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Conclusa la Summer Campaign di Schmitz Cargobull

Si è conclusa con successo la campagna promozionale Summer Campaign di Schmitz Cargobull Italia. Oltre 400 offerte per isotermici e centinati inviate alle aziende di trasporto nazionali. Tutti i contratti sottoscritti con i leasing della finanziaria Pafin-Alba.

La Summer Campaign era stata lanciata lo scorso giugno da Schmitz Cargobull Italia per sostenere le aziende di trasporto italiane in un momento di oggettiva difficoltà dell’economia nazionale e del mercato di riferimento.

Un interessante leasing

L’iniziativa, focalizzata sugli isotermici S.KO COOL “V7” SMART EXECUTIVE con unità refrigerante Schmitz S.CU e sui centinati della gamma S.CS “UNIVERSAL”, prevedeva un leasing con 60 canoni mensili d’importo fisso, un anticipo minimo pari all’ammontare di una rata, il pagamento della prima rata a sei mesi dalla stipula del contratto e un riscatto finale pari all’1% del valore del bene.

Nei due mesi di validità della Summer Campaign sono state inviate circa 400 offerte ad altrettante aziende di trasporto di medie e piccole dimensioni di tutta Italia, che si sono concretizzate in un elevato numero di contratti per l’acquisizione di semirimorchi isotermici e centinati, la cui consegna è prevista per il prossimo settembre. Un ruolo di primo piano nel lancio e nel successo della Summer Campaign è stato svolto dalla finanziaria Pafin-Alba, che ha sostenuto gli sforzi di Schmitz Cargobull Italia per venire incontro alle specifiche esigenze degli operatori del trasporto nazionali.

Dall’iniziativa di Schmitz Cargobull Italia hanno tratto vantaggio quelle aziende che, pur in un momento di scarsa liquidità del settore, hanno preferito non richiedere lo scorso aprile la ‘moratoria’ sul pagamento dei canoni di leasing prevista dal Decreto Legge Cura Italia.

Dopo la positiva conclusione della Summer Campaign, Schmitz Cargobull Italia ha allo studio altre iniziative di stimolo al settore, rivolte soprattutto alle grandi flotte. Ciò per permettere loro di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Decreto Ministeriale 203 del 12 maggio di quest’anno, che prevede contributi a favore degli investimenti delle imprese di autotrasporto.

Due W 210 Fi di Wirtgen in pole position in Alabama

Due W 210 Fi di Wirtgen hanno offerto una prestazione eccellente dal via al traguardo sul noto Barber Motorsports Park in Alabama. I proprietari delle macchine si sono mostrati entusiasti delle prestazioni e delle innovazioni tecnologiche della nuova generazione di frese grandi in uno dei loro primi interventi sul continente nordamericano.

Con i loro  766 CV, le due frese grandi Wirtgen non si sono sentite intimidite dalla potenza del motore dei bolidi e delle moto che normalmente lottano per le prime posizioni sul percorso di 3,7 km. In occasione del risanamento della pista ai margini orientali di Birmingham, l’attenzione si è concentrata soprattutto sulla precisione e sulla fresatura economica, oltre che sui cavalli vapore e sulla velocità. Per questo la scelta è caduta su due nuovissime W 210 Fi, che hanno lavorato a profondità di fresatura diverse a seconda del tratto di pista. Oltre ad aver asportato asfalto e strato di base a una profondità di 18 cm su una superficie di 14.500 m², le frese grandi hanno dovuto fresare l’asfalto solamente per una profondità tra 1,2 e 10 cm su altri 45.000 m².

Sosta ai box a tempo di record

I necessari cambi dei tamburi di fresatura sono avvenuti quasi alla velocità con cui si effettua un cambio delle gomme durante le gare. Grazie al nuovo Multiple Cutting System, infatti, i tamburi di fresatura con la stessa larghezza operativa ma con interlinee (I) diverse possono essere sostituiti in modo decisamente più semplice e rapido rispetto a quanto accade con altre frese a freddo. Per Kim Butler, titolare dell’impresa di fresatura incaricata Mill It Up, la sostituzione è stata incredibilmente rapida: “È fantastico. Non riesco a credere che siamo riusciti a cambiare i tamburi di fresatura in otto minuti”.

