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Finitrici Volvo CE per l’RCC

FridayStory2016_July15_3La società statunitense Conewago Enterprises Inc. sta impiegando una finitrice ABG7820C di Volvo CE per stendere un rivoluzionario calcestruzzo compatto, un’alternativa economica e durevole all’asfalto tradizionale.

Dai confini con il Canada fino al Tennessee si snoda l’Interstate 81 per 1376 Km, un’arteria che veicola oltre il 12% delle merci  nazionali e che è stata definita per questo l'”autostrada dei camion”.

FridayStory2016_July15_2Don Smith, Presidente di Conewago Enterprises Inc. ha iniziato a sperimentare un calcestruzzo definito RCC (roller-compacted concrete) già 15 anni fa. Il nuovo materiale (costituito da un mix di cemento Portland, aggregati e acqua con slump zero, a causa della ridotta quantità di liquido presente)  ha dimostrato di essere economico, durevole e di adattarsi benissimo alle caratteristiche delle strade statunitensi, spesso messe a dura prova da carichi pesanti e continui. E poiché la tecnica di applicazione è simile a quella dell’asfalto, la stesa può avvenire con una finitrice tradizionale e si può poi procedere alla consueta compattazione con rulli senza problema.

FridayStory2016_July15_1“Ma abbiamo subito capito  che finitrici ad elevata densità di stile europeo, come i modelli ABG, sarebbero state indubbiamente più indicate di una finitrice standard per stendere questo tipo di materiale”, ha affermato Don Smith.

La ABG7820C offre ampiezza di stesa variabile fino a 9,1 metro  e lavora in connessione a un sistema di controllo Topcon Millimer GPS.

Conewago Enterprises Inc. è stata supportata nella sua scelta dal dealer locale di Volvo CE, Highway Equipment & Supply Company, nei pressi di Harrisburg, con cui è stato consolidato un rapporto di fiducia.

Stephen Roy
Stephen Roy

Sul fronte delle persone, sempre restando oltreoceano, segnaliamo che Stephen Roy è stato nominato Presidente per quanto riguarda le vendite di Volvo CE in America. La carica sarà effettiva dal prossimo 1° di settembre. Stephen si occuperà dei clienti del nord America e dell’America Latina, cercando di rinforzare la posizione di mercato del marchio in quelle aree. Roy riferirà a Tomas Kuta, Senior Vice President Global e opererà a Shippensburg, Pennsylvania

Il noleggio secondo CGT Edilizia

per webOltre 3000 macchine a disposizione, 35 filiali e 35  Concessionari presenti sul territorio nazionale, servizi sempre più personalizzati e flessibili, massima tempestività e trasparenza: questo è il mondo CGT, uno dei primi attori in Italia ad aver colto le potenzialità dell’importanza del Noleggio. Un settore che ha fatto della crisi un’opportunità. Ecco cosa ci ha detto Federico Molteni, Responsabile Marketing e Comunicazione di CGT Edilizia.

ERA (European Rental Association) prevede che il settore del noleggio di macchine e attrezzature per le costruzioni in Italia continuerà a crescere nel 2016. Condividete questa stima?

Federico Molteni
Federico Molteni

“In linea di massima sì”, ci ha detto Molteni,  “perché la crisi che ha investito il mondo delle costruzioni ha fatto sì che le imprese, anche per problemi di disponibilità di fondi, abbiano sempre più visto il Noleggio come la soluzione ideale per far fronte alle proprie esigenze. Infatti, prima del 2007, c’era una continuità del lavoro e dunque una certa sicurezza che incentivava le imprese all’acquisto di macchine e attrezzature per i cantieri. Con l’avvento della crisi, è venuta a mancare questa continuità per cui le imprese si sono dovute adeguare a questi nuovi scenari guardando con più frequenza al mondo del noleggio. Se la vendita ha retto ed è stata la protagonista fino al 2007, ha poi dovuto cedere il proprio primato al noleggio non solo a causa della crisi ma anche  grazie ad un vero e proprio cambio di mentalità delle imprese che ne hanno sempre più apprezzato i vantaggi e le opportunità che questa tipologia di servizio offre”.

centroCom’è andato il fatturato del noleggio nel 2015 e quali sono state le macchine più richieste?

