Un test particolare. Una New Holland W190C che lavora da quasi due anni. Quasi tremila ore all’attivo. Una azienda fra le migliori del nord ovest. Un confronto casalingo con altri due competitor di altissimo livello. La chiara soddisfazione di una scelta fatta un po’ per affetto, un po’ per sfida e un po’ per le credenziali tecnologiche evidenti.
E alla fine arriva, in maniera positiva, tutto quello che non ti aspetti.
Di solito conduciamo i nostri test in campo con macchine sostanzialmente nuove, di solito appartengono ai parchi macchine destinati alle prove presso i clienti, spesso si tratta di macchine appena comprate dal cliente che gentilmente ci ospita in uno dei suoi cantieri.
Questa volta è diverso. Ho espressamente chiesto a New Holland Construction di poter toccare con mano una W190C che avesse già qualche ora all’attivo, che fosse stata già usata da un bel po’, che fosse possibilmente fra le prime a essere vendute a un cliente finale.
L’intento è chiaro: capire come si è comportata quella macchina fino a ora, se ci sono o meno stati dei problemi, quali sono i consumi medi orari, come si sono trovati gli operatori.
Ma soprattutto, se in azienda ci sono pale di altri marchi, come è stata l’esperienza nei confronti dei competitor e quali sono stati i punti qualificanti o squalificanti rispetto a una concorrenza spesso agguerrita e che non concede nessuna attenuante.
Siamo stati ospitati dalla Tomatis Giacomo s.r.l. di Caraglio, vicino a Cuneo, dove si è parlato di pale gommate, di processi di lavorazione degli inerti, di produttività, di costi di gestione e dove la W190C, che ha accumulato finora poco meno di 3.000 ore, si è ritagliata uno spazio tutto suo nell’organizzazione aziendale. Tanto da aprire la strada, quando arriverà il momento, ad altre pale New Holland. E i concorrenti con cui si confronta tutti i giorni la W190C sono di altissimo livello, con una solida reputazione e con un posizionamento ai vertici del mercato mondiale sia per numeri che per qualità del prodotto.
Una esperienza che si è rivelata molto interessante e che intendiamo proseguire, nel seguito, anche con altri costruttori in modo da fornire dei dati quanto più corretti sulle reali potenzialità delle macchine che andremo a testare.
Di fatto la New Holland W190C ha fornito alla Tomatis Giacomo s.r.l. tutto quello che una azienda vorrebbe: affidabilità generale, prestazioni di alto livello, consumi molto contenuti, costi di gestione bassi. E una piacevolezza di guida che posiziona la pala gommata al livello degli altri concorrenti.
Di fatto…tutto quello che non ti aspetti ma tutto quello che in realtà vorresti. La W190C ha saputo mantenere le sue promesse.
La cabina della W190C è ormai conosciuta e apprezzata da tempo. Si tratta dell’evoluzione del modulo di comando che ha seguito le pale medie della Serie B e che è stata migliorata con alcuni accorgimenti fondamentali. L’impostazione è decisamente buona e sfrutta appieno le sinergie che derivano dai trattori agricoli di CNH Industrial con studi ergonomici di alto livello. L’accesso al posto guida è comodo e sicuro grazie ai quattro gradini che sono fra loro ben distanziati e correttamente inclinati. Le maniglie sono posizionate in modo corretto e comodo anche per una persona di altezza media come il sottoscritto. Risulta semplice, una volta seduti, trovare la posizione più comoda per la guida. Il sedile – ergonomico, sospeso pneumaticamente e riscaldabile di serie – si regola bene sia in profondità che in altezza. Il piantone dello sterzo si sposta facilmente in avanti per sedersi per poi tornare nella posizione registrata in precedenza. Un comodo pedalino agevola questa manovra. Il volante è a sua volta ulteriormente regolabile. Sul lato destro è presente la consolle che integra i comandi della pala e il manipolatore multifunzione che permette di controllare anche l’inversione di marcia e il kick-down per scalare marcia quando si è in fase di spinta e di imbennamento. Sono disponibili anche le due classiche singole leve, tanto apprezzate dai palisti doc, che integrano i pulsanti per l’inversione e il passaggio alla marcia inferiore. La visibilità è ottima in ogni direzione. Si tratta di una caratteristica quasi unica su una pala di questa dimensione perché la concorrenza non offre, soprattutto posteriormente, cofani così spioventi e poco ingombranti. Non è infatti necessaria, anche se è disponibile, la telecamera posteriore per poter agevolmente vedere cosa succede dietro alla macchina. Bastano gli specchi con un semplice colpo d’occhio per avere la percezione di cosa succede attorno alla macchina. I quattro piantoni, posizionati in modo da favorire la visione a 360°, raggiungono perfettamente il loro scopo. Le superfici vetrate rivestono quasi completamente tutta la superficie laterale illuminando l’interno e fornendo una sensazione generale di controllo dello spazio attorno alla pala. Nonostante una forte presenza di vetri, la rumorosità si attesta a 72dB(A). Si tratta di un valore buono che indica una buona cura contro la risonanza tipica delle cabine con vetrature molto ampie. Esternamente la rumorosità si attesta sul valore record di soli 71 dB(A) a 15 m…segno di un progetto estremamente riuscito. La dotazione è completa e i materiali sono di buona qualità. Il livello di finitura, così come i colori usati, sono molto gradevoli e fanno percepire di essere su una pala che guarda verso un mercato di alta fascia.
