La grande incompiuta

Scusate il ritardo (e il resto)

22/07/2010 Palmi, deviazioni per lavori sulla A3 autostrada Salerno - Reggio Calabria
22/07/2010 Palmi, deviazioni per lavori sulla A3 autostrada Salerno – Reggio Calabria

Con la citazione dal film diretto e interpretato da Massimo Troisi (1983), “Scusate il ritardo” il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha chiosato il completamento della A3, alias Salerno Reggio Calabria. I cui lavori sono durati ben 55 anni (per l’Autosole ne sono bastati 6).  E il fatto che le abbiano cambiato nome e che ora si chiami A2 Autostrada del Mediterraneo, non cancella certo le lungaggini del passato (e le colpe dei governi che in quel lasso di tempo si sono succeduti). Anzi.

L’autostrada venne immaginata per la prima volta dal regime fascista nel 1934 ma la sua costruzione iniziò solo durante il governo Fanfani nel 1962. Dodici anni dopo, nel 1974, l’intero tratto da Salerno a Reggio Calabria aprì al traffico per la prima volta; tuttavia i lavori non si fermarono, se non per qualche anno. Nel 1987 il governo Craxi programmò 1000 miliardi di vecchie lire per “lavori di summa urgenza” sull’A3, seguiti da un nuovo stanziamento da 6000 miliardi destinato dal primo governo Prodi per l’ampliamento delle corsie, la messa in sicurezza della strada, l’eliminazione delle pendenze e la costruzione di nuove gallerie. I lavori iniziarono nel 2003 e videro completati il primo macrolotto nel 2008 ed il secondo nel 2014.

testoPer questa infrastruttura sono stati spesi fiumi di soldi: erano stati 368 miliardi di lire fino alla fine della prima tranche, nel 1974, e si sono aggiunti 7,5 miliardi di euro, dagli anni ‘90, quando è iniziato l’ammodernamento.

Ma i lavori non finiranno con l’inaugurazione del 22 dicembre scorso, come si legge sul sito dell’Anas: per la manutenzione straordinaria sui 10 chilometri tra Campo Calabro e lo svincolo di Reggio Calabria/Santa Caterina la gara è ancora in corso. Ma non solo, Anas ha programmato un nuovo piano di manutenzione per i restanti 58 chilometri, sui quali sono necessari “interventi per il rifacimento profondo della pavimentazione, risanamento dei viadotti, posa in opera di nuove barriere di sicurezza, nuovi impianti di illuminazione e tecnologica, nuova segnaletica”.  Il piano, già finanziato, prevede un costo complessivo stimato di circa 1 miliardo di euro.

Ma sono da segnalare anche aspetti positivi. L’agenzia di stampa Agi, che ha percorso per intero i 375 chilometri, parla di carreggiate a tre corsie, “fornite di gallerie rifinite e illuminate alla perfezione e manto stradale nuovissimo in diverse zone”. Inoltre la A 3 è la prima smart road al mondo, completamente cablata alla rete internet per permettere alle self-driving-car di orientarsi nello spazio ed agli automobilisti di collegarsi al wi-fi. La tecnologia è già operativa nei primi 100 chilometri, da Salerno a Padula Buonabitacolo.

Una cosa in ogni caso è certa. questa autostrada non ha portato fortuna ai governanti di casa nostra: Silvio Berlusconi dopo averne promesso il completamento nel settembre del 2010 fu costretto alle dimissione un anno dopo; Corrado Passera nell’estate del 2012 annunciò la fine dei lavori entro l’anno successivo ma le elezioni giunsero prima che si potesse inaugurare l’opera; e infine Matteo Renzi, che promise a gran voce la fine dei lavori, è stato costretto a dimettersi dal fallimento del referendum del 4 dicembre. Adesso cosa dobbiamo aspettarci?