Le W 210 Fi sono tornate sul tracciato equipaggiate con i nuovi utensili di taglio. Rispetto ai tamburi di fresatura standard, le macchine per fresatura fine dispongono di più denti a codolo rotondo e presentano un’interlinea inferiore – in questo caso, 298 denti per fresatura e 8 mm di interlinea.

La fresatura fine fattore decisivo

Le macchine per fresatura fine sono impiegate ogni volta che, ad esempio, dal piano viabile devono essere rimosse ondulazioni e ormaie o deve essere ottenuta una maggiore aderenza della superficie. In molti casi, in questo modo è possibile evitare la stesa di un nuovo strato d’usura. Al procedimento di fresatura fine si fa tuttavia ricorso anche nella stesa di strati d’usura d’asfalto sottili. In questo caso, grazie alla produzione di una superficie fresata omogenea e piana, si ottiene la dentatura ottimale con il nuovo strato d’usura. In questo modo, la fresatura fine è decisiva per la qualità dell’asfalto steso. Questo vale anche per il Barber Motorsports Park.

Anche il sistema di livellazione ha un influsso decisivo sul risultato di fresatura. Anche in questo caso, gli utilizzatori hanno potuto contare sui sistemi sviluppati da Wirtgen. In Alabama è stato impiegato l’ultimo sviluppo Level Pro Active.

Precisione in pista

Grazie alla completa integrazione di Level Pro Active nel comando della macchina, delle importanti funzioni della macchina sono collegate tra loro e i risultati di fresatura precisi sono programmati in anticipo. I processi di lavoro, ad esempio, possono essere realizzati più rapidamente sollevando la macchina per superare gli elementi incorporati nel piano stradale. Sul Barber Motorsports Park, il sistema di livellazione ha svolto un ruolo importante anche nell’attacco della seconda striscia di fresatura, supportato in modo attivo e preciso da Level Pro Active. Il risultato è stato un chiaro aumento della qualità della superficie fresata.

Posto sul podio per due

Le due W 210 Fi hanno brillato anche sul circuito di 17 curve di Birmingham. Dopo la conclusione dei lavori di fresatura, Kim Butler si è mostrata entusiasta delle innovazioni presenti nelle frese grandi Wirtgen: “La tecnologia mi ha conquistata”. I piloti sono stati entusiasti del nuovo manto stradale. Commenti come “liscio come un biliardo” o “liscio come l’olio” hanno dimostrato che anche il secondo requisito superficiale più importante per i piloti, oltre all’aderenza, è stato soddisfatto.

Il ponte san Giorgio simbolo di ricostruzione

Qui il Paese ha mostrato la sua parte buona. Costruito in acciaio e forgiato nel vento, il  ponte adesso è vostro. Lunga vita al Ponte San Giorgio“. Così ha commentato l’architetto Renzo Piano durante l’inaugurazione del nuovo Ponte San Giorgio sul Polcevera a due anni dal suo crollo, mentre un arcobaleno simbolo di pace e collegamento tra cielo e terra, colorava il cielo plumbeo di una Genova sferzata dalla pioggia.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha citato per l’occasione il frontespizio della rivista il Ponte (appunto), fondata da Piero Calamandrei nel 1945 che rappresentava un ponte crollato e “tra i due tronconi delle pile rimaste in piedi una trave lanciata attraverso, per permettere agli uomini che vanno al lavoro di ricominciare a passare“. Dunque un ponte distrutto dalla guerra, ma che riacquista la sua funzionalità per mezzo di una trave che permette alla vita civile di riprendere il suo corso normale. Un sostantivo altamente simbolico, allora come ora e ricco di significati antichi e nuovi al tempo stesso. Quindi sempre contemporanei e cioé eterni.

