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Le novità di Pilosio al Bauma 2025

Il quartier generale di Pilosio a Tavagnacco (UD

Pilosio è una storica azienda italiana fondata nel 1961 che produce ponteggi, casseforme e blindaggi per la costruzione e la manutenzione nel settore dell’edilizia, delle infrastrutture e dello spettacolo. Non è inusuale, infatti, girare per le città, nei centri storici o percorrere viadotti e vedere il marchio Pilosio appeso alle strutture. È il marchio della garanzia, della sicurezza, è il marchio dell’ingegno che si è espanso nel mondo con Pilosio UK nel Regno Unito e Pilosio Building Materials L.L.C. a Dubai per essere più vicini alle esigenze specifiche dei territori.

Il Presidente di Pilosio Nereo Parisotto

Dove gli altri vedono limiti, Pilosio vede le sfide e le affronta con una competenza ingegneristica altamente qualificata, attraverso un design fuori dagli schemi che si concentra sull’essenziale, generando e producendo soluzioni pratiche che soddisfano le esigenze dei ponteggiatori e dei costruttori.

 In oltre 60 anni di storia, sono state molteplici le attrezzature “inventate” e realizzate che, ad ogni edizione, Pilosio presenta in anteprima a quella che è considerata la più grande e innovativa fiera dell’edilizia del mondo: il Bauma di Monaco di Baviera che, nel 2025, si tiene dal 7 al 13 aprile.

Uno sguardo alle novità Pilosio al Bauma

Lo Stand B3-103 di Pilosio al Bauma 2025

Per l’edizione 2025, il filo conduttore dello stand B3-103 di Pilosio sarà l’alluminio, scelto per la sua maneggevolezza e leggerezza e in grado, però, di garantire elevate prestazioni e affidabilità duratura. Molti dei nuovi prodotti, infatti, sfruttano le potenzialità di questa lega di qualità superiore, dalle caratteristiche meccaniche elevate e dalla notevole portata, oltre a sistemi progettati per consentire di operare con praticità e sicurezza a grandi altezze. Pilosio presenta le sue novità con la consueta cura e attenzione, in uno stand avveniristico e tecnicamente avanzato, ma concepito per accogliere i visitatori in un ambiente amichevole e familiare.

L’obiettivo è mostrare dal vivo, quasi come in un vero cantiere, le funzionalità e i vantaggi dei prodotti. Inoltre, grazie alla realtà virtuale, i visitatori possono immergersi in esperienze di cantiere ad alta quota, vivendo in prima persona una esperienza a 360° che permetterà di apprezzare ogni dettaglio e vantaggio del montaggio di un piano sospeso FlyDeck.

La Trave IXI Truss in alluminio a elevata portata

La Trave IXI Truss

In fiera Pilosio presenterà un’altra novità di rilievo: la nuova Trave in alluminio ad altissima portata IXI Truss: un sistema rivoluzionario, modulare, leggero e ad elevata resistenza per creare passerelle e piattaforme di lavoro o strutture anche con luci libere molto ampie.

Questa soluzione, nata dalla collaborazione tra Pilosio e l’esperienza canadese di Arka Chorbajian (Optimal Access Solution LTD), è il risultato di anni di lavoro sul campo. E’ stata ideata da dei “ponteggiatori per i ponteggiatori”, e si distingue per leggerezza (18,5 kg/m) con i singoli componenti che possono essere facilmente maneggiati da una sola persona, combinata con portata elevata e versatilità. E’ la soluzione ideale per sormontare qualsiasi ostacolo.

La trave IXI Truss, disponibile in 3 lunghezze, da 1 m, 2 m e 3 m, offre una straordinaria adattabilità a diverse configurazioni e necessità di cantiere, rendendola un elemento quasi indispensabile per la realizzazione di strutture complesse e personalizzate.

Forma e leggerezza garantiscono una maggiore maneggevolezza e, allo stesso tempo, prestazioni eccezionali.

Un altro aspetto fondamentale di IXI Truss è la compatibilità sia con il ponteggio multidirezionale MP che con il ponteggio a tubo giunto, che amplia notevolmente le possibilità di applicazione in cantiere consentendo di creare strutture ibride, adattabili a forme architettoniche complesse e in grado di risolvere problematiche di cantiere altrimenti irrisolvibili.

La Mensola FLY 105 in alluminio

La Mensola Fly 105 in alluminio

Allo stand di Pilosio verrà anche svelata l’innovativa Mensola Fly 105 in alluminio, un’evoluzione del già affermato modello in acciaio, indispensabile per la manutenzione di ponti, viadotti e facciate in genere quando non è possibile, o non è conveniente, partire con il ponteggio dal basso. Ideale anche per la partenza sospesa di un ponteggio per manutenzione o ristrutturazione di cornicioni senza ingombrare la strada o il marciapiede sottostante. Questa nuova versione in lega di alluminio promette installazioni più rapide grazie al peso ridotto della mensola, movimentazioni maneggevoli e quindi semplificate. Altra novità molto interessante: la mensola Fly 105 in alluminio è reversibile, cioè può essere utilizzata sia con tavole con attacco su tubo che su profilo a U.

Anche la Mensola Fly 105 in alluminio ha una forma a Z progettata per ospitare una passerella scorrevole in alluminio nel piano inferiore, garantendo così un piano di lavoro temporaneo a sbalzo per poter procedere con il fissaggio della successiva mensola sulla parete.

Questo ingegnoso sistema di montaggio in avanzamento, in combinazione con materiali innovativi, consente l’installazione rapida e in totale sicurezza della mensola Fly 105, ideale per interventi di manutenzione su travi di bordo, cordoli, coperture e cornicioni, assicurando prestazioni costanti nel tempo.

Ulteriore vantaggio della mensola Fly 105 in alluminio è la durabilità superiore, grazie alla resistenza alla corrosione del materiale.

Cassaforma P75 in alluminio

Questa nuova cassaforma è destinata a ridefinire gli standard di efficienza e praticità nei cantieri: il nuovo modello di pannello leggero P75 in alluminio va ad ampliare la gamma di casseforme verticali a telaio a marchio Pilosio.

Si tratta di un sistema modulare compatibile con il sistema P300 per la realizzazione di qualsiasi fondazione, muro e pilastro ideale per le aziende che lavorano nel residenziale e per cantieri senza la presenza di gru.

