Test

Titolo nobiliare

Apertura

di Costantino Radis

La classica pala gommata media tuttofare. È la Volvo L110G, compatta ma grande nello spirito e che ben si adatta sia alla classica impresa di scavi che all’impianto di lavorazione inerti. Diciotto tonnellate di peso operativo, un carico di ribaltamento da 13.670 kg, un motore da quasi otto litri. Si merita in pieno il titolo nobiliare di «pala Volvo Serie G»

Una linea fra le più belle del mercato. Una cabina fra le più confortevoli del panorama attuale delle pale gommate. Un motore fra i più affidabili e reputati del mercato globale. Un blasone che solo il marchio Volvo può dare a una pala gommata. Oltre a tutte le caratteristiche che uniscono la media svedese ai modelli più grandi che imperversano negli impianti di lavorazione inerti di mezzo mondo. È la L110G, pala gommata del costruttore di Eskilstuna che si colloca nel segmento di mercato più combattuto e che comprende le pale gommate con peso dalle 18 alle 23 tonnellate. Volvo ha saputo ritagliarsi nel tempo una posizione da market leader sia in termini di vendite che in termini di affidabilità, prestazioni e immagine. Elementi che, con la serie G, ha saputo ulteriormente rinforzare grazie a decisi miglioramenti nei consumi operativi – già storicamente fra i migliori del mercato – e a una estetica che ha reso le serie G fra le più belle pale gommate oggi al lavoro nei cantieri. Dopo il confronto operativo che avevamo fatto fra la L180F ed L180G presso un cliente storico del Piemonte, siamo andati dalla concessionaria MESI di Acqui Terme per analizzare da vicino la L110G quale pala gommata di sicuro interesse per una clientela ben più allargata rispetto ai modelli di classe superiore. E anche in questo caso la pala del costruttore svedese si è pienamente meritata il suo titolo nobiliare.

CABINA E POSTO GUIDA BOX_01_001_BUno degli elementi più apprezzabili del progetto Volvo Serie G – già presente in passato – è il mantenimento della stessa cabina in quasi tutta la gamma. Tolti i modelli compatti, tutte le pale del costruttore svedese hanno identico posto guida con una evidente economia di scala e una immagine di alto livello anche nei modelli con peso operativo minore. Non che la L110G possa considerarsi una «piccola» ma su pesi operativi di questa grandezza molti costruttori iniziano a fare delle distinzioni in termini di disegno, dotazioni e comfort. Troviamo la stessa cabina ROPS/FOPS che avevamo già visto sulla L180G con un posto guida di alto livello. Come al solito Volvo non vuole stupire con effetti speciali ma andare dritti alla sostanza. BOX_01_004Una ergonomia studiata nei minimi particolari, materiali di elevata qualità, una impostazione comoda e razionale dei comandi principali e di quelli secondari, una evidente precedenza alla visibilità e alla razionalità. Il vero passo in avanti rispetto alla cabina precedente – da cui riprende il riuscito design complessivo – è dato dai comandi elettroidraulici che si presentano ora su una consolle sospesa e solidale con il bracciolo. Quest’ultimo è regolabile su tre assi e può essere posizionato nel modo più comodo per l’operatore. Il cruscotto di fronte all’operatore contiene il modulo elettronico di controllo Contronic che fornisce in tempo reale tutti i parametri di funzionamento e registra ogni singolo parametro e anomalia del sistema macchina in modo da ottimizzare i tempi di eventuali fermo macchina. Accensione del motore e comandi luci sono localizzati sul piantone di destra e il monitor per visionare l’inquadratura della telecamera posteriore è regolabile in altezza in modo che l’operatore possa posizionarlo dove preferisce. Ottima la possibilità di averlo nel cono visivo dello specchio retrovisore destro con un livello di sicurezza molto elevato. La superficie vetrata molto elevata e conformata nella zona inferiore conferisce la visibilità effettivamente utile nelle manovre in spazi ristretti. A prima vista la cabina della L110G potrebbe sembrare addirittura spartana. In realtà Volvo ha seguito la strada di una elevata funzionalità mirata a un impiego comodo in ogni contesto. È semplice pulire la cabina internamente, c’è spazio per tutto il necessario, le cose importanti sono facilmente raggiungibili quando si è seduti al posto guida: anche questo a vantaggio di praticità e sicurezza. Il sedile è sospeso pneumaticamente e ha una conformazione ergonomicamente corretta continuando una tradizione di comfort che in Volvo non lascia spazio all’improvvisazione.

