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Ecco il nuovo 352 di Caterpillar

Costruito in modo robusto per un funzionamento affidabile in applicazioni impegnative, il nuovo escavatore  Caterpillar 352 è progettato specificamente per lavori di demolizione fino a cinque piani di altezza, ponti e infrastrutture industriali. La sua configurazione avambraccio/braccio offre uno sbraccio verticale più elevato fino a 12,85 m, il 36% in più di altezza del perno dell’avambraccio rispetto alla configurazione standard. Lavorando con un peso di fissaggio fino a 6000 kg, il nuovo braccio è ora dotato di tecnologie Cat standard per una maggiore versatilità, precisione ed efficienza sia nelle applicazioni di demolizione che di scavo.

Il nuovo design opzionale del contrappeso rimovibile da 11,35 tonnellate  dell’escavatore aumenta l’efficienza e riduce i costi di trasporto. Il sottocarro a scartamento variabile ha una larghezza di di 2990 mm quando necessario e si estende di 500 mm in modalità di lavoro per la massima stabilità.

Semplice, sicuro e affidabile

Le protezioni anticaduta standard (FOGS) proteggono il tetto e le finestre laminate P5A rinforzate frontalmente per la caduta di detriti durante la demolizione, contribuendo al contempo a mantenere la visibilità del cantiere. Inclinato per evitare l’accumulo di fango e detriti, il design del telaio aiuta a ridurre i danni ai cingoli, mentre i perni e le boccole sigillati riducono il rumore di traslazione e contribuiscono ad aumentare la durata del sottocarro.

Cat Stick Steer standard semplifica i movimenti dell’escavatore. Il Cat Lift Assist informa l’operatore che il carico rientra nel campo di lavoro sicuro dell’escavatore per evitare il ribaltamento

Le tecnologie Cat standard per migliorare l’efficienza operativa includono Cat Grade con 2D che visualizza profondità e pendenza sul monitor touchscreen da 10″ in cabina. Durante gli scavi, Cat Payload offre stime del peso a bordo in tempo reale per aiutare a raggiungere obiettivi di carico precisi. Il carico utile può essere combinato con VisionLink  mentre Cat Product Link fornisce dati operativi critici sulla macchina come posizione, ore, consumo di carburante, produttività e codici diagnostici per contribuire ad aumentare l’efficienza del cantiere e ridurre i costi.

Per rilevare facilmente oggetti e personale intorno all’operatore in un’unica vista, il braccio del 352 viene fornito di serie con telecamere retrovisori e laterali che possono essere aggiornate per fornire una visibilità a 360 gradi.

Tre modalità di potenza del motore – Smart, Power ed Eco – aiutano ad abbinare la potenza del motore e idraulica all’attività da svolgere per ridurre ulteriormente il consumo di carburante e i costi.

Facile manutenzione

Il nuovo escavatore Cat 352 offre ora funzionalità di diagnostica e aggiornamento remote. Remote Troubleshooting consente al rivenditore di diagnosticare i codici di guasto e i problemi della macchina da remoto senza interrompere il ciclo di produzione. Remote Flash consente di inviare aggiornamenti software alla macchina e installarli in un momento conveniente per il cliente.

Raggruppati per semplificare la manutenzione, tutti i filtri del carburante sono ora dotati di un intervallo di cambio esteso e sincronizzato di 1.000 ore, caratteristiche che aiutano a ridurre i costi di proprietà e operativi a lungo termine.

L’operatore può facilmente monitorare la durata del filtro e gli intervalli di manutenzione dall’interno della cabina.

Il sistema idraulico aggiornato migliora le prestazioni di filtrazione, mentre le valvole anti-scarico aiutano a mantenere pulito l’olio idraulico durante la sostituzione del filtro.

Ecco i nuovi Scania allestiti da Liebherr

Via alle prime operazioni di sollevamento in Italia con i nuovi Scania allestiti da Liebherr.

Due veicoli apparentemente identici tra loro hanno iniziato le missioni di sollevamento per conto di Fratelli Paradiso srl e Dini Autogrù srl, aziende originarie rispettivamente della Puglia e dell’Emilia Romagna. Grazie alla modularità del telaio Scania, allestito con torretta per autogrù Liebherr, è stato possibile ottenere dei mezzi unici nel loro genere e rispondere a specifiche esigenze operative.

I veicoli Scania allestiti da Liebherr hanno iniziato le operazioni di sollevamento per due aziende dell’industria delle costruzioni. I mezzi, apparentemente identici tra loro, nascondono delle differenze sostanziali nella catena cinematica legate alla tipologia di impiego e al contesto operativo nel quale operano. Il profondo grado di personalizzazione e l’ottimizzazione del telaio, hanno permesso di agevolare l’allestimento e di minimizzare la tara, garantendo, allo stesso tempo, elevati livelli di robustezza e di uptime.

I due mezzi da 450 cavalli, 13 litri, sono compatibili con 100% biodiesel e HVO, carburanti da fonti rinnovabili che permettono una riduzione significativa delle emissioni di CO2.

Il primo mezzo di questo genere omologato in Italia è della Fratelli Paradiso srl, un’azienda storica di Canosa di Puglia (BT) che dagli anni Sessanta ad oggi ha perseguito lo stesso obiettivo: offrire elevati livelli di qualità, specializzazione e sicurezza grazie ad investimenti continui in tecnologie, sistemi ed attrezzature.

