Home Blog Pagina 141

HCME scommette sull’Italia al Samoter

Più vicini ai dealer, ai clienti e al territorio. Sono questi gli obiettivi di Hitachi Construction Machinery Europe N.V. (HCME) che con l’apertura della sede diretta a Castel San Pietro Terme (BO) nell’aprile 2021, ha riorganizzato la rete commerciale in Italia. Punto di contatto tra il quartier generale di Amsterdam e la nostra penisola, supporta la rete dei concessionari sia dal punto di vista commerciale che nel post vendita, coordinando anche tutti i servizi amministrativi. È inoltre sede dei training formativi di prodotto. HCME di Bologna fa capo a quattro professionisti di grande esperienza: Richard Egelie (General manager), Massimiliano Todini (Manager general affairs), Andrea Dall’Osso (Sales specialist) e Fabio Borrelli (Product support field specialist).

Sono la cinghia di trasmissione tra il territorio, i dealer e il management Hitachi Construction Machinery Europe N.V.; ne raccolgono le esigenze, li affiancano nelle strategie per rendere il brand giapponese del movimento terra sempre più forte in Italia. Un’organizzazione che vedrà l’ingresso di nuovo personale per fornire loro un servizio ancora più ampio e capillare.

La nuova rete vendita HCME

L’organizzazione della rete vendita di HCME con le rispettive aree commerciali vede: SCAI spa (Lombardia, Sicilia, Umbria, Marche, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata), COMAC srl (Trentino e Veneto, escluso Belluno, Treviso e parte di Venezia), Franco CLO’ srl (Belluno, Treviso e parte della provincia di Venezia),  KMI srl (Calabria, Puglia), Massucco T srl (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Sardegna), Salomoni srl (Friuli Venezia Giulia), WR 57 srl (Emilia Romagna). Tutte aziende dalla consolidata esperienza, radicate nel territorio e vocate, come Hitachi, alla cura del cliente. Ne sarà testimonianza il prossimo Samoter (Verona 3-7 maggio 2023), dove HCME sarà presente con “Hitachi Village” (Hall 10 Stand A1-B2): tappa obbligata per incontrare il management italiano e conoscere tutte le novità di prodotto.

Cosa vedremo all’Hitachi Village

HCME si presenta a tutto campo con un mix di macchine, tecnologie e servizi. Innanzitutto il nuovo escavatore cingolato midi ZX95-7 e l’escavatore gommato ZX95W-7. Una macchina, quest’ultima, pensata per i cantieri urbani e il mercato europeo, con triplice articolazione, stabilizzazione in sagoma e quattro ruote sterzanti. Sempre su gomma verrà presentata la nuova pala ZW250-7, che sostituisce la precedente omologa della Serie 6. Un modello cresciuto nelle prestazioni e nel comfort di guida. Altro escavatore cingolato midi, lo ZX135-7 2P triplice. L’impegno di Hitachi nell’ambito della sostenibilità ambientale sarà testimoniato dall’escavatore cingolato midi elettrico ZX85U-6EB, presente nello stand Innovation Lab. Come il precedente mini escavatore ZX55U-6EB, il nuovo midi è progettato per i cantieri urbani e l’edilizia residenziale, con la possibilità di un impiego continuo durante la giornata lavorativa.

Per quanto riguarda le soluzioni innovative, nella demo area Leica un escavatore cingolato ZX210-7 permetterà di apprezzare il sistema per il controllo Co-pilot 2D/3D Leica Geosystem, frutto della collaborazione con il gruppo Hexagon. Sempre in ambito tecnologico, ma più inerente ai servizi, il protagonista sarà ConSite, che monitora l’efficienza e la produttività delle macchine, invia rapporti mensili e notifica gli eventuali allarmi di emergenza. Infine, ultimo ma non meno importante, il servizio Rent2Rent.

4 gru Potain ristrutturano il Policlinico

La società di costruzione Italiana Consorzio Stabile SIS ha scelto quattro gru Potain a rotazione alta, che si sono rivelate essenziali per la ristrutturazione di uno degli ospedali più antichi d’Italia, il Policlinico di Milano. Il progetto durerà circa tre anni e richiederà l’uso delle gru Potain per tutta la durata dei lavori di costruzione.

Il Consorzio Stabile SIS ha acquistato due gru MDT 269 J12 con braccio massimo di 65 m e due gru MDT 389 L16 con braccio da 75 m, che sono state montate in loco con bracci da 55 a 60 m di lunghezza e altezze sottogancio fino a 69 m. Le gru solleveranno carichi pesanti e manovreranno le attrezzature all’interno del sito, che copre un’area di 23.000 m2.

Un progetto ambizioso

L’ambizioso progetto presenta però sfide particolari e difficili, tra cui la posizione nel centro storico della città, un’unica stretta strada di accesso all’ospedale che non può essere bloccata e uno spazio limitato per la manovra dei mezzi pesanti, il posizionamento delle autogru e le operazioni di smontaggio. Per superare queste sfide gli ingegneri di Manitowoc, guidati da Matteo Pastore, hanno sapientemente pianificato e organizzato il posizionamento delle gru.

Il team di Manitowoc Italy è impaziente di proseguire la collaborazione con il Consorzio Stabile SIS per garantire il completamento con successo del progetto di ristrutturazione del Policlinico di Milano, così come per altri progetti di costruzione in futuro.

