Prospettive & Tendenze

Le sfide del futuro per le imprese

Il processo di digitalizzazione è ormai una scelta obbligata e di primaria importanza negli investimenti (prossimi e futuri) di tutte quelle imprese del settore edile che vogliano rimanere competitive, snellendo i processi e analizzando e monitorando costantemente i dati per ottenere risultati sempre migliori.

Lo Stato, attraverso il PNRR ha destinato circa 30,6 miliardi all’innovazione e digitalizzazione delle imprese, trasformando di fatto il processo di digitalizzazione in una possibilità di tipo strategico e proiettata nel futuro in una logica di innovazione sostenibile.

L’integrazione della digitalizzazione sta interessando sia i processi esterni – grazie a nuovi canali di vendita e distribuzione di prodotti e servizi ai propri clienti – sia interni – attraverso una riorganizzazione del lavoro.

Ma in pratica cosa significa digitalizzare un’impresa edile?

Quali sfide per le imprese?

La digitalizzazione rappresenta indubbiamente una sfida perché le imprese dovranno  integrare le tecnologie, modernizzare i processi e personalizzare le procedure per acquisire un vantaggio competitivo sul mercato, anche perché oggi il committente è sempre più indirizzato alle collaborazioni con aziende tecnologicamente sviluppate.

Ma il gioco vale la candela in funzione degli obiettivi che un’impresa vincente deve porsi  e che possono essere riassunti in aumento della produttività e crescita dei margini di guadagno? La risposta non può che essere positiva dal momento che la digitalizzazione consente di gestire i contratti in maniera semplice e intelligente, controllando ogni fase e snellendo il lavoro.  Ma rende possibile anche gestire i flussi, i report istantanei, i preventivi e le scadenze, analizzare le commesse, impostare un capitolato d’appalto, verificare i tempi di consegna, gestire il parco macchine, monitorare lo stato di avanzamento dei lavori…

Eppure…

L’edilizia al momento è il settore che fa meno uso della tecnologia, soprattuto per l’età elevata degli operatori e per il permanere di una forma mentis “analogica”, refrattaria ad approcciare le nuove tecnologie e gli strumenti che ne consentono l’utilizzo ottimale. E qui si aggiunge un’altra, importante sfida per le imprese edili di oggi: come trovare personale qualificato? Come attrarre giovani in azienda?  Come possono le imprese affrontare alle nuove richieste del mercato e garantire un futuro sostenibile?

Lo abbiamo chiesto a Dante Bussatori, Fondatore e Presidente di Elios Ambiente di Piacenza che  ha condiviso con noi alcune riflessioni sugli scenari futuri del settore.