Il cuore dell’innovazione P75 risiede nella straordinaria leggerezza del pannello, con un peso di soli 21,00 kg/m2 per una dimensione massima di 75×300 cm, garantendo una pressione di getto di 60 kN/m2. Questo attributo si traduce in vantaggi tangibili e immediati per le imprese. La facilità di movimentazione manuale dei pannelli lo rende la scelta ideale per cantieri dove l’accesso a gru è limitato o assente, o per getti in luoghi in cui è possibile solo la movimentazione manuale semplificando l’operatività in contesti urbani complessi o in progetti di ristrutturazione. L’impatto positivo si estende anche alla logistica, con una riduzione dei costi di trasporto dei materiali.

La modularità del sistema P75 offre una buona flessibilità progettuale consentendo di affrontare con facilità diverse configurazioni geometriche, dai semplici muri e fondazioni alle strutture più complesse. La disponibilità di due diverse altezze (3,00 m e 1,5 m) e sottomisure aumenta ulteriormente l’adattabilità del sistema a specifiche esigenze progettuali, mentre la possibilità di combinare i pannelli P75 con quelli in acciaio del sistema P300 rappresenta una soluzione completa per cantieri con necessità miste.

La Casseforma P75 in alluminio

Pilosio ha posto grande attenzione anche alla qualità e alla durabilità dei materiali. Il telaio in lega di alluminio ad elevate caratteristiche meccaniche e i manti performanti, disponibili in tre diverse varianti: multistrato in betulla con protezione fenolica, pannello Elephant con rivestimento composito legno/pvc e pannello Alkus in pvc assicurano una lunga vita utile del prodotto e una resistenza ottimale alle sollecitazioni del cantiere. E’ ideale per la finitura faccia a vista poiché il manto è retro-avvitato e quindi non rimane nessuna impronta sul calcestruzzo, oltre ai tappi a filo manto dei passaggi barra. La cassaforma leggera P75 è compatibile con tutti gli accessori del sistema P300.

Angolare di disarmo

Angolare di disarmo rapido con tre modalità di utilizzo

Pilosio ha sviluppato anche un angolare di disarmo rapido con tre modalità di utilizzo diverse, per semplificare le operazioni di scasseratura di getti di vani ascensore e vani scale. Consente di scasserare il cassero intero agendo solo sui quattro angolari e di sollevarlo e movimentarlo in un’unica soluzione fino alla successiva fase di getto.

Si tratta di un angolare compatibile sia con il sistema di casseri P300 che il nuovo cassero leggero P75, che dispone di tre diverse opzioni di disarmo: una leva per il disarmo manuale; un sistema di disarmo con la gru tramite ganci e un sistema di disarmo idraulico. Le altezze disponibili sono di 1,50 m e 3,00 m ma c’è la possibilità di sovrapporre gli angolari per getti fino a H 9 m.

Pilosio UP Montacarichi

Piattaforma di Trasporto Pilosio UP

Tra le novità presenti al Bauma ci sarà anche la Divisione Pilosio UP, una gamma di soluzioni per l’accesso verticale, che velocizza le operazioni di sollevamento, incrementando l’efficienza e la produttività in cantiere, con una conseguente riduzione di tempi e costi. Pilosio UP comprende ascensori da cantiere, piattaforme di trasporto per persone e materiali, piattaforme di lavoro autosollevanti ottime per i lavori in facciata e disponibili in un’ampia gamma di misure, che spaziano dal modello compatto PT900 alle soluzioni più imponenti come il PT4000 Twin, realizzati con materiali robusti come l’acciaio zincato. Questa gamma è il risultato della sinergia tra Pilosio, forte del proprio know-how, e Salerno Ponteggi, azienda con solida esperienza nel settore dei montacarichi; una collaborazione che ha permesso di sviluppare prodotti capaci di rispondere concretamente alle specifiche esigenze dei cantieri per costruzioni, ristrutturazioni, manutenzioni edili, interventi di manutenzione industriale, cantieristica navale e opere speciali come lavori su ponti, viadotti, dighe, torri e ciminiere. Tutti i prodotti Pilosio UP sono facili e rapidi da installare e la loro modularità consente di avere configurazioni adattabili a diverse dimensioni e altezze. L’attenzione alla sicurezza e all’ergonomia è poi un altro punto di forza di Pilosio UP che dispone di dispositivi avanzati per la protezione degli operatori e soluzioni che migliorano le condizioni di lavoro.

I “Cavalli di battaglia”

Al Bauma saranno presenti anche altri prodotti che sono ormai diventati dei classici nella produzione dell’azienda friulana. Eccone alcuni.

• Piano di lavoro sospeso Flydeck

Ponteggio sospeso Flydeck

La struttura sospesa Flydeck è un prodotto di punta di Pilosio che sfida le leggi della gravità. Sarà presente al Bauma, per la seconda edizione consecutiva, per dimostrare concretamente come sia possibile creare un piano di lavoro “nel vuoto” sotto i ponti e i viadotti, in modo rapido e sicuro, grazie al sistema di guida Flyrail, anch’esso di Pilosio, per il montaggio del piano Flydeck.

E’ l’ideale sotto gli intradossi per lavori di manutenzione di viadotti, ponti o ferrovie. O ancora, per lavori di ristrutturazione o allestimento di coperture di stadi, aeroporti o centri commerciali, o per creare una struttura fissa sovrastante edifici industriali e commerciali e consentirne così la normale manutenzione. Flydeck permette di lavorare in quota senza bloccare la linea di produzione sottostante o ingombrare il passaggio, nei casi di rimozione dell’amianto o di installazioni in vetro in grandi edifici come hotel e centri commerciali, o nel caso di manutenzione agli impianti di condizionamento e ventilazione negli ospedali. Al Bauma 2025, Pilosio metterà in risalto la sinergia tra il Flydeck e i potenti motori di sollevamento X Force Hoist. Questa combinazione innovativa permette di elevare il ponteggio sospeso con straordinaria rapidità e semplicità. Un’applicazione reale di questa tecnologia è stata dimostrata con successo in Italia durante il restauro di un ponte. In quell’occasione, una piena improvvisa del fiume ha messo a dura prova la struttura. Grazie all’intervento tempestivo dei motori X Force Hoist, il Flydeck è stato sollevato in tempo, prevenendo danni irreparabili e salvaguardando l’integrità del ponteggio sospeso

• Carro Dynamo

Il carro Dynamo

Un’altra novità ideata e realizzata da dei “ponteggiatori per i ponteggiatori” è il carro Dynamo, un carro zavorrato traslabile che si è rivelato una valida alternativa alle tradizionali piattaforme mobili (PLE e PLAC).