“Il fatturato del 2015 è cresciuto di circa il 10% rispetto al 2014 e prevediamo un’ulteriore crescita anche nel 2016.  Nel 2015 c’è stata una prima fase caratterizzata dai lavori dell’Expo e dei grandi cantieri, per cui vi è stata una richiesta di macchine di portate importanti e di numerosi gruppi elettrogeni. Abbiamo fornito un numero elevato di gruppi elettrogeni soprattutto durante la fase degli allestimenti degli stand e di piattaforme aeree. In linea di massima, al di là dei lavori che hanno caratterizzato l’Expo, viene confermata la stagionalità nella richiesta delle macchine a Noleggio, dove ad esempio si registra una maggiore richiesta di macchine stradali durante i mesi estivi, mentre nei periodi invernali vanno per lo più le macchine compatte per lavori di manutenzione e piattaforme autocarrate. Inoltre, il 2016 ha visto sempre più CGT Edilizia affermarsi nel settore industriale, non solo con il noleggio dei gruppi elettrogeni ma anche con monoblocchi, bagni chimici.”

Bridgestone: nuova nomina

Paolo Ferrari
Paolo Ferrari

Bridgestone, azienda leader mondiale nella produzione di pneumatici e prodotti in gomma, annuncia la nomina di Paolo Ferrari quale nuovo Presidente e CEO (Chief Executive Officer) per l’area EMEA (Europe, Middle East and Africa), con Headquarter a Zaventem, in Belgio. Il nuovo incarico di Paolo Ferrari prevede inoltre il suo ingresso nel CdA e nel Comitato Esecutivo di Bridgestone Europe NV/SA.
Franco Annunziato, già CEO di Bridgestone EMEA, da gennaio ha assunto la carica di Executive Chairman e CEO per la Regione Cina e Asia Pacific.
Paolo Ferrari porta in Bridgestone la propria lunga esperienza come Top Manager di importanti realtà internazionali, in Nord America, in Europa e in America Latina. Ha infatti ricoperto la funzione di CEO LATAM (America Latina) per Pirelli e prima ancora è stato CEO e Chairman delle attività commerciali per il Nord America. Paolo Ferrari vanta una lunga esperienza internazionale come Chief Executive in diverse Business Unit in Italia, Germania e Regno Unito per Telecom Italia Group. Ancora prima, Ferrari ha assunto ruoli manageriali nell’area dell’investment banking a Londra per conto di Credit Suisse First Boston.

Lo stand Bridgestone al Bauma
Lo stand Bridgestone al Bauma

“Siamo felici di dare il benvenuto in Bridgestone a Paolo: è un professionista e un leader con provata esperienza a livello globale e sarà in grado di sostenere il cammino di innovazione, gli alti risultati commerciali e l’impegno di Bridgestone nel pieno rispetto dei valori fondamentali dell’azienda. Nel corso della propria carriera ha ampiamente dimostrato la sua capacità di guida verso crescite profittevoli in diversi segmenti dell’industria e in diverse aree geografiche oltre che aver saputo gestire brillantemente i propri team di lavoro” ha dichiarato Eduardo Minardi, incaricato di svolgere il ruolo di Chairman e CEO per la Regione EMEA in questo periodo.
Di origine italiana, Paolo Ferrari ha vissuto a lungo all’estero svolgendo incarichi strategici, in particolare negli Stati Uniti. Dopo la laurea in Economia e Commercio, conseguita presso l’Università Bocconi di Milano, Ferrari ha ottenuto l’MBA presso la Stern Business School della New York University.
Paolo Ferrari assumerà l’incarico in Bridgestone a partire dal 19 Settembre 2016.
Bridgestone Italia Sales srl è la sede di coordinamento di Bridgestone South Region, una delle 6 regioni commerciali in cui sono raggruppate le società europee del gruppo Bridgestone. La South Region comprende 13 paesi oltre l’Italia: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Grecia, Kosovo, Macedonia, Malta, Montenegro, Romania, Serbia e Slovenia ed in essa lavorano un totale di 200 dipendenti. Il business del gruppo Bridgestone in Europa vede occupati 12.500 dipendenti ed operativi un centro di Ricerca e Sviluppo, 8 stabilimenti e due piste di collaudo. Bridgestone Corporation, con sede a Tokyo, è il primo produttore al mondo di pneumatici e prodotti derivati dalla gomma.

