Pale gommate

L’industria tira

articolo di Marco Giussani

Abbiamo visto una pala gommata Komatsu WA380-7 all’interno di un sito dedicato alla produzione di granulati di marmo, inserita in un ciclo industriale con alte frequenze e dove la semplicità di guida e di manovra è altamente apprezzata dagli operatori.

Non ce ne voglia il movimento terra, ma oggi come oggi se non ci fosse l’industria i costruttori di macchine sarebbero in ancor più grave difficoltà. Ne abbiamo avuto conferma alle porte di Verona dove abbiamo visto all’opera una pala gommata WA380-7 inserita in un ciclo produttivo industriale basato sulla trasformazione di materiali marmorei. Un contesto in cui l’inserimento di una macchina come la 380 Komatsu necessita di un’elevata conoscenza del mercato, unita a un efficiente servizio di assistenza tecnica, senza scordare le imprescindibili qualità tecniche e tecnologiche declinate, però, in assoluta semplicità. Un’impresa impossibile? A quanto pare, no.

La pietra per passione

Protagonista del nostro racconto è Bellamoli Granulati spa, società, come spesso accade in Italia, la cui storia è strettamente legata a una famiglia, Bellamoli appunto, che dal 1927 porta avanti la propria passione per la pietra. Attualmente la realtà di Stallavena (Vr) vanta tre cantieri di trasformazione, varie cave di proprietà e una notevole capacità produttiva che permette di servire molteplici e diversificati mercati: dall’arredo urbano al garden, dai prefabbricati in cemento armato alle società che realizzano piastrelle e agglomerati di marmo, fino agli intonaci, al settore chimico-alimentare e a quello dei muri a secco, attraverso una vasta gamma di colori e le più svariate granulometrie. «I nostri granulati di marmo – spiega Edoardo Bellamolivanno in tutto il mondo, anche se in questo periodo il grosso prende la strada della Germania e dei paesi dell’est, mentre l’Italia ha attualmente un peso sul fatturato che si assesta attorno al 40%». Nei vari siti produttivi sono impiegate 25 persone che movimentano al giorno circa 10.000 q di materiale. Il parco macchine annovera una decina di pale gommate, un escavatore dotato di martello idraulico, dumper e autocarri per i trasporti, oltre a frantoi, granulatori, impianti di lavaggio e asciugatura.

L’inserimento di una nuova tessera

Nel contesto produttivo della società veronese l’inserimento della nuova WA380-7 di Komatsu va visto come l’applicazione di una nuova tessera in un mosaico ben definito. La nuova pala è infatti andata a sostituire un mezzo obsoleto, portando con sé un evidente miglioramento tecnologico. «La scelta di questa macchina – continua Bellamoli – è avvenuta in virtù degli specifici spazi di questo sito produttivo. Inoltre il nostro parco macchine annovera anche altre macchine Komatsu con le quali ci siamo sempre trovati bene, non solo per le qualità dei mezzi, ma anche sotto l’aspetto dell’assistenza tecnica che è seguita da Varini secondo contratti di manutenzione programmata».

A Stallavena la WA380-7 viene utilizzata principalmente per il carico degli autocarri e il riempimento dei vari setti di lavorazione, oppure per l’alimentazione dei frantoi con il materiale che arriva dalla cava. «In questo contesto – si inserisce Paolo Danieli, Product Manager di Komatsu Italia – è molto importante la soddisfazione dell’operatore, la persona che effettivamente trascorre 8-10 ore della propria giornata sulla macchina. Al di là di tutte le normative che costringono i costruttori ad adottare determinati sistemi, quello che interessa è che l’operatività sia semplice, che l’utilizzatore non debba cambiare il suo modo di usare la macchina. È bello rilevare come l’operatore sia concentrato solo sulla guida che risulta semplice, intuitiva. E nel frattempo abbia a disposizione, anche nella modalità Economy, una macchina capace di rendere molto, che spinga, che sappia movimentare consumando poco carburante. Ho notato la soddisfazione di lavorare in un ambiente silenzioso e confortevole, con una macchina facile da manovrare anche negli spazi stretti, dove la tecnologia è al servizio dell’operatività quotidiana».

Sotto il cofano

Eppure sotto le cofanature della WA380-7 di tecnologia se ne trova in abbondanza. Continua Danieli, «La tecnologia in questa macchina è molto elevata ma l’operatore non se ne accorge. Il motore, dal punto di vista dell’elettronica, ha un dialogo ancora più serrato con l’elettronica dell’idraulica e della trasmissione. Komatsu ha sviluppato il sistema SmartLoader Logic che permette di adattare la curva di coppia del motore con quella che è la specifica esigenza dell’operatore senza che l’utilizzatore della macchina avverta la pur minima variazione. L’operatore non si accorge di nulla, vede solo una pala gommata che va bene, che non manca mai di potenza quando serve, e risparmia carburante. La tecnologia è presente in modo massiccio ma rimane sotto il cofano e totalmente in carico a Komatsu attraverso l’assistenza programmata (Komatsu Care) che consente di avere sempre una macchina a posto. La complessità è dietro. I controlli elettronici sono di tipo proporzionale, facili da usare e meno affaticanti. Ci sono sensori ovunque e tutto ciò permette alla macchina di sapere sempre cosa fa l’operatore e ottimizzare il lavoro in funzione della specifica applicazione. Il motore è dotato di filtro antiparticolato KDPF, tecnologicamente molto avanzato, ma all’operatore non interessa e di rigenerazioni, in 100 ore di lavoro, ne ha fatta solo una».