Grazie ad una lunghezza variabile dai 5 ai 9 metri può ospitare ogni tipologia di ponteggio per creare una struttura che si eleva a diverse altezze e a sbalzo seguendo la curvatura delle gallerie o in negativo con un’ampia piattaforma di lavoro per ispezioni e veloci manutenzioni sotto ponti e viadotti.

Questa soluzione si adatta a operare in contesti diversi, minimizzando sia l’ingombro sulla carreggiata (occupando esclusivamente lo spazio della corsia di emergenza) sia i disagi per gli automobilisti, in quanto il traffico non subisce limitazioni.

La struttura di ponteggio che può essere costruita sul carro Dynamo è estremamente versatile, capace di assumere diverse configurazioni per adattarsi a molteplici esigenze operative. Può essere utilizzato per il ripristino e la pulizia di superfici di varie lunghezze e larghezze, intradossi, ponti, viadotti, gallerie e manufatti di ogni genere. Uno dei suoi assetti più interessanti è quello dello sviluppo in negativo con una piattaforma di lavoro a “C”. In questa, e in tutte le altre configurazioni, la zavorra integrata nel carro svolge un ruolo cruciale, garantendo la massima stabilità del carro.

Il carro Dynamo è disponibile nella versione manuale e nella versione idraulica ed è comunque personalizzabile a seconda delle esigenze del cantiere e del cliente.

• Multidirezionale MP+ Scale MP

Il Multidirezionale MP + Scale Pilosio

Il ponteggio Multidirezionale MP rappresenta da sempre il cuore pulsante dell’offerta Pilosio, e sarà al centro dell’attenzione anche del Bauma 2025. Realizzato in acciaio zincato a caldo, questo sistema si distingue per la sua eccezionale robustezza, modularità, versatilità e adattabilità, caratteristiche cruciali per operare in numerosi contesti urbani ed industriali complessi.

Grazie all’ elevata capacità di carico e flessibilità, è la soluzione ideale per la realizzazione di lavori di costruzione, ristrutturazione e manutenzione poiché coniuga sicurezza e velocitò di montaggio. Il ponteggio MP è costituito da elementi modulari abbinati ad accessori specifici per i diversi settori di applicazione; è l’attrezzatura ottimale per creare strutture complesse, sospese e con sbalzi, geometrie irregolari, strutture circolari, ellittiche e poligonali e con portate elevate.

L’elevata portata e modularità consentono di realizzare varie tipologie di scale MP per l’edilizia e aperte al pubblico. Utilizzando la stessa struttura portante, sono possibili numerose configurazioni di scale e torri scala a seconda delle specifiche esigenze di dimensioni, di passaggio e dei carichi di servizio. In fiera ci sarà una scala aperta al pubblico con parapetti in alluminio.

Esperienza immersiva con la realtà virtuale

Oltre alla vasta gamma di prodotti d’eccellenza esposti al Bauma 2025, l’azienda friulana offrirà ai visitatori un’esperienza immersiva unica. Grazie alla realtà virtuale e ai  visori 3D, sarà possibile vivere in prima persona l’utilizzo dei ponteggi, anche a 80 metri di altezza. Questa simulazione realistica permetterà ai professionisti del settore di comprendere appieno la facilità d’uso, la sicurezza e l’efficacia delle soluzioni Pilosio.

Nello stand, i visitatori potranno sperimentare la profondità e l’intuitività dei sistemi, progettati per rivoluzionare il mondo dell’edilizia e delle infrastrutture. L’esperienza a 360° offerta dalla realtà virtuale permetterà di apprezzare ogni dettaglio e vantaggio dei prodotti Pilosio, come il Ponteggio Sospeso FlyDeck.

Tutti questi prodotti, frutto dell’ingegno e dell’esperienza di Pilosio, che dimostrano l’impegno dell’azienda nel plasmare il futuro dell’edilizia e che sono essenziali per la gestione produttiva e sicura dei cantieri moderni, verranno esposti in fiera alla presenza del Presidente Nereo Parisotto.

DAF: nuova sede per Lodotruck

DAF Veicoli Industriali ha annunciato l’apertura ufficiale della nuova sede da parte della concessionaria Lodotruck, già presente con una concessionaria nella provincia di Bergamo.

La concessionaria, già sede DAF in passato con una diversa gestione, avrà sede a Calcinato (Brescia). Si sviluppa su una superficie complessiva tra vendita e post vendita di 10.000 mq, di cui 2.000 coperti, e si trova in area strategica a pochi minuti dall’uscita Brescia Est della A4.

La grande fiducia e stima reciproca che abbiamo sviluppato in questi anni con il brand DAF – ha spiegato il titolare di Lodotruck, Adam Lodovicici ha convinti ad accettare nel 2024 la proposta della casa olandese di occuparci anche della zona di Brescia, che è limitrofa e strategica rispetto alla nostra sede bergamasca. In circa sei mesi, quindi, abbiamo ammodernato una concessionaria esistente e la relativa officina per fornire ai nostri clienti consigli e risposte veloci sia per quanto riguarda la vendita e l’assistenza che per i servizi finanziari/assicurativi. In particolare, sei mesi sono serviti per mettere a norma gli impianti e assicurare gli standard di servizio richiesti da DAF”.

Un’officina dedicata e assistenza H24

A questo riguardo particolare attenzione è stata riservata all’assistenza, con un’officina, aperta tutti i giorni feriali fino alle 19 e il sabato fino alle 12 e dedicata alla zona di competenza e una rete di altre tre officine autorizzate nelle altrettante province coperte, visto che oltre a Bergamo e Brescia Lodotruck opererà anche a Mantova, in cui sarà presente anche un venditore dedicato.

Nella sede bresciana, come in quella bergamasca, l’officina, che si avvale di buche da lavoro, ponti sollevatori e colonne mobili, è anche dotata di spazi dedicati per la gestione dei veicoli elettrici in cui operano personale specializzato. Lodotruck, peraltro, è stata tra le prime concessionarie già tre anni fa a ottenere la certificazione di DAF per l’assistenza su questa tipologia di mezzi a batteria.