Actros Euro VI per Milanosesto

Apertura

Uno dei luoghi del cuore della realtà produttiva italiana è senz’altro l’area della ex Falck, ora dismessa (l’ultimo forno si è spento nel 1993) e oggetto del più grande progetto di riqualificazione di un’area industriale in Europa e il primo sito d’interesse nazionale interamente bonificato da un privato.
Artefici di questa operazione Milanosesto, l’impresa Germani spa, UnitedRisk Management e i veicoli  Actros di Mercedes Benz, valido (ed ecosostenibile) aiuto in un’operazione di bonifica davvero colossale.
Milanosesto (la progettazione del Masterplan è stata affidata all’architetto Renzo Piano), prevede la realizzazione di 1.400.000 metri quadrati (l’equivalente di 24 campi di calcio) che comprenderanno la Città della Salute e della Ricerca, 65 ettari di verde, edifici residenziali e anche una nuova stazione ferroviaria a ponte di Sesto San Giovanni F.S).
Milanosesto_-_MB_Trucks_(1) (1)A un anno dal suo avvio, il cantiere di bonifica dei terreni occupa 115 persone tra maestranze e addetti ai controlli. La sicurezza è garantita dall’innovativo sistema di riconoscimento del personale e dei mezzi tramite GPS, realizzato da UnitedRisk, vero fiore all’occhiello del nuovo modello gestionale che consente in ogni momento la tracciabilità, sia dei materiali recuperati in loco tramite l’impianto di Soil Washing, sia dei terreni portati a smaltimento nei diversi impianti esterni autorizzati. Il modello di gestione del cantiere e delle bonifiche adottato da Milanosesto ha consentito il riutilizzo di 14.200 metri cubi di terreno, e il trattamento di 43.000 metri cubi con l’impianto di frantumazione.
La società bresciana Germani spa, azienda di riferimento a livello nazionale per il trasporto su gomma di sostanze delicate come la movimentazione dei terreni di scavo all’interno e all’esterno del cantiere di Milanosesto, utilizza i veicoli Actros di Mercedes che, grazie ai motori Euro VI, garantiscono un notevole abbattimento delle emissioni di CO2.
Maurizio Pompei
Maurizio Pompei

I mezzi di Germani effettuano fino a 170 viaggi al giorno per lo smaltimento degli oltre 241.000 metri cubi di terreni portati in impianti esterni autorizzati.

Come ha affermato Mauro Ferrari, AD di Germani spa, il progetto si basa sul trinomio Sostenibilità, Connettività e Trasparenza. E proprio per questo sono stati scelti i veicoli della Stella, automezzi di ultima generazione solo Euro VI,  all’avanguardia, simili più ad astronavi che a mezzi da cantiere, come ha sottolineato Maurizio Pompei, Managing Director Trucks di Mercedes Benz Italia, con circa 400 sensori a veicolo che consentono controllo continuo e interconnettività.
Insomma mezzi che una volta per il duro lavoro in cantiere erano catalogati come brutti, sporchi, cattivi, sono ora diventati belli, puliti e buoni, cioé virtuosamente ecosostenibili, al punto da emettere fino a 10 volte meno  anidride carbonica di un’utilitaria.
Tutti i veicoli impiegati da Germani per l’opera di bonifica sono trattori Actros 1845 LS Euro VI con cabina Streamspace.  Sono equipaggiati con tutte le soluzioni di sicurezza necessarie per il trasporto di merci pericolose in ADR, oltre che con tutti i sistemi di sicurezza attiva e passiva necessari a garantire una circolazione sicura dentro e fuori il cantiere (controllo elettronico della stabilità, sistemi di frenata di emergenza automatica, mantenimento automatico della corsia di marcia).
https://vimeo.com/175354044

