di questo territorio bellissimo, che merita di essere valorizzato al meglio. Alla Fondazione ci accomunano la passione per l’ambiente in cui viviamo e il desiderio di raggiungere obiettivi ambiziosi: questa sinergia è nata in maniera naturale, all’insegna di grandi motivazioni ed entusiasmo”.

Ecco i numeri dell’azienda: 40 dipendenti, una nuova sede di 8.000 mq, un’area operativa che va dal Veneto al Friuli-Venezia Giulia fino alle Marche, e un parco macchine di tutto rispetto, sempre aggiornato sia dal punto di vista tecnologico sia sotto il profilo della tutela ambientale. Una realtà che può essere considerata come una vera storia di rispetto per il territorio e per tutti i suoi collaboratori.

Nei prossimi anni il contesto bellunese vedrà una profonda trasformazione infrastrutturale per ospitare i grandi eventi del 2026 e Fondazione Cortina con i suoi partner di eccellenza vuole essere protagonista di questa trasformazione”, dice Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina, struttura che ha raccolto la grande eredità dei Mondiali di sci alpino 2021. “Dolomiti Strade è sinonimo di passione e altissima qualità professionale. Il fatto che sia un’azienda nata e operante nel territorio è un valore aggiunto. Il supporto operativo che Dolomiti Strade offre durante gli eventi che organizziamo, nello specifico per l’allestimento e la sistemazione delle piste, è di importanza strategica e avere questa azienda al nostro fianco è per noi un vanto”.

Con sede ad Alpago (BL), Dolomiti Strade è attiva nel settore del movimento terra, negli scavi e negli sbancamenti. Realizza, inoltre, interventi su acquedotti e fognature, opere di difesa spondale di fiumi e laghi, sgombero neve, lavori boschivi e manutenzione ordinaria e straordinaria degli spazi esterni. Effettua anche interventi sulla rete ferroviaria in cui è richiesta particolare rapidità.

Fondazione Cortina: gli eventi del 2023

Il 2023 si preannuncia un anno ricco di eventi sportivi a Cortina: oltre alla già citata Coppa del Mondo femminile di sci alpino, si svolgeranno la Coppa del Mondo di snowboard (27-28 gennaio), la Coppa del Mondo di snowboard paralimpico (3-4 febbraio), la finale della Coppa del Mondo di sci alpino Paralimpico (14-17 marzo), i Campionati Italiani sprint e team relay di sci alpinismo (1-2 aprile) e l’Alpinathlon, la staffetta alpina composta da corsa e sci alpinismo (aprile).

A Chamonix il Congresso 2023 del CECE

Il 19 e 20 gennaio 2023 si svolgerà al Centro Congressi “Le Majestic” di Chamonix (Francia), dopo due anni di eventi virtuali,  il Congresso annuale del CECE.

Si tratta di una location prestigiosa, con affaccio sul Monte Bianco, hotel di lusso durante la Belle Epoque, e parte del patrimonio architettonico locale da oltre un secolo. Il piano terra è stato trasformato negli anni ’80 in un centro congressi. La volumetria delle sale riunioni, il cachet architettonico e i numerosi elementi decorativi neoclassici sono rimasti intatti fino ai giorni nostri.

Si tratta indubbiamente di un momento importante per l’industria europea delle costruzioni ma non solo, visto che i temi che verranno affrontati sono indice di un cambiamento epocale che investe aspetti importanti della società. Qualche esempio? Le tendenze economiche, la mobilità, i vantaggi del gateway globale dell’UE per l’Africa, la transizione energetica, il coinvolgimento delle nuove generazioni….

Il tutto “condito” dalla partecipazione di relatori di alto livello, dagli aggiornamenti in ambito normativo ed economico, dalle ultime notizie sulle nuove tecnologie.

Il programma in dettaglio

Riccardo Viaggi

Il 19 Gennaio, dopo il benvenuto di Riccardo Viaggi, Segretario Generale CECE e di Alexandre Marchetta, Presidente CECE Frank Rouault parlerà di “Relazioni e scambi interculturali nel mondo degli affari” e Benjamin Chaminade, CEO Reboot Inc. del “Coinvolgimento delle nuove generazioni” . Dopo la pausa pranzo ci sarà una tavola rotonda sulla diversità e l’educazione nella tecnologia e nelle costruzioni, animata da Ilektra Papadaki, Architetto and Team Leader presso la Commissione Europea,  Karin Nars , CEO presso Dinolift Oy,  Laurence Delplace, Regional Manager presso Amberg Engineering, Laëtitia Le Sciellour, International Project Manager presso Mecalac.