Un cantiere magico

Al ponte San Giorgio hanno lavorato ininterrottamente  migliaia di persone, cui è andato il grazie del sindaco Marco Pucci, che ha citato tutte le imprese che hanno reso possibile quest’opera.  Renzo Piano ha addirittura utilizzato l’aggettivo “magico” per definire un cantiere che si è fermato solo a Natale e che ha definito il più bello della sua vita. Sospeso tra cordoglio (per le 43 vittime) e orgoglio (per le competenze e le energie profuse). Un cantiere fatto per costruire (l’opposto di demolire): non solo un manufatto d’acciaio e cemento, ma un luogo che ha celebrato la forza del lavoro, in cui si sono dimenticate le differenze e in cui si è operato in piena solidarietà per raggiungere un obiettivo comune dopo una comune frattura che andava fisicamente (ma non solo) ricomposta e sanata.

Insieme a Renzo Piano ci auguriamo che il nuovo Ponte San Giorgio, con le sue 18 pile e i 43 lampioni che si illumineranno ogni sera per ricordare le vittime, sia amato, dai genovesi e dagli Italiani, anche se erede di una tragedia. E che l’opera abbia quindi il valore di un riscatto e serva a ricomporre qualcosa che si è spezzato. E che, come la rivista Il Ponte di Calamandrei, sia protagonista di quell’opera di ricostruzione economica (ma soprattutto morale) di cui il nostro Paese ha un tremendo bisogno.

Rinnovato il Consiglio Direttivo di Unacea

Con l’assemblea del 15 luglio e il successivo consiglio direttivo del 27 luglio Unacea,  l’associazione italiana delle macchine per costruzioni ha rinnovato il suo gruppo dirigente. La presidenza rimane in carico a Mirco Risi (Simex), mentre le vicepresidenze sono state affidate a Nicola D’Arpino (CASE Construction) e a Enrico Prandini (Komatsu).

Dopo l’ingresso in associazione a inizio anno, entrano in consiglio direttivo anche i rappresentanti delle aziende importatrici con Matteo Artioli (Vimatek), Domenico Matrone (Jcb Italia) e Ruggero Riva (Cgt).

Completano la squadra: Giorgio Cangini (Cangini), Alessandro Ditillo (Soilmec), Roberto Lorenzoni (Caterpillar), Paolo Salvadori (Imer Group), Enrico Santini (Fiori Group) e Michele Vitulano (Indeco).

Il commento

Mirco Risi

Associativamente abbiamo reagito alla crisi del Covid-19 con grande energia e spirito di partecipazione – dichiara Mirco Risi. “Con questo nuovo gruppo dirigente possiamo spingere ancora più avanti le nostre attività per rafforzare la piattaforma di lavoro e di affari pubblici che abbiamo messo a disposizione delle aziende di settore.”

Unacea è l’associazione di categoria italiana delle macchine e attrezzature per le costruzioni. Fondata nel 2010, conta 70 aziende associate e un tasso di rappresentatività in termini di fatturato dell’80%, sia nel comparto produttivo che in quello dell’importazione di tutte le tipologie di macchine: movimento terra, stradali, per il calcestruzzo, per la perforazione, attrezzature e gru a torre.

Carmix 3500 TC ora con motore Stage V

Importanti novità arrivano dal mondo Carmix. Da luglio 2020, il modello di punta Carmix 3500 TC è disponibile con motore versione EU Stage V. Introdotto dal Regolamento Ue 2016/1628, lo Stage V intende ridurre ulteriormente gli inquinanti gassosi e il particolato emessi da motori diesel e da motori GPL installati su macchine semoventi non stradali. La legislazione UE, infatti, consente la produzione o l’importazione di macchine di movimentazione con motorizzazioni comprese tra 19 e 56 kW e superiori a 130 kW non conformi a Stage V fino al 30 giugno 2020. Mentre, per la produzione e l’importazione di macchine di movimentazione con motorizzazioni comprese tra 56 e 130 kW non conformi a Stage V, la data ultima prevista è per il 30 giugno 2021. Per questo, Carmix 3500 TC cambia motore e passa dalla versione Perkins 1104 D-44 TA Turbo-Diesel Tier 3, con potenza nominale KW 83 (111 HP) a quella Europea Perkins 904 J-E 36 Turbo-Diesel STAGE V Tier 4F con potenza 90 KW (120 HP).

