Interviste esclusive

TESYA. 90 anni di successi

Lino Tedeschi

di Daniela Grancini

Chi è il gruppo TESYA e quali sono le sue strategie? Ce ne parla in questa intervista esclusiva Lino Tedeschi, Presidente e CEO del Gruppo e Presidente di CGT

Salito alle luci della ribalta mediatica solo di recente, in realtà il Gruppo TESYA vanta una storia imprenditoriale quasi centenaria che l’ha portato a consolidare la propria leadership nel corso del tempo, grazie a un oculato percorso di acquisizioni mirate in Italia e in Europa. Parlarne ora, all’inizio di un anno che celebra il suo 90° compleanno, è quindi doveroso e offre l’occasione non solo per capire quali siano state le tappe di un successo tanto consolidato e riconosciuto, ma anche per tracciare, in parallelo, la storia di un Paese che è stato (e si spera continuerà ad essere) un’eccellenza nel saper fare, costruire, intraprendere. Certo anche in virtù di specifiche competenze tecnologiche ma anche grazie a persone preparate e determinate che hanno nel tempo rinnovato valori e strategie, condividendo l’obiettivo di una crescita comune.

Come è stato possibile raggiungere tutto questo? E quali saranno le prossime sfide che un mercato sempre più esigente, differenziato e selettivo chiederà di affrontare? Ecco come Lino Tedeschi ha risposto alle nostre domande.

Identità di valori condivisi

Innanzitutto, qual è l’acronimo di TESYA?

Parto con lo specificare che TESYA non è un acronimo. Anche se la storia di TESYA affonda le sue origini dagli anni ‘30, in realtà, il Gruppo acquisisce il nome TESYA solo a partire dal 2020, con la volontà di consolidare e riunire tutte le aziende che lo compongono sotto un unico marchio, in una nuova identità dai forti valori condivisi, in cui riconoscersi e rispecchiarsi. TESYA rappresenta l’evoluzione del marchio TESA; la “Y” simboleggia il fattore valoriale dello “You and I”, che si declina nei quattro valori fondanti del Gruppo: Costruire fiducia, Cura, Abbracciare il cambiamento e Crescere insieme. Costruire fiducia e Cura riflettono la nostra storia, mentre Abbracciare il cambiamento e Crescere insieme sono i pilastri che riconosciamo come fondamentali per accogliere l’innovazione e perseguire la nostra crescita e consolidamento.

Nato tra le risaie

Solo recentemente sui media specializzati si è sentito parlare del Gruppo TESYA. Che invece ha una lunga storia alle spalle. Ce ne illustra la nascita, il percorso e le motivazioni?

Il Gruppo TESYA ha una storia imprenditoriale quasi centenaria: nasce tra le risaie del vercellese nel 1934, con la fondazione dell’antenata del Gruppo, l’azienda OLMIA (divenuta CGT nel 1962 – ndr)  che inizia a importare dagli Stati Uniti e a commercializzare le macchine Caterpillar nel nord Italia; macchine che dovevano servire al lavoro nelle risaie in un’Italia con un’economia a trazione ancora prevalentemente agricola. È soprattutto dal Secondo dopoguerra e con il Boom economico, che TESYA ha iniziato a registrare un’importante crescita e grossi cambiamenti, sull’onda dei grandi mutamenti che hanno attraversato il Paese: adattandosi ai cambiamenti storici della produzione e con l’ingresso di nuovi azionisti, l’azienda ha ampliato il territorio di copertura e si è aperta a molti settori, dall’edilizia alla propulsione marina; parallelamente, ha accresciuto la gamma di prodotti (Macchine di movimento terra, carrelli elevatori, impianti di cogenerazione), con una focalizzazione sul tema dell’assistenza tecnica. A livello europeo, si è affermata come pioniera nella fornitura di servizi di noleggio industriale. Dalle origini legate all’economia agricola, TESYA ha dunque esteso negli anni il proprio business, legandosi in particolare modo al mondo delle costruzioni e del movi- mento terra: lo testimonia il fatto che dal Dopoguerra l’azienda è stata protagonista nella realizzazione delle grandi infrastrutture (come l’Autostrada del Sole) che hanno trasformato l’Italia in un Paese industriale, nel Paese che è oggi. Le motivazioni che ci hanno portati a compiere questo percorso risiedono proprio nella volontà di contribuire alla crescita del Sistema Paese, accompagnandone i cambiamenti storici, industrializzazione e integrazione nel mercato europeo. Da lì siamo diventati sempre più internazionali.

90 anni vissuti alla grande

Il team di vendita presso Saubraz (Ginevra) per la presentazione del primo escavatore CAT 225, 1973

Il 2024 è un anno importante per il Gruppo visto che segna il 90° della sua Fondazione. Si può dire a ragione che CGT abbia camminato in parallelo con la storia del nostro Paese (lavori infrastrutturali, grandi opere, innovazione meccanica prima ed elettronica e digitale poi, servizi innovativi, tra cui il noleggio…). Qual è il bilancio di questi anni? Quali sono state le tappe fondamentali di questo percorso? Ma soprattutto quali sono le sfide del futuro e le strategie a medio e lungo termine per vincerle?

Gli ultimi anni hanno confermato il percorso di crescita e consolidamento del Gruppo nonostante le difficoltà rappresentate prima dalla pandemia e poi dal conflitto russo-ucraino, con conseguente rialzo dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Proprio grazie ai suoi punti di forza, rispetto a queste difficoltà TESYA ha saputo non solo adattarsi e mostrarsi resiliente, ma anche superare sé stessa tenendo vivo l’esercizio di innovarsi costantemente per offrire ai suoi clienti i migliori prodotti, servizio e consulenza e una visione di futuro. Nel 2021, ad esempio, in piena pandemia TESYA ha segnato il 30% di crescita di fatturato in più rispetto all’anno precedente. Se mi guardo indietro, quello che abbiamo intrapreso tutti insieme è stato un meraviglioso percorso: dalla trasformazione di OLMIA (allora IMAI) in CGT (acronimo per Compagnia Generale Trattori) nel 1962, alla fondazione del Gruppo TESA nel 1996, fino alle recenti acquisizioni di Emerent in Spagna e Alax Automation in Belgio nel 2023. In 90 anni di storia, TESYA è sempre stata al servizio dello sviluppo dell’economia italiana: da quando, alle origini nelle risaie del vercellese, ha contribuito a sviluppare un patrimonio alimentare importantissimo, fino ad oggi, in cui sta contribuendo alla diffusione di tecnologie low carbon e clean per la decarbonizzazione delle Pmi, che del tessuto economico nazionale rappresentano la spina dorsale. Sono stati tanti i momenti cruciali: mi piace ricordare il ruolo che il Gruppo ha avuto nel rifacimento del Ponte Morandi quando, al lavoro giorno e notte, TESYA ha aiutato a ricostruire il Nuovo Ponte San Giorgio di Genova, mobilitando una flotta imponente di mezzi. Un’infrastruttura moderna e sostenibile completata in tempi record grazie a un cantiere che non si è mai fermato, sempre attivo 7 giorni su 7 e 24h ore al giorno. TESYA ha collaborato alla costruzione della rampa elicoidale e nella messa in sicurezza dei viadotti di collegamento al ponte.

L’intervista integrale, con tutti i numeri del Gruppo e le anticipazioni sul piano industriale 2025 denominato “TESYA Evolution“, si può leggere cliccando qui.