Ma non solo, perché non di solo elettrico vive un Costruttore di mezzi industriali. E un titolo, si sa, non racchiude i contenuti di un articolo, ma li anticipa, anche se solo in parte.
Francamente era piuttosto difficile trovare per un post un titolo omnicomprensivo di tutto quanto IVECO ha mostrato nel lancio del MY 2024, avvenuto a Barcellona (Spagna) il 15 e 16 novembre. E in effetti non si sa neppure da dove cominciare perché quanto abbiamo visto e ascoltato meriterebbe fiumi di parole. Cerchiamo di andare con ordine partendo dal claim (che è anche un programma) che IVECO ha scelto per questo lancio: “Be the change“. Una bella sfida.
Negli ultimi quattro anni il marchio ha dedicato energie e risorse per anticipare la rapida evoluzione del mercato, sintonizzandosi con le esigenze degli utilizzatori e sviluppando prodotti “multi-energy” per venire incontro a tutte le missioni applicative.
Ha accelerato lo sviluppo dei sui veicoli elettrici dedicando loro l’hub di Ulm, in Germania, dove è stato prodotto il primo camion heavy duty “nato” elettrico. E’ diventato sempre più connesso con i clienti costruendo un ecosistema a 360° attorno ai loro veicoli e implementando così la sua strategia di servitizzazione.
Un lavoro incessante, a tempo pieno, come ha commentato Luca Sra, Presidente della Truck Business Unit, Iveco Group, che è sfociato in un lancio – Model Year 2024 – che ha coinvolto l’intera gamma. Un lancio, con una partecipazione di oltre 1300 persone, che non a caso si è svolto in Spagna che, non dimentichiamolo, ospita due tra i più importanti siti produttivi di IVECO, uno a Madrid, nella sede storica dell’iconico marchio Pegaso (qui si producono gli S-Way gli X-Way, i T-Way) e l’altro a Villadolid dove si producono i telai dei veicoli commerciali leggeri Daily e le cabine dei mezzi pesanti IVECO S-Way. Entrambi i poli produttivi hanno ricevuto il Gold Level nel World Class Manufacturing.
Rinnovamento globale
IVECO ha infatti rinnovato la sua intera gamma di prodotti, per la prima volta tutti insieme, con un investimento di 1 miliardo di euro, il maggiore stanziato finora dal Gruppo.
Per lo sviluppo di questa line-up, che rappresenta lo stato dell’arte della sua ricerca tecnologica, IVECO si è concentrata su quattro pilastri: produttività, focus sull’operatore, sostenibilità e connettività. Attenzione: non sono solo parole che ormai usano tutti, abbiamo toccato con mano nei workshop dedicati alla stampa, che per IVECO si sono tradotte in realtà: idee che sono diventate azioni, che sono diventate camion, che sono diventate servizi. Una matrioska virtuosa costruita attorno a chi questi mezzi utilizza ogni giorno e a un ambiente che in futuro sarà sempre più importante e che imporrà a tutti, volenti o meno, di fare scelte ben precise.
Da qui parte tutto quanto introdotto da IVECO nella nuova gamma, i nuovi motori, l’ergonomia, il design aerodinamico, l’avanzata interfaccia Uomo/Macchina, la sicurezza….
FPT, eccellenza italiana
In questo contesto IVECO ha sviluppato la versione elettrica della sua gamma leggera e pesante, continuando a migliorare i motori a combustione interna, inclusi quelli a gas naturale. In questo ambito un ruolo fondamentale è stato svolto da FPT, brand del Gruppo IVECO, un’eccellenza motoristica italiana che tutto il mondo ci invidia, cuore di una produzione “in house” che sta facendosi apprezzare ovunque per la vastità della gamma e la varietà delle missioni applicative.
Per sottolineare il ruolo fondamentale svolto da FPT Industrial nel supportare IVECO nel guidare il percorso di cambiamento del settore del trasporto commerciale, ciascuno dei nuovi modelli di veicoli esposti nell’area Walkaround a Barcellona è stato affiancato dal suo propulsore FPT Industrial, presentato da un esperto di prodotto del marchio.
La presenza della nuova gamma completa di veicoli leggeri, medi e pesanti IVECO è stata concepita in perfetta sintonia con il concetto di “Be the Change“, poiché IVECO e FPT Industrial insieme incoraggiano clienti e partner a sentire il polso del cambiamento in tutto il settore e ad abbracciarlo.
I prodotti esposti includevano l’N67 NG per l’Eurocargo CNG, il diesel XC13 per l’IVECO S-Way, l’IVECO X-Way e l’IVECO T-Way, l’F1C Diesel per il Daily, il pacco batterie eBS 37 EVO e la trasmissione centrale eCD 140 per l’eDaily e l’assale elettrico eAx840 per la S-eWay Fuel Cell.
“La nostra visione a 360 gradi della sostenibilità, intesa come il complesso di azioni che portano alla realizzazione di un prodotto, includendo i processi, l’impatto ambientale e sociale, le materie prime e l’approvvigionamento energetico, ha trovato a Barcellona la sua giusta celebrazione”, ha dichiarato Daniele Pozzo, Head of Marketing and Product Portfolio di FPT Industrial. “Grazie a IVECO, i nostri motori e sistemi ecologici escono dal veicolo e abbiamo avuto l’opportunità di mostrare la loro importanza fondamentale nel processo di transizione energetica in cui siamo coinvolti”.
E’ tutto? Assolutamente no. Quanto hanno detto nei loro interventi introduttivi (in ordine alfabetico) Pablo Cebran, Fabrizio Conicella, Laura Galli, Carmelo Impelluso, Neeta Khare, Marco Liccardo, Gerrit Marx, Michael May, Simone Olivati, Luca Sra….e quanto appreso nei workshop successivi che si sono svolti alla D Factory di Barcellona, un vero e proprio incubatore di innovazione, non si prestano certo alla fugace citazione di un post. Perché, come si usa dire ora, “è davvero tanta roba”. E chi c’era, l’ha toccato con mano. A tutto questo verrà dedicato uno spazio speciale nella prossima versione cartacea di Macchine Edili.