Luc Julia, co-creatore di Siri ed ex SVP Innovation per Samsung parlerà di Intelligenza Artificiale e la giornata si concluderà con una Cena di Gala.

Il 20 Gennaio si inizierà con l’Aggiornamento normativo e seguiranno sessioni di lavoro parallele.

Il Forum Economico, moderato da Mike Hayes, direttore di Construction Europe, prevede  interventi di Denis Ferrand, direttore generale di Rexcode, sulle tendenze economiche, di Chiara Cordini, Global Asset Sales Leader di DLL che parlerà delle condizioni di finanziamento della transizione energetica delle macchine edili e di Chris Sleight, amministratore delegato di Off-Highway Research che farà il punto sul mercato europeo e globale delle apparecchiature.

Tomaz Gorisek, Consigliere presso la Delegazione UE presso le Nazioni Unite interverrà poi sul tema “Global Gateway – cosa ci guadagna l’Africa?’ e ancora Chris Sleight su Il mercato e la situazione economica delle macchine edili in Sudafrica.

Alla successiva tavola rotonda parteciperanno  Eric Maricot, presidente e fondatore, Sarexeo, Paul Burger, fondatore, PB Management Consulting, Alexander Greschner, CSO, Wacker Neuson Group

Il Forum Tecnico, Moderato da Marie Poidevin di Evolis, vedrà la presentazione  di un documentario sulla decarbonizzazione del CECE e un focus sulle propulsioni a idrogeno utilizzate in cantiere, con interventi di Jean-Baptiste Martin di TotalEnergies e di Allan Tolley di JCB. Pierre Chapelot di TotalEnergies parlerà del Ruolo  dei lubrificanti per l’idrogeno nelle macchine da costruzione.  Ma ci si focalizzerà anche sull’elettrico con una  panoramica sulle batterie da parte di Alex Woodrow, amministratore delegato di KGP Powertrain Intelligence, un excursus dell’Elettrificazione del cantiere di Barbara Gregorio, Global Product Manager di Atlas Copco e focus su progetto di ricerca E-Worksite di Carolina Diez Ferrer, Head of Advanced Engineering Programs di Volvo CE.

Qui si progetta (e si regolamenta)  il futuro

Di quanto questi temi siano strategici per l’industria delle Costruzioni avevamo già avuto prova nell’incontro organizzato dal CECE allo scorso Bauma. In cui sono stati tra l’altro illustrati gli obiettivi del nuovo Team sull’elettrificazione nelle macchine da cantiere, attualmente composto da oltre 30 OEM: identificare le esigenze del mercato e le lacune legislative oltre che, a livello tecnico,  gli standard necessari per introdurre su larga scala i nuovi sistemi di propulsione nei cantieri. Un lavoro si sensibilizzazione su più fronti volto a decarbonizzare progressivamente il parco macchine delle imprese.

Il Congresso di Chamonix servirà quindi anche a fare il punto su questa importante iniziativa. E ci aspettiamo anche aggiornamenti sul progetto Uptime Tracker del CECE, pure presentato allo scorso Bauma: un nuovo strumento di tracciamento dei dati telematici che sono diventati un fattore chiave che consente agli OEM di analizzare le attività dei cantieri e le performance delle macchine, anticipando gli sviluppi futuri del mercato.

I trend in atto nel settore (Decarbonizzazione, Digitalizzazione, Connettività….)  non sono più eludibili. Tutti gli attori della filiera devono lavorare sodo da subito perché si trasformino da ipotesi in realtà.

Volvo CE: sistema di riduzione delle collisioni

Portando avanti la sua visione di zero incidenti, Volvo Construction Equipment (Volvo CE) lancia il suo sistema di riduzione delle collisioni per le pale gommate Volvo, una funzione di frenata automatica che supporta la risposta dell’operatore e aiuta a ridurre il rischio o le conseguenze di collisione quando si lavora in retromarcia.

Primo sistema del suo genere di qualsiasi produttore di apparecchiature originali (OEM), assiste gli operatori mentre lavorano in retromarcia e applica automaticamente i freni di servizio quando la pala gommata si avvicina a qualsiasi ostacolo, avvisando l’operatore di intraprendere ulteriori azioni. Con le pale gommate che trascorrono in media il 40-50% del loro tempo in retromarcia, il sistema di riduzione delle collisioni è una soluzione preziosa per gli operatori e i responsabili del sito.