Canginibenne e Yanmar insieme

AperturaNella sua sede sede di Sarsina (FC) Canginibenne srl ha organizzato un importante Open House con Yanmar Construction Equipment. Scopo della manifestazione celebrare la collaborazione tra Canginibenne, costruttore di attrezzature per macchine movimento terra, e  Yanmar Construction Equipment, famoso marchio giapponese specializzato nella produzione e distribuzione di mini e midi escavatori cingolati, trasportatori cingolati e pale caricatrici.

L’evento, a cui sono intervenuti dealer provenienti da Francia, Ungheria, Slovenia, Turchia e Svizzera e, per ciò che riguarda l’Italia, oltre 40 distributori Yanmar provenienti da nord, centro e sud della penisola, è durato due giorni, nel corso dei quali è stato possibile visitare l’azienda e vedere numerose dimostrazioni nel campo prove adibito per l’occasione in cui era operativa la flotta Yanmar con le benne Cangini.

CentroLe numerose attrezzature prodotte si suddividono in varie famiglie con diverse misurazioni: gli attrezzi per demolizione comprendono cesoie, pinze selezionatrici, pinze da legno, e per cordoli, trivelle, trincia (circa 500 prodotte annualmente), forche a pallet, lame con segnale laser, spazzatrici. Di particolare importanza le benne vagliatrici.

Accanto alla benna “storica” c’è la nuova nata presentata al Bauma di Monaco, prodotta per escavatore e per pala gommata, e caratterizzata da un sistema a doppio cestello che regola lo spessore del materiale vagliato: quello interno si muove con un pistone idraulico, e dalla cabina si può cambiare lo spessore del materiale vagliato, che va da 25 a 65 mm.

TestoLa mission Cangini è sempre stata quella di studiare a fondo le macchine e le attrezzature, capire quali tipologie di attrezzature è possibile usare con gli escavatori ampliandone così il campo di azione. Nel 2014-15 l’azienda ha registrato crescite molto interessanti, sia a livello nazionale che all’estero. Si basa su uno staff di 60 dipendenti, conta circa 1000 clienti, fra dealer, distributori e importatori, e un parco di fornitori molti dei quali si trovano entro un raggio di 200 km dalla sede. Giorgio Cangini, presidente della Canginibenne è sicuro che l’accordo siglato con la Yanmar avrà indubbiamente un’evoluzione. “Servire la clientela Yanmar in tutta Europa è una sfida importante, dice. Yanmar è un marchio conosciuto e affidabile,  sarà una collaborazione proficua per entrambe le aziende”.

Pompa nuova su camion usato

Aperturadi Claudio Guastoni

Quando un cliente acquista una pompa autocarrata, può scegliere di far allestire il nuovo impianto su un camion usato in ottime condizioni. In questo modo si abbatte il costo del camion del 50% e al tempo stesso si ottimizza l’investimento della nuova pompa. Sembra un sogno ma è realtà, anzi, questa è una tendenza che negli ultimi anni di forte crisi economica si è trasformata in consuetudine. Nell’acquisto di un’autobetoniera infatti, la scelta di un truck nuovo è prioritaria, ma nel caso di una pompa autocarrata per il pompaggio del calcestruzzo il camion, pur sempre importante, diventa un mezzo per trasportare la pompa da un cantiere all’altro e l’”escamotage” appena descritto è perfettamente concretizzabile. È quanto ha fatto l’Ariaudo Mario e C Snc, azienda di Centallo (CN) che produce e mette in opera calcestruzzo preconfezionato oltre a realizzare manufatti prefabbricati e che è gestita dall’Amministratore delegato Giovanni Ariaudo.