Frutto di un lavoro di squadra

Definire il veicolo è stato un lavoro di squadra tra noi, Scania e Liebherr Italia spa, frutto di un’analisi relativa all’attività che il mezzo deve svolgere, alla praticità di utilizzo, alla tempestività dell’assistenza tecnica, all’affidabilità e alla qualità della soluzione. In tutto questo Scania è sinonimo di garanzia, infatti, anche la relazione con il concessionario di zona Ribatti, si è rivelata un vero e proprio valore aggiunto grazie a una serie di prove sul campo che hanno preceduto l’ordine. Inoltre, si è instaurata una notevole sinergia nella realizzazione e nel perfezionamento del progetto che è stata fondamentale per ottenere il mezzo desiderato. Il parco veicolare della Fratelli Paradiso, munito di soluzioni sempre all’avanguardia, consentirà all’azienda di affrontare le prossime sfide dettate dalla transizione energetica. In particolare, risponderemo alla crescente domanda di trasporto di componenti pesanti e voluminosi per le turbine eoliche con soluzioni sostenibili”, ha dichiarato Michele Paradiso, Titolare di Fratelli Paradiso srl.

Rispetto delle tempistiche e servizio

Il secondo veicolo è di proprietà di Dini Autogrù srl, un’azienda di Noceto (PR) fondata nel 1983 e specializzata nei trasporti eccezionali di manufatti in calcestruzzo. Dalla progettazione del trasporto all’espletamento delle pratiche burocratiche, la Dini Autogrù garantisce un trasporto sicuro e puntuale a prescindere dalle dimensioni e dalle sagome dei manufatti. Con oltre 40 mezzi tra gru, motrici e auto, la ditta risponde ad interventi sul territorio nazionale.

Valerio Dini

Per le nostre missioni di trasporto è necessario un veicolo leggero ma, al contempo, robusto per poter gestire sollevamento e movimentazione di carichi elevati. Ho apprezzato molto Scania e Liebherr perché si sono distinti per il profondo grado di caratterizzazione del mezzo e per il rispetto dei tempi di consegna”, dichiara Valerio Dini, Titolare di Dini Autogrù srl.

Scania si propone come fornitore di una soluzione su misura che oltre al veicolo integra un ampio ventaglio di servizi a completo supporto del business del cliente. Per questo, Scania vanta una Rete composta da 16 concessionarie e 111 officine autorizzate distribuite in tutta Italia, aventi l’obiettivo di assicurarsi che ogni veicolo operi con la massima profittabilità per il cliente.

Da sx, Giovanni Cavaggioni, Giuseppe Gardoni, Valerio Dini e Salvatore Somma

In particolare, nei casi sopra citati, le concessionarie Ribatti e Scandicar hanno garantito un servizio affidabile e su misura al loro cliente grazie a una consulenza precisa ed attenta in ogni fase, dal processo d’acquisto all’assistenza post vendita.
Per l’occasione della consegna a Dini Autogrù Srl, erano presenti Giuseppe Gardoni, Titolare Scandicar srl, Giovanni Cavaggioni, E-mobility Urban and Construction Sales Italscania spa, e Salvatore Somma, Area Manager Liebherr Italia spa.

24° Premio Innovazione Samoter: i vincitori

Foto di gruppo dei vincitori
I premiati

Macchine a funzionamento ibrido o elettrico sviluppate sia per il movimento terra, sia per il mondo del sollevamento nelle sue applicazioni più diverse. Tecnologie in grado di aumentare la sicurezza e il comfort dell’operatore, aspetti che possono fare la differenza nei cantieri di tutto il mondo. Nuovi sistemi e software informatici che garantiscono una maggiore efficienza nel processo produttivo.

Sono alcune delle soluzioni premiate nell’ambito della 24esima edizione del Premio Innovazione Samoter, l’evento nazionale dell’anno dedicato a macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia, in programma dal 3 al 7 maggio a Veronafiere.

Un momento della serata di premiazione dei vincitori del Premio Innovazione di Samoter

“Il focus principale di Samoter 2023 è l’innovazione, in particolare ci stiamo concentrando su due temi di grande rilevanza, la transizione ecologica e la transizione digitale” – commenta Sara Quotti Tubi, event manager di Samoter – “Siamo lieti di constatare che anche l’assegnazione del Premio è andata in questa direzione. Ci stiamo preparando ad un’edizione in cui, grazie anche al Samoter Lab e al Cantiere Digitale, accenderemo i riflettori sulle implicazioni reali e concrete delle nuove tecnologie, dell’automazione e della digitalizzazione”.

Il riconoscimento ai vincitori del concorso è stato consegnato durante la cerimonia di premiazione del Concorso Internazionale Novità Tecniche che ha inaugurato il Samoter B2Press, evento di networking tra aziende espositrici e i giornalisti delle più autorevoli testate italiane ed estere del settore construction, nonché tappa di avvicinamento alla 31esima edizione della rassegna.

La commissione giudicatrice era composta da docenti universitari, ricercatori, tecnici ed esperti del settore dalla comprovata esperienza, tra cui Costantino Radis, giornalista tecnico (Presidente della commissione), Maurizio Quaranta, rappresentante IPAF per l’Italia, Massimo Bardissone, ingegnere meccanico, Cristiano Costa, responsabile servizio tecnico di Unacea, Enrico Lovera, imprenditore edile, Jean Noël Onfield, giornalista tecnico, Sebastiano Pelizza, professore emerito, Marco Prosperi, direttore generale di Assodimi, Alberto Seco, industrial designer, Daniela Grancini, giornalista tecnica e Lucas Manuel Varas Vilachàn, giornalista tecnico.