Sebbene non sia progettato per sostituire il comportamento sicuro dell’operatore, è uno strumento intelligente per migliorare ulteriormente la sicurezza in cantiere, un obiettivo centrale e un valore fondamentale per Volvo CE sin dall’inizio dell’azienda. Come parte del Gruppo Volvo, l’azienda si impegna per la sicurezza con la sua Zero Accident Vision che viene fornita non solo attraverso i suoi prodotti, ma anche le sue operazioni.

Lars Eriksson, Global Product Manager per le pale gommate di Volvo CE, afferma: “Noi di Volvo CE continuiamo a sviluppare in modo proattivo soluzioni intelligenti che non solo mitigano le conseguenze degli incidenti, ma si sforzano di evitarli del tutto. Questo nuovo sistema di riduzione delle collisioni è una parte importante del nostro lavoro per ridurre il rischio di incidenti e contribuire a rispettare il nostro impegno verso zero incidenti”.

Ecco come funziona

Con questo nuovo sistema, i clienti stanno facendo un passo avanti non solo per eliminare gli incidenti – e quindi migliorare la sicurezza in cantiere per tutti – ma anche per ridurre eventuali interruzioni non pianificate che possono verificarsi durante questi urti e urti evitabili.

Funziona identificando quando c’è un rischio di collisione e rispondendo attivando automaticamente i freni per 2-3 secondi per rallentare la macchina prima dell’impatto o portarla a fermarsi per evitarlo. Questo avvio della frenata avvisa l’operatore di intervenire.

E per le operazioni di stoccaggio senza soluzione di continuità, il sistema ricorderà l’ultima pendenza salita dalla macchina, consentendo agli operatori di invertire una pila senza attivarla. Può anche essere disattivato temporaneamente per condizioni specifiche del sito.

Funziona solo quando la pala gommata è in retromarcia e guida a velocità comprese tra 3-15 km / h (1,86-9,32 MP / h), indipendentemente dalla marcia in cui si trova, funge da facilitatore per la sicurezza in cantiere. Anche sistemi di assistenza come questo non possono eliminare completamente gli incidenti, motivo per cui Volvo CE sostiene sempre un comportamento di guida sicuro dell’operatore.

Così il cantiere è più sicuro

Sviluppato internamente da Volvo CE, il sistema di riduzione delle collisioni per pale gommate Volvo in attesa di brevetto è un’opzione di montaggio in fabbrica attualmente disponibile sulle pale gommate L110H/L120H dotate di pale gommate OptiShift, L150H, L180H, L220H, L260H e L200H High Lift.

Richiedendo l’installazione di un sistema di rilevamento radar, funziona come un sistema aggiuntivo all’ampia gamma esistente di funzioni, opzioni e servizi di cantiere forniti da Volvo CE per la sua linea di pale gommate, tutti progettati per migliorare la sicurezza in cantiere e ridurre al minimo le interruzioni non pianificate.

Il sistema di riduzione delle collisioni è disponibile in tutti i mercati del mondo.

Rental Academy: percorsi formativi per il noleggio

Il noleggio sta vivendo un periodo di grande espansione. Nel 2022 il mercato italiano ha fatto registrare una crescita media del 13,5 per cento e, nonostante una lieve contrazione iniziale, anche nel 2023 si prevedono percentuali di incremento a due cifre.

In questo quadro positivo permangono, tuttavia, alcune difficoltà strutturali che rischiano di limitare il potenziale di questa crescita.

Alcune di queste difficoltà non permettono alle aziende di noleggio di soddisfare l’alta domanda del mercato.

Una di queste è la cronica mancanza di personale qualificato e adeguatamente formato nei cosiddetti “economics e skill” essenziali.

I noleggiatori hanno estremamente bisogno di inserire nel proprio organico nuove figure con una formazione professionale consapevole del contesto del noleggio.

Inoltre, molte aziende hanno compreso l’importanza di potenziare le competenze di chi già lavora con loro, per dare maggiore consapevolezza e per fidelizzare il personale alla propria azienda.

I corsi per il noleggio 2023

Dal 2010, Rental Academy progetta e realizza corsi di formazione specifici per il noleggio appositamente studiati per rispondere a queste esigenze.