La catena cinematica è il cuore di una pala gommata. E il cuore della W190C batte bene, forte e regolare. Fra i lavori che svolge la W190C dell’Azienda Tomatis Giacomo S.r.l. c’è l’ingrato compito di curare l’accumulo e lo stoccaggio dei materiali inerti prodotti dalla stessa azienda o, in alcuni casi, acquistati esternamente per fare fronte a specifiche richieste. «La W190C riesce a lavorare dove le altre due pale che abbiamo non riescono» ci spiega Aurelio Tomatis, titolare dell’azienda insieme alle sorelle Marisa e Livia. E non si tratta di due pale di secondaria importanza ma di due macchine di due concorrenti al top del mercato di cui una della stessa categoria della W190C. Nello specifico si tratta di accumulo e miscelazione di inerti diversi per ottenere del materiale specifico. La W190C, grazie alla sua trasmissione, al bilanciamento dei pesi, allo sbalzo posteriore molto ridotto e alla capacità di carico, riesce a salire sui cumuli con benna maggiorata da quasi 4,0 mc svolgendo il lavoro in modo efficiente e rapido. Ci ha impressionati come il regime medio di lavoro con il quale la media di casa New Holland riesce a destreggiarsi si aggira intorno ai 1.500/1.600 giri/min…di più non avrebbe senso…di meno non si riuscirebbe. La risposta della trasmissione è sempre molto modulare e progressiva…tanto da fornire quasi l’impressione di essere alla guida di una pala con trasmissione idrostatica per quanto riguarda la facilità di regolazione ma con le potenzialità di spinta del cambio PowerShift. Lavorare in souplesse comporta prima di tutto un comfort di guida di alto livello, una notevole riduzione del rumore che già per sua natura sulla W190C è decisamente poco fastidioso e dei consumi notevolmente bassi. La pala della Tomatis Giacomo s.r.l. aveva accumulato, fino al momento del test, 2.933 ore lavorative con un consumo medio, nelle ultime 733 ore, di 11,3 l/ora. L’altro aspetto positivo che abbiamo riscontrato è di una perfetta sincronia fra il motore FPT Tier IV –i, Eu Stage IIIb F4HFE613X da 6.700 cm3 che sviluppa una potenza massima di 172 kW (230 CV) @ 1.800 giri/min e una coppia massima pari a 1.184 Nm @ 1.300 giri/min. Il valore molto elevato di quest’ultima consente l’impiego della W190C a un regime motore contenuto e sfrutta al massimo le capacità della trasmissione senza stressare gli organi in modo improprio. Le capacità di disimpegno della W190C hanno di fatto attribuito a questa pala un ruolo di macchina spesso indispensabile per portare a termine alcune lavorazioni, soprattutto in modo economico e rapido, che le altre pale compiono con gran fatica. Il fattore consumo carburante è stato un altro aspetto determinante che ha colpito non solo la proprietà della Tomatis Giacomo s.r.l. ma anche noi che ci siamo approcciati a questa macchina con un certo grado di curiosità e di aspettativa. L’impiego di una motorizzazione con sistema SCR portava con se’ delle aspettative che, nei fatti, si sono rivelate ben fondate a prescindere da cosa ogni costruttore sostiene. E senza le incombenze gestionali di un EGR e di un DPF. Anche da questo punto di vista la W190C riesce laddove le altre non riescono.
