Non sempre la cronaca diventa storia

per webVacanze, tempo di letture. Prima della pausa estiva da un archivio polveroso, è emerso un vecchio numero di una rivista di settore, datata 1975. In prima di copertina un escavatore JCB, in quarta un’allusiva pubblicità Cifa con ragazza in minigonna e zatteroni che tenta un’autostop con un’autobetoniera. Ma è altro quello che ha catturato la mia attenzione. Perché una rivista vecchia ci coinvolga davvero è necessario che parte del mondo che viene raccontato al suo interno ci appartenga ancora in qualche modo.  E sono proprio i nomi citati dalla rivista miracolosamente scampata alle ingiurie del tempo che hanno fatto scattare la mia riflessione.

cedntroBenati in doppia pagina a colori che recita “dal 1887 al servizio del progresso” ed elenca fiera i suoi sei stabilimenti in Italia e le sue  8 filiali. E poi Laltesi, la Fiorentini di Roma con le sue autogru, la Icoma con i suoi impianti di betonaggio…E ancora Olivetti che pubblicizza il suo P 652, microcomputer per ingegneri progettisti, Benfra, costruttore modenese di macchine movimento terra, Simit che presenta il nuovo escavatore S.15 insonorizzato  (rumorosità esterna al di sotto degli 80 dBA) e la gloriosa Massey-Ferguson ICM.

Dove sono adesso?

Accanto a questi nomi che oggi non vediamo più sulle riviste specializzate e nelle open house, in quella stessa pubblicazione ne sono citati altri ancora attivi oggi sul mercato, marchi che hanno saputo rimettersi in gioco ogniqualvolta il vento cambiava pur avendo operato in taluni casi ristrutturazioni al loro interno. E fare proprie le esigenze degli utilizzatori. E qui troviamo Astra, Case, Casagrande, Caterpillar, Casappa, Komatsu (con il suo bulldozer radiocomandato D144AR), Doka, Manitou, Lombardini, Liebherr, Grove, CGT, Soilmec, Venieri e le già citate JCB e Cifa…Dietro le quali ci sono storie di uomini e di macchine. Di occasioni non colte. Di investimenti vincenti o sbagliati. Di lungimiranza. Di scelte strategiche di successo. Di fallimenti voluti o subiti. Di coraggio imprenditoriale. Di intuizioni.

Ecco le considerazioni stimolate dalle pagine di una vecchia rivista, sfogliate prima per gioco poi con sempre crescente curiosità in un torrido fine luglio.

La storia di chi non solo è uscito indenne dagli sconvolgimenti tellurici del mercato, ma ha saputo crescere e cambiare, inventandosi ogni giorno nuove opportunità, è la storia di chi persegue il successo, lo ottiene e lo mantiene. Conservando la propria identità.

Uno spunto di riflessione per tutti quelli che appaiono sulle pagine delle riviste specializzate di settore (e sui loro siti). E che vogliono continuare a esserci.