Per il 2023, in particolare, Rental Academy mette a disposizione tre diversi percorsi formativi:

  • Il Master in Noleggio, pensato per offrire una panoramica completa, approfondita ed efficace delle competenze necessarie per lavorare nel noleggio in qualsiasi posizione organizzativa, dal management al personale tecnico e commerciale.
    Lanciato nel 2017, il Master è giunto alla 7ª edizione, sempre rinnovata. In questi anni, 248 persone di 132 aziende diverse hanno partecipato ai corsi del Master con riconosciuta soddisfazione. L’edizione 2023 avrà inizio il 7 marzo e si svilupperà su 6 incontri online di 3 ore ciascuno più una giornata conclusiva in presenza – il 27 giugno a Milano – per un totale di 26 ore di formazione.
  • Il corso di Comunicazione e Marketing nel Noleggio, progettato per chi svolge queste attività nelle aziende di noleggio e per il personale delle agenzie digitali che lavora con i noleggiatori. Il corso ha lo scopo di conferire ai partecipanti una consapevolezza completa delle dinamiche specifiche del marketing nel noleggio e della gestione della comunicazione efficace, linguaggio compreso, con un focus sulla relazione con il cliente in ogni aspetto e nelle diverse applicazioni pragmatiche. La data di inizio è fissata per il 14 marzo. 
  • Il corso di Vendita del Noleggio, dedicato in modo specifico al personale commerciale che lavora nelle società di noleggio. L’inizio del percorso è previsto per il 21 marzo e il termine, come per gli altri, sarà la giornata in presenza del 27 giugno a Milano.

L’obiettivo di questo percorso è dare nuovi contenuti, una struttura più solida e un metodo inedito per migliorare l’efficacia della relazione commerciale a tutti i livelli, anche per chi semplicemente lavora a contatto con la clientela come, ad esempio, il personale di front office o gli addetti all’assistenza.

Il target dei corsi Rental Academy

La formazione di Rental Academy è rivolta al personale delle seguenti aziende, di qualsiasi dimensione e struttura organizzativa:

  • Noleggiatori
  • Dealer di macchine e attrezzature
  • Distributori di materiali e accessori
  • Aziende miste di noleggio e vendita
  • Produttori di macchine e attrezzature

La formazione copre temi e metodologie adatte a soddisfare gli obiettivi delle aziende che offrono servizi di noleggio a breve e medio termine nei seguenti settori:

  • Edilizia, costruzioni, movimento terra
  • Manutenzioni industriali
  • Sollevamento
  • Movimentazione e logistica
  • Energia
  • Cleaning e pulizia professionale
  • Trasporti

Le tempistiche

Tutti i corsi saranno comprensivi di 6 date online e una giornata condivisa per tutti i percorsi in presenza, in programma il 27 giugno a Milano. I corsi sono rivolti sia ai dipendenti delle aziende di noleggio, sia a chi è in cerca di lavoro all’interno del settore.

Le aziende possono iscrivere i propri collaboratori agli interi percorsi scelti, oppure inviare persone diverse a ogni data a seconda dei temi trattati. È anche possibile costruire pacchetti personalizzati ad hoc, scegliendo tra le giornate formative dei tre percorsi. Dal secondo iscritto della stessa azienda o gruppo, la quota di partenza è ridotta del 30%.

Per tutto il mese di gennaio si applicano le tariffe early bird, con uno sconto complessivo che può arrivare fino al 20% sul totale.

Tutti i partecipanti ai corsi di Rental Academy 2023 saranno invitati, nel corso dell’anno, a partecipare gratuitamente ad altri webinar e workshop sia online che offline, dedicati a tematiche specifiche come la sicurezza o gli aspetti legali e contrattuali. Dalla metà di febbraio, salvo verifica della disponibilità dei posti, ci si può iscrivere anche a giornate singole.

E per chi vuole lavorare nel noleggio…..

Una delle novità più importanti di Rental Academy per il 2023 è il Fondo per l’Occupazione nel Noleggio, istituito in collaborazione con le aziende partner.

In pratica, chi sta cercando lavoro nel settore del noleggio potrà usufruire di una riduzione del 50% sulla quota di partecipazione ai corsi. Inoltre, i partecipanti saranno presentati alle aziende di noleggio che ne faranno richiesta, per un colloquio esplorativo di assunzione.

Anche il personale che lavora già nel noleggio da meno di sei mesi – e con un’età inferiore ai trent’anni – potrà partecipare ai corsi godendo di una riduzione del 30% sulla quota di iscrizione.