sinistraI preziosi consigli di Marco Gambini, area manager Italia di Cifa spa, hanno orientato la famiglia Ariaudo verso Effretti srl, dealer Cifa con sede a Brescia, che ha allestito una pompa K 36 C (linea Classic) su un autocarro Trakker 450 Iveco usato ma in ottime condizioni, che ha consentito di abbattere di molto il costo dell’investimento. Qualche settimana fa la K 36 C era impegnata in un getto di calcestruzzo nella Frazione S.Stefano, comune di Busca (CN), per la successiva posa di pareti prefabbricate dell’autorimessa che fa parte di una casa padronale di circa 1000 m².

testoDurante il lavoro abbiamo raccolto le impressioni di Mario Ariaudo, capostipite dell’azienda, del figlio Michele, e di Giorgio Debernardi, responsabile commerciale dell’azienda. Tutti quanti soddisfatti dell’acquisto, hanno messo in luce alcune peculiarità di questa macchina: grande affidabilità durante i pompaggi, dimensioni versatili per vari cantieri, stabilizzazione efficace e facilitata anche in luoghi angusti, braccio molto stabile e maneggevole grazie alla morfologia che lo caratterizza, proporzionalità nel pompaggio, silenziosità, e manutenzione ridotta al minimo.

centroL’Ariaudo nasce nel 1974 da Mario Ariaudo che iniziò come fabbro. Negli anni la produzione si è ampliata, si sono ampliati gli spazi aziendali con lo stabilimento di S.Biagio dove ha inizio la produzione di prefabbricati. Da alcuni anni, grazie alla costruzione di un impianto all’avanguardia l’azienda produce calcestruzzo preconfezionato e con l’ausilio di numerose autobetoniere, buona parte delle quali Cifa, trasporta il materiale direttamente sul cantiere e lo mette in opera.

Merlo Day: un successo annunciato

OLYMPUS DIGITAL CAMERASi è chiuso con una grande affluenza di pubblico il Merlo Day organizzato  dal costruttore di Cuneo con la collaborazione di Agricam, da poco più di un anno concessionario del marchio per le province di Brescia, Cremona e Bergamo.

Christian Zappettini
Christian Zappettini

Una partnership che si è subito dimostrata vincente. ” Si tratta di un marchio con un appeal molto elevato”, ha affermato Christian Zappettini, vicedirettore di Agricam. “Ecco perché abbiamo colto l’opportunità di lavorare con loro  senza pensarci troppo e i primi 50 pezzi venduti nel primo anno dimostrano la validità della scelta fatta, anche grazie a un rapporto molto trasparente ed efficace con la Casa madre, che storicamente considera il concessionario un partner fondamentale per il proprio successo”.

aperturaMolte aspettative sono rivolte alle novità dei prossimi mesi, con Merlo impegnata in un importante lavoro di rinnovamento della gamma, che prevede l’immissione dei nuovi mezzi ad alimentazione ibrida diesel-elettrica.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAAgricam, oltre che di vendita, si occupa anche di noleggio, con il quale è partita dal nulla sette anni fa. Anno dopo anno il settore ha raggiunto quote importanti dell’attività di Agricam che oggi può contare su una flotta di tutto rispetto.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl Merlo Day 2016 (che ha messo insieme due mondi paralleli, quello delle Costruzioni e quello dell’Agricoltura), ha visto anche l’esordio della prima edizione del “Campionato Operatori Merlo” che ha messo a dura prova le capacità degli appassionati del settore e del “Club Operatori Merlo” in cui gli affezionati del marchio italiano hanno potuto dialogare fra loro e riconoscersi come parte di una grande famiglia unita dal classico colore verde dei sollevatori telescopici del costruttore di Cuneo.