Questo filtro, che cattura più del 90% di particolato, comprende uno speciale catalizzatore di ossidazione con un sistema di iniezione del carburante in grado di bruciare il particolato separato tramite rigenerazione attiva o passiva, senza bisogno di interrompere il funzionamento della macchina. Allo stesso tempo il motore, da 143 kW di potenza massima e 941 Nm di coppia, è dotato di EGR di ricircolo dei gas di scarico e del citato Komatsu SmartLoader Logic, un sistema di controllo completamente automatico che, senza interferire con le normali operazioni, acquisisce i dati dai vari sensori disposti sul veicolo e sviluppa la coppia motore ottimale per ogni fase di lavoro. Il turbocompressore è a geometria variabile, mentre il sistema di ventilazione con filtro CCV è a basamento chiuso (Il velo d’olio intrappolato nel filtro viene fatto ritornare nel basamento mentre il gas filtrato ritorna alla presa d’aria). Il sistema di iniezione common rail ad alta pressione è controllato tramite un computer che consente di fornire alla camera di combustione del motore una precisa quantità di carburante in pressione mediante iniezioni multiple.

L’impianto idraulico, Load Sensing a centro chiuso, permette di azionare le attrezzature di lavoro con precisione e consente la movimentazione contemporanea di tutte le funzioni idrauliche (braccio, benna o eventuale accessorio). La WA380-7 è dotata di pompe a portata variabile sia sull’impianto idraulico che sull’impianto di sterzo. La trasmissione è rinforzata e presenta il convertitore con Lock-up di serie che si attiva automaticamente dalla seconda alla quarta marcia. Ovviamente è presente il sistema antibeccheggio per la migliore traslazione a benna carica. Gli assali sono heavy duty, mentre i freni di servizio sono a dischi in bagno d’olio.

E in cabina

La SpaceCab presenta comandi elettroproporzionali EPC standard, con la possibilità di regolare la corsa delle leve secondo i propri gusti o le proprie esigenze. La macchina offre inoltre la possibilità di memorizzare tre diversi settaggi di posizionamento del livello della benna in base alle attrezzature utilizzate. Il sedile, con riscaldamento integrato, è a sospensione pneumatica e integra la console delle leve EPC. La regolazione è pneumatica. Il monitor è un LCD ad alta risoluzione da 7 pollici e mostra tutte le funzioni della macchina, le informazioni operative, quelle inerenti la manutenzione e presenta l’indicatore di guida Eco. Di serie anche la videocamera posteriore con monitor dedicato. Komatsu offre la possibilità di impostare la visibilità posteriore permanente oppure solo quando si sta effettivamente eseguendo una retromarcia.

La parola all'operatore

Gianni Ceschi è l’operatore cha abitualmente utilizza la nuova WA380-7. Per la macchina Komatsu ha solo parole di elogio: «mi trovo molto bene, la sento davvero comoda sia a livello di comfort che di silenziosità. Non salta per niente, è bilanciata bene in fase di carico-scarico ma, soprattutto, in fase di traslazione. A livello di guida è meno brusca rispetto alle altre macchine che ho utilizzato: è più fluida e quindi più facile. Una caratteristica, la fluidità, che riguarda anche il cambio: nelle salite non si avverte alcuna variazione di velocità. Ottima e persino sovrabbondante la strumentazione, in particolare bisogna abituarsi a utilizzare la telecamera posteriore. Non avendola mai avuta ho la tendenza a guardare dietro e a utilizzarla poco, ma mi rendo conto come sia molto utile specialmente nelle retromarce di lieve entità. Ai tecnici Komatsu ho solo chiesto di incrementare la frequenza della reversibilità della ventola di raffreddamento perché facciamo tanta polvere. In cabina non entra nulla, ma il motore è meglio preservarlo».

 

Il distributore: Edilizia e Industria
Da sinistra: Edoardo Bellamoli di Bellamoli Granulati spa; Stefano Paletto e Filippo Rizzo funzionari Varini; Paolo Danieli, Product Manager di Komatsu Italia.

Dealer Komatsu full-liner per il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, Varini, attraverso le varie denominazioni sociali che hanno contrassegnato l’evoluzione dell’azienda, è impegnato nell’assistenza delle macchine operatrici dal 1982. Oggi può vantare tre sedi operative: la principale che si trova a Veggiano, in provincia di Padova, è coadiuvata dalle realtà di Maserada sul Piave (Tv) e di Sommacampagna (Vr). Tutte le sedi – che si occupano di vendita, noleggio e assistenza – sono dotate di officina interna e di magazzino ricambi e possono contare su una trentina di collaboratori. Tra questi spiccano 15 tecnici dotati di 10 officine mobili per gli interventi in cantiere e di due autocarri attrezzati con gru idraulica. «In Varini – ci spiega Stefano Polettooltre al tradizionale mercato dell’edilizia, che in questo periodo sta segnando un po’ il passo, è molto sviluppata l’attività legata al comparto
industriale, un mercato che conosciamo molto bene, in cui siamo presenti non solo con la vendita ma anche con il noleggio a lungo termine».
A tale proposito è doveroso segnalare come il noleggio sia esteso a tutta la gamma Komatsu e sia particolarmente forte nell’ambito delle pale gommate con circa 60 unità solitamente utilizzate per noli di lunga durata.

 

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