Infine, Lodotruck assicura il servizio assistenza 24hr ITS, fiore all’occhiello dell’assistenza DAF

Con un investimento a sei zeri finalizzato sia a mettere a regime la struttura sia ad assumere personale (attualmente conta 15 persone, per puntare ad arrivare a breve a 18) ed un volume d’affari atteso altrettanto importante, Lodotruck vede come obiettivo 2025 una quota di mercato del  12%, a conferma degli ultimi anni, per poi aumentare progressivamente fino ad un ambizioso 18-20%.

La quota di mercato è composta in maniera importante pure dal segmento carri, grazie anche alla presenza di aziende impegnate nel cava/cantiere e quindi un interesse preminente per le motrici a due o più assi

Lodovici è convinto che l’offerta dei carri DAF si sia andata sempre più specializzando per soddisfare esigenze mirate e quindi conta di poter intercettare il grande potenziale che l’area bresciana esprime in questo settore.

Abbiamo grande entusiasmo per questa nuova avventura – conclude Lodovici – e siamo fiduciosi che, mantenendoci umili, trasparenti e disponibili con il cliente, in qualche anno riusciremo a realizzare i nostri obiettivi“.

Massimo Dodoni

Particolarmente soddisfatto anche Massimo Dodoni, Amministratore Delegato di DAF Veicoli Industriali che si è detto convinto che “una struttura come Lodotruck, capace di implementare il proprio business nel corso dei 18 anni di relazioni con DAF, sappia interpretare l’allargamento dell’area di competenza come un passo coerente al suo percorso di crescita e beneficiare di quelle sinergie attivabili tramite la gestione di due realtà in province attigue. Sono contento che questa crescita si compia in un’area geografica molto strategica per il trasporto delle merci e, quindi, di tutto interesse per il mercato dei veicoli da trasporto“.

Lodotruck è nata nel 2007 con il brand DAF per coprire la provincia di Bergamo e la vicina Mantova. Il gruppo fa capo a due holding, la BB Holding, della famiglia Bellina-Bertulessi, e la Lodofin, della famiglia Lodovici. Il fatturato nel 2024 è stato di oltre 90 milioni di euro. Complessivamente gli addetti che lavorano nell’azienda sono 70, divisi tra le due filiali.

Uno ZX 240N-7 E tre ZX210LCN di Solarwind tra gli ulivi

Uno ZX 240N-7 e tre ZX210LCN-7 di Solarwind sono al lavoro tra gli ulivi di Cellino San Marco, in Puglia.  

Solarwind intl srl è un’azienda italofrancese in primo piano nell’industria delle energie rinnovabili, in particolare nei settori eolico, fotovoltaico, biomasse, impegnata anche nello sviluppo di progetti agrovoltaici; alla guida troviamo Paolo Laporta e Pascal Petri che hanno un legame stretto con il territorio del sud Italia e con la Puglia in particolar modo.

La sua sede si trova a Mesagne (BR) in un importante centro direzionale, collegata strategicamente a livello logistico sia all’aeroporto che al porto di Brindisi. E’ noto come la Puglia sia una regione ricca di coltivazioni di ulivi, purtroppo oramai infetti dalla Xylella Fastidiosa. Solarwind è impegnata in primo piano nella trasformazione delle essenze legnose in cippato o biotriturato ottenuti dall’espianto o dallo svellimento degli alberi d’ulivo infetti, con l’obiettivo di generare energia pulita da queste biomasse che vengono conferite alle centrali termoelettriche che ne fanno richiesta.

Le macchine di Solarwind presenti sul campo

Solarwind ha messo al lavoro in una grossa tenuta di Cellino San Marco (BR) tre Hitachi ZX210LCN-7 e uno ZX240N-7 per estirpare, raccogliere , accatastare e cippare gli ulivi infetti per poi ripristinare il terreno e prepararlo per un nuovo reimpianto con cultivar d’ulivo resistenti alla Xylella Fastidiosa. “Macchina affidabile e vigorosa”, ci racconta Stefano Benvenuto, operatore dello ZX240N- 7, “facile da manovrare su terreni sconnessi. La cabina è particolarmente confortevole grazie anche alla console integrata e alle sospensioni del sedile che mitigano la fatica dopo una giornata di lavoro. Ed è fondamentale lo schermo antiriflesso del monitor LCD, perché sotto il nostro sole, risulta un vantaggio e mi permette di leggere sempre con facilità i dati del mezzo. “

A muovere entrambi i modelli Hitachi c’ è il motore Isuzu 4HK1 Stage V turbocompresso con turbina a geometria variabile, intercooler e EGR e trattamento delle emissioni inquinanti DOC+CSF+SCR. Un motore da 128,4 kW a 2000 giri/minuto, che assicura una forza di trazione massima di 203 kN e la capacità di superare pendenze del 70%. Il sistema di gestione idraulica TRIAS III, che con il supporto dell’indicatore ECO oltre a ridurre emissioni e consumi, ottimizza il comportamento dell’escavatore in funzione del tipo di lavorazione, garantisce un perfetto equilibrio tra prestazioni e consumi. La cabina, spaziosa e confortevole, offre una rumorosità tra le più basse sul mercato e livelli di vibrazioni diminuiti del 20% rispetto alla serie precedente. L’operatore gode della completa visibilità dell’area di lavoro grazie alle ampie superfici vetrate e al sistema di videocamere Aerial Angle con vista a 270°. Il sistema di aggancio rapido consente la sostituzione degli accessori in pochi secondi.

I punti di forza 

Da sin a ds gli operatori Stefano Benvenuto e Giovanni Camassa di fronte allo ZX210LCN-7

“Questa macchina dal sottocarro stretto è facilmente trasportabile” -ci spiega Giovanni Camassa operatore di Solarwind- “e in grado di lavorare tutto il giorno, tutti i giorni, con un consumo di carburante ridotto. I componenti sono durevoli e la facilità di sostituzione degli accessori rende questo escavatore molto versatile, e non ci fa perdere tempo.”