Impatto ambientale ridotto e prestazioni al top

A seguito di questo nuovo adeguamento, Carmix 3500 TC diventa una centrale di calcestruzzo mobile fuori strada “green” grazie alla riduzione delle emissioni per la tutela dell’ambiente. Un plus che si unisce a un design intelligente che regala all’operatore un confort unico e alle tecnologie innovative, sviluppate dall’azienda per offrire una macchina potente e versatile: dal gruppo betoniera con resa effettiva di 3,5 m3 alla doppia elica di miscelazione, dalla velocità di impasto e scarico indipendente dal numero di giri del motore diesel allo scarico del calcestruzzo per inversione di marcia. A questo si aggiunge la pala da 600 litri – controllabile con Joymix – con apertura a comando idraulico per scaricare direttamente nel bicchiere sabbia o ghiaia, senza dimenticare la capacità di affrontare, anche a pieno carico, pendenze superiori al 30%. Ogni componente nasce dalle esigenze emerse nel mondo delle costruzioni, un ascolto attento da parte di Carmix che da oltre 40 anni si impegna a risolvere le problematiche incontrate dagli addetti di settore.

Concrete-Mate, mix design manager

Carmix 3500 TC è inoltre dotata di Concrete-Mate, l’innovativo mix design manager con software di gestione RMC Plant standard level che, attraverso quattro sensori all’interno gruppo di mescolazione, garantisce un impasto di massima qualità, conforme agli standard internazionali di produzione del calcestruzzo (UNI 206-1  – ASTM – ACI etc) e un controllo totale del costo del prodotto. Il Concrete-Mate offre la possibilità di selezionare fino a 15 diverse miscele e 99 tipi di materiali. Grazie a questi elementi si possono ottenere molteplici combinazioni, eliminando qualsiasi possibilità di errore: il software, infatti, una volta memorizzato il mix design da realizzare, indica all’operatore le dosi per ciascun elemento, la sequenza delle operazioni da compiere e i tempi di esecuzione di ogni singolo step del processo. Con Concrete-Mate è possibile preparare in loco un calcestruzzo di eccellente qualità, pronto per l’uso in qualsiasi cantiere, a ogni latitudine, in tempi brevi e con la massima puntualità. Qualità assicurata dal certificato Legal for Trade, un accreditamento che garantisce la superiore precisione del Concrete-Mate in tutti quei paesi dove queste rigide procedure sono in vigore, quali, tra gli altri, Europa, Australia, Canada e Stati Uniti.

Quanti nastri tagliati per Renault Trucks!

Due importanti tagli di nastro per Renault Trucks che in pochi giorni ha aperto  una nuova concessionaria e inaugurato la nuova sede di un riparatore autorizzato. Iniziamo da Bergamo Trucks srl,  che serve la vendita e l’assistenza nelle province di Bergamo, Lecco e Sondrio. Nasce dall’evoluzione del gruppo formato dalle famiglie Carozzi e Gilardi che, con validi collaboratori, gestiscono altrettante officine autorizzate nella Lombardia settentrionale. È un importante segnale di ripresa per l’intero comparto del veicolo industriale dopo l’emergenza Covid-19. Il nastro  della sede di Brembate (Bg) è stato tagliato dall’Amministratore Delegato di Renault Trucks Italia, Pierre Sirolli, insieme con i titolari e lo staff della nuova concessionaria.


La nascita di un nuovo Distributore proprio al centro della zona più colpita in Europa dalla pandemia Covid-19 e, appena dopo la fine della fase più acuta dell’emergenza, è un segnale di rinascita molto importante non solo per il nostro Marchio, ma per l’intero comparto del veicolo industriale”, afferma Pierre Sirolli. “Ciò dimostra che i nostri partner credono fermamente nel Marchio e vi investono, nonostante l’incertezza di questo momento; è per me un motivo di grande soddisfazione che lo abbiano fatto due famiglie che da decenni operano nella nostra rete di assistenza”.

