Strategie di noleggio

Tutti per uno. Noleggio per tutti

Il claim che strizza l’occhio ai tre Moschettieri di Alexandre Dumas è stato il leit motiv del 29° Congresso Assodimi Assonolo tenutosi alla Stazione Leopolda di Firenze lo scorso novembre.

Il tradizionale appuntamento annuale dell’Associazione ha avuto i suoi momenti forti nell’intervento del prof. Carlo Cottarelli, Direttore dell’Osservatorio dei conti Pubblici dell’Università Cattolica di Milano e nell’indagine “Come sta il noleggio in Italia?” presentata da Federico Della Puppa, responsabile analisi e strategie di Smart Land. Il tutto vivacizzato dalla testimonianza di Raffaella Tavazza , vice presidente di Locauto Rent e di Andrea Lucchetta, ex pallavolista della nazionale, che hanno sottolineato quanto il lavoro di squadra, nel noleggio come nello sport, sia indispensabile per raggiungere il successo. E mentre nello sport si parte dalla S di Spogliatoio passando per la S degli Strumenti per arrivare alla S dello Scudetto, del noleggio, fuori di metafora si può dire lo stesso: dal tavolo delle relazioni comuni, utilizzando gli strumenti giusti, si arriva alla ricompensa in termini di business e personale. Sempre che il mercato dia una mano. Cosa che fortunatamente sta avvenendo: per la prima volta, dopo numeri che Federico della Puppa ha definito “da prefisso telefonico” il mercato italiano delle costruzioni è il più reattivo tra tutti i Paesi europei (+ 17%).  In questo momento siamo i più bravi e corriamo più degli altri Paesi. Ma saremo capaci di gestire questa crescita? Cosa aspettarsi adesso?

Pensare fuori dagli schemi

Può servire: si tratta di un’attitudine mentale che, come ha sottolineato la Tavazza, si rivela molto utile per chi voglia avere successo nel business del noleggio (ma a ben vedere per tutti).  A sottolineare che non basta concentrarsi sul proprio core business, ma è indispensabile andare oltre. In quest’ottica è chiaro che tutti gli strumenti sono utili (anche la creazione di gadget intelligenti, apparentemente estranei al noleggio) per raggiungere i risultati; e che se gli obiettivi di breve periodo possono essere raggiunti dal singolo, per quelli sul lungo occorre un team motivato e capace. In questi due pilastri del successo aziendale e personale un ruolo di primo piano viene giocato dalle persone, che costituiscono un vero e proprio elemento trainante: macchine e tecnologie si possono comprare, il know how della gente un po’ meno. E quando c’è, va valorizzato e promosso. Il mondo del noleggio, dai suoi primi timidi e disorganizzati esordi in Italia, attraverso vicende alterne, ha faticosamente acquistato professionalità ed è indubbio che in questa evoluzione un ruolo non indifferente l’abbia svolto l’Associazione, imponendo agli iscritti regole distintive che consentissero di fare la differenza e quindi di primeggiare nel mercato. Molte aziende sono scomparse, molte sono state acquistate dai colossi del noleggio (Loxam e Kiloutou in primis) molte hanno saputo trasformarsi e mantenere la propria identità caratteriale. E ora che il mercato sembra andare a gonfie vele, COME fare per consolidare i risultati? Pensare fuori dagli schemi può non essere sufficiente. E allora?

Mettere fieno in cascina

E ‘aumentata l’attività media dei cantieri, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono il vero Ecobonus, stiamo per essere inondati dai quattrini che arrivano dal PNRR… quale scenario più propizio per cogliere tutte le opportunità che ci vengono offerte da una situazione macroeconomica favorevole che, come un allineamento astrale, molto difficilmente si ripresenterà a breve?  Le società di noleggio devono a questo punto porsi una domanda: siamo cresciute tanto ma (ancora una volta), COME?  Non si esce da un passato sonnacchioso se non puntiamo su produttività e competitività.  Occorre ridurre il fatturato e fare più utili.  Occorre mettere fieno in cascina. COME? Riprogettando i processi all’interno dell’azienda.  Sfruttando tutti gli strumenti messi a disposizione dalla digitalizzazione, ad esempio, con un occhio costantemente attento all’innovazione tecnologica che, come tutte le innovazioni, deve sempre rispondere a criteri di efficienza economica oltre che ambientale che la rendano utile e benefica. In quest’ottica si inserisce l’Equipment Co2 Calculator  proposto da ERA (European Rental Association), uno strumento gratuito e indipendente per la stima delle emissioni di gas serra delle macchine movimento terra che si affianca al TCO Calculator, uno strumento gratuito, imparziale, indipendente e completo per il calcolo del costo totale di proprietà di macchine e attrezzature per l’edilizia. Strumenti (la lettera S comune con quella citata da Andrea Lucchetta) che insieme a professionalità, aggiornamento continuo e competenze contribuiscono al raggiungimento della S finale (Successo).

Appuntamento l’anno prossimo per festeggiare i 30 anni di vita di Assodimi Assonolo e verificare insieme le opportunità colte e i risultati raggiunti.

Lo scenario economico

Il prof. Carlo Cottarelli

La lectio magistralis del prof. Carlo Cottarelli ha delineato lo scenario economico in cui si sta muovendo il nostro Paese e che, per certi versi, presenta qualche affinità con il noleggio, nel senso che entrambi sembrano godere di buona salute. L’uscita dalla crisi economica causata dalla pandemia (sempre più rapida di quella causata da un tracollo finanziario) è un dato di fatto. Altrettanto incontrovertibili sono i soldi del PNRR che stanno arrivando e che porteranno la chiusura del 2021 a un +6,50% di crescita (le previsioni per il 2022 sono di un +4,7%).

Permangono tuttavia delle incertezze legate alla situazione sanitaria, non ancora risolta, e all’aumento dei prezzi, cioè dell’inflazione, causato dal fatto che si è spostata dall’anno scorso a quest’anno una parte della domanda, a cui non è corrisposto un analogo aumento dell’offerta. Inoltre, temendo di fare politiche non abbastanza espansive si sta cercando di iniettare potere d’acquisto nei mercati per cercare di sollevare l’economia in maniera forse un po’ troppo esuberante.  Le previsioni del prof. Cottarelli parlano per il primo trimestre 2022 di un PIL sovrapponibile a quello del quarto trimestre 2019. Il PNRR parte secondo l’economista da una strategia condivisibile, ma forse c’è troppa carne al fuoco: i soldi ci sono, il problema è l’implementazione.  E alcune incognite non trascurabili: la durata del governo, quella del piano (5 anni e mezzo), l’opinione pubblica.  In questo contesto la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi per tutto il 2022 sarebbe per tutti una garanzia.