La facilità di manutenzione di entrambi i modelli, ZX240N-7 e ZX210LCN-7, evita fermi macchina, anche se in caso di necessità interviene il dealer Hitachi KMI, appartenente al Gruppo Iusi, attraverso la sua società affiliata Bamac srl. Per Paolo Laporta la relazione di fiducia instaurata con il dealer è fondamentale, sia per la scelta e l’acquisto dei mezzi nuovi, sia per gli interventi di assistenza e a tal proposito dichiara: “Competenza e tempestività ci hanno consentito di lavorare sempre in condizioni ottimali assicurando una continuità operativa e rispettando i tempi richiesti dai nostri clienti. Riteniamo le macchine Hitachi dei prodotti eccellenti dalle elevate prestazioni.”

MAXX : Jekko protagonista con il robot-gru

Jekko Cranes ha unito le forze con il Center Construction Robotics dell’Università RWTH di Aquisgrana su MAXX – Mobile Assembly X-System, un progetto all’avanguardia che porta l’automazione nei cantieri ed è finalista per il Bauma Innovation Award.

MAXX  è stato finanziato dal Ministero degli Affari Interni, Governo Locale, dell’Edilizia e della Digitalizzazione dello Stato della Renania Settentrionale-Vestfalia.

Allo stand FS903/6 di Jekko al Bauma sarà possibile vedere le dimostrazioni dal vivo di questo progetto congiunto tutti i giorni alle 11.00 e alle 15.00.

 

Qualche dettaglio in più sul MAXX

Nel contesto del Green Deal europeo 2050, MAXX Mobile Assembly XSystem offre una prima soluzione plug & produce per lassemblaggio (semi) automatizzato e senza impalcature nella ristrutturazione degli edifici. Questa piattaforma di cavi robotici brevettata è adattiva e universalmente implementabile negli edifici esistenti, senza unampia raccolta di dati o un controllo umano permanente. Nel contesto della sostenibilità e degli obiettivi climatici stabiliti nel Green Deal europeo 2050, la ristrutturazione efficiente dal punto di vista energetico degli edifici (finestre, isolamento termico, intonacatura, tinteggiatura) è stata identificata come un importante mercato di crescita futura. Già oggi, l80% delle attività di costruzione in Germania riguarda il parco immobiliare esistente. Entro la fine del 2030 si prevede un potenziale di mercato di oltre 400 miliardi di euro per la ristrutturazione degli involucri edilizi.

Gli sviluppi e gli studi sulluso di robot a controllo digitale in combinazione con sistemi a fune aprono nuove potenzialità e incentivi per la ristrutturazione esterna, ad esempio di elementi di facciata. Lautomazione del processo e il conseguente alleggerimento da lavori fisicamente pesanti migliorano notevolmente la sicurezza sul lavoro e aumentano la qualità e lefficienza delle imprese artigiane. Allo stesso tempo, MAXX contribuisce alla conservazione degli edifici esistenti, promuovendo la circolarità nel settore delle costruzioni rendendo le future ristrutturazioni più veloci, più sostenibili e meno costose della demolizione.

MAXX è costituito da una piattaforma elevatrice, che viene posizionata sulla facciata per mezzo di un sistema a fune, in questo caso una gru mobile Jekko. Un sistema di presa personalizzato stabilizza la piattaforma contro le forze del vento sulla sottostruttura della facciata. Un robot KUKA dotato di uno speciale sistema multisensore posiziona con precisione i pannelli di facciata Fundermax, che vengono trasportati in un magazzino integrato nella piattaforma, e li fissa alla sottostruttura. Sulla base del principio della programmazione attraverso la dimostrazione“, il robot KUKA apprende le dimensioni del pannello, la larghezza dellinterstizio e il processo di installazione direttamente dal caposquadra, che installa manualmente la prima fila di pannelli. Le traiettorie e la logica di installazione della prima fila di pannelli vengono catturate automaticamente dal robot tramite sensori ottici. Successivamente MAXX esegue linstallazione della riga successiva, pannello per pannello, in modo completamente automatico.Una novità mondiale è la collaborazione robotgru completamente automatizzata: un robot KUKA comunica direttamente con una gru Jekko tramite 5G e la controlla. Una volta completata una fila di pannelli di facciata, il robot segnala la posizione di partenza successiva alla gru tramite 5G e richiede alla gru di sollevare la piattaforma alla posizione di partenza successiva nel processo di installazione. Pertanto, lesperto di ristrutturazione non ha bisogno di pianificare, controllare manualmente o persino programmare MAXX da solo. Di conseguenza, loperatore MAXX può concentrarsi completamente sui controlli di qualità e sicurezza, come assicurarsi che i pannelli Fundermax siano stati inseriti correttamente nella piattaforma prima di avviare MAXX. Linnovativo processo plug & produce MAXX non richiede un modello di edificio digitale la pianificazione del percorso del robot e si adatta alla geometria variabile dei diversi edifici esistenti, eliminando gli sforzi di pianificazione, la tecnologia di rilevamento e le impalcature. Come primo sistema plug & produce, MAXX migliora laffidabilità dei tempi e dei costi e raggiunge una maggiore indipendenza dal lavoro preliminare nella catena del valore.

Palfinger promuove la forza vendita

Giuseppe Romano, nuovo sales director EMEA per le AWP e Lead Area sales manager South Europe  per tutti i prodotti Palfinger, e Stefan Terkl, nuovo direttore commerciale Germania per le piattaforme aeree, hanno recentemente organizzato un workshop presso lo stabilimento di Cadelbosco di Sotto (RE – Italy).

L’incontro aveva come scopo quello di promuovere la formazione della forza vendita tedesca sulle innovazioni introdotte alla gamma delle piattaforme aeree da 13 a 24 metri articolate e telescopiche AXE e TXE.

Il team ha lavorato insieme per definire i punti di interesse per il mercato tedesco, Stefan evidenzia come “Grazie ai miglioramenti apportati e a una maggiore conoscenza dei prodotti, ritengo che le piattaforme aeree da 13 a 20 metri, sia telescopiche che articolate, rappresentino un’opportunità per entrare in nuovi segmenti di mercato, offrendo una più ampia gamma di scelta ai clienti tedeschi”.

 Palfinger interlocutore globale

Questo incontro dà la misura di come Palfinger riesca a collocarsi come interlocutore unico e globale per tutti i prodotti legati al sollevamento mantenendo l’attenzione sulle istanze dei segmenti di mercato.