Ottima visibilità per Renault Trucks

Gli autisti dei veicoli industriali che transitano sull’autostrada A4 noteranno sicuramente il nuovo impianto, perché si affaccia per 35 metri sulla corsia ovest dell’autostrada e, chi vuole raggiungerlo, può farlo in pochi minuti, in quanto vicino all’uscita di Capriate. “Abbiamo completamente ripristinato un capannone posto nella zona industriale di Brembate per renderlo idoneo alle attività di assistenza, rifornimento ricambi e vendita dei veicoli industriali”, spiega Vincenzo Carozzi. L’edificio ha una superficie di 1500 metri quadrati, di cui mille per l’officina, trecento per il magazzino ricambi e duecento per uffici ed esposizione. Le attività operative e di post-vendita sono seguite da Gianluca Gilardi, che spiega l’organizzazione dell’officina: “Ha cinque postazioni di lavoro e oggi vi lavorano tre meccanici, con l’obiettivo di averne cinque quando saremo a regime. Uno di loro è formato e certificato per operare sui veicoli elettrici. Il magazzino dei ricambi rifornisce l’intera zona di nostra competenza”. Vincenzo Carozzi segue l’amministrazione e le attività commerciali: “Le nostre famiglie vantano una lunga esperienza nell’assistenza dei veicoli industriali e ora avviamo l’attività di vendita del nuovo e dell’usato. È una sfida importante, perché la sola provincia di Bergamo è tra le prime per immatricolazioni di veicoli industriali, ma riteniamo che la parte commerciale sia lo sbocco naturale del nostro percorso imprenditoriale. Nella fase iniziale, la vendita sarà svolta dagli stessi titolari e da due dipendenti, ma vogliamo aumentare in futuro l’organico perché il programma prevede una crescita progressiva ma continua delle vendite”.
Con la nascita di Bergamo Trucks, la rete della Losanga conta oggi 19 concessionarie e 61 officine.

Un nuovo riparatore per la Losanga 

Il 24 luglio 2020 la concessionaria Sicamion ha inaugurato la nuova sede del riparatore autorizzato a Casette di Funo (BO), posta nella parte settentrionale della cintura di Bologna. Aumenta, così, la qualità dell’assistenza offerta da Renault Trucks Italia nell’area che comprende l’Emilia orientale e la Romagna. Si tratta di Sicamion Service ed è un’emanazione diretta del Distributore Sicamion di Faenza, che serve la vendita e l’assistenza di Renault Trucks in un’ampia area che comprende le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e Rovigo. L’officina ha una superficie di 700 metri quadrati, con un ampio piazzale esterno. Nella fase di avvio impiega due meccanici e un capo-officina, ma a regime l’impianto può ospitare fino a sette postazioni di lavoro. Nell’edificio c’è anche un ufficio che serve come punto di appoggio dell’addetto commerciale che Sicamion ha dedicato alla provincia di Bologna.

Oltre ai veicoli degli autotrasportatori locali, Sicamion fornisce l’assistenza 24/h a quelli che transitano sulle tre autostrade che solcano il territorio di sua competenza: l’A1, l’A14 e l’A13, oltre che l’importante superstrada Ravenna-Orte.

L’apertura di Sicamion Service nella provincia di Bologna, come quella del Distributore Bergamo Trucks, è coerente con la nostra strategia di aumentare la qualità della rete di assistenza coinvolgendo direttamente i Distributori”, spiega Pierre Sirolli, Amministratore Delegato di Renault Trucks Italia. “Abbiamo l’obiettivo di aumentare la nostra quota di mercato e ciò avviene anche attraverso la crescita dei Distributori. Sicamion è un importante punto di riferimento in Italia e ha la competenza per crescere nell’assistenza attraverso una solida e capillare rete di officine. Contiamo su questa inaugurazione per aumentare la presenza dei veicoli Renault Trucks in una provincia importante per il trasporto e la logistica come è quella di Bologna”.