Quest’anno la commissione giudicatrice ha selezionato sedici vincitori, distinti nelle macro-categorie: escavatori idraulici, sollevatori telescopici, macchine per il sollevamento, impianti, attachments, applicazioni software e infine altre macchine. In aggiunta è stato attribuito un premio design.

I premiati secondo le categorie

 • Categoria Escavatori Idraulici 14W EREV di DEVELONun escavatore gommato elettrico compatto progettato, con le seguenti motivazioni:

  • concetto polivalente e utile per chi lavora in cantiere
  • autonomia elevata e reale
  • pensato per lavorare a lungo negli spazi urbani

Categoria Sollevatori Telescopici Compact TH412e di Wacker Neuson che, grazie al suo design compatto, consente di lavorare in spazi ristrettissimi, con le seguenti motivazioni: 

  • elevate prestazioni in rapporto alle dimensioni
  • ampliamento di una gamma elettrica sempre più completa
  • macchina in grado di fare fronte a un numero elevatissimo di applicazioni

• Categoria Sollevatori Telescopici Medium,  30.7 di Merlo, un telescopico compatto che innalza gli standard di sicurezza con le seguenti motivazioni:  

  • ulteriore passo avanti nella sicurezza con il sistema MAPS
  • ulteriore passo avanti nella gestione macchina con il Merlomobility 1.1
  • evoluzione significativa del sollevatore telescopico compatto ad alte prestazioni

• Categoria Sollevatori Telescopici Rotativi High Capacity, l’RTH 10.37  di Magni TH, co cabina operator-oriented, con le seguenti motivazioni:

  • alte prestazioni ed elevata sicurezza operativa
  • nuovo concetto di ergonomia e visibilità per l’operatore
  • la modalità Easy Access aumenta in modo significativo la sicurezza per l’operatore

• Categoria piattaforme aeree, l’UP&DOWN TB22-9 di Airplatform la piattaforma per l’ispezione dei viadotti e delle infrastrutture, con queste motivazioni:

  • concetto innovativo di polivalenza
  • sicurezza operativa
  • compattezza

• Categoria Gru Mobili, l’ MC-250.09FL di JMG in grado di sollevare un carico importante, posizionato vicino alla macchina in termini di baricentro con le seguenti motivazioni:

  • aumento significativo della sicurezza operativa
  • soluzione semplice ma efficace ad un problema concreto
  • elevata polivalenza applicativa

• Categoria Impianti mobili C022 di Blend,  prototipo di cassone per trasporto e scarico materiali. con le seguenti motivazioni:

  • concetto semplice ma versatile e polivalente
  • aumento significativo della sicurezza
  • ottimali per un impiego in ambito cittadino e nelle gallerie

• Categoria Attachments, Martelli Demolitori, l’EPB 48 di Ghedini Attachments, accessorio completamente elettrico, con le seguenti motivazioni: 

  • un passo concreto verso l’elettrificazione delle attrezzature per macchine movimento terra
  • concetto funzionale e innovativo nei martelli per escavatori idraulici
  • idea semplice e realizzabile

• Categoria Attachments Demolizione e Riciclaggio l’SH600R EAGLE 3 di Mantovanibenne, che fa parte della nuova generazione di cesoie, con queste motivazioni:

  • aumento della sicurezza operativa grazie al baricentro ottimizzato
  • aumento dell’efficienza grazie alla nuova geometria
  • semplificazione della manutenzione ordinaria e straordinaria

• Categoria Attachments Manutenzione Stradale l’ ART 1000 – Asphalt Repair Technology di Simex, un’attrezzatura brevettata per mini-pala, con le seguenti motivazioni:

  • processo rivoluzionario nel settore del riciclaggio stradale
  • bassi costi di gestione
  • elevata sicurezza operativa

• Categoria Attachments Utility, dispositivo di vibrazione variabile di Malaguti, con le seguenti motivazioni: 

  • elevata sicurezza in fase di utilizzo
  • precisione operativa
  • polivalenza di impiego

 • Categoria Attachments Track-loader Application, il Tracksformer di Minitop, sistema che rende le minipale performanti in ogni luogo, con le seguenti motivazioni:  

  • aumento della sicurezza operativa in contesti difficili come lo sgombero neve
  • aumento di polivalenza ed efficienza
  • concetto rivoluzionario nel settore dei track-loader

 • Categoria applicazioni software Impianti il Q-PILOT di Maestro, che permette di efficientare il processo produttivo negli impianti di frantumazione, con le seguenti motivazioni

  • elevata efficienza produttiva
  • attento controllo di gestione
  • aumento della sicurezza grazie all’automazione del processo

•Categoria applicazioni software per macchine operatrici, PREMIO SPECIALE DESIGN al sistema OPERA di Hidromek, con le seguenti motivazioni:

  • interfaccia user friendly
  • concetto rivoluzionario
  • aumento significativo della sicurezza operativa

 • Categoria Transporter Cingolati CARRY 107 EP e  CARRY 105 EP di Kato Imer, una nuova famiglia di minidumper, con le seguenti motivazioni:

  • concetto semplice e pensato realmente per il cantiere
  • modularità e funzionalità del sistema di alimentazione
  • possibilità di adeguare le macchine esistenti

 • Categoria Macchine UtilityMDVN32B e  MDVN32E di Rotair , che fornisce aria compressa senza utilizzo di motori endotermici, con le seguenti motivazioni:  

  • flessibilità operativa
  • elettrificazione sostenibile
  • risolve le problematiche concrete dei cantieri

Partnership Multitel e Issa Autogru

Nata nei primi anni ’60, è da oltre 50 anni che ISSA Autogrù di Ferrara si occupa del noleggio di autogrù e piattaforme aeree. E dal 2006 la famiglia Guidoboni è un fedele cliente Multitel Pagliero, unico costruttore di piattaforme autocarrate presente nel suo parco macchine con oltre 60 modelli.

Si parte dai 14 metri della telescopica 145 ALU su Mitsubishi per arrivare ai 60 della MJ360 TA. Molti, naturalmente, i modelli tra 17 e 30 metri. Un’offerta che permette all’azienda di Ferrara di servire un ampio spettro di clienti in tutta Italia, con uno standard di servizio sempre elevato.

25 nuove autocarrate

Una qualità destinata a crescere grazie anche all’acquisto nel 2022 di 25 nuove piattaforme autocarrate Multitel Pagliero, tra cui due cingolate SMX210 e SMX250E (versione con batterie al litio con autonomia di 8h di lavoro) e un’articolata MZ350 con patente C su autocarro da 12 tonnellate. Immancabile l’articolata MZ 250: 700 unità vendute in Europa dal suo lancio. Modello tra i più apprezzati dagli utilizzatori finali – aziende di pulizia e manutenzione, lattonieri, costruttori edili e impiantisti – per il telaio compatto, il passo di 3 metri e l’eccellente raggio di sterzata, che permettono di accedere in aree di lavoro dove molte altre macchine non riescono a entrare.

La lunga collaborazione tra le due aziende poggia su solide basi: l’affidabilità nel tempo delle macchine, le geometrie di lavoro che offrono, il puntuale servizio di assistenza e ricambi.

Non ultimo, la comuni origine di ISSA Autogrù e Multitel Pagliero, nate entrambe in un’officina meccanica e carrozzeria.

Nata a Saluzzo (Cuneo) nel 1911 per iniziativa dei fratelli Pagliero, da piccola carrozzeria l’azienda si è trasformata in una delle più importanti aziende internazionali nella produzione di piattaforme aeree autocarrate e cingolate. Pioniera nell’introduzione di importanti soluzioni tecnologiche, Multitel Pagliero è costantemente impegnata nel progettare macchine innovative, sicure ed efficienti, per qualsiasi tipo di cliente che deve lavorare in quota.

FERCAM e Renault Trucks: logistica a impatto zero

FERCAM Logistics & Transport, operatore logistico altoatesino, è stata una delle prime aziende italiane del settore a prendere in consegna presso la propria filiale di Roma un innovativo Renault Trucks D 16 E-Tech, Il veicolo, (100% elettrico) allestito con furgonatura in alluminio e sponda caricatrice Tercam, integrerà la flotta di mezzi elettrici e a ridotto impatto ambientale già in servizio a Roma per la distribuzione urbana.

L’adozione di veicoli ecocompatibili è un elemento importante del progetto Emission Free Delivery, il cui obiettivo è implementare un servizio di distribuzione sostenibile dei centri storici delle nostre città”, afferma Dino Menichetti, Regional Manager di FERCAM e Responsabile di Progetto.

L’Emission Free Project di FERCAM, di cui fanno parte i sotto progetti Emission Free Delivery (per i veicoli) ed Emission Free Buildings (per gli edifici), raggruppa tutte le iniziative aziendali volte ad ottimizzare l’impiego di risorse per una efficace riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività.

Il nuovo veicolo verrà utilizzato per la distribuzione locale, non solo per i servizi groupage nella Capitale, ma anche per mostre d’arte, traslochi ed in ogni occasione in cui i clienti richiedono una particolare attenzione alla riduzione delle emissioni nocive.

Renault Trucks decarbonizza il trasporto

L’arrivo della gamma T e C 100% elettrica di Renault Trucks, al termine del 2023, segna una ulteriore accelerazione da parte del costruttore francese a favore della decarbonizzazione del trasporto merci su strada. Renault Trucks è attualmente l’unica azienda a proporre la mobilità elettrica per tutti gli usi: dalla bici da carico da 650 kg al trattore e al veicolo da cantiere elettrico da 44 t.

Oggi Renault Trucks dà un nuovo impulso alla propria strategia ampliando ulteriormente le proprie ambizioni. L’azienda intende raggiungere il 50% dei volumi di veicoli elettrici entro il 2030 e inoltre, entro il 2040, il 100% dei veicoli che commercializzerà saranno senza emissioni di carbonio.

Per sostenere questi obiettivi Renault Trucks entra in una nuova era offrendo una serie di servizi destinati a supportare completamente le aziende di trasporto nel processo di transizione energetica che ha come fine ultimo la neutralità dal carbonio. La nuova offerta elettrica, chiamata E-Tech, fornisce ai clienti un supporto a 360°.