Una figura cross-products come quella di Giuseppe Romano ed una figura altamente specializzata nel mondo delle piattaforme aeree come quella di Stefan Terkl possono insieme offrire un supporto professionale nella scelta dell’attrezzatura per meglio svolgere il proprio lavoro.

Al termine dell’incontro Giuseppe ha evidenziato che “Germania e Italia rappresentano due eccellenze europee nel mondo per il nostro settore e la stretta collaborazione che c’è nel nostro team europea di vendita è un punto di riferimento per il mercato che sa di potersi relazionale con un unico interlocutore per tutte le sue necessità. Bauma 2025 è alle porte e tutti i nostri clienti potranno scoprire le novità Palfinger presso lo stand dedicato alle piattaforme aeree, il team è pronto ad accoglierli.”

La nuova e-powertrain di Yanmar

Yanmar è pronta a lanciare ufficialmente l’implementazione dell’elettrificazione  nel segmento off-highway compatto con e-powertrain, una nuova unità di elettrificazione, che entrerà in funzione nell‘aprile 2025 e si concentrerà sulla fornitura di un portafoglio diversificato di soluzioni di propulsione elettrica, tra cui batterie ed eDrive.

In qualità di produttore, fornitore e integratore di componenti, la nuova Divisione dedicata lavorerà a stretto contatto con i clienti di lunga data di Yanmar per elettrificare escavatori, pale gommate e altri macchinari industriali. La nuova Divisione si concentrerà su tre aree di prodotto principali: macchinari industriali a marchio Yanmar, macchinari per OEM e componenti ed e-powertrain per macchinari industriali. Facendo progredire questi settori chiave, la nuova Divisione mira a guidare l’innovazione e a rafforzare la leadership di Yanmar nella transizione verso soluzioni a emissioni zero.

Il commento del CEO

Questa iniziativa è una pietra miliare nell’impegno di Yanmar per realizzare la dichiarazione del nostro marchio, “Un Futuro Sostenibile“. Lo sviluppo di propulsori elettrici è fondamentale per adattare l’esperienza che abbiamo costruito con i motori diesel a una gamma più ampia di applicazioni che vanno oltre le macchine edili e agricole, e rappresenta un passo importante verso il raggiungimento della neutralità carbonica“, ha dichiarato Tetsuya Yamamoto, Chief Operating Officer di Yanmar Holdings. “Mentre affrontiamo le sfide del cambiamento climatico e ci impegniamo per una società sostenibile, è essenziale accelerare lo sviluppo e l’adozione di propulsori elettrici che non solo migliorino le prestazioni dei prodotti, ma contribuiscano anche a un futuro più pulito e sostenibile“.

e-powertrain: un altro passo verso l’innovazione

Negli ultimi anni, Yanmar ha investito molto in ricerca e sviluppo per affermarsi come leader nelle tecnologie a zero emissioni. Ciò include acquisizioni strategiche, come l’acquisizione nel 2022 di Eleo Technologies, che ha rafforzato le capacità di Yanmar nel settore delle batterie.
e-powertrain opererà con autonomia strategica, consentendo un processo decisionale agile e l’innovazione nei settori delle macchine elettriche, dei propulsori elettrici e dei sistemi di batterie. Operando su scala globale, utilizzerà una rete internazionale di team e risorse per garantire una portata mondiale e competenze localizzate.

Attingendo alle ampie risorse del Gruppo Yanmar, tra cui la sua competenza tecnica, la rete di assistenza e supporto e la profonda comprensione dei requisiti applicativi, la nuova entità mira a sviluppare soluzioni che affrontino direttamente le sfide dell’elettrificazione del settore.

L’istituzione dell’unità di elettrificazione è in linea con la più ampia iniziativa Green Challenge 2050 di Yanmar, rafforzando l’impegno dell’azienda per un futuro sostenibile. Oltre all’elettrificazione, Yanmar sta esplorando attivamente l’idrogeno e i combustibili alternativi non a base di carbonio e le soluzioni di riciclaggio delle risorse per promuovere ulteriori progressi nella responsabilità ambientale e nella riduzione delle emissioni di carbonio.

La leadership di e-powertrain

Per guidare questa iniziativa, Marko Dekena è stato nominato alla guida dell’unità di elettrificazione. Con una lunga carriera nel settore dei propulsori elettrici e a energia alternativa nell’industria automobilistica, Dekena apporta una profonda esperienza tecnica e una visione strategica alla spinta di Yanmar verso l’elettrificazione. La sua vasta esperienza nello sviluppo, nell’integrazione e nella scalabilità di soluzioni di propulsione sostenibili lo rende particolarmente qualificato per guidare questa nuova divisione. “Sfruttando la profonda comprensione di Yanmar delle esigenze dei nostri clienti, ci dedichiamo a fornire tecnologie che accelereranno la transizione verso le emissioni zero“, ha affermato Marko Dekena. La nuova unità si baserà sulle iniziative esistenti di Yanmar nel settore dei propulsori elettrici, come le attività relative alle batterie di Eleo Technologies, che saranno integrate nella nuova unità di elettrificazione pur continuando a operare nelle loro attuali sedi.
Con questa nuova organizzazione, Yanmar rafforza il suo ruolo di leader del settore nelle soluzioni sostenibili e a zero emissioni. L’unità di elettrificazione non solo supporterà la trasformazione in corso del segmento off-highway compatto, ma aprirà anche la strada a un futuro più sostenibile.

Il premio Green Truck 2025 a Volvo FH Aero

Il Volvo FH Aero, il veicolo più efficiente di sempre in termini di consumi, è il vincitore del premio Green Truck 2025. Il Volvo FH Aero offre una combinazione di una buona aerodinamica e di un’efficiente catena cinematica, con conseguente risparmio di carburante e di CO2 secondo un test indipendente.

Il test annuale Green Truck è un test comparativo completo e indipendente organizzato dalle riviste tedesche specializzate Trucker e Verkehrs-Rundschau per individuare il camion a lungo raggio più efficiente dal punto di vista dei consumi.

Sono molto orgoglioso di vedere un test esterno che conferma che il nostro Volvo FH Aero offre davvero un’efficienza superiore in termini di consumi, risparmiando CO2 e costi di gestione per i nostri clienti ogni giorno”, ha dichiarato Jan Hjelmgren, Responsabile Gestione Prodotti di Volvo Trucks.