Il Consorzio Stabile SIS, partner da molti anni di Manitowoc, conta inoltre nella sua flotta di mezzi per la costruzione cinque fuoristrada Grove e tre gru automontanti Potain.

Da oltre 120 anni sul mercato

The Manitowoc Company, Inc., fondata nel 1902, da oltre 120 anni fornisce ai propri mercati prodotti e servizi di assistenza mirati al cliente e di alta qualità. Manitowoc è uno dei più importanti fornitori mondiali di soluzioni tecniche di sollevamento. Manitowoc, tramite le proprie controllate al 100%, progetta, produce, commercializza e supporta linee di prodotti complete che includono gru idrauliche mobili, gru cingolate con braccio a traliccio, autogru e gru a torre con i nomi commerciali Aspen Equipment, Grove, Manitowoc, MGX Equipment Services, National Crane, Potain, e Shuttlelift.

HW150A CR: il nuovo gommato di Hyundai

L’HW150A CR di Hyundai Construction Equipment Europe  che siamo andati a vedere e testare a Tessenderlo, in Belgio, nelle Fiandre  è l’ultimo arrivato della Serie A di escavatori gommati del marchio coreano.

La nuova gamma di escavatori gommati Hyundai Stage V

E, come è caratteristica di questa tipologia di macchine che si sta sempre più affermando anche nel mercato italiano, è progettato per dare il meglio di sé soprattutto nei cantieri urbani, dove ogni centimetro guadagnato fa la differenza.

Si tratta di una macchina degna senz’altro di attenzione. Certamente per la conformità agli standard europei sulle emissioni Stage V attuali e futuri, che, grazie al nuovo motore Cummins B4.5 Stage V la rende ideale per le zone urbane a basse emissioni (LEZ, Low Emission Zone) in forte crescita in tutta Europa.

Infatti il Cummins B4.5 soddisfa la più severa regolamentazione delle emissioni ambientali nel mondo, compresa una riduzione del 60% di Particolato (PM). Il B4.5 presenta un design privo di EGR per un maggior risparmio di carburante e intervalli di manutenzione più lunghi, contribuendo a ridurre i costi di funzionamento.

Ma oltre all’innovativo motore, l’HW150A CR presenta  tutta una serie di funzioni e tecnologie che rendono questo escavatore gommato estremamente versatile in qualsiasi ambito applicativo. Per esempio il Raggio posteriore ridotto, indispensabile quando si opera in spazi confinati e ambienti trafficati. Oppure l’Impianto idraulico sensibile al carico  (LUDV, Advanced Load Sensing) che consente il controllo esatto dei movimenti e permette alla macchina di fornire prestazioni ed efficienza quando e dove serve. O, ancora, l’ Idraulica proporzionale ausiliaria che aiuta a gestire con facilità e precisione  gli attrezzi, il Controllo preciso della rotazione e la Funzione aumento potenza  che incrementa istantaneamente la potenza erogando energia esattamente quando necessario e contribuendo così, ancora una volta, al risparmio di carburante.

Il valore aggiunto della nuova serie A di escavatori gommati di Hyundai risiede nella sua durata nel tempo e nella sua alta produttività dovute innanzitutto alla struttura robusta  in grado di affrontare carichi pesanti ed eventuali shock esterni come hanno dimostrato numerosi test a cui le macchine sono state sottoposte.

La cabina utilizza acciai altoresistenziali in ottemperanza alle certificazioni ROPS, FOPS e FOG, mentre la parte superiore è stata avanzata rispetto al baricentro per  ridurre il raggio di rotazione e per migliorare la stabilità. Il sistema idraulico sulle 4 ruote assicura un’esperienza di guida soft anche nelle condizioni peggiori del terreno.

SICUREZZA AL PRIMO POSTO

L’approccio Hyundai in materia di sicurezza va ben oltre l’adempimento degli standard normativi e in quest’ottica rientra il miglioramento della protezione per operatore, passanti, edifici circostanti e ovviamente le macchine stesse, dentro e fuori il sito di lavoro.
Sistema di monitoraggio avanzato a 360 gradi (AAVM) Campo visivo totale intorno alla macchina.
Interfaccia perimetro virtuale Protezione della macchina dal furto e dall’utilizzo non autorizzato. Il sistema telematico Hyundai Hi MATE ti avvisa in tempo reale.
Il Blocco di sicurezza automatico impedisce l’azionamento involontario poiché l’escavatore non è controllato solo dalla leva RCV.
Valvole di sicurezza Standard su cilindri di braccio, avambraccio, lama dozer e blocco assale oscillante.

VERSATILE COME TUTTI I GOMMATI…
Ma con una marcia in più.  Potendo affrontare qualsiasi lavoro con l’utilizzo di attrezzi multipli, l’HW150A CR è garanzia di una notevole produttività  e di ritorno sull’investimento assicurato.

  • Rotatore inclinabile Engcon montato in fabbrica come optional efficienza e redditività aumentati mediante controllo avanzato e consumi di carburante contenuti.
  • Controllo flusso attrezzi 2 x 10 attrezzi memorizzabili mediante il display a bordo.
  • Kit predisposizione gancio traino per trasportare sul sito di lavoro in una sola volta tutti gli attrezzi e macchinari necessari.
  • Controllo macchina 2D o 3D-ready la flessibilità per un’ampia gamma di siti di lavoro e applicazioni ‒ predisposti in fabbrica.

