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AAA Giovani operatori mmt cercasi

Interessante articolo apparso il 24 aprile sul New York Times International Edition. Si parla della scarsità di nuovi operatori di macchine movimento terra negli Usa, nel momento in cui la generazione dei cosiddetti baby boomers nati negli ani ’60 sta andando in pensione. Secondo la Associated General Contractors of America, oltre i tre quarti delle imprese di costruzioni non trovano personale che ricopra le posizioni vacanti. E sono quindi preoccupate di perdere lavori e competitività,

Una professione in disuso?

Manovrare un escavatore o una pala gommata non è una professione che attrae le nuove generazioni, più propense a cercare impiego in altri settori di attività. Allora l’industria delle costruzioni americana corre ai ripari. Come? Proponendo ai giovani di sperimentare con simulatori molto sofisticati l’esperienza di guida di una macchina operatrice. Sperando che si innamorino del mestiere. E che dalla realtà virtuale si passi ai cantieri veri e propri.

D’altro canto la paga è attraente, almeno negli Usa. Si parla di 47/48.000 dollari l’anno (dati Bureau of Labor Statistics). Che non sono proprio pochi.

Le nuove generazioni (soprattutto quelle provenienti dalle scuole professionali) abituate ai giochi di simulazione come Construction Simulator, Farming Simulator e American Trucks Simulator, hanno quindi accettato con entusiasmo di cimentarsi in queste prove generali di futuro lavoro.

Un’esperienza realistica

D’altro canti i nuovi simulatori mobili, che vengono portati nelle città americane soprattutto quelle di provincia, a bordo di rimorchi, forniscono un’esperienza molto realistica di ciò che accade in un cantiere.

Ciascun simulatore, che può costare fino a 80.000 dollari, è munito di tre grandi schermi a colori e di un caschetto Oculus Rift che fornisce una visione a 360° del cantiere circostante.  Inoltre il posto di guida è dotato di comandi che riproducono al 100%  quelli che si trovano a bordo delle macchine “vere”. Il tutto per fornire all’apprendista operatore un’esperienza quanto più possibile vicina alla realtà. Con questa soluzione l’industria cerca di attrarre i giovani verso un mestiere ben remunerato che però ha perduto l’appeal che aveva nei decenni scorsi.

Perché senza nuovi addetti l’industria delle costruzioni soprattutto quella delle aziende di medie dimensioni non può sopravvivere e svilupparsi Insomma, si “gioca” per potersi poi confrontare con la realtà. E tra poco questo “gioco” diventerà anche da noi una necessità.