Continueremo a innovare e a introdurre miglioramenti nell’efficienza dei consumi, a beneficio sia del clima sia della produttività delle aziende di trasporto. Il consumo di carburante rappresenta una parte importante dei costi operativi dei nostri clienti, quindi sappiamo che i nostri sforzi fanno la differenza”.

FH Aero: cos’ha di speciale

Il vincitore di quest’anno è il Volvo FH Aero con motore D13 da 420 CV e il pacchetto I-Save di Volvo, oltre al nuovo Camera Monitor System, che consente di risparmiare carburante grazie al suo impatto positivo sull’aerodinamica. Il camion Volvo ha registrato un consumo medio di 21,20 litri/100 km su un percorso di prova definito dall’organizzatore.

Roger Alm, Presidente di Volvo trucks, ha dichiarato: “Con la vittoria del Green Truck, Volvo Trucks ha fatto tripletta! Prima siamo stati l’unico marchio a ottenere le cinque stelle nel primo test di sicurezza per veicoli pesanti di Euro NCAP, poi siamo diventati il più grande marchio di veicoli pesanti in Europa nel 2024, e ora il Volvo FH Aero è il camion più efficiente dal punto di vista dei consumi in un test indipendente: sono davvero orgoglioso di tutti questi risultati

Il Volvo FH Aero è stato introdotto all’inizio del 2024 e presenta un nuovo design aerodinamico della cabina che consente di risparmiare fino al 5% sul consumo di carburante e sulle emissioni di carbonio rispetto al Volvo FH normale. Il modello testato è alimentato dall’affidabile ed efficiente motore diesel D13 di Volvo con I-Save, che combina l’efficiente motore turbo compound con software di gestione dedicati.

La nuova serie di modelli Volvo FH Aero è disponibile in quattro versioni: FH Aero, FH Aero Electric, FH Aero a gas e FH16 Aero. Le versioni diesel e a gas dei Volvo FH e FH Aero possono essere alimentate con carburanti rinnovabili come biogas, biodiesel e HVO, riducendo significativamente le emissioni di CO2.

Green Truck Test 2025 

  • Le specifiche dei veicoli partecipanti: 32 tonnellate di peso totale della combinazione, cabina alta, motore diesel da 390 CV +/- 50 CV, pneumatici nuovi e un rimorchio a 3 assi da 24 tonnellate.
  • Il test è stato effettuato su un percorso di 343 km nella Germania meridionale, su autostrade e strade statali.
  • Il camion Volvo ha raggiunto una velocità media di 80,14 km/h sul percorso di prova.

Il rapporto annuale di Wacker Neuson

Crediti: Wacker Neuson SE

Il Gruppo Wacker Neuson, produttore leader di attrezzature leggere e compatte, ha pubblicato il rapporto annuale per lanno fiscale 2024.

Il perdurare del debole contesto di mercato ha pesato sulla performance dei ricavi e degli utili del Gruppo nellultimo anno fiscale 2024. Le scorte complete dei dealer hanno portato a una riduzione degli ordini acquisiti e a un calo dei ricavi, particolarmente evidente nella seconda metà dellanno. Il fatturato del Gruppo per lanno è stato di 2.234,9 milioni di euro (2023: 2.654,9 milioni di euro). Lutile prima degli interessi e delle imposte (EBIT) è stato di 122,5 milioni di euro (2023: 273,2 milioni di euro), il margine EBIT è stato del 5,5% (2023: 10,3%). I ricavi e il margine EBIT sono quindi rimasti allinterno degli intervalli guidati più recenti (ricavi di riferimento: tra 2.200 milioni di euro e 2.300 milioni di euro; margine EBIT di riferimento: tra il 5,5 e il 6,5 percento).
Per contrastare il calo del fatturato e della redditività nel 2024, il Gruppo Wacker Neuson ha introdotto per tempo le misure Fit for 2025“, rafforzando così in modo mirato le vendite, riducendo i costi in modo sostenibile, riducendo lorganico, ottimizzando le capacità produttive e riducendo con successo le scorte.

Il commento di Karl Trag al rapporto

Lanno 2024 è stato caratterizzato da scorte di concessionari al completo e da unacquisizione ordini e ricavi sempre più deboli. Gli effetti si faranno sentire ancora nel primo trimestre del 2025. Alla luce dei primi indicatori positivi, in particolare di un portafoglio ordini migliorato e di una riduzione delle scorte di concessionari allinizio dellanno, e non da ultimo grazie allimpatto delle nostre ampie azioni a partire dal 2024, abbiamo già gettato le basi per uninversione di tendenza sostenibile nel 2025. Grazie allaumento dellefficienza operativa e allattuazione coerente della nostra Strategia 2030, siamo ben posizionati per aumentare nuovamente la redditività nel 2025 e raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine“, spiega il Dr. Karl Tragl, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Wacker Neuson.

Nel rapporto i risultati in dettaglio

Al Bauma (stand FN.916), Wacker Neuson presenterà le ultime novità della sua gamma di caricatori. I modelli WL750, WL950 e WL1150 della nuova serie di pale gommate  convincono per la loro manovrabilità, un sistema di carico particolarmente efficiente e una cabina comfort allargata, nonché elementi di comando disposti ergonomicamente. Con questi nuovi modelli, i clienti riconosceranno il volume della benna dal numero nel nome del modello: WL750 = 0,75 metri cubi di volume della benna. Inoltre, Wacker Neuson presenta il nuovo minicaricatore SM50, adatto a unampia gamma di attività. Wacker Neuson ha introdotto la mini pala cingolata SM100 nellautunno del 2024 e la SM50 gommata sta ora ampliando la serie di minipale. Entrambi sono veri e propri multiutensili e compatibili con unampia gamma di accessori, come benna, trivella o trencher. Entrambe le minipale sono ideali per lutilizzo in ambienti urbani e, grazie alle loro dimensioni compatte e al peso ridotto, possono essere facilmente trasportate in cantiere.

JCB 403E: com’è confortevole questa cabina!