Operatore protagonista

L’approccio Hyundai alla sicurezza è un impegno che si evidenzia innanzitutto nella struttura della cabina, nella configurazione dello sterzo, nell’adozione di telecamere opzionali (oltre a quella standard) che, per esempio attraverso il sistema AAVM (Advanced Around View Monitoring System) consentono una visibilità totale dell’area di lavoro.

Ma sono moltissime le funzioni di assistenza all’operatore previste sull’HW150A CR, tutte volte ad aumentare la sicurezza e la controllabilità della macchina, dall’Auto Digging Brake automatico che consente di iniziare immediatamente il lavoro dopo lo stop (più sicurezza, più produttività), alla selezione della direzione di guida; dal Cruise Control al limitatore di velocità, che consentono all’operatore di regolare la velocità mentre è in transito.

Per la progettazione di questa nuova serie Hyundai si è affidata a fornitori del calibro di Bosch Rexroth, ZF, Kawasaki, Poclain, oltre alla già citata Cummins, a sottolineare l’importanza data alla componentistica che, da sempre, costituisce il cuore pulsante della macchina.

Con l’introduzione di questo nuovo modello (che affianca l’HW170A CR nella piattaforma di macchine a raggio ridotto) Hyundai CEE allarga il proprio target di clienti, estendendolo alle imprese che operano nelle infrastrutture, nelle utility, nell’ingegneria civile e nel settore urbano, accedendo, grazie anche ai suoi modelli cingolati e gommati tradizionali, a una larga fetta del mercato Construction.

All’ex Innocenti grande kermesse di mezzi Doosan

Un’importante flotta di mezzi Doosan (oggi Develon) è all’opera da circa un anno per il recupero dell’area da tempo dismessa dell’ex fabbrica Innocenti nel quartiere di Rubattino, nella periferia di Milano, in quell’area di Lambrate che ha vissuto lo spopolamento e la chiusura dei siti produttivi.

Si tratta di un cantiere di 400.000mq, uno dei più importanti nella città, all’interno del quale diversi mezzi Doosan si stanno occupando della demolizione dei piazzali, delle bonifiche puntuali (hot-spots), della vagliatura e del recupero dei materiali.

Cinque escavatori tra DX350LC, DX340LC DX300LC e DX245NHD muniti di pinze, martelli e frantumatori sono dedicati alla demolizione delle pavimentazioni, frantumando il cemento armato per poterne separare il ferro.

Le macerie da vagliare vengono quindi movimentate da due pale Doosan DL380 e un Dumper Doosan DA30, per il trasporto del materiale al vaglio sito all’interno del cantiere stesso.

Una volta ultimata la demolizione, prevista per luglio 2023, una parte dei 70.000 mc di materiale vagliato verrà utilizzato come materia prima per realizzare i basamenti sui quali sarà edificato un’imponente capannone logistico che occuperà gran parte dell’area. Il materiale in eccesso verrà destinato a impianti esterni autorizzati.

Unica, specializzata in bonifiche 

Tutte le attività del cantiere sono gestite dalla società Unica spa, risultato della fusione con Noldem spa. Questo ha consentito all’azienda torinese di diventare uno dei primi gruppi italiani nel settore delle bonifiche, del recupero e dello sviluppo del territorio urbano e industriali delle aree dismesse.

Con l’integrazione delle competenze, Unica spa è in grado di operare con 4 divisioni industriali – bonifiche, demolizioni, costruzioni e progetti/investimenti – disponendo al proprio interno di tutto il personale necessario e di mezzi tutti di proprietà.

Unica spa conta attualmente su un organico stabile di oltre 100 dipendenti. Nel 2022 sono state portate a termine più di 100 commesse e sono state smaltite o avviate a recupero oltre 110.000 tonnellate di rifiuti, con un impegno costante dell’azienda per la sostenibilità ambientale, collocandosi tra le prime 5 aziende nazionali del settore.

Lo staff Unica presso il cantiere Rubattino

Unica spa gestisce cantieri imponenti nel territorio milanese ma non solo. Ultimamente è attiva su un’importante opera a Cortina per la demolizione della vecchia pista di bob su ghiaccio finalizzata alla realizzazione della nuova pista olimpionica.

da sx Umberto Magni, geometra capocantiere di Unica spa; Sergio Stoppa, direttore lavori per conto di SP&A; Ivano Perego, responsabile commerciale della divisione demolizione Unica spa per la Lombardia

Per tutte le attività menzionate Unica spa ha scelto di affidarsi ai mezzi Doosan.

I commenti dei protagonisti

da sx Gianmaria Lupis, responsabile commerciale DMO per la Lombardia; Paolo Andreini, presidente Unica spa

Paolo Andreini, presidente Unica spa, afferma: “Da 3 anni abbiamo sposato i mezzi Doosan di cui siamo pienamente soddisfatti sia in termini economici ma soprattutto di rispondenza alle nostre esigenze, grazie alla loro indiscussa qualità. Il nostro parco macchine Doosan è costituito da oltre 30 mezzi, tutti di proprietà, tra escavatori di ogni dimensione, pale e dumper. Siamo un’azienda ben patrimonializzata e in grado di sostenere direttamente gli investimenti per far fronte alle importanti commesse che continuiamo ad acquisire. Questa politica ci sta dando risultati importanti e questo è possibile grazie a partner di eccellenza quali Doosan e il concessionario DMO, nella figura di Gianmaria Lupis, su cui so di poter contare per ogni necessità.”

