Decostruzioni

Addio, Expo Gate!

aperturadi Claudio Guastoni

Sono terminati i lavori per la rimozione di Expo Gate, l’info point inaugurato a Milano nel maggio 2014 in vista dell’appuntamento con Expo dell’anno successivo, centro informativo di tutta la manifestazione, punto di incontro e intrattenimento aperto ai milanesi e a tutti coloro che, arrivati in città, cercavano informazioni e dettagli sull’Expo da visitare.

Voluto dalla Triennale di Milano Servizi srl e da Expo 2015 spa, Expo Gate consisteva in uno spazio di 15.800 m² percorribili solo a piedi, e constava di una piazza centrale aperta affiancata da due grandi volumi laterali a reticolo, leggeri, trasparenti e modulari che esprimevano l’apertura dello spazio al pubblico con varie funzioni. I padiglioni sono in carpenteria metallica con molti nodi da cui si dirama la fitta struttura, e che ne scaricano il peso sulle fondazioni in calcestruzzo. Circa l’80% della superficie è costituita da lastre in vetro. Nel padiglione est una grande hall forniva informazioni ai visitatori, e al piano primo gli uffici (200 m²) hanno gestito gli eventi, mentre il padiglione ovest, vero e proprio open-space, ha ospitato mostre ed eventi. I due padiglioni sono identici come struttura e dimensioni: 20 m di altezza e una struttura alla base di 42,5 m x 12,50 m.

testoPer i lavori di demolizione la I.C.G. (Impresa Costruzioni Edili, Stradali e Fognature) srl di Milano, che in seguito si occuperà della sistemazione dell’area, ha dato l’incarico alla Didoné srl di Milano, azienda specializzata nelle demolizioni industriali e civili, nelle bonifiche da amianto e di terreni contaminati, negli scavi e sbancamenti, che opera da anni con successo nell’area milanese e in tutto il centro-nord.

centroDopo aver recintato opportunamente l’area di via Beltrami, i primi giorni di novembre l’impresa ha dato il via ai lavori con la fase di strip-out dei due padiglioni, e dopo aver rimosso dall’interno tutti i divisori in cartongesso è iniziata la demolizione partendo dal padiglione di destra (guardando da via Dante), che riportava il numero ” 1”.

Un grosso escavatore PMI 930 Demolition con braccio munito di cesoia, ha iniziato a tagliare i tubolari a traliccio partendo dall’alto, sbriciolando poi la “pelle” della struttura in lastre di vetro serigrafato. Le strutture in carpenteria metallica, una volta posate a terra, venivano ulteriormente tagliate da un escavatore Hyundai R250 LC-7, anch’esso munito d pinza, e all’occorrenza dotato di benna per ripulire l’area dai detriti. Attualmente è in corso la demolizione del padiglione 2 (quello di sinistra), che segue lo stesso procedimento del precedente. La pavimentazione di via Beltrami verrà riqualificata entro la fine dell’anno.