JCB ha sviluppato la cabina vetrata ROPS/FOPS completamente riscaldata, fornita in modo opzionale per la pala gommata compatta elettrica 403E. La cabina è dotata di parabrezza anteriori e posteriori riscaldati, di un sedile riscaldato e di un efficiente sistema di riscaldamento a tre velocità con funzione boost. È inoltre possibile pre-riscaldare la cabina durante la ricarica, per preservare la potenza della batteria di trazione e non impattare sul tempo di funzionamento.

La 403E utilizza la tecnologia a Coefficiente Termico Positivo (PTC) da 2,2 kW con tre impostazioni di temperatura. È inoltre presente un interruttore boost che può essere utilizzato per far salire rapidamente la temperatura all’interno della cabina per 10 minuti, prima di spegnersi per risparmiare energia. Il riscaldamento si disattiva automaticamente se le porte sono aperte, per preservare ulteriormente la carica della batteria.

Nei mesi più caldi, l’operatore può utilizzare la funzione ventilatore, anche se le porte sono aperte, per far circolare l’aria all’interno della cabina.

Il pre-condizionamento della cabina consente all’operatore di riscaldare la cabina mentre la macchina viene caricata prima dell’inizio del lavoro. Con questo sistema a tempo si può utilizzare una manopola e il display digitale principale posto di fronte all’operatore per impostare l’ora di inizio del lavoro. Una volta impostato l’orario di inizio, il sistema di riscaldamento si attiva 30 minuti prima, e si disattiva 15 minuti dopo se la macchina non è stata utilizzata. Questa funzione si attiva solo quando la carica della batteria è superiore al 25%.

Il sedile riscaldato garantisce maggiore comfort all’operatore, riducendo la necessità di far funzionare il riscaldamento della cabina principale, risparmiando energia elettrica e prolungando l’autonomia del mezzo. I parabrezza anteriori e posteriori riscaldati garantiscono inoltre un rapido sbrinamento nei mesi più freddi e il disappannamento in caso di pioggia. Anche in questo caso, il loro funzionamento riduce la necessità di far funzionare il riscaldatore principale, preservando l’energia della batteria.

403E, la prima elettrica di JCB

La 403E è la prima pala gommata compatta completamente elettrica di JCB. La macchina vanta un pacco batterie da 20 kWh, tra i più grandi del settore, che consente fino a 4-5 ore di utilizzo continuo in un ciclo operativo misto. Anche con la cabina completa, la macchina pesa meno di 2,6 tonnellate, consentendo il trasporto su un rimorchio da 3,5 tonnellate, dietro un 4×4 o un veicolo commerciale leggero.

La macchina è dotata di un motore di trazione da 33,4 kW di potenza, con tre modalità di guida.

La trasmissione avviene attraverso una scatola a forcella ZF, ad entrambi gli assali, che possono essere forniti con differenziali aperti o con bloccaggi del differenziale. Inoltre, utilizza un motore da 20 kW di potenza per azionare la pompa idraulica dei bracci di sollevamento e delle attrezzature.

La 403E si rivolge sia ai clienti del settore agricolo che a quelli del settore edile. Si sta rivelando particolarmente apprezzata tra i clienti agricoli che dispongono di impianti solari o eolici per la produzione di energia sul proprio terreno e sui propri edifici. Sfruttando questa energia verde rinnovabile, è possibile far funzionare il caricatore elettrico praticamente senza costi di carburante.

La macchina si sta affermando anche nell’edilizia urbana e nei lavori di pavimentazione, dove è richiesta la capacità di trasportare carichi pallettizzati a emissioni zero e con bassi livelli di rumorosità. L’aggiunta di una cabina completamente vetrata e riscaldata aumenterà l’attrattiva di questa soluzione, in particolare nei paesi con climi più freddi e umidi.

Quando riciclare il calcestruzzo? Subito

Chi lavora nel settore delle demolizioni o delle costruzioni, sa bene che uno dei problemi più grossi è la velocità con la quale si accumulano in cantiere i materiali di risulta. Perché più si demolisce, più cresce il mucchio di materiale di scarto, che a sua volta occupa spazio prezioso, complicando la logistica del cantiere e aumentando i costi.

La soluzione? Riciclare e subito. Ogni giorno in cui il calcestruzzo inutilizzato resta in cantiere, rappresenta denaro sprecato e risorse perdute. Frantumandolo direttamente sul posto, si riduce immediatamente il volume e si trasformano i detriti ingombranti in materiale di valore subito riutilizzabile sul posto o altrove.

Perché è così importante ridurre il volume del calcestruzzo?

✅  Gli scarti del cantiere si trasformano in materiale di pregio: una volta ridotto di granulometria, il calcestruzzo può essere riutilizzato per riempimenti, sottofondi stradali o  per nuovi progetti. Non c’è bisogno di acquistare materiale nuovo quando ce ne è già tanto in cantiere a cui possiamo dare una seconda vita.

✅   Si elimina il problema degli accumuli di materiale: i detriti non opportunamente trattati creano disordine, limitano la mobilità in cantiere e rappresentano un rischio per la sicurezza. Riciclandoli immediatamente, il cantiere si mantiene pulito e organizzato.

✅ Eliminare i costi di trasporto in discarica e di eventuali acquisti di materiale per i sottofondi non è solo una scelta conveniente per il costruttore, ma anche una soluzione sostenibile per l’ambiente. Grazie all’escavatore già presente in cantiere, è possibile effettuare il riciclo in modo semplice e immediato: basta agganciare una Benna Frantoio MB. Un’unica macchina, un solo operatore e il gioco è fatto! Un’operazione facile, veloce e versatile che ottimizza tempi e risorse.

Le attrezzature MB Crusher in azione

Utilizzando un frantoio a mascelle BF90.3 montato sul suo escavatore Volvo EC210, un cliente MB in Svezia  è stato in grado di frantumare il calcestruzzo armato in cantiere in modo efficiente: l’armatura in ferro è stata separata utilizzando il deferrizzatore 24 V di MB Crusher installato sulla benna frantoio. Con un solo passaggio ha ottenuto materiale pulito e riutilizzabile.
• Zero attese.
• Zero trasporti superflui
• Zero sprechi

Abbiamo quindi visto che accumulare il materiale non è una soluzione, anzi rappresenta un costo, e molto alto. Con le attrezzature MB Crusher si prende il controllo dei materiali fin da subito, si riducono i costi, si aumenta l’efficienza e si scoprono nuove importanti opportunità di guadagno.