Impianti a torre

Tecnologie a basso impatto per i rivestimenti stradali


Veduta virtuale di Master Tower, l’innovativa torre per la produzione del conglomerato bituminoso sviluppata da Marini

Marini presenta l’innovativa Master Tower, un impianto a torre dal concept rivoluzionario che ridisegna l’intera configurazione della torre. Rendendo flessibile, performante e sostenibile la produzione del conglomerato.

Master Tower è frutto di un progetto “fuori dagli schemi” durato circa 3 anni. E incentrato sull’integrazione dei processi di produzione del conglomerato vergine e  recuperato. Si tratta di un impianto a funzionamento combinato. Che, oltre a garantire le temperature ideali per inerti e bitume, utilizza un unico sistema di essiccazione dei materiali. Restituendo la massima flessibilità nella preparazione delle ricette, a fronte di importanti economie energetiche e operative.

Una nuova generazione di impianti

Il prototipo dell’innovativo sistema a doppio tamburo integrato allestito nello stabilimento Marini ad Alfonsine

Sviluppata dal team diretto dall’ing. Andrea Pirazzini – Direttore tecnico di Marini – in collaborazione con Aster, Cineca e Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bologna, Master Tower inaugura una nuova generazione di impianti concepiti con i più evoluti sistemi di progettazione.

Andrea Pirazzini

L’intera torre è stata progettata utilizzando software di modellazione e simulazione, fra cui i sistemi di Computational Fluid Dynamics e Discrete Element Modeling. Grazie ai quali il comportamento e le prestazioni sono state virtualizzate permettendo la messa a punto complessiva prima della costruzione del prototipo.

Quest’ultimo – o meglio, la sua parte più innovativa e complessa, protetta da numerosi brevetti – è stato poi allestito nello stabilimento di Alfonsine (Ravenna) per i test di funzionamento che hanno confermato gli obiettivi di efficienza, versatilità e a basso impatto ambientale.

Un unico sistema integrato

In luogo di due distinti tamburi, ciascuno dotato di un proprio bruciatore, Master Tower dispone infatti di un unico sistema integrato – un vero e proprio doppio tamburo per l’essiccamento dei materiali, caratterizzati dal funzionamento integrato e dalla presenza di un solo bruciatore – che restituisce consistenti vantaggi sotto il profilo produttivo, economico ed energetico.

L’eliminazione di qualsiasi interferenza termica nella lavorazione dei materiali fresato e vergine è affidata sia al dispositivo intermedio di distribuzione dell’aria, sia alla rete di sensori che monitorano i processi, coordinando l’attività di bruciatore, tamburi, impianto di ventilazione e del resto dei componenti della torre.

A valle del doppio tamburo integrato, il passaggio nelle rispettive tramogge precede lo stoccaggio differenziato delle due tipologie di prodotti in serbatoi sopraelevati, della capacità di 130 t per il fresato (a 160 °C) e di oltre 200 t per il prodotto vergine. Riscaldati e opportunamente coibentati, gli accumuli consentono la miscelazione dei prodotti a seconda delle ricette richieste.

Tecnologia al top

La riduzione delle emissioni in atmosfera e degli odori è affidata alla ri-combustione dei gas emessi dai materiali, aspirati in vari punti della torre e inviati, mediante apposite canalizzazioni, al bruciatore. Il passaggio finale nei depolveratori riduce al minimo anche la dispersione delle polveri.

Master Tower, che sarà presentata ufficialmente al prossimo Bauma, si propone perciò come una nuova generazione di impianti per la produzione del conglomerato bituminoso, alzando l’asticella delle tecnologie e delle prestazioni nel settore delle pavimentazioni stradali.

di Giuseppe La Franca