Sul sito www.rentalacademy.it è possibile approfondire ulteriormente i contenuti dei corsi e gli argomenti specifici delle singole date.

e-Vans: la Stella aumenta del 4% le consegne

Nel 2022, nonostante le continue sfide globali nelle aree della fornitura di ricambi e della logistica, Mercedes Benz Vans  ha consegnato ai clienti 411.000 unità in tutto il mondo, il 4% in più di veicoli con la stella a tre punte, di cui circa 14.700 eVans (+15%). Mercedes Benz Vans offre già quattro modelli con trazione elettrica a batteria. A partire dal primo trimestre del 2023, saranno disponibili anche i l’ eCitan ed l’EQT (consumo energetico combinato (WLTP): 18,99 kWh/100 km; emissioni di CO2 combinate (WLTP): 0 g/km), per cui l’intera gamma di prodotti sarà elettrificata. La divisione Van sottolinea così ancora una volta le proprie ambizioni e dimostra che la strategia sta avendo effetto.

Sprinter con motorizzazione tradizionale

Inoltre, Mercedes Benz Vans sta sistematicamente preparando la propria organizzazione di vendita per il futuro, ponendo ancora più enfasi sulle diverse esigenze dei clienti internazionali. Una leva fondamentale in questo senso è l’attenzione ai mercati e ai settori in crescita redditizia. In Nord America, la regione estera più importante, le vendite sono aumentate di un quinto lo scorso anno, raggiungendo le 73.800 unità di Sprinter e Metris (Vito) e ampliando le quote di mercato. Gli Stati Uniti hanno registrato la crescita più forte, con un +20%. Nel mercato nazionale tedesco sono stati consegnati 113.200 furgoni (+15%).

In futuro, tutti i veicoli privati di nuova concezione seguiranno il posizionamento Mercedes-Benz Luxury e tutti i veicoli commerciali seguiranno il posizionamento Mercedes Benz Vans Premium. Da gennaio a dicembre 2022 sono stati venduti 66.400 furgoni a uso privato dei modelli Classe V, EQV e Classe T (+9%), mentre le vendite dei furgoni a uso commerciale (e)Sprinter, (e)Vito, (e)Vito Tourer e Citan sono state superiori a quelle dell’anno precedente (+3%) con 344.600 furgoni.

2022: un’ottima annata

Mercedes-Benz Vans ha chiuso il 2022 con un ottimo trimestre finale, grazie a un buon mix di vendite e prodotti che ha portato a un aumento delle consegne. Da ottobre a dicembre 2022, Mercedes-Benz ha venduto 121.500 veicoli in tutto il mondo (+14%). I principali motori di vendita sono stati i mercati strategicamente rilevanti della Germania (4° trimestre 2022: 40.800 unità, +45% rispetto all’anno precedente) e dell’Europa (4° trimestre 2022: 81.800 unità, +24% rispetto all’anno precedente).

Le vendite dei veicoli di medie dimensioni (e)Vito, (e)Vito Tourer nel segmento premium e della Classe V e EQV nel segmento di lusso sono aumentate dell’11%, raggiungendo le 47.500 unità nel quarto trimestre del 2022. Sono state consegnate 66.000 unità dello Sprinter, incluso l’eSprinter, nel segmento dei grandi veicoli (+9%). Nel segmento dei piccoli veicoli, le vendite del Citan e della Classe T sono più che raddoppiate (4° trimestre 2022: 8.000 unità, +125%).

Rivoluzione IoT con Nuron di Hilti

La connettività della piattaforma Nuron di Hilti accelera la rivoluzione IoT nel mondo dell’edilizia.

Con un volume di affari di circa 10 trilioni di dollari (ovvero il 13% del PIL mondiale), l’industria delle costruzioni rappresenta uno dei più ampi settori dell’economia e impiega circa il 7% della popolazione mondiale in età lavorativa. Eppure, a fronte di un’indiscutibile rilevanza del settore, la percezione comune è quella di un ambito tecnologicamente poco evoluto, quasi primitivo se comparato ad altri processi di produzione. Tale percezione trova un riscontro oggettivo, e per certi versi allarmante, in alcuni indicatori legati all’efficienza, e in modo particolare alla produttività. Basti ricordare che negli ultimi venti anni la crescita del valore aggiunto per operatore è stata di appena l’1% nel building, a fronte di una crescita media globale del 2,8% e con un picco del 3,6% nel settore manifatturiero.[1]

Con la piattaforma cordless Nuron, Hilti intende invertire questa tendenza e contribuire all’evoluzione del mondo dell’edilizia grazie al potere della connettività.