Come è articolato il Supporto

Il Supporto a 360° si articola in quattro fasi.

Una fase iniziale in cui il cliente viene supportato da esperti Renault Trucks nella definizione del progetto di decarbonizzazione, nello studio e nella condivisione delle esigenze operative. Il costruttore mette a disposizione dei clienti la propria esperienza nel proporre soluzioni di trasporto e nella costruzione di veicoli industriali.

Una seconda fase di diagnostica, basata sulla conoscenza della specifica attività del cliente: analisi della flotta e dei percorsi, analisi dell’impianto elettrico dei siti, ecc., che include strumenti di simulazione per supportare la decisione del cliente e monitorarne l’attività come il simulatore di riduzione delle emissioni di carbonio, il simulatore di autonomia, ecc. Con i risultati della diagnosi Renault Trucks fornisce al cliente una consulenza completa, che include il planning esecutivo e la previsione della riduzione delle emissioni di CO2 per gli anni successivi.

Segue poi una terza fase in cui Renault Trucks diventa l’architetto del progetto di decarbonizzazione e costruisce insieme al cliente il nuovo ecosistema di mobilità elettrica. Sono inclusi la definizione e la configurazione dell’autocarro completo con allestimento, l’infrastruttura di ricarica nei siti, i contratti di manutenzione, ecc. È durante questa fase che Renault Trucks mette a disposizione, su richiesta del cliente, un autocarro elettrico perché possa testarlo in condizioni operative reali.

Nella fase finale Renault Trucks si fa carico della soluzione di decarbonizzazione: installazione dell’infrastruttura di ricarica nei siti del cliente, formazione degli autisti e dei responsabili della flotta, ecc. Infine, Renault Trucks e la rete di assistenza si fanno carico del monitoraggio operativo della flotta del cliente, sfruttando la connettività dei veicoli. L’azienda propone il monitoraggio dell’infrastruttura di ricarica, della guida e dei consumi fornendo validi consigli per l’ottimizzazione, raccomandazioni di percorsi e procedure di manutenzione.

Presentato on line il nuovo marchio DEVELON

Dopo l’annuncio del mese scorso del nuovo marchio dell’azienda, DEVELON (ex Doosan Construction Equipment) ha fornito ulteriori dettagli in un nuovo video che ha comunicato la cronologia e l’eredità associata al marchio precedente, oltre a evidenziare la nuova visione del marchio e generare consapevolezza per DEVELON. Tutto questo servirà a dare slancio al nuovo brand che verrà presentato ufficialmente a CONEXPO 2023.

Il video si apre con informazioni sulla lunga storia dell’azienda nel settore delle costruzioni per passare a un’intervista con il CEO di Hyundai Doosan Infracore, Young-cheul Cho che parla delle motivazioni alla base del nuovo nome del brand e  illustra la visione e lo scopo del marchio.

Il significato nelle parole

Quando abbiamo ideato il nuovo nome, abbiamo avuto molte idee che potessero rappresentare la direzione e il valore del nostro brand“, afferma Mr Cho. “Ecco perché abbiamo ideato la combinazione delle due parole “Develop” (sviluppo) e “Onwards” (in avanti). Crediamo che queste parole mostrino lo scopo del marchio di far progredire lo sviluppo del nostro mondo con nuovi prodotti e soluzioni”.

Anche il CEO di Hyundai Doosan Infracore, Seung Hyun Oh, è presente nel video con l’obiettivo di assicurare ai clienti DEVELON il continuo impegno dell’azienda per la soddisfazione e le soluzioni innovative.

Sono stato testimone di tutti i cambiamenti che la nostra azienda ha attraversato“, afferma Mr. Oh. “Da Daewoo a Doosan, e ora DEVELON. Anche se il nome del brand cambia, posso affermare con orgoglio che il nostro valore fondamentale, ovvero soddisfare le esigenze dei clienti attraverso innovazione tecnologica e di prodotto senza fine, non è cambiato”.

Fedeltà ai valori del marchio

L’impegno a cambiare il futuro dei clienti e a fornire valore oltre il prodotto è di estrema importanza per DEVELON, motivo per cui i valori del marchio rimarranno gli stessi.

Il lancio del marchio DEVELON si completerà a marzo a CONEXPO-CON/AGG 2023 di Las Vegas dove i visitatori potranno vedere i mezzi a marchio DEVELON, la storia del marchio, i nuovi prodotti e il futuro dell’azienda. Lo stand DEVELON sarà situato nel lotto del Festival Grounds, F9153.

Le prossime mosse

In attesa del lancio ufficiale a Conexpo, i dealer inizieranno a brandizzare le macchine già a piazzale con le nuove decalcomanie  (su contrappeso e braccio). I colori rimarranno gli stessi, ma con una diversa distribuzione, con il nero prevalente rispetto all’arancione.  Invariati anche i nomi dei modelli e il claim identificativo del marchi Doosan: Powered by innovation a sottolineare la continuità e il costante impegno verso l’innovazione.

Le nuove macchine arriveranno in Europa nel secondo semestre del 2023 e monteranno ancora elementi Doosan (il sedile e il motore per esempio). Per la trasformazione completa bisognerà attendere il gennaio del 2024.