Marangoni per il movimento terra

per webIl Gruppo Marangoni, leader riconosciuto nel settore della ricostruzione a livello mondiale, rappresenta un punto di riferimento importante in Europa anche nel settore degli pneumatici ricostruiti movimento terra: la società fornisce, infatti, una risposta puntuale e precisa, alle richieste di efficienza e risparmio provenienti da un mercato sempre più competitivo.

Luca Mai, Sales Executive Manager di Marangoni Earthmover Tyres, afferma: “Attraverso un processo di ricostruzione di qualità, fortemente orientato al cliente, i pneumatici Marix Marangoni riescono a garantire performance eccellenti, se paragonate a quelle dei pneumatici nuovi di marchi premium, permettendo quindi una forte riduzione del costo orario e rappresentando la risposta più puntuale alle richieste di efficienza e risparmio del mercato. L’attenzione crescente al tema ecologico ha ulteriormente rafforzato la valenza di forniture che tengono in considerazione il rispetto dell’ambiente e il risparmio di materie prime con conseguente riduzione dei pneumatici fuori uso, garantendo costi orari competitivi e una seconda, e in alcuni casi, terza vita al pneumatico.”

Oltre a porsi come un’ottima soluzione per la seconda vita delle coperture dei marchi primari, i pneumatici ricostruiti Marix Marangoni, si rivelano essere anche estremamente competitivi nei confronti degli pneumatici budget asiatici, avendo un costo orario di utilizzo di molto inferiore a questi ultimi.

Luca Mai sostiene: “Crediamo nella ricostruzione e nella nostra crescita; pertanto, abbiamo avviato un rafforzamento della nostra organizzazione commerciale per poter essere più vicini ai nostri rivenditori/distributori, incrementando la nostra presenza sul mercato europeo con l’inserimento di nuove persone a supporto delle vendite e la messa a punto delle aree.”

testoA tal proposito, l’acquisizione della società Recamax Reifen GmbH ha permesso a  Marangoni, non solo di rafforzare la propria posizione in Germania, ma di migliorare ulteriormente il livello del servizio offerto alla clientela tedesca, con particolare riguardo ai settori della logistica, dell’assistenza e della consulenza tecnica e di prodotto.

Gli importanti investimenti effettuati da Marangoni nel 2015, per modernizzare il proprio impianto di Rovereto, includono l’installazione di un banbury di ultima generazione che permette di innalzare la qualità delle mescole movimento terra, rendendole più competitive anche nelle applicazioni più severe, l’introduzione di nuove mescole per specifiche applicazioni e una macchina shearografica.

Per consentire ai propri rivenditori di informare al meglio i clienti sui pneumatici ricostruiti montati sulle loro flotte, Marangoni ha introdotto un nuovo software denominato “Marangoni Tyre Control System” e il Tyre Management. Il Tyre Control System aiuta la propria rete di rivenditori a monitorare i pneumatici montati sulle flotte dei clienti e questi ultimi a manutentarli. Questi specifici programmi sono stati avviati grazie al supporto fornito dal dipartimento marketing, coordinato da Giovanni De Bei, Marketing Manager Industrial & Retread.

L’azienda sottolinea, ancora una volta, il proprio impegno a migliorare continuamente i prodotti e servizi offerti al fine di massimizzare la soddisfazione del cliente, minimizzare il “total cost of ownership” e contribuire alla “green economy” grazie al risparmio di materie prime.

LightLift 15.70: una regina di 15 metri

per webLa piattaforma aerea cingolata 15.70 Performance IIIS di Hinowa è l’ultima nata nella famiglia LightLift e le è stata assegnata la non semplice missione di proseguire i successi della Goldlift 14.70 la quale, ad oggi, è ancora la piattaforma aerea cingolata più venduta d’Europa nella sua classe.