Ottimizzare il lavoro in cantiere

Questo ecosistema, studiato per rispondere alle sfide quotidiane dei Clienti, si compone di circa 70 attrezzi senza filo da 22V che garantiscono performance d’eccellenza al pari delle soluzioni a cavo, 4 batterie, 2 caricabatterie, una nuova interfaccia e servizi IoT. Con Nuron, non si scende a compromessi: la piattaforma è infatti progettata per migliorare la gestione del lavoro sul campo, ottimizzando tempi, risorse e costi. Le batterie e i caricabatterie intelligenti sono il cuore dell’innovazione: raccogliendo e trasferendo i dati relativi agli strumenti, mettono davvero in collegamento diretto il cantiere e l’impresa.

Già largamente diffusa in diversi ambiti, come quello industriale e nella domotica, la connettività entra sempre più in campo anche nel settore edilizio. Hilti, che fa dell’innovazione uno dei propri punti di forza, è in prima fila per guidare la trasformazione. La digitalizzazione sta andando a toccare il cuore stesso della nostra offerta. Nel corso degli ultimi anni abbiamo sviluppato software e servizi IoT studiati per supportare i Clienti in ogni fase dei progetti. Con Nuron si apre una nuova era. Utilizzando i dati prodotti dagli strumenti stessi, ci offre un’occasione straordinaria: contribuire a rendere le aziende nostre Clienti a prova di futuro, aumentandone drasticamente la produttività”, dichiara Alessandra Tovo, Project Manager Nuron di Hilti Italia.

Nuron aggiunge intelligenza all’anima della piattaforma, coniugando innovazione e semplicità. Abilita, infatti, funzionalità data-driven senza chiedere agli operatori di cambiare nulla nella loro routine quotidiana. Tutto è gestito autonomamente al momento della ricarica, quando i dati raccolti dagli strumenti, dalle batterie e dal caricabatterie vengono automaticamente trasferiti al cloud, per poi risultare facilmente accessibili tramite l’App ON!Track, disponibile per mobile e web. In questo modo, i responsabili di ciascun processo hanno informazioni in real-time sulle attrezzature e possono così evitare interruzioni dei lavori, per un risparmio di tempo e numero di persone impattate, e un conseguente risparmio economico. 

Le tre principali funzionalità della connettività

L’obiettivo di Hilti è supportare i Clienti nel disporre degli strumenti giusti, nelle condizioni più idonee e nei luoghi corretti. Affinché la rilevazione dei dati sia un reale valore aggiunto per il Cliente, l’App ON!Track è ideata per fornire l’interpretazione dei fattori più determinanti, in particolare:

  • Stato della batteria: la nuova elettronica delle batterie Nuron fornisce informazioni sul loro “stato di salute”. Qualora le performance siano in calo a causa della normale usura, il responsabile di riferimento riceve tempestivamente un avviso in modo che possa programmarne la sostituzione. Questo, rispetto a un flusso di lavoro tradizionale, permette di risparmiare fino a 2 ore di ipotetico fermo cantiere;
  • Ultima posizione di ricarica: chi lavora nel mondo dell’edilizia conosce bene l’impatto che implica lo smarrimento degli attrezzi, in termini di inattività e costi. Tramite l’App ON!Track è possibile avere dettagli utili per definire, ad esempio, in quale cantiere si trova un determinato strumento, e ridurre così le operazioni di ricerca a qualche secondo;
  • Dati sull’utilizzo/inutilizzo: grazie all’approccio data-driven di Nuron, i dati prelevati permettono di fornire informazioni circa gli ultimi 14 strumenti attivamente impiegati con una medesima batteria, migliorando in questo modo l’intera gestione del lavoro. Monitorando in tempo reale lo stato del parco, è infatti possibile localizzare attrezzature mancanti o identificare attrezzi poco impiegati, per trasferirli così in cantieri dove possano essere maggiormente impiegati.

“La digitalizzazione è il futuro. Quando abbiamo progettato Nuron, è stato naturale per noi integrare la connettività, portando un cambiamento radicale nel comparto, che può ora contare su funzionalità inedite e disporre di informazioni fondamentali per snellire i processi e accrescere le performance”, conclude Alessandra Tovo, Project Manager Nuron di Hilti Italia.

 

[1] Angelo Ciribini. Il cantiere digitale, Capitolo 10.