Norman Tasca (secondo da dx) riceve al Samoter Innovation Award il riconoscimento per l’escavatore gommato 14W EREV elettrico

E’ un cambio di brand obbligato dal percorso di acquisizione intrapreso da tempo da Hyundai: le macchine sostanzialmente rimarranno tali mantenendo il loro carattere innovativo che da sempre le connota”, ci ha spiegato Norman Tasca, Regional Manager South Europe di Doosan Infracore Europe. “Oggi l’intenzione è quella di mantenere due linee distinte e separate non solo di prodotto ma anche di distribuzione”.

Con l’acquisizione di Doosan Hyundai ha indubbiamente giocato una carta vincente: perché a livello di volumi distribuiti Doosan vende in Europa tre volte più di Hyundai e due volte in Italia. Questa mossa ha fruttato a Hyundai una rete distributiva europea di 80 dealer consolidati che hanno visto le macchine vendute in continua crescita (dalle 3000 /3500 unità del 2018 alle oltre 5000 macchine della fine del 2022)”.

E verosimilmente consentirà a Hyundai Heavy Industries di entrare, con questa doppia entità (Hyundai Construction Equipment e DEVELON) sotto un’unica egida (Hyundai Genuine) nella rosa dei primi cinque costruttori al mondo entro il 2025.

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Atlas Copco festeggia 150 anni con il Nasdaq

Il 21 febbraio 2023, la campanella di apertura del Nasdaq è stata suonata dal Gruppo Atlas Copco che ha festeggiato centocinquant’anni di innovazioni. L’azienda svedese ha infatti deciso di celebrare questo importante anniversario partecipando alla Opening Bell Ceremony che dà inizio alle transazioni finanziarie giornaliere dell’importante mercato borsistico elettronico dove sono quotate le principali aziende tecnologiche. L’evento è stato trasmesso alle sedi di tutto il mondo del Gruppo, per condividere con i 43.000 dipendenti questa importante occasione.

Atlas Copco è stata fondata a Stoccolma, in Svezia, nel 1873. Inizialmente consegnava macchinari per la costruzione del sistema ferroviario svedese. In centocinquant’anni, molte cose sono cambiate, ma lo spirito innovativo dei fondatori è rimasto nel DNA dell’azienda che ha seguito negli anni l’evoluzione tecnologica, supportando le aziende clienti nell’ottimizzazione dei consumi energetici e nel miglioramento della sostenibilità ambientale. Il Gruppo, infatti, è oggi impegnato nello sviluppo di prodotti con sempre maggior efficienza energetica che contribuiscano alla sostenibilità delle aziende clienti.

Passato e futuro

Siamo orgogliosi del nostro passato e continuiamo a plasmare il futuro attraverso le nostre tecnologie e soluzioni”, ha affermato Mats Rahmström, CEO e Presidente del Gruppo Atlas Copco. “Molto è cambiato dal 1873, quando non eravamo che una piccola start-up locale. I nostri fondatori sarebbero comunque fieri del nostro spirito innovativo, della passione dimostrata dai nostri dipendenti e della dedizione nel guidare, insieme ai clienti, l’evoluzione tecnologica della nostra società. Anche per gli anni a venire, miriamo a proseguire nello sviluppo di innovazioni sempre più efficienti e sostenibili, così da limitare l’aumento del riscaldamento globale”.

Fra gli elementi che hanno contribuito al consolidamento di Atlas Copco negli anni è importante citare la lungimirante politica di acquisizione di aziende tecnologiche che hanno contribuito all’evoluzione dell’offerta e alla penetrazione in nuovi mercati.

In Italia, l’evento è stato seguito da buona parte dei 1700 dipendenti del Gruppo. La cerimonia è stata trasmessa in diretta a partire dalle 15.00, ora italiana, grazie ai collegamenti dal Nasdaq alla sede centrale di Cinisello, dove erano riunite un centinaio di persone.

Juan Manuel Tejera Martinez,

Juan Manuel Tejera Martinez, General Manager Atlas Copco Italia – Divisione Compressori, è intervenuto in qualità di rappresentante del Gruppo in Italia, e ha dichiarato: “Siamo presenti in Italia dal 1950, e contribuiamo da oltre settant’anni allo sviluppo industriale ed economico del Paese, proponendo alle aziende soluzioni tecnologicamente avanzate e investendo in società fortemente radicate sul territorio. Dal 1997, il Gruppo ha acquisito in Italia 14 aziende che hanno contribuito, e continueranno a farlo, alla diversificazione dell’offerta e al radicamento del Gruppo nel territorio, creando opportunità di crescita per le imprese dell’indotto con conseguenti benefici economici e possibilità di sviluppo professionale per il personale. Nel corso dell’anno, daremo seguito alla celebrazione dei 150 anni di Atlas Copco con eventi che contribuiranno a rafforzare la nostra presenza in Italia e a sviluppare il senso di appartenenza dei dipendenti nei confronti del Gruppo”.

TÜV SÜD certifica l’innovazione

TÜV SÜD presenta due nuovi marchi di certificazione, uno per i sistemi a celle a combustibile e uno per i componenti degli impianti a idrogeno.

