di Cristiano Pinotti
Non sono solamente estetiche le novità che caratterizzano la finitrice gommata Dynapac SD2500WS che presenta un nuovo software di gestione, una postazione di guida più confortevole, ma soprattutto consumi ridotti e un’apprezzabile silenziosità operativa.
Anche l’occhio vuole la sua parte, è innegabile. Ma quando si parla di macchine operatrici, il semplice cambio di livrea, anche se gradevole come nel caso della finitrice gommata Dynapac, deve essere supportato da un concreto miglioramento prestazionale e di tutti gli aspetti che contraddistinguono la moderna tecnologia: dalla gestione complessiva al comfort operativo, dai consumi ai piccoli, ma fondamentali, dispositivi pratici. La nuova SD2500WS, che è andata a sostituire l’ottima F141, è uno dei progetti in cui è più evidente la mano di Atlas Copco che si concretizza nella revisione totale dell’intera gamma stradale Dynapac.
Bassi consumi ed elevata silenziosità operativa
«La SD2500WS sta avendo ottimi risultati e in termini di prestazioni e affidabilità chi ha acquistato questa macchina è assolutamente soddisfatto». Le parole e il sorriso di Francesco Tarenzi, Business Line Manager Road Construction Equipment, sottolineano il piacere di proporre al mercato una macchina ulteriormente migliorata rispetto alla precedente versione. Un’evoluzione sviluppata lungo due direttive principali: la riduzione dei consumi e della rumorosità. «In questa macchina – continua Tarenzi – si vede il preciso allineamento alle normative. Rispetto alla F141, consuma mediamente il 30% in meno. Si tratta di test certificati e comprovati dai clienti che stanno evidenziando consumi notevolmente più bassi rispetto agli standard cui erano abituati. Con la precedente versione eravamo intorno ai 13-14 l/h, con la nuova finitrice ci aggiriamo attorno ai 8-9 l/h». Dati importanti che si riferiscono a una classica stesa di 5 m in autostrada, cioè in condizioni standard, e che vanno a braccetto con minori emissioni a livello di inquinamento ambientale.
Ancor più che i consumi, la caratteristica più apprezzata di questa macchina è però la sua estrema silenziosità. «In primo luogo – riprende il manager Atlas Copco – è stata incrementata l’insonorizzazione complessiva della finitrice, la coibentazione di tutte le sue parti. Il vero salto di qualità è però stato ottenuto evitando di calettare la ventola di raffreddamento direttamente al motore. La ventola è alimentata da un motore idraulico separato che impedisce il suo funzionamento continuo e la fa entrare in azione solo quando serve. Questa soluzione, che è stata adottata su tutte le macchine Dynapac compresi i rulli, garantisce una rumorosità limitata e quindi un notevole comfort operativo». Oggi, in via opzionale, la macchina è anche dotabile di un variatore automatico di numero di giri del motore (Variospeed) che regola la potenza in funzione dei servizi effettivamente utilizzati: dall’ampiezza della stesa alla tipologia di terreno (discesa o salita) allo spessore del materiale e via di questo passo. Un ulteriore dispositivo che va a incidere positivamente sui consumi e sulla rumorosità complessiva della finitrice. La macchina in versione standard presenta invece il dispositivo Ecomode che necessita di un intervento manuale dell’operatore.
Software e diagnostica
La SD2500WS è stata ulteriormente migliorata a livello di software per la funzionalità operativa e la diagnostica. Dalla postazione di guida, grazie al dispositivo PaveManager2, c’è la possibilità di accedere a molteplici informazioni sull’attività della macchina: è possibile visualizzare quanti metri cubi reali sono stati stesi, la velocità di stesa, tutti i parametri di precompattazione, eccetera. Il display principale dà una completa panoramica del processo di pavimentazione, con tutti i parametri essenziali (posizionamento del cilindro di livellamento, livello del materiale, temperature, velocità di stesa, indicatore del carburante) riuniti in una sola schermata.
Elementi pratici che, se valutati adeguatamente, vanno a stabilire la qualità della stesa e della precompattazione, prima del passaggio dei rulli.
A livello di gestione e diagnostica, invece, oltre ai classici controlli relativi alla quantità di olio, o ai dati relativi la temperatura, c’è la possibilità di conoscere eventuali resistenze non attive, fornendo così ai tecnici una visione del guasto più esaustiva in modo da minimizzare i fermi macchina e ottimizzare i tempi di intervento. Su richiesta del cliente il software è visualizzabile in remoto anche dalle officine autorizzate Dynapac, o dallo stesso cliente che può intervenire con il proprio personale tecnico.
Dettagli che fanno la differenza
Con il classico stile Atlas Copco, concreto e con pochi fuochi di artificio, Tarenzi snocciola una serie di dettagli ulteriormente migliorati nella nuova versione della SD2500WS. «Prima di tutto la posizione di guida. I due sedili dell’operatore sono proporzionali al peso di chi effettivamente utilizza la macchina, possono traslare lateralmente di 500 mm e consentono il massimo della visibilità. Di serie abbiamo aggiunto sul longherone anteriore i cosiddetto il Safe Impact che va ad ammortizzare l’abituale spintarella conferita dall’appoggio dell’autocarro e che può inficiare la qualità della stesa. Infine i nastri presentano un maggiore portata, anche in funzione di un utilizzo della macchina con gli allargamenti». In genere in Italia gli allargamenti sono poco utilizzati, ma all’estero è una caratteristica molto richiesta. In ogni caso la finitrice Dynapac è dimensionata per stese decisamente importanti, che con gli allargamenti possono raggiungere i 9 m. Certamente una peculiarità che permette di poter contare su una macchina che in Italia, in virtù di un utilizzo generalmente compreso nei 5 m, assicura un mezzo sovradimensionato a tutto vantaggio di prestazioni e affidabilità.
La prima finitrice SD2500WS nella nuova livrea Atlas Copco è stata consegnata a febbraio a Moviter Strade. Con circa 60 collaboratori la società di Cervia, in provincia di Ravenna, può contare su un parco macchine di un centinaio di unità comprendente finitrici, rulli, escavatori, skid loader. Uomini e macchine che operano generalmente nel territorio romagnolo per committenti pubblici tra i quali spiccano i comuni di Cervia, Ravenna, Russi e Faenza. Con quasi 40 anni di esperienza in questo settore, Moviter Strade rappresenta un ideale banco di prova per le qualità della rinnovata finitrice Dynapac. Queste le parole di Renzo Vitali, Socio di Moviter Strade e Responsabile Asfalto della società romagnola. «Da anni per questa tipologia di macchine ci affidiamo a Dynapac non solo per la qualità delle macchine, ma anche per l’ottima assistenza tecnica. In particolare la SD2500WS è una finitrice con una trazione ottima e con un banco di stesa dalle prestazioni davvero notevoli. Inoltre in quest’ultima versione la macchina è stata ridotta negli ingombri e risulta ancora più maneggevole. Siamo andati bene con le due precedenti versioni, confidiamo quindi in un ulteriore miglioramento con questo nuovo modello».
Guarda la foto gallery