SNM Lift distributore Oil & Steel in Francia

Da sx Fabien Tuduri, Responsabile Commerciale SNM; Romain Jorge, Tecnico-Commerciale PM Oil & Steel France; Vincent Galzin, Amministratore SNM Lift; Fabrizio Girotti, Direttore Generale Oil & Steel.

Oil & Steel ha nominato SNM Lift suo nuovo distributore per il mercato della Francia Nord
Occidentale.
SNM Group, fondata nel 1981, è una società francese specializzata nella vendita e manutenzione di gru mobili tramite la sua controllata SNM Cranes, nonché in attrezzature per la movimentazione di container e gru idrauliche (SNM Heavy Handling) e piattaforme di sollevamento (SNM Lift).
La società offre anche un servizio di riparazione e di ricambi originali per tutte le sue macchine.
Il Gruppo SNM distribuisce marchi riconosciuti per la loro qualità e che soddisfano le esigenze di movimentazione specifiche del mercato.

I commenti

Fabrizio Girotti, direttore generale di Oil & Steel, ha dichiarato: “Sono lieto di annunciare la formalizzazione della continuità della nostra partnership: contribuiranno al marketing e al servizio post-vendita di Oil & Steel nel nord-ovest della Francia. SNM Lift sarà un partner fondamentale per la crescita del nostro marchio all’interno di un Paese di rilevanza storica per Oil & Steel. Il Servizio post vendita, l’ampia disponibilità di ricambi e la competenza tecnica sono sempre stati la chiave del successo di questa azienda in un mercato notoriamente esigente
Fabien Tuduri, responsabile vendite di SNM Lift, afferma: “Siamo lieti di continuare la partnership con Oil & Steel, iniziata nel 2013. La sua gamma di piattaforme aeree innovative e ad alte prestazioni, combinate con una posizione di leader nel mercato, rendono Oil & Steel un marchio approvato dai nostri clienti. Le piattaforme aeree di facile utilizzo e funzionamento sono particolarmente apprezzate dagli utenti. È quindi una vera risorsa per noi essere un distributore Oil & Steel autorizzato con il quale condividiamo gli stessi impegni in termini di qualità e servizio clienti.
SNM Lift ha già confermato per il 2020 un ordine importante di oltre 20 piattaforme Oil & Steel, in particolare modo dei modelli Snake 2010 H Plus e Snake 2413 Plus.

Tutte le novità del telescopico Kramer

Il marchio Kramer è sinonimo di sviluppi innovativi e orientati al cliente, caratteristiche che si possono trovare anche nei nuovi modelli di sollevatori telescopici. Oltre alla motorizzazione legalmente richiesta del livello di emissione V, l’attenzione si è concentrata principalmente sull’implementazione delle esigenze del cliente in termini di facilità di lavoro e comfort, con l’obiettivo di offrire macchine per uso professionale nell’edilizia, nell’industria o il settore de riciclaggio. Quasi l’intera gamma di modelli godrà di parecchie nuove funzionalità e può essere già ordinata ora.

Compattezza ed efficienza

I modelli compatti 2205 e 2706 raggiungono il più recente standard europeo sulle emissioni V. Il 2205 con un carico utile di 2,2 tonnellate è dotato di un motore da 45 kW da Perkins. Un motore Kohler da 55 kW è installato nel 2706 con un carico utile di 2,7 tonnellate. Il post-trattamento dei gas di scarico viene effettuato con un catalizzatore di ossidazione diesel (DOC) e un filtro antiparticolato diesel (DPF). I sollevatori telescopici compatti convincono per la combinazione unica di altezza di sollevamento, larghezza e prestazioni della macchina, nonché per la perfetta combinazione di potenti prestazioni del motore ed elevata manovrabilità. I lavori di impilaggio e trasporto possono essere affrontati in modo rapido e sicuro in spazi ristretti. A causa dell’altezza ridotta, i lavori, ad esempio nei garage sotterranei, non sono un problema. Grazie all’idraulica di lavoro sensibile, sono possibili anche lavori precisi, cicli di caricamento rapidi ed esecuzione di vari movimenti.