I sistemi a celle a combustibile e i componenti dei sistemi di idrogeno sono una tecnologia emergente e in continua evoluzione oltre a essere molto efficienti e puliti, poiché l’unico prodotto della reazione chimica è acqua.
Questi sistemi sono utilizzati in una vasta gamma di applicazioni, tra cui veicoli a celle a combustibile, sistemi di produzione di energia a celle a combustibile, sistemi di stoccaggio di idrogeno e altri sistemi industriali che richiedono una fonte pulita e affidabile di energia elettrica.
L’utilizzo di sistemi a celle a combustibile e i componenti di sistemi H2 può contribuire a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e a promuovere una transizione verso fonti di energia pulita e sostenibile. È pertanto molto importante che essi siano efficienti e affidabili per garantire che l’utilizzo dell’idrogeno sia sicuro per l’ambiente e le persone.
Per assicurare la qualità e la sicurezza di questi sistemi, sono stati sviluppati nuovi marchi di certificazione.

Da maggio 2022 TÜV SÜD offre due nuovi marchi di certificazione volontari, “Sistema a celle a combustibile” e “Componente di sistema a idrogeno”, rispettivamente per i sistemi a celle a combustibile stazionari e per i componenti per il trasporto dell’idrogeno prodotti in fabbrica. Mentre le celle a combustibile producono elettricità sulla base di una reazione elettrochimica, i componenti che trasportano l’idrogeno, come le valvole, gli ugelli di rifornimento, i giunti a strappo e i tubi flessibili, sono utilizzati nelle stazioni di rifornimento o sui veicoli a H2.

Apponendo il marchio di certificazione TÜV SÜD sui loro prodotti, i fabbricanti garantiscono la conoscenza dei requisiti di qualità e sicurezza al proprio cliente e ai consumatori, ottenendo anche un vantaggio competitivo.

Prodotti e produzione sotto esame

La certificazione attesta più della semplice conformità dei prodotti o dei sistemi agli standard tecnici di sicurezza nazionali e internazionali. Se necessario, TÜV SÜD può anche ispezionare lo stabilimento di produzione ed effettuare regolari audit di sorveglianza.

A Garching, vicino a Monaco di Baviera, TÜV SÜD gestisce un laboratorio all’avanguardia per le prove sull’idrogeno, dove componenti e sistemi vengono testati per verificarne la preparazione, la compatibilità e le prestazioni, dalla convalida del progetto all’omologazione e certificazione. L’obiettivo dell’ente è quello di essere sempre un passo avanti rispetto allo sviluppo del mercato.

Le celle a combustibile e l’idrogeno offrono l’opportunità di ridurre efficacemente le emissioni dei beni industriali e di consumo, nel settore dei trasporti e nella produzione di energia“, afferma Martin Sekura, Hydrogen Business Development Manager di TÜV SÜD.

Il mercato dimostra che i clienti, sempre di più, sono disposti a pagare prezzi più elevati per questo vettore energetico se esso viene utilizzato per migliorare la carbon footprint. Nella maggior parte dei casi, la certificazione delle celle a combustibile e dei componenti a idrogeno non è richiesta per legge. Tuttavia, la prevista revisione del regolamento sulle infrastrutture per i combustibili alternativi (AFIR) potrebbe cambiare la situazione nel medio termine. Ampliando le infrastrutture per i carburanti alternativi, l’Unione Europea sta creando opportunità per favorire efficacemente la decarbonizzazione.

Le nostre certificazioni volontarie consentono alle aziende di lasciare un segno e di promuovere già oggi la sostenibilità, mantenendoci un passo avanti nello sviluppo“, sottolinea Martin Sekura.

D17: il motore di Volvo Penta per gruppi elettrogeni

Volvo Penta ha ampliato la sua gamma di motori per gruppi elettrogeni lanciando il D17, che offre un eccezionale rapporto pesopotenza con lo stesso ingombro del collaudato e compatto D16, offrendo ai clienti uneccellente alternativa agli altri motori della sua categoria.

Il motore del gruppo elettrogeno industriale Volvo Penta TWD1744GE da 17 litri ad alta efficienza energetica contribuirà a soddisfare sia le esigenze attuali dei clienti industriali che le loro future esigenze aziendali. Guardando al futuro, il D17insieme al resto della gamma di generazione di energia si evolverà per consentire  di passare a emissioni  significativamente inferiori utilizzando carburanti alternativi.

Il D17 offre fino al 5% in meno di consumo di carburante per kWh rispetto al fratello D16 di cilindrata inferiore. Ciò è in gran parte il risultato delle recenti evoluzioni nella tecnologia di combustione come la modernizzazione del sistema di iniezione del carburante con un design commonrail. Unimportante novitàche sarà resa disponibile anche ai modelli D16 è lopzione di un ventilatore viscoso per ridurre ulteriormente il consumo di carburante e le emissioni acustiche. Volvo Penta ha ulteriormente sfruttato la sua piattaforma di generazione di energia esistente con ladozione del blocco sei cilindri in linea del D16 come punto di partenza per il nuovo design, assicurando che limpronta di base del D17 rimanesse la stessa. Gli ingegneri dellazienda hanno sviluppato un motore di alesaggio più grande che ha quindi permesso il volume maggiore. Ciò ha spianato la strada a un aumento di circa il 10% della potenza massima in standby rispetto al TWD1645GE a 1800 giri/min.

Compatto e potente

Il D17 pfornire una potenza molto più elevata con dimensioni più compatte, offrendo al contempo lulteriore vantaggio di un funzionamento molto peconomico, afferma Kristian VekasProduct Manager di Volvo Penta.