MOTORE, TRASMISSIONE E IMPIANTO IDRAULICO BOX_02_003_AAnche per i modelli più piccoli il progetto Volvo Serie G nasce con l’obiettivo di una ulteriore riduzione dei consumi che viene attuata con l’impiego massiccio dell’elettronica su uno schema volutamente semplice. E non poteva essere diversamente. Il motore Volvo D8H dialoga in modo costante sia con il cambio automatico Power Shift che con l’impianto idraulico load-sensing. Potrebbe sembrare una cosa semplice e scontata ma in realtà Volvo ha centrato alcuni obiettivi non di poco conto. Le due curve di coppia e potenza sono molto vicine nei rispettivi picchi colmando il gap di prontezza tipico dei motori con EGR e filtro antiparticolato lavorando su una curva che raggiunge il massimo a soli 1.200 giri/min. Elemento fondamentale per una pala gommata che non lavora in regime continuo come un escavatore. Volvo è quindi riuscita a contenere i consumi senza penalizzare le prestazioni…il vero tallone d’Achille dei motori con EGR + DPF rispetto a quelli con SCR in applicazioni così specifiche come sulle macchine movimento terra. Pur preferendo la tecnologia molto più semplice con l’SCR, bisogna dire che Volvo ha ottenuto tutto questo grazie a una tradizione motoristica di altissimo livello. Il motore D8H – conforme Stage IIIb – è un sei cilindri da 7,75 litri, Common Rail con iniettori ad alta pressione ad azionamento elettroidraulico ed EGR esterno. Sviluppa una potenza di 190 kW @ 1.700 rpm mentre la coppia massima è di 1.248 Nm @ 1.400 rpm. È dotato di un filtro antiparticolato a rigenerazione sia attiva che passiva.

STRUTTURA E BRACCIO BOX_03_001La struttura della L110G è del tutto identica a quella della precedente serie F. Gli aggiornamenti riguardano il nuovo cofano a struttura integrale che permette – una volta sollevato – di avere pieno accesso al vano motore senza ostacoli di nessun genere. Per il resto si tratta di una impostazione già ampiamente vista ma che non annoia mai. Il cinematismo TP -Linkage è infatti alla base del successo delle pale gommate Volvo e permette un utilizzo dinamico ma rilassato delle potenzialità della L110G. L’impostazione particolare di questo cinematismo – che abbassa il baricentro, sfrutta al massimo la forza idraulica del cilindro benna e agevola il carico grazie all’assenza di elementi che possano collidere con le sponde dei camion – permette di preservare il telaio dalle sollecitazioni più gravose. Fra gli altri pregi vi è anche quello di avere tutti i vantaggi del cinematismo in linea con la possibilità di poter essere usato produttivamente in applicazioni di movimentazione materiali con le forche. BOX_03_002La cura dei particolari è un altro dei segni distintivi di Volvo con una qualità complessiva generale molto alta e con elementi secondari – come per esempio il circuito idraulico ausiliario – progettati in modo da non essere danneggiati durante il lavoro. Tenendo conto dei progressi fra serie F e serie G, in cui le novità sostanziali sono date da un numero elevatissimo di migliorie e ottimizzazioni sulla base di una struttura esistente di elevato livello, il nuovo look della L110G è chiaramente mirato alla massima praticità e sicurezza nell’impiego quotidiano partendo dalle più comuni operazioni di manutenzione per arrivare ai lavori in contesti meno ordinari. PREGI: Volvo ha puntato sulla semplicità ottimizzando un progetto già molto valido •cabina da macchina di alta gamma •impianto idraulico Load Sensing a centro chiuso •catena cinematica con cambio automatico con quattro programmi di lavoro •cinematismo TP-Linkage protagonista assoluto per praticità e prestazioni •guida semplice, reattiva e intuitiva DIFETTI: motore con EGR + DPF che comporta manutenzioni più ampie nel tempo.

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