Gianmaria Lupis, responsabile commerciale DMO per la Lombardia “Il rapporto commerciale di piena fiducia tra Unica spa e DMO sta continuando a tradursi in importanti forniture. In solo 3 anni DMO ha fornito una flotta macchine completa, dall’escavatore da 8 ton DX85 al DX140 a diversi DX245, al DX256 Demolition, oltre a parecchi escavatori DX300, DX340, DX350 e DX380, pale DL300 e DL350 e due Dumper DA30. Anche i numerosi accessori sono rigorosamente Doosan. L’ottimo rapporto con il presidente Paolo Andreini è dovuto anche al fatto che sa di poter contare sui servizi complementari che DMO garantisce, quali il noleggio veloce per emergenze e il servizio continuo di assistenza specializzata direttamente in cantiere, fondamentale considerando il numero di mezzi Doosan costantemente all’opera.”

Nuove nomine in Imer Access Nord Italia

Dario Cenci

Novità nell’organizzazione della rete vendita Italia della Divisione Access di Imer che segna un rafforzamento strategico della presenza del marchio sul territorio.
Dario Cenci è infatti il nuovo Area Manager entrato a far parte dei funzionari commerciali di Imer. Le sue aree di competenza interessano tutto il Nord-Est della Penisola e parte del territorio di Lombardia ed Emilia-Romagna. In particolare, Cenci sarà il punto di riferimento commerciale per tutti i distributori e noleggiatori  Imer Access nelle seguenti aree:

– Veneto
– Trentino-Alto Adige
– Friuli Venezia Giulia

– Lombardia (province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Sondrio, Lecco, Como e Varese)
– Emilia-Romagna (province di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini)

Alessio Mazzari

Alessio Mazzari, già in Imer Access con il ruolo di Area Manager Nord Italia dal 2021, si occuperà invece dell’area Nord-Ovest della Penisola e delle restanti province di Lombardia ed Emilia-Romagna, oltre che della Sardegna. Nello specifico, le aree di competenza di Mazzari saranno le seguenti:

– Valle d’Aosta
– Piemonte
– Liguria

– Lombardia (province di Mantova, Brescia, Cremona, Lodi e Pavia)
– Emilia-Romagna (province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza)
– Sardegna

Potenziare il mercato italiano

Questa nuova ripartizione geografica – sottolinea Matteo Iori, Direttore Commerciale Imer Access – è legata all’attività strategica di potenziamento della nostra presenza commerciale dedicata al mercato Italia, che ci sta dando grandi soddisfazioni. Siamo fiduciosi che l’ingresso di una risorsa aggiuntiva con ampia esperienza nel settore come quella di Dario Cenci permetterà di gestire in modo più capillare e tempestivo le esigenze di un’area vasta e particolarmente importante per l’attività della nostra Divisione, in particolar modo per lo sviluppo della linea Piattaforme Cingolate“.

Imer Access, la Access Platforms Division di Imer Group, gestisce le linee delle piattaforme aeree semoventi, sia a pantografo che a braccio articolato, e le piattaforme cingolate.

Lo stabilimento produttivo IMER Access – quasi 15.000 mq. di superficie, di cui oltre 4.700 coperti – è situato a Pegognaga (Mantova).

Una combinata MB Crusher per la BEI

4000 m3 di materiali vagliati e frantumati con le unità MB Crusher nel cantiere del nuovo edificio della BEI (Banca Europea degli Investimenti) nel quartiere di Kirchberg, in Lussemburgo.

Molte imprese di costruzioni devono oggi affrontare grosse questioni ambientali: per ridurre la carbon footprint (impronta di carbonio), infatti, è necessario abbattere le emissioni di CO2, preservare le risorse e migliorare la gestione dei rifiuti in cantiere.

Per raggiungere questi obiettivi, DTS SA,cliente di MB Crusher, ha affrontato il progetto per la costruzione delle nuova sede della BEI da un’altra prospettiva.

Non ha senso caricare camion per spostare le macerie a 100 km di distanza per poi riportare il materiale frantumato indietro quando si possono trattare gli scarti direttamente in cantiere” – ha sottolineato Jonathan Marie Dit Lacour, responsabile dei lavori di sbancamento, movimento terra e rinterro e CEO dell’azienda DTS SA.

Utilizzando quindi in combinata una benna vagliante e una benna frantoio di MB Crusher, l’azienda ha portato in cantiere tutti i vantaggi di un centro mobile di riciclaggio.

Al lavoro per la nuova sede della BEI

Il progetto prevede l’ampliamento dell’attuale sede centrale della BEI, che ospiterà 1.500 postazioni di lavoro in modo da riunire in un’unica sede tutti i dipendenti che lavorano in uffici decentrati.