Nei modelli 3007, 3507, 4007, 4507, 5007 e 4209, è installato il motore Deutz TCD 3.6 con 100 kilowatt / 136 CV, che soddisfa l’ultimo livello di emissione V. Oltre il post-trattamento dei gas di scarico con DOC e SCR viene completato di serie con un DPF. I modelli con carico utile di 5,5 tonnellate, 5507 e 5509, sono dotati di serie di un motore Deutz TCD 4.1 di fase V e 115 Kilowatt / 156 CV. Con un’altezza di sollevamento di 7-9 metri, un nuovo livello di emissione V e caratteristiche innovative, i modelli tuttofare convincono per il loro uso versatile. Una trazione continua, con accessi concepiti in maniera intelligente alla manutenzione e cabina ergonomica e funzionale garantiscono un lavoro senza stress e un elevato comfort di guida.

Tutto in vista nel telescopico

La vista sul’area di lavoro è un elemento cruciale per il sollevatore telescopico. Kramer offre ora varie opzioni per una visibilità panoramica ottimale. Al fine di adattare idealmente la macchina alle singole condizioni d’uso, sono disponibili due opzioni di cabina per i modelli compatti con un carico utile da 3 a 4 tonnellate (3007 fino a 4007). Il veicolo con cabina standard è predisposto per altezze di spazio ridotte e passaggi stretti. Con un’altezza del veicolo di 2,31 metri, che può essere ridotta a 2,26 metri usando i pneumatici da 20 pollici, le condizioni anguste non sono più un problema. Quando l’altezza massima del veicolo non è un fattore limitante, è disponibile opzionalmente una cabina più alta di 20 cm per una visibilità panoramica ottimale, specialmente a destra. Oltre ad una migliore visibilità panoramica, il serbatoio diesel di questa variante di cabina è stato ampliato di 20 litri. Oltre alla cabina, anche la griglia FOPS è stata ottimizzata per un campo visivo ideale come protezione per il guidatore contro la caduta di oggetti, poiché i singoli montanti della griglia esterna sono ora disposti a ventaglio in base all’angolazione dell’occhio. . La griglia di protezione esterna FOPS ottimizzata per la visibilità fa parte dell’attrezzatura standard per le categorie di qualità da 4507 a 5509 ed è disponibile opzionalmente con la cabina rialzata per i modelli con un carico utile da 3 a 4 tonnellate.

Il telescopico 4407 diventa il modello 4507

Anche le prestazioni del nuovo 4507 sono state adattate per soddisfare meglio le esigenze dei clienti. Oltre ad un aumento del carico utile di 100 kg a 4,5 tonnellate, la trasmissione ecospeedPRO è ora disponibile come optional per dinamica di guida e forza di spinta massime in combinazione con una velocità massima di 40 km/h. Il veicolo, progettato per un’elevata capacità di movimentazione, assorbe le forze laterali quando viene spinto con l’unità di carico abbassata grazie al supporto laterale del braccio telescopico.

Alcuni altri highlight, come un vano portaoggetti aggiuntivo, l’espansione dell’opzione comfort specchio interno tra cui un portatelefono cellulare con due prese USB aggiuntive e l’ampliamento degli sportelli di manutenzione sul vano motore, che possono essere aperti rapidamente e facilmente senza strumenti utilizzando due viti, contribuiscono al lavoro comodo e flessibile con il sollevatore telescopico Kramer. I nuovi modelli Kramer a livello di emissioni V sono macchine versatili e potenti, che soddisfano le massime esigenze nel settore dell’edilizia, industriale e riciclaggio.

Al SAIE Bologna 2020 il calcestruzzo in mostra

A SAIE 2020 (BolognaFiere, 14 – 17 ottobre 2020) nell’area speciale InCalcestruzzo, saranno presenti macchine per il trasporto, la consegna e la messa in opera del calcestruzzo: autocarri Astra con allestimento Cifa, veicoli IVECO e Mercedes con allestimento Cifa, Pompa  per Spritz  Beton Cifa, Pompa Carrellata Cifa.