A leggere la scheda tecnica, però, si intuisce l’impegno profuso dal team di ricerca e sviluppo Hinowa per far sì che la nuova LightLift 15.70 sia ancora la piattaforma preferita dai noleggiatori di tutto il continente. Tanto per cominciare, la struttura articolata realizzata in acciaio altoresistenziale adotta ora lo schema a pantografo e permette di ottenere un’elevazione filo muro costante di 10 metri e una quota massima di lavoro che raggiunge i 15,40 metri.

Inoltre, il Jib di classe Performance offre una portata utile di 230 chilogrammi disponibile in maniera uniforme lungo tutto l’arco di lavoro della macchina e senza più variazioni di peso massimo dipendenti dalla posizione del cestello, dalla quota di lavoro e dall’estensione dei bracci, con uno sbraccio orizzontale costante di 6,6 metri. In questo modo è possibile lavorare a tutte le quote mantenendo sempre due operatori e tutti gli attrezzi necessari nel cestello.

Più prestazionale, quindi, ma anche più compatta rispetto al modello precedente; l’area di stabilizzazione si riduce dell’8% attestandosi a 2,8 x 2,8 metri, mentre l’ingombro in ordine di marcia è drasticamente ridotto: senza cestello la nuova LightLift 15.70 misura solo 3,4 metri in lunghezza (ben 47 centimetri in meno rispetto alla Goldlift 14.70 IIIS), mentre l’altezza inferiore ai due metri permette alla macchina l’attraversamento di normali porte industriali e civili. È proprio grazie alle dimensioni compatte e alla disponibilità di accessori specifici come, per esempio, i cingoli bianchi che la LightLift 15.70 si rivela particolarmente adatta anche allo svolgimento di operazioni in ambienti interni come chiese, musei ed aree espositive e commerciali con alti solai.

testoGrazie alla componentistica di alta qualità e ad accorgimenti progettuali come le boccole in fibra di vetro senza ingrassatori, l’affidabilità della macchina è ai livelli più alti dell’industria. Per quanto riguarda le motorizzazioni, invece, Hinowa offre di serie due opzioni bi-energy per la nuova LightLift 15.70: dal punto di vista del motore termico, sia le unità a benzina Honda da 390 cc e 11,7 CV SAE con controllo automatico del regime di rotazione sia i diesel Hatz da 10 CV SAE con acceleratore automatico assicurano efficienza, affidabilità, bassi consumi ed emissioni ridotte. Entrambe le power unit sono associate a un motore ad alimentazione elettrica compatibile con tensione di rete a 230 Volt.

La versione Lithium-Ion è invece equipaggiata con un pacco batterie al litio da 36 Volt e 100 Ampère/ora con sistema di ricarica rapida (80% in due ore) in modalità plug-in. Questa unità sostituisce sia il motore termico sia quello elettrico, consente di lavorare anche in assenza di collegamento alla rete elettrica e permette quindi alla nuova LightLift 15.70 di raggiungere risultati ineguagliati in termini di versatilità operativa ma anche di silenziosità, impatto ambientale e autonomia. Hinowa ha giocato un ruolo da precursore nel campo dell’alimentazione elettrica autonoma agli ioni di litio e ha iniziato a proporla sulle proprie macchine già dal 2008, molto prima, cioè, che diventasse uno standard adottato dai maggiori costruttori in ambito europeo.

La gestione e il controllo operativo della macchina sono semplici e immediati, grazie al collaudato sistema IIIS di Hinowa: il pannello comandi prevede un pulsante per la stabilizzazione, uno per la destabilizzazione e un joystick per la movimentazione della meccanica aerea. Le informazioni all’operatore sono rese tramite un display di facile lettura. Anche la nuova LightLift 15.70 monta il sistema di controllo e diagnostica RAHM, che offre forti vantaggi da due punti di vista: in termini di sicurezza, permette in ogni momento di localizzare la macchina grazie a un dispositivo GPS installato a bordo; in ottica di manutenzione, invece, permette al service Hinowa di eseguire da remoto le operazioni diagnostiche e di aggiornamento software della macchina.

