Scenari futuri

Noleggio. Verso la concentrazione?

Da sx Ivano Buso, presidente di Cofiloc, con il figlio Carlo

La recente acquisizione da parte di Kiloutou , 4° operatore europeo del noleggio e principale attore del noleggio di attrezzature in Francia, di Cofiloc ed  Euronol, specializzate nel noleggio di attrezzature per il movimento terra ed il sollevamento nel Nord d’Italia potrebbe diventare una pietra miliare nella storia del noleggio in Italia.

Il nostro Paese, che in teoria presenta un elevato potenziale di crescita del noleggio, di fatto è caratterizzato da un’offerta molto frammentata e da una scarsa concentrazione dovuta sostanzialmente a due motivi: innanzitutto la crisi del 2008 che ha tagliato le gambe a imprese che stavano decollando e sono state eliminate brutalmente dal mercato. Poi il freno burocratico che continua a rallentare e complicare le procedure necessarie per noleggiare una macchina.

Questo stato di cose ha portato a una situazione in cui, a fronte di una domanda di noleggio che esiste, l’offerta, legata alla mancanza di concentrazione, si rivela insufficiente.

E’ chiaro che il noleggiatore che dispone di un parco di 50.000 escavatori non solo potrà soddisfare un numero maggiore di richieste di un maggior numero di soggetti,  ma acquisterà a condizioni più favorevoli le macchine e le gestirà in maniera più razionale e proficua.

Il Gruppo Kiloutou fornisce soluzioni di prodotti e servizi a una clientela molto diversificata: key account nazionali, imprese di costruzione, artigiani, enti pubblici ed amministrazioni, industrie, servizi, PMI e propone una delle gamme più vaste del mercato, con circa 850 articoli in catalogo e oltre 200.000 attrezzature in numerosi ambiti: sollevamento di personale, movimento terra e costruzione, opere civili e opere di finitura, veicoli commerciali e eventi. Con un fatturato di 532 milioni di euro nel 2016 e un organico di 4.000 persone in Francia, è ovvio che Kiloutou, sbarcato ora anche nel nostro Paese, accarezzi mire espansionistiche che (è presumibile) non si fermeranno a Cofiloc ed Euronol, favorendo anche l’ingresso di altri grandi gruppi (come Loxam, sempre francese) interessati a spartirsi il territorio italiano.

E’ quindi prevedibile che, nei prossimi anni, assisteremo a una riduzione dei noleggiatori indipendenti a favore di un paio di gruppi importanti (che possono essere solo stranieri) con fatturati di centinaia di milioni.

Una concentrazione prossima ventura che, oltre a favorire i noleggiatori che avranno maggior potere di contrattazione durante gli acquisti, maggior professionalità e posizionamento per segmenti, tecniche di gestione e controllo più efficienti, favorirà anche gli utilizzatori di macchine, cioè le imprese.

Che disporranno di una maggior scelta, di personale più formato, di eccellenza operazionale. Insomma questo tsunami potrebbe offrire grandi opportunità a tutti e favorire la crescita di un noleggio davvero professionale, all’altezza dei migliori d’Europa.