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La nuova pala cingolata Cat 973

La nuova pala cingolata Cat ® 973 combina una versatilità senza pari con un’efficienza del carburante fino al 10% migliore, maggiore produttività, miglioramenti della cabina e tecnologia Payload opzionale. La pala cingolata da 275 CV (205 kW) di Caterpillar ha un peso operativo di 29.892 kg (65.901 libbre) e sostituisce la 973K in tutto il mondo. Si unisce alla 953 (160 hp/119 kW) e alla 963 (202 hp/151 kW) nella linea di pale cingolate Cat.

Più semplice da gestire

La 973 è la pala cingolata più grande del settore, ma offre comunque agilità e facilità d’uso. La cabina aggiornata è dotata di sedile ammortizzato e braccioli/comandi regolabili. Un intuitivo display touchscreen da 10 pollici (254 mm) è facile da usare ed è dotato di una telecamera per la retromarcia ad alta definizione standard. L’indicazione della pendenza contribuisce a semplificare il funzionamento mostrando la pendenza principale e la pendenza trasversale della macchina direttamente sul display.

È possibile preimpostare le funzioni ripetitive di sollevamento, abbassamento, scaffalatura, scarico e flottazione per facilitare lavori come il caricamento di camion. La risposta più fluida dell’attrezzatura e dello sterzo e le prestazioni di sterzo migliorate garantiscono maggiore controllabilità.

Più produttività e meno carburante = maggiore profitto

Il 973 è alimentata da un motore Cat C9.3B. Il consumo di carburante è ridotto fino al 10% con la modalità Auto che adatterà la velocità del motore al carico. La modalità Eco utilizzerà una velocità ancora più bassa per ridurre ulteriormente il consumo di carburante nelle applicazioni più leggere. La modalità Power manterrà elevato il regime del motore per una sensazione di potenza prontamente disponibile in ogni momento.

Una benna opzionale della serie Performance aumenta la produttività fino al 20%. Un attacco rapido Fusion™ opzionale consente rapidi cambi di attacco. È possibile condividere una varietà di benne, forche e altri strumenti tra pale cingolate, pale gommate e altre macchine compatibili con Fusion. Le soluzioni appositamente progettate per la bassa pressione al suolo (LGP), la movimentazione dei rifiuti/demolizione  sono dotate in fabbrica di sottocarro specializzato, protezioni e altre caratteristiche progettate per affrontare i compiti più difficili. Il pacchetto 973 Steel Mill comprende una cabina specializzata, un serbatoio del carburante in acciaio coibentato, un carro ad alta temperatura e isolamento in tutta la macchina, che la rendono adatta alla movimentazione delle scorie. 

Tecnologie a bordo

La tecnologia Cat Payload* fornisce informazioni precise sul carico della benna con pesatura in movimento, che aiuta a prevenire il sovraccarico o il sottocarico. Un caricamento più accurato riduce i tempi di ciclo per contribuire a risparmiare tempo, manodopera e costi di carburante.

La tecnologia telematica Cat Equipment Management aiuta a eliminare la complessità della gestione dei cantieri, raccogliendo dati generati da attrezzature, materiali e persone e fornendoli in formati personalizzabili.

  • Product Link™ raccoglie i dati in modo automatico e accurato dalle apparecchiature, di qualsiasi tipo e marca, che possono essere visualizzati online tramite applicazioni web e mobili.
  • Accedi alle informazioni sempre e ovunque con VisionLink®. Un dealer Cat può aiutare a configurare un abbonamento personalizzato, disponibile con reporting cellulare o satellitare o entrambi.
  • L’app Cat aiuta a gestire le risorse, in qualsiasi momento, direttamente da uno smartphone.
  • La risoluzione dei problemi remota consente di risparmiare tempo e denaro consentendo ai dealer Cat di eseguire test diagnostici in remoto. Remote Flash aggiorna il software di bordo senza la presenza di un tecnico, in un momento opportuno, riducendo potenzialmente i tempi di aggiornamento fino al 50%.
  • Il profilo dell’applicazione e l’ID operatore aiutano a risparmiare tempo salvando le impostazioni preferite della macchina.
  • Sicurezza della macchina: il codice di accesso fornisce un ulteriore livello opzionale di sicurezza richiedendo all’operatore di inserire un ID prima dell’avvio della

Renault Trucks: volumi in crescita nel 2023

Renault Trucks ha chiuso il 2023 con un totale di 69.859 consegne, in crescita del 18%. Una performance commerciale solida che ci permette di continuare la trasformazione della nostra azienda e la nostra transizione verso il trasporto sostenibile“, precisa Bruno Blin, Presidente di Renault Trucks. “Renault Trucks si afferma come leader della mobilità decarbonizzata, con una quota di mercato del 22,4% di veicoli elettrici nel segmento oltre le 16 tonnellate in Europa“.

In un mercato ancora caratterizzato da carenze di approvvigionamento, in particolare nel primo semestre, le consegne di veicoli nuovi Renault Trucks sono aumentate del 18% rispetto all’anno precedente, raggiungendo le 69.859 unità nel 2023. Il fatturato è suddiviso per destinazione: Europa: 62.476 veicoli fatturati (20%),  Resto del mondo: 7.383 veicoli fatturati (8,7%); per tonnellaggio: Gamma alta e intermedia: 40.833 veicoli fatturati (4%), Veicoli commerciali: 29.026 veicoli fatturati (+46%).

Per quanto riguarda i veicoli elettrici nel 2023 Renault Trucks ha fatturato 1.636 veicoli elettrici, con un aumento del 153% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, per la Gamma elettrica alta e intermedia: 624 veicoli fatturati (65%), per i Veicoli commerciali elettrici: 1.012 veicoli fatturati (278%).

Bene il mercato europeo dei veicoli elettrici

In Europa (UE27) nel 2023, nel segmento dei veicoli di peso superiore a 16 tonnellate e in un mercato molto dinamico e in crescita, Renault Trucks ha visto crescere i suoi volumi del 3,4%. L’azienda ha perso 0,9 punti di quota di mercato, attestandosi all’8,5%. Nel segmento dei veicoli tra 6 e 16 tonnellate i volumi sono aumentati del 6,8%, mentre la quota di mercato è scesa di 0,8 punti al 6,2%. Renault Trucks rimane leader sul mercato nazionale, con una quota del 27,9% del mercato francese dei veicoli di peso superiore a 16 tonnellate.

Nel 2023, Renault Trucks ha proseguito la transizione verso la mobilità elettrica, con un aumento delle consegne del 153% con 1.636 veicoli elettrici su tutte le gamme.

Nel segmento elettrico di fascia alta e media nel 2023 Renault Trucks ha fatturato 624 veicoli (+65%). In Europa nel 2023 (immatricolazioni UE30), nel segmento dei veicoli elettrici oltre le 16 tonnellate, Renault Trucks supera il mercato, con un tasso di penetrazione del 2,5% (709 veicoli immatricolati), mentre il tasso di penetrazione complessivo degli autocarri elettrici in Europa è stato dello 0,9% (3.163 veicoli immatricolati).

La quota di mercato europeo (UE30) per gli autocarri elettrici di oltre 16 tonnellate è del 22,4%. In Francia Renault Trucks detiene in questo segmento una quota di mercato dell’84%, con 464 veicoli immatricolati.

Nel segmento dei veicoli commerciali elettrici, Renault Trucks ha registrato un aumento delle performance del 278%, con 1.012 unità fatturate. Questa tendenza è destinata a proseguire nel 2024 con l’arrivo di due nuovi modelli di veicoli commerciali elettrici: il Renault Trucks E-Tech Trafic e il nuovo Renault Trucks E-Tech Master (nel 2024 quest’ultimo sostituirà il modello attuale).

Un’ampia gamma elettrica disponibile

La fine del 2023 ha visto anche l’apertura della linea di assemblaggio dei Renault Trucks E-Tech T e C, autocarri elettrici da 44 tonnellate, nello stabilimento di Bourg en Bresse (Francia – Ain).

All’inizio del 2024 XPO Logistics ha anche ricevuto la prima motrice Renault Trucks della serie E-Tech T, frutto di un importante ordine di 105 unità di questo nuovo modello per le sue operazioni in Francia. In qualità di partner di lunga data di Renault Trucks, con un forte impegno per la decarbonizzazione dei trasporti, XPO Logistics possiede ormai una flotta di oltre 200 autocarri elettrici Renault Trucks (Renault Trucks E-Tech D, D Wide e T) già operativi o in attesa di consegna.

Renault Trucks produce già di serie dal 2020 gli autocarri elettrici Renault Trucks E- Tech D e D Wide (autotelai da 16 a 26 tonnellate) nello stabilimento di Blainville sur Orne (Calvados). Questi autocarri in servizio presso i clienti che ne dispongono hanno già percorso complessivamente più di 13 milioni di chilometri, evitando di immettere nell’atmosfera 13.000 tonnellate di CO2.

Renault Trucks, che assembla anche bici cargo nello stabilimento di Vénissieux (Lione, Rhône), propone ora la gamma elettrica più ampia del mercato, da 650 kg a 44 tonnellate e persegue l’obiettivo di raggiungere il 50% dei volumi entro il 2030 con veicoli elettrici a batteria.

A livello internazionale, malgrado un contesto geopolitico complesso, le vendite di Renault Trucks continuano a crescere: +8,7% rispetto al 2022, con 7.383 veicoli fatturati. La quota di mercato dell’azienda è in aumento nella maggior parte dei paesi, tra cui Indonesia (12%), Cile (6,8%), Marocco (18%) e Tunisia (21%). In questo trend favorevole, Renault Trucks è stata affiancata da nuovi partner per sostenerne lo sviluppo in Turchia, Algeria, Kenya.

Usato di qualità

Da diversi anni Renault Trucks ha intensificato le iniziative circolari volte a ridurre l’impatto ambientale degli automezzi, proponendo agli autotrasportatori soluzioni economiche e sostenibili. Prolungando la vita degli autocarri e dei ricambi Renault Trucks riesce a ridurre l’impatto sulle risorse naturali fino all’80%. Questo modello virtuoso si basa su tre principi: rigenerare, riconvertire e riutilizzare.

Nel 2023 Renault Trucks ha riconvertito 95 autocarri usati nello stabilimento di Bourg en Bresse: un numero di veicoli trasformati piuttosto basso che si spiega con la mancanza di disponibilità di veicoli usati e livelli di stock sempre molto bassi (1.200 unità). Nel 2022 Renault Trucks ha prolungato la vita di 250 autocarri dei clienti ricondizionandoli nel suo Used Trucks Centre di Saint Priest (offerta Restart). Gli autocarri rigenerati o riconvertiti rappresentano un risparmio concreto di 6 tonnellate di materie prime, 7 tonnellate di CO2, 7 MWh di energia e 185 m3 di acqua.

Infine nel 2023 Renault Trucks ha compiuto un ulteriore passo verso la circolarità e la decarbonizzazione dei trasporti convertendo gli autocarri diesel in autocarri elettrici a batteria:lo stabilimento di autocarri usati di Bourg en Bresse ospita ora l’attività di retrofit elettrico per le motrici della flotta Neotrucks: veicoli logistici, limitati a 25 km/h, utilizzati per movimentare semirimorchi in siti industriali o logistici privati. Nel 2023 sono state convertite 25 motrici stradali e nel 2024 sono previste 40 unità.

Renault Trucks ha inoltre realizzato nel 2023 un progetto di retrofit elettrico in collaborazione con Novumtech e con il sostegno finanziario dell’ADEME. Un autocarro diesel da 12 tonnellate è stato trasformato in autocarro elettrico a batteria. La fase successiva del progetto prevede l’ottenimento nel 2024 dell’omologazione dell’autocarro trasformato per confermarne la conformità alle normative vigenti. Renault Trucks avvierà in seguito una fase di test in condizioni operative reali, in collaborazione con Clovis Grand Paris.

Infine, sempre nel 2023, Renault Trucks ha mantenuto il livello di consegne di veicoli usati, attestandosi a 6.000 unità. L’azienda, che punta sull’attrattiva degli autocarri usati, ha anche introdotto nel 2023 una terza serie speciale usata: la Renault Trucks T Red. 186 punti vendita e assistenza Renault Trucks dispongono di un’area dedicata agli autocarri usati.

Gli investimenti strategici

Renault Trucks prepara attivamente il suo futuro attraverso investimenti strategici volti a rafforzare la redditività a lungo termine dei suoi stabilimenti e a costruire un futuro solido e sostenibile basato sull’innovazione.

Nel 2023 è stato inaugurato ufficialmente il nuovo centro di ricerca e sviluppo “X-Tech Arena” presso lo stabilimento di Saint Priest (Lione). La struttura di oltre 11.000 mq ospita 1.000 ingegneri esperti, ricercatori e team degli acquisti; la scelta di una sede comune intende semplificare le interazioni tra i team e accelerare i processi di validazione e concretizzazione dei progetti per lo sviluppo delle future soluzioni di trasporto. Realizzata dallo studio ARCHIGROUP, affiancato da un esperto dello sviluppo sostenibile (ETAMINE), la struttura sarà più efficiente del 25% dal punto di vista energetico rispetto a quanto richiesto dalla normativa francese e prevede un investimento di 33 milioni di euro.

Nel 2023 Renault Trucks ha anche festeggiato l’apertura di CampX, un’area dedicata all’innovazione presso la sede di Lione che ha la missione di accelerare lo sviluppo tecnologico e commerciale facilitando la collaborazione tra i team interni e i partner esterni, soprattutto start-up.

Renault Trucks, impegnata nella transizione energetica e ambientale dei suoi stabilimenti, ha anche lanciato un ambizioso progetto in collaborazione con TotalEnergies per l’installazione di 17 ettari di pensiline fotovoltaiche nello stabilimento industriale di Bourg en Bresse. L’elettricità generata coprirà l’equivalente dei consumi di 17.500 abitanti. Parte dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico sarà utilizzata per i consumi interni dello stabilimento. Il 30% del consumo di elettricità del sito sarà quindi fornito dalle pensiline, che avranno anche il vantaggio di riparare i veicoli del personale e i veicoli pesanti prodotti nello stabilimento.

Infine Renault Trucks ha appena presentato i piani per la costruzione di un nuovo centro di distribuzione mondiale di pezzi di ricambio presso lo stabilimento di Saint Priest, che andrà a sostituire impianti più vecchi. La realizzazione di questa nuova piattaforma logistica all’avanguardia rappresenta un investimento totale di 132 milioni di euro, a dimostrazione dell’impegno dell’azienda francese e del Gruppo Volvo, di cui fa parte, per la sostenibilità dei mezzi di produzione e per riaffermare il forte radicamento locale di Renault Trucks nell’area metropolitana di Lione.

MP 1000HD, macchina speciale in galleria

MP 1000HD: una fresa speciale per incrementare la produttività delle manutenzioni in galleria

Come asportare in maniera controllata il conglomerato cementizio in galleria con fresatrice per profilatura di Simex, modello MP 1000HD.

All’aumentare delle richieste di intervento per manutenzione, bonifica e ripristino in volta di galleria, Simex ha potenziato la sua gamma di fresatrici per profilatura MP con un modello speciale, pensando a macchine operatrici specifiche per il tunneling, di elevata potenza idraulica, con profondità di intervento maggiorate per velocizzare i tempi di ripristino e abbattere i costi di cantiere.

Italia: un record per le gallerie stradali

L’Italia è uno dei Paesi che vanta il numero più alto di gallerie stradali in Europa. Più di 4400 su tutto il territorio nazionale. Le gallerie sono infrastrutture che necessitano di una costante manutenzione per far fronte a problemi di varia natura quali fessurazioni, infiltrazioni e, in generale, ammaloramenti dei materiali costitutivi, che ne determinano un progressivo indebolimento strutturale. Gli agenti esterni, come acqua e anidride carbonica, innescano processi di corrosione che nel tempo possono creare seri problemi di fessurazione del calcestruzzo armato, rendendo inevitabili interventi di bonifica e ripristino. I progetti di messa in sicurezza della rete delle gallerie possono prevedere diversi livelli di intervento, a seconda delle necessità riscontrate: dalla sistemazione dei marciapiedi, all’adeguamento degli impianti, fino al risanamento dei piedritti e della calotta.

Ad oggi Simex offre attrezzature specifiche per la rimozione e la scarifica del calcestruzzo, su superfici verticali o inclinate, tramite la gamma di fresatrici per profilatura MP, che si compone di 4 diversi modelli, con tamburi fresanti da 1000, 800, 600 e 500 mm. Visto l’aumento delle richieste dal mercato delle manutenzioni in galleria, Simex ha lavorato negli ultimi mesi a un modello speciale, realizzato per macchine operatrici di grossa taglia con caratteristiche specifiche. Stiamo parlando della MP 1000HD, dove la sigla HD sta per “heavy duty”, ad indicare lavori gravosi e impegnativi.

MP 1000HD: nome d’arte Jocker

La fresatrice MP 1000HD nasce per un progetto specifico di asportazione di superfici ammalorate in galleria per conto di Amplia Infrastructures, già Pavimental, controllata di Autostrade per l’Italia, azienda specializzata nella costruzione e manutenzione di opere civili autostradali e impiantistiche.

Pensata per escavatori da 35 a 60 ton customizzati per il tunneling, la versione HD si differenzia dal modello MP di medesima larghezza per diverse caratteristiche operative:

  • Motori a pistoni in presa diretta con il tamburo che sprigionano una potenza idraulica di 200 kW e una forza al dente di 65 kN
  • Regolazione idraulica della profondità fino a 150 mm tramite ruote laterali
  • Regolazione indipendente della profondità della ruota destra e sinistra per poter realizzare agevolmente passate affiancate
  • Dispositivo idraulico di allineamento parete
  • Rotazione idraulica 360°
  • Kit nebulizzatori per abbattimento polveri potenziato

L’MP 1000HD è un’attrezzatura speciale, con un peso operativo di oltre 4000 Kg, che necessita di un escavatore dedicato, con elevata capacità di idraulica, per poter performare anche in calotta.

Per il cantiere commissionato da Amplia Infrastructures la macchina operatrice a comando remoto è stata realizzata da Laurini Officine Meccaniche di Busseto (PR) con il nome di “Jocker” e si distingue per un innovativo braccio telescopico che permette di fresare in un’unica passata tutto il profilo della galleria per 240° di ampiezza, compiendo la passata successiva nella direzione opposta, avanzando solo con i cingoli, senza interruzioni del lavoro in calotta per riposizionare la motrice.

La fresatrice per profilatura Simex MP 1000HD viene impiegata in interventi di risanamento strutturale e corticale della calotta e dei piedritti di svariate galleria che corrono lungo l’Autostrada A1. La profondità e uniformità della scarifica sono assicurate idraulicamente grazie alle ruote laterali a gestione indipendente, e dall’attacco inclinabile ad ammortizzazione idraulica – entrambe controllate da remoto dall’operatore – che permettono di seguire il profilo della galleria da terra, lungo i piedritti, fino alla calotta, con discesa controllata dall’altra parte.

La pianificazione del lavoro

Nelle gallerie si è manifestato un ammaloramento diffuso del calcestruzzo del rivestimento, con presenza di fessure e nidi di ghiaia conseguenti alle numerose infiltrazioni di acqua. La rimozione delle porzioni danneggiate segue una pianificazione logica a seconda del grado di danneggiamento del materiale. Nei punti più asciutti, dove il problema è legato al solo degrado del calcestruzzo, la scarifica è di 5 cm, fino a raggiungere i 10 cm nei punti in cui è stata riscontrata umidità ed evenienza d’acqua. Il successivo ripristino, infatti, tiene conto del tipo di danneggiamento pregresso: dopo la scarifica di superfici asciutte è sufficiente impiegare delle malte per ridare la giusta consistenza, mentre in presenza di infiltrazioni, dopo l’asportazione, è necessario installare anche delle membrane drenanti in modo tale che l’umidità e l’acqua in eccesso vengano convogliate in apposite canalette.

I vantaggi della MP 1000HD

L’elevata robustezza strutturale della fresatrice per tunneling MP 1000HD rappresenta una linea di demarcazione netta rispetto ai metodi di scarifica tradizionali, offrendo marcati vantaggi sul piano logistico, della sicurezza e dei costi vivi di cantiere. MP 1000HD garantisce un’asportazione rapida a spessore predefinito, mantenendo la profondità di fresatura constante, senza interruzioni di lavoro per riposizionare l’escavatore e senza perdita di potenza quando l’attrezzatura si trova completamente perpendicolare al piano stradale, anche grazie ai due motori idraulici a pistoni che generano 200 kW di potenza idraulica e una forza al dente di 65 kN. Inoltre, realizzare passate affiancate non è mai stato così semplice e intuitivo, grazie alla gestione idraulica indipendente della profondità sui lati destro e sinistro. La prima ruota si adagia nella traccia già fresata a profondità “0”, mentre l’altra ruota sarà impostata alla profondità di lavoro desiderata.

Le prestazioni maggiorate della fresatrice per tunneling MP 1000HD raccontano di un’attrezzatura del tutto nuova sul mercato, con un’operatività snellita e un abbattimento dei tempi di consegna dei lavori, che in ambito infrastrutturale determinano le marginalità di tutto l’indotto. In strade ad alta percorrenza la rapidità di esecuzione dei lavori è fondamentale, specialmente in ambito montano, in quanto la deviazione temporanea della viabilità su percorsi alternativi, spesso tortuosi e non agevoli, crea non pochi disagi agli utenti della strada. Concludere prima le attività di scarifica non consente solo di evitare multe e penali ma anticipa anche le operazioni successive quali il ripristino con malte, la posa delle centine, delle membrane drenanti o di cavi e condutture.

I DATI TECNICI della MP 1000HD

• Peso consigliato escavatore ton 35-60
• Larghezza di fresatura mm 1000
• Profondità di lavoro max mm 150
• Forza al dente kN 65
• Potenza idraulica kW 200
• Motori idraulici n° 2
• Peso operativo kg 4000
• Portata olio richiesta l/min 360-450
• Massima pressione olio BAR 350

Lo ZX240N tra Passo Rolle e Val di Fiemme

24 tonnellate: una “taglia” che nei cantieri del nostro paese è molto apprezzata dalle imprese. Un segmento che l’escavatore cingolato Hitachi ZX240N – arrivato alla settima generazione – rappresenta al meglio.

Non può essere altrimenti, visto che da sempre si tratta di una macchina solida, affidabile e produttiva, tanto negli impieghi heavy duty quanto nelle più tradizionali operazioni di scavo e movimento terra.Monoblocco o triplice ha un raggio operativo di oltre 9 metri e una profondità di scavo intorno ai 6 metri a seconda dell’allestimento. A muoverlo è il motore Isuzu 4HK1 Stage V turbocompresso con turbina a geometria variabile, intercooler e EGR e trattamento delle emissioni inquinanti DOC+CSF+SCR. Un motore da 128,4 kW a 2000 giri/minuto, che assicura una forza di trazione massima di 203 kN e la capacità di superare pendenze del 70%.

ZX240N: emissioni e consumi ridotti

Ottimo l’equilibrio tra prestazioni e consumi, garantito dal sistema di gestione idraulica TRIAS III, che con il supporto dell’indicatore ECO oltre a ridurre emissioni e consumi, ottimizza il comportamento dell’escavatore in funzione del tipo di lavorazione. La cabina, poi, è un must: spaziosa e confortevole, con una rumorosità tra le più basse sul mercato e livelli di vibrazioni diminuiti del 20% rispetto alla serie precedente. Movimento sincronizzato del sedile, quadro comandi con joystick gestibili senza sforzo e monitor LCD a colori da 8” facilitano l’operatore, che gode della completa visibilità dell’area di lavoro; merito delle ampie superfici vetrate e del sistema di videocamere Aerial Angle con vista a 270°. Pochi – grazie al sistema di aggancio rapido potenziato integrato sul monitor – i secondi necessari per sostituire le attrezzature.

È indubbio che l’escavatore cingolato Hitachi ZX240N dà il suo meglio quando è messo “sotto pressione”, tanto dal compito da svolgere che dal contesto ambientale.

Eccolo quindi all’opera a Cavalese (TN), dove la grande impresa di costruzioni Misconel lo impiega nella realizzazione del nuovo tratto stradale di Passo Rolle (1.984 metri) e da parte dell’Impresa Trettel in Val di Fiemme per la pulizia e manutenzione dei bordi stradali. Entrambi i modelli sono stati forniti da COMAC (Egna – BZ), dealer Hitachi per il Trentino Alto Adige e le provincie di Vicenza, Verona, Padova, Rovigo e Venezia.

Bosch Rexroth Italia: i primi 70 anni

La linea di produzione della Maserati

Il 15 marzo 2024 Bosch Rexroth ha festeggiato i 70 anni di presenza in Italia. Nella sua storia è riflesso l’emozionante percorso dello sviluppo industriale italiano e l’evoluzione delle tecnologie che hanno supportato tale sviluppo, dagli anni ʹ50 del boom economico fino alla rivoluzione digitale e alla transizione Industry 5.0. Un’avventura declinata al plurale, perché include le differenti generazioni che con il loro lavoro l’hanno resa e la rendono possibile, i numerosi clienti che ne rappresentano il senso e la quotidiana motivazione, nonché le comunità locali che ospitano le sedi Rexroth e quelle dei suoi partner. Per preservare e valorizzare questa lunga e straordinaria vicenda nel 2023 è nato l’Archivio Storico Rexroth Italia con la missione di conservare i documenti che testimoniano la vita dell’azienda e il ruolo ricoperto nell’evoluzione del comparto industriale del nostro Paese.

Spegnere settanta candeline non è stato solo un momento per celebrare i successi di una realtà  capace di modernizzare, in veste di partner affidabile, il tessuto produttivo italiano. La ricchezza del nostro passato, come le radici di un albero, è il punto di forza che ci spinge ogni giorno a guardare al futuro con ottimismo, nella convinzione che sempre nuove frontiere si staglieranno all’orizzonte, e che raggiungerle e varcarle per primi sia la nostra ragion d’essere primaria. Una visione ben riassunta nel purpose recentemente espresso da Bosch Rexroth “We move industries to make our world a better place”. Un impegno che   ribadisce quanto Bosch Rexroth sia impegnata nel plasmare il futuro, ponendo particolare attenzione all’innovazione digitale, alla sostenibilità, al benessere dei suoi collaboratori e del suo territorio. Grazie ad un’ampia gamma di prodotti e di tecnologie innovative l’azienda è impegnata ogni giorno nell’aiutare i propri clienti ad efficientare i processi produttivi contribuendo così al loro successo.

La nascita e i primi anni: 1954 -1961

Fondata a Milano nel 1954 con l’evocativo nome di Ruhrital, l’azienda si occupa della commercializzazione e dell’installazione di componenti e impianti oleodinamici che già all’epoca rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia meccanica.

Hanno Speich

Il principale marchio trattato è proprio Rexroth, attraverso il quale l’azienda realizza una vera e propria attività pionieristica di introduzione e diffusione della tecnologia idraulica in Italia.

A questa attività Ruhrital affianca in Italia un intenso lavoro di diffusione della cultura ingegneristica e di divulgazione scientifica curando in proprio la realizzazione della rivista “Oleodinamica” (antesignana dell’attuale Oleodinamica e Pneumatica) e la pubblicazione di manuali didattici e scientifici tuttora utilizzati. Tra gli appassionati tecnici dell’azienda si distingue il giovane ingegnere Hanno Speich.

 

 

 

Il boom economico e la grande espansione: 1962-1971

Sin dai primi anni ’60 alla Ruhrital si rivolgono i più importanti marchi industriali italiani tra cui Alfa Romeo, Innocenti, Pirelli, FIAT, Terni, ILVA e Dalmine. Sono gli anni in cui la rapida crescita economica sta trasformando l’Italia in un paese industriale. L’azienda milanese accompagna lo sviluppo industriale italiano contribuendo ad alcuni rilevanti programmi infrastrutturali grazie ai quali acquisisce le fondamentali competenze che l’accompagneranno lungo tutta la sua storia. Le iniziative più importanti riguardano il settore siderurgico: tra essi si annoverano la fornitura nel periodo 1965-1975 di componenti e sistemi oleodinamici  per numerosi impianti della Italsider di Taranto (due altiforni, due impianti a colata continua per bramme, tre tubifici, due laminatoi a caldo, due laminatoi a freddo, quattro forni a longheroni) e il progetto Dalmine. Alla fine degli anni ’60 Rexroth collabora con Hydromac per la realizzazione del primo escavatore completamente idraulico in Italia.

L’ingresso del gruppo Rexroth e la nuova sede di Cernusco: 1971-1975

La sede di Cernusco nel 1976

Nel 1971 il Gruppo Rexroth, da sempre cuore dell’offerta dell’azienda milanese, sceglie Ruhrital per creare la sua consociata italiana. Rilevandone il 75% del pacchetto azionario unirà per sempre la creatività dell’azienda italiana con l’elevata affidabilità della tecnologia tedesca. L’acquisizione si completerà cinque anni più tardi con il conseguimento del 100% del capitale e la modifica della ragione sociale in Rexroth spa. L’espansione delle attività e la crescita continua spinge l’azienda a cercare una nuova sede. La scelta cade su Cernusco sul Naviglio, comune della cintura nord-est di Milano recentemente dotata di una stazione della metropolitana. Il terreno viene acquistato nel 1975, la costruzione della prima palazzina, cui farà seguito negli anni l’edificazione di altri 5 edifici, viene completata nel 1976.

L’allargamento del portafoglio tecnologico e le grandi applicazioni: 1976-2000

Riflettendo le strategie della Casa Madre, dal 1968 parte integrante del Gruppo Mannesmann, negli anni successivi Rexroth espande il suo portafoglio produttivo e tecnologico. Con l’acquisizione di Indramat nei primi anni ‘70 l’azienda fa il suo ingresso nel mercato degli azionamenti e dei controlli elettrici. Nel 1979 vengono assorbite le attività italiane relative alla fonderia. Nel 1990 viene acquisita la Wabco Tecniche di Automazione, attiva nel settore pneumatico, e subito dopo la Mecman. Nel 1994 viene rilevata la Hydromarine che già dal 1989 operava nel settore della nautica e delle imbarcazioni da diporto. Nel 1992 viene rilevato il 75% del capitale di Star Mikron, operazione che segna l’ingresso di Rexroth nel mercato della tecnologia lineare. L’acquisizione si completerà nel 2001.

Nel 1995 Rexroth spa si unisce ai festeggiamenti di tutto il gruppo che celebra i 200 anni di attività di Rexroth, confermandosi una delle aziende più longeve al mondo. Per l’occasione l’azienda italiana inaugura la Mostra Permanente, uno show room di 500 mq interamente dedicato alle proprie tecnologie. Nello stesso anno l’azienda italiana consegue la certificazione di qualità ISO 9001.

In questi anni la vocazione progettuale dell’azienda di Cernusco sul Naviglio si rispecchia in una serie di importanti progetti industriali a cui Rexroth contribuisce con le proprie tecnologie.

Tra i tanti vanno ricordati il laminatoio algerino di Annabà a metà degli anni ’70, il sistema di trasporto per lo Space Shuttle a metà degli anni ’80, il sistema load sensing per escavatori FIAT Allis, la nave offshore per piattaforme di perforazione MICOPERI (1985-86), l’impianto di produzione FIAT Termoli per la produzione del motore Fire negli anni ’90 e la produzione del cambio e della frizione idraulica per le vetture Ferrari di Formula 1.

L’arrivo di Bosch e il consolidamento della leadership (2001-2017)

Nel 2000, in seguito alla decisione di Mannesmann dell’anno precedente di scorporare le attività industriali dalle telecomunicazioni, Rexroth viene ceduta al gruppo Bosch. La nuova Bosch Rexroth spa, nata dall’unione di Mannesmann Rexroth e della Divisione Tecnica di Automazione di Bosch, inizia a operare ufficialmente dal 1° maggio 2001 proseguendo le sue attività nella storica sede di Cernusco. L’ingresso del gruppo Bosch consolida la posizione di leadership dell’azienda di Cernusco sul Naviglio e incrementa la gamma di soluzioni con l’inserimento di nuove tecnologie: sistemi di avvitatura e saldatura, robotica, sistemi di trasporto e tecnica di montaggio. L’azienda è ora in grado di fornire soluzioni integrate multi-tecnologiche. Tra le applicazioni più importanti di questo periodo vanno ricordate la fornitura di motori elettrici e inverter per la movimentazione scenica del Teatro alla Scala e i sistemi idraulici per i banchi prova del Polo Tecnologico Ferroviario di Osmannoro.

We move You Win: 2017-oggi

Dal 2017, in piena sintonia con le strategie del gruppo di appartenenza, Bosch Rexroth guida in Italia la trasformazione digitale secondo l’approccio di business “We move. You Win”. Con le nuove soluzioni di Connected Hydraulics, Transforming Mobile Machines e Factory Automation Open. Limitless.Connected, progettate per l’azionamento e il controllo di impianti industriali e macchine mobili off-highway, l’azienda contribuisce a uno sviluppo sostenibile di macchine, impianti e ambienti produttivi dei suoi clienti. Tra i progetti più prestigiosi di questo periodo va ricordata la fornitura delle postazioni di lavoro intelligenti e il sistema di avvitatura per la linea di produzione della Maserati MC20.

Komatsu: il nuovo midi PC88MR-11

Sulla scia del grande successo del suo predecessore, il modello PC88MR-10, il nuovo midi-escavatore PC88MR-11 di Komatsu continua ad accrescere il valore aggiunto per i clienti del settore. Grazie alle sue nuove caratteristiche, il PC88MR-11 offre un notevole aumento della produttività, ridotti consumi di carburante e maggiore velocità delle attrezzature di lavoro.

 Il PC88MR-11 è stato sviluppato partendo dal know-how accumulato dal gruppo Komatsu nel corso dei decenni per offrire massima versatilità, facilità di acquisto e maggiore efficienza grazie alla funzione opzionale Lehnhoff Powertilt montata già in fabbrica.

La preoccupazione per i problemi ambientali sta crescendo e le aree urbane diventano sempre più sensibili alle emissioni: grazie ai consumi ridotti e al potente motore EU Stage V (50,7 kW / 68 hp) del PC88MR-11 i clienti possono partecipare a qualsiasi gara, dimostrare di possedere i necessari requisiti in termini di rispetto dell’ambiente e godere di un investimento davvero a prova di futuro.

Il ridotto raggio di rotazione posteriore consente all’operatore di concentrarsi sul lavoro che sta svolgendo, senza doversi preoccupare del rischio di urti nella parte posteriore, e fa del PC88MR-11 un prodotto molto versatile, ideale anche in spazi ristretti.

L’aspetto esteriore risulta migliorato grazie al modernissimo design della serie MR-11, completamente rinnovato. Il PC88MR-11 assicura comfort operatore di prim’ordine, soluzioni all’avanguardia per la sicurezza, principi ergonomici intuitivi, grandi migliorie in termini di prestazioni e manovrabilità, facilità di manutenzione, tranquillità garantita dal collaudato sistema di post-trattamento di Komatsu e le migliori dotazioni di serie del settore.

Gli operatori noteranno miglioramenti sotto ogni aspetto: lama di nuova progettazione per ottimizzare le prestazioni di livellamento, interruttore marcia alta/bassa riposizionato per meglio rispettare i principi ergonomici, o una valvola automatica per facilitare la sostituzione delle attrezzature. Tutto ciò sarà apprezzato in egual misura dagli utenti esperti e da quelli alle prime armi.

 Simone Reddi, Product Manager di Komatsu Europe per i midi-escavatori, afferma: “Non si tratta di un semplice aggiornamento del modello. Il PC88MR-11 vanta numerose migliorie in termini di prestazioni di scavo e di struttura. L’intero ciclo scavo-carico è stato perfezionato, aumentando la produttività e improntando l’esperienza di guida in base alla percezione di una maggiore velocità. Infine, aspetto non meno importante, questo midi-escavatore Komatsu rappresenta il debutto europeo del motore Komatsu 2,4 litri EU Stage V con KDPF (senza SCR). Per tutti i nostri clienti, dunque, minori consumi di carburante, maggiori prestazioni ed efficienza ineguagliabile”.

PC88MR-11 – Caratteristiche e vantaggi

Design moderno e attraente, distintivo della serie MR-11 di Komatsu.

Motore conforme alla normativa EU Stage V, con filtro DPF e senza bisogno di riduttore SCR: possibilità di partecipare a qualsiasi gara, rispetto per l’ambiente, investimento a prova di futuro, tranquillità assoluta.

Maggiore potenza netta rispetto al PC88MR-10.

Motore con ventola a giunto viscoso: minore rumorosità e ridotto consumo di carburante.

Produttività: aumento del 7% rispetto al PC88MR-10 (maggiore velocità nelle operazioni di sollevamento/rotazione).

Consumo carburante (l/h): in media, riduzione del 6% rispetto al PC88MR-10.

Velocità di livellamento: aumento del 14% rispetto al PC88MR-10.

Portata olio attrezzature (l/min): aumento del 12% rispetto al PC88MR-10.

Nuova forma della lama: migliori prestazioni di livellamento.

Interruttore velocità di traslazione alta/bassa sulla leva comando lama: posizione intuitiva per una maggiore produttività.

Fari di lavoro a LED: per vedere ed essere visti in qualsiasi condizione di lavoro.

Radio con Bluetooth: sempre connessi.

Sedile riscaldato con sospensione pneumatica: massimo comfort operatore.

Impostazione portata olio attrezzature: facile, eseguibile completamente tramite il monitor.

Pulizia del radiatore semplificata: è prevista una rete antipolvere utile e ben posizionata.

Nuovi grandi sportelli di accesso: manutenzione facile, veloce, sicura.

Punti di manutenzione del motore: tutti sullo stesso lato e accessibili da terra, rendono le operazioni facili, veloci, sicure.

Tappetino: facile da pulire.

Altezza di trasporto: ridotta di 20 mm rispetto al PC88MR-10.

Interruttore automatico 2 vie -> 1 via -> 2 vie per le attrezzature: sicuro, veloce e versatile.

Convention Mollo: una partita da vincere

La metafora calcistica è stata il leit motiv della 13a Convention del Gruppo Mollo, svoltasi ieri presso il Teatro G Busca di Alba.

E’ stato infatti preso a prestito il percorso sportivo e umano del recentemente scomparso Gigi Riva (definito Rombo di Tuono dal giornalista Gianni Brera) per illustrare il DNA e la visione strategica del Gruppo Mollo, che si fonda sostanzialmente su tre pilastri:

Guidare e seguire: la leadership non è una questione di ruolo ma di atteggiamento

Il coraggio di osare: non chiedersi “perché”, ma “perché no”?

Disponibilità e collaborazione: scegliere di essere squadra e guardare al bene comune crea valore per tutti.

Sono solo frasi fatte?

Questi pilastri potrebbero sembrare semplicemente frasi fatte mutuate dal mondo dello sport. La vicenda del Gruppo Mollo ( e i suoi risultati) dimostrano il contrario. Qualche numero?

519 collaboratori, 57 centri noleggio operativi, 85.000 contratti di noleggio, un fatturato di 127 milioni di euro, generato esclusivamente da attività di noleggio e non di vendita. Un parco nolo che oggi conta oltre 13.000 unità tra piattaforme aeree, sollevatori telescopici, minigriu e autogru, gru edili, autocarri e furgoni, macchine movimento terra, generatori e torri faro, macchine e attrezzature edili, monoblocchi, container, bagni mobili.

E che dire della formazione? Nel 2023 il Gruppo Mollo ha formato direttamente, con il suo centro Mollo Academy, 6600 clienti sull’uso in sicurezza delle attrezzature da lavoro (dal 2013 ad oggi sono più di 45.000 gli operatori formati) con un’offerta di oltre 100 tipologie di corsi.

E l’azienda continuerà a incrementare e rinnovare la sua flotta investendo nel biennio 1024-2025 ben 120 milioni di euro in nuovi mezzi, tra cui soluzioni green e tecnologie elettriche e ibride, rafforzando il marchio Blue & Green®, con l’obiettivo di ridurre i consumi, le emissioni e la rumorosità in ogni tipo di applicazione.

Oltre il parco macchine

Gli investimenti 2024 del Gruppo Mollo non riguarderanno solo l’implementazione del parco ma anche l’apertura di nuovi centri noleggio, nel Nord e Centro Italia: Arezzo, Caselle, Romano Canavese, Varese. E sono ovviamente previste altre acquisizioni, dopo quella recente di Tecnostrutture che porta a 6 le acquisizioni compiute nel corso degli ultimi due anni.

Ma sono altri ancora gli ambiti in cui Mollo Noleggio investirà.

Tecnologie e software, per velocizzare ulteriormente i processi

Comunicazione web, per rendere sempre più dinamico il proprio sito internet

Nuovi servizi ai clienti

Restyling dei centri noleggio, un progetto già avviato e che proseguirà per tutto il 2024

Welfare: sostegno ai collaboratori in diverse forme (borse di studio, buoni carburante, contributo alle spese mediche dei dipendenti…)

Formazione: commerciale, tecnica, amministrativa

Sponsorizzazioni e fiere: confermate varie partnership tar cui quelle con il Giro d’Italia e importanti società calcistiche della Serie A e B.

Una maglia attaccata sulla pelle

Mauro Mollo durante l’incontro con i giornalisti

Torna ancora una volta la metafora calcistica nel discorso forse più emotivamente coinvolgente pronunciato da Mauro Mollo durante la convention.

Quando Gigi Riva parlava del suo impegno nella Nazionale, amava dire che l’amore per la squadra era una maglia che ti si cuce sulla pelle e che non riesci  più a staccare. E’ lo stesso sogno che mio fratello Roberto ed io abbiamo: guidare tutti i nostri collaboratori nella partita che giochiamo quotidianamente, sentendo la responsabilità di mettere tutti noi nelle condizioni di giocarla al meglio. Faremo il possibile per consolidare la colla necessaria perché la maglia ci rimanga sempre di più appiccicata alla pelle“.

Giuliano Group: Atlas Copco nel parco

Giuliano Group ha annunciato  la firma di un importante accordo pluriennale con Atlas Copco per la fornitura di un numero ampio di nuovi motocompressori a basse emissioni da inserire nella propria flotta a noleggio.

La storica partnership tra le due aziende si consolida confermando la posizione di leader del noleggiatore nel segmento aria compressa, dove può oggi vantare una vasta offerta di macchine performanti e di ultima generazione.

Giuliano Group distribuirà gradualmente i nuovi macchinari Atlas Copco nelle proprie filiali di Napoli, Roma, Brescia, Milano e Torino, in modo da fornire ai propri clienti un servizio rapido e capillare in tutto il territorio.

Il ruolo di Giuliano Group

L’entità dell’investimento effettuato dimostra concretamente la volontà di Giuliano Group di potenziare la propria offerta e mantenerla sempre aggiornata con tecnologie all’avanguardia che possano fornire importanti benefici ai propri clienti. Uno sforzo in linea con la strategia di posizionamento perseguita negli ultimi anni, che ha visto il Gruppo diversificare la propria offerta con l’inserimento di piattaforme aeree, mezzi per il sollevamento, macchine movimento terra e attrezzature per fornire energia e illuminazione.

L’acquisto dei nuovi motocompressori Atlas Copco rappresenta dunque il coronamento di un percorso di crescita in cui Giuliano Group, pur ampliando la gamma di soluzioni, ha comunque voluto mantenere e rafforzare la posizione di leader nel suo principale core business, ovvero il noleggio di macchinari ad aria compressa, tra cui motocompressori ed elettrocompressori, che gli ha permesso di affermarsi nel mercato come partner affidabile e qualificato.

Una leadership che ora compie un ulteriore importante passo avanti sia a livello qualitativo che quantitativo.

I motocompressori Atlas Copco

Prodotti di grande efficienza, affidabilità e sicurezza, i nuovi motocompressori Atlas Copco sono dotati di innovative tecnologie che consentono di ridurre significativamente le emissioni di gas serra, migliorando così l’efficienza energetica e i costi di utilizzo complessivo per gli utilizzatori.

Atlas Copco è all’avanguardia nel rispetto dello standard Stage V, la rigorosa normativa europea che riduce e limita le conseguenze dannose sulla salute causate dalle emissioni allo scarico dei motori diesel. Un posizionamento raggiunto sin dalla nascita della normativa grazie al grande impegno profuso nel progresso tecnologico dei propri prodotti.

I nuovi modelli acquistati da Giuliano Group vantano anche l’innovativa tecnologia PACE, una soluzione che permette di configurare e regolare la pressione attraverso l’elettronica cognitiva in base al tipo di lavoro da svolgere e alle necessità dell’utente.

Il modello X-AIR 750, ad esempio, rappresenta un vero e proprio top di gamma nel segmento premium dell’azienda produttrice, ed è la grande innovazione che definirà gli standard di settore: una soluzione compatta e altamente efficiente per la perforazione di media profondità, eccellente in un’ampia varietà di applicazioni. Inoltre, la migliorata leggerezza del macchinario ne facilita sensibilmente anche il trasporto.

I commenti

Nella definizione di questo accordo, Giuliano Group ha trovato in Atlas Copco un partner con dei valori in perfetta sintonia con i propri obiettivi di sostenibilità ambientale.

Per il noleggiatore, infatti, una flotta sempre più sostenibile e performante è un requisito fondamentale nel portare sul mercato benefici ambientali ed economici che permettono di offrire ai propri clienti un servizio di noleggio di qualità e maggiore sicurezza sul cantiere.

Raffaele Giuliano, CEO di Giuliano Group, commenta così l’importante investimento effettuato:“Siamo orgogliosi di aver confermato la partnership con l’eccellenza del settore dei motocompressori, ossia Atlas Copco. Questo nuovo accordo ci permette di offrire ai clienti un servizio di qualità superiore e innovativo, con una flotta più ampia e moderna, notevolmente performante e sensibile agli sforzi condivisi per la riduzione dell’impatto ambientale; aspetti che vanno a rafforzare la nostra posizione di leader nel settore dei motocompressori”.

Emrah Ozden, General Manager di Atlas Copco, conferma la soddisfazione del produttore: “Siamo molto lieti e grati di contribuire alla rapida trasformazione della flotta di Giuliano Group in tecnologie green con le nostre soluzioni di sostenibilità. Condurre assieme questa transizione green ci permetterà di creare un futuro migliore per i nostri clienti finali, migliorando al contempo l’efficienza operativa”.

Chi è Giuliano Group

Giuliano Group nasce alla fine degli anni ’70, da un’idea di Salvatore Giuliano, il pioniere dello splendido percorso che ha portato ad essere oggi un’azienda affermata in continua espansione territoriale nelle città più grandi italiane con la sede amministrativa a Roma e con le quattro filiali Napoli, Milano, Torino e Brescia. Giuliano Group crede fortemente nel valore delle persone, si prende cura costantemente e costruisce un forte legame basato sulla fiducia, affidabilità ed etica con i dipendenti e con il cliente.

L’approccio Customer Centricity è il motore della attività imprenditoriale di Giuliano Group, il cliente è al centro di ogni attività aziendale, ogni sua esigenza viene ascoltata e accolta per garantire la massima soddisfazione con formule di noleggio personalizzate vantaggiose e con una continua assistenza impeccabile. L’assistenza è tra le attività prioritarie dell’azienda che contribuisce a rafforzare il legame con il cliente e anticipare le sue esigenze.

Il parco macchine di Giuliano Group è composto da macchinari innovativi e tecnologici di aria compressa sollevamento, movimento a terra, piattaforme, energia ed illuminazione, è costantemente sottoposto a manutenzione ordinaria e programmata.

Il futuro è green anche perché Giuliano Group, con l’introduzione della nuova flotta di macchine edili assicurerà una maggiore tutela dell’ambiente e la sicurezza del cliente.

JLG sponsorizza il Summit IPAF e IAPA

JLG, Power Towers e Hinowa sponsorizzeranno l’evento di quest’anno.

JLG Industries, Inc., azienda del gruppo Oshkosh Corporation [NYSE:OSK], leader globale nella produzione di piattaforme di lavoro aeree e sollevatori telescopici, è orgogliosa di sponsorizzare il Summit IPAF (International Powered Access Federation) e gli IAPA (International Powered Access Awards) in programma a Copenaghen il 13-14 marzo 2024. L’azienda riconosce l’importante ruolo di IPAF nel promuovere l’utilizzo sicuro delle piattaforme di accesso aereo in tutto il mondo. A sostegno delle iniziative di IPAF e per sottolineare il proprio impegno verso la salute e la sicurezza, JLG/Power Towers sarà lo sponsor principale del Summit e delle premiazioni di quest’anno, mentre Hinowa sponsorizzerà il pranzo di networking.

Forza europea per JLG

L’evento di Copenaghen offre a JLG l’opportunità di evidenziare la sua forte presenza in Europa inviando una delegazione internazionale composta da rappresentanti degli Stati Uniti, dei Paesi Bassi, del Regno Unito, della Francia, della Polonia e dell’Italia. Il produttore metterà inoltre in risalto le sue capacità digitali all’avanguardia nel settore sotto il tema della ‘Smart connection’ senza confini.

Inoltre, le presentazioni di Kasia Gotlib, Senior Product Marketing Specialist, e di James W Hahessy, Product Manager per le Soluzioni Connesse, illustreranno ai partecipanti come i produttori di apparecchiature a proprio marchio (OEM) stanno affrontando il futuro, con un focus sulle persone e sulla tecnologia.

“Sosteniamo pienamente IPAF nel suo impegno per migliorare la sicurezza nel settore e, poiché la sicurezza è la nostra prima priorità, siamo orgogliosi di essere sponsor del Summit e delle premiazioni di quest’anno”, ha affermato Jonathan Dawson, Managing Director di Power Towers. “Non vediamo l’ora di condividere alcune delle nostre ultime attività e di discutere su come possiamo coinvolgere ulteriormente le nuove generazioni e ispirare i giovani innovatori nel nostro settore in costante evoluzione”.

Ecco le nuove partnership di Iveco Group

Hyundai Motor Company e Iveco Group (EXM: IVG) stanno rafforzando la loro partnership per guidare l’innovazione nel settore dei veicoli commerciali.

Le due aziende hanno firmato una Lettera di Intenti, ribadendo la collaborazione in corso con sguardo rivolto alle soluzioni per mezzi elettrici pesanti, sia a batteria che a celle a combustibile, per i mercati europei. Facendo leva sulle tecnologie e gli asset di ciascuna, le due società prevedono di accelerare la transizione verso un futuro sostenibile.

Dall’inizio della partnership nel marzo 2022, Hyundai Motor e Iveco Group hanno raggiunto una serie di traguardi significativi.

In particolare, nel settembre 2022, hanno presentato il primo veicolo elettrico a celle a combustibile IVECO eDaily al salone IAA Transportation di Hannover.

E’ seguito il debutto dell’IVECO BUS E-WAY H2 nell’ottobre 2023 al Busworld di Bruxelles. Più recentemente, a febbraio di quest’anno, è stata annunciata la firma di un accordo di fornitura per un veicolo commerciale leggero completamente elettrico a marchio IVECO per l’Europa, basato sulla piattaforma eLCV (electric Light Commercial Vehicles) di Hyundai.

Firmato accordo anche con Ford Trucks

 

Gerrit Marx, CEO Iveco Group, Luca Sra, President Truck Business Unit, Iveco Group,Güven Özyurt, General Manager Ford Otosan.Haydar Yenigün, President Koç Holding Automotive Group

Ford Trucks, il marchio di Ford Otosan per i veicoli pesanti, e IVECO, il marchio di Iveco Group N.V. (EXM: IVG) che progetta, produce e vende veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti, esploreranno la possibilità di collaborazione nello sviluppo di una nuova cabina per mezzi pesanti.

Il Memorandum of Understanding non vincolante (alla cui firma hanno partecipato Gerrit Marx, CEO di Iveco Group; Luca Sra, President, Truck Business Unit, Iveco Group; Haydar Yenigün, President Koç Holding Automotive Group; Güven Özyurt, General Manager di Ford Otosan ed Emrah Duman, Vice President di Ford Trucks) è il primo passo verso una potenziale cooperazione nello sviluppo congiunto di nuovi prodotti e tecnologie, riguardanti componenti e sistemi di cabina.

L’accordo è volto alla creazione di una partnership fra Ford Trucks e IVECO per incrementare la competitività e trovare soluzioni migliorative in conformità allo Standard per la Visione Diretta stabilito dall’Unione Europea (EU DVS – Direct Vision Standard), migliorando l’aerodinamica dei veicoli a beneficio della riduzione della produzione di CO2.

Gli annunci sono stati dati in concomitanza con il Capital Markets Day, in svolgimento in queste ore a Torino e seguono alla notizia divulgata ieri del trasferimento da parte di Iveco Group della proprietà di Magirus GmbH e delle sue controllate operanti nel settore del firefighting  a Mutares è una holding di private equity quotata in borsa con headquarters a Monaco e uffici ad Amsterdam, Francoforte, Helsinki, Londra, Madrid, Milano, Parigi, Shanghai, Stoccolma, Vienna e Varsavia, specializzata nella valorizzazione di imprese di media dimensione con significativo potenziale di sviluppo operativo.

Nel corso dell’evento odierno Iveco Group ha anche illustrato il percorso del Gruppo verso il futuro che si basa su quattro pilastri: Innovazione, Disciplina finanziaria, Partnership e Sostenibilità. Questi pilastri sono alla base del successo di ogni business unit e permettono al Gruppo nel suo insieme di rispondere alle sfide esterne e all’esigenza di una spesa oculata.