A Eurogrues Marocco 58 piattaforme Genie®

per webNell’ambito di un ordine firmato al Bauma  in aprile, Terex AWP ha annunciato la consegna delle prime unità di un ampio assortimento di 58 piattaforme Genie® a braccio e a forbice a Eurogrues Marocco. L’ordine aumenta in modo significativo la capacità dell’azienda di offrire macchinari per il lavoro in quota in sicurezza a supporto delle esigenze del settore edile, che in Marocco sta conoscendo una rapida espansione.

José Antonio Moreno (3o a sinistra), amministratore delegato di Eurogrues, stringe la mano a Matt Fearon (1o a destra), presidente di AWP, dopo la firma del contratto al Bauma
José Antonio Moreno (3o a sinistra), amministratore delegato di Eurogrues, stringe la mano a Matt Fearon (1o a destra), presidente di AWP, dopo la firma del contratto al Bauma

Fornitore leader nel settore del noleggio di gru, macchinari per il sollevamento di persone e movimentazione di materiali nel paese, Eurogrues Marocco è presente in un’ampia gamma di progetti su larga scala di sviluppo portuale e di costruzione di centrali elettriche, eoliche e stabilimenti industriali, molti dei quali sono sostenuti da investitori internazionali con sede in Europa.  “La sicurezza è un fattore chiave e con questo nuovo ordine Genie la nostra azienda è ora pronta a fornire piattaforme all’avanguardia su cui i nostri clienti fanno affidamento per i lavori in quota, macchinari che rispondono sia alle loro esigenze specifiche sia agli standard di sicurezza industriali”, commenta Hatim Jaadour, direttore vendite di Eurogrues Marocco.

centroL’ordine comprende un’ampia scelta di piattaforme a forbice completamente elettriche e diesel Genie GS™ e di piattaforme a braccio articolato Genie ZX™ e Genie Z™, con altezze di lavoro da 8 m a 43 m. Le consegne hanno avuto inizio i primi di luglio.

A proposito delle consultazioni e delle trattative che per un anno hanno preceduto la firma dell’ordine, José Antonio Moreno, amministratore delegato di Eurogrues Marocco, commenta: “Oltre che dalle capacità e dalla qualità dei prodotti, ai massimi livelli nel settore, siamo rimasti colpiti dalla consulenza fornita dal team Genie. È facile capire perché oggi Genie è uno dei brand leader nel mondo del sollevamento. Questo primo ordine segna l’inizio di quello che prevediamo sarà un rapporto a lungo termine, in quanto Eurogrues sta continuando ad espandere il proprio parco di macchine Genie per mantenere la posizione di leader in Marocco”.

Christophe Rousseau
Christophe Rousseau

Christophe Rousseau, direttore vendite per l’Europa meridionale, il Nordafrica e l’Africa centrale presso Terex AWP, afferma: “Siamo onorati della fiducia che Eurogrues ha riposto nelle nostre attrezzature e nei nostri servizi, scegliendo Terex AWP come proprio partner per la fornitura di macchinari semoventi per il sollevamento. Il team Genie, che comprendeva rappresentanti di diversi reparti, ha lavorato duramente per un anno intero per creare un’esauriente offerta su misura, includendovi non solo macchinari sicuri da utilizzare ma anche un pacchetto di servizi completo per garantire che rimangano sicure. La formazione tecnica e il supporto tecnico sul posto, direttamente in Marocco, nonché il nostro sistema d’ordine ricambi web in grado di spedire i componenti entro 24 ore, sono stati gli aspetti chiave che hanno consentito a Genie di qualificarsi come un partner commerciale affidabile per Eurogrues”.

“Questo ordine rappresenta l’investimento più significativo in piattaforme aeree nuove mai firmato in Marocco”, prosegue Rousseau. “Siamo orgogliosi che i prodotti Genie siano stati scelti e siamo fiduciosi che questo nuovo rapporto commerciale contribuirà a supportare la cultura della sicurezza in quota nel settore delle costruzioni in Marocco”.