Il sito è composto da un terreno molto sabbioso, quindi per prima cosa è stato necessario separare la sabbia dalle rocce con una benna vagliante MB-S23 installata su un PC360 di Komatsu. Una volta separate dalla terra, le rocce calcaree sono state poi ridotte di granulometria con un frantoio a mascelle BF120.4, installato sempre sullo stesso escavatore. Questo procedimento ha evitato il viavai di camion da e per il cantiere e riutilizzare il materiale già presente in loco ha aiutato a preservare le risorse naturali.

Si stima che entro il 2050 il 68% della popolazione abiterà nei centri urbani: questo incremento quindi porterà alla costruzione di nuove infrastrutture, edifici residenziali e commerciali. Oggi il settore costruzioni è responsabile del 40% della emissioni di CO2 e quindi è necessario che nei prossimi anni le aziende del settore adottino nuove procedure per eliminarle. Le attrezzature MB Crusher possono diventare un alleato per raggiungere questo obiettivo, sia in grandi che in piccoli progetti.

MB Crusher rappresenta oggi la più grande gamma di attrezzature sul mercato dedicata all’edilizia e al riciclaggio ed è per questo che DTS e il partner comune MAKO hanno affidato a MB questo progetto. “Trasformare gli scarti in prodotti è più che una questione semantica, ora è una necessità“, ha concluso Jonathan Marie Dit Lacour.

Komatsu Europe espande il magazzino ricambi

Komatsu Europe ha annunciato l’ampliamento del suo magazzino, parte della struttura European Parts Organization dedicata alle parti di ricambio, situata a Vilvoorde, Belgio.

Il nuovo ampliamento del magazzino fornirà spazio di stoccaggio aggiuntivo per i ricambi di Komatsu, che sono pesanti e di grandi dimensioni, assicurando un maggiore supporto per la fornitura veloce e costante dei suoi ricambi originali ai clienti in Europa, Africa e Medio Oriente.

L’ampliamento copre un’area di 10.000 m², portando la superficie totale del magazzino di Vilvoorde, in Belgio, a oltre 59.000 m². La struttura è dotata di moderne soluzioni tecnologiche sostenibili, tra cui 840 pannelli solari, già installati, che forniranno una produzione annuale di 32.499 MWh, per cui si stima una riduzione di 3.323 t di CO2 nell’arco di 20 anni. Più di 1.000 ulteriori pannelli solari saranno installati il prossimo anno. Altre soluzioni high-tech includono captatori di luce sul tetto, che ruotano con il sole, riscaldamento a pavimento, un sistema di sicurezza e un impianto antincendio a schiuma per materiali pericolosi.

Questo ampliamento renderà più facile fornire supporto per i dumper elettrici recentemente consegnati in Scandinavia e renderà più efficienti le operazioni di magazzino al tempo stesso aumentando lo stock di parti pesanti e di grandi dimensioni.

Assicurati servizi ad alto livello

Siamo molto fieri dell’ampliamento del nostro magazzino a Vilvoorde,” ha dichiarato Tadashi Maeda, Presidente di Komatsu Europe. “Questo investimento rappresenta il nostro impegno per continuare a fornire servizi e assistenza del massimo livello ai nostri clienti. La maggiore capacità di stoccaggio ci consentirà di rispondere più velocemente alle necessità dei clienti, assicurando che ricevano il più velocemente possibile i ricambi di cui hanno bisogno.”

Oggi l’ampliamento è completamente operativo. Komatsu Europe continuerà a supportare i clienti con prodotti e servizi di altissima qualità, rafforzando la sua posizione di leader nella fornitura di attrezzature per l’estrazione mineraria, la costruzione e utility, oltre che di ricambi originali.

Uno sguardo ai numeri

L’attività di Komatsu a Vilvoorde è iniziata nel 1973 con un magazzino di 15.000 m²

Valore dello stock di parti di ricambio: 500 milioni € + valore al dettaglio

Numero totale di pezzi: 5 milioni +

Quantità totale di posizioni/articoli: 230.000 in uso / 250.000 numero massimo possibile

Peso del ricambio più grande: 24 t

Bobcat con Ryan cura il manto erboso

Bobcat offre ora la gamma di attrezzature per la cura del manto erboso ad alte prestazioni Ryan nella regione EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa). Parte della nuova gamma di attrezzature dell’azienda per la manutenzione del suolo (GME = Ground Maintenance Equipment), ora disponibile attraverso la rete di concessionarie autorizzate Bobcat, questo portafoglio ampliato di macchine per manti erbosi per impegni gravosi, durevoli e progettate per usi professionali, includono arieggiatori, andanatori, scarificatori, una traseminatrice e tagliazolle. Il marchio Ryan è presente sul mercato da oltre 75 anni ed è ben noto ai professionisti della cura del prato in Europa e Nord America.

Daniele Paciotti

Daniele Paciotti, Attachments & GME Product Line Director di Bobcat, commenta: “Grazie all’ingresso nel segmento delle attrezzature per manti erbosi, possiamo ora offrire una gamma di prodotti molto competitivi per i lavori su campi sportivi, per le attività delle amministrazioni locali e istituzioni culturali, nonché per i settori del noleggio e del riassetto paesaggistico. Questi prodotti sono adatti anche ai privati che devono gestire aree molto estese e che ci tengono a rendere i loro prati sempre migliori“.