Per il movimento terra saranno presenti, tra gli altri, escavatori JCB.

Si tratta di mezzi che, grazie anche all’introduzione di tecnologie innovative, di allestimenti particolari e l’adozione di specifici dispositivi, implementano l’efficienza della macchina, riducono i costi di gestione, ottimizzano il dialogo macchina-operatore e la sicurezza in cantiere.

MirrorCam: a SAIE 2020 si potrà provare

Nell’area esterna, i professionisti in visita a SAIE 2020 potranno effettuare dei test di guida del nuovo Mercedes Arocs,  veicolo da cantiere che introduce inedite soluzioni digitali altamente tecnologiche. Tra queste la MirrorCam al posto degli specchietti retrovisori e grandangolari. Con la MirrorCam il conducente gode di una visuale panoramica della parte posteriore del veicolo e di una migliore visibilità generale, fondamentale soprattutto in situazioni di cantiere con fango e polvere, al crepuscolo o in galleria. Un grande vantaggio per effettuare le manovre di carico e scarico in totale sicurezza.

Un altro vantaggio delle Mirror Cam è che, con gli specchi tradizionali  l’angolo di incidenza corrisponde all’angolo di riflessione per cui  quando il driver cambia la sua posizione di seduta, cambia anche l’area che possono vedere.  Con le MirrorCam, grazie alla combinazione di telecamera e schermo, il conducente vede sempre la stessa immagine, ovunque sia seduto.

Una tecnologia che, dopo un primo momento di adattamento, sempre necessario quando ci si affaccia a dispositivi con un elevato contenuto di innovazione, conquisterà i driver che quotidianamente affrontano il lavoro in cava e in cantiere. La MirrorCam è disponibile come optional su tutta la gamma Arocs, trattore e carro in tutte le configurazioni di telaio.

Al SAIE 2020 si potrà vedere dal vivo come funziona.

Apre il nuovo MAN Center a Bologna

La Rete MAN si rafforza ulteriormente con l’apertura del MAN Center Bologna.
Il nuovo MAN Center Bologna, situato a 4 Km dall’uscita Valsamoggia dell’autostrada A1, offre ai clienti un servizio di vendita, assistenza veicoli nuovi e usati ed è anche specializzato nell’allestimento e preparazione di autobus urbani e turistici.

La nuova struttura si affianca alla Rete di officine MAN presenti nella zona
per integrare e rafforzare ulteriormente la presenza sul territorio e il servizio
ai clienti. Si caratterizza per la presenza di un ampio piazzale espositivo di
6100 mq che fa da cornice a un’officina di 2735 mq, un’area di 2940 mq
interamente dedicata al prodotto autobus, un magazzino ricambi di 200 mq
è un’area commerciale di 216 mq dedicata agli uffici del personale di vendita.

Assistenza su tutti i fronti

Caratteristica distintiva del MAN Center Bologna rispetto agli altri Center
operativi sul territorio nazionale (Brescia, Venezia, Milano-Rescaldina,
Roma-Fiano Romano e Forlì) è il fatto che oltre a garantire i servizi di vendita
e assistenza per le tre tipologie di prodotto del brand MAN (truck, van e bus)
presso questa nuova sede opera un team di tecnici specializzato e dedicato
all’allestimento e alla preparazione degli autobus urbani e turistici.

Da quando viene effettuato l’ordine di un autobus alla sua effettiva consegna al
cliente possono passare anche sei mesi (autobus settore pubblico) nei quali
il veicolo viene personalizzato dai tecnici MAN in funzione delle specifiche
ed esclusive richieste di ciascun cliente. Si tratta di lavorazioni, non
standardizzate, ma eseguite ad hoc.

Per questo motivo è fondamentale poter contare su una struttura altamente specializzata nella preparazione del prodotto bus perché, in questo modo, MAN Italia riesce a garantire e fornire un prodotto perfettamente rispondente alle esigenze delle aziende di
trasporto pubblico e privato che, contestualmente, hanno un riferimento diretto per ogni altra loro esigenza.