Se la trasmissione della W190C ha messo in mostra una souplesse da «prima ballerina», l’impianto idraulico Load Sensing a centro chiuso della Rexroth fa il resto. La portata massima è di 240 l/min @ 2.000 giri/min ed è fornita da una doppia pompa a portata variabile. Si tratta di una capacità decisamente buona per una pala gommata, anche di queste dimensioni, e consente di avere un comportamento fluido e progressivo sia nelle fasi di imbennamento che in quelle di sollevamento. Ed è soprattutto nelle manovre in cui si carica da cumulo che la W190C mette in luce un comportamento dinamico molto coordinato in cui, sempre a regimi contenuti, si ha una fluidità di movimento che permette di compiere le manovre in modo rapido ma con la calma che solo una pala equilibrata è in grado di regalare. Abbiamo ritrovato operativamente tutti i vantaggi che sulla carta fanno emergere questa pala New Holland: passo lungo, motore collocato a sbalzo sull’assale posteriore decisamente performante e con grande coppia, impianto idraulico evoluto, struttura ben concepita. Rispetto ai modelli della precedente serie B lo sterzo è migliorato moltissimo e non dà più quei contraccolpi che a volte accompagnavano le manovre su cumulo. Come unico neo abbiamo riscontrato un manipolatore un po’ «scorbutico» con la chiusura e apertura benna. Si tratta di un difetto evidenziato anche da Aldo Dutto, storico operatore della Tomatis Giacomo s.r.l. e braccio operativo organizzativo della proprietà nella gestione dell’impianto di Caraglio. New Holland ha provveduto a effettuare le dovute registrazioni attenuando la problematica che, però -va detto- non si riscontra nella versione con doppia leva (sempre disponbile a richiesta) che avevamo provato tempo fa in un’altra occasione. La W190C, grazie alle sue doti idrauliche e di spinta si è ritagliata un importante ruolo di pala tuttofare nel complesso impianto della Tomatis Giacomo s.r.l. in cui si producono materiali inerti, calcestruzzo e conglomerati bituminosi e in cui le pale gommate sono fondamentali in ogni momento della giornata. Il sapersi districare con la necessaria calma ma senza inficiare la produttività è un aspetto fondamentale per la gestione dell’impianto. Il fatto che la W190C sia una pala con capacità elevate ma con una struttura compatta e agile permette poi di aumentare notevolmente la sicurezza attiva e passiva che, in un contesto come quello della Tomatis Giacomo s.r.l., è un aspetto molto importante. La visibilità ottimale in ogni direzione permette infatti all’operatore di caricare i mezzi di trasporto, accumulare il materiale e alimentare gli impianti con la necessaria calma e sicurezza che queste operazioni richiedono. Tutto questo, insieme alla capacità di operare con efficienza e scioltezza a regimi molto contenuti permette una gestione razionale dei lavori da svolgere…quasi a sottolineare che il detto «la calma è la virtù dei forti» ben si addice alla W190C.
La Tomatis Giacomo s.r.l. è una delle migliori realtà del nord ovest d’Italia nel settore della produzione di inerti, conglomerati bituminosi e cementizi. Ma non solo. L’attività dell’azienda fondata quarant’anni fa da Giacomo Tomatis e ora gestita dai figli Aurelio, Marisa e Livia spazia anche ai lavori stradali, di movimento terra e recupero e riciclaggio di macerie. L’impianto di Caraglio, vicino a Cuneo, occupa una superficie di oltre 150.000 metri quadrati e ospita la lavorazione degli inerti, la produzione dei conglomerati bituminosi e quella di conglomerati cementizi con ben due impianti gemelli affiancati. Uno della Tomatis Giacomo s.r.l. e l’altro della Unical con un sodalizio che, in provincia di Cuneo, è sinonimo di elevata qualità e di professionalità. Attualmente i dipendenti in forza all’azienda sono 36. Gli investimenti per aumentare la qualità dei prodotti e l’impatto ambientale sono notevoli e la Tomatis Giacomo ha ora gli impianti tutti completamente nuovi con una capacità produttiva molto elevata grazie alla completa razionalizzazione di tutto il ciclo produttivo. Abbiamo trascorso un pomeriggio molto interessante e il confronto con Aurelio Tomatis, vero e proprio «motore propulsore» dell’attività aziendale di famiglia, è stato fra i più interessanti che ci sia mai capitato di avere: capacità organizzativa, cortesia, preparazione tecnica, capacità di trasmettere valori umani, passione per il proprio lavoro, grande preoccupazione per il momento che sta vivendo l’Italia, grande determinazione e volontà di continuare un’attività imprenditoriale che è un vero e proprio fiore all’occhiello per le imprese piemontesi del settore estrattivo e stradale. Sono tutti gli aspetti che la conversazione con Aurelio Tomatis ci ha lasciato come motivi di riflessione e di azione. Non da ultimo la capacità di saper attentamente valutare la validità dei mezzi utilizzati con l’apprezzamento per la pala W190C che ha aperto la strada alle macchine New Holland di ultima generazione in questa importante azienda piemontese. «La grande validità del prodotto, insieme alla competenza della concessionaria IVECO Orecchia e ai concreti risultati in termini di produttività, consumi e affidabilità ci porteranno, da ora, in poi a valutare sempre in pole position le macchine New Holland» ci ha detto Aurelio Tomatis. Per New Holland Construction è un esame molto severo superato a pieni voti. Perché la professionalità non si inventa.