Oltre alle attrezzature per manto erboso Ryan, la gamma GME per la regione EMEA include trattori compatti* e tosaerba, nonché le gamme esistenti di minipale cingolate e pale articolate di piccole dimensioni Bobcat. Sulla scia del successo riscosso sul mercato nordamericano, Bobcat si è prefissata l’ambizioso obiettivo di entrare tra i top tre fornitori di GME in Europa e raddoppiare la crescita sul mercato GME globale entro il 2027“, aggiunge Paciotti.

 La gamma di attrezzature per manto erboso Ryan

La linea di attrezzature per manto erboso Ryan include le seguenti macchine robuste, facili da usare e di eccellente qualità:

  • Arieggiatori Lawnaire – Rimuovono piccole quantità di feltro e terra dal prato per migliorare l’aerazione naturale del terreno, favorire la penetrazione di acqua e fertilizzanti e rafforzare le radici. Produttivi, resistenti e facili da trasportare, gli arieggiatori Ryan garantiscono prestazioni elevate.

  • Gli andanatori REN-O-THIN® – Gli andanatori sono concepiti per garantire una scarificazione efficiente ed efficace, ovvero per rimuovere gli strati di erba morta e mantenere il prato più verde e sano, riducendo il rischio di malattie. Il semplice meccanismo di regolazione dell’altezza permette di regolare la profondità di scarificazione fino a 6 mm sotto terra. Gli andanatori REN-O-THIN® offrono la possibilità di usare avvolgitori o lame di taglio, senza l’ausilio di nessun attrezzo, e una tramoggia opzionale per la trasemina del prato.

  • Scarificatore Mataway® – Concepito per il taglio verticale e il rinnovo del manto erboso, lo scarificatore a propulsione manuale semovente Mataway® copre fino a 1700 m2/ora. La profondità di scarificazione può arrivare fino a 6 mm sotto terra usando cinque tipi di lame intercambiabili.

  • Traseminatrice Mataway® – Performante e concepita per gli impieghi gravosi, la traseminatrice Mataway® colloca i semi direttamente nei tagli nel terreno per una germinazione rapida e un contatto ottimale seme-terreno. Semina direttamente nel manto erboso esistente, senza strappare l’erba o il terreno.

  • Tagliazolle Jr. – I tagliazolle Jr. sono le macchine più utilizzate su campi da golf, campi sportivi, e nei settori del noleggio e del riassetto paesaggistico da oltre 75 anni. I quattro modelli di tagliazolle garantiscono prestazioni ottimali e lunga durata e sollevano la zolla di terra per spostare, ampliare o creare aiuole di fiori e cespugli. Le macchine possono anche essere utilizzate per rimuovere il manto erboso danneggiato e installare all’istante le nuove zolle.

Potrebbe interessarti anche:

Nuovo record di fatturato per Liebherr

Oggi il Gruppo Liebherr ha pubblicato il suo attuale rapporto annuale, che è decisamente positivo nonostante le difficili condizioni generali, il rapido aumento dei prezzi di generi alimentari e carburanti. Infatti il fatturato di Liebherr è aumentato notevolmente rispetto all’anno precedente. Il gruppo ha realizzato fatturati in crescita in 10 dei suoi 13 segmenti di prodotto, alcuni dei quali significativi. Ha così superato di 950 milioni di euro il precedente record di fatturato del 2021.

Il fatturato nei sette segmenti di prodotto movimento terra, tecnologia di movimentazione dei materiali, macchine per fondazioni profonde, gru mobili e cingolate, gru a torre, tecnologia del calcestruzzo e miniere ha totalizzato 8.561 milioni di euro, il 6,9% in più rispetto all’anno precedente. Nei sei segmenti di prodotto di gru marittime, sistemi aerospaziali e di trasporto, tecnologia degli ingranaggi e sistemi di automazione, frigoriferi e congelatori, componenti e hotel, Liebherr ha realizzato un fatturato totale di 4.028 milioni di euro, con un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente.

Il fatturato è leggermente aumentato nell’Unione Europea, che è tradizionalmente l’area di vendita più forte del Gruppo. I tassi di crescita nei mercati dell’UE sono stati diversi, con uno sviluppo positivo dell’attività in particolare nei Paesi Bassi e in Italia. Liebherr ha avuto uno sviluppo estremamente positivo in Nord America e Centro e Sud America, con forti impulsi di crescita provenienti da USA e Canada, e ancora dal Brasile. Il Gruppo ha inoltre registrato un piacevole incremento in Africa oltre che nel Vicino e Medio Oriente. Il fatturato in Asia e Oceania è stato leggermente superiore al livello dell’anno precedente.

Il numero di dipendenti è nuovamente cresciuto nell’esercizio 2022. Alla fine dell’anno, il Gruppo Liebherr contava un totale di 51.321 dipendenti in tutto il mondo. Rispetto all’anno precedente, ciò ha costituito un aumento di 1.710.

Si investe in ricerca e sviluppo

In qualità di azienda tecnologica, il Gruppo Liebherr persegue l’obiettivo di dare un contributo decisivo al progresso tecnologico nei settori rilevanti per il Gruppo. Lo scorso anno il Gruppo ha quindi investito 588 milioni di euro in ricerca e sviluppo. La maggior parte di questo è stato utilizzato nello sviluppo di nuovi prodotti. Sono state avviate o proseguite numerose iniziative di cooperazione con università o istituti di istruzione superiore e istituti di ricerca.