Progettato per alimentare una varietà di gruppi elettrogeni di standby e di prima potenza, il D17 a doppia velocità (1500/1800 giri/min) è adatto per una vasta gamma di applicazioni, in particolare dove deve essere sempre disponibile sufficiente energia elettrica di riserva. Come tutti i motori dei gruppi elettrogeni Volvo Penta, la nuova unità è quindi conforme al più severo standard ISO8528 G3. Le basse emissioni di scarico del D17 garantiscono la conformità con UNECE REG 96 Stage 2 (equivalente ai requisiti mobili offhighway EU Stage II) ed è certificato per US EPA Tier2 Stationary Emergency, consentendogli di essere utilizzato per fornire alcune ore di alimentazione di backup nelle regioni altamente regolamentate. I nostri clienti“, aggiunge Kristian, “oltre a volere energia extra per fornire più elettricità, volevano conservare le affinità con il D16 per una perfetta integrazione“. 

Abbiamo sfruttato la nostra piattaforma D16“, conclude Hannes Norrgren, Presidente di Volvo Penta Industrial. Stiamo portando la nostra offerta di generazione di energia al livello successivo estendendo la gamma e sviluppando nuove tecnologie per raggiungere emissioni nette zero nella catena del valore“. Il D17 sarà esposto per la prima volta presso lo stand S3 di Volvo Penta. B39 alla fiera Middle East Energy (MEE) di Dubai, dal 7 al 9 marzo 2023. 

Daimler Truck Retail Italia apre a Piacenza

Daimler Truck Retail Italia, apre il nuovo impianto dedicato ai Truck Mercedes-Benz nell’importante Polo Logistico di Piacenza.

Daimler Truck Retail Italia, filiale diretta di Mercedes-Benz Trucks in Italia, amplia la sua presenza sul territorio nazionale. Dal 1°gennaio 2023 alla sede di Roma si è aggiunto un nuovo impianto dedicato alla vendita e all’assistenza dei Truck della Stella. Situato nell’importante polo logistico di Piacenza è stato realizzato all’insegna dell’innovazione tecnologica ed eco sostenibilità, inoltre dotato di pannelli fotovoltaici e presto anche di infrastrutture di ricarica dedicate ai Truck elettrici.

In linea con la strategia di Daimler Truck denominata “Customer First,” anche presso questa nuova Sede i clienti potranno trovare tutta la gamma dei prodotti Mercedes-Benz di ultima generazione, servizi adatti alle loro esigenze ed un’organizzazione dedicata e professionale. A supportare la nuova apertura, una campagna di comunicazione nazionale online e offline caratterizzata dal Claim “Benvenuta Piacenza!” e dal visual inedito e high-tech in linea con il DNA della sede Piacentina. Nel corso del 2023, Daimler Truck Retail Italia aprirà la terza sede presso la città di Brescia, zona che si contraddistingue dall’elevata presenza di parco circolante.

Il nuovo impianto è ubicato presso la località Montale in via Grazia Cherchi 4 di Piacenza. L’obiettivo è quello di estendere la propria presenza sul territorio nazionale ed essere ancora più orientati al business e ai bisogni della Clientela del settore presidiando una delle più grandi aree industriali Europee con due autostrade, quattro strade regionali, un anello cittadino e diverse linee ferroviarie per il trasporto merci. L’impianto di vendita e assistenza di Piacenza può contare su uno spazio di 32.000 metri quadri, moderno, tecnologicamente avanzato con pannelli solari e presto anche fornito di colonnine di ricarica per i Veicoli Industriali. La nuova sede Retail può contare anche sulla sinergia con Mercedes-Benz Trucks Italia, la Casa madre Wholesale. All’interno della stessa area infatti è collocata l’attività del TruckStore, marchio dietro il quale si articola la più grande rete di commercializzazione di veicoli usati plurimarca e la TruckTraining Academy che si occupa di tutte le attività formative rivolte alla Rete di vendita ed assistenza Mercedes-Benz Trucks Italia ed ai Clienti finali.

Il commento

Sono molto orgoglioso di annunciare l’apertura del nuovo impianto di vendita e di assistenza dedicato ai Veicoli Industriali Mercedes-Benz situato nel cuore industriale del nord d’Italia presso il Polo logistico di Piacenza“, ha affermato Lorenzo Cianfoni, CEO di Daimler Truck Retail Italia. “Nell’ottica della nostra mission “Customer First” abbiamo deciso di posizionare il nostro nuovo impianto in prossimità delle sedi operative delle maggiori flotte italiane di trasporto. Inoltre lo stesso è facilmente raggiungibile dai clienti che percorrono le rotte autostradali che si snodano nella zona. Abbiamo realizzato una sede innovativa, tecnologica ed a basso impatto ambientale, tema fondamentale nella strategia del Gruppo Daimler Truck, grazie all’utilizzo di materiali eco sostenibili pensata esclusivamente per i nostri Clienti Truck e in grado di offrire loro prodotti e servizi all’avanguardia. Vogliamo trasmettere un costante impegno nella soddisfazione del Cliente, contando sulla professionalità della squadra altamente specializzata e sulla competenza di un’organizzazione totalmente dedicata al nostro business. Ma le sfide non finiscono qui, nel corso dell’anno è prevista l’apertura di un’altra sede che sarà dislocata presso la città di Brescia, località particolarmente strategica per il nostro mercato in quanto caratterizzata da un considerevole parco circolante.”