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Case: in rosa contro il cancro

Un modellino di terna rosa è stato messo in vendita di recente sul negozio online www.caseceshop.com.

Si tratta di una replica in scala di una terna Case 580 verniciata di rosa allo stabilimento di Burlington, nell’Iowa (USA), per sensibilizzare alla prevenzione del tumore al seno. L’idea è venuta a Marvin Linder, progettista dello stabilimento Case, che ha perso la moglie proprio a causa di questa malattia.

“Negli ultimi anni, molti dipendenti e molti membri delle loro famiglie sono stati colpiti dal cancro,” ha raccontato Marvin Linder. “Con questo gesto, ho voluto sensibilizzare le donne alla prevenzione e raccogliere fondi per la lotta alla malattia.” Durante gli eventi organizzati nel 2011 in tutti gli Stati del Paese, l’esposizione di questa speciale terna, con l’adesivo “Digging for a Cure” (Scavare per curare), ha permesso di aumentare le donazioni a favore della lotta contro il cancro e la consapevolezza sull’importanza della prevenzione.

“Una volta ho visto un camion dei pompieri rosa e ho pensato che fosse una bella idea,” racconta Linder. “Mi sono detto che avremmo potuto fare qualcosa di simile per aiutare il nostro gruppo “Relay for Life” (Staffetta per la vita) ad aumentare la consapevolezza sull’importanza della prevenzione”. Linder è il capo dei “Case Crusaders”, il gruppo di volontari che ha partecipato al programma nazionale “Relay for Life” dell’Associazione Americana Contro il Cancro.

Grave lutto in Assodimi

Franco De Michelis

Dopo una breve malattia ci ha lasciato il direttore storico di Assodimi Ingegnere Franco De Michelis, deceduto nella mattina del 15 Dicembre 2012. I funerali si sono tenuti ieri nella chiesa di San Sebastiano, a Massa.

La sua visione, il suo carisma e la indefessa dedizione al lavoro, in tutti questi anni hanno guidato l’associazione sempre proiettata nel futuro, lasciando un grande vuoto professionale ed umano.

“Assodimi è nata da una sua intuizione ed è stata la sua creatura. L’ha fatta crescere e lo ha fatto molto bene”, ha affermato Roberto Nicoletti, presidente Assodimi.
“Lo spirito che ha infuso nell’associazione di essere proiettata al Futuro era lo spirito che contraddistingueva la sua persona”.

Pioniere del noleggio in Italia, profondo conoscitore del mondo della distribuzione, preparato, versatile, instancabile, pieno di energia positiva e di creativo dinamismo, è stato per anni collaboratore della Casa Editrice Tecniche Nuove e delle riviste Macchine Edili (organo ufficiale Assodimi) e Noleggio (organo ufficiale Assonolo).

Versatile anche con la neve!

In occasione delle nevicate di questi giorni, la casa editrice Tecniche Nuove ha avuto la possibilità di sperimentare la multifunzionalità della minipala M28 D di CSF. Che ha eseguito un lavoro davvero con i fiocchi.

M28D è la macchina con motore diesel più compatta della gamma MULTIONE di CSF, versatile e adatta alle molteplici esigenze di chi desidera un piccolo mezzo professionale.
Può essere dotata di oltre 30 accessori e per questo è adatta per la manutenzione privata e comunale, per il mantenimento delle aree verdi, per i campeggi e i garni di montagna, per lo sgombero neve.

Il braccio con struttura ad “H” chiusa, consente di vedere l’accessorio anche a braccio sollevato e conferire estrema robustezza, per sopportare qualsiasi sollecitazione.
Garantisce una forza idraulica elevata, per sollevare carichi molto pesanti e destreggiarsi anche nelle situazioni più impegnative con qualsiasi accessorio.

Le articolazioni con particolari cuscinetti anti-attrito, ad alta resistenza garantiscono una durata elevatissima.
Grazie a un’altezza massima di 1,8 metri, si può raggiungere facilmente il pianale di un autocarro e scaricare il materiale all’interno di cassoni con sponda.

La piastra con attacco rapido universale,  consente di  agganciare tutti gli accessori in pochi secondi: nel video si può notare come si passi in un batter d’occhio e con  pochi gesti dalla lama alla benna.

Il braccio anteriore funziona in modalità flottante, per usare gli accessori anche su terreni irregolari.
Il roll-bar integrale con tettuccio protegge l’operatore mentre  due potenti fari in posizione riparata dagli urti, illuminano completamente la zona di lavoro.

Comandi intuitivi di tipo attivo, impediscono l’azionamento involontario degli accessori quando l’operatore non è presente. La visibilità è ampia in tutte le direzioni, grazie alla accurata progettazione della Serie M mentre il baricentro molto basso consente di sollevare carichi molto pesanti mantenendo la macchina stabile, per destreggiarsi con qualsiasi accessorio anche nelle situazioni più impegnative.

I 4 motori delle ruote sono comandati dalla trasmissione idrostatica a comando proporzionale. Questo vuol dire massima potenza e velocità fino a 10 km/ora sempre seguendo i comandi dell’operatore, di tipo servoassistito. I freni di stazionamento sono del tipo “Pin Lock” sempre efficaci e sicuri.
Tutti i componenti della trasmissione sono esenti da manutenzione. I modelli Multione utilizzano motori ruota di tipo Heavy Duty per prestazioni e durata elevate, sono ottimizzati per operare in varie situazioni ambientali, dai climi più rigidi fino alle più alte temperature estive.

Potente e instancabile il motore  diesel da 28 hp: a 3 cilindri, raffreddato a liquido, molto robusto e potente, conforme alle prossime normative antinquinamento, consente di lavorare in qualsiasi condizione.

Guarda il video >>>

Quante commesse per Trevi

Nuove, importanti  commesse  per la Divisione del Gruppo Trevi specializzata nei servizi di ingegneria del sottosuolo.

Le commesse riguardano lavori da svolgere negli Stati Uniti, Africa Occidentale ed in Medio Oriente, per un valore complessivo di circa 43 milioni di USD.

TREVIICOS, controllata del Gruppo Trevi negli USA, si è aggiudicata, in qualità di sub contrattista, una commessa per lavori di fondazioni speciali presso un sito d’importanza strategica del Genio Militare Americano (US Corps of Engineers) ubicato nello Stato del Nebraska. I lavori riguarderanno la messa in sicurezza del terreno, il consolidamento e l’istallazione di tiranti per la realizzazione di infrastrutture nonché muri-diaframmi di contenimento. Le attrezzature utilizzate saranno quelle di Soilmec ed in particolare l’innovativa idrofresa “Cougar” progettata specificatamente per l’esecuzione dei complessi muri-diaframmi. Questa nuova commessa è il primo lavoro svolto da TREVIICOS nello Stato del Nebraska ed evidenzia la capacità della società di acquisire progetti tecnologicamente complessi anche in nuove aree degli Stati Uniti. L’importo complessivo è pari a circa 21 milioni di USD e la durata dei lavori sarà di 10 mesi.

TREVI spa eseguirà invece opere civili e di fondazioni speciali per la realizzazione di un ponte ed il ripristino di alcune infrastrutture in Africa Occidentale. Il contratto prevede in particolare la messa in opera di pali trivellati onshore e offshore fino ad una profondità di 70 metri attraverso l’utilizzo delle più innovative attrezzature per fondazioni speciali prodotte da Soilmec. La durata sarà di circa 12 mesi per un valore complessivo di 15 milioni di USD.

In Medio Oriente TREVI spa si è aggiudicata anche alcune commesse per lavori infrastrutturali  di consolidamento del terreno per una nuova linea ferroviaria, di  ristrutturazione di un pontile e  di realizzazione di alcuni viadotti. Il valore complessivo dei lavori è pari a circa 7 milioni di USD.

L’Amministratore Delegato del Gruppo TREVI Stefano Trevisani ha dichiarato: “Le recenti commesse acquisite negli Stati Uniti, che rappresentano uno dei nostri mercati di riferimento, confermano l’apprezzamento dei clienti storici nei confronti del Gruppo e della sua capacità  di eccellente esecuzione dei progetti. L’Africa Occidentale ed il Medio Oriente, ancora una volta, invece, dimostrano di essere aree di significativo sviluppo  in quanto, nel corso dell’anno, siamo riusciti  a conseguire numerose commesse di piccolo-medio taglio. Rimaniamo proiettati verso la ricerca di ulteriori opportunità in grado di dare valore aggiunto al Gruppo”.

Ritchie Bros. Chiude (bene) l’anno in Italia

All’ultima asta del 2012, tenutasi il 6 Dicembre, Ritchie Bros. ha contato oltre 1030 offerenti provenienti da tutto il mondo, pronti ad acquistare macchinari e autocarri.

Gli offerenti hanno partecipato di persona presso la sede d’asta e online.
Oltre 1330 articoli, tra macchinari e autocarri,  sono stati venduti, il giorno dell’asta, senza prezzo minimo per conto di oltre 200 clienti, che hanno scelto Ritchie Bros. per mettere in vendita i propri macchinari.

Tra gli articoli in evidenza una vasta selezione di pale gommate e mini pale, gru fuoristrada,  una pompa calcestruzzo e centinaia di autocarri.

Nel 2012, Ritchie Bros ha condotto, a Caorso, cinque aste, registrando oltre 4750 offerenti e vendendo circa 6000 articoli, tra macchinari e autocarri.
Chiunque fosse interessato a vendere o acquistare alla prossima asta di Caorso puo’ visitare il sito www.rbauction.it oppure al contatto diretto drocca@rbauction.com, tel. 0523.818801.

Test veloci con Pagani

Pagani Geotechnical Equipment ha realizzato questo nuovo sistema di acquisizione sul campo per prove CPTU e SCPTU, resistente alla pioggia e alle variazioni termiche, che consente di effettuare i test attraverso semplici e veloci procedure, senza alcun PC.

I due moduli sismici triassiali sono distanti un metro tra di loro e permettono di calcolare in modo preciso le velocità delle onde S e P. Inoltre il TGAS08 è dotato di un rilevatore GPS e di un modulo GPRS per l’invio dei test direttamente al PC in ufficio, tramite semplici e-mail. Dati che possono in ogni caso essere scaricati mediante una chiavetta USB.

Record per JCB

JCB ha prodotto la sua cinquecentomillesima terna: la macchina che l’ha resa famosa in tutto il mondo. La prima terna fu prodotta a Rocester, in Inghilterra, nel 1953. Denominata Mark One, fu la prima macchina da cantiere ad offrire una straordinaria serie di funzioni idrauliche.

Nel primo anno di produzione, nel 1954, furono costruite appena 35 macchine e ci vollero oltre vent’anni per raggiungere le prime 50.000 unità. Oggi le linee di produzione dell’azienda producono una terna JCB ogni tre minuti. La terna, nonostante i suoi anni, rimane al quarto posto nella classifica delle tipologie di macchine da cantiere più vendute.

Il Presidente JCB Sir Anthony Bamford ha festeggiato la 500.000a unità prodotta presso la sede internazionale insieme a centinaia di dipendenti. Sir Anthony Bamford ha dichiarato: “Quando mio padre lanciò questa macchina, ormai moltissimi anni fa, non avremmo mai potuto immaginare il successo che avrebbe riscosso e come sarebbe stata in grado di svolgere lavori che fino ad allora venivano effettuati manualmente. La terna è la macchina da cantiere più versatile al mondo ed è questo che ne assicura il successo, destinato a rimanere tale anche in futuro”.

JCB da sempre investe fortemente nella sua gamma di terne ed un passo fondamentale fu il lancio, nel 1980, del modello 3CX, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, frutto di un investimento di ben 24 milioni di sterline. Passando rapidamente ai giorni nostri, i clienti possono sfruttare i vantaggi in termini di minori consumi di carburante offerti dal lancio delle terne JCB alimentate dal motore JCB Ecomax, uno sviluppo che consentirà loro di ridurre fino all’11% i costi del carburante.

Sir Anthony ha poi aggiunto: “Il lancio originario della gamma 3CX è stato un momento cruciale nella storia delle terne JCB e da allora il prodotto si è sempre più consolidato, ponendo le fondamenta per la crescita dell’azienda e per la realizzazione dell’attuale gamma di prodotti composta da oltre 300 modelli. La sua evoluzione e innovazione, negli ultimi sei decenni, ha consentito a JCB di diventare leader mondiale nelle terne e ci consentirà di rimanere ai vertici con questo prodotto anche per i prossimi 60 anni.”

Oltre alle terne, JCB produce anche movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini e micro escavatori, utility vehicle, minipale, pale cingolate, macchine per la compattazione, carrelli elevatori a forche fuoristrada e trattori Fastrac.

Le terne JCB vengono fabbricate nel Regno Unito, in India e Brasile e l’azienda le commercializza in 120 diversi paesi. La divisione aziendale che produce le terne si è aggiudicata sette Queen’s Awards.

Membri della Famiglia Reale, Primi Ministri, politici e star della televisione sono tutti stati fotografati nella cabina delle terne nel corso degli anni. La terna JCB è stata anche oggetto di una canzone che ha riscosso grande successo. Fu proprio una terna JCB che un gruppo di rapinatori utilizzò nel 2000, in un fallito tentativo di rubare diamanti per un valore di 350 milioni di sterline dal Millennium Dome.

La 500.000a terna JCB è un modello 5CX, la più potente terna JCB mai prodotta disponibile sul mercato. È anche il modello JCB più produttivo ed è in grado di movimentare 344 tonnellate di terra all’ora o di effettuare 196 carichi al giorno. Questo risultato sta già fornendo a JCB un prezioso contributo, con la cinquecentomillesima macchina destinata ad un cliente russo, uno dei mercati più importanti.

Arriva il nuovo Hitachi

Hitachi Construction Machinery (Europe) NV (HCME) ha annunciato il lancio dell’EH5000AC-3, il più grande dumper rigido mai prodotto finora da Hitachi e uno dei più evoluti tecnologicamente in questa categoria di prodotti. È inoltre il primo a essere equipaggiato con il nuovo avanzato sistema di azionamento CA Hitachi, l’unico sul mercato che sia progettato sia costruito dallo stesso fabbricante.

Il sistema di azionamento CA è stato sviluppato utilizzando una tecnologia di propulsione d’avanguardia, in grado di operare con più efficienza e di accrescere considerevolmente la produttività del lavoro in miniera. La tecnologia, che è usata anche per i treni ad alta velocità giapponesi, supera in termini di prestazioni i sistemi precedenti e dei concorrenti grazie alla sua semplicità, maggiore efficienza e affidabilità.

Il nuovo EH5000AC-3 è equipaggiato con il sistema di azionamento (Hitachi Drive System, HDS) di terza generazione, che presenta funzioni come il controllo antislittamento per la trazione (paragonabile al controllo attivo della trazione) e per la tenuta su strada (paragonabile a un sistema ABS). Il sofisticato sistema di azionamento CA offre anche funzioni di prevenzione dell’effetto beccheggio per una guida più fluida, di monitoraggio degli scossoni al momento dell’arresto, oltre che di stabilizzazione in curva su strade scivolose con il sistema Slip Angle Control.

Il modello EH5000AC-3 è stato progettato con un motore diesel Cummins QSKTTA60-CE conforme alle normative sulle emissioni EPA Tier 2. La macchina è dotata di un sistema di frenatura di ultima generazione, che garantisce la massima precisione e rapidità di risposta. Un nuovo sistema di monitoraggio Hitachi fa comparire sul display i dati e la diagnostica relativi a tutti i sistemi e dispositivi di controllo di cui la macchina è equipaggiata.

Greg Smith, responsabile Macchine Pesanti e da Miniera per HCME, ha dichiarato: “Da quando Hitachi ha iniziato a produrre quattro anni fa il proprio sistema di azionamento per il modello EH3500ACII, ha rapidamente sviluppato e potenziato questa tecnologia. Hitachi è l’unica azienda del settore che progetta e costruisce tutti i componenti del proprio sistema di azionamento.”

Nuovi arrivi in Renault Trucks

Bruno Blin  dal 1° Gennaio 2013 sarà il nuovo presidente di Renault Trucks  Commercial. Succede a Heinz-Jürgen, che ha deciso di lasciare la società.

“L’attuale ristrutturazione di Renault Trucks – ha affermato Peter Karlsten, Executive Vice President di Volvo Group Trucks e capo per la distribuzione per il mercato EMEA – deve essere vista in un contesto più ampio in cui il Gruppo Volvo rivedrà tutti i suoi marchi in modo che ognuno di essi possa esprimere appieno le proprie potenzialità. In giugno sarà lanciata la nuova gamma Renault Trucks, completamente rinnovata, in modo da rafforzare la presenza del brand sul mercato”.

Negli ultimi cinque anni  Volvo ha investito oltre 2 miliardi di euro in Renault Trucks che, secondo Peter Karlsten, ha un enorme potenziale e giocherà un ruolo di primo piano nelle future strategie di crescita del Gruppo.

Generazione verde

Motori ridisegnati, manutenzione facilitata, sistemi di controllo che ottimizzano le prestazioni per un risparmio di tempo e denaro. La nuova generazione di rulli vibranti monotamburo Dynapac garantisce costi ridotti, aumento di produttività e grande rispetto dell’ambiente

I rulli monotamburo per terre, conosciuti anche come rulli ferro-gomma o rulli da bianco, rappresentano da sempre il fiore all’occhiello di Dynapac, azienda leader nella produzione di macchinari per il settore della compattazione e pavimentazione stradale. Che siano di dimensioni ridotte, medie o grandi, queste macchine sono indispensabili per stabilizzare i terreni su vie, strade e parcheggi, per i lavori di compattazione di fondamenta per edifici e siti di costruzione industriali, fino alle più pesanti attività di compattazione di grande portata su terra, pietra frantumata e su gran parte dei tipi di terreno e argilla, anche in applicazioni tipiche che comprendono dighe, aerodromi e grandi progetti stradali e ferroviari. Nella sede Atlas Copco a Cinisello Balsamo (MI), Francesco Tarenzi e Bruno Pedrinelli, rispettivamente Business Line Manager RCE (Road Construction Equipment) e Sales Manager Dynapac, ci hanno presentato in anteprima la quinta generazione di rulli vibranti monotamburo, un chiaro esempio di ricerca e innovazione di questo prestigioso marchio.

In continua evoluzione

Ripercorrendo le tappe di crescita di questi rulli che hanno fatto storia in tutto il mondo, il primo modello, risalente agli inizi degli anni ‘70, aveva già allora capacità di compattazione molto interessanti. Negli anni ‘80 poi, il modello è stato aggiornato sia nel motore (4 cilindri al posto di 6, quindi la possibilità di un risparmio nei consumi), che nel comfort, grazie alla piattaforma ammortizzata. Anche nella serie 1 e 2 (fine anni ‘90 e 2000) è stato enfatizzato l’aspetto ergonomico rendendo la macchina sicura e confortevole per aumentare la resa in termini di lavoro: per esempio il cofano curvato ha aumentato la visibilità degli ostacoli, e il sedile pivotante evitava all’operatore di stressare di continuo la schiena e il collo durante le manovre. Insomma, già allora, si trattava di una macchina costruita intorno alla persona. Nonostante la crisi economica mondiale e le difficoltà contingenti, 4 anni dopo l’acquisizione da parte di Atlas Copco, Dynapac ha ripreso a investire nella ricerca e in nuove tecnologie, e dopo il rinnovamento delle finitrici gommate e cingolate, dopo il completamento della gamma dei tandem e dei gommati, ha aggiornato anche la gamma dei rulli monotamburo. I nuovi modelli CA5000, CA6000 e CA6500 sono rulli pesanti concepiti per le applicazioni di compattazione più difficili riguardanti roccia frantumata e per la stabilizzazione, e rappresentano un investimento eccezionale per i progetti di grandi dimensioni perché le prestazioni e la capacità di compattazione sono davvero incredibili. I rulli di quest’ultima generazione sono stati implementati in diversi aspetti. Grazie ai nuovi motori posizionati trasversalmente alla macchina (soluzione unica nel suo genere), i nuovi rulli serie CA rappresentano una vera e propria rivoluzione in termini di manutenzione; gli speciali sistemi di controllo ottimizzano le prestazioni con un conseguente, significativo risparmio di tempo e denaro, prevenendo i rischi di sovraccompattazione e quindi i danni alla macchina e al materiale; se poi aggiungiamo un più elevato comfort per l’operatore e una drastica riduzione di rumorosità e consumo di gasolio (una voce oggi più che mai critica nel costo di gestione della macchina), si ottiene una linea di compattatori che contribuiranno a ridurre i costi, ad aumentare il rispetto verso l’ambiente, e a incrementare la produttività per i nostri clienti.

Emissioni sotto controllo

Poiché ottimi risultati di compattazione erano già stati ampliamente raggiunti con i modelli precedenti, Dynapac ha concentrato la progettazione delle nuove macchine soprattutto sulle problematiche legate alle emissioni nell’ambiente, rispondendo in anticipo alla nuova richiesta europea di motori «verdi». Sui nuovi modelli il motore è stato montato trasversalmente: questa rivoluzionaria posizione, unica sul mercato, ha consentito di guadagnare spazio sotto il cofano, utile al sistema di raffreddamento (ora sopra al motore per migliorare il pescaggio di aria fresca e pulita), risolvendo, così come richiesto dalle normative, il problema delle alte temperature raggiunte dai nuovi sistemi catalizzatori. Inoltre la nuova posizione rende le parti del motore molto più accessibili alla pulizia, alle manutenzioni ordinarie e ai controlli giornalieri.

Risparmio assicurato

Scopo principale delle nuove motorizzazioni non è solo l’abbattimento di emissioni ma anche di consumi. In effetti le migliori performance in termini di compattazione, come sottolinea Tarenzi, garantiscono un numero inferiore di passate per raggiungere il risultato, e quindi una riduzione del 5% di consumi di gasolio rispetto alla generazione precedente. I rulli sono dotati di un sistema Eco-Mode che mette in funzione le pompe proporzionalmente allo sforzo richiesto (si aprono e si chiudono in base alla potenza richiesta), e ciò garantisce un risparmio dei consumi del 10%. La gestione elettronica dei giri è importante, e a differenza dei sistemi tradizionali, quando la macchina non è in movimento, dopo 10 secondi il numero di giri del motore si abbassa in automatico, con un conseguente risparmio di gasolio del 3%. Considerando il nuovo impianto idraulico facendo un paragone in termini di consumi tra la generazione precedente e l’attuale si ha un risparmio di consumi del 20-25%, e questo, auspica Tarenzi, potrebbe rivelarsi un argomento di particolare interesse per il cliente.

Compattazione al top

I parametri evolutivi di questi rulli sono rivolti alla riduzione dei costi di utilizzo e alla manutenzione, ma a ciò, come ha sottolineato Pedrinelli, si vanno ad aggiungere gli aspetti altrettanto importanti legati alla compattazione, per migliorarla e renderla ancor più efficace. Un problema frequente durante l’utilizzo di un rullo ferro-gomma di questa classe è la «sovraccompattazione», che si verifica quando l’operatore, senza accorgersene, insiste a passare là dove ha già compattato. Ciò comporta, da un lato, lo spostamento della curva granulometrica del materiale messo in opera (gli inerti di grosse dimensioni vanno in profondità, quelli sottili vengono portati in superficie), con una conseguente diminuzione della portanza e cedimenti degli strati successivi, e dall’altro, la forza sprigionata dal rullo e non più assorbita dal terreno viene rimandata al tamburo, con conseguenze negative ai giunti dello stesso. Dynapac non si è limitata a rendere standard, su questi nuovi modelli, il compattometro, uno strumento indispensabile per ottimizzare i parametri di compattazione, ma offre come opzione l’ottimizzatore di compattazione DCO (Dynapac Compaction Optimizer). In effetti, l’importante nella compattazione è raggiungere il range di parametri corretto per il tipo di lavoro che si sta svolgendo. Passare sulla stessa zona in continuo senza riferimenti, costa solo tempo, carburante, e non migliora il risultato finale. A differenza di altri sistemi di compattazione (che in alcuni casi si limitano a controllare i giri del motore), in questo innovativo sistema si cambia la forza di compattazione agendo sulle ampiezze. In pratica, la consistenza del terreno costituisce il valore da considerare per impostare l’ampiezza del tamburo vibrante che agisce sempre con la forza di compattazione verticale traendone vantaggi sotto diversi aspetti: viene garantita una compattazione corretta con migliori performance, si riducono i consumi di gasolio, e anche gli organi della macchina sono salvaguardati allungando così la vita utile del rullo.

Come accade in qualsiasi altro progetto, anche nella compattazione una valida documentazione è molto più utile di controlli occasionali. Per questo motivo i nuovi rulli possono essere dotati anche dell’analizzatore di compattazione Dynapac DCA (Dynapac Compaction Analyzer), che consiste in un computer di bordo in cui vengono inseriti costantemente i dati delle aree soggette a compattazione ottimizzando qualità e tempi di esecuzione del lavoro. L’operatore legge i risultati in tempo reale e può ottenere così i risultati di compattazione ottimali sin dal principio. Sullo schermo dell’unità DCA portatile appaiono i risultati di compattazione, il numero di passate eseguite all’interno del cantiere (tramite strisce colorate), e ovviamente, grazie al sistema GPS di cui è dotato, il posizionamento preciso del rullo. In tal modo l’operatore sa dove intervenire per raggiungere il numero di passate richieste. Indispensabile nei lavori su ampie superfici, il sistema si rivela un utile strumento anche per la committenza che, poiché i valori di misurazione possono essere facilmente trasferiti a un normale computer, a fine giornata, con una semplice stampata controlla il lavoro eseguito.

Comfort ai massimi livelli

Ancor più enfatizzata rispetto ai modelli precedenti l’ergonomia dell’operatore. Su questa tipologia di rulli, di solito abbastanza «austeri», sono stati trasferiti il comfort e le rifiniture delle cabine dei rulli da nero. Il posto di guida, completamente rinnovato, prevede un nuovo quadro strumenti di dimensioni più compatte rispetto al passato, che indica le varie funzioni della macchina (velocità, consumi, frequenze, sistemi di compattazione, ecc.); una leva consente di far girare, insieme al sedile, il blocco comandi e il volante, mentre il pulsante dello stop di emergenza, così come la leva per l’avanzamento in retromarcia, risultano ben visibili e a portata di mano. Dai rulli da nero queste macchine ereditano anche il potenziometro per settare la velocità di avanzamento durante la compattazione (grazie al programma CompBase), per una gestione più professionale della macchina. Numerose le caratteristiche a cui sono state sottoposte queste macchine, e per migliorarne ulteriormente l’affidabilità è stata saldata la parte interna degli organi che tengono unite, all’interno del tamburo, le masse vibranti. Inoltre è stato rinnovato anche il sistema elettronico della trazione: la leva che comanda l’avanzamento e la retromarcia non ha più elementi a cavo, ma viene gestito da un sistema elettronico di trasmissione sia del tamburo che delle gomme, e questo è molto importante soprattutto nelle salite molto impegnative.

All’Intermat i visitatori potranno toccare con mano questi nuovi rulli di classe «heavy», vale a dire dalle 15 tonnellate in su. A fine anno dovrebbe essere presentata anche la gamma «piccola» dalle 7 alle 13 tonnellate, molto interessante per il mercato locale. Stesse caratteristiche: dimensioni ridotte!

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Ecologico al 100%
Oltre a rinnovare la propria gamma, Dynapac continua a investire in ricerca e sviluppo. Ne è un chiaro esempio il CC900E, un rullo tandem del peso di 16 Q.li, dal funzionamento completamente elettrico decisamente innovativo e simbolo di sostenibilità che sarà presentato ufficialmente a Parigi e che, se messo in produzione, non avrà sicuramente rivali. Tra gli innumerevoli vantaggi sicuramente il motore elettrico, silenzioso e a zero emissioni, che consente al rullo di compattare all’interno di ambienti chiusi (per esempio capannoni, zone industriali e urbane, ecc.) migliorando le condizioni lavorative dell’operatore e rispettando l’ambiente circostante. In alcuni stati europei per esempio, se in fase di gara di appalto viene presentata una macchina innovativa a livello ambientale, l’impresa si aggiudica punteggi elevati. Ricordiamo che il rullo CC900E ha avuto una nomination dalla giuria internazionale di Intermat, per quanto riguarda le innovazioni in ambito stradale.