Le tecnologie di azionamento alternative continuano ad essere un punto focale dei progetti di ricerca di Liebherr. Nell’ambito del suo approccio tecnologicamente neutrale, che tiene conto delle più diverse aree di applicazione e delle esigenze di prodotto dei clienti in tutto il mondo, il Gruppo sta lavorando, tra l’altro, al maggiore utilizzo di oli vegetali idrogenati (HVO). Il carburante, che deriva da fonti energetiche rinnovabili, può essere utilizzato direttamente in gran parte delle macchine edili, delle gru e delle macchine minerarie Liebherr, riducendo così anche in modo significativo le emissioni di CO2 delle flotte esistenti.

Una novità assoluta è l’R 9XX H2: l’escavatore cingolato, che ha vinto il Bauma Innovation Award per la protezione del clima, è alimentato dal motore a combustione a idrogeno H966 di Liebherr ed emette quasi zero CO2 durante il funzionamento in cantiere. Liebherr ha anche continuato la sua ricerca sui sistemi di celle a combustibile per l’industria aeronautica. Il primo di questi sistemi è stato messo in servizio con successo nel 2022.

Nel campo degli azionamenti elettrici, dall’esercizio precedente, Liebherr ha aggiunto sei nuovi modelli alla sua gamma Unplugged, che comprende gru cingolate alimentate a batteria e localmente prive di emissioni, nonché piattaforme di palificazione e perforazione fino a 400 tonnellate. Inoltre, la nuova gru compatta LTC 1050-3.1 E è dotata di un motore elettrico oltre alla trasmissione convenzionale. Un altro nuovo sviluppo di Liebherr è il sistema mobile di accumulo di energia Liduro Power Port (LPO) per l’alimentazione di macchine e attrezzature edili ibride o completamente elettriche nei cantieri.

Focus sulla digitalizzazione

La digitalizzazione è stato un altro punto focale delle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo. Il nuovo comando gru LICCON3 nei modelli LTM 1110-5.2 e LTM 1100-5.3 ha gettato le basi per una nuova generazione digitalizzata di autogru. Tra le altre cose, è stato ulteriormente sviluppato LiTool, un programma di progettazione e simulazione per una maggiore qualità degli utensili per il taglio degli ingranaggi. Nel segmento dei componenti, Liebherr ha implementato diversi sistemi telecamera-monitor e soluzioni di visione a tutto tondo. Nella tecnologia concreta, è iniziato lo sviluppo di un software per la tecnologia di controllo, che verrà utilizzato per la raccolta e l’elaborazione dei dati per l’ottimizzazione dei processi. Inoltre, le tecnologie esistenti per il controllo remoto, l’automazione e il collegamento in rete sono state ottimizzate in diversi segmenti di prodotto. Si è lavorato, ad esempio, sul sistema di teleoperazione Liebherr-Remote-Control (LiReCon). Con esso, sia le gru che le macchine movimento terra come escavatori, pale gommate e bulldozer possono essere controllate in modo sicuro e comodo a distanza. Nell’ultimo anno Liebherr ha compiuto ulteriori sviluppi anche nel settore dei sistemi di assistenza. Particolarmente degno di nota è l’ampliamento dei sistemi di assistenza per i camion da miniera per includere i sistemi Trolley Guidance e Crusher Guidance, che aumentano l’efficienza operativa e la sicurezza operativa.

Si investe in produzione, vendita e assistenza

Il Gruppo ha investito 863 milioni di euro nei suoi siti produttivi e nelle sue reti globali di distribuzione e assistenza. Gli investimenti sono così aumentati di 121 milioni di euro rispetto allo scorso anno. A fronte di ciò è stato compensato un ammortamento di 528 milioni di euro. Ad esempio, il Gruppo ha ampliato le sue attività di vendita e assistenza sul mercato francese e ha aggiunto la nuova filiale Liebherr Distribution et Services France SAS, che si trova a Taverny vicino a Parigi. Nel segmento dei sistemi aerospaziali e di trasporto, Liebherr ha aperto un’officina di riparazione a Singapore e ha richiesto l’ampliamento del sito di Campsas vicino a Tolosa (Francia) per ampliare la produzione di scambiatori di calore. Al fine di espandere ulteriormente la rigenerazione di componenti usati e dare così un importante contributo alla conservazione delle risorse, Liebherr ha avviato la costruzione di un nuovo laboratorio di rigenerazione presso il sito di Jakarta (Indonesia). In Austria, Liebherr ha proseguito la costruzione di un nuovo centro logistico presso la sede di Telfs. Qui è dove verrà immagazzinata la maggior parte del materiale di produzione in futuro. A Oberopfingen (Germania) sono stati avviati i lavori di costruzione di un nuovo impianto di cilindri idraulici e, nel segmento delle gru a torre, Liebherr sta pianificando un ampliamento dell’edificio industriale esistente presso il sito produttivo di Pune (India). Con l’apertura del nuovo centro di riparazione a Ehingen-Berg (Germania), Liebherr ha compiuto il primo passo verso un’espansione su larga scala dell’impianto presso il sito di Ehingen, che consentirà maggiori capacità produttive e un portafoglio di servizi ottimizzato. Tutte le misure del progetto presso l’impianto di riparazione di Ehingen-Berg devono essere completate entro il 2024.

Le prospettive per il 2023

Il Gruppo Liebherr ha iniziato l’anno 2023 con una situazione degli ordini positiva. Per quanto riguarda la guerra in Ucraina, invece, c’è ancora grande incertezza su se e in che misura si verificherà un graduale allentamento, se le sanzioni rimarranno in vigore e se si potrà evitare una penuria di gas, che comporterebbe il razionamento . Allo stesso tempo, permangono incertezze macroeconomiche circa la durata e la distribuzione del previsto calo dell’attività economica in Europa, la durata di ampi aumenti dei prezzi di molti beni e servizi e la scarsità di alcune materie prime e manodopera. Lo stesso vale per i colli di bottiglia in diverse catene di approvvigionamento. Non è inoltre chiaro in che modo le misure di politica fiscale e monetaria influenzeranno il Gruppo Liebherr. Macroeconomicamente, tuttavia, una minore inflazione può ridurre le incertezze e quindi aumentare la domanda di prodotti e servizi del Gruppo. Dopo i successi degli anni di attività precedenti, Liebherr prevede un’ulteriore crescita del fatturato nel 2023.

La “Talpa” Virginia arriva al Brennero

Dopo 4 anni e 14 km di scavo in galleria, Virginia, la prima fresa meccanica (TBM), impiegata in una delle due gallerie principali, ha concluso con successo lo scavo.

La fresa Virginia ha percorso un tragitto di circa 14.000 metri. Durante questo percorso sono stati posati oltre 56.800 conci prefabbricati all’interno della galleria principale est.

A maggio 2019, la TBM, con una lunghezza di oltre 200 metri, era partita dal camerone di montaggio avanzando in direzione del Brennero. Con il raggiungimento del suo obiettivo è stata portata a termine una parte significativa della prima galleria principale dove, in futuro, transiteranno i treni.

 

Il momento culminante è stato rappresentato da una trasmissione in diretta per gli ospiti, i quali hanno potuto osservare la posa dell’ultimo concio prefabbricato. Ciò è avvenuto alle ore 12.35. In occasione di questo evento la squadra degli operatori TBM ha tinto l’ultimo concio prefabbricato con i colori nazionali italiani e austriaci. Dopodiché è stata fermata la fresa ed il raggiungimento della posizione finale è stato applaudito con entusiasmo da parte degli ospiti.

Una giornata importante

Per i due Consiglieri di Gestione di BBT SE, Gilberto Cardola e Martin Gradnitzer, l’arrivo di una delle frese meccaniche delle gallerie principali al Brennero rappresenta una giornata molto importante all’interno del progetto: “Con la conclusione del primo scavo della galleria di linea est in territorio italiano BBT SE ha raggiunto un obiettivo intermedio fondamentale. Ringraziamo in particolare gli operatori della TBM. Lo scavo meccanizzato all’interno di questa tratta si è svolto in sicurezza e la squadra ha contribuito ogni giorno a far sì che la TBM oggi potesse raggiungere il confine di Stato. Un ringraziamento, inoltre, va anche ai progettisti, ingegneri, geologi, nonché a tutti i dipendenti di BBT SE che hanno contribuito in modo significativo al raggiungimento di questo risultato“.

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha commentato: “Oggi posso affermare con orgoglio che in Italia stanno nascendo molte grandi opere e la Galleria di base del Brennero è senz’altro una delle più importanti. Questa galleria, che unirà due Stati, dice che Italia e Austria dicono SÌ alle grandi infrastrutture e guardano con entusiasmo verso il futuro.”

“È una bellissima coincidenza che propria nella settimana in cui celebriamo il 25° anniversario della Convenzione di Schengen raggiungiamo questo importante traguardo nei lavori di costruzione della Galleria di Base del Brennero”, afferma il Presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher. “Sabato, 1 aprile 2023, è il 25° anniversario della rimozione della sbarra di confine al Brennero. La Galleria di Base del Brennero rappresenta un esempio concreto di collaborazione proficua nell’Unione Europea volta a superare le frontiere e a unire Paesi e popoli.”

Il Vice-Presidente del Land Tirolo Josef Geisler ha concluso: “Oggi è un giorno bello e anche storico per i vertici di BBT SE, per l’Unione Europea e per le regioni confinanti dell’Alto Adige e del Tirolo. Aver realizzato un’opera del genere è un grande traguardo e mi congratulo per questo progresso.”

Virginia, la “fresa del record”

Il lotto costruttivo “H61 Mules 2-3” è il più esteso dell’intero progetto della Galleria di Base del Brennero e comprende un sistema di gallerie di circa 65 km.

Durante il suo viaggio all’interno di questo lotto, iniziato il 22 maggio 2019, la TBM Virginia ha proceduto con una media giornaliera di 10,2 metri, raggiungendo un massimo di 40,5 metri scavati in un giorno (16 febbraio 2020).

Virginia ha un peso complessivo di 2750 tonnellate – pari a circa 8 aerei Boeing 747 a pieno carico – e una potenza motrice di 4200 kW – paragonabile a 17 auto di Formula 1.

Il vero record, per il quale Virginia si è distinta rispetto a tutte le altre macchine esistenti di diametro della testa fresante paragonabile (10,71 metri) è quello del marzo 2021. In un mese, Virginia ha scavato infatti ben 859,50